L esperienza di ARPAM Dipartimento di Ascoli Piceno nelle analisi degli oli vegetali

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Pesaro, 20 novembre 2013 L esperienza di ARPAM Dipartimento di Ascoli Piceno nelle analisi degli oli vegetali Piergiorgio Ceccarelli Gruppo Lavoro Alimenti

Il Dipartimento di Ascoli Piceno rientra nell ambito dell accreditamento multisito ARPAM che comprende 4 strutture laboratoristiche Numero di accreditamento 0271 sede D Elenco delle prove (rev. 13 del 02.03.2013) prevede 28 analisi accreditate, di tipo chimico e microbiologico, in varie matrici (acque, rifiuti, sedimenti, filtri, grassi vegetali) 2

Per la matrice Grassi di origine vegetale (olio di oliva, di semi e di sansa) abbiamo accreditate tre prove: Acidi Grassi Liberi Reg CEE 2568/1991 11/07/1991 GU CEE n. L248 05/09/1991 All II Reg CE 702/2007 21/06/2007 21/06/2007 GU CE L 161 22/06/2007 IPA (0,1 5,0 μg/kg) MIP-CH-01 rev. 3 2013 AlchilEsteri (1-100 mg/kg) Reg CEE 2568/1991 11/07/1991 GU CEE n. L248 05/09/1991 All XX Reg CE 61/2011 24/01/2011 GU CE L23/1 27/01/2011 3

Inoltre siamo presenti nell elenco del MIPAAF dei laboratori italiani autorizzati al rilascio dei certificati di analisi ufficiali nel settore oleicolo. Soggetti prelevatori: ASUR, NAS, NAC, CFS e Privati circa 120-130 campioni/anno, prelevati nel territorio della Regione Marche e distribuiti soprattutto nel periodo Ottobre/Novembre/Dicembre 4

Pubblicazione di una relazione (2011) considerazioni circa i meccanismi di contaminazione degli oli dalla fase di produzione a quella di confezionamento meccanismi di trasferimento degli inquinanti sull olio in modo tale da indirizzare sia il consumatore che il produttore verso un prodotto di qualità superiore 5

Pubblicazione di un Contributo Scientifico (Bollettino Esperti Ambientali BEA Anno 64 2013/1) Analisi multiresiduo oli vegetali (IPA, AlchilEsteri, Fitofarmaci, Plastificanti) Olio di frantoio, Olio di supermercato 6

RT: 9.61-20.50 Relative Abundance 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 90 80 70 60 50 40 30 20 10 Problematica degli Alchilesteri (2009-2010) * * * * * * * NL: 1.00E8 TIC MS Olio_extrav ergine_39_ AL_10_PE ST NL: 1.00E7 TIC MS olio_extrave rgine_pg_2 010_pest 0 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Time (min) 7

Con il metodo MIP-CH-01 è stato possibile determinare, oltre gli IPA, anche la presenza di altre sostanze come Fitofarmaci (alcuni consentiti nel trattamento delle olive ed altri no), Alchilesteri e Plastificanti. DIOP plastificante Fenitrothion (limite *0,05 mg/kg) Oxyfluorfen (limite 1 mg/kg) 8

Meccanismo di formazione degli Alchilesteri Si formano principalmente per reazioni di transesterificazione tra i grassi presenti nelle olive con gli alcoli metilico ed etilico, che derivano dall idrolisi enzimatica delle pectine e dalla fermentazione a cui vanno incontro le olive in particolari condizioni; in misura minore mediante esterificazione degli acidi grassi con i suddetti alcoli. 9

Una notevole presenza di alchil esteri nell olio di oliva può indicare che le olive da cui l olio proviene non sono state conservate correttamente nel periodo che va dalla raccolta dall albero alla loro oleificazione in frantoio. 10

A fronte dell esigenza di eseguire ufficialmente analisi di determinazione degli Alchilesteri abbiamo accreditato la prova (2011). il lavoro è stato agevolato dalla presenza di un SGQ consolidato: Acquisizione standard (IO-DG-14 Gestione campioni e materiali di riferimento ) Validazione del metodo (IO-DG-05 Validazione dei metodi di prova chimici e qualificazione del personale ) Partecipazione a circuiti interlaboratorio (IO-DG-09 Gestione prove valutative (Proficiency Test) ) 11

