REGIONE TOSCANA Direzione Generale Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze Area di Coordinamento Istruzione e educazione

Documenti analoghi
I DATI DELLA TOSCANA A SUPPORTO DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA TERRITORIALE - RAPPORTO 2014

Partecipazione e terzo settore

Strutture ospedaliere pubbliche e private in funzione e posti letto disponibili - Anno Strutture per residenti.

Nel nostro ordinamento

Riabilitazione dopo frattura femore

L EDUCAZIONE DELL INFANZIA IN TOSCANA

L affidamento al Servizio Sociale Professionale in Toscana

IL SERVIZIO SOCIALE NELLE ZONE SOCIOSANITARIE REGIONE TOSCANA

La presa in carico della persona con demenza in Toscana

Obiettivo MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI

L OFFERTA SOCIALE NELLE ZONE SOCIOSANITARIE REGIONE TOSCANA LE MAPPE TERRITORIALI NEL TRIENNIO

Rapporto sull individuazione di gruppi omogenei di Zone-Sociosanitarie Toscane per condizioni socio-demografiche e caratteristiche geografiche.

COMPASS SOC.COOP.SOCIALE ONLUS G. DI VITTORIO COOP. SOCIALE ONLUS

La rete distributiva al dettaglio in Toscana.

PARTE VII LA VALUTAZIONE DELL EFFICIENZA OPERATIVA (F)

La residenzialità per anziani in Toscana

4. IL PC E INTERNET NEL TERRITORIO REGIONALE

IL SEGRETARIATO SOCIALE NELLE ZONE SOCIOSANITARIE REGIONE TOSCANA

Il monitoraggio annuale degli interventi e dei servizi per minorenni e famiglie: aggiornamento dati 2014

UIL TOSCANA L ESCLUSIONE SOCIALE LA SPESA SOCIALE DEL TERRITORIO

3. Istruzione e formazione

PARTE VIII LA VALUTAZIONE DELLA FARMACEUTICA TERRITORIALE INTRODUZIONE. a cura di di Linda Marcacci e Carla Rizzuti

IL MERCATO IMMOBILIARE RESIDENZIALE NEL 2015 (stesura provvisoria)

IL PIANO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE Coordinatore dello Staff (prof. Roberto Martini)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 47 DELIBERAZIONE 6 novembre 2006, n. 822

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto

La popolazione in Toscana Movimento anagrafico e struttura per età e sesso Anno 2004 (n. 4 Giugno 2006)

STATO DI SALUTE Amiata grossetana

REGIONE TOSCANA UFFICI REGIONALI GIUNTA REGIONALE

Informazioni Statistiche

Le imprese femminili in provincia di Lucca

Prevalenza di DIABETE MELLITO

CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE

Same PROfilesfor Unique Training. in ECEC service

PRINCIPALI DATI DELLA SCUOLA ITALIANA

Informazioni Statistiche

GROSSETO D AZZARDO. Un approfondimento sul gioco d azzardo nella Provincia di Grosseto. Premessa

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

ATLANTE dei COMUNI TOSCANI Prima edizione

Indicatori di salute Zona Fiorentina

Il settore RESIDENZIALE

Monitoraggio quantitativo della risorsa idrica sotterranea

L impegno della Regione nelle politiche su educazione ed istruzione

COMUNE DI BOLOGNA AREA PROGRAMMAZIONE, CONTROLLI E STATISTICA RELAZIONE TECNICA

Monitoraggio quantitativo della risorsa idrica sotterranea

LAVORO & DINTORNI paolo borghi

2. La Rete dei servizi educativi 0-3

Il fenomeno delle forze di lavoro potenziali in Italia

Monitoraggio quantitativo della risorsa idrica sotterranea

Il Quadro Regionale dei Servizi per le Dipendenze

Garanzia Giovani in Toscana

Garanzia Giovani in Toscana

L offerta comunale di asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia

LA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE GIOVANILE

Monitoraggio quantitativo della risorsa idrica sotterranea

Monitoraggio quantitativo della risorsa idrica sotterranea

39. IL LAVORO NELL ACCOGLIENZA TURISTICA

Analisi della distribuzione del personale medico per abitante e implicazioni sulle politiche di riallocazione delle risorse

RAPPORTO 2015 SULL' IMPRENDITORIA FEMMINILE IN PROVINCIA DI AREZZO

1. La popolazione residente

AZIENDE SUPERFICIE TOTALE SAU. Variazioni assolute

Condizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano

LAVORO. Giovani e lavoro. A febbraio 2015 sono oltre 868mila i giovani dai 15 ai 24 anni occupati, mentre sono 644mila i disoccupati.

3. Inquadramento statistico e socio-economico. Dati sul territorio Dati sulla popolazione Istruzione e cultura Lavoro Attività produttive

L integrazione scolastica degli alunni con disabilità. dati statistici A.S. 2011/2012. (luglio 2013)

ELENCO CENTRI MICOLOGICI TOSCANI

Il mercato immobiliare in Toscana nel 2016

REGIONE TOSCANA 24 ottobre 2014 dati definitivi OF

Rapporto Economia Provinciale Istruzione

FORMA.TEMP. - FONDO PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI TEMPORANEI. L attività nel periodo una prima anticipazione dei dati

MIGLIORA LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO PIACENTINO NEL 2016: CALA LA DISOCCUPAZIONE, AUMENTA L OCCUPAZIONE.

I processi e il funzionamento delle scuole. A cura dell Area 3 - Valutazione delle scuole

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (Anno Anno 2016)

Grandi e medie imprese toscane e gruppi d impresa

Garanzia Giovani in Toscana

REGIONE TOSCANA 15 Settembre 2014

Informazioni Statistiche N 2/2005

Primo intervento pubblico su istituzioni per l infanzia avviene nel periodo fascista, legge n del 1925.

Incidenze e letalità: Ictus

Garanzia Giovani in Toscana

Ministero dell Istruzione,dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana - Direzione Generale

10 IL MERCATO DEL LAVORO

MOVIMENTO TURISTICO IN TOSCANA. Anno 1996

I processi e il funzionamento delle scuole. A cura dell Area 3 - Valutazione delle scuole

Garanzia Giovani in Toscana

DI LAVORO O DI STUDIO IN TOSCANA. 3. Gli spostamenti quotidiani nelle province toscane

Garanzia Giovani in Toscana

Garanzia Giovani in Toscana

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

Nota di commento ai dati sulla natalità e fecondità della popolazione residente Anno 2015 Fonte: Istat

REGIONE TOSCANA Settore Innovazione Sociale

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA

Rapporto sulla scuola pistoiese

La cooperazione in provincia di Pisa

OCCUPATI E DISOCCUPATI

Le strutture della prima infanzia in Provincia di Cagliari

Fabbisogno formativo linguistico

Il flussi turistici di Montepulciano nel 2014

IL PERCORSO DI LAVORO - AREA INFANZIA - ZONA VALDARNO INFERIORE

Bambini e ragazzi adottati in Toscana

Transcript:

REGIONE TOSCANA Direzione Generale Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze Area di Coordinamento Istruzione e educazione Responsabile Sara Mele Dirigente Settore Infanzia, Regione Toscana Gruppo di lavoro Coordinamento Sandra Traquandi Responsabile Posizione organizzativa Interventi educativi e formativi Settore Infanzia, Regione Toscana Antonio Casile Settore Istruzione, Regione Toscana Silvia Ghiribelli Area di coordinamento educazione e istruzione, Regione Toscana Francesco Nuti Settore Infanzia, Regione Toscana Un particolare ringraziamento va a Pier Luigi Meacci per aver concepito l idea di questo lavoro e averlo reso possibile, nonché a Rino Picchi per la competenza e il sostegno che ci ha accordato. Si ringrazia Giancarla Brusoni per le elaborazioni dei dati ISTAT Forze di lavoro. Un ringraziamento va inoltre a Elisa Sgrolli e Jessica Magrini per la loro collaborazione. Progetto grafico Lcd, Firenze Creative direction Gianni Sinni Art direction e infografiche Laurie Elie Impaginazione Lorella Chiavacci Illustrazioni e grafici Silvia Basso Allestimento grafico tabelle delle schede zonali Patrizia Ponticelli, Regione Toscana Catalogazione nella pubblicazione (CIP) a cura della Biblioteca della Giunta regionale toscana: Dal nido alla scuola superiore: i dati della Toscana a supporto della programmazione educativa territoriale: rapporto 2013 I. Toscana <Regione>. Direzione generale competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze. Area di coordinamento istruzione e educazione II. Mele, Sara III. Traquandi, Sandra 1. Istruzione scolastica Toscana 2013 Rapporti di ricerca 371.009455 Regione Toscana, Aprile 2013 Eventuali difformità presenti nelle distribuzioni qui presentate (grafici e tabelle) sono imputabili ad inesattezze o incompletezze dei dati inseriti nei database che non è stato possibile eliminare completamente. Tutti i dati provenienti dal SISR presenti in questo rapporto, dove non diversamente specificato, sono riferiti all anno scolastico 2011/2012 e al comune sede della scuola frequentata (non al comune di residenza degli alunni).

