Corso di Laurea in Servizio Sociale. Note per la redazione dell elaborato finale

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE Corso di Laurea in Servizio Sociale Note per la redazione dell elaborato finale I. Premessa: perché indicare linee-guida comuni L elaborato finale per il conseguimento della Laurea in Servizio Sociale prevede il conferimento di 6 CFU. La consistenza e la qualità del prodotto devono quindi essere commisurate all entità del riconoscimento. Le note che seguono mirano a indicare alcuni elementi comuni, utili per gli studenti e per i docenti che dovranno accompagnare i laureandi nella redazione dell elaborato finale. È, infatti, importante poter rendere gli elaborati il più possibilmente omogenei nella struttura e nell impostazione generale, in modo che in sede di commissione di laurea i risultati finali possano essere valutati in modo efficace e coerente. La proposta, qui formulata in relazione a questioni formali e strutturali, va intesa come miglioramento complessivo della qualità degli elaborati, anche in senso comparativo. Inoltre, l armonizzazione degli standard per la compilazione della relazione finale contribuirebbe a potenziare in modo positivo la valutazione complessiva del Corso di Laurea in Servizio Sociale. II. Il significato dell elaborato: connettere esperienze professionalizzanti con riflessioni teoriche ed empiriche La redazione dell elaborato costituisce il termine di un percorso di studio e di sperimentazione professionale, che mette in contatto lo/la studente con epistemologie e modelli identificativi complessi e differenti. L elaborazione di contenuti, teorici e pratici, appresi dalla/lo studente nel corso delle diverse fasi di apprendimento, diventa allora cruciale, proprio grazie alla stesura di un elaborato finale che possa valorizzare tale percorso. L attività redazionale conclusiva può dunque trasformarsi in un laboratorio di idee e di pratiche, dove una riflessione approfondita e motivata sui temi scelti diventa il primo passo verso un agire professionale che sappia includere sia la dimensione dell indagine professionale, sia il processo riflessivo connesso a questioni teoriche ed empiriche. L elaborato finale può altresì costituire un ottimo terreno esercitativo per l esame di Stato. Via Bicocca degli Arcimboldi, 8-20126 - Milano Segreteria Amministrativa tel. (++39) 02 6448 7553 Fax (++39) 02 6448 7561

III. Indicazioni pratiche: per un omogeneizzazione strutturale degli elaborati CONTENUTO Il contenuto dell elaborato deve essere costituito in modo congruo e bilanciato. Una parte teorica deve essere fondata su questioni rilevanti per la figura professionale dell assistente sociale, mentre una parte deve riferirsi a contenuti professionalizzanti. TIPOLOGIA Gli elaborati finali possono comprendere lavori di tipo sia compilativo, sia di ricerca. Per lavori compilativi si intendono elaborati che si fondano principalmente su materiali di letteratura primaria e secondaria, nell ambito di uno specifico tema di analisi. In tal ambito, possono essere annoverati una rassegna storico-critica, l analisi di una corrente di pensiero, lo studio di un periodo storico, ecc. Per lavori di ricerca si intendono elaborati che prevedono indagini sul campo o lavoro in archivi, facendo ricorso anche ad interviste, elaborazione di dati, ecc., sulla base di una ricognizione sui principali studi di riferimento. L elaborato della laurea triennale non prevede obbligatoriamente un lavoro di ricerca. Tuttavia, data la natura del Corso di Laurea, si ritiene opportuno includere, ove l argomento lo suggerisca, indagini di tipo quantitativo e/o qualitativo. SCELTA DEL TEMA Gli argomenti dell elaborato finale possono essere individuati dagli studenti sulla base di questioni di loro interesse ed essere dunque accordati col relatore prescelto in relazione al piano di lavoro della relazione finale, tempi di correzione e modalità di consegna. Tali tempi dovranno essere rispettati al fine di poter sottomettere alla commissione di laurea una relazione che possa essere valutata positivamente. Gli argomenti dell elaborato potranno essere altresì suggerite dal docente individuato dallo studente in relazione a preferenze e competenze disciplinari. In tal modo, il/la docente che avrà segnalato per tempo sul sito dedicato i propri interessi di ricerca potrà cominciare un interlocuzione formativa con lo studente. Il/la docente ha pertanto il compito di facilitare, orientare, integrare ciò che lo/la studente propone ed elabora, assumendosi le responsabilità che la direzione dell elaborato comporta, fino alla discussione finale. Si suggerisce ai docenti di prospettare agli/alle studenti temi specifici e ben delimitati, in modo da poter essere adeguatamente trattati entro un numero circoscritto di pagine ed entro un tempo ristretto, commisurato ai crediti attribuiti per la composizione della relazione finale. 2

