2 CENSIMENTO INVERNALE STAMBECCO Capra ibex Valle Varaita

Documenti analoghi
6 CENSIMENTO INVERNALE STAMBECCO Capra ibex Valle Varaita

RISULTATI DEL CENSIMENTO ESTIVO A CAMOSCIO E STAMBECCO NEL PARCO NATURALE DELLE PREALPI GIULIE. 15 e 16 luglio 2017

RISULTATI DEL CENSIMENTO ESTIVO A CAMOSCIO E STAMBECCO NEL PARCO NATURALE DELLE PREALPI GIULIE. 19 e 20 luglio 2016

13 CENSIMENTO INVERNALE STAMBECCO (Capra ibex) Valli Pellice e Germanasca

11 CENSIMENTO INVERNALE STAMBECCO (Capra ibex) Valli Pellice e Germanasca

9 CENSIMENTO INVERNALE STAMBECCO (Capra ibex) Valli Pellice e Germanasca

CAPITOLO 2 UNGULATI PRESENTI NEL CATO1 E VALUTAZIONE DI MASSIMA DELLA LORO DISTRIBUZIONE

Status della popolazione di camoscio del Parco Nazionale della Val Grande. Guido Tosi ed Eugenio Carlini

Keywords: 8IT/Capra ibex/census/epidemics/ibex/malme/weather/condition/season/mycoplasma conjunctivae/population size/status/distribution/space use

CAMOSCIO (Rupicapra rupicapra)

COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita. RISULTATI CENSIMENTI ALLE SPECIE CAMOSCIO E MUFLONE s.v. 2012/2013

COMPRENSORIO ALPINO DI CACCIA DEL SEBINO CA5

RAPPORTO SULLA SITUAZIONE DEL FAGIANO DI MONTE IN ALTO ADIGE

Servizio Territoriale di Sassari

06stambecco.ppt 17/01/2012

COMPRENSORIO ALPINO DEL SEBINO CA5

CESENA Turdus pilaris. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn.

DECRETO N Del 20/07/2016

PARCO NATURALE REGIONALE DELLE DOLOMITI FRIULANE

Linee guida per il monitoraggio delle. Valter Trocchi

Censimenti e piani di prelievo

CESENA Turdus pilaris

nell'autunno-inverno 2015-'16

STATUS E GESTIONE DEGLI UNGULATI SELVATICI I PIEMONTE. Luca Picco Osservatorio regionale sulla fauna selvatica

visti i commi 2 e 3 dell articolo 40 della l.r. 4 maggio 2012 n. 5 Legge finanziaria per l anno 2012 ;

Mostra Trofei Tione di Trento 5 6 aprile Risultati Stagione Venatoria 2013

COMPRENSORIO ALPINO DI SONDRIO. Censimenti e consistenze della selvaggina Tipica Alpina. Piani di prelievo proposti per la stagione 2010.

L orso bruno sulle Alpi

Effetti delle precipitazioni nevose dell inverno in Piemonte

LA CHERATOCONGIUNTIVITE NEL CAMOSCIO E NELLO STAMBECCO NELLE VALLI PELLICE, CHISONE E GERMANASCA

Parco Naturale Paneveggio Pale di S. Martino

Il cacciatore produttore primario:

OSSERVATORIO TURISTICO DELLA PROVINCIA DI BERGAMO

I CLIMI IN ITALIA: LE AREE TEMPERATE CALDE MEDITERRANEE A SICCITA ESTIVA

Studio di una colonia di stambecco

RELAZIONE SULL ANALISI DELLA SOPRAVVIVENZA DI 20 LEPRI ADULTE DI RIPOPOLAMENTO IMMESSE SUL TERRITORIO DEL CATO1

Aprile Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Figura 1 L area italiana caratterizzata dal clima Csb

RISULTATI DELLA GESTIONE VENATORIA IN TICINO con riferimento alla stagione 2014

LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA

RISULTATI DEI CENSIMENTI E FORMULAZIONE DEI PIANI DI PRELIEVO DEL CINGHIALE NELLE A.F.V. DELLA COLLINA RAVENNATE. STAGIONE VENATORIA 2010/2011.

TORDO SASSELLO Turdus iliacus. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn.

COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita

MERLO Turdus merula Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn Direttiva Uccelli Stato di conservazione SPEC: IUCN Red List Status

Analisi meteorologica mensile. dicembre dicembre 2017 Piazza Duomo a Trento (Efisio Siddi)

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA TIPICA FAUNA ALPINA NELLA REGIONE PIEMONTE

Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 ed in particolare l art. 18 concernente le specie cacciabili e i periodi di attività venatoria;

FOLAGA Fulica atra. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn. Non segnalata.

ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DEL CORMORANO 2014/15

Alla c.a. Dott. P. Zanza Dott.ssa A. Spaggiari S.T.A.C.P. di Parma P.le Barezzi, Parma

Fauna selvatica e fauna ittica i dati gestionali

COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita. RISULTATI CENSIMENTI ALLE SPECIE CAPRIOLO E CERVO s.v. 2012/2013

PROBLEMATICA CINGHIALE

TORDO BOTTACCIO Turdus philomelos. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn.

ANALISI DELLA MOBILITÀ PRESSO I PRINCIPALI CENTRI COMMERCIALI DI ROMA INDAGINI CONOSCITIVE E MODELLO PREVISIONALE DELL'IMPATTO SULLA MOBILITÀ

COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita. Relazione sulle attività di censimento delle specie appartenenti alla Tipica Fauna Alpina (Galliformi)

Le esperienze del monitoraggio dei cambiamenti climatici nel Parco del Gran Paradiso. Italo Cerise Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso

Settembre Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

STATUS DEL CAMOSCIO NEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO

Responsabile di progetto Cognome e Nome

RELAZIONE SULL ANALISI DELLA SOPRAVVIVENZA DI 18 LEPRI ADULTE DI CATTURA IMMESSE SUL TERRITORIO DEL CATO1

CORSO COORDINATORE DI SETTORE

PIANO DI CONTROLLO DELLA POPOLAZIONE DI CINGHIALE (Sus scrofa meridionalis) NEL PARCO

Monitoraggio Ungulati selvatici Anno 2012

DECRETO N Del 20/06/2016

GRUPPO CAMOSCIO APPENNINICO SIBILLINI BOLLETTINO INFORMATIVO

Simposio sull orso aprile 2016

10) I CENTRI PRIVATI DI RIPRODUZIONE DI FAUNA SELVATICA. 10.1) Analisi

Analisi meteorologica del mese di novembre 2011

Inquadramento ittiofaunistico

1. Impostazione dell OGUR

COMPRENSORIO ALPINO DI CACCIA VALLE DI SCALVE

1. PREMESSA 3 2. STUDI NIVOLOGICI 3 3. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 4 4. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI 6 5. RIFERIMENTI NORMATIVI 6

Valle d Aosta - evento dicembre 2008

Il Regno del Daino. immagini di Marco Buonocore circeo.indiopix.com

1. PREMESSA 3 2. STUDI NIVOLOGICI 3 3. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 4 4. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI 5 5. RIFERIMENTI NORMATIVI 6

METEO REPORT Provincia Autonoma di Trento

Monitoraggio delle popolazioni nidificanti

PROVINCIA DI BOLOGNA SEGRETERIA GENERALE

ATC PR 8. Piano di gestione Della PERNICE ROSSA. (Alectoris rufa)

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life

ALLEGATO G PARTE 1: SCHEMA PIANO DI GESTIONE ATTIVA DELLA STARNA

La vocazionalità territoriale per l olivo

ANALISI CLIMATICA DELLA PRIMAVERA 2016

ATMOSFERA, CARATTERIZZAZIONE METEOCLIMATICA

Modulo Operatore Censimento (muflone)

Bollettino agrometeorologico regionale mensile

TORDO BOTTACCIO Turdus philomelos

I CLIMI IN ITALIA: LE AREE MEDITERRANEE SECCHE TENDENTI ALLO STEPPICO

Programma Il progetto Life Ursus, per conservare l orso Status della popolazione f ine ffine 2009 La gestione della specie Discussione

MORETTA Aythya fuligula

CODONE Anas acuta. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn. Allegato II.

COMPRENSORIO ALPINO DI CACCIA VALLE DI SCALVE

Le valli alpine. La Valle Antigorio, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte.

