La bioetica tra fede e ragione

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Transcript:

La bioetica tra fede e ragione PROF. ANDREA PORCARELLI D o c e n t e d i P e d a g o g i a g e n e r a l e e s o c i a l e a l l U n i v e r s i t à d i P a d o v a D o c e n t e d i E t i c a g e n e r a l e a l l o S t u d i o F i l o s o f i c o D o m e n i c a n o d i B o l o g n a C o o r d i n a t o r e d e l G r u p p o d i S u p p o r t o c o s t i t u i t o p r e s s o i l S e r v i z i o I r c d e l l a C E I M e m b r o i n q u a l i t à d i e s p e r t o d e l l a C o n s u l t a d e l l U f f i c i o N a z i o n a l e p e r l e d u c a z i o n e, l a s c u o l a e l u n i v e r s i t à d e l l a C E I Monreale 2 luglio 2013

Bioetica ed emergenza educativa 2 Dittatura del relativismo Visione distorta della libertà Una «paideia difficile» Crisi dell autorità educativa Diffondersi di un immaginario tecnologico Come educare ad una cultura della vita?

La capziosa contrapposizione tra «bioetica cattolica» e «bioetica laica» Dal punto di vista «laico» 3 Si afferma che la bioetica personalista è tale perché «cattolica», dunque non avrebbe un fondamento razionale (ma fideistico o autoritario) e non potrebbe aspirare a «dettar legge» in una società o in uno stato autenticamente «laici» «si possano individuare due grandi modelli teorici, i quali si ispirano a due concezioni generali del mondo e a due distinte filosofie: una di matrice religiosa e l altra di matrice laica. Il primo modello è rappresentato dalla bioetica cattolica della sacralità della vita (...). Il secondo modello è rappresentato dalla bioetica laica della qualità della vita». (G. Fornero, Bioetica cattolica e bioetica laica, Bruno Mondadori, 2005)

Dal punto di vista «cattolico» Il magistero della Chiesa (es. Paolo VI, Humanae vitae) afferma che i temi in questione appartengono alla legge morale naturale, dunque sono accessibili alla ragione umana, con cui la Chiesa stessa li legge, pur giovandosi del dialogo costante con la Rivelazione «Pur tra difficoltà e incertezze, ogni uomo sinceramente aperto alla verità e al bene, con la luce della ragione e non senza il segreto influsso della grazia, può arrivare a riconoscere nella legge naturale scritta nel cuore (cf. Rm 2,14-15) il valore sacro della vita umana dal primo inizio fino al suo termine, e ad affermare il diritto di ogni essere umano a vedere sommamente rispettato questo suo bene primario. Sul riconoscimento di tale diritto si fonda l umana convivenza e la stessa comunità politica». (Giovanni Paolo II, enciclica Evangelium vitae, 1995, n. 2) 4

Dal punto di vista personalista 5 Si fa riferimento ad una metafisica della persona e ad un etica della dignità della medesima che chiedono di essere discusse (ed eventualmente confutate) razionalmente e nel merito (non aprioristicamente e con un sofisma) Rispetto alle realtà infraumane la persona è trascendente dal punto di vista ontologico e assiologico: la persona, in quanto capacità di autocoscienza e autodeterminazione, supera per novità, livello ontologico e valore, il mondo materiale; è il mondo che prende significato nella persona umana che rappresenta il fine dell'universo. (E. Sgreccia, già citato ieri)

Alcuni «temi caldi» 6 Emersi dai vostri lavori di gruppo (Mi scuso fin d ora per il fatto di non poter fare altro che toccare alcuni punti di attenzione ma questo è motivato dalla ricchezza dei vostri spunti )

