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Comune di Limone Piemonte Provincia di Cuneo Regione Piemonte PROGETTO: Impianto idroelettrico SUL TORRENTE VERMENAGNA SIA - STUDIO IMPATTO AMBIENTALE Elaborati ai sensi dell allegato D della L.R. n. 40 del 14 dicembre 1998 SIA3- QUADRO PROGETTUALE A8 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI Committente: Ezio Odasso Via Regione Meani n.12 12015 Limone Piemonte CN ezio.odasso@pec.it Progettazione: Ing. Luca Basteris Via Isonzo n 10 Borgo San Dalmazzo CN Tel. 349 6181609 luca.basteris@ingpec.eu Arch. Francesco Tomatis Via Martiri della Libertà n 50 Cuneo Tel. 328 4645637 francesco.tomatis@archiworldpec.it Via XI Settembre n 15 Borgo San Dalmazzo CN Tel. 0171/260644 Fax 0171/721800 P.IVA 03154180040 www.spraesolare.com Consulenti: Dott. Eraldo Viada Geologo Via Tetto Chiapello n.21d 12017 Robilante (CN) Tel:340491735 Professor Giacomo Olivero Dottore in Scienze Agrarie Via Piè di Carle n.35 12040 Sanfrè (CN) Dott.ssa Viglietti Sara Via Ugo Foscolo, 2 12010 Vignolo Dott. Maurizio Rossi Ricercatore Archeologo Corso A. Tassoni, 20 10143 Torino DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO Giugno 2012 LB LB LB REV. DATA DESCRIZIONE REDATTO VERIFICATO APPROVATO n 1 25/06/2013 Modifiche ai fini VIA LB LB LB file:51_sia3_a8-cronoprogramma

Pag. 2/15 SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI

SOMMARIO 1- PREMESSA...4 2- CANTIERI...4 3- DESCRIZIONE DEI CANTIERI...5 3.1 Opera di presa...5 3.2 Canale di carico e relativa vasca...6 3.3 Condotta forzata...6 3.4 Centrale...7 3.5 Canale di restituzione...8 4- ANALISI DI RISCHIO...8 4.1 Condizioni di rischio...8 4.2 Possibili incidenti Cause...9 4.3 Possibili incidenti- effetti...9 4.4 Precauzioni operative...10 4.5 Rifiuti ed emissioni prodotte...11 5- DIAGRAMMA DI GANTT...15 SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI pag. 3/ 15

1- PREMESSA La presente relazione costituisce il cronoprogramma dei lavori previsti per la costruzione dell impianto idroelettrico sul fiume Vermenagna in Comune di Limone Piemonte (CN). Sono stati individuate due aree di cantiere, situate in corrispondenza dell opera di presa e dell opera di rilascio e centrale. Le lavorazioni nei due siti procederanno in parallelo, cercando di ottimizzare l impiego della manodopera e di minimizzare gli spostamenti delle macchine terra. La durata complessiva prevista è di circa 16,5 mesi. In base al periodo dell anno in cui saranno iniziati i lavori, la successione delle fasi sarà variata, al fine di ridurre al minimo i lavori in alveo in corrispondenza dei maggiori deflussi e al contempo di evitare i periodi di riproduzione delle più significative specie ittiche. Il programma cronologico sarà pertanto modificato e aggiornato in fase di realizzazione. 2- CANTIERI La costruzione di un impianto idroelettrico comporta anche la presenza contemporanea di più persone e richiede pertanto l allestimento di un cantiere. L insieme delle opere edili ed idrauliche è stato suddiviso in lotti in modo da comprendere, nell'ambito di ogni lotto, le operazioni che per caratteristiche e modalità di costruzione possono essere eseguite dallo stesso personale. L indicazione dei lotti viene così suddivisa: 1) opera di presa; 2) canale di carico; 3) condotta forzata e relativi interventi; 4) fabbricato centrale; 5) canale di scarico. Sono richiesti cantieri fissi per l'esecuzione dei punti 1 e 4 del sopra citato elenco mentre per la rimanenza dei lotti verranno allestiti cantieri mobili trattandosi di interventi che vengono svolti lungo un tracciato prestabilito procedendo per tratti di lunghezza limitata. Pag. 4/15 SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI

