G I O R N A T A D I S T U D I O X I V M A G G I O 2 0 1 3 O R E 9. 0 0



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4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

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GIUNTA REGIONALECAMPANIA ASL CASERTA DIREZIONE REGIONALE VV.F. COMANDO PROVINCIALE VV.F. DI CASERTA L E S T R U T T U R E S A N I T A R I E : I N N O V A Z I O N I N O R M A T I V E E M I S U R E G E S T I O N A L I I N M A T E R I A D I P R E V E N Z I O N E I N C E N D I G I O R N A T A D I S T U D I O X I V M A G G I O 2 0 1 3 O R E 9. 0 0 S A L A C O N G R E S S I H O T E L C R O W N E P L A Z A V I A L E L A M B E R T I 8 1 1 0 0 C A S E R T A

Giornata di studio: Le Strutture Sanitarie: innovazioni normative e misure gestionali in materia di prevenzione incendi M I S U R E G E S T I O N A L I E P R O C E D U R E D I S I C U R E Z Z A : U N E S E M P I O D I A P P L I C A Z I O N E E D I I N N O V A Z I O N E D O T T. I N G. G I O V A N N A R O T R I Q U E N Z D I R I G E N T E R E S P O N S A B I L E D E L S P P A S L C A S E R T A

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE 3 Il raggiungimento della sicurezza antincendio rappresenta un obiettivo fondamentale da conseguire in tutte le strutture sanitarie pubbliche e private. Le strutture sanitarie presentano numerosi elementi di rischio e requisiti peculiari che richiedono approcci, sensibilità e professionalità del tutto specifici.

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE 4 La prevenzione incendi è un insieme complesso di attività che deve considerare diverse circostanze presenti nelle strutture sanitarie pubbliche, come: a) un patrimonio edilizio vetusto: edifici ultracinquantenni, spesso con vincoli architettonici e di tutela che limitano gli interventi di adeguamento; b) la ristrettezza di risorse economiche disponibili; c) la complessità delle attività sanitarie presenti; d) l evoluzione tecnologica delle innovazioni che caratterizzano il settore sanitario; e) la pluralità di persone potenzialmente presenti; f) la polverizzazione dei ruoli e delle competenze dell organizzazione; g) l impiantistica presente all interno degli edifici realizzata per sovrapposizione di esigenze in divenire e non con una strategia sistemica; h) la mancanza di univocità dell interpretazione e della condivisione delle norme nell organizzazione.

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE A) Sicurezza sul lavoro D.Lgs. 81/08 Sezione VI GESTIONE DELLE EMERGENZE Artt. 43-46. D.Lgs. 758/1994 - artt. 19-25 5 Il CONTESTO NORMATIVO B) Prevenzione Incendi D.M. 18 settembre 2002 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private. Strutture esistenti - Scadenza termine di adeguamento: 26 dicembre 2007 (scadenza non prorogata) Art. 20 - D.lgs. 8 marzo 2006 n.139 "Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell'articolo 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229" e s.m.i; Nuovo Regolamento di Prevenzione incendi (D.P.R. 1 agosto 2011 - n. 151 e DM 07/08/2012).? C) Requisiti Strutture Sanitarie D.P.R. 14/01/97 Approvazione dell'atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private D.G.R.C n.7301/2001 termine di adeguamento prorogato per le strutture pubbliche LEGGE 8 novembre 2012, n. 189 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 158/2012 (Decreto Balduzzi-disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute). L articolato di tale decreto nell articolo 6 fa riferimento alla necessità di rivedere la preesistente normativa

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE 6 CAMPO DI APPLICAZIONE del D.Lgs.758/94 e del D.Lgs.139/2006 Anche alle Strutture Pubbliche del SSN si applica il regime sanzionatorio di cui al D.Lgs. 758/94 per inottemperanza delle prescrizioni dettate, nei termini fissati dallo stesso D.Lgs.: 6 mesi con ulteriore possibilità di proroga di 6 mesi. In caso di mancato adeguamento antincendio nei termini previsti (un anno dalla data del controllo eseguito dai VV.F.), è compromesso il prosieguo dell attività sanitaria visto che, il Comando VVF, ai sensi dell art. 20 - D.lgs. 8 marzo 2006 n.139, deve procedere a segnalare al Prefetto ed agli Enti proposti l inottemperanza alle norme antincendio, per l adozione dei relativi provvedimenti: il prefetto può disporre la sospensione dell'attività nelle ipotesi di assenza di CPI.