7 INDI CE Presentazione 8 Introduzione 10 1_ I servizi educativi per l infanzia in toscana 15 Inquadramento 16 Tipologia di servizi, titolarità e gestione 20 Ricettività potenziale 26 Domande d iscrizione 36 Iscritti e accoglienza 42 Indicatore di lisbona 48 Lista d attesa 54 Coordinamento pedagogico ed educatori 60 Educatori per servizio educativo 64 Educatori per anni di esperienza 66 Educatori per titolo di studio 68 Educatori per tipologia contrattuale 72 Bambini con cittadinanza non italiana 74 Disabilità 78 Riepilogo 80 Definizioni infanzia 84 2_ L istruzione in toscana 89 Inquadramento 90 Alunni negli ordini e tipologie di scuola 92 La dispersione scolastica 104 L abbandono prematuro degli studi e i livelli di istruzione 106 Giovani che non studiano e non lavorano e non sono in formazione: i NEET 114 Il ritardo scolastico 118 Gli esiti negativi 132 Le votazioni 143 Gli alunni con cittadinanza non italiana 150 Inquadramento toscanaitalia 151 Alunni non italiani negli ordini e tipologie di scuola 160 Il ritardo scolastico 174 Gli esiti negativi 186 Le votazioni 192 Gli stranieri di seconda generazione 194 La disabilità a scuola 214 Definizioni istruzione 226 3_ I progetti educativi zonali P.E.Z. 233 I progetti educativi zonali P.E.Z. 234 P.E.Z. infanzia 236 P.E.Z. età scolare 250 P.E.Z. 20122013: finalità e attività 250 4_ Indicazioni a supporto delle politiche 277 Indicazioni a supporto delle politiche 278 Schede informative zonali su infanzia/ istruzione/pez 287 Appendice statistica su www.regione.toscana.it

9 PRESEN TAZIONE STELLA TARGETTI Vicepresidente della Regione Toscana Assessore alla scuola, università e ricerca, organizzazione degli uffici La scuola e più in generale l educazione sono argomenti che popolano le pagine dei quotidiani in occasione delle rituali denunce su ciò che non funziona, meno frequentemente sono oggetto di dibattito per rilanciarne la centralità nello sviluppo economico e sociale del nostro Paese. Partendo da questa consapevolezza, la Regione Toscana ha deciso di intervenire sul tema dell istruzione e dell educazione, già a partire dal 2002 con la legge 32, secondo un approccio di integrazione tra politiche (l educazione, l istruzione, la formazione e poi anche il lavoro) e tra attori coinvolti. Quest ultimo è un elemento che contraddistingue fortemente le politiche della nostra Regione da quelle di altre realtà: i bambini del nido e delle scuole dell infanzia, i fanciulli del primo ciclo di istruzione e i ragazzi del secondo, sono bambini, fanciulli e ragazzi che vivono in Toscana, ma che ancora prima sono inseriti in realtà locali ben definite, risiedono nei Comuni, ne frequentano le scuole, entrano in contatto con le associazioni del territorio. Tale varietà di soggetti istituzionali e non che si relazionano con il nostro patrimonio più prezioso i nostri ragazzi sono a nostro avviso una grandissima risorsa nel momento in cui ci poniamo il problema di come intervenire nel modo più efficace per valorizzarla. Queste considerazioni hanno spinto la Regione ad intervenire sul tema dell istruzione e dell educazione tramite politiche di programmazione territoriale, la cui governance è data proprio dalla presenza di più attori. Da qui la centralità dei Comuni organizzati in Zone Educative quali ambiti di intervento territoriali ottimali di livello sovracomunale, affiancate nella loro attività di progettazione da tutti gli attori istituzionali che sul territorio operano o possono operare per un miglioramento delle politiche di istruzione. La coprogettazione, quindi, come modalità di intervento con Scuole, Province, associazioni. Ma nessuna seria attività di programmazione e progettazione può prescindere dalla conoscenza della realtà sulla quale occorre intervenire. Conoscere la diffusione dei servizi educativi alla prima infanzia e la loro frequenza, il livello di istruzione, le specificità territoriali, la qualità dei percorsi di studio sono solo alcuni esempi di informazioni indispensabili per capire come investire nella scuola e negli altri elementi del sistema educativo regionale. Si comprende perciò quanto sia fondamentale in questa fase disporre di report che analizzano e descrivono il sistema scolastico e quanto i sistemi informativi regionali come il SISR (Sistema Informativo Scolastico Regionale) e il SIRIA (Sistema informativo Regionale sulla prima InfanziA) possano essere di aiuto nella progettazione di interventi mirati. Ecco il perché di questo rapporto: definire il quadro informativo del nostro sistema educativo regionale, dai nidi alle superiori, per fornire un utile supporto alle decisioni.

INTRO DUZIONE Qualcuno potrebbe chiedersi per quale motivo venga proposto un nuovo rapporto sull infanzia e sulla scuola in Toscana, partendo dalla considerazione che sul tema esista già una disponibilità abbondante di dati e di ricerche prodotti da fonti diverse. Alcune buone ragioni di questa scelta sono, a nostro avviso, rintracciabili nell impostazione che ha guidato il presente lavoro e nelle caratteristiche che lo contraddistinguono; si è infatti cercato di: _ offrire un elaborazione estesa a tutto il territorio regionale e condotta in maniera omogenea per tutta la Toscana _ condurre un analisi delle informazioni che si spinga oltre la ripartizione provinciale e metta al centro la zona, ambito territoriale per eccellenza della programmazione educativa ai sensi della L.R. 32/2002 valorizzare le banche dati regionali sull infanzia SIRIAe sull istruzione SISRmettendone in luce le notevoli potenzialità di utilizzo avviare un processo di lettura integrata delle banche dati in relazione sia alle fasce di età (dalla prima infanzia all istruzione, nella prospettiva di una concezione del processo di apprendimento che duri per tutto l arco della vita), sia alla diversa fonte di provenienza (con informazioni da ISTAT, EUROSTAT, OCSE, MIUR), in modo da costruire, con notizie complementari, un quadro informativo più ricco e composito. Ma lo scopo fondamentale di questo rapporto, realizzato con un taglio di tipo descrittivo, è quello di contribuire a fornire una base conoscitiva che sia di supporto alla programmazione territoriale in materia di educazione e di istruzione, nella convinzione che ogni buon intervento sul territorio non possa prescindere da un analisi di contesto accurata, opportunamente documentata e suffragata da dati, su cui poggi la consapevolezza delle criticità e dei bisogni che il territorio stesso manifesta. Una consapevolezza così costruita costituisce l orientamento, di volta in volta, dell agire, in modo da far scaturire scelte effettivamente mirate e, di conseguenza, con maggiori possibilità di efficacia; si tratta di un orientamento modellato dalla dinamica dei fenomeni, non statico, ma anzi sempre sensibile ai cambiamenti, che si colloca in un processo continuo di progettazione, verifica e riprogrammazione, in cui l utilizzo del dato diviene di importanza centrale sia nell analisi delle condizioni di partenza, sia in relazione all osservazione degli effetti indotti dagli interventi. In questo modo anche i sistemi informativi acquisiscono una valenza ed un significato diversi, in cui la fornitura di notizie da parte degli enti locali (per i servizi per l infanzia, per i PEZ) supera il concetto di adempimento formale, come talvolta può essere stato interpretato, e diviene un occasione di partecipazione alla costruzione di un patrimonio informativo prezioso che poi si offra alla disponibilità di tutti. Il presente rapporto si compone di quattro capitoli. Il primo analizza i dati relativi ai servizi educativi per la prima infanzia da zero a tre anni, evidenziandone tipologie, ricettività, domande di iscrizione, liste di attesa; sono inoltre presentati alcuni indicatori sintetici utili per una lettura di luci e ombre su questo segmento educativo. Il secondo capitolo è dedicato alla scuola: da quella dell infanzia fino alla secondaria di secondo. In esso sono presentati, oltre ad alcune informazioni di sintesi complessive, dati volti all analisi del fenomeno della dispersione scolastica, nonché all approfondimento delle dimensioni di questa legate alla presenza di alunni con cittadinanza non italiana e di alunni con disabilità. Anche in questo caso, il taglio dato alla lettura dei dati è di tipo problematico, proprio per la volontà di mettere in luce le criticità su cui si ritiene di dover intervenire con le politiche territoriali. Il terzo capitolo è volto alla presentazione delle attività realizzate attraverso la progettazione educativa zonale per l a.s. 2012/2013, in modo tale che sia possibile un raffronto tra le criticità dei territori evidenziate nei capitoli precedenti e gli interventi realizzati. Ciò al fine di consentire una valutazione delle scelte fatte nella passata programmazione territoriale alla luce dei bisogni educativi emersi dall analisi dei dati. Infine, il quarto capitolo porta a sintesi il complesso delle informazioni presentate nel corso del rapporto, con la finalità di trarne indicazioni utili per la riprogrammazione delle politiche territoriali sull educazione e l istruzione. Il capitolo è corredato da schede di approfondimento per ciascuna delle 35 zone educative della Toscana.

