Esercitazione II. Capp. 6-10, 13-14

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Transcript:

Esercitazione II Capp. 6-10, 13-14

Domanda 1 All impresa perfettamente concorrenziale conviene sempre scegliere il livello di prodotto per il quale il prezzo uguaglia il costo marginale. Vero o Falso?

Risposta Vero. L impresa di concorrenza perfetta, come tutte le altre imprese, ha come obiettivo la massimizzazione del profitto. Quest ultimo è massimo quando il CMa=RMa. In concorrenza perfetta il RMaè uguale al prezzo. Ciò è dovuto al fatto che l impresa, non avendo potere di mercato, assume come dato il Prezzo (che si forma dalla interazione tra domanda e offerta) e vende a quel prezzo tutto quello che riesce a produrre. Dato l obiettivo della massimizzazione dei profitti, RMa=P=CMa.

Domanda 2 In una impresa il surplus del produttore coincide con il suo profitto? Spiegate

Risposta Surplus del produttore: differenza tra il prezzo di mercato ed il prezzo di riserva del produttore, ovvero il prezzo minimo al quale il produttore è disposto a vendere una unità aggiuntiva di bene. Il prezzo di riserva del produttore coincide con il costo marginale, che rappresenta la funzione di offerta. Una impresa vende una unità addizionale di prodotto se il CMa=BMa. Quest ultimo equivale al prezzo. Dunque, la differenza tra prezzo e costo marginale è il profitto unitario. Considerando tale differenza per ogni unità prodotta ottengo il profitto totale. Graficamente: P A C CMa Prezzo di mercato Surplus del produttore: Area del triangolo A0C. Il surplus del produttore aumenta all aumentare del prezzo. 0 Q

Domanda 3 Spiegate perché le forze di mercato spingono a zero i profitti, ma non le rendite economiche

Risposta I profitti rappresentano un potente incentivo per le imprese a sfruttare tutte le opportunità offerte dal mercato. Se un settore garantisce profitti economici positivi, nuove imprese entreranno nel mercato, facendo aumentare l offerta complessiva. Sul mercato si crea un eccesso di offerta che spinge il prezzo verso il basso. Ogni impresa presente sul mercato vedrà contrarsi la propria quota di mercato e, a parità di costi di produzione, il profitto corrispondente. L entrata di nuove imprese prosegue fino a quando esistono profitti economici > 0. Per rendita si intende la differenza tra la remunerazione percepita da un fattore della produzione ed il suo prezzo di riserva (= costo opportunità). L esistenza delle rendite è legata o alla presenza di fattori della produzione ad offerta fissa o con caratteristiche non replicabili, per i quali, dunque, non è possibile prevedere un aumento dell offerta.

Domanda 4 Le imprese non registrano profitti contabili quando il mercato è in condizioni di concorrenza perfetta. Vero o falso?

Risposta Falso. Dato che: Profitto contabile: differenza tra ricavi e costi espliciti; Profitto economico: differenza tra ricavi e costi espliciti ed impliciti Profitto normale: differenza tra profitto contabile e profitto economico= costo opportunità. In concorrenza perfetta il profitto economico è sicuramente nullo nel lungo periodo e può essere >=0 nel breve periodo, non il profitto contabile.

Domanda 5 Spiegate perché il ricavo marginale è sempre inferiore al prezzo per un monopolista ma non per una impresa perfettamente concorrenziale

Risposta L impresa di concorrenza perfetta è price-taker, ovvero assume il prezzo come dato e vende tutto quello che riesce a produrre a quel prezzo. La vendita di una unità addizionale di bene garantisce al produttore un ricavo addizionale pari al prezzo del bene (RMa=P). In concorrenza imperfetta, l impresa è price-maker, ovvero ha potere di mercato. Può dunque stabilire a quale prezzo vendere la propria produzione. Tuttavia, poiché fronteggia la curva di domanda del mercato, che è inclinata negativamente, sa che per vendere una unità addizionale di prodotto deve ridurre il prezzo di vendita (di tutte le unità prodotte). Dunque il RManon è costante ed è sempre inferiore al prezzo. Graficamente: P RMa RMa D Q

Domanda 6 Date una definizione di monopolio naturale e discutete il ruolo della dimensione del mercato nella formazione dei monopoli naturali.

Risposta Un settore è un monopolio naturale se un impresa può fornire il bene o servizio all intero mercato a costi inferiori rispetto a quelli sostenuti da due o più imprese. I monopoli naturali si formano in presenza di economie di scala rilevanti su un ampio intervallo di produzione (i costi medi di produzione si riducono all aumentare della quantità prodotta). La dimensione del mercato è una delle determinanti del monopolio naturale. Tanto più piccola è la dimensione del mercato tanto maggiore è la probabilità che una sola impresa riesca a soddisfare l intera domanda.

Domanda 8 Confrontate il modello di oligopolio di Cournotcon il modello di Bertrand.

Risposta Modello di Cournot Due imprese che producono un bene altamente sostituibile Variabile strategica: la quantità Equilibrio: Equilibrio di Nash. Livello di produzione intermedio tra monopolio e concorrenza perfetta. Profitto positivo Modello di Bertrand Due imprese che producono un bene omogeneo Variabile strategica: il prezzo Eq.: P=CMa Profitto nullo (Paradosso di Bertrand)

Domanda 9 Considerate il seguente gioco: due imprese (Esso e Agip) possiedo due campi confinanti alimentati dallo stesso giacimento. Possono scegliere tra due strategie. I profitti legati alle due strategie sono riportati nella tabella seguente. Decisione di Esso Trivella 2 pozzi Trivella 1 pozzo Trivella 2 pozzi Esso: 4m Esso: 3m Decisione di Agip Agip: 4 m Trivella un pozzo Esso: 6 m. Agip: 6 m Esso 5 m. Agip: 3 m Agip: 5 m. Stabilite se esiste una strategia dominante per ciascun concorrente e individuate l equilibrio. Il risultato è ottimale da un punto di vista sociale? Commentate.

Risposta Decisione di Esso Trivella due pozzi Trivella un pozzo Trivella 2 pozzi Esso: 4m Esso: 3m Decisione di Agip Agip: 4 m Trivella un pozzo Esso: 6 m. Agip: 6 m Esso 5 m. Agip: 3 m Agip: 5 m. Trivellare due pozzi è strategia dominante per entrambe. L equilibrio è un eq. di Nash. I due giocatori potrebbero ottenere di più trivellando solo un pozzo ciascuno. Problema legato allo sfruttamento delle risorse prive di un diritto di proprietà. Poiché nessuna delle due imprese «possiede» il giacimento, entrambe sono portate a sfruttarlo in eccesso(cma=0)

Domanda 10 La quantità ottima di traffico su una superstrada non può essere uguale a zero. Vero o falso?

Risposta Il traffico produce inquinamento (dell aria, acustico, ecc.) quindi genera esternalità negative. Poiché i costi privati (legati all uso della macchina) sono inferiori ai costi sociali (che comprendono anche il costo dell inquinamento), la quantità di traffico di equilibrio sarà superiore a quella corrispondente all ottimo sociale. Riducendo il traffico si riduce l esternalità negativa e la perdita di efficienza, ma poiché la quantità ottimale di inquinamento non è mai nulla, nemmeno il livello di traffico ottimale sarà nullo. La riduzione ottima dell inquinamento risponde al criterio costi-benefici. Riduco l inquinamento fino a quando il costo di una ulteriore riduzione eguaglia il beneficio marginale. Il CMaè crescente ed il beneficio marginale è decrescente.