... Le acque come risultato. "tettoniche" (le. riscaldamento LE COSTE. tra. rocce".



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Cognome... Nome... Le acque marine modellano i litorali attraverso l azione delle correnti, delle maree e soprattutto delle onde; questa azione si manifestaa attraverso processi di erosione, trasporto e deposito (sedimentazione): come risultato la morfologia delle coste subisce continui cambiamenti, in base alla natura e alla struttura delle rocce che si affacciano sul mare. Vi è poi un altro fattore non trascurabile che intervienee nel modellamento del profilo costiero ed è connessoo alle variazioni del livello del mare e al conseguente spostamento della linea di costa; il livello del mare può infatti cambiare sia in seguito al sollevamento o all abbassamento delle terre emerse, dovuti a cause "tettoniche" (le stesse che provocano la formazione delle montagne), sia in seguito a vicende di raffreddamento e dell acqua è bloccata come ghiaccio sui continenti, mentre si ha un innalzamento nei periodi più caldi in seguito allaa fusione dei ghiacci. L azione modellatrice del mare può essere: prossimità del litorale e le coste basse che sono in genere sabbiose; queste comprendoo no le scogliere coralline. LE COSTE ALTE distruttiva,, se prevale l erosione che determina un arretramento della linea di costa; costruttiva, se prevalee la deposizione del materiale trasportato dal mare stesso, che causa un avanzamento della linea di costa. IL MARE MODELLA LE COSTE riscaldamento climatico: si ha un abbassamento del livello del mare nei periodi glaciali, perché una parte Si distinguono due tipi fondamentali di coste: le coste alte, in genere rocciose per la presenza di rilievi in Le onde sono il principale fattore di erosione delle coste alte. Le rocce delle formazioni costiere sono soggettee all opera di disgregazione meccanica delle onde, che si abbattono con violenza su di esse, insinuandosi tra le loroo fratture e colpendolee con i ciottoli e la sabbia che le onde stesse trascinano con sé. Questa azione erosiva delle onde, chiamataa abrasione, è agevolata dall alterazione chimica operataa dall acqua salata e dall azione di certi molluschi, detti litodomi, che " perforano le rocce". ll lavorìo del moto ondoso sulle coste alte fa assumere a queste la forma caratteristica di un alta parete ripida o strapiombante detta falesia, che viene scavata alla base fino a provocare il crollo della roccia soprastante: la parete arretraa quindi progressivamente verso terra; il materiale frantumato distaccatosi dalla parete rocciosa si dispone alla base della falesia formando una piattaforma di abrasione che la protegge dall azione del mare e da un ulterioree arretramento.

L azione erosiva del mare sulle falesie può portare alla formazione di grotte; nel caso dei promontori la roccia può essere scavata da parte a parte; si formano archi naturali che, con il progredire dell erosione, sono soggetti a crollo; rimangono allora torrioni di roccia chiamati faraglioni oppure scogli, isolati dalla costa. Tra le coste alte originate da variazioni del livello del mare si citano: 1. I fiordi, strette e profonde insenature, lunghe anche più di 100 km, che si sono formate per sommersione di antiche valli glaciali invase dal mare; hanno la tipica forma a "U" e sono numerose in Norvegia; 2. Le coste a rìas sono tipi di coste notevolmente articolate, caratterizzate dall'alternarsi di profonde insenature, quali baie, golfi, cale, prominenze rappresentate da punte, capi e penisole. Sono frequenti le isole e gli scogli. La causa determinante è una ingressione marina che penetra negli estuari e nelle valli fluviali dal tipico profilo trasversale a V. La variabilità delle forme deriva dalla presenza di tratti di costa facilmente erodibili e di tratti più resistenti e dall'andamento trasversale o longitudinale delle strutture tettoniche. Coste di questo tipo sono quelle della Liguria, della Galizia spagnola, della Corsica occidentale, Grecia centromeridionale. LE COSTE BASSE Le coste basse sono il risultato della deposizione di detriti trasportati dal moto ondoso e dalle correnti; I detriti comprendono quelli prodotti dall erosione marina delle coste rocciose e soprattutto quelli trasportati dai fiumi in corrispondenza dei delta fluviali. La forma più caratteristica, anche se non esclusiva, delle coste basse è la spiaggia (è frequente la presenza di spiagge anche tra le insenature delle coste alte, dove I azione delle onde e delle correnti è più attenuata). Le spiagge sono costituite da materiale detritico sciolto, formato da sabbia e ghiaia che si muove di continuo per effetto del moto ondoso e delle correnti litoranee che si generano in seguito a tale moto. ll tratto di spiaggia dove si frangono le onde è la battigia: qui l acqua compie un continuo movimento di risalita verso terra (flutto montante) e uno di discesa verso il mare (risacca).