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE 7 Cosa bisogna fare? aspettare di ricevere risorse economiche adeguate? sospendere l attività ospedaliera? interrompere un servizio pubblico fondamentale (in Italia non si tratta di casi isolati!)? applicazione tout court di una normativa prescrittiva? pensare che da una difficoltà possa nascere un opportunità? o

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE A 8 Le tre regole di lavoro: 1. Esci dalla confusione, trova semplicità. (contesto complesso) 2. Dalla discordia, trova armonia. (leggi di diversi Ministeri che si sovrappongono) 3. Nel pieno delle difficoltà risiede l occasione favorevole. (Ispezione VVF conseguimento CPI) (Albert Einstein)

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE 9 Alla prima ispezione effettuata dai VVF di Caserta in un P.O. dell ASL.una difficoltà è diventata un opportunità per innovare! Presidio Ospedaliero di Maddaloni

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE POSSIAMO CONDIVIDERE LE MOTIVAZIONI CHE HANNO SPINTO AD ORGANIZZARE QUESTA GIORNATA DI STUDI!.. per arrivare insieme a prospettare una nuova strategia : -economicamente ed organizzativamente sostenibile -rispondente alle esigenze degli utenti -che garantisca un miglioramento nel tempo delle strutture 10

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE 11 I DATI del Comando dei VVF della PROVINCIA di CASERTA degli ULTIMI 10 ANNI negli ultimi 10 anni sono stati effettuati n.288 interventi di soccorso tecnico urgente in Strutture Sanitarie. Di seguito, si elencano le prime 7 Tipologie con la frequenza di accadimento: 1. Ascensori bloccati n.65 2. Incendio normale n.45 3. Rifornimento idrico n.42 4. Altri tipi n.38 5. Intervento non più necessario n.22 6. Danni d acqua in genere n.18 7. Dissesto statico in genere n.13

Immondizia Scarti di materiali di costruzione Sterpaglie alberi-legno archivi cartacei depositi di materiale combustibile depositi di prodotti infiammabili Macchine ed impianti elettrici

HAZARD prevenzione EVENT DANNO TRIGGER attività di protezione EFFECT Dott. Ing.Giovanna Rotriquenz RSPP ASL CASERTA

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE L obiettivo è: 14 Prevenzione incendi: Conseguire la sicurezza contro gli incendi Come? Riducendo le occasioni di incendio: Attuando Misure preventive FREQUENZA (F) cadenza prevista dell evento = MISURE DI PREVENZIONE Contenendo le conseguenze: Attuando Misure protettive MAGNITUDO (M) gravità delle conseguenze = MISURE DI PROTEZIONE DEFINIZIONE DI RISCHIO RISCHIO = F X M

MISURE ORGANIZZATIVE MISURE TECNICHE Realizzare depositi adeguati Effettuare manutenzione regolare di impianti, attrezzature e luoghi di lavoro con particolare riferimento ai luoghi comuni interni/esterni alla struttura PROCEDURALI COMUNICATIVE assicurare ordine e pulizia negli spazi interni/esterni e nei depositi allontanare dalla struttura tutti i materiali di scarto, le attrezzature obsolete, i rifiuti di ogni genere ridurre al minimo le scorte sostanze pericolose procedure di sicurezza per l impiego di fiamme libere elaborare procedure per il controllo dei comportamenti di operai e ditte esterne Prevedere un piano di formazione interna e addestramento

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE 16 Prevenzione incendi: Prevenzione Protezione Insieme delle misure finalizzate alla rilevazione e all intervento immediato sul principio di incendio che richiedono l azione dell uomo o l azionamento di un impianto. Protezione attiva Rilevazione automatica d incendio Impianti fissi estinzione incendi Impianto di controllo scarico fumi Alimentazione elettrica emergenza Vigilanza aziendale Squadra antincendio Mezzi di estinzione Impianti d allarme Insieme delle misure finalizzate al contenimento del danno. Protezione passiva Ubicazione corretta Distanza di sicurezza adeguate Resistenza al fuoco delle strutture Compartimentazione aree a rischio Reazione al fuoco dei materiali Vie di esodo adeguate Aerazione idonea dei locali

