- 1 - Factsheet La profilassi medica degli infortuni professionali



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Divisione di medicina del lavoro - 1 - suva Versione Aprile 2010 Factsheet La profilassi medica degli infortuni professionali Claudia Pletscher, Marcel Jost Nonostante misure di protezione tecniche, organizzative e personali, è possibile che il rischio individuale di infortunio dei lavoratori sia aumentato a causa di problemi di salute quali perdite di coscienza, vertigini, riduzioni della capacità visiva o uditiva. La valutazione per la prevenzione medica degli infortuni professionali è compito della divisione di medicina del lavoro della Suva che prende posizione per concedere l idoneità ai lavoratori interessati relativamente all attività attuale. Nell interesse della sicurezza sul lavoro è importante che vengano notificati alla Suva per accertamenti i lavoratori con problemi di salute che, in alcuni lavori, potrebbero comportare un aumento del rischio di infortunio. Il fattore umano come causa di infortunio La causa degli infortuni risiede in carenze tecniche, problemi nell organizzazione del lavoro o nel fattore umano. Il progressivo miglioramento delle misure tecniche di sicurezza ha fatto sì che il fattore umano rappresenti sempre più spesso la causa decisiva di un infortunio. I lavoratori possono, in alcune attività, esigere troppo dalla loro costituzione fisica o dalle loro condizioni intellettuali e psichiche. Fattori quali la distrazione, la fretta, la stanchezza, la fame o la sete, il lavoro notturno e lo stress possono aumentare la possibilità di errore e quindi di infortuni. Lo stesso vale per problemi transitori come malattie, sovraccarico psichico o assunzione di alcool o altre droghe. Anche alterazioni psicofisiche di lunga durata possono associarsi a un aumento del rischio di infortunio. Una revisione sistematica di K.T. Palmer et al. ha dimostrato che è presente un certo aumento del rischio di infortunio, con odds ratio da 1.5 a 2, in lavoratori affetti da diabete, epilessia, malattie psichiche, ipoacusia e che assumevano farmaci sedativi. La stanchezza è associata all'aumento del rischio di infortunio professionale. Anche turni di lavoro molto lunghi e il lavoro notturno si associano a un aumento del rischio di infortunio. È quindi importante che vengano rispettate le prescrizioni delle leggi sul lavoro e delle relative ordinanze. Complessivamente un netto aumento del rischio di infortunio professionale correla con i seguenti fattori: tipo di attività, età, carico fisico del lavoro, lavoro a turni, disturbi del sonno, problemi di salute precedenti, insoddisfazione rispetto al lavoro, scarsa cultura della sicurezza, alcool. Un moderato aumento del rischio si è anche osservato in rapporto a fattori quali le esigenze del lavoro, la pressione produttiva, il ritmo di lavoro, l organizzazione delle pause, i problemi di udito, lo stress e il fumo. Un piccolo aumento del rischio è stato associato