MONITORAGGIO TETRAONIDI

Regione Umbria. Giunta Regionale

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI MEDICINA VETERINARIA DIPARTIMENTO DI PRODUZIONI ANIMALI, EPIDEMIOLOGIA ED ECOLOGIA

AREE IMPORTANTI PER L AVIFAUNA NEL FIUME ARNO (PROV. DI FIRENZE): INDIVIDUAZIONE DELLE EMERGENZE E PROSPETTIVE DI TUTELA

COMBATTENTE Philomachus pugnax

Transcript:

COMPRENSORIO ALPINO CN2 Valle Varaita 2 CENSIMENTO INVERNALE STAMBECCO Capra ibex Valle Varaita A cura di Omar Giordano Tecnico faunistico C.A. CN2 Melle, febbraio 2011

INTRODUZIONE Le ultime notizie certe sulla presenza dello stambecco in Valle Varaita risalgono alla seconda metà del 700. Già a partire dai primi anni del diciannovesimo secolo, infatti, la specie non viene più citata tra quelle presenti nelle provincie di Cuneo e Saluzzo. A seguito delle reintroduzioni effettuate in Val Pellice tra il 1978 e il 1993 (25 animali), una prima colonia si è insediata nel massiccio del Monviso interessando anche il territorio della Val Varaita. Ulteriore impulso a questo nucleo viene dato da soggetti rilasciati nella seconda metà degli anni 90 sul versante francese delle alpi (20 capi nel 1995 nel vallone dell Ubaye e 26 tra il 1995 e il 1998 nell alto vallone del Guil, Queyras) confinanti con l alta valle Varaita. Nel 1999 viene avviato il Progetto Stambecco Alpi Cuneesi per la reintroduzione della specie nella provincia di Cuneo interessando direttamente il territorio del C.A. con un rilascio di 10 esemplari nel 1999 e un altro di 3 capi nel 2003. Nel 2006 nell ambito del Giubileo 100 di Stambecco in Svizzera/Steinbock 2006 vengono liberati 11 stambecchi provenienti dalle alpi elvetiche. Attualmente lo stambecco è presente in maniera stabile nel territorio di competenza del C.A. CN2 occupando i territori dei comuni di Bellino e Pontechianale. CENSIMENTI L attività di monitoraggio e studio dei nuclei di soggetti fondatori rilasciati, attuata in maniera intensiva tra il 1999 e il 2003 come previsto dal protocollo di lavoro del Progetto Stambecco Alpi Cuneesi, ha consentito di censire in modo esaustivo gli stambecchi presenti sul territorio del CA nel medesimo periodo (Dematteis et al., 2004); la popolazione è comunque stata seguita in modo continuativo fino al 2007 dal personale del Ce.Ri.Ge.Fa.S.. Nel 2001 la Provincia di Cuneo organizza, in concomitanza con il censimento del camoscio per questioni di disponibilità di personale, il primo censimento della specie sull intera area provinciale d interesse coinvolgendo i Comprensori Alpini, la Vigilanza provinciale, il Corpo Forestale e i Parchi interessati con l esclusione del Parco Naturale delle Alpi Marittime. Dal 2002 ad oggi lo stesso censimento viene effettuato in stagione tardo primaverile (fine aprile inizio maggio). Il Comprensorio Alpino organizza costantemente dall anno 2002, a seguito del primo censimento organizzato dalla Provincia, conteggi annuali svolti in concomitanza con il censimento del camoscio ad inizio estate (metà giugno). Precedentemente al 1999 sono segnalati avvistamenti sporadici di soggetti provenienti dalle citate immissioni nelle valli Pellice, Po ed in Francia, prevalentemente di sesso maschile (Meneguz e Dematteis, 1999). Dal dicembre 2009 viene realizzato il censimento invernale sulle aree di svernamento e riproduzione dello stambecco, il quale è caratterizzato dalla concentrazione dello sforzo di osservazione non solo sulle aree di svernamento ma, più precisamente, sulle aree di riproduzione frequentate dalla specie. Questo perché si è osservato, in censimenti analoghi effettuati nel CATO1, come spesso i maschi adulti non frequentino le stesse aree di svernamento delle femmine una volta terminato il periodo degli accoppiamenti ma si spostino per raggiungere quartieri diversi. Dunque concentrando le uscite nel lasso di tempo che va dalla metà di dicembre alla metà di gennaio gli animali risultano ancor più concentrati in aree limitate riducendo così il numero di aree da indagare e, verosimilmente, la sottostima degli animali contati. Inoltre va sottolineato come nel censimento effettuato durante il periodo riproduttivo, nonostante le maggiori difficoltà di accesso e di spostamento che si possono avere in inverno, il 2