E indispensabile l individuazione di siti per la formazione di piazzali destinati al deposito transitorio di materiali e di mezzi. L individuazione dei siti previsti per la formazione dei cantieri fissi e dei piazzali risulta dalle TAVOLE A8.1 Organizzazione Cantiere e ripristini ambientali e A8.2- Organizzazione Aree di Cantiere. Secondo la vigente legislazione sulla sicurezza (Legge 81/08) il committente dell opera dovrà individuare una figura preposta alla progettazione della sicurezza (coordinatore della sicurezza in fase di progettazione) che dovrà redigere un piano di Sicurezza nel quale verranno evidenziati i rischi relativi all esecuzione dell opera inserita in un determinato contesto ambientale e gli apprestamenti per limitarne gli effetti; dovrà inoltre individuare una figura preposta alla coordinazione della sicurezza in fase esecutiva (coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione). Il piano di sicurezza coordinato e articolato organizzerà il cantiere sia dal punto di vista dei rischi specifici di ogni singola fase operativa, sia dal punto di vista dei rischi conseguenti alla contemporaneità di più attività; inoltre il piano di sicurezza non potrà non tenere conto di eventuali rischi tipici nella costruzione di centrali idroelettriche quali esondazioni, scariche atmosferiche, ecc.. 3- DESCRIZIONE DEI CANTIERI 3.1 Opera di presa Per la costruzione dell'opera di presa verrà realizzato un accesso temporaneo all'alveo a partire dalla strada SP40 di Limonetto che passa nelle vicinanze. Per la realizzazione della traversa è prevista la rimozione del materiale sciolto presente in alveo, in maniera da scoprire il substrato roccioso che sarà il piano d'appoggio delle fondazioni dell'opera. Per minimizzare il problema del trasporto solido dovuto al sommovimento dell alveo, sarà opportuno far sì che l acqua fluente da monte passi a fianco della zona di alveo interessata dai lavori, in modo da ridurre, quanto più possibile, il quantitativo d acqua che, scorrendovi attraverso, porta in sospensione il materiale fine. Verranno primariamente realizzati gli scavi, a cui seguirà l'esecuzione delle opere in c.a. Questi lavori dovranno essere eseguiti in condizioni di portata non elevata SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI pag. 5/ 15

prevedendo comunque la deviazione della corrente nella porzione di sezione non interessata dai lavori. Dovrà essere evitato nel modo più assoluto che il calcestruzzo impiegato nei getti venga a contatto con l acqua prima di essere perfettamente solidificato, a causa delle caratteristiche di elevata alcalinità che risultano estremamente tossiche per gli organismi acquatici. Il materiale di risulta degli scavi verrà opportunamente selezionato per il ripristino della sfonda e la mimetizzazione dell opera di presa. I lavori di costruzione della traversa di derivazione, saranno eseguiti tenendo conto dei rischi ambientali che potrebbero recare danno alle persone quali ad esempio le esondazioni e dei rischi che l attività stessa ha nei confronti dell ambiente esterno: rilascio di sostanze inquinanti in alveo ed eccessiva movimentazione di materiale con conseguente instabilità degli argini. 3.2 Canale di carico e relativa vasca Realizzata la traversa, unica parte dell'opera di presa direttamente a contatto con la portata del corsa d'acqua, si procederà alla realizzazione del canale di adduzione e della vasca di sedimentazione e carico, localizzata in destra idrografica. L esecuzione del canale di carico, comporta la realizzazione di scavi lineari di sezione netta tale da consentire alle maestranze, compatibilmente con le dimensioni del canale stesso, uno spazio di manovra sufficiente dal punto di vista della sicurezza. Per la costruzione delle opere verrà impiegato un escavatore cingolato di medie dimensioni. 3.3 Condotta forzata La posa della condotta comporta le seguenti fasi: realizzazione delle piste si accesso nel tratto dell area boscata scavo da realizzarsi in terreno naturale sciolto o nel sedime della strada, sterrata e asfaltata (strada SP40, strada Romana) Pag. 6/15 SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI

