AREA COLLE MATTIA - MONTECOMPATRI Figura 1 - Carta tematica; fonte ente regionale ARSIAL L azienda pilota di riferimento per l areale, in cui è presente una capannina Agrometereologica dell ARSIAL (http://www.arsial.it/portalearsial/agrometeo/) (Fig. 1), ricade nella zona viticola compresa tra l areale a denominazione DOC Frascati DOCG Frascati Superiore e DOC Montecompatri Colonna o Colonna (Fig. 2). CARATTERISTICHE DELLO ZOLFO Lo zolfo agisce allo stato elementare come vapore sul micelio e sulle spore del parassita. La sua azione danneggia diversi aspetti della biologia del fungo (meccanismo di azione multisito ) non permettendo, di conseguenza, l insorgere di fenomeni di resistenza. Poiché lo zolfo funziona in fase di vapore, le basse temperature e l elevata umidita relativa ne riducono l efficacia. Con temperature elevate (oltre i 25 C) lo zolfo sublima velocemente e garantisce una copertura per tempi limitati (4 o 5 giorni), mentre con temperature più basse l azione e prolungata. Lo zolfo e un prodotto non compatibile con oli minerali e antiparassitari a reazione alcalina (polisolfuri, poltiglia bordolese, ecc.) ed ha un azione secondaria contro gli acari. Sul mercato e disponibile una vasta gamma di prodotti contenenti zolfo in diverse formulazioni.
1 Figura 2 - area DOC Montecompatri Colonna (Sx), area DOC-DOCG Frascati (Dx) Il presente bollettino fitosanitario è stato redatto sulla base dei dati registrati dalla capannina ARSIAL e delle previsioni meteo, dei monitoraggi effettuati in azienda e delle allerte fornite dai modelli epidemiologici presenti sulla piattaforma web vite.net sviluppato da Horta, spin off dell Università cattolica del Sacro Cuore (www.hortasrl.com). PREVISIONI METEO COLLE MATTIA MONTE COMPATRI Figura 3 - Le previsioni sul punto stazione di Figura 1 sono state sviluppate da Horta in collaborazione con ilmeteo.it. Giovedì 27 aprile Precipitazioni a partire dalla mattinata. Si prevede la caduta di circa 12 mm di pioggia nell arco della giornata, ma una maggiore concentrazione nelle ore serali. La temperatura minima subirà un innalzamento rispetto a quella rilevata negli ultimi giorni (11 C), e la massima stazionaria sui 19 C. Umidità intorno al 78%. Venti moderati provenienti da Sud/Sud-Est con una velocità massima di circa 26 Km/h. Venerdì 28 aprile Precipitazioni tra la notte del 27 aprile e la mattinata del 28. Si prevede la caduta di circa 15 mm di pioggia nella 1 parte della giornata, con schiarite e cielo sereno nella 2 parte. La temperatura minima scenderà nella notte tra il 27 e il 28 aprile fino a raggiungere i 5 C, e la massima sarà di circa 15 C. Umidità intorno al 77%. Venti moderati provenienti da Sud-Ovest con una velocità di circa 22 Km/h. Sabato 29 aprile Non sono previste precipitazioni. Cielo sereno nell arco della giornata. La temperatura minima raggiungerà circa 3 C nelle prime ore del mattino per poi salire fino a 17 C nelle ore centrali della giornata. Umidità intorno al 60%. Venti moderati provenienti da Nord-Ovest.
2 Domenica 30 aprile Non sono previste precipitazioni. Cielo sereno nell arco della giornata con nubi sparse sui rilievi nel pomeriggio. La temperatura minima subirà un rialzo intorno ai 7 C. La massima supererà i 18 C nelle ore centrali della giornata. Umidità intorno al 56%. Venti deboli provenienti da Ovest. Attendibilità delle previsioni meteo e sul fatto che sono relative al punto stazione, quindi estendibili alla zona con cautela. FASE FENOLOGICA Nel vigneto pilota è stata rilevata la fase fenologica di COMPARSA DELLE INFIORESCENZE, Grappoli nettamente visibili (4-6 foglie spiegate) per le varietà precoci (scala BBCH 53) e di Grappoli separati (le infiorescenze si ingrossano, i bottoni fiorali sono ancora agglomerati) per quelle più tardive (scala BBCH 55). Figura 4 Dettaglio della fase fenologica Dopo il precoce avvio del germogliamento, i bruschi abbassamenti termici rilevati il 19-20-21 aprile hanno determinato danni da freddo, soprattutto nei fondivalle ed aree limitrofe, con allessature dei germogli, che in alcuni casi sono apparsi completamente compromessi. La situazione appare comunque variegata, con differenze legate a varietà, esposizione, tipo di impianto e gestione del suolo.
