Il benessere equo e sostenibile in Emilia-Romagna: un confronto temporale con l Italia. Ambiente

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Il benessere equo e sostenibile in : un confronto temporale con l Ambiente Aprile 216

N.B. Per agevolare la lettura, nei casi in cui il grafico presenti indicatori chiaramente connotati in senso positivo o negativo, sono stati inseriti a lato simboli atti a identificare il dato positivo ( ) e negativo ( ) Capo Area Programmazione, Controlli e Statistica: Gianluigi Bovini Dirigente dell U.I. Ufficio Comunale di Statistica: Franco Chiarini Redazione a cura di: Gabriella Cioni e Francesca Fico* *Nell ambito del tirocinio curriculare rivolto agli studenti dell Università degli Studi di Bologna.

Patrimonio naturale, il nostro futuro Per migliorare il benessere attuale e futuro delle persone è essenziale ricercare la soddisfazione dei bisogni umani promuovendo attività che non compromettano le condizioni e gli equilibri degli ecosistemi naturali. Un ambiente vitale e in grado di rispondere positivamente ai cambiamenti costituisce un requisito essenziale per garantire un autentico benessere per tutte le componenti della società. Acqua, aria e cibo non contaminati sono possibili solo in un contesto ambientale sano, in cui la dimensione della naturalità possa integrarsi con le attività umane produttive e sociali. La disponibilità e l utilizzo da parte dell uomo di beni e servizi naturali richiedono l attribuzione di un ruolo centrale al patrimonio naturale. Inoltre, una valorizzazione delle risorse ambientali offre a tutti la possibilità di fruire dei beni tangibili e intangibili che la natura offre, contribuendo anche a diminuire le disuguaglianze presenti nella società. (Rapporto Bes 214, Istat) Questo studio effettua un confronto temporale tra i dati dell e i dati nazionali rispetto ai principali indicatori relativi all ambiente utilizzati nella terza edizione del Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (Bes 215) redatto a cura dell Istituto nazionale di statistica (Istat) e del Consiglio nazionale dell economia e del lavoro (CNEL), con l obiettivo di analizzare gli elementi fondanti del benessere e del progresso in e nei suoi territori. Nella sua continuità il Bes aspira a diventare un punto di riferimento per i cittadini, la società civile, i media e la politica, al fine di avere un quadro complessivo dei principali fenomeni sociali, economici e ambientali che caratterizzano il nostro Paese.

4 35 3 25 2 15 5 Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili in e in - Anni 24-214 (a) (b) (in percentuale dei consumi interni lordi) 24 25 26 27 28 29 2 211 212 213 214 Fonte: Terna. (a): L indicatore è stato calcolato considerando il consumo interno lordo comprensivo dei pompaggi. (b): I dati sono stati rettificati rispetto agli anni precedenti in quanto nella produzione di elettricità da fonte rinnovabile è stata contabilizzata solo la quota biodegradabile dei rifiuti, pari al 5 per cento del totale. La quota di consumi interni lordi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili (che include l energia idrica derivante da apporti naturali, geotermica, fotovoltaica, eolica e quella da biomasse) nel periodo 24-214 in è in forte crescita come accade a livello nazionale, dando un segnale positivo per lo sviluppo sostenibile. Nello specifico dei dati regionali la percentuale dei consumi aumenta di 15,7 punti percentuali, passando dal 5,8% al 21,5% e mantenendosi comunque al di sotto di quella nazionale (dal 15,5% al 37,3%).

7 Rifiuti urbani conferiti in discarica in e in Anni 24-214 (valori percentuali) 6 5 4 3 2 24 25 26 27 28 29 2 211 212 213 214 Fonte: Istat, Elaborazione su dati Ispra. In nel periodo 24-214 diminuisce il ricorso allo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani, evidenziando un miglioramento nella gestione dei rifiuti in linea con l andamento nazionale che mostra una riduzione più accentuata. Nel 214 nella nostra regione si registra il 3,7% di rifiuti urbani conferiti in discarica sul totale dei rifiuti urbani raccolti, avvicinandosi al dato italiano dello stesso anno (31,5%).