DATI LINEE GUIDA REGIONALI +QUALITÀ DELLA VITA PER I BAMBINI E I RAGAZZI TOSCANI PROCESSO SO DI FOP FORMAZIONE ONE DEI PROGETTI EDUCATIVI ZONALE P.E.Z PROGETTI EDUCATIVI ZONALI Infanzia Continuità tà educativa a 06 GRUPPI DI LAVORO Disabilità Diversità di lingua e cultura Extrascuola Coordinamento Pedagogico Zonale CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Asl Associazioni Scuole TAVOLI TECNICI

CAPI TOLO 1

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 17 INQUA DRAMEN TOITALIA 1_Numero servizi educativi e numero posti per tipologia (valori in percentuale) Italia 2_Numero servizi educativi e numero posti per titolarità (valori in percentuale) Italia TITOLARITÀ PRIVATA 59% 47,5% 41% TITOLARITÀ PUBBLICA SU TOTALE SERVIZI TITOLARITÀ PRIVATA 52,5% TITOLARITÀ PUBBLICA SU TOTALE RICETTIVITÀ I n Italia alla data del 31/12/2011 1 è stata rilevata la presenza di 10.771 servizi educativi complessivamente in di ospitare 287.364 bambini (con un aumento del 24% rispetto al 2008). Il nido rappresenta la tipologia 2 di servizio prevalente, sia in termini di numerosità dei servizi educativi (78%), sia rispetto alla loro ricettività complessiva (90%). L incremento dei posti esistenti nei nidi (poco più del 24% in confronto al 2008) risulta in linea con la tendenza di sviluppo dei servizi educativi; più contenuta la crescita dell offerta nei servizi integrativi (+20%). il 59% dei servizi educativi è privato il 90% della ricettività complessiva è nei nidi In termini di natura giuridica, la maggioranza dei servizi esistenti sono privati (59%): la loro ricettività è tuttavia mediamente più ridotta rispetto a quella dei servizi pubblici. Infatti, considerando i posti esistenti, l offerta privata rappresenta solo il 47,5% della ricettività potenziale complessiva, che è quindi prevalentemente pubblica. Il dato si presta ad essere letto in senso ancor più sbilanciato sull offerta pubblica se viene presa in considerazione la crescente percentuale di servizi privati convenzionati con i Comuni (intendendo cioè Fonte: Rapporto Istituto degli Innocenti SERVIZIO INTEGRATIVO 22% 10% 78% NIDO SU TOTALE SERVIZI SERVIZIO INTEGRATIVO 90% NIDO SU TOTALE RICETTIVITÀ

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 19 servizi che cedono parte dei posti ai Comuni), pari al 27% di tutta l offerta privata. La crescita generale dell offerta di posti presso nidi e servizi integrativi ha garantito un progressivo incremento del tasso di ricettività (potenzialità ricettiva rapportata ai bambini residenti di 02 anni 3 ), cresciuto dal 14,5% al 17,0% nei nidi e dal 2,1% al 2,4% nei servizi integrativi. Il tasso di ricettività del sistema di offerta dei servizi educativi per la prima infanzia risulta fortemente disomogeneo considerando le regioni del centro/nord (dove oscilla tra il 22% e il 25%) e quelle del sud e delle isole (dove si ferma attorno all 8%). Ne deriva un differente utilizzo della rete dei servizi rivolti alla fascia di età 336 mesi, che vede nelle regioni del sud una percentuale di accessi anticipati alla scuola dell infanzia piuttosto alta (8,5%), se confrontata con il dato del centro/nord (poco superiore al 3%), dove l offerta di servizi educativi per la prima infanzia è più diffusa. Gli accessi anticipati alla scuola dell infanzia, se sommati alla ricettività dei nidi e dei servizi integrativi, consentono di stimare la percentuale totale degli utenti accoglibili nelle strutture educative pari, a livello nazionale, al 23,9% della popolazione di età compresa tra 0 e 2 anni. 1 I dati relativi all inquadramento nazionale dei servizi educativi per la prima infanzia sono tratti dal Rapporto di monitoraggio del Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socioeducativi per la prima infanzia Rapporto al 31 dicembre 2011 Istituto degli Innocenti. 2 I servizi educativi per la prima infanzia (per bambini da 3 a 36 mesi) si classificano in nidi e servizi integrativi (comprendendo spazio gioco, centro per bambini e famiglie, servizio educativo in contesto domiciliare). 3 Per il 2011/2012 i rapporti e tassi calcolati con riferimento alla popolazione residente si basano sui dati Istat aggiornati al 31/12/2010.

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 21 TIPOLOGIA DI SERVIZI TITOLARITÀ E GESTIONE 3_Numero di servizi attivi in base alla titolarità AS. 2011/2012 350 300 250 200 150 100 50 0 Pubblici AREZZO FIRENZE Fonte: Elaborazione su dati SIRIA GROSSETO Privati LIVORNO LUCCA MASSA PISA PRATO PISTOIA SIENA A lla data del 31/12/2011 sul territorio toscano risultano 1037 servizi attivi, equamente distribuiti tra servizi pubblici e privati 4, quindi con un incidenza dei servizi privati un po più bassa della media nazionale. In 220 comuni su 287 è stata rilevata la presenza di almeno un servizio educativo attivo 5 ; di questi solo 95 comuni hanno un offerta mista (sia pubblica che privata), 48 comuni hanno solo servizi a titolarità privata e 4 La Regione Toscana dispone da anni di un sistema di rilevazione dei servizi educativi per la prima infanzia presenti sul proprio territorio che consente (grazie alla collaborazione dei Comuni e dei soggetti pubblici e privati, titolari e gestori) di disporre di informazioni dettagliate ed aggiornate sui servizi educativi e costituisce un fondamentale strumento conoscitivo per la programmazione regionale del settore. Relativamente all anno educativo 2011/12 le informazioni sui servizi educativi per la prima infanzia sono state raccolte mediante il nuovo sistema informativo SIRIA 1037 servizi attivi (Sistema Informativo Regionale Infanzia), aggiornato sia sotto il profilo metodologico e contenutistico, sia rispetto alle modalità operative di raccolta del dato (basate su un meccanismo di rilevazione che poggia su una piattaforma accessibile dal web). Tali aggiornamenti hanno permesso di rimuovere alcuni fattori di distorsione, assicurando una maggiore attendibilità del dato rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti. Tutte le analisi relative ai servizi educativi per la prima infanzia sono state effettuate sui dati del sistema informativo SIRIA e si riferiscono 77 comuni hanno solo servizi a titolarità pubblica. Come prevedibile, un elevato numero di servizi si riscontra nei grandi centri urbani e in particolare nella provincia di Firenze, con un offerta abbastanza diffusa su tutti i comuni, mentre la più bassa la troviamo nella provincia di Massa (con poco più del 3% del totale delle unità di offerta toscane), un territorio in cui poco meno del 50% dei comuni presenti ha un servizio attivo. all anno educativo 2011/2012 salvo diversa indicazione. 5 Sono considerati attivi i servizi educativi in funzione alla data del 31/12. Infatti esistono servizi che sebbene autorizzati al funzionamento o comunque esistenti alla data del 31/12 non risultano funzionanti a quella data (in quanto servizi stagionali, funzionanti ad esempio da gennaio a giugno, oppure a causa della raccolta di un numero non sufficiente di iscrizioni per poter cominciare le attività).