Procedura di validazione del metodo ALCHILESTERI Elaborazione del modulo MD-DG-142 Rapporto di validazione metodi di prova Campo di misura: 1 100 mg/kg Specificità/Selettività Limite di rilevabilità: 0,1 mg/kg Limite di quantificazione: 1 mg/kg 12

Ripetibilità: verifica della precisione del metodo con esecuzione di prove di ripetibilità (12 repliche) ottenendo un CV% < 20 Riproducibilità: partecipazione a 8 Circuiti Interlaboratorio (Camera di Commercio di Roma) ottenendo valori di Z-score < 2 Esattezza: prove di recupero su matrici certificate a diversi livelli di concentrazione 7,5 mg/kg 40,0 mg/kg 114,6 mg/kg ottenendo valori compresi tra il 50 e 130 % 13

Linearità: elaborazione di una retta di taratura utilizzando soluzioni standard a diverse concentrazioni (1 mg/kg 10 mg/kg 25 mg/kg 50 mg/kg), calcolata con il metodo dei minimi quadrati, ottenendo un coefficiente di correlazione R 2 > 0,99 Incertezza: calcolata con il metodo di Horwitz, intervallo di confidenza del 95% e fattore di copertura pari a 2 14

Procedura di validazione del metodo interno MIP-CH-01 (IPA) Molecole ricercate: Benzo(a)Pirene; Benzo(a)Antracene; Benzo(b+j+k)Fluoranteni; DiBenzo(a,h)Antracene; Indeno(1,2,3-cd)Pirene; Benzo(g,h,i)Pirene e Crisene Campo di misura: 0,1 5,0 μg/kg Specificità/Selettività Limite di rilevabilità: 0,1 μg/kg Limite di quantificazione: 0,1 μg/kg 15

Ripetibilità: esecuzione di 8 prove in ripetibilità stretta con verifica del CV% < 20 e calcolo del limite di ripetibilità r per le molecole a tre livelli di concentrazione compresi nel campo di misura Esattezza: esecuzione di 8 prove di recupero su campioni arricchiti per ogni livello e verifica della rispondenza ai criteri di accettabilità del metodo (> 70%) Incertezza: verifica dell applicabilità della relazione di Horwitz per il calcolo dell incertezza 16

Conclusioni 1_ Sistema Gestione Qualità: il fatto di avere un modello organizzativo del SGQ consolidato da anni consente di fronteggiare al meglio la richiesta di accreditamento di nuove prove, aspetto imprescindibile per i Laboratori di Prova deputati al controllo degli alimenti; 17

Conclusioni 2_ il Laboratorio di Ascoli Piceno negli anni si è specializzato nell esecuzione di analisi accreditate nella matrice oli vegetali, arrivando anche ad anticipare problematiche emerse in seguito, come ad esempio nel caso degli Alchilesteri (a Gennaio 2013 risultavano accreditati per questa prova solo 6 laboratori di prova su scala nazionale); 3_ l esperienza maturata in questi anni ci porta a ribadire che in concomitanza con l esecuzione delle prove analitiche risulta di fondamentale importanza lo studio dei possibili meccanismi di contaminazione, attraverso un analisi logica dei risultati analitici ottenuti e dei relativi cicli di produzione; 18

Conclusioni 4_ ad esempio la presenza di Alchilesteri può fornire informazioni preziose sulla corretta conservazione delle olive nel periodo che va dalla raccolta alla lavorazione in frantoio. Inoltre non è da escludere che la presenza di queste molecole può essere riconducibile a miscelazioni di olio extravergine di oliva con olio di qualità inferiore (es. olio rettificato), generalmente ricco di queste sostanze; 19

Conclusioni 5_ la presenza più o meno marcata di IPA idrosolubili (fenantrene, fluorantene e pirene) può fornire indicazioni sul grado di esposizione dell oliveto a fonti inquinanti diffuse quali ad esempio il traffico veicolare, caratteristico di zone suburbane e urbane o vicine a strade intensamente trafficate; la presenza di IPA pesanti (Benzo(a)Pirene), non idrosolubili e che quindi non si accumulano durante le fasi fenologiche della drupa, può fornire indicazioni sulla possibile miscelazione di olio extravergine di oliva con oli di qualità inferiore (es. oli di sansa di oliva, a rischio di inquinamento da IPA pesanti). 20

Mele Marilù Pompei Daniela Mirti Maritza Petrucci Ines Ceccarelli Piergiorgio Campanelli Simone