Considerato che il rischio incendio in un azienda è dato da 3 componenti: RISCHIO Aziendale RA RISCHIO INTRINSECO RI RISCHIO TECNICO RT RA = RI + RT + RG RISCHIO ORGANIZZATIVO GESTIONALE RG ERRORI / INADEGUATEZZA DI ANALISI, PIANIFICAZIONE, PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE OPERE- IMPIANTI SPECIFICI ERRORI /CARENZA DI GESTIONE, ORGANIZZAZIONE e IMPLEMENTAZIONE DI MISURE IDONEE Dott. Ing.Giovanna Rotriquenz RSPP ASL CASERTA

STRATEGIA pi definizione del PIANO di ATTIVITA TATTICA Modalità con cui svolgere le attività, attraverso le procedure di sicurezza individuate LOGISTICA Strumenti necessari per il conseguimento di un miglioramento in tema di prevenzione incendi

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE 19 In una organizzazione aziendale è fondamentale il come affrontare i primi momenti dell emergenza in attesa dei VVF

FATTORI DETERMINANTI PER LE CONSEGUENZE DI UN INCENDIO MANCANZA DI UN PIANO DI EMERGENZA CARENZA DI INFORMAZONI E DI COMUNICAZIONE ASSENZA DI COORDINAMENTO SEGNALAZIONE NON TEMPESTIVA SCARSA CONOSCENZA DEI LUOGHI ASSENZA DI PERSONALE FORMATO INADEGUATEZZA DELLE VIE DI FUGA MALFUNZIONAMENTI DI ATTREZZATURE ED IMPIANTI CARENZA NELLA PROTEZIONE ATTIVA E PASSIVA

A questo punto l ASL di Caserta, grazie alla fermezza ed all impegno del Comando dei VVF di Caserta, ha iniziato un nuovo percorso volto a migliorare il livello di sicurezza delle strutture ospedaliere pubbliche, garantendo nel contempo il funzionamento delle stesse, 21 attraverso un PIANO SOSTENIBILE di ATTIVITA e di ADEGUAMENTI consistente in:

1. RIVALUTAZIONE del RISCHIO INCENDIO E iniziato un percorso di approfondimento del Rischio Incendio con un maggiore approfondimento alla peculiarità della struttura, dell attività svolta, della tipologia di degenti/utenti: collaboranti, parzialmente collaboranti, etc., alle caratteristiche ed allo stato di conservazione di struttura-impianti, apparecchiature, arredi, alle caratteristiche, alle quantità ed alle modalità di conservazione di sostanze, materiali, rifiuti, etc. presenti. 2. RIELABORAZIONEdel Piano della GESTIONE delle EMERGENZE E stato scomposto il piano delle Emergenze in procedure approfondendo in ogni struttura le specificità attraverso la partecipazione dei LAVORATORI ADDETTI. 22 3. NUOVE PROGETTAZIONE DEGLI OSPEDALI secondo il NUOVO PIANO OSPEDALIERO - In ogni Presidio Ospedaliero sono state raccolte informazioni pertinenti, in tema di Prevenzione Incendi ed è stato presentato al Comando dei VV.F. una nuova progettazione per riallineare le vecchie progettazioni agli atti del Comando allo stato di fatto, individuando gli adeguamenti da effettuare. Per alcuni dei PP.OO. L iter si è già concluso per alcuni con l approvazione del progetto. 4. REALIZZAZIONE DI ADEGUAMENTI : Sono stati previsti in ogni struttura ed in alcune sono stati già realizzati adeguamenti necessari ad una migliore attuazione del piano delle emergenze. 5. AGGIORNAMENTO REGISTRI MANUTENZIONE e ANTINCENDIO- Sono stati istituiti e vengono aggiornati in ogni struttura i registri 6. ATTIVITA di MANUTENZIONE- E in corso con il STC un approfondimento sulle modalità ed i risultati dell attuale attività di manutenzione per verificarne l efficacia ed ulteriori margini di miglioramento. I

7.FORMAZIONE ADDETTI ANTINCENDIO e POTENZIAMENTO SQUADRE Sono stati effettuati corsi per nuovi addetti antincendio e corsi di aggiornamento degli addetti già formati per le strutture dell ASL con superamento dell esame di idoneità tecnica. 8. FORMAZIONE PERSONALE SPP-STC- PPOO E stata pianificata e sottoscritta un ATTIVITA DI COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE TRA ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO A.S.L. CASERTA E C.N.VV.F. COMANDO PROVINCIALE VV.F. CASERTA 23 9. INTEGRAZIONE DELLE MISURE TECNICHE, ORGANIZZATIVE E GESTIONALI PRESSO IL PO DI MADDALONI- Sono state effettuate attività formative di approfondimento e prove di evacuazione con l ausilio del Comando dei VVF, integrando procedure di emergenza, adeguamenti E/O realizzazione impianti, formazione ed addestramento del personale. E stata allestita la centrale di emergenza nel PO (riprese)

Gestione delle Emergenze FASE 1 Segnalazione evento Attivazione allarme 24 Allarme automatico tramite impianto lavoratori Allarme manuale tramite persona avvisa Degente o pubblico Rilevatore di fumo Preme pulsante allarme Compone numero telefonico emergenza Allarme segnalato Centrale di Emergenza

25 L operatore centralinista della Centrale di Emergenza ed, in assenza, il personale del Pronto Soccorso riceve l allarme attraverso: 1. Segnale di allarme dell impianto di rilevazione automatica fumi; 2. Comunicazione di personale dipendente, informato dell accaduto direttamente da comunicazione di visitatori o degenti. In caso di ricezione di Segnale di allarme dell impianto di rilevazione automatica fumi, l operatore centralinista ed, in assenza, il personale del Pronto Soccorso chiede conferma dell evento: - TELEFONA al Reparto/Uffici interessati dalla segnalazione di pericolo e CHIEDE al personale presente, di cui annota le generalità, di verificare l evento segnalato e darne conferma con ogni urgenza; se nessun operatore dovesse rispondere alla telefonata, allora, attraverso l impianto di filodiffusione, INVITA il personale in servizio nel Reparto/Uffici interessati dalla segnalazione di pericolo a telefonare urgentemente al numero 0823-400890. Sempre, l operatore centralinista ed, in assenza, il personale del Pronto Soccorso, recatosi nella CENTRALE delle EMERGENZE, allerta il personale addetto antincendio: - INVITA l addetto all emergenza più vicino al luogo dell evento, attraverso l impianto di filodiffusione, a recarsi nel reparto /ufficio interessato dall evento segnalato per le operazioni di spegnimento dell incendio, dicendo: - il personale addetto antincendio del reparto/ufficio di o di un reparto/ufficio di ad esso vicino deve recarsi immediatamente presso il reparto/ufficio di per le operazioni di spegnimento ; Successivamente, l operatore centralinista ed, in assenza, il personale del Pronto Soccorso, recatosi nella CENTRALE delle EMERGENZE, dà l allarme: - SEGNALA con suono intermittente la presenza di un pericolo nel P.O.; - CHIAMA i Vigili del Fuoco componendo il numero 0-115 e quando i Vigili del Fuoco rispondono, FORNISCE, senza chiudere l apparecchio telefonico fino a quando i Vigili del Fuoco non hanno ripetuto l indirizzo, il seguente messaggio in maniera chiara: - - Incendio presso il P.O. di Maddaloni presso il reparto/ufficio di posto nella scala al piano, - - Il P.O. di Maddaloni è ubicato in Maddaloni alla via Libertà ed il punto di ingresso per i mezzi di soccorso è consigliato da: via Libertà via Roma - - il numero telefonico di chiamata è 0823-400890 - - l incaricato che ha telefonato è: - - predispone le porte aperte per l'accesso e la documentazione da consegnare alle squadre esterne di intervento; - CHIAMA il coordinatore delle emergenze o suo sostituto per l attivazione delle procedure del PIANO di EMERGENZA e di EVACUAZIONE; Se la segnalazione non risulta confermata oppure viene ricevuta la comunicazione di INCENDIO SPENTO dal personale addetto antincendio intervenuto per lo spegnimento dell incendio, l operatore centralinista della Centrale di Emergenza ed, in assenza, il personale del Pronto Soccorso: - - COMUNICA, attraverso l impianto di filodiffusione: CESSATO PERICOLO INCENDIO PRESSO IL REPARTO/UFFICIO di MADDALONI; - - COMUNICA al Comando dei VV.F. INCENDIO SPENTO. Dott. Ing. Giovanna Rotriquenz - RSPP ASL CASERTA

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE 26

APPRONDIMENTO ULTERIORE EVACUAZIONE ORGANIZZATA IN CONSIDERAZIONE DEL LIVELLO DI AUTOSUFFICIENZA DEI DEGENTI autosufficienti TRIAGE con capacità motoria limitata non autosufficienti

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE Vantaggi ottenuti 28 Le caratteristiche tecniche, gestionali e procedurali implementate nella Centrale di Emergenza del PO di Maddaloni hanno evidenziato numerosi vantaggi : 1. ridotti costi di realizzazione e di gestione a fronte degli indubbi vantaggi legati alla minimizzazione dei tempi di intervento in caso di incendio; 2. una crescita dell interesse, della partecipazione e della consapevolezza degli operatori sanitari in merito al rischio incendio 3. un approfondimento nella formazione del personale addetto alla gestione delle emergenze del PO; 4.una maggiore sorveglianza e vigilanza sui fattori di rischio che possono condurre ad eventi critici; 5. un approfondimento delle procedure operative; 6. la partecipazione dei degenti e dei visitatori con conseguente acquisizione di una percezione del rischio incendio che se alimentata nel tempo potrà portare all adozione di comportamenti più virtuosi.