Le onde non sono quasi mai perfettamente parallele alla linea di costa, ma si presentano con una certa inclinazione: di conseguenza la direzione del flutto montante è obliqua rispetto alla spiaggia, mentre quella della risacca è perpendicolare. La combinazione dei due moti determina un trasporto della sabbia (trasporto litoraneo), con un andamento detto a dente di sega". In pratica la sabbia viene continuamente erosa in un tratto e rideposta in un tratto successivo; inoltre, sempre a causa dell inclinazione delle onde, si producono delle deboli correnti parallele alla riva (correnti litoranee) che trasportano in sospensione particelle di sabbia; infine, quando il moto ondoso è accentuato, si fa sentire l effetto anche di correnti dirette verso il largo. In certe situazioni i sedimenti vengono trasportati in mare e deposti a una certa distanza dalla riva, dove si accumulano progressivamente fino a emergere formando un cordone litoraneo o lido, una lingua di sabbia parallela alla linea di costa: se un cordone litoraneo chiude un insenatura, lasciando solo stretti passaggi di comunicazione con il mare, si forma una laguna, di cui un esempio molto noto è la laguna di Venezia; se il cordone litoraneo è ininterrotto, impedendo ogni comunicazione con il mare, si formano laghi costieri (ne sono esempi i laghi pugliesi di Varano e di Lesina). In altri casi si sviluppano cordoni sabbiosi, detti tomboli, che uniscono alla terraferma isole vicine alla costa, trasformandole in penisole. In generale, le coste basse sono soggette a una naturale evoluzione nel tempo, risultato dell azione combinata del moto ondoso, delle correnti e dei fiumi i quali riforniscono il mare di sedimenti. Se complessivamente l erosione prevale sulla deposizione si avrà un arretramento della spiaggia; viceversa si avrà un suo avanzamento. L attività umana può influenzare in modo rilevante l equilibrio tra accumulo ed erosione, soprattutto favorendo quest ultimo processo.

Un tipo particolare di coste basse sono le scogliere coralline, presenti nelle calde acque tropicali poco profonde. Sono, come sappiamo, imponenti costruzioni formate dall accumulo degli scheletri costituiti da carbonato di calcio di coralli, cementati dalle secrezioni di alcuni tipi di alghe che li trasformano in strutture calcaree rigide, in grado di resistere all impatto delle onde. Si distinguono in: frange coralline o scogliere marginali, quando sono molto vicine o direttamente unite alla costa, come accade spesso intorno a isole oceaniche; barriere coralline quando si formano parallelamente alla costa, separate da questa da lagune: la più estesa è la Grande Barriera lungo le coste orientali dell Australia; atolli, che sono scogliere coralline dalla tipica forma ad anello che racchiude al proprio interno una laguna poco profonda; la spiegazione dell origine degli atolli si basa su un ipotesi, tuttora ritenuta valida, proposta da Charles Darwin nel 1840. Gli atolli deriverebbero da frange coralline formatesi intorno a isole vulcaniche, una volta cessata l attività eruttiva; in seguito allo svuotamento della camera magmatica, l isola sprofonderebbe gradualmente nel corso di millenni, fino a inabissarsi completamente, mentre i coralli continuerebbero a crescere verso l alto formando una scogliera emergente a forma di anello, intorno a una laguna bassa centrale.