- 2 - a carenza di movimento, lavori straordinari, lunghi turni di lavoro e frequenti interruzioni del lavoro stesso. L obiettivo della prevenzione medica degli infortuni professionali secondo l'opi L Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali (OPI) prevede che le visite preventive di medicina del lavoro siano effettuate non solo per la prevenzione delle malattie professionali stesse ma anche per il riconoscimento dei fattori di rischio di infortunio insiti nella persona del lavoratore; ciò tuttavia solo per il rischio individuale e non per il rischio esterno. Nell ambito della profilassi medica degli infortuni professionali, quindi, la prevenzione di medicina del lavoro secondo la OPI può contribuire a ridurre il rischio di infortunio professionale soprattutto nei lavoratori con problemi di salute cronici. Situazioni simili sono presenti, per esempio, in caso di alterazioni di coscienza, vertigini, astenia spiccata, ipovisione o ipoacusia. Le alterazioni di coscienza possono produrre direttamente un infortunio professionale, l'ipovisione o l'ipoacusia possono impedire di riconoscere un pericolo che può comportare un infortunio professionale e le malattie dell'apparato cardiovascolare, respiratorio o locomotore possono ostacolare la fuga da un pericolo. Attività per le quali le cause mediche comportano un aumento del rischio di infortunio professionale sono soprattutto i lavori con rischio di caduta, quelli nei quali un pericolo in avvicinamento deve essere percepito visivamente o acusticamente e quelli in cui parti del corpo possano essere afferrate da elementi rotanti di macchinari o nei quali è presente il rischio di una caduta in vasche contenenti liquidi o impianti con corrente elettrica. Notifica dei lavoratori e accertamenti della Suva A norma dell Art. 79 della OPI i datori di lavoro, gli organi esecutivi e l'assicuratore sono obbligati a notificare alla divisione di medicina del lavoro della Suva i lavoratori ai quali sembrano applicabili le prescrizioni concernenti l esclusione, cioè non è chiara la loro idoneità alla prosecuzione dell'attività attuale. La decisione se il lavoratore con problemi di salute sia esposto a un aumento del rischio individuale di infortunio professionale si fonda su diversi accertamenti. Oltre al colloquio e alla visita del lavoratore interessato, vanno considerati i sopralluoghi e le osservazioni presso la ditta e i colleghi di lavoro relativamente a carenze di sicurezza, quasi-infortuni o infortuni sul posto di lavoro. Le visite mediche specialistiche rappresentano un ulteriore importante presupposto per la valutazione dell idoneità. Il rischio concreto sul lavoro di regola viene valutato sul posto da specialisti in medicina del lavoro della Suva. Oltre alla probabilità che si verifichi un problema di salute, per esempio in seguito a disturbi di coscienza, la valutazione del posto di lavoro rappresenta una base importante per la decisione di idoneità. La Suva emana una decisione d'inidoneità se è presente un importante aumento del rischio di infortunio per il lavoratore in caso di prosecuzione della propria attività. Una decisione

- 3 - d'idoneità condizionale viene emanata a condizione che l attività possa essere proseguita solo in particolari condizioni. Le notifiche per la valutazione di un aumento del rischio individuale di infortunio professionale sono indicate soprattutto nelle seguenti situazioni: - lavoratori con disturbi della coscienza o epilessia, in particolare per lavori con pericolo di caduta o lavori nei quali parti del corpo possano essere afferrate da elementi rotanti di macchinari - lavoratori con disturbi dell equilibrio o vertigini, in particolare per lavori con pericolo di caduta o lavori nei quali parti del corpo possano essere afferrate da elementi rotanti di macchinari - lavoratori con malattie metaboliche come tendenza all'ipoglicemia, per lavori con pericolo di caduta o lavori nei quali parti del corpo possano essere afferrate da elementi rotanti di macchinari - disturbi visivi per lavori nei quali un pericolo in avvicinamento debba essere riconosciuto, nei quali possano sfuggire situazioni pericolose o possa essere effettuata una manovra errata che comporti un infortunio - ipoacusia in caso di lavori nei quali debba essere riconosciuto il segnale acustico di un pericolo in avvicinamento - malattie che si associano a un aumento della stanchezza diurna e disturbi della concentrazione, come la sindrome da apnea del sonno Nell ambito della prevenzione medica degli infortuni professionali nella maggior parte dei casi vengono notificati alla Suva lavoratori con disturbi della coscienza, soprattutto epilessia, raramente malattie cardiovascolari e malattie metaboliche come diabete mellito con crisi ipoglicemiche. Per la prevenzione medica degli infortuni professionali spesso vengono anche valutati lavoratori con vertigini sul posto di lavoro, ipovisione o ipoacusia. In prima linea vengono notificati e valutati i lavoratori dell edilizia. Le decisioni d'inidoneità si riferiscono nella maggior parte dei casi a lavori con pericolo di caduta. Anche i lavori nei quali parti del corpo possano essere afferrate da elementi rotanti di macchinari o nei quali debba essere identificato un segnale acustico o visivo di un pericolo in avvicinamento sono sempre più spesso oggetto di decisioni d'inidoneità. Lavori con pericolo di caduta Il pericolo di caduta, per esempio da impalcature, scale o piedistalli, viene presunto quando non è possibile ottenere una sicurezza completa con ringhiere, protezioni laterali o imbragature di sicurezza. Un aumento del rischio di infortunio professionale è soprattutto presente quando il lavoratore soffre di disturbi della coscienza o dell equilibrio. Nei lavori con rischio di caduta nella maggior parte dei casi il problema dell'idoneità si pone nei pazienti epilettici. Il giudizio di idoneità si formula sulla base di una visita medica specialistica, della manifestazione clinica (tipo di epilessia, comparsa di aura, frequenza delle crisi, comparsa delle crisi durante il giorno), della terapia (efficacia e compliance), del momento dell'ultima crisi e dei fattori scatenanti le crisi stesse. Il giudizio di idoneità da parte