attraversamento al di sotto della strada S.S. 20 del Colle di Tenda (come opportunamente trattato nella Relazione Tecnica interferenza SS n 20 Colle di Tenda) stesura di un letto di materiale fine di 10 cm di spessore; posa della condotta; ricoprimento; ripristino. La posa della condotta comporterà l'esecuzione di uno scavo lineare e la successiva posa della tubazione; lo scavo avrà dimensioni tali da consentire ad un operatore di effettuare le saldature di giunzione tra un tubo e l altro. Per la posa della condotta forzata, considerato che non si rende necessario operare in terreni particolarmente difficoltosi, verrà impiegato un escavatore cingolato di medie dimensioni (per il tratti accessibili), mentre verrà utilizzato un messo di piccole dimensioni per il tratto in zona boschiva per ridurre al massimo la pista di accesso ed in natura anche della pendenza del terreno. Il trasporto delle tubazioni e della sabbia per il letto di posa, dal deposito di cantiere presso il sito di centrale all'area di esecuzione dei lavori, avverrà a mezzo di dumper; lo stesso mezzo sarà impiegato per il trasporto del terreno in esubero dagli scavi. 3.4 Centrale Il sito di centrale, limitatamente all'area perimetrata nelle planimetrie allegate al presente documento, sarà impiegato anche come deposito per il materiale necessario al cantiere dell'impianto idroelettrico. Per la costruzione della centrale non si rende necessaria la costruzione di nuovi tratti di pista sterrata in quanto accessibile dalle strade già esistenti Si procederà poi allo scavo per le fondazioni dell'edificio avendo cura di mantenerlo aperto per lo stretto tempo necessario alla realizzazione dei getti, ed evitando con opportune opere di regimazione temporanea delle acque ruscellanti l'ingresso delle stesse nello scavo. Si realizzeranno poi le strutture e i ripristini. Per gli scavi verrà impiegato un escavatore cingolato di grosse dimensioni. I materiali di sbancamento e scavo risultanti dalle operazioni necessarie alla costruzione del fabbricato, verranno divisi secondo la loro natura ai fini in parte del riutilizzo, a lavori ultimati, per il ripristino del sito di cantiere. SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI pag. 7/ 15

3.5 Canale di restituzione Per gli scavi e la costruzione del canale di scarico verrà impiegato un escavatore cingolato di grosse dimensioni e le operazioni saranno contemporanee alla realizzazione delle fondazioni della centrale. 4- ANALISI DI RISCHIO Si analizzano qui di seguito alcune condizioni di rischio relative alla costruzione dell'impianto tralasciando i rischi specifici delle attività che saranno oggetto del piano di sicurezza; in particolare si analizzano le condizioni di rischio che il cantiere può avere nei confronti dell ambiente e dell'ecosistema. 4.1 Condizioni di rischio Le condizioni di rischio con specifico riferimento all ambiente sono direttamente collegate alla conformazione plano-altimetrica dei siti di intervento. Vengono individuati quali condizioni di rischio particolari, le lavorazioni (in senso lato) e gli scavi prossimi alle acque, quali: formazione della traversa e opere connesse sul torrente formazione del canale di carico dell opera di presa in prossimità del torrente; formazione del canale di scarico prossimo al torrente. A seguito di operazioni di saldatura della condotta, è possibile il rischio di Innesco di incendio con conseguenti danni alla fauna e alla flora. A causa degli spostamenti dei mezzi d'opera o durante il lavoro degli stessi, sono possibili ribaltamenti dei mezzi, con rischio di incendio e riversamento di carburante. L'esecuzione e l'apertura di scavi, può rappresentare un pericolo per gli animali che vi possono cadere e nel caso della posa della condotta, in essa vi si possono intrappolare. Altro rischio di inquinamento è dato dal lavaggio di betoniere, automezzi, e quanto necessario all esecuzione dei lavori, il quale se non correttamente eseguito può creare riversamento di inquinanti nel corso d'acqua. Pag. 8/15 SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI

4.2 Possibili incidenti Cause Sono stati individuati i possibili incidenti analizzando i fattori potenzialmente scatenanti gli eventi in relazione anche alle problematiche costruttive riscontrate riferite alla conformazione dei luoghi. I possibili incidenti possono essere causati da : comportamenti negligenti posti in essere dall'impresa esecutrice dell'opera; fattori climatici. Gli incidenti caratterizzati dalla preponderante causa "fattore umano", si possono esplicitare in: errato utilizzo dei mezzi d'opera errata gestione dei lavori e dei materiali da costruzione nelle singole fasi di esecuzione dell'opera errata gestione dei materiali nei cantieri Gli incidenti caratterizzati dalla componente climatica, con riferimento specifico all'esecuzione dei lavori di costruzione e all'esistenza dei cantieri, si possono esplicitare in: erosione dei suoli riversamento nelle acque di materiali vari 4.3 Possibili incidenti- effetti Con riferimento alle cause e ai fattori scatenanti evidenziati si elencano ed analizzano i possibili incidenti con riferimento alle componenti ambientali interessate. Componente suolo - acqua : Lo spostamento dei mezzi d'operamo l'esecuzione di lavorazioni in zone particolari (declivi particolarmente scoscesi), rende possibile il ribaltamento di mezzi con conseguente rischio di riversamento di carburanti e lubrificati oltre ai rischi di infortuni al personale conducente tali mezzi; Le lavorazioni costituite da scavi in prossimità del corsi d'acqua possono creare intorbidamento delle stesse a causa di eventi climatologici; La costruzione degli attraversamenti in sub alveo, come le platee anti-erosione in alveo o in prossimità dello stesso, con l'utilizzo di materiali cementizi, possono causare nelle prime fasi di presa dopo il getto, l'inquinamento delle acque; SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI pag. 9/ 15

4.4 Precauzioni operative In fase esecutiva verranno attuati tutti quegli accorgimenti e soluzioni necessarie ad evitare che si verifichino incidenti potenzialmente dannosi per l'ambiente oltre che per gli addetti ai lavori, ed in via generale e non esaustiva : durante le operazioni di spostamento dei mezzi o durante effettuazione di operazioni di scavo e/o rinterro lungo i pendii scoscesi, risulterà necessario provvedere all'ancoraggio dei mezzi con cavi di acciaio sostenuti e gestiti da opportune macchine operatrici; gli scavi relativi alla condotta verranno eseguiti per tratti di lunghezza limitata, verranno immediatamente ritombati lasciando aperta solo la parte terminale dello scavo per la ripresa del tratto successivo. La porzione aperta, durante la nottata o i giorni festivi, verrà coperta interamente con lastre metalliche carreggiabili in modo che nessuno, ne animale che persona, possa finire nello scavo. La condotta, ad ogni sospensione dei lavori anche per il trascorrere di una semplice nottata, verrà sigillata, così da evitare che qualche animale vi si possa intrappolare; gli scavi effettuati in prossimità dei corsi d'acqua verranno appena possibile ritombati; in ogni caso, in presenza di lavorazioni che non permettano l immediata chiusura dello scavo al fine di evitare che in caso di pioggia le acque meteoriche trascinino nello scavo il materiale con possibilità di intorbidamento delle acque, il materiale di scavo verrà allontanato dallo stesso e posizionato in luogo sicuro. Gli scavi che risulteranno necessariamente doversi lasciare aperti, verranno protetti e recintati; l'esecuzione degli attraversamenti in sub alveo, nonché delle altre lavorazioni in alveo, quali la formazione ad esempio delle platee anti-erosione, che comportano l'utilizzo di conglomerati cementizi, avverranno esclusívamente in assenza d'acqua e verranno effettuati nel periodo di magra. Verranno individuati nei siti di cantiere apposite zone destinate al lavaggio delle attrezzature ed in particolare delle autobetoniere, le acque di lavaggio verranno recuperate in appositi contenitori e riutilizzate, mentre la parte solida non riutilizzabile, verrà raccolta in contenitori e successivamente smaltita in discarica per quanto riguarda il cemento e riutilizzata per quanto riguarda la parte costituita da inerti. Pag. 10/15 SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI

4.5 Rifiuti ed emissioni prodotte I rifiuti che si prevede possano venire prodotti, riguarderanno essenzialmente scarti di materiali da costruzione o cantieristici, quali sfridi e residui relativi : al ferro da armatura per cemento armato - trattasi di tronconi di ferro o reti elettro saldate, residuanti a seguito della lavorazione e posa nei casseri. a materiale metallico di tipo vario - trattasi di chíoderia utilizzata per effettuare l'assemblaggio delle assi da carpenteria e cavi metallici in esubero relativi al cablaggio degli impianti. alle tubazioni in ferro della condotta forzata - trattasi di porzioni di tubo normalmente di lunghezza inferiore a 20 cm. a seguito di rifilature per la formazione di tratti in curva. ai residui solidi costituiti da inerti provenienti delle acque di lavaggio delle autobetoniere - trattasi del materiale solido delle acque di lavaggio delle autobetoniere, materiale che è costituito prevalentemente da sabbie e che in parte verrà riutilizzato per il confezionamento in loco di ulteriore conglomerato cementizio. Le acque di lavaggio delle autobetoniere verranno riversate in un contenitore impermeabile che verrà situato nel cantiere relativo al fabbricato della centrale e nel cantiere relativo alla vasca di carico; le acque decantate verranno riutilizzate per il confezionamento in loco di altro conglomerato cementizio per piccole opere d arte, così come verranno riutilizzati per lo stesso scopo i residui inerti. residui - ritagli delle guaine catramate e di elastomero - trattasi di porzioni dì scarto delle guaine utilizzate per la impermeabilizzazione di manufatti interrati, nonché residui delle guaine di rivestimento delle tubazioni in ferro. residui di tavole di legnane da carpenteria - trattasi di porzioni di scarto del legname in oggetto che risultano inutilizzabili. pallets relativi a imballaggi in legno - trattasi di imballaggi a rifiuto relativi a trasporti di alcuni materiali da costruzione come ad esempio i sacchi di cemento o utilizzati per stivare e trasportare apparecchiature meccaniche, elettriche elettroniche. involucri in carta dei sacchetti di cemento - trattasi dei contenitori del cemento informato normalmente da Kg. 50 l'uno, che verrà utilizzato per la confezione in loco di conglomerati per piccole opere d'arte. SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI pag. 11/ 15

Conglomerato bituminoso(asfalto) - trattasi del materiale costituente la pavimentazione stradale oggetto di scavi per la posa di un tratto della condotta. Nell'area di cantiere in prossimità della centrale verrà attrezzata una zona appositamente munita di contenitori metallici che serviranno per la raccolta dei materiali a rifiuto ad esclusione dei materiali bituminosi che verranno immediatamente conferiti a ditta specializzata nel loro riciclaggio. Il materiale a rifiuto che si prevede possa essere prodotto nelle quantità di seguito riportate, verrà così smaltito: Per quanto riguarda le emissioni, ci si deve riferire essenzialmente ai gas scarico prodotti dai mezzi meccanici. Oltre ai gas di scarico generati dal traffico dato dai trasporti dei materiali sul cantieri e giornalmente delle maestranze che nel suo complesso può definirsi irrilevante, del pari non vi sarà aumento significativo di emissioni di gas di scarico provenienti dai mezzi d'opera durante la costruzione dell impianto. E' necessario evidenziare che i mezzi d'opera provvisti di motore a scoppio che si andranno ad utilizzare, saranno di numero limitato e verranno utilizzati per l'esecuzione di singole fasi costruttive che, con riferimento anche ai crono programmi dei lavori, avranno durate contenute. Pag. 12/15 SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI

Saranno utilizzati i seguenti mezzi con motore a scoppio in riferimento specifiche lavorazioni : alle In considerazione alla localizzazione e del contesto meteorologico dei luoghi oggetto di intervento, la durata temporale delle fasi di costruzione e il limitato numero di mezzi d'obera pur generando un aumento delle emissioni gassose, non comporterà conseguenze per l'ambiente; al termine dei lavori il normale regime dei venti ristabilirà le condizioni originarie. SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI pag. 13/ 15

Per quanto riguarda le emissioni in atmosfera di polveri e di sostanze dovute al trasporto di materiali incoerenti, lungo le strade principali percorse dai veicoli pesanti, la fase di costruzione non determinerà volumi di traffico tali da rendere significativo tale fenomeno. Per quanto concerne le movimentazioní di materiale sui siti d'opera (scavi, ritombamenti, spostamento del materiale di scavo ecc. - vedasi a titolo esemplificativo la descrizione della fase costruttiva relativa alla posa della condotta forzata) si può affermare che il contributo in termini di inquinamento atmosferico sia trascurabile ed in ogni caso limitabile adottando misure di contenimento degli effetti generati, mediante l'umidificazione dei materiali inerti; le stesse considerazioni valgono se riferite alle polveri sollevate dalla strada dai macchinari in attività, in considerazione sia per la lontananza dei ricettori e in riferimento alla localizzazione ed al contesto meteorologico locale. Pag. 14/15 SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI

5- DIAGRAMMA DI GANTT SIA3 QUADRO PROGETTUALE: A8-CRONOPROGRAMMA LAVORI pag. 15/ 15