TESTIMONI PER IL NOSTRO TEMPO: Geremia Dietrich Bonhoeffer

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Il profeta antico ed il profeta moderno: Geremia e Bonhoeffer Introduzione 1. VITE PARALLELE Dietrich Bonhoeffer: Da Berlino a Flossenbürg La tragedia di Geremia 2. LETTURA DI TESTI Geremia 20,7-18 [Passi dal] Sermone su Geremia 20,7 3. APPROFONDIMENTO Due lettere dal carcere: 15 aprile 1943: ai genitori 18 novembre 1943: la prima lettera ad Eberhard Bethge 4. LETTURE Bibbia: CEI 2008, oppure Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente; DIETRICH BONHOEFFER, Resistenza e Resa. Lettere e scritti dal carcere. Ed. italiana a cura di Alberto Gallas. San Paolo Edizioni, 1996. Allegati: Testimoni del nostro tempo Sermone su Geremia 20,7 (Londra, 21 gennaio 1934). _Intro. Bonhoeffer 1

BIOGRAFIA E TEOLOGIA Da Berlino a Flossenbürg Dietrich Bonhoeffer nacque a Breslavia il 4 febbraio 1906 sesto di otto fratelli. Il padre Karl docente di psichiatria e neurologia a Berlino era un uomo autoritario, ed ebbe un grande influsso sulla sua educazione, come Bonhoeffer riconoscerà da adulto. È la madre Paula von Hase, figlia di Karl- Alfred, predicatore alla corte di Guglielmo II carattere ottimistico e aperto, vitale, piena di idee ed energica che si è occupata dell educazione dei figli. Il giovane Bonhoeffer poté frequentare le migliori scuole a Berlino. A quindici anni all inizio del biennio superiore scelse l ebraico come insegnamento facoltativo, manifestando così il suo orientamento verso la professione di pastore e teologo. Questa decisione non venne contrastata dalla famiglia, che aveva un atteggiamento tiepido verso la Chiesa e gli interessi teologici in genere. Nel 1923 si iscrisse all università di Tübingen, dove ha avuto una prima introduzione specialistica ai Discorsi sulla religione. Nel 1924 passò all università di Berlino, nel 1927 conseguì il dottorato con la tesi Sanctorum Communio. Successivamente intraprese la formazione ecclesiastica. All inizio del 1928 partì per Barcellona, dove rimase come vicario fino a febbraio 1929. Tornato a Berlino, iniziò la carriera universitaria come assistente, nel frattempo lavorava alla sua tesi di abilitazione, conseguita nel luglio 1930; due settimane dopo tenne la sua prima lezione accademica. Su proposta del sovrintendente ecclesiastico di Berlino, accettò una borsa di studio presso lo Union Theological Seminary di New York, dove rimase dal settembre 1930 al giugno 1931. Era il suo ultimo anno di liberi studi. Qui seguì i corsi e i seminari curricolari, tenne conferenze ed ebbe anche occasione di predicare. Conobbe amici - con i quali si mantenne in contatto anche negli anni successivi - che ebbero grande importanza per gli stimoli e le occasioni di confronto che gli offrirono. Nell estate 1931, al ritorno dagli Stati Uniti, passò alcune settimane a Bonn, dove ebbe il primo incontro con Karl Barth. In autunno iniziò la carriera universitaria a Berlino che si concluse nel 1936 quando gli fu revocata l autorizzazione all insegnamento. Tra il 1931 l autunno 1933 Bonhoeffer fu fortemente impegnato in tre ambiti di attività: l insegnamento accademico; il ministero pastorale a Berlino con i giovani della Technische Hochschüle e i cresimandi di Wedding; l attività ecumenica, esercitata fino al 1942. La prima svolta: da teologo a «cristiano» Abbiamo testimonianze indirette di questo cambiamento collocabile in un arco di tempo tra il 1931 e il 1933 solo attraverso la corrispondenza con i suoi amici e famigliari, perché Bonhoeffer non ne ha mai parlato direttamente. Vi hanno concorso eventi della sua vita e persone che hanno accompagnato la sua evoluzione. Tra le persone, risalta in primo piano Karl Barth ma anche gli amici. L effetto più significativo della «conversione» al cristianesimo è stato la liberazione dal ripiegamento su se stesso grazie alla Bibbia e al discorso della montagna e una diversa considerazione del pacifismo cristiano, che aveva avversato fino a quel momento. Nel 1933 con il trasferimento a Londra si consolida la svolta da teologo a cristiano. Nel 1935 la Chiesa confessante lo richiamò in Germania per affidargli la direzione di un seminario per predicatori, a Finkenwalde e nel successivo periodo dei vicariati illegali. Bonhoeffer si sente finalmente «sulla giusta via», come ha scritto al fratello Karl Friedrich. La sede provvisoria del seminario fu ospitata inizialmente nelle casupole della fattoria di Zingst un villaggio posto sulla costa del Baltico successivamente il seminario si trasferì a Finkenwalde, dove si tennero tutti i corsi successivi, fino alla chiusura ad opera della polizia avvenuta nell ottobre 1937. I corsi comprendevano omiletica, ministero e chiesa, Scritti confessionali, Nachfolge (Sequela). Le giornate di lavoro comprendevano tre attività principali: la preghiera, lo studio della Scrittura, le serate di discussione. Argomento di queste ultime erano, il più delle volte, «questioni di attualità e i fatti politici», come il riarmo della Germania, il problema dell obiezione di coscienza e il pacifismo, l allontanamento di Barth dalla Germania, la questione del giuramento di fedeltà al regime nazista. Grazie a questo incarico Bonhoeffer può realizzare concretamente la svolta da teologo a cristiano, sul piano personale ed ecclesiale. Sul piano personale, perché è in condizione di attuare le idee che negli ultimi anni aveva confidato agli amici. Sul piano ecclesiale perché il Kirchenkampf non fa che confermare la sua persuasione di vivere in un tempo caratterizzato da una crisi epocale del cristianesimo occidentale. La seconda svolta: da cristiano a «contemporaneo». Testimoni del nostro tempo 1