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 23 4_Percentuale di nidi e servizi integrativi per titolarità, provincia e zona 5_ Composizione dei servizi per tipologie e provincia (valore percentuale Aretina Casentino Val di Chiana Aretina Val Tiberina Valdarno Prov AR Empolese Fiorentina NordOvest Fiorentina SudEst Firenze Mugello Valdarno e Valdisieve Prov FI Amiata Grossetana Colline dell Albegna Colline Metallifere Grossetana Prov GR Nidi 5 62,5 57,1 4 52,2 52,3 30,2 40,3 43,9 37,4 26,9 54,5 37,4 2 55,6 35,7 27,3 31,8 Servizi Integrativi PUBBLICI 5,6 2 3,5 15,1 9,7 14,6 5,2 19,2 9,1 10,4 4 22,2 3,0 10,6 Pubblici 55,6 62,5 57,1 6 52,2 55,8 45,3 5 58,5 42,6 46,2 63,6 47,8 6 77,8 35,7 30,3 42,4 Nidi 41,7 37,5 28,6 4 39,1 38,4 45,3 41,7 36,6 38,3 38,5 36,4 39,9 2 11,1 35,7 69,7 47,0 Servizi Integrativi 2,8 14,3 8,7 5,8 9,4 8,3 4,9 19,1 15,4 12,3 2 11,1 28,6 10,6 PRIVATI Pubblici 44,4 37,5 42,9 4 47,8 44,2 54,7 5 41,5 57,4 53,8 36,4 52,2 4 22,2 64,3 69,7 57,6 Nidi 91,7 85,7 8 91,3 90,7 75,5 81,9 80,5 75,7 65,4 90,9 77,4 4 66,7 71,4 97,0 78,8 Servizi Integrativi 8,3 14,3 2 8,7 9,3 24,5 18,1 19,5 24,3 34,6 9,1 22,6 6 33,3 28,6 3,0 21,2 TOTALE 100 80 60 40 20 Nidi AREZZO FIRENZE GROSSETO LIVORNO Servizi integrativi LUCCA MASSA PISA PRATO PISTOIA SIENA TOSCANA Bassa Val di Cecina Elba Livornese Val di Cornia Prov LI 47,6 5 32,5 56,3 42,0 19,0 2,5 6,3 7,4 66,7 5 35,0 62,5 49,4 9,5 5 47,5 25,0 33,3 23,8 17,5 12,5 17,3 33,3 5 65,0 37,5 50,6 57,1 8 81,3 75,3 42,9 2 18,8 24,7 6_Tipologia dei servizi Distribuzione percentuale Toscana Piana di Lucca Valle del Serchio Versilia Prov LU Prov MS Apuane Lunigiana Pisana Val d Era Val di Cecina Valdarno Inferiore Prov PI Prov PO Pratese Pistoiese Val di Nievole Prov PT 33,3 5 53,7 45,1 51,9 6 53,1 36,5 16,2 44,4 48,0 33,3 18,1 18,1 52,2 3 43,4 9,1 12,5 17,1 13,4 2 3,1 7,7 44,4 8,0 8,1 12,0 12,0 15,2 13,3 14,5 42,4 62,5 70,7 58,5 51,9 8 56,3 44,2 16,2 88,9 56,0 41,5 30,1 30,1 67,4 43,3 57,9 51,5 25,0 22,0 34,1 37,0 31,3 42,3 73,0 36,0 47,2 56,6 56,6 23,9 53,3 35,5 6,1 12,5 7,3 7,3 11,1 2 12,5 13,5 10,8 11,1 8,0 11,4 13,3 13,3 8,7 3,3 6,6 57,6 37,5 29,3 41,5 48,1 2 43,8 55,8 83,8 11,1 44,0 58,5 69,9 69,9 32,6 56,7 42,1 84,8 75,0 75,6 79,3 88,9 6 84,4 78,8 89,2 44,4 84,0 80,5 74,7 74,7 76,1 83,3 78,9 15,2 25,0 24,4 20,7 11,1 4 15,6 21,2 10,8 55,6 16,0 19,5 25,3 25,3 23,9 16,7 21,1 5,8% SERVIZIO EDUCATIVO IN CONTESTO DOMICILIARE TIPOLOGIA DEI SERVIZI 79,2% 11,4% SPAZIO GIOCO 3,7% CENTRO PER BAMBINI E FAMIGLIE Alta Val d Elsa Amiata Val d Orcia Senese Val di Chiana Senese Prov SI 33,3 4 47,6 5 44,4 1 7,1 5,0 5,6 33,3 5 54,8 55,0 5 5 3 38,1 15,0 34,4 16,7 2 7,1 3 15,6 66,7 5 45,2 45,0 5 83,3 7 85,7 65,0 78,9 16,7 3 14,3 35,0 21,1 Toscana 38,8 9,4 48,1 40,4 11,5 51,9 79,2 20,8 Fonte: Elaborazione su dati SIRIA Fonte: Elaborazione su dati SIRIA NIDO

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana Sotto il profilo della titolarità, il numero di servizi pubblici e privati quasi si equivale (48,1% pubblici e 51,9% privati); i servizi privati sono prevalenti nella provincia di Prato, dove rappresentano quasi il 70% dei servizi attivi esistenti sul territorio (la percentuale sale al 77% se si considerano anche quelli inattivi) mentre la provincia con il maggior numero di servizi pubblici è Lucca (dove oltre il 58% ha titolarità pubblica). Tra i servizi pubblici, poco più della metà (53%) è gestita da un soggetto diverso dal titolare. Considerando la situazione provinciale, se a di Pistoia l 84% dei servizi educativi pubblici è gestito direttamente dal titolare, a Grosseto la tendenza è opposta, con l 86% dei servizi affidati alla gestione di terzi. Rispetto al totale dei servizi educativi toscani, la tipologia più largamente diffusa è il nido (821 nidi attivi, pari al 79%, valori in linea con la media nazionale), mentre i servizi integrativi sono poco più del 20%, percentuale a cui si avvicinano quasi tutte le province, ad eccezione di Arezzo (dove questi sono solo il 9%). Tra i servizi integrativi, la tipologia prevalente è lo spazio gioco, seguito dal servizio educativo in contesto domiciliare. 7_Modalità di gestione dei servizi pubblici MODALITÀ DI GESTIONE VALORI ASSOLUTI MODALITÀ DI GESTIONE VALORI PERCENTUALI Provincia Diretta Indiretta Diretta Indiretta AR 19 29 48 39,6 60,4 100 FI 67 85 152 44,1 55,9 100 GR 4 24 28 14,3 85,7 100 LI 23 17 40 57,5 42,5 100 LU 20 28 48 41,7 58,3 100 MS 13 5 18 72,2 27,8 100 PI 21 30 51 41,2 58,8 100 PO 15 10 25 6 4 100 PT 37 7 44 84,1 15,9 100 SI 15 30 45 33,3 66,7 100 TOSCANA 234 265 499 46,9 53,1 100 Fonte: Elaborazione su dati SIRIA

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 27 8_Ricettività dei servizi attivi Serie storica 6 RICET Provincia 2007/2008 2008/2009 2009/2010 2010/2011 2011/2012 Variazione % 2007/2011 AR 2121 2273 2345 2328 2427 14,4 FI 8074 8539 8415 8891 8559 6,0 GR 1276 1268 1454 1561 1489 16,7 LI 2045 2262 2316 2667 2330 13,9 LU 1922 2314 2426 2497 2432 26,5 MS 769 847 883 967 935 21,6 PI 2752 3030 3061 3349 3466 25,9 TIVITÀ POTENZIALE PO 2318 2445 2267 2386 2212 4,6 PT 2101 2201 2560 3118 2677 27,4 SI 1913 2038 2084 2231 2215 15,8 TOSCANA 25291 27217 27811 29995 28742 13,6 9_Ricettività dei servizi attivi Pubblici Serie storica Provincia 2007/2008 2008/2009 2009/2010 2010/2011 2011/2012 Variazione % 2007/2011 AR 1472 1556 1538 1457 1552 5,4 FI 5469 5456 5311 5549 4928 9,9 GR 856 721 743 879 684 20,1 LI 1371 1384 1414 1464 1315 4,1 LU 1495 1711 1751 1764 1663 11,2 MS 597 649 654 684 688 15,2 PI 1520 1649 1657 1744 1691 11,3 PO 1647 1720 1569 1514 1377 16,4 PT 1022 949 949 765 905 11,4 SI 1158 1259 1207 1252 1265 9,2 TOSCANA 16607 17054 16793 17072 16068 3,2 I n Toscana la ricettività potenziale, ovvero il numero massimo di bambini che possono essere accolti nei servizi educativi attivi, ammonta a 28.742 posti (+13,6% rispetto al 2007). Osservando la serie storica 20072011 è rilevante la crescita della potenzialità ricettiva dei servizi privati (+45,9%), a cui si accompagna invece un lieve calo dell offerta pubblica (3,2%). Considerando le singole province, rispetto alla media regionale l incremento più significativo della ricettività privata si rileva nella Provincia di +45,9 crescita potenziale della ricettività nei servizi privati 3,2 ricettività potenziale pubblica Grosseto, che tra il 2007 e il 2011 quasi raddoppia i posti privati, diminuendo allo stesso tempo, altrettanto significativamente, la ricettività dei servizi pubblici (20%). Rispetto ai servizi pubblici, la cui ricettività risulta in calo a livello regionale, appaiono in controtendenza le Province di Massa, Pisa e Siena, che registrano una crescita superiore al 9%. Differente il caso di Lucca, che aumenta i posti pubblici rispetto al 2007, nonostante una flessione registrata nell ultimo anno educativo. 10_Ricettività dei servizi attivi Privati Serie storica Provincia 2007/2008 2008/2009 2009/2010 2010/2011 2011/2012 Variazione % 2007/2011 AR 649 717 807 871 875 34,8 FI 2605 3083 3104 3342 3631 39,4 GR 420 547 711 682 805 91,7 LI 674 878 902 1203 1015 50,6 LU 427 603 675 733 769 80,1 MS 172 198 229 283 247 43,6 PI 1232 1381 1404 1605 1775 44,1 PO 671 725 698 872 835 24,4 PT 1079 1252 1611 2353 1772 64,2 SI 755 779 877 979 950 25,8 TOSCANA 8684 10163 11018 12923 12674 45,9 Fonte: Elaborazione su dati SIRIA