«Non giudicate» in che senso? 7 Moralità oggettiva / imputabilità soggettiva L atto di coscienza è un GIUDIZIO, precisamente un giudizio della ragion pratica che collega le caratteristiche di un azione compiuta o da compiere con le esigenze della legge morale smettere di «giudicare» in questo senso, significa smettere di agire secondo coscienza Un conto è la moralità oggettiva di un azione (l uccisione di un essere umano innocente è un omicidio), un conto è la «imputabilità soggettiva» che suppone piena avvertenza e deliberato consenso (solo Dio vede nei cuori) Un problema a parte è quello di quell opera di misericordia spirituale così fuori moda (consigliare i dubbiosi) e di quella pratica di carità ancor più fuori moda (correzione fraterna)

Eutanasia / accanimento terapeutico 8 L uccisione diretta di un essere umano innocente viene chiamata in certi casi «eutanasia» (buona morte), per una mistificazione antilinguistica La cosiddetta «eutanasia indiretta» (es. sospensione dell alimentazione) non è differente sul piano etico Diverso è il fatto che una cura (es. terapia del dolore) abbia come «effetto collaterale» un accorciamento della vita Le cosiddette «cure futili» (concetto più pertinente rispetto ad «accanimento terapeutico») non sono eticamente conformi alla dignità della persona

Il «testamento biologico» Di per sé è un «ossimoro», soprattutto nella sua forma «forte» (da cui deriva il termine «testamento» Non c entra nulla con il «consenso informato» (ogni atto libero suppone la «contestualità») Storicamente è una sorta di «grimaldello» utilizzato dai gruppi pro-eutanasia per iniziare ad aprire dei varchi nelle legislazioni che non consentono l eutanasia stessa in attesa di passare ad una fase successiva 9

Fecondazione artificiale 10 L atto della fecondazione (artificiale) è «innaturale» (speculare alla contraccezione) A differenza della contraccezione, «se riesce», nell istante in cui raggiunge il suo fine inizia ad esistere un nuovo soggetto della specie umana (una persona) e ci si può interrogare sulla «dignità del contesto» del suo iniziare ad esistere (il che non c entra con la dignità della persona) Vi sono poi delle «circostanze», tra cui: la «dispersione di embrioni» (attualmente non eliminabile), la fecondazione eterologa, dei «single», delle coppie gay, col seme di un defunto, con utero in affitto

Uso di cellule staminali Le cellule staminali (totipotenti o multipotenti), si possono distinguere eticamente parlando per la loro provenienza: Da individui adulti, Da cordone ombelicale, Da aborti naturali Da aborti procurati Da fecondazione artificiale o addirittura clonazione Il giudizio morale non dipende dal fine (che è di sperimentazione terapeutica), ma dalla «provenienza» delle cellule 11

Cura delle persone omosessuali e «Gay Pride» 12 Cfr. 2 lettere della Congregazione della dottrina della fede (del 1986 e del 2003) Un conto è la valutazione morale sui comportamenti omosessuali, un conto sono le tendenze o inclinazioni, un conto è il rispetto dovuto sempre a tutte le persone Altro è la pretesa di equiparare il matrimonio e le unioni-gay, a cui si collega un atteggiamento sempre più aggressivo nei confronti di chi propone una diversa visione della società Discernere i comportamenti, accogliere ed ascoltare le persone resta sempre la regola aurea (S. Agostino)

Alcuni temi specifici Trapianto e donazione di organi Contraccezione e la cosiddetta «contraccezione d emergenza» il problema dell uso del condom tra coniugi in caso AIDS conclamato L aborto proposto dalle strutture ospedaliere, in seguito a violenza sessuale, ecc. 13

La Chiesa «Madre e Maestra» Vi sono dei «no» (ai «valori avariati») che in realtà sono dei «sì» ad una visione ricca, piena, coraggiosa dell uomo e della vita Il vero problema è quello di accompagnare le persone perché possano sentire la «nostalgia» dei valori autentici e capire concretamente che dopo essere caduti l importante è «non restare caduti» Resta importante non cedere alla mentalità di questo mondo: troppi sono i cristiani che sembrano «fare il tifo» perché la Chiesa abbracci i «valori» della laicità e non perché il mondo si converta e creda 14

Il ruolo specifico dell Idr in ordine all insegnamento della bioetica 15