3 QUADRO FITOPATOLOGICO In Produzione BIOLOGICA e DIFESA INTEGRATA VOLONTARIA la quantità massima di rame impiegabile in un anno è di 6 kg/ha di sostanza attiva. OIDIO (Erysiphe necator). La stagione 2017, dopo un inverno relativamente mite, si prospetta molto favorevole per l oidio, in particolar modo per la forma svernante su gemma e la conseguente comparsa dei tipici sintomi di germogli a bandiera. Nell azienda pilota, durante i monitoraggi, non sono stati riscontrati germogli a bandiera. Con temperature superiori alla media stagionale e con pochi millimetri di precipitazioni nella prima settimana di aprile, per le varietà più precoci che presentavano 3-5 foglie, è stata prevista, nell azienda pilota, un infezione ascosporica di Oidio, i cui sintomi sono attesi per la corrente settimana. Per individuare i sintomi delle infezioni ascosporiche è necessario ispezionare con cura le foglie basali dei germogli, specie nella pagina inferiore. Un esempio dei sintomi da ricercare è riportato in Figura 5; si tratta di sintomi differenti da quelli abituali, normalmente presenti a stagione più avanzata. ATTENZIONE ALLE VARIETÁ PIÙ SENSIBILI ALL OIDIO: Chardonnay; Moscato; Malvasia; Sangiovese; Montepulciano. Figura 5 - Oidio sintomi di infezioni ascosporiche, pagina superiore (Dx), pagina inferiore (Sx). PERONOSPORA (Plasmopara viticola). Non sono state riscontrate allerte d infezione per l azienda pilota, né sono stati osservati sintomi durante i monitoraggi. Oospore in ritardo. L inverno e l inizio primavera decisamente siccitosi (piovosità media di marzo di 10 mm e inferiore al mm per questa prima parte di aprile) hanno però determinato un forte ritardo nella maturazione delle oospore di Plasmopara viticola rispetto all anno scorso. Negli areali che hanno registrato solo lievi precipitazioni tra il 22 e il 25 marzo la percentuale di maturazione delle oospore non era infatti arrivata al 70%. TIGNOLETTA (Lobesia botrana). Attraverso cattura è stato riscontrato l inizio del volo della prima generazione (ANTOFAGA) e il numero di individui è in crescita. Sulla prima generazione non è previsto alcun intervento insetticida per chi aderisce a tecniche di produzione integrata.
4 Figure 6 - TIGNOLETTA (Lobesia botrana): prime catture MAL DELL ESCA. Asportare le piante irrimediabilmente colpite ed allontanare i residui dal vigneto. Pulire e disinfettare periodicamente gli attrezzi di potatura passando da pianta a pianta, soprattutto in occasione di grossi tagli. Figura 7 - Piante di vite morte distinguibili in maniera evidente a ripresa vegetativa SISTEMI DI PRODUZIONE INTEGRATA OIDIO: esiste un rischio di infezioni ascosporiche nei prossimi giorni. In particolare, nell azienda pilota, le infezioni sono previste per giovedì 27. Si suggerisce pertanto: Nelle aree a basso rischio, intervenire con zolfo. In questa fase di maggiore sensibilità dei tessuti, sono preferibili formulati liquidi o bagnabili (sconsigliati i micronizzati o polverulenti); nel caso di trattamenti ripetuti, intervenire a distanza di 8-10 giorni, rispettando comunque l etichetta. Nelle aree ad alto rischio o in caso di comparsa di macchie ascosporiche, si suggerisce di intervenire con Zolfo o/e con prodotti di copertura quali Meptildinocap e Quinoxifen (al massimo 2 interventi all anno per tutti) o/e con prodotti endoterapici quali Spiroxamina (al massimo 3 interventi all'anno) e Bupirimate (al massimo 2 interventi all anno). In vigneti con elevata incidenza di germogli a bandiera, intervenire con trattamenti eradicanti usando i prodotti precedentemente citati, mantenendo intervalli brevi e le dosi indicate in etichetta per questo tipo di applicazioni. PERONOSPORA: esiste un rischio di infezioni peronosporiche nei prossimi giorni. Si suggerisce pertanto:
5 Nelle aree a basso rischio, intervenire con Sali di rame in miscela con coadiuvanti adesivanti (es. resine terpeni) per ridurne la dilavabilità. Nelle aree ad alto rischio o in presenza di sintomi, intervenire con prodotti rameici e/o ditiocarbammati (metiram, mancozeb, propineb - per un massimo di 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità) o/e dithianon (copertura) o/e folpet (copertura). Per migliorare l attività e la persistenza si consiglia l aggiunta di fosfonato di K o fosetil-al (sistemici) ATTENZIONE: tra Ditianon, Folpet, Mancozeb al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità. SISTEMI DI PRODUZIONE BIOLOGICA Tutte le operazioni colturali devono volgere a mantenere l equilibrio vegeto-produttivo delle piante, al fine di aumentare le difese naturali. OIDIO: esiste un rischio di infezioni ascosporiche nei prossimi giorni. In particolare, nell azienda pilota, le infezioni sono previste per giovedì 27. Si suggerisce pertanto: Si raccomanda di intervenire in modalità preventiva, con prodotti a base di zolfo bagnabile o liquido (miscelati con adesivanti che ne riducano la dilavabilità) a dosi elevate, sempre nel rispetto dell etichetta, o bicarbonato di potassio. PERONOSPORA: esiste un rischio di infezioni peronosporiche nei prossimi giorni. Si suggerisce pertanto: Nelle aree a basso rischio, intervenire con poltiglia bordolese o ossi-cloruro di rame in miscela con coadiuvanti adesivanti (es. resine terpeni), per ridurne la dilavabilità. Nelle aree ad alto rischio o in caso di presenza dei sintomi, intervenire tempestivamente con idrossido di rame alla dose di 400-500 g di sa/ha, prima e dopo le precipitazioni. L idrossido di rame, essendo facilmente dilavabile, necessita essere abbinato con adesivanti. PRINCIPALI STRATEGIE ANTI-RESISTENZA Il fenomeno si manifesta con problemi di riduzione di efficacia dei principi attivi usati nei diversi settori della difesa (fungicidi, insetticidi, diserbanti). Per questo sono state definite le principali azioni anti-resistenza, riportate nel paragrafo Note e limitazioni d uso del Disciplinare Regionale di Difesa Integrata Volontaria della Vite, cliccando il link DIFESA FRUTTICOLE (PAG. 71-78), qui di seguito: http://www.agricoltura.regione.lazio.it/binary/prtl_sfr/tbl_introduzione/2_difesa_frutticole_2017.pdf
6 In sintesi le principali azioni da intraprendere sono: 1) alternare durante la stagione i principi attivi con diverso meccanismo di azione: ad esempio, avvicendare lo zolfo con molecole appartenenti al gruppo degli IBS, oppure principi attivi del gruppo dei QoI con IBS o quinoline, appartenenti cioè a famiglie chimiche diverse; 2) limitare il numero di applicazioni con principi attivi ad azione mono-sito (quindi con maggiore rischio di insorgenza della resistenza) a massimo 3 per anno; 3) Usare prodotti commerciali o miscele con Sostanze attive a diverso meccanismo d azione, nel singolo trattamento; 4) Rispettare la dose minima riportata in etichetta; 5) quando si usano i QoI (Strobilurine) è consigliabile usare blocchi con al massimo 2 applicazioni consecutive e, tra un blocco e l altro, intercalare con 2 trattamenti basati su principi attivi a diverso meccanismo d azione. A cura del Servizio Fitosanitario Regionale in collaborazione con HORTA srl (http://www.hortasrl.it/) e alla rete meteo dell agenzia regionale ARSIAL (http://www.arsial.it/portalearsial/agrometeo/). Ringraziamenti vanno infine alle aziende pilota che hanno aderito al progetto.