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 29 12_ Ricettività media dei nidi e dei servizi integrativi per titolarità, provincia e zona 11_Ricettività dei servizi pubblici e privati Serie storica Valori assoluti PUBBLICI PRIVATI TOTALE 30000 Nidi Servizi Integrativi Pubblici Nidi Servizi Integrativi Privati Nidi Servizi Integrativi 20000 10000 0 Pubblico 2007/ 2008 Privato 2008/ 2009 2009/ 2010 2010/ 2011 2011/ 2012 Aretina Casentino Val di Chiana Aretina Val Tiberina Valdarno Prov AR Empolese Fiorentina NordOvest Fiorentina SudEst Firenze Mugello Valdarno e Valdisieve Prov FI 33,4 23,6 29,8 4 37,8 33,1 39,6 32,6 31,6 39,9 33,0 24,5 35,6 20,5 2 20,3 22,8 22,3 17,8 24,2 17,2 12,0 20,8 32,2 23,6 29,8 33,3 37,8 32,3 34,0 30,6 28,2 37,9 26,4 22,7 32,4 24,1 17,7 28,3 3 27,9 25,4 26,8 26,7 21,9 24,4 19,0 3 24,8 5,0 6,0 9,5 7,2 28,0 10,8 7,5 9,5 12,0 12,2 22,9 17,7 20,8 3 24,5 23,0 27,0 24,0 20,2 19,4 17,0 3 21,9 29,2 21,4 29,3 35,0 33,5 29,9 31,9 29,6 27,2 32,0 24,8 26,7 30,1 15,3 6,0 2 9,5 12,1 24,8 17,0 15,3 12,6 14,9 12,0 16,2 28,1 21,4 25,9 32,0 31,4 28,2 30,2 27,3 24,9 27,3 21,3 25,4 26,9 Fonte: Elaborazione su dati SIRIA Amiata Grossetana Colline dell Albegna Colline Metallifere Grossetana Prov GR 41,5 27,4 23,0 30,9 29,2 7,5 15,5 1 10,1 18,8 24,0 23,0 28,8 24,4 14,5 15,0 23,0 23,6 22,6 11,0 18,0 16,0 14,9 12,8 16,5 19,9 23,6 21,2 28,0 25,3 23,0 25,6 25,3 8,7 16,3 16,0 1 12,5 16,4 22,3 21,0 25,2 22,6 Bassa Val di Cecina Elba Livornese Val di Cornia Prov LI 28,8 32,0 41,5 33,1 35,0 14,0 2 5 21,0 24,6 32,0 39,9 34,8 32,9 21,5 22,0 34,4 20,5 30,5 11,6 18,1 3,5 13,7 14,4 22,0 3 14,8 24,8 27,6 27,0 37,3 29,2 33,0 12,7 18,4 19,0 15,9 21,2 27,0 33,5 27,3 28,8 Piana di Lucca Valle del Serchio Versilia Prov LU 41,5 38,8 34,4 37,0 23,0 11,0 30,7 26,8 37,5 33,2 33,5 34,6 27,5 19,5 23,8 25,7 1 9,0 6,7 8,2 25,6 16,0 19,5 22,6 33,0 32,3 31,3 32,1 17,8 1 23,5 20,2 30,7 26,8 29,4 29,7 Prov MS Apuane Lunigiana 40,6 38,3 40,2 5,0 5,0 40,6 3 38,2 17,4 17,4 7,7 5 18,3 15,2 5 17,6 30,9 38,3 31,7 7,7 27,5 15,6 28,3 34,0 29,2 Facendo riferimento ai dati del 31/12/2011, la dimensione media maggiore la troviamo nei servizi pubblici (32,2 posti in media per ciascun servizio, contro 23,6 posti nei servizi privati), e in particolare nei servizi comunali presenti nei capoluoghi di provincia (36,1). A Massa si trovano contemporaneamente i servizi pubblici più grandi e i servizi privati più piccoli della Toscana mentre a Prato vi sono servizi sia pubblici che privati più grandi della media regionale. Le zone con i capoluoghi provinciali sono quelle con i servizi di dimensione più elevata, ad eccezione dell area grossetana, mentre piccole dimensioni le troviamo nella Amiata Val d Orcia (soprattutto tra i Servizi integrativi) e Val di Cecina (dimensioni ridotte associate a scarsa presenza di servizi in generale). 6 I dati riferiti all anno educativo 2011/2012 sono stati raccolti attraverso il nuovo Siria, che, grazie ad opportune revisioni metodologiche, ha permesso di rimuovere alcuni fattori di distorsione assicurando una maggiore attendibilità del dato rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti. Pisana Val d Era Val di Cecina Valdarno Inferiore Prov PI Prov PO Pratese Pistoiese Val di Nievole Prov PT Alta Val d Elsa Amiata Val d Orcia Senese Val di Chiana Senese Prov SI Toscana Fonte: Elaborazione su dati SIRIA 41,4 4 22,3 3 36,0 38,3 38,3 36,4 23,3 32,8 38,0 14,0 31,5 24,3 28,9 34,5 25,3 15,3 27,0 21,6 33,0 33,0 24,3 31,0 26,7 15,0 27,0 12,0 21,6 22,6 38,6 4 18,8 29,6 33,2 36,2 36,2 33,6 25,7 31,3 38,0 14,2 30,9 23,2 28,1 32,2 3 28,2 20,8 27,7 29,7 29,7 32,6 24,5 27,8 23,4 12,7 28,1 26,3 25,1 26,1 12,9 13,8 9,0 6,5 11,9 34,1 34,1 11,5 38,0 16,8 19,0 13,5 16,7 6,5 12,4 14,5 25,9 26,3 9,0 18,2 24,7 30,6 30,6 27,0 25,3 26,1 22,3 13,0 26,3 13,1 21,1 23,6 35,3 30,3 22,3 26,0 31,1 31,8 31,8 35,2 24,1 30,6 29,3 13,4 3 24,8 27,2 30,2 17,4 13,8 14,0 16,8 16,0 33,6 33,6 19,6 32,4 23,6 19,0 14,0 21,8 7,3 14,8 18,2 31,5 28,5 17,7 24,6 28,2 32,3 32,3 31,5 25,5 29,1 27,6 13,6 28,8 18,7 24,6 27,7