- 4 - del medico specialista in medicina del lavoro consegue alla valutazione del rischio concreto sul posto di lavoro e della probabilità che questo si verifichi in base ai fattori sopracitati. Nei lavoratori con disturbi dell'equilibrio o vertigini l'idoneità dipende da un lato dalla frequenza di comparsa e dalla gravità del disturbo; dall altro è di regola indicata una consulenza neuro-otologica per valutare l idoneità stessa. Disturbi obiettivabili dei riflessi vestibolo-spinali o disturbi della funzione vestibolare di regola sono associati a un importante aumento del rischio di infortunio professionale nei lavori con rischio di caduta. Visite mediche in base all ordinanza sulle gru A norma dell Ordinanza concernente la sicurezza nell uso delle gru, i lavoratori devono possedere i presupposti fisici e psichici e devono essere in grado di farsi capire sul posto di lavoro (Ordinanza sulle gru Art. 9.2). Nell Ordinanza si stabilisce che i giovani sotto i 18 anni che vogliono conseguire l idoneità come gruista devono essere sottoposti alle visite per la prevenzione di medicina del lavoro secondo l'opi. La visita si effettua secondo uno schema fornito dalla Suva (modulo 1595). Per altri lavoratori l'ordinanza sulle gru non prevede una vista preventiva di sicurezza sul lavoro secondo l'opi, ma tuttavia definisce i presupposti medici fondamentali per guidare una gru. Nell ambito del ricorso ai medici del lavoro e altri specialisti di sicurezza sul lavoro, come prevede la direttiva CFSL 6508, devono essere visitati i lavoratori sopra i 18 anni. La Suva per queste visite ha preparato uno schema di visita (Suva 88184) e un questionario per valutare le condizioni di salute dell'allievo gruista. In queste visite, a norma della direttiva CFSL 6508, la conferma che il lavoratore in questa situazione è idoneo come gruista spetta al medico di famiglia o al medico del lavoro competente. Lavori speciali ad altezze considerevoli La Suva attualmente sta preparando un programma di visita per i lavoratori che si occupano di lavori speciali ad altezze considerevoli con rischio elevato.

- 5 - Bibliografia scelta - Palmer K T et al: Chronic health problems and risk of accidental injury in the workplace: a systematic literature review. Occup Environ Med 65: 757-764, 2008 - Porru S. et al: Prevention of injuries at work: the role of the occupational physician. Int Arch Occup Environ Health 79: 177-192, 2006 - Dong X.: Long workhours, work scheduling and work-related injuries among construction workers in the United States. Scand J Work Environ Health 31: 329-335, 2005 - Kecklund G.: Long workhours are a safety risk - causes and practical legislative implications. Scand J Work Environ Health 31: 325-327, 2005 - Swaen G M H et al: Fatigue as a risk factor for being injured in an occupational accident. Occup Environ Med 60 (Suppl I): i88-i92, 2003 - Claussen C.-F. et al: Berufsgenossenschaftlicher Grundsatz für arbeitsmedizinische Vorsorgeuntersuchungen, G41 Arbeiten mit Absturzgefahr. Die Bedeutung der Prüfung des Gleichgewichtsorgans in der arbeitsmedizinischen Praxis. Arbeitsmed Sozialmed Umweltmed 42: 22-27, 2007 - Jost M.: Die arbeitsmedizinische Vorsorge - ihr Beitrag zur Berufsunfallverhütung. Mitteilungsblatt der Eidgenössischen Koordinationskommission für Arbeitssicherheit 51: 16-20, 2002