Gli argomenti trattati possono essere sviluppati secondo diversi approcci: storico, teorico, empirico, pragmatico. I temi individuati possono riferirsi, a titolo puramente esemplificativo, a: - temi particolari e realtà delimitate, pur rimandando a questioni ben più ampie; - problematiche di ampia portata, seppur riferentesi a casi particolari; - indagini di problematiche complesse che implicano comparazioni internazionali, anche a partire dalle esperienze svolte dagli studenti nei programmi Erasmus; - ampliamento della rosa delle tematiche solitamente proposte. IMPOSTAZIONE GENERALE Dopo la scelta dell argomento in base a un iniziale domanda di ricerca e riferendosi a quanto studiato o esperito, lo/la studente dovrà: Inquadrare la questione scelta in un più ampio contesto connesso alla professione dell assistente sociale. A partire dalla domanda generale della relazione finale, far emergere il tema specifico che si intende trattare, sottolineando la sua valenza teorica e rilevanza empirica e indicando le linee di sviluppo della tesina. Sviluppare gli argomenti teorici o il caso empirico scelto in modo coerente, rispetto alla domanda e alle premesse iniziali. Sintetizzare il percorso che si è compiuto e la tesi alla quale si è giunti. STRUTTURAZIONE DELLA RELAZIONE FINALE La relazione finale deve essere sviluppata, tenendo conto della struttura seguente, e deve prevedere un numero minimo di 70 pagine e un numero massimo di 90 pagine. Indice: indicazione dei capitoli e bibliografia. Introduzione: indicazione della domanda di ricerca, il perché della scelta dell argomento, le questioni da analizzare, le motivazioni che hanno spinto le/ gli studenti a scegliere un determinato argomento per la relazione finale secondo un autovalutazione del percorso di studi fatto, la metodologia impiegata nel corso della ricerca (raccolta bibliografica, interviste, focus group, archivi, ecc.). Svolgimento: suddiviso in paragrafi con titoli: o Analisi e commento di quanto è stato scelto, con individuazione delle questioni sollevate. o Sviluppo della questione posta, secondo un impostazione teorica o empirica, in relazione alle problematiche poste all inizio. Conclusioni 3

Bibliografia e sitografia (si veda alla fine l appendice sulle modalità di citazione). FONTI Il/ la docente dovrebbe contribuire a: far acquisire abilità tali da far sì che lo/la studente possa accedere senza difficoltà a fonti librarie, informatiche e archivistiche, in modo tale da poterne fare un uso ragionato e selettivo, affidandosi a fonti documentate (e non solo a Wikipedia); fornire indicazioni per una corretta utilizzazione e modalità di citazione delle fonti; ricordare che le citazioni di testi non contenute fra virgolette di apertura e di chiusura sono da considerare come plagio, ovvero come un indebito utilizzo del lavoro altrui, mascherato da prodotto del proprio ingegno; sottolineare dunque il fatto che la realizzazione della relazione finale non è concepibile come un semplice lavoro di copia e incolla, ma di elaborazione personali di testi letti. Il plagio è legalmente perseguibile; controllare la puntuale redazione della bibliografia e della sitografia, secondo indicazioni coerenti, come riportate nella sezione Appendice. ASPETTI REDAZIONALI Per le norme redazionali si vedano le indicazioni riportate alla fine del documento. Si pregano i docenti di attenersi scrupolosamente a tali indicazioni. IV. VALUTAZIONE La valutazione dell elaborato finale viene formulata, tenendo conto della qualità dello scritto, a cui si aggiunge la capacità di esposizione dello/a studente in sede di commissione di laurea. Nella valutazione dell elaborato, particolare attenzione dovrà essere posta a: Individuazione e originalità dell argomento scelto. Capacità analitica nel commentare i testi, i casi di studio e i risultati dell eventuale indagine. Chiarezza nella formulazione degli argomenti e nella redazione dell elaborato. Abilità nel sostenere le tesi proposte. Bibliografia esaustiva. APPENDICE: MODALITÀ DI CITAZIONE Citazioni nel testo 4

Mettere direttamente nel testo gli autori di cui si vuole indicare un testo o una citazione come segue: (cognome autore, anno di pubblicazione), oppure: (cognome autore, anno pubblicazione del testo: numero delle pagine citate). Tutte le citazioni prese da libri, materiali o affermazioni altrui devono essere fedelmente riportate nel testo e messe fra virgolette. Riportare dunque il nome dell autore, anno di pubblicazione, numero delle pagine da cui è tratta la citazione. Evitare di fare citazioni troppo lunghe. Nel qual caso dividerle in più parti. Note Scrivere note a piè di pagina, solo se contengono informazioni o commenti di una certa lunghezza, che si preferisce non mettere direttamente nel testo, per non appesantire la lettura. Bibliografia La bibliografia generale va alla fine, compilata secondo le indicazioni qui di sotto riportate. Autori vanno riportati in ordine alfabetico, a partire dal cognome. Esempi di citazione: Libro scritto da uno o più autori: Giddens, Anthony (2008). La trasformazione dell'intimità, Bologna, il Mulino. Libro curato da uno o più autori: Ferrario Franca, Muschitiello Anna (2004) (a cura di). Complessità e servizio sociale nel sistema giustizia, Milano, Franco Angeli. Saggi in libri autorali o collettanei, con citazione di pagine: Arendt Hannah (2004). La conquista dello spazio e la statura dell uomo. In: Id, Verità e politica, a cura di V. Sorrentino, Torino, Bollati Boringhieri, pp. 79-99. Saggi in riviste, con citazione di pagine: Närhi Kati (2002). Social workers' conceptions of how the local living environment is related to social exclusion. In: European Journal of Social Work, vol. 13, n. 1, pp. 255-267. Testi rinvenuti in internet con autore identificabile e pagine indicate: Usare la stessa modalità di citazione - a seconda dei casi utilizzata per i saggi in libri o riviste. 5

Citazione di manoscritti: Rossi Marco (2011). New perspectives for social workers, relazione presentata alla conferenza internazionale: Social Workers in a global age, Londra, 13-15 aprile 2011. Riviste o numeri monografici: Stato Mercato (2002). Che cos è pubblico?, numero monografico, n. 2. Istituzioni: United Nations Development Programme (UNDP) (2004). Human Development Report. Cultural Liberty in Today s Diverse World. Oxford, Oxford University Press. Sitografia Citare nella sitografia l indirizzo preciso delle pagine consultate (e non solo l indirizzo della home page di un sito), unitamente alla data di accesso alle stesse pagine. Per organizzazioni, associazioni, etc: Human Rights Watch: www.hrw.org - ultimo accesso (data). United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR): www.unhcr.org 6