COMUNE DI GENOVA PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI IN VIA ROMAIRONE E DI AERA PER SGAMBATURA CANI

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Transcript:

COMUNE DI GENOVA PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO IMPIANTO DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI IN VIA ROMAIRONE E DI AERA PER SGAMBATURA CANI COMMITTENTE: TALEA S.P.A. RELAZIONE AGRONOMICA DR. AGR. ETTORE ZAULI GENOVA, 11/10/2016

COMUNE DI GENOVA PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE NUOVO IMPIANTO DISTRIBUZIONE CARBURANTE PER AUTOTRAZIONE SELF SERVICE E ALLESTIMENTO DI NUOVE AREE A VERDE PUBBLICO E PER LA SGAMBATURA CANI RELAZIONE AGRONOMICA SITUAZIONE ATTUALE L'area su cui verrà realizzato il nuovo impianto di distribuzione è occupata attualmente da un parcheggio alberato posizionato a sud dell'edificio del complesso "L'Aquilone" di Bolzaneto. Tale area risulta in gran parte pavimentata per consentire la sosta delle autovetture ed è inframmezzata da strette aiuole che separano tra loro i gruppi di stalli per le autovetture. Nelle aiuole sono presenti 37 piante arboree (in principal modo aceri campestri e ciliegi), piante arbustive mantenute a siepe costituite essenzialmente da pittospori e piante tappezzanti rappresentate soprattutto da iperico calicino. Le piante sono distribuite in cinque aiuole all'interno del parcheggio oltre che in alcune aiuole periferiche di forma e dimensioni diverse. Le aiuole all'interno del parcheggio hanno una larghezza di poco superiore al metro ed una lunghezza variabile dai 39 della aiuola più corta ai 59 metri di quella più lunga. La vegetazione era stata così progettata per adempiere a due funzioni: a) creare un elemento di separazione mediante una siepe tra le file di stalli contrapposti; b) avere un certo numero di alberature in grado di ombreggiare in qualche modo la superficie. Mentre la separazione è stata facilmente ottenuta mediante la realizzazione di siepi di pittosporo non si è ottenuto l'ombreggiamento dell'area in quanto gli alberi non hanno raggiunto un sufficiente sviluppo dal momento che le specie impiegate non si sono dimostrate idonee ed inoltre il loro sviluppo è stato inferiore alla norma probabilmente a causa della poca disponibilità di terreno fertile a disposizione delle radici. In ogni caso la nuova sistemazione, che prevede la realizzazione dell'impianto di distribuzione carburanti ed una zona verde destinata in particolar modo alla sgambatura dei cani, comporterà necessariamente il sacrificio della maggior parte delle alberature presenti sul parcheggio che comunque risultano non essere soggette ad alcun regime di salvaguardia in quanto: 1) La superficie non risulta compresa in aree di vincolo paesaggistico (figura 2); 2) La superficie non risulta compresa in aree individuate dal sistema del verde a livello provinciale (figura 3); 3) le alberature da eliminare sono tutte di diametro del tronco misurato a m 1,30 dal suolo inferiore a 25 cm e quindi non ricadenti nella salvaguardia prevista dall'articolo 4 comma 1/c del regolamento del verde. In pratica il numero totali di alberi che dovranno essere eliminati per la realizzazione del nuovo impianto è il seguente: N 22 aceri campestri (Acer campestre); N 10 ciliegi (Prunus avium); N 1 tiglio (Tilia cordata) N 1 orniello Fraxinus ornus) N 1 sorbo Sede legale c.so Torino, 14/4 16129 Genova P.Iva Reg. imprese Genova n 04400730968 info@dodimoss.eu 2

N 1 oleandro N 1 pioppi In totale si tratta 37 alberi aventi diametri del fusto compresi tra i 2 centimetri (alcuni come l'orniello ed un acero sono piccoli e nati spontaneamente) ed i 24 centimetri. Per tutti questi alberi non risulta assolutamente conveniente pensare ad un riutilizzo mediante zollatura e trapianto per le seguenti ragioni: a) non si tratta di piante di pregio particolare dal punto di vista della specie; b) non si tratta di piante di buona qualità, ben conformate ed allevate. La prima impalcatura di tutte le piante arboree è molto bassa tanto da non consentire neppure il passaggio di pedoni alla base delle stesse; c) il terreno nel quale si sono sviluppate le radici non ha consentito il regolare sviluppo delle stesse e quindi una operazione di zollatura comporterebbe comunque rischi notevoli per la sopravvivenza degli alberi; d) Anche se riposizionate altrove le piante da eliminare avrebbero scarse o nulle probabilità di ripresa e di sviluppo; e) Il nuovo progetto delle sistemazioni a verde prevede l'impiego di specie diverse e più funzionali al complesso rispetto a quelle esistenti attualmente. Lo stesso discorso fatto per le alberature vale per gli arbusti (soprattutto pittospori) per i quali non esiste la convenienza economica al trapianto dal momento che per i nuovi impianti è sempre meglio utilizzare materiale giovane e vigoroso proveniente dai vivai che materiale vecchio trapiantato che difficilmente e con fatica potrebbe riprendersi e che sicuramente comporterebbe numerose fallanze da risarcire negli anni successivi Figura 1: la conformazione attuale delle aiuole del parcheggio: siepi di pittosporo e alberature di acero 3

Figura 2: circolettata in verde l'area all'interno della quale si trova il parcheggio sulla quale verrà realizzato il nuovo impianto di distribuzione dei carburanti. L'area risulta priva di alcun tipo di vincolo paesaggistico Figura 3: l'intervento (all'interno del circoletto rosso) risulta esterno anche alle aree individuate nel "Sistema del verde a livello provinciale" 4