7 65 6 55 5 45 4 35 3 25 2 15 5 Quota percentuale dei carichi inquinanti confluiti in impianti secondari o avanzati, in abitanti equivalenti, rispetto ai carichi complessivi urbani (Aetu) generati in e in - Anni 25, 28 e 212 25 28 212 Fonte: Istat, Censimento delle acque per uso civile. La quota di carichi inquinanti civili trattati negli impianti secondari o di tipo avanzato rispetto ai carichi inquinanti potenziali generati nel territorio (Abitanti equivalenti totali urbani) negli anni 25, 28 e 212 ha subito un incremento sia in che in ; in particolare nella nostra regione nel 212 tale quota è pari al 67,1%, più alta della percentuale nazionale dello stesso anno (57,6%).

12 Estensione delle aree protette terrestri in e in Anni 22-23-2-213 (valori percentuali) 8 6 4 2 22 23 2 213 Fonte: Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Negli anni 22-23-2-213 l estensione delle aree protette terrestri (che comprendono i parchi nazionali, i parchi naturali regionali e interregionali, le riserve naturali, le zone umide di interesse internazionale, le altre aree naturali protette) in si attesta sul 4% e non si registrano modifiche rilevanti, come accade anche a livello nazionale. Rispetto ai dati italiani nella nostra regione la superficie di aree protette terrestri negli ultimi anni è più bassa di circa 6 punti percentuali.

25 Aree di particolare interesse naturalistico comprese nella rete Natura 2 (a) in e in - Anni 26*, 28-214 (in percentuale della superficie territoriale totale) 2 15 5 26 28 29 2 211 212 213 (b) 214 (b,c) Fonte: Ministero dell'ambiente e delle tutela del territorio e del mare. Dal 212 elaborazioni dell'istat su dati del Ministero del'ambiente e della tutela del territorio e del mare. * Il dato per l anno 27 non è disponibile. (a) L estensione dei siti Natura 2 per regione è stata calcolata escludendo le sovrapposizioni fra i Sic/Zsc e le Zps. (b) Sono escluse le superfici marine. (c) Superficie territoriale al Censimento 211. Le aree di particolare interesse naturalistico comprese nella rete Natura 2 (che riguardano le Zone di Protezione Speciale (Zps) per la conservazione degli uccelli selvatici e le Zone Speciali di Conservazione (Zsc) degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e fauna selvatiche) negli anni considerati sono rimaste in perlopiù invariate, attestandosi all incirca sul 12% della superficie territoriale totale. Anche in questo caso rispetto al dato nazionale la nostra regione presenta valori più bassi di circa 7,5 punti percentuali.

12 Aree con problemi idrogeologici in e in Anno 27 (valori percentuali) 8 6 4 2 Fonte: Ispra, Progetto Iffi. Per quanto riguarda le aree con problemi idrogeologici, prodotti da fenomeni franosi e da esondazioni dei corsi d acqua, in nel 27 la superficie legata a questi avvenimenti era pari all 11,4%, decisamente più elevata di quella italiana (6,8%).

8 78 76 74 72 7 68 66 64 62 6 Coste balneabili in e in Anni 24-29 (valori percentuali) 24 25 26 27 28 29 Fonte: Istat, Elaborazione su dati del Ministero della salute. Rapporto sulla qualità delle acque di balneazione. La percentuale di coste balneabili, sul totale delle coste, in nel 29 è pari al 75,2%, sostanzialmente stabile nel periodo considerato. Rispetto al dato italiano, pari al 67,3% di coste utilizzabili per la balneazione, la nostra regione si colloca costantemente su livelli più alti.