numero di operatori necessari ad eseguire i conteggi sia molto limitato, sia perché come detto in precedenza, le aree da censire sono poche, sia perché, in virtù del momento in cui sono svolti i conteggi, gli spostamenti di animali sono molto limitati e le zone abbastanza indipendenti l una dall altra. A supporto di quanto detto basti pensare che per i conteggi effettuati nel 2009 sono stati sufficienti 2 operatori. Nella presente relazione vengono raccolti e commentati i risultati del secondo censimento invernale realizzato nel dicembre 2010. METODICA APPLICATA Conteggio effettuato tramite osservazione diretta da percorsi e da punti fissi, preventivamente individuati, dall alba fino alle ore 12.00 circa. AREE CENSITE Sono state indagate le zone frequentate dalla specie nel periodo riproduttivo all interno del territorio di competenza del C.A. CN2. Per l individuazione delle aree di svernamento si è fatto riferimento al Modello di Valutazione Ambientale (MVA) elaborato nell ambito del Progetto Stambecco Alpi Cuneesi (Dematteis et al., 2004) nel quale venivano indicate, per la valle Varaita, 4 zone potenzialmente idonee allo svernamento. A queste si sono aggiunte 2 zone derivanti da avvistamenti diretti raccolti nell inverno 2008/2009 ( Rocca del Nigro e Rocce di viso ). Mediante sopralluoghi mirati sono poi stati individuati, all interno delle aree di svernamento, i siti maggiormente frequentati durante il periodo degli accoppiamenti, sui quali si sono concentrati i conteggi. Le aree censite risultano di dimensioni relativamente modeste nonché disgiunte le une dalle altre con assenza, in alcuni casi, di continuità. Descrizione aree campione Bellino Comprende i versanti esposti a sud del massiccio Rocca Senghi-Buch Sparvieres, è la meno estesa nonché la più isolata in quanto non sono state rilevate, al momento, altre aree di svernamento/riproduzione nelle vicinanze. Il punto di osservazione è facilmente raggiungibile, anche in condizioni di forte innevamento, dalla località Pian Melzè in circa trenta minuti di cammino. Rocca del Nigro e Soustra La prima interessa le pareti con esposizione est/sud-est nella parte bassa dell omonima punta, mentre la seconda comprende il versante sud-est della dorsale Montagna Bassa-Cima delle Rossette. Vista la relativa contiguità tra queste due aree potrebbero verificarsi interscambi di animali rendendo necessario censire contemporaneamente le due aree. I punti di osservazione si raggiungono facilmente, in un ora circa di cammino, partendo poco a monte dell abitato di Chianale. Tre Chiosis e Rocce di Viso La prima zona comprende il versante est della cresta che va da Le Conce alla punta Tre Chiosis e che si affaccia sul vallone di Vallanta, mentre la seconda area interessa le pareti basse, esposte a 3

sud, dell omonima punta che formano la prima parte del vallone delle Forcioline. Anche fra queste due aree, pur essendo abbastanza distanti tra di loro, potrebbero esserci scambi di animali dunque andranno censite in contemporanea. I punti di osservazione si raggiungono in due ore circa di cammino per la zone Rocce di Viso e in tre ore circa per la zona Tre Chiosis partendo dalla località Castello. Crosa Questa zona è stata indagata in quanto segnalata come idonea allo svernamento dal MVA redatto per il Progetto Stambecco Alpi Cuneesi. L area interessata comprende il versante esposto a est/sud-est che va dalla Cima Crosa alle Rocche di Crosa. Il punto di osservazione si raggiunge facilmente in circa un ora di cammino partendo dalla borgata Ruà di Becetto. La cartografia di riferimento per ogni singola area è riportata in allegato. Nelle seguenti tabelle sono riassunte le superfici di ogni singola area nonché il totale della superficie censita. Id. N. Nome Superficie (ha) 1 Bellino 81,64 2 Rocca del Nigro 148,62 3 Soustra 137,14 4 Tre Chiosis 310,58 5 Rocce di viso 148,82 6 Crosa 184,35 Superficie complessiva prevista (ha) 1011,15 Numero zone previste 6 Superficie complessiva censita (ha) 826,8 Numero zone censite 5 PERIODO DI CENSIMENTO e PERSONALE IMPIEGATO Volendo sfruttare la concentrazione naturale degli animali, che si ha durante gli accoppiamenti, il periodo ritenuto idoneo per questo censimento è compreso tra il mese di dicembre e la prima metà di gennaio. I conteggi sono stati effettuati in tre giornate e più precisamente, il 3 dicembre per l area Bellino, il 10 dicembre per le aree Rocce di Viso e Tre Chiosis e il 14 dicembre per le zone Rocca del Nigro e Soustra. I censimenti sono stati realizzati dai Tecnici faunistici dipendenti del CACN2, dunque tutte le uscite sono state effettuate da 2 operatori in modo da coprire contemporaneamente le aree nelle quali è possibile il passaggio di animali da una zona all altra (Tre Chiosis/Rocce di Viso e Rocca del Nigro/Soustra). 4