Sicurezza sul lavoro si attua attraverso.un cambiamento culturale 1. Dalla ricerca delle responsabilità del singolo siamo passati al miglioramento organizzativo delle condizioni di sicurezza dei lavoratori 2. Dall analisi dei singoli eventi siamo passati al alla identificazione delle criticità del sistema 3. Dalla concezione tecnico-normativa della sicurezza siamo passati al ad una concezione focalizzata sull apprendimento dall errore Dott. Ing.Giovanna Rotriquenz RSPP ASL CASERTA

Per assicurare nel tempo la continuità ed il miglioramento continuo della sicurezza antincendio nelle strutture sanitarie pubbliche bisogna monitorare lo stato di attuazione della attività delle seguenti macroaree attraverso un modello gestionale: 30 Modello SGSA il Sistema Prevenzionistico Aziendale la Valutazione dei Rischi Incendio l Informazione la Formazione la Gestione delle Emergenze le Procedure di Sicurezza le prove di evacuazione Gli eventi ed i mancati eventi la Manutenzione la Gestione degli Appalti

proposte introdurre il SGSA: Il Sistema di gestione della Sicurezza (SGSA) serve a definire le modalità per individuare, all'interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti, IN MODO DA INTEGRARLE NELLE ATTIVITA AZIENDALI e garantire nel tempo: 31

A) La Sensibilizzazione L impegno ed il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali, ed in particolare dei livelli principali dell organizzazione, sono determinanti per raggiungere gli obiettivi pianificati. 32

B) Il Monitoraggio Con una periodicità definita, figure incaricate provvederanno a predisporre: la raccolta dei dati l analisi degli indicatori per la verifica dell'efficacia e dei risultati. 33

C) Il Riesame e miglioramento Attraverso un analisi: statistiche EVENTI rapporti sulla identificazione dei pericoli e sulla valutazione e controllo dei rischi rapporti sulle emergenze (reali o simulate) risultati dei monitoraggi interni azioni correttive intraprese rapporti sulla efficacia del Sistema di Gestione della Sicurezza 34

inoltre Le Strutture Sanitarie Pubbliche hanno dei motivi in più rispetto alle altre Aziende, in particolare: Usano denaro pubblico Sono le più grosse Aziende del territorio Sono Strutture complesse per articolazioni e diversità di prestazioni Lavorano per la salute dell uomo 35

Le Strutture Sanitarie hanno dei motivi in più rispetto alle altre Aziende, in particolare: Attivando un SGS possono dare al Sistema Sicurezza una garanzia di continuità nel tempo 36

MISURE GESTIONALI E PROCEDURE DI SICUREZZA: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE E DI INNOVAZIONE Il cammino fatto per arrivare a Conclusioni 37 L esperienza conseguita nell ASL CASERTA, unita alla considerazione che le strutture sanitarie pubbliche della regione hanno analoghi problemi, fa pensare all esigenza di implementazione di un unico sistema regionale per conseguire risultati omogenei su tutto il territorio ed assicurare: 1. il monitoraggio sullo stato di attuazione degli adempimenti previsti dalla normativa vigente in tema di salute e sicurezza nelle strutture sanitarie pubbliche in Campania; 2. la predisposizione di un piano di attività con relativo cronoprogramma in cui si evidenzi uno stretto legame tra gli adeguamenti previsti e le procedure gestionali adottate; 3 la condivisione di uno specifico SGSA di supporto al processo di miglioramento continuo; 4. un percorso formativo continuo nel tempo che prevede il coinvolgimento di tutti i ruoli dell organizzazione. ma..c è tanta strada da fare per raggiungere.

A woman's work is never done! anonimo IL LAVORO DI UNA DONNA NON È MAI TERMINATO! GRAZIE PER L ATTENZIONE! Dott. Ing. Giovanna Rotriquenz - RSPP ASL CASERTA 38