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 13_Tasso di ricettività serie storica 14_Tasso di ricettività media dei nidi e dei servizi integrativi secondo la titolarità, provincia e zona Provincia 2007/2008 2008/2009 2009/2010 2010/2011 2011/2012 Variazione % 2007/2011 AR 26,0 27,1 27,9 28,0 29,2 3,2 Nidi Servizi Integrativi PUBBLICI Pubblici Nidi Servizi Integrativi PRIVATI Privati Nidi Servizi Integrativi TOTALE FI 34,0 35,2 34,5 35,7 34,3 0,3 GR 27,0 25,9 29,4 31,8 30,4 3,3 LI 26,9 29,2 29,6 34,4 3 3,1 LU 21,2 24,8 26,3 27,4 26,7 5,5 MS 17,9 19,0 20,3 22,5 21,8 3,9 PI 27,4 29,2 28,7 31,4 32,5 5,0 Aretina Casentino Val di Chiana Aretina Val Tiberina Valdarno Prov AR Empolese Fiorentina NordOvest Fiorentina SudEst Firenze Mugello Valdarno e Valdisieve Prov FI 19,2 14,6 19,3 12,0 18,3 17,9 13,5 16,6 17,6 19,7 13,7 15,8 17,0 1,3 3,0 0,7 3,9 2,7 3,3 1,7 5,1 1,3 2,8 20,5 14,6 19,3 14,9 18,3 18,7 17,4 19,4 20,9 21,4 18,8 17,0 19,8 11,6 6,5 9,2 9,0 10,1 10,1 13,7 14,1 10,1 12,3 11,2 12,9 12,7 0,2 1,0 0,8 0,4 3,0 1,1 0,5 2,4 2,8 1,9 11,7 6,5 10,1 9,0 10,9 10,5 16,7 15,2 10,6 14,7 14,1 12,9 14,6 30,8 21,1 28,5 20,9 28,4 28,0 27,2 30,7 27,7 32,0 24,9 28,6 29,7 1,5 1,0 3,0 0,8 1,2 6,9 3,9 3,8 4,1 7,9 1,3 4,7 32,3 21,1 29,4 23,9 29,2 29,2 34,1 34,6 31,5 36,1 32,9 29,9 34,3 PO 33,1 34,0 31,4 33,4 31,0 2,1 PT 29,4 31,1 36,5 44,6 38,3 8,9 SI 30,4 31,9 31,9 34,0 33,7 3,3 TOSCANA 28,7 30,2 30,7 33,1 31,7 3,0 Fonte: Elaborazione su dati SIRIA Amiata Grossetana Colline dell Albegna Colline Metallifere Grossetana Prov GR Bassa Val di Cecina Elba Livornese Val di Cornia Prov LI 21,6 13,1 11,7 11,2 12,5 17,1 9,0 13,0 24,3 15,3 7,8 3,0 0,4 1,4 3,3 0,5 4,1 1,6 29,4 16,0 11,7 11,6 13,9 20,4 9,0 13,5 28,4 16,9 7,6 1,4 11,7 21,8 14,3 2,6 6,2 15,8 6,7 10,6 5,7 1,7 6,5 2,1 3,4 3,1 0,6 2,5 13,3 3,2 18,2 21,8 16,4 6,0 6,2 18,9 7,3 13,1 29,2 14,5 23,3 33,0 26,8 19,7 15,2 28,8 31,0 25,9 13,5 4,7 6,5 0,4 3,6 6,8 3,6 4,7 4,1 42,7 19,2 29,8 33,4 30,4 26,4 15,2 32,4 35,7 3 Piana di Lucca Valle del Serchio Versilia Prov LU 11,0 12,4 20,3 15,0 1,7 0,9 5,8 3,2 12,7 13,3 26,1 18,2 11,3 3,1 5,7 7,9 0,5 0,7 0,5 0,5 11,8 3,8 6,3 8,4 22,3 15,5 26,0 22,9 2,2 1,6 6,3 3,8 24,5 17,1 32,3 26,7 Prov MS Apuane Lunigiana 18,0 10,1 15,9 0,4 0,1 18,0 10,6 16,0 5,5 4,1 0,7 4,4 1,7 6,2 4,4 5,8 23,5 10,1 2 0,7 4,8 1,8 24,2 15,0 21,8 Pisana Val d Era Val di Cecina Valdarno Inferiore Prov PI 17,0 6,8 14,0 19,2 13,8 2,2 9,6 2,9 2,0 19,1 6,8 23,5 22,1 15,8 14,2 21,6 1 15,1 1,9 1,6 1,4 0,7 1,6 16,2 23,1 1,4 10,7 16,6 31,2 28,4 14,0 29,2 28,9 4,1 1,6 11,0 3,6 3,6 35,3 29,9 25,0 32,8 32,5 Rapportando la ricettività dei servizi educativi alla popolazione residente di età 336 mesi 7, si osserva che dal 2007 al 2011 il tasso di ricettività è cresciuto passando dal 28,7% al 31,7% (+3%) nell insieme del territorio toscano. Si evidenzia quindi un tasso decisamente superiore a quello medio nazionale (19% circa), ma superiore anche a quello delle regioni del centro nord (2225%). Tale crescita si rileva in tutte le province toscane tranne quella di Pistoia (2,1%), e con valori particolarmente superiori alla media regionale nella provincia di Prato (+8,9%). Alla data del 31/12/2011 il tasso di ricettività medio toscano è di quasi 32 posti ogni 100 bambini in età corrispondente (si va dai 21,8 a Massa ai 38,3 a Prato), con punte elevate nei comuni capoluogo (36,1%). 7 Nel presente documento i rapporti e i tassi al 2011/2012 calcolati con riferimento alla popolazione residente si basano sui dati Istat aggiornati al 31/12/2010 Prov PO Pratese Pistoiese Val di Nievole Prov PT Alta Val d Elsa Amiata Val d Orcia Senese Val di Chiana Senese Prov SI Toscana Fonte: Elaborazione su dati SIRIA 8,2 8,2 21,1 7,0 15,2 13,7 11,2 21,5 16,5 17,6 15,3 4,7 4,7 4,1 4,1 4,1 3,0 2,8 0,8 1,6 2,4 12,9 12,9 25,2 11,2 19,3 13,7 14,2 24,3 17,4 19,3 17,7 2 2 8,7 13,1 10,5 12,6 7,6 15,3 5,4 11,8 12,1 5,4 5,4 1,1 1,3 1,2 3,4 5,4 1,7 2,7 2,6 1,9 25,4 25,4 9,8 14,4 11,7 16,1 13,0 17,0 8,0 14,5 14,0 28,2 28,2 29,7 20,1 25,7 26,3 18,8 36,8 21,9 29,4 27,4 10,1 10,1 5,2 5,4 5,3 3,4 8,4 4,5 3,5 4,3 4,3 38,3 38,3 34,9 25,6 31,0 29,7 27,2 41,3 25,4 33,7 31,7

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 33 15_Tasso di ricettività 24,2 APUANE 32,8 VALDARNO INFERIORE 16 LUNIGIANA 32,4 LIVORNESE 26,4 BASSA VAL DI CECINA TASSO DI RICETTIVITÀ 15,0% 23,3% 23,3% 31,7% 31,7% 4% 4% 42,7% 32,3 VERSILIA 16,3 ELBA Fonte: Elaborazione su dati SIRIA 17,1 VALLE DEL SERCHIO 35,3 PISANA 26,6 VAL DI NIEVOLE 24,5 PIANA DI LUCCA 29,9 VAL D ERA 36,3 PRATESE 34,9 PISTOIESE 25 VAL DI CECINA 35,7 VAL DI CORNIA 34,1 EMPOLESE 29,7 ALTA VAL D ELSA 29,8 COLLINE METALLIFERE 34,6 FIORENTINA NORD OVEST 32,9 MUGELLO 31,6 FIORENTINA SUD EST 33,4 GROSSETANA 41,3 SENESE 19,2 COLLINE DELL ALBEGNA 29,2 VALDARNO 42,7 AMIATA GROSSETANA 21,1 CASENTINO 32,3 ARETINA 23,9 VAL TIBERINA 29,4 VAL DI CHIANA ARETINA 26,4 VAL DI CHIANA SENESE 29,9 VALDARNO E VALDISIEVE 35,1 FIRENZE 27,2 AMIATA VAL D ORCIA A livello di zona, la più ampia disponibilità di posti si rileva nell Amiata Grossetana e nel Senese (con oltre 40 posti ogni 100 bambini); la Lunigiana e l Elba invece offrono circa 15 posti ogni 100 bambini residenti, meno della metà della media toscana. Il numero dei posti esistenti nei servizi educativi, se rapportato alla natura giuridica dell offerta e alle convenzioni in atto con ciascun comune, consente di distinguere i casi in cui la performance del sistema pubblico deriva dalla prevalenza 16_Composizione percentuale della ricettività COMPOSIZIONE DELLA RICETTIVITÀ 32,2% 54,6% PRIVATO Fonte: Elaborazione su dati SIRIA di un sistema pubblico puro oppure da un sistema integrato pubblicoprivato (cioè risultante da un regime di convenzionamento diffuso con i servizi educativi a titolarità privata). A livello regionale i posti riconducibili al sistema pubblico dell offerta integrato rappresentano quasi il 68% del totale. La componente privata pura (al netto dei posti rientranti in un regime di convenzionamento con enti pubblici) non risulta 13,2% CONVENZIONE maggioritaria in alcuna provincia e raggiunge valori elevati a Grosseto (47%) e Prato (42%). Al contrario, sono le province di Livorno e Massa a vedere la quota minore di posti privati puri (2324% circa), con una distinzione: a Livorno la prevalenza del sistema pubblico si basa su un rilevante apporto del convenzionamento con soggetti privati (22% sul totale, contro una media regionale del 13%), mentre tale rapporto risulta minoritario a Massa (2%). PUBBLICO