METEO Tutte e tre le uscite sono state caratterizzate da condizioni meteo ottimali con cielo sereno e visibilità ottima. Al mese di dicembre l innevamento risultava moderato, con circa 40-50 cm di neve al suolo a 2100 m con quota neve a 500 m circa (dati stazione rilevamento Pian delle Baracche Banca dati Meteorologica ARPA Piemonte). RISULTATI N. Nome Zona Osservazione Data C Y MM 2-4 anni MM 5 + anni FF Ind. TOT 1 Bellino Rocca Senghi/Buch Sparvieres 03/12/2010 14 3 10 10 22 2 61 2 Rocca del Nigro Rocca del Nigro 14/12/2010 5 3 5 6 11 30 3 Soustra Montagna Bassa/Rossette 14/12/2010 3 5 2 3 13 4 Tre Chiosis Conce/Frana/Tre Chiosis 10/12/2010 6 2 4 8 20 5 Rocce di viso Rocce di Viso/Forcioline 10/12/2010 7 2 4 8 21 6 Crosa Rocche di Crosa N.e. 0 TOTALE 35 6 24 26 52 2 145 Nella tabella seguente vengono riportati i parametri relativi alla popolazione censita Superficie censita in ha 826,8 N. stambecchi censiti 145 Densità (capi/100ha) 17,5 Sex-ratio (FF/MM) 1,0 Capretti/100 Femmine 67,3 % Indeterminati 1,4 Rappresentazione grafica dei dati dei censimenti effettuati dal 1999 al 2010 5

Serie storica degli stambecchi conteggiati in ogni singola zona. Anno Date Rocca Senghi/Buch Sparvieres Rocca del Nigro Zona Osservazione Montagna Bassa/ Rossette Conce/Frana/ Tre Chiosis Rocce di Viso/ Forcioline Rocche di Crosa 2009 18-19-28 dic 12 gen 55 31 7 n.e 23 0 2010 3-10-14 dic 61 30 13 20 21 n.e. Animali marcati Durante i conteggi sono stati osservati animali marcati nelle zone Bellino e Rocca del Nigro. In particolare 2 maschi adulti nell area Rocca Senghi/Buch Sparvieres e 1 maschio e 3 femmine, queste ultime munite di radiocollare, a Rocca del Nigro. Questi animali sono stati catturati e marcati nell ambito di progetti di ricerca del Ce.Ri.Ge.Fa.S. o rilasciati durante il Giubileo dello stambecco". COMMENTO Per il secondo anno consecutivo è stato effettuato il censimento invernale dello stambecco sulle aree di svernamento grazie anche alle favorevoli condizioni meteo-climatiche. A conferma dell efficacia di questo tipo di conteggio i risultati sono stati anche quest anno molto soddisfacenti dal momento che si è registrato il numero massimo, storicamente censito, di animali svernanti in val Varaita. Analizzando nello specifico i dati delle singole zone si nota che l area Rocca Senghi-Buch Sparvieres è risultata anche quest anno il sito di svernamento più frequentato facendo registrare un incremento numerico rispetto all anno scorso di circa il 10%. (61 animali contati nel 2010 contro i 55 del 2009) Nelle zone di Rocca del Nigro e Rocce di Viso si è sostanzialmente conteggiato lo stesso numero di animali del 2009. Grazie alla presenza contemporanea di due operatori, si è potuto censire contemporaneamente le zone Rocca del Nigro e Soustra. Per quest ultima, in particolare, è stato localizzato un punto di osservazione nettamente migliore di quello utilizzato lo scorso anno ottenendo un monitoraggio ottimale dell area che ha portato ad un incremento degli animali conteggiati (+ 46%). Grazie alle ottimali condizioni meteo è stata censita per la prima volta la zona Tre Chiosis confermandosi, come supposto, una buona area di svernamento e riproduzione con 20 animali contattati. La zona di Crosa non è stata censita in quanto attualmente non frequentata stabilmente dalla specie. Visti gli ottimi risultati ottenuti si intende proseguire, con questa tipologia di censimento, anche negli anni a venire cercando nel contempo di individuare eventuali nuclei attualmente non censiti, o di nuova formazione in seguito ad espansione dei nuclei attuali, al fine di ottimizzare i risultati. In conclusione si evince dai dati raccolti che nel dicembre 2010 in val Varaita erano presenti non meno di 145 stambecchi. 6