NUOVE SISTEMAZIONI A VERDE Per quanto riguarda le nuove sistemazioni a verde previste le stesse occupano una superficie ben superiore a quella attuale (a fronte di 1.199 mq di superficie verde persa verranno realizzati 2.434 mq di nuove aree verdi con un saldo positivo di 1.235 mq). L'incremento della superficie verde rispetto a quella odierna sarà quindi del 103 %. A fronte della perdita degli alberi ad oggi presenti il progetto delle nuove sistemazioni prevede la messa a dimora di 27 nuovi alberi e di molti arbusti che costituiranno i nuovi impianti pensati in modo tale da: 1) non ostacolare, anche con il loro sviluppo futuro in altezza e in larghezza, il movimento degli automezzi; 2) non ostacolare la visibilità dei mezzi in arrivo ed in uscita dall'area del distributore e dai parcheggi del centro commerciale; 3) fornire un grande effetto ornamentale al fine di valorizzare una area di per sé destinata ad una attività non particolarmente significativa dal punto di vista estetico e paesaggistico; 4) creare alternanza di colori durante i diversi periodi dell'anno anche mediante spettacolari fioriture nel periodo primaverile; 5) consentire una facile ed economica futura gestione mediante l'impiego di tecniche di impianto finalizzate al contenimento dei costi di manutenzione. Le specie impiegate, l'interasse tra le piante, il sistema di irrigazione, la pacciamatura degli arbusti, ecc. sono stati pensati per ottenere i migliori risultati estetici e funzionali con una gestione facile ed economica nel tempo; 6) utilizzare piante a pronto effetto in modo da avere in breve tempo una tipologia di verde immediatamente fruibile dai punti di vista estetico e funzionale; 7) non essere danneggiati dalle deiezioni dei cani che frequenteranno l'area: alla base di ogni albero situato nelle aree destinate alla sgambatura (suddivise tra cani di taglia medio grande e taglia piccola) verranno installate protezioni per i tronchi che potranno poi essere rimosse quando gli alberi si saranno affrancati ed avranno raggiunto una certa dimensione. In particolare i criteri che saranno seguiti per la realizzazione del verde saranno i seguenti: a) impiego di alberi ed arbusti coltivati in vaso e quindi di facile e rapido attecchimento; b) impiego di alberi già sufficientemente sviluppati in modo da avere sin dal momento della messa a dimora una impalcatura sufficientemente alta da non disturbare le operazioni di manutenzione ed il transito dei mezzi e dei pedoni; c) ancoraggi delle alberature sotterranei (ancore e fittoni artificiali) evitando l'impiego di antiestetici pali tutori. L'ancoraggio sotterraneo facilita inoltre gli interventi di manutenzione delle zone prative; d) impiego di sesti di impianto per alberi ed arbusti differenziati e specifici per ogni tipologia e varietà di pianta; e) pacciamatura per tutte le superfici coltivate ad arbusti; f) creazione di superfici prative (1.326 mq) nella zona cani, sull'area verde attrezzata ed nella zona alberata a tigli; 5

g) impianto di irrigazione automatico a pioggia sulle superfici a prato, ad ala gocciolante per le superfici arbustate e con sistema RWS (radical watering system) autocompensante per le alberature; h) predisposizione di idonei substrati con il necessario quantitativo di terra fertile per gli alberi, gli arbusti e le superfici prative; i) le aree destinate alla sgambatura dei cani saranno due separate tra loro e circondate da siepi molto fitte. Un'area sarà destinata ai cani di piccola taglia ed una destinata ai cani di taglia medio grande. L'accesso alle stesse avverrà tramite piccoli cancelli con chiusura a molla e all'interno delle due aree saranno posizionate alcune panchine ed una fontanella per ognuna. Il tappeto erboso per le aree cani sarà composto da piante microterme in modo da avere una superficie verde anche durante il periodo invernale. Le due aree destinate ai cani saranno delimitate ognuna da una recinzione metallica all'interno della quale il progetto prevede la realizzazione di una siepe di Elaeagnus x Ebbingei un ibrido molto vigoroso e robusto che in breve tempo crea una vegetazione talmente fitta da impedire il suo attraversamento anche da parte dei cani più robusti e dei cani di piccola o piccolissima taglia. Le alberature all'interno dell'area destinata ai cani saranno protette almeno per i primi anni dopo l'impianto da sistemi meccanici di difesa posizionati alla base dei tronchi in modo tale che le deiezioni degli animali non abbiano a danneggiare le cortecce nella zona del colletto. Il sistema di irrigazione sotterraneo RWS consentirà inoltre di diluire con l'acqua l'azione delle sostanze azotate presenti nell'urina dei cani limitando i possibili danni agli apparati radicali delle piante. La scelta delle specie e delle varietà è stata fatta considerando le condizioni climatiche della zona dove sono possibili anche periodi prolungati di freddo, nevicate, giornate ventose e periodi di pioggia intensa. Con la seguente documentazione fotografica sono rappresentate le specie più significative che costituiranno i nuovi impianti. ALBERI Figura 4: Tilia cordata "Greenspire" 6

Figura 7:Prunus serrulata ""Amanogawa Figura 5: Pyrus calleriana "Chanticleer" Figura 6: Prunus fruticosa "Globosa" Figura 8: Acer x freemani "Armstrong" ARBUSTI

Figura 5: Cotoneaster dammery "Coral Beauty" Figura 8: Cotoneaster salicifolius "Repens" Figura 6: Cotoneaster salicifolius fioritura Figura 9: Cornus sanguinea "Midwinter Fire" Figura 7: Pittosporum tobira "Nanum" Figura 10: Rosa "Austriana" 8

Figura 11: Rosaq "Aspirin" Figura 12: Rosa "Canicule" RAMPICANTI Figura 13: Parthenocissus tricuspidata 9