CORSO DI RELAZIONI INTERNAZIONALI UNICAL a.a. 2014/2015 Docente: Cecilia Emma Sottilotta Mail: sottilottac@gmail.com
INTERNATIONAL POLITICAL ECONOMY I DIBATTITI CONTEMPORANEI
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LA STABILITA EGEMONICA (I) Domanda: per lo sviluppo e il mantenimento in tutto il mondo di un economia di mercato liberale, è necessario che ci sia una potenza egemone, ossia dominante sul piano economico e militare? Secondo i teorici della stabilità egemonica (Kindleberger e Gilpin in particolare), la risposta è sì. Un idea di matrice mercantilista ma con influenze liberali La potenza egemone non si limita a manipolare le relazioni economiche int.li a proprio vantaggio, ma contribuisce a creare un economia aperta di cui beneficiano tutti, non solo l egemone. 4
LA STABILITA EGEMONICA (II) Se la teoria della stabilità egemonica fosse valida dovremmo preoccuparci di cosa accade quando non c è (o viene meno) l egemone Es. il periodo tra le due guerre mondiali, in cui l atteggiamento predominante da parte degli stati fu quello di beggar thy neighbour Gli USA erano già la maggiore potenza economica mondiale, ma non vollero assumersi responsabilità egemoniche 1920: il repubblicano Harding alla presidenza - Fordney- McCumber Tariff Act,1922 : il presidente poteva abbassare o alzare una tariffa doganale del 50% più difficile per i paesi europei esportare negli USA e guadagnare dollari con cui ripagare i debiti di guerra contratti con gli USA! Lo Smoot-Hawley tariff act (1930)peggiora ulteriormente la situazione. Tra il 1929 e il 1934, commercio mondiale -66% 5
LA STABILITA EGEMONICA (III) Nel secondo dopoguerra, l egemonia USA è indiscussa. Anche la classe politica americana si convince della necessità di creare e mantenere un ordine economico liberale. Che tipo di potere è necessario perché un paese egemone possa ricoprire tale ruolo? La questione della fungibilità del potere militare Perché l esistenza di un egemone è necessaria per creare e mantenere un ordine economico liberale? Ritorniamo al concetto di fallimenti di mercato e beni pubblici la loro caratteristica è la non-escludibilità. Una volta creati, non è possibile negarne l accesso a nessuno. Il problema del free riding : perché mai qualcuno dovrebbe sostenere dei costi per fornire un bene di questo tipo, se poi tutti se ne potranno servire gratuitamente? 6
LA STABILITA EGEMONICA (IV) Perché per l egemone la posta in gioco è enorme. Esempi storici: UK tra XIX e XX secolo e USA dopo la 2 GM ( Bretton Woods = un economia mondiale basata su istituzioni che gli stessi USA potevano controllare agevolmente). USA: un comportamento almeno in parte altruistico? (es. tollerare la PAC degli europei o il protezionismo dei giapponesi) Fino agli anni 60 avanzo commerciale degli USA. Dagli anni 70 tuttavia la bilancia commerciale USA comincia ad andare in deficit. Di conseguenza cambiamenti nella politica commerciale USA 7
LA STABILITA EGEMONICA (V) Questo processo di relativo declino dell egemonia USA ampi dibattiti in seno all IPE. Argomenti a favore della necessità di un egemone: 1) Gli USA sono ancora molto forti in termini di risorse fungibili; 2) Gli USA sono particolarmente forti in termini di risorse immateriali, come la cultura popolare, l American Way of Life il cosiddetto soft power Nella politica internazionale un paese può ottenere i risultati che desidera perché altri lo seguono, ammirandone i valori, emulandone l esempio, aspirando a raggiungere il suo livello di prosperità e apertura (Nye Jr. 2002) 8
LA STABILITA EGEMONICA (VI) Ma se è così allora perché parlare di declino degli USA? Secondo S. Strange dubbie decisioni manageriali prese dagli USA. Dunque il problema reale non sono le risorse, ma una loro cattiva gestione Es. Secondo uno studio della Brown University (http://www.thepostinternazionale.it/mondo/iraq/il-prezzodella-guerra la guerra in Iraq è costata almeno 1.700 miliardi dollari, cui vanno aggiunti 590 miliardi di costi in assegni di invalidità e assistenza sanitaria futura ai veterani di guerra. NB. I costi della guerra in Vietnam: stimati in 600 miliardi di dollari del 2007 Critiche anche vs. Obama gli USA non sono un leader illuminato. Mancata regolamentazione dei mercati finanziari e crisi del 2008 9
LA STABILITA EGEMONICA (VII) Alcune obiezioni alla teoria della SE. Secondo Keohane, l egemone è necessario in un primo momento, ma una volta create, le istituzioni int.li per la cooperazione funzionano da sole anche se l egemone è in declino. Altra obiezione: anche l egemone più potente non può fare tutto da solo. Per i marxisti, egemonia USA fase specifica dell espansione capitalistica post-bellica. Cox: L egemonia USA non si basava solo sul potere materiale ma anche su valori condivisi I marxisti sottolineano anche gli elementi di disuguaglianza e gerarchia inerenti all egemonia USA Economia liberale mondiale controllo economico e politico esercitato a proprio vantaggio da una élite capitalistica occidentale 10
Keohane Jr. (2002) citato da Jackson & Sorensen (2014) NB. Siamo sicuri che la coesione nazionale nella federazione russa sia classificabile come livello medio? 11
VERO O FALSO? 12
CRESCITA E SOTTOSVILUPPO Prima degli anni 50 e 60 non ci si poneva il problema dello sviluppo Al massimo sviluppo coloniale. Cambiamento con la decolonizzazione Rivalità est-ovest e decolonizzazione Oggi lo sviluppo è, almeno sulla carta, al centro dell ONU. 13
RAPPORTO TRA POLITICA ED ECONOMIA 14
L ONU E IL PROBLEMA DELLO SVILUPPO I Millenium Development Goals (MDG) Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, ovvero 8 obiettivi che tutti gli stati ONU si sono impegnati, nel settembre del 2000, a raggiungere entro il 2015. NB. I progressi nel loro perseguimento non sono stati uniformi 15