OPERE CONSULTATE CE.RI.GE.FA.S., 2003. Annali del Centro Ricerche Gestione Fauna Selvatica Fondazione Universitaria, 1:10-12. Ce.Ri.Ge.Fa.S. CE.RI.GE.FA.S., 2005. Annali del Centro Ricerche Gestione Fauna Selvatica Fondazione Universitaria, 3:30-35. Ce.Ri.Ge.Fa.S. CE.RI.GE.FA.S., 2006. Annali del Centro Ricerche Gestione Fauna Selvatica Fondazione Universitaria, 4:17-26. Ce.Ri.Ge.Fa.S. CE.RI.GE.FA.S., 2007. Annali del Centro Ricerche Gestione Fauna Selvatica Fondazione Universitaria, 5:47-50. Ce.Ri.Ge.Fa.S. DEMATTEIS A., 2000. Piano di Programmazione per la Gestione degli Ungulati selvatici (P.P.G.U. 2000-2003). Comprensorio Alpino CN2. DEMATTEIS A., 2004. Piano di Programmazione per la Gestione degli Ungulati selvatici (P.P.G.U. 2004-2008). Comprensorio Alpino CN2. DEMATTEIS A., CRAVERI P., MENEGUZ P.G. 2004. Progetto stambecco alpi cuneesi. Prov. di Cuneo, Assessorato Tutela Fauna. DEMATTEIS A., MENEGUZ P.G., 2000. Progetto Stambecco Alpi Cuneesi Monitoraggio e controllo del nucleo dei fondatori. Università degli studi di Torino/Provincia di Cuneo, relazione non pubblicata. GIORDANO O., 2010. 1 censimento invernale stambecco Capra ibex Valle Varaita. Comprensorio Alpino CN2, relaz. int. GIORDANO O., PELLERINO M., 2009. Piano di Programmazione per la Gestione degli Ungulati selvatici (P.P.G.U. 2009-2013). Comprensorio Alpino CN2. GIOVO M., GAYDOU F., GIORDANO O. e BOTTINI P., 2008. Risultati dei censimenti invernali dello stambecco in Val Pellice e Val Germanasca (Torino, Italia). XXI incontro del Gruppo Stambecco Europa. Ceresole, 11-12 dicembre 2008. MENEGUZ P.G., DEMATTEIS A., 1999. Progetto Stambecco Alpi Cuneesi Studio di fattibilità, cattura e rilascio del primo nucleo di fondatori. Università degli studi di Torino/Provincia di Cuneo, relazione non pubblicata. 7

ALLEGATI Aree di censimento Area campione Bellino 500 m 8

Area campione Rocca del Nigro 500 m 9

Area campione Soustra 500 m 10

Area campione Rocce di Viso 500 m 11

Area campione Tre Chiosis 500 m 12

Area campione Crosa 500 m 13

IMMAGINI DELLE AREE CENSITE Rocce di viso, vallone di Vallanta (foto O. Giordano) Rocca del Nigro (foto O. Giordano) 14

Rocca Senghi, vallone di Bellino (foto O. Giordano) 15

Tre Chiosis, vallone di Vallanta (foto O. Giordano) II Censimento invernale stambecco 2010 16

Montagna bassa, vallone di Soustra (foto G. Ficetto) II Censimento invernale stambecco 2010 17