EVOLUZIONE DI UNA COSTA FRASTAGLIATA Possiamo riassumere l azione che il mare esercita sulla configurazione delle coste con un modello rappresentato nella figura, che mostra le principali modificazioni che subisce una costa che inizialmente si presenti irregolare, cioè molto frastagliata. Mentre l azione erosiva delle onde sui promontori dà origine a falesie, i sedimenti, anche quelli di provenienza fluviale, sono trasportati lungo la costa: questo materiale in parte viene depositato nelle baie formando spiagge, in parte va a formare frecce litoranee e cordoni litoranei. Si osservi come la linea di costa tenda a una certa rettificazione ; proseguendo nel processo, la costa verrà alla fine ad assumere un profilo lineare. L EROSIONE DELLE SPIAGGE IN ITALIA Le coste italiane, tra terraferma e isole, hanno uno sviluppo di circa 8350 km; di queste, circa 3600 km sono costituite da spiagge, che per un terzo, circa 1200 km, sono decisamente in erosione, con arretramenti medi superiori ai 25 m negli ultimi 50 anni; a questa stima, che pone l Italia tra i Paesi a più alto rischio di erosione costiera in Europa, è giunto il Servizio di Difesa delle Coste, attivo nell ambito dell Agenzia per la Protezione dell Ambiente. Le regioni più colpite sono la Sicilia, con 313 km di coste in erosione, la Calabria, con 208 km, la Puglia (127 km), la Sardegna (107 km), il Lazio e la Toscana con rispettivamente 63 km e 60 km. Rispetto alla lunghezza delle coste, la maggiore percentuale di arenili in arretramento è quella delle Marche con il 39% dei litorali regionali, seguita dalla Basilicata (38%), Molise (35%), Calabria (32%). Al danno ambientale si aggiunge quello economico, per centinaia di milioni di euro l anno, legati alla perdita di attività turistiche. Sempre negli ultimi 50 anni, in Italia ben 54 km 2 sono stati soggetti a erosione significativa e il bilancio complessivo tra le aree in arretramento e quelle in avanzamento è negativo, con una perdita definitiva di territorio costiero di circa 5 km 2. Interi arenili sono scomparsi o sono fortemente arretrati e il fenomeno dell erosione appare destinato ad aggravarsi nel futuro.

Le cause della continua erosione delle coste vanno ricercate in parte nelle variazioni del livello del mare, risalito di oltre 100 m negli ultimi 16.000 anni (si sta tuttora innalzando di circa 1 mm all anno); in parte prevalente, tuttavia, i fenomeni erosivi sono da collegarsi soprattutto a interventi dell uomo, spesso dissennati, quali: urbanizzazioni lungo i corsi dei fiumi; cementificazione degli argini; estrazioni ghiaia e sabbia dagli alvei fluviali, in particolare del Po; disboscamenti; costruzioni di dighe senza senza adeguate valutazioni di impatto ambientale. Ciò ha fortemente ridotto la capacità dei fiumi di trasportare sedimenti al mare, fondamentale per il mantenimento del naturale e delicato equilibrio delle aree costiere e soprattutto delle spiagge. Tali cause primarie sono state aggravate dall urbanizzazione delle coste spesso incontrollata e dalla costruzione scriteriata di opere di difesa che hanno provocato danni maggiori di quelli che volevano evitare. Inoltre, alcune tecniche di pesca praticate soprattuto nel recente passato non hanno tenuto conto di alcuni fondamentali ecosistemi marini tipici del Mediterraneo, come le praterie di posidonia (un erba tipica dei fondali sabbiosi). L uso delle reti a strascico, gettate troppo vicine alle linee di costa, ha distrutto molte di tali praterie che, oltre a costituire un habitat ideale per molti organismi marini, contribuiscono in modo rilevante a fissare i fondali e di conseguenza a proteggere le spiagge, attenuando il moto ondoso. Tra gli interventi immediati più efficaci per contrastare l erosione delle spiagge vi è quello che prevede riporti di sabbia, ricorrendo prioritariamente all impiego di sabbia sottomarina e installando barriere di difesa frangiflutti che tengano conto della dinamica costiera locale.

GUIDA ALLO STUDIO 1. In quale tipo di coste e attraverso quale meccanismo si formano le falesie? 2. Che cosa sono i fiordi? 3. In quale tipo di coste e in che modo si originano le spiagge? 4. Come si forma una laguna? 5. Che cos è un tombolo? 6. Sono classificate come coste basse: a. fiordi b. falesie c. scogliere coralline d. coste a rias

7. Completa le seguenti frasi scrivendo i termini opportuni. a. Movimenti del mare non provocati dal vento... b. Le onde generate per azione diretta del vento... c. Si formano quando la cresta di un onda, a causa del vento, si rovescia in avanti schiumeggiando... d. Movimento di ritorno al mare di un onda dopo che si è rovesciata su una spiaggia... e. La Corrente del Golfo è un esempio di corrente superficiale... f. La direzione di una corrente superficiale è influenzata dalla forza di... g. Dislivello tra l alta e la bassa marea... h. Le maree di massima ampiezza si verificano quando il Sole, la Terra e la Luna si trovano... i. Tratto di spiaggia dove si frangono le onde... j. Cordone sabbioso che unisce un isola alla terraferma... 8. Le acque marine modellano i litorali attraverso tre processi: a.... che ha azione distruttiva b.... c.... che ha azione costruttiva. 9. Le coste si dividono in: a.... in genere rocciose b.... in genere sabbiose 10. Qual è il principale fattore di erosione delle coste alte? Come viene definito?