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 35 17_Composizione percentuale della ricettività per territorio 8 18_Composizione della ricettività per provincia Valore percentuale Ricettività privata pura Ricettività pubblica pura Posti in convenzione con privati ricettività 100 Ricettività dei pubblici non comunali Ricettività dei comunali Posti in convenzione con altri comuni 80 60 Aretina Casentino Val di Chiana Aretina Val Tiberina Valdarno Prov AR 24,4 29,6 23,7 37 31,6 27,6 3 0 0 12,3 0 2 60,7 65,9 65,6 49,4 62,2 61,5 0 4,5 0 1,2 0 0,4 12 0 10,7 0 6,2 8,4 40 20 0 Empolese Fiorentina NordOvest Fiorentina SudEst Firenze Mugello Valdarno e Valdisieve Prov FI 42,4 29,6 28,9 29,4 26,5 15,6 31,1 0 0 0 4,1 0 3,2 1,6 51 56,6 64,6 54,9 55,6 51,1 55,7 0 0 3,1 0 0 7,6 0,7 6,6 13,8 3,4 11,6 17,9 22,5 11 AREZZO FIRENZE GROSSETO LIVORNO LUCCA MASSA PISA PRATO PISTOIA SIENA TOSCANA Amiata Grossetana Colline dell Albegna Colline Metallifere Grossetana Prov GR 31,1 16,4 60,9 52,3 46,9 0 0 0 0 0 68,9 83,6 39,1 34,2 45,5 0 0 0 0 0 0 0 0 13,5 7,6 Ricettività privata pura Ricettività pubblica pura Fonte: Elaborazione su dati SIRIA Posti in convenzione con privati Bassa Val di Cecina Elba Livornese Val di Cornia Prov LI 11,9 26,9 27,2 19,5 22,9 0 0 0 0 0 77,3 59,3 39,2 80,1 54,7 0 0 0 0,4 0,1 10,8 13,9 33,6 0 22,3 Piana di Lucca Valle del Serchio Versilia Prov LU 40,9 12,2 18,9 27,5 1,5 0 0 0,6 48,4 75,1 78,6 65,7 2,9 3,9 2,4 2,7 6,4 8,7 0 3,5 Prov MS Apuane Lunigiana Pisana Val d Era Val di Cecina Valdarno Inferiore Prov PI Prov PO Pratese Pistoiese Val di Nievole Prov PT Alta Val d Elsa Amiata Val d Orcia Senese Val di Chiana Senese Prov SI Toscana 23,1 29,4 24,3 35 25,8 5,2 32,6 30,3 42,6 42,6 21,4 50,4 31,1 48,4 32,4 38 32 38,8 32,2 0 0 0 3,7 0 0 0 1,7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,9 74,2 70,6 73,6 49,8 23,4 94,8 63,3 46,6 27,2 27,2 71,2 43,7 62 46 52,2 59,2 62,8 56,5 53,2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2,2 0,4 0,5 2,6 0 2,1 11,5 50,8 0 4,1 21,4 30,3 30,3 7,5 5,9 6,9 5,6 15,4 2,9 3 4,2 13,2 Rispetto al dato regionale, è la provincia di Prato che vede la percentuale più alta di posti in convenzione con privati (30%). Leggendo in parallelo la percentuale di posti in convenzione con privati e il potenziale ricettivo dell offerta pubblica, si nota come i casi di Prato e Livorno siano rappresentativi di tendenze opposte: nella provincia di Livorno il rilevante ricorso al convenzionamento si inserisce nel quadro di una presenza pubblica particolarmente diffusa, mentre a Prato si ha una ricettività pubblica pura bassa (è appena il 27% del totale). 8 Nel conteggio è compresa la ricettività potenziale dei servizi non attivi alla data del 31/12/2011. Dai servizi a titolarità comunale non sono stati sottratti eventuali posti messi a disposizione di altri comuni. La ricettività privata pura è stata quindi stimata sottraendo alla ricettività dei servizi privati i posti che gli stessi hanno in regime di convenzione presso ciascun comune. La composizione percentuale della ricettività potrebbe pertanto sottostimare la ricettività privata pura nel caso in cui un Comune sia convenzionato con servizi privati ubicati in altri comuni. Fonte: Elaborazione su dati SIRIA

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 37 DOMANDE D ISCRIZIONE 19_Domande di iscrizione Serie storica Provincia 2007/2008 2008/2009 2009/2010 2010/2011 2011/2012 Variazione % 2007/2011 AR 2703 2868 2618 2679 2667 1,3 FI 11115 11996 12056 12895 11869 6,8 GR 1329 1564 1767 1916 1696 27,6 LI 3099 3139 2942 2996 3071 0,9 LU 2726 3097 2938 3497 2797 2,6 MS 966 1069 1188 1075 982 1,7 PI 3373 3481 3858 3993 4152 23,1 PO 3024 3113 3069 2801 2296 24,1 PT 2894 2726 2941 3046 2489 14,0 SI 2345 2495 2279 3015 2542 8,4 TOSCANA 33574 35548 35656 37913 34561 2,9 20_Domande di iscrizione pubblici Serie storica Provincia 2007/2008 2008/2009 2009/2010 2010/2011 2011/2012 Variazione % 2007/2011 AR 1992 2023 1750 1836 2025 1,7 FI 7717 8125 8478 8989 8800 14,0 GR 944 979 1041 1209 1083 14,7 LI 2193 1987 1832 1712 2588 18,0 LU 2329 2519 2278 2908 2355 1,1 MS 788 860 949 800 799 1,4 PI 2108 2073 2307 2403 2934 39,2 PO 2331 2305 2261 2019 1764 24,3 PT 1432 1215 1400 1440 1287 10,1 SI 1514 1731 1541 2086 1794 18,5 TOSCANA 23348 23817 23837 25402 25429 8,9 L e domande di iscrizione ai servizi educativi per la prima infanzia in Toscana risultano complessivamente aumentate di quasi il 3% rispetto all anno educativo 2007/2008, ma con una generale diminuzione nell ultimo biennio. Considerando le variazioni registrate rispetto all anno educativo 2007/2008 si osserva una tendenza disomogenea tra le Province (con una forte crescita, superiore al 20%, nelle province di Pisa e Grosseto e un netto calo, rispettivamente del 14 e del 24% nelle province di Prato e Pistoia) e soprattutto tra pubblico 10,7% calo delle domande ai servizi privati +8,9% aumento delle domande nei servizi pubblici e privato: a fronte di un calo delle domande presentate nella regione per i servizi privati (pari al 10,7%), si assiste infatti ad un aumento di quasi pari entità per i servizi pubblici. La diminuzione delle domande per i servizi privati risulta particolarmente accentuata, in tutte le province, in particolare nell ultimo biennio. La richiesta di frequentare servizi pubblici, invece, cresce in tutte le province, tranne Prato e Pistoia (nell ultimo biennio anche Massa); si collocano nettamente al di sopra della media regionale Livorno (+18%) e soprattutto Pisa (+39%). 21_Domande di iscrizione privati Serie storica Provincia 2007/2008 2008/2009 2009/2010 2010/2011 2011/2012 Variazione % 2007/2011 AR 711 845 868 843 642 9,7 FI 3398 3871 3578 3906 3069 9,7 GR 385 585 726 707 613 59,2 LI 906 1152 1110 1284 483 46,7 LU 397 578 660 589 442 11,3 MS 178 209 239 275 183 2,8 PI 1265 1408 1551 1590 1218 3,7 PO 693 808 808 782 532 23,2 PT 1462 1511 1541 1606 1202 17,8 SI 831 764 738 929 748 1 TOSCANA 10226 11731 11819 12511 9132 10,7 Fonte: Elaborazione su dati SIRIA

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 39 22. Domande d iscrizione per i servizi pubblici e privati Valori assoluti Serie storica 23. Domande d iscrizione al 01/09/2011 40000 35000 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0 50 40 30 20 2667 11869 1696 3071 2797 982 4152 2489 2296 2542 2007/ 2008 2008/ 2009 2009/ 2010 2010/ 2011 2011/ 2012 AREZZO FIRENZE GROSSETO LIVORNO LUCCA MASSA PISA PRATO PISTOIA SIENA Pubblico Privato Domande valori assoluti Domande su bambini 336 mesi (%) Fonte: Elaborazione su dati SIRIA Fonte: Elaborazione su dati SIRIA Alla data del 01/09/2011, vale a dire all inizio dell anno educativo, le domande complessive di iscrizione per i servizi educativi sono state oltre 34 mila, il 38% degli aventi diritto (bambini di età 336 mesi) con punte di oltre il 47% nella provincia di Firenze (valori omogenei in tutte le zone della provincia) e nelle aree più urbane (oltre il 47% nelle zone densamente popolate); più scarse le domande presentate nelle province di Massa e in particolare in Lunigiana. Rapportando le domande d iscrizione alla popolazione residente si osserva un andamento piuttosto costante nel tempo nel quadro regionale che si rispecchia più o meno in tutte le province toscane, tranne quella di Pistoia, dove si riscontra un calo di circa 10 punti percentuali rispetto all anno educativo 2007/2008 e di Prato che scende di quasi il 5%. Considerando le sole graduatorie comunali di accesso ai servizi educativi 9, le domande raccolte sono state 25.333, in media circa 118 domande presso ogni comune. 9 Al fine di analizzare le domande raccolte nell ambito della graduatoria comunale, sono stati considerati tutti i comuni toscani potenzialmente in di raccogliere le domande, vale a dire non solamente quelli con servizi comunali ma anche i comuni (eventualmente privi di servizi educativi) convenzionati con altri enti. Mettendo in relazione la potenzialità ricettiva dei servizi con le domande di iscrizione è possibile cogliere lo stato di bilanciamento tra domanda e offerta. Tale rapporto è sintetizzato dalla capacità di risposta alla domanda che a livello regionale è circa l 83%, mostrando un deficit di ricettività pari a quasi il 20% delle domande espresse, ma comunque un miglioramento di quasi l 8% in confronto al 2007. La ricettività potenziale dei servizi risulta adeguata (o addirittura superiore) rispetto alla domanda nella provincia di Prato; al contrario è nella provincia di Firenze che si avverte maggiormente l esigenza di adeguare il numero di posti alle domande di iscrizione.

