Il Piano Regionale di Sorveglianza della Fauna Selvatica

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Transcript:

Il Piano Regionale di Sorveglianza della Fauna Selvatica Maria Cristina Radaelli Osservatorio Epidemiologico IZS Piemonte,

SOMMARIO Criteri di costituzione del Piano Documentazione Risultati

BACKGROUND importanza crescente malattie infettive fauna selvatica MARCATO INCREMENTO DELLA FAUNA SELVATICA A LIVELLO NAZIONALE Colonizzazione di nuovi territori Consistenze ragguardevoli in molti areali Condivisione degli habitat con gli animali domestici (recettività alle medesime patologie) Gortázar et al., 2007 ALCUNI PATOGENI SONO RESPONSABILI DI ZOONOSI NECESSARIO ACQUISIRE INFORMAZIONI SULLO STATO DI SALUTE DEGLI ANIMALI SELVATICI

Richiesta informazioni da Organizzazioni Sanitarie http://www.oie.int

http://www.efsa.europa.eu/it/

Assenza di un sistema nazionale di sorveglianza sulla fauna selvatica PIEMONTE 2011 Attività di controllo riveduta da un gruppo tecnico di lavoro (IZS, del Centro di Referenza Nazionale per le Malattie degli Animali Selvatici, Regione) Revisione inclusa nella sezione animali selvatici del PRISA (Piano Regionale Integrato dei controlli di Sicurezza Alimentare)

Obiettivo: monitorare presenza delle più comuni patologie disponendo di un sistema di sorveglianza che consenta di evidenziare l insorgenza di morbilità e mortalità anomale Distribuzione campioni sul territorio omogenea e rappresentativa (censimenti di popolazione) Valutazione ruolo dei selvatici come reservoir di patologie infettive Monitoraggio delle patologie trasmissibili all uomo Valutazione principali aspetti sicurezza alimentare e contaminazione ambientale SORVEGLIANZA ATTIVA E PASSIVA

CRITERI Soglie di prevalenza per sorveglianza attiva: 3%, controlli disposti su organi/carcassa 0,5% controlli sierologici 2,5% trichinellosi nelle volpi 1,5% Influenza Aviaria e West Nile Disease Campionamento per specie (numero animali da controllare) Individuazione matrici ottimali per diagnostica

specie e matrici

manuale d uso modalità prelievo modalità confezionamento temperature mantenimento modalità di invio laboratori e contatti descrizione metodiche/patologia

Lista ID capi (più soggetti) scheda campioni

RELAZIONE STATO AVANZAMENTO DEI LAVORI - RISULTATI -

16 aprile 2012 31 luglio 2013 totale determinazioni analitiche eseguite

POSITIVITÀ Rendicontazione differenziata: animali vivi animali morti agente patogeno avifauna Cl. Botulinum 1 Campylobacter spp. 2 E.Coli 8 Orthomyxovirus (I. A.) 13 Paramyxovirus (Newcastle D.) 3 Poxvirus 1 Salmonella spp. 11 agente patogeno volpi Cimurro 1 Leishmania 10 Rogna 4 Salmonella spp. 6 Yersinia spp. 27 agente patogeno cinghiali Herpesvirus (Aujeszky) 22 Brucella 35 E.Coli 31 Virus epatite E 6 Rogna 3 Salmonella spp. 2 Myc. Avium 7 Myc. TB complex (metodica PCR) 32 Toxoplasma gondii 24 Yersinia spp. 12

POSITIVITÀ agente patogeno camosci caprioli cervi daini Brucella 1 Corynebacterium pseudotuberculosis 1 E.Coli 7 14 5 5 Parapoxvirus (Ectima Contagioso) 3 Mycobacterium spp. 2 Mycoplasma spp. 5 Mycobacterium avium paratuberculosis 1 Rogna 1 1 Salmonella spp. 7 Sarcocystis spp. 1 2 Streptococcus suis 1 Streptococcus spp. 1 Toxoplasma gondii 1 Yersinia spp. 1 14

agente patogeno lepri Brucella 2 E.Coli 4 Calicivirus (EBHS) 12 Listeria spp. 4 Pasteurella spp. 1 Pasteurella multocida 1 Toxoplasma gondii 2 Yersinia spp. 2 POSITIVITÀ agente patogeno chirotteri mustelidi ricci nutrie tartarughe E.Coli 1 1 1 Leptospira spp. 2 Salmonella spp. 2

Commenti Positività: 1. Specie batteriche isolate da animali destinati al consumo (E.Coli verocitotossici, Salmonella spp., Yersinia enterocolitica) 2. Alta prevalenza Aujeszky 3. Brucella non sempre è stata raggiunta l entità di campionamento stabilita

Commenti convenzione esami trichinella carni di cinghiale

Antonio Ligabue, Volpe in fuga, 1932. Olio su compensato. Collezione privata.