Nell estate del 1939 Bonhoeffer accettò, dopo lunghe esitazioni, la proposta di andare negli USA, che gli giungeva dagli amici americani. I motivi che lo hanno spinto inizialmente a lasciare la Germania per accettare un incarico presso lo Union Theological Seminary di New York sono diversi: la delusione per le posizioni assunte dalla Bekennede Kirche nel 1938 a proposito del giuramento di fedeltà a Hitler, la sconfessione di Barth, il silenzio di fronte agli episodi della «notte dei cristalli» unita alle difficoltà nello svolgere il suo lavoro in favore dei vicariati collettivi. A questo si aggiungeva il fondato timore di non poter evitare la chiamata alle armi, come era già capitato a molti dei candidati di Finkenwalde. Se poteva evitare l ormai sicura chiamata alle armi, non poteva evitare la decisione più difficile della sua vita: rimanere al sicuro in America oppure tornare in Germania per condividere il destino del suo popolo? Decise di tornare e da quel momento mise la sua attività di pastore al servizio della cospirazione che cercava di fermare Hitler. Le conseguenze della seconda svolta comportano l impegno attivo di Bonhoeffer nella Resistenza tedesca, che lo costrinse nei successivi quattro anni ad una doppia vita, a disposizione della congiura che si riprometteva di rovesciare Hitler. Nel 1943 questa attività fu interrotta dall arresto e dalla reclusione nel carcere di Tegel. Dopo il fallimento del colpo di stato del 21 luglio 1944, e la scoperta dei documenti che provavano il suo coinvolgimento nelle attività dei congiurati, Bonhoeffer fu trasferito nella prigione dell Ufficio centrale di sicurezza del Reich (RHSA) nella Prinz Albrecht Straße. Prima del trasferimento aveva rinunciato ad un piano di fuga, per non aggravare la sorte dei famigliari. Morì nel Lager di Flossenbürg, «sotto il segno dell incognito», e per lungo tempo fu considerato «sospetto alla sua Chiesa». VITE PARALLELE Le «vite parallele» di Geremia e Bonhoeffer presentano interessanti analogie, sia sul piano della storia che e su quello de racconto. Sul piano della storia li unisce innanzitutto la vicenda personale: la vocazione, la profezia in tempi di crisi, la protesta contro la sofferenza, la condivisione della sofferenza di Dio, il fallimento dei propri progetti, la morte ingloriosa. Il «presente» di guerra che entrambi interpretano come l evento in cui si realizza il «giudizio di Dio» autorizza l analogia tra la situazione del profeta e quella di Bonhoeffer. Sul piano del racconto, molte lettere dal carcere e soprattutto le poesie fanno pensare ad un gioco di echi, che parte da Geremia 45 e si estende alle confessioni di Geremia fino alla promessa «non mantenuta» con Mosè. Questi temi che erano già stati affrontati negli scritti giovanili di Bonhoeffer tornano nelle lettere da Tegel. Restano sullo sfondo le vicende parallele di Baruc e di Bethge amici, confidenti e «scribi» rispettivamente di Geremia e di Bonhoeffer. Senza di loro che hanno condiviso la storia di sofferenza non avremmo nemmeno il racconto. I percorsi paralleli di Geremia e Bonhoeffer sono ri-letti attraverso la poesia Stazioni sulla via della libertà. CONCLUSIONI Negli scritti di Bonhoeffer riscontriamo ciò che il filosofo francese Paul Ricoeur indica come «comprendersi davanti al testo». Ho usato la formula «Bonhoeffer lettore di Geremia», ma è possibile affermare anche che Bonhoeffer «è letto» dal testo di Geremia 45. Che lui stesso ri figura nella sua situazione di carcerato «per la causa di Cristo» e che esprime attraverso le lettere dal carcere. In particolare, la lettera del 21 luglio del 1944 può essere considerata come la sintesi di tutta la raccolta, e della sua stessa vita che presenta molte analogie con la vicenda del profeta. Testimoni del nostro tempo 2

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