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 41 24_Domande di iscrizione al 01/09/2011 per zona e provincia Aretina Casentino Val di Chiana Aretina Val Tiberina Valdarno Prov AR Empolese Fiorentina NordOvest Fiorentina SudEst Firenze Mugello Valdarno e Valdisieve Prov FI Domande Totali 1224 167 321 174 781 2667 1910 2821 1204 4994 563 377 11869 Di cui: domande di iscrizione alla graduatoria comunale 997 136 246 105 514 1998 1271 2092 908 3814 383 312 8780 Domande su bambini 336 mesi* 39,1 20,6 26,0 26,0 31,5 32,1 40,7 49,6 37,2 57,4 33,3 40,4 47,6 25_Domande su popolazione 336 mesi Serie storica Provincia 2007/2008 2008/2009 2009/2010 2010/2011 2011/2012 Variazione % 2007/2011 AR 33,1 34,1 31,1 32,2 32,1 1,0 FI 46,8 49,4 49,4 51,7 47,6 0,8 GR 28,1 31,9 35,8 39,1 34,6 6,4 LI 40,8 40,5 37,6 38,6 39,6 1,2 LU 30,1 33,2 31,9 38,4 30,7 0,6 MS 22,4 23,9 27,3 25,0 22,9 0,4 PI 33,6 33,5 36,2 37,4 38,9 5,3 PO 43,1 43,2 42,5 39,3 32,2 10,9 Amiata Grossetana Colline dell Albegna Colline Metallifere Grossetana Prov GR 88 181 248 1179 1696 48 158 157 720 1083 22,9 17,3 25,2 47,4 34,6 PT 40,5 38,5 42,0 43,6 35,6 4,9 SI 37,3 39,0 34,9 45,9 38,7 1,4 TOSCANA 38,1 39,4 39,4 41,8 38,1 Bassa Val di Cecina Elba Livornese Val di Cornia Prov LI 526 98 1916 531 3071 460 83 1591 454 2588 31,3 13,8 46,3 43,3 39,6 Piana di Lucca Valle del Serchio Versilia Prov LU Prov MS Apuane Lunigiana Pisana Val d Era Val di Cecina Valdarno Inferiore Prov PI 1086 223 1488 2797 867 115 982 1924 1371 110 747 4152 821 198 1336 2355 700 99 799 1306 898 101 580 2885 26,3 17,8 39,9 30,7 27,5 10,1 22,9 41,5 38,9 17,3 39,9 38,9 26_Capacità di risposta alla domanda Serie storica Provincia 2007/2008 2008/2009 2009/2010 2010/2011 2011/2012 Variazione % 2007/2011 AR 78,5 79,3 89,6 86,9 91,0 12,5 FI 72,6 71,2 69,8 68,9 72,1 0,5 GR 96,0 81,1 82,3 81,5 87,8 8,2 Prov PO Pratese Pistoiese Val di Nievole Prov PT Alta Val d Elsa Amiata Val d Orcia Senese Val di Chiana Senese Prov SI 2489 2489 1572 724 2296 485 141 1508 408 2542 1287 1287 1365 399 1764 320 75 1063 336 1794 35,6 35,6 37,9 24,2 32,2 29,1 28,2 51,4 27,8 38,7 LI 66,0 72,1 78,7 89,0 75,9 9,9 LU 70,5 74,7 82,6 71,4 87,0 16,4 MS 79,6 79,2 74,3 9 95,2 15,6 PI 81,6 87,0 79,3 83,9 83,5 1,9 PO 76,7 78,5 73,9 85,2 96,3 19,7 PT 72,6 80,7 87,0 102,4 107,6 35,0 SI 81,6 81,7 91,4 74,0 87,1 5,6 Toscana 34561 25333 38,1 TOSCANA 75,3 76,6 78,0 79,1 83,2 7,8 Fonte: Elaborazione su dati SIRIA * Popolazione al 31/12/2010 Fonte: Elaborazione su dati SIRIA

1 I Servizi educativi per l infanzia in Toscana 43 27. Iscritti al 31/12/2011 nei nidi e nei servizi integrativi per titolarità, provincia e zona ISCRIT Nidi Servizi Integrativi PUBBLICI Pubblici Nidi Servizi Integrativi PRIVATI Privati Nidi Servizi Integrativi TOTALE TI E ACCOGLIENZA Aretina Casentino Val di Chiana Aretina Val Tiberina Valdarno Prov AR Empolese Fiorentina NordOvest Fiorentina SudEst Firenze Mugello Valdarno e Valdisieve Prov FI 65,1 79,3 73,2 52,4 63,2 65,8 45,6 49,1 56,9 57,2 40,3 58,6 52,5 2,8 13,5 2,0 12,6 7,5 10,7 4,5 15,0 4,1 7,9 67,9 79,3 73,2 65,9 63,2 67,9 58,2 56,6 67,6 61,7 55,3 62,7 60,3 31,1 20,7 22,5 34,1 34,0 30,3 35,1 41,7 29,3 32,4 38,7 37,3 35,1 1,0 4,2 2,8 1,8 6,7 1,7 3,1 5,9 6,0 4,5 32,1 20,7 26,8 34,1 36,8 32,1 41,8 43,4 32,4 38,3 44,7 37,3 39,7 96,2 95,8 86,5 97,2 96,1 80,7 90,9 86,2 89,6 79,0 95,9 87,6 3,8 4,2 13,5 2,8 3,9 19,3 9,1 13,8 10,4 21,0 4,1 12,4 Amiata Grossetana Colline dell Albegna Colline Metallifere Grossetana Prov GR 30,5 67,1 50,3 38,1 44,2 28,0 18,6 0,9 5,6 58,5 85,6 50,3 39,1 49,8 17,1 9,0 37,7 60,9 45,4 24,4 5,4 12,0 4,8 41,5 14,4 49,7 60,9 50,2 47,6 76,0 88,0 99,1 89,6 52,4 24,0 12,0 0,9 10,4 Bassa Val di Cecina Elba Livornese Val di Cornia Prov LI 67,1 73,5 41,6 70,5 53,3 11,7 1,5 12,0 5,4 78,9 73,5 43,1 82,5 58,6 10,1 26,5 48,5 15,6 34,1 11,0 8,4 1,9 7,3 21,1 26,5 56,9 17,5 41,4 77,2 90,1 86,1 87,3 22,8 9,9 13,9 12,7 Piana di Lucca Valle del Serchio Versilia Prov LU 46,6 75,7 66,0 6 8,9 6,5 19,1 14,5 55,5 82,2 85,1 74,4 43,6 15,4 13,0 24,0 1,0 2,4 1,8 1,6 44,5 17,8 14,9 25,6 90,2 91,1 79,0 84,0 9,8 8,9 21,0 16,0 Alla data del 31/12/2011 sono stati rilevati 25.348 iscritti ai servizi educativi toscani, di cui 15.241 nei servizi pubblici e 10.107 nei servizi privati; l 88% degli iscritti frequenta un nido d infanzia. Il tasso di accoglienza regionale 10 è pari al 30,2%. Tale indicatore è una componente importante dell indice di Lisbona (che verrà trattato nel prossimo paragrafo) ma se ne differenzia per la mancanza degli anticipatari (iscritti in anticipo alla scuola dell infanzia 11 ). La scomposizione per titolarità del servizio, evidenzia in quasi tutte le aree una maggiore accoglienza nei servizi pubblici rispetto ai privati, con poche eccezioni legate a basse numerosità complessive. 10 Il tasso di accoglienza è calcolato rapportando i bambini complessivamente accolti nei servizi educativi per la prima infanzia (iscritti alla data del 31/12 più ritirati dai servizi pubblici entro il 31/12) ai bambini residenti di età 336 mesi, potenziali fruitori. 11 Gli anticipatari sono i bambini di 2 anni iscritti in anticipo alle scuole dell infanzia, cioè quelli che compiranno il terzo anno di età tra gennaio e aprile dell anno scolastico di riferimento. Prov MS Apuane Lunigiana Pisana Val d Era Val di Cecina Valdarno Inferiore Prov PI Prov PO Pratese Pistoiese Val di Nievole Prov PT Alta Val d Elsa Amiata Val d Orcia Senese Val di Chiana Senese Prov SI 74,5 75,4 74,6 53,5 28,1 58,0 62,1 48,4 28,9 28,9 61,0 33,4 51,7 52,5 42,6 56,3 73,2 57,2 4,4 0,6 6,0 35,5 10,4 6,6 10,5 10,5 13,3 10,9 12,5 9,0 7,1 4,0 5,2 74,5 79,8 75,2 59,5 28,1 93,5 72,5 55,0 39,4 39,4 74,3 44,2 64,2 52,5 51,6 63,4 77,2 62,4 22,3 19,3 36,8 65,9 25,7 40,9 54,7 54,7 22,1 52,7 32,4 40,5 25,4 32,6 11,4 30,6 3,2 20,2 5,5 3,7 6,1 6,5 1,8 4,1 5,9 5,9 3,6 3,0 3,4 7,0 23,0 4,0 11,4 7,0 25,5 20,2 24,8 40,5 71,9 6,5 27,5 45,0 60,6 60,6 25,7 55,8 35,8 47,5 48,4 36,6 22,8 37,6 96,8 75,4 93,9 90,3 93,9 58,0 87,8 89,3 83,6 83,6 83,1 86,1 84,1 93,0 68,0 88,9 84,6 87,8 3,2 24,6 6,1 9,7 6,1 42,0 12,2 10,7 16,4 16,4 16,9 13,9 15,9 7,0 32,0 11,1 15,4 12,2 Toscana 52,6 7,6 60,1 35,3 4,5 39,9 87,9 12,1 Fonte: Elaborazione su dati SIRIA