25 2 15 5 Persone di 14 anni e più che ritengono l'estinzione di specie vegetali/animali tra le 5 preoccupazioni ambientali prioritarie in e in - Anni 1998, 212-214 (valori percentuali) - Totale 1998 212 213 214 In la percentuale di persone di 14 anni e più che ritengono l estinzione di specie vegetali/animali tra le 5 preoccupazioni ambientali prioritarie nel 214 è pari al 15,6%; la sensibilità verso problematiche ambientali quali la perdita di biodiversità non subisce nella nostra regione variazioni significative negli anni considerati (1998 e 212-214), come accade anche a livello nazionale. Osservando i dati disaggregati per genere non si notano differenze particolarmente rilevanti: nel 214 il 16,8% dei maschi risulta sensibile a tale tematica, mentre per le femmine si ha una percentuale pari al 14,4%. % 25 Persone di 14 anni e più che ritengono l'estinzione di specie vegetali/animali tra le 5 preoccupazioni ambientali prioritarie in e in - Anni 1998, 212-214 (valori percentuali) - Maschi % 25 Persone di 14 anni e più che ritengono l'estinzione di specie vegetali/animali tra le 5 preoccupazioni ambientali prioritarie in e in Anni 1998, 212-214 (valori percentuali) - Femmine 2 2 15 15 5 5 1998 212 213 214 1998 212 213 214 Fonte: Istat, Indagini Aspetti della vita quotidiana.

85 8 75 7 65 6 Persone di 14 anni e più che sono molto o abbastanza soddisfatte della situazione ambientale della zona in cui vivono in e in - Anni 25-214 (valori percentuali) - Totale 25 26 27 28 29 2 211 212 213 214 Per quanto riguarda le persone di 14 anni e più che sono molto o abbastanza soddisfatte della situazione ambientale della zona in cui vivono in nel periodo 25-214 si registrano percentuali elevate sempre al di sopra del dato italiano. L andamento di tale indice è in crescita, seppure in modo irregolare; nel 214 gli abitanti della nostra regione che si dichiarano soddisfatti dell ambiente della propria zona sono il 79%. Guardando ai dati disaggregati per genere non si rilevano differenze significative in termini di percentuali. % 85 Persone di 14 anni e più che sono molto o abbastanza soddisfatte della situazione ambientale della zona in cui vivono in e in - Anni 25-214 (valori percentuali) - Maschi % 85 Persone di 14 anni e più che sono molto o abbastanza soddisfatte della situazione ambientale della zona in cui vivono in e in - Anni 25-214 (valori percentuali) - Femmine 8 8 75 75 7 7 65 65 6 25 26 27 28 29 2 211 212 213 214 6 25 26 27 28 29 2 211 212 213 214 Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana.

Gli Indicatori 1/2 Energia da fonti rinnovabili: Percentuale di consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili sul totale dei consumi interni lordi. Fonte: Terna. Conferimento dei rifiuti urbani in discarica: Percentuale di rifiuti urbani conferiti in discarica sul totale dei rifiuti urbani raccolti. Fonte: Istat, Elaborazione su dati Ispra. Trattamento delle acque reflue: Quota percentuale dei carichi inquinanti confluiti in impianti secondari o avanzati, in abitanti equivalenti, rispetto ai carichi complessivi urbani (Aetu) generati. Fonte: Istat, Censimento delle acque per uso civile. Aree terrestri protette: Percentuale dell estensione delle aree protette terrestri sulla superficie territoriale totale. Fonte: Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Aree di particolare interesse naturalistico: Percentuale delle aree comprese nella Rete Natura 2 sulla superficie territoriale totale. Fonte: Istat, Elaborazione su dati Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare. Aree con problemi idrogeologici: Percentuale delle aree franose sulla superficie territoriale totale. Fonte: Ispra, Progetto Iffi. Qualità delle acque costiere marine: Percentuale di coste balneabili sul totale delle coste. Fonte: Istat, Elaborazione su dati Ministero della salute.

Gli Indicatori 2/2 Preoccupazione per la perdita di biodiversità: Percentuale di persone di 14 anni e più che ritiene l estinzione di specie vegetali/animali tra le 5 preoccupazioni ambientali prioritarie sul totale delle persone di 14 anni e più. Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana. Soddisfazione per la situazione ambientale: Persone di 14 anni e più molto o abbastanza soddisfatte della situazione ambientale (aria, acqua, rumore) della zona in cui vivono sul totale delle persone di 14 anni e più. Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana.