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Determinazione del Dirigente del Servizio Valutazione Impatto Ambientale N. 66 29422/2011 OGGETTO: Progetto: Trasferimento di attività di recupero di recupero rifiuti non pericolosi Comune: Poirino (TO) Proponente: Scelzi s.r.l. Procedura: Fase di Verifica ex. art. 10 L.R. n. 40 del 14/12/1998 e s.m.i. Esclusione dalla fase di Valutazione di Impatto Ambientale Il Dirigente del Servizio Valutazione Impatto Ambientale Premesso che: - in data 12/05/2011 la Società Scelzi s.r.l.con sede legale in Grugliasco (TO), Strada del Portone n. 301, Partita IVA 01255900019 ha presentato domanda di avvio alla fase di verifica della procedura di VIA, ai sensi dell'art. 4, comma 4 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40 e s.m.i. "Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione", relativamente al progetto di Trasferimento di attività di recupero di recupero rifiuti non pericolosi, in quanto rientrante nella seguente categoria progettuale dell'allegato B2 della L.R. 40/98 e s.m.i.: n. 32 ter "impianti di recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all Allegato C, lettere da R1 a R9, della quarta parte del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ; - in data 03/06/2011 è stato pubblicato all Albo Pretorio provinciale l'avviso al pubblico recante la notizia dell'avvenuto deposito degli elaborati relativi al progetto di cui sopra (allegati alla domanda di avvio della fase di verifica) e dell individuazione del responsabile del procedimento; - il progetto è rimasto a disposizione per la consultazione da parte del pubblico per 45 giorni e su di esso non sono pervenute osservazioni da parte del pubblico; - con nota prot. n. 490621 del 07/06/2011 è stato richiesto ai soggetti individuati ai sensi dell art. 9 della l.r. 40/98 e smi di fornire pareri ed eventuali osservazioni utili ai fini dell istruttoria tecnica relativa al progetto in oggetto entro il 25/07/2011, ricordando che qualora non si fossero ricevute segnalazioni entro tale data si sarebbe dato per acquisito l assenso di tali soggetti all esclusione dalla fase di Valutazione di Impatto Ambientale prevista dall art.12 della l.r. 40/98 e smi. Pagina 1 di 6

Rilevato che: - l area oggetto dell intervento si trova nel Comune di Poirino in Via Alta n. 24; - il sito complessivamente ha una superficie di 4.400 mq circa di cui circa 1.000 mq coperti; - il progetto consiste nella rilocalizzazione di attività di recupero di rifiuti non pericolosi ex art. 216 D.Lgs. 152/06 e s.m.i. in insediamento industriale esistente senza l esecuzione di nuove opere edili ad eccezione degli scavi per l alloggiamento dei macchinari (trituratore MAC 1500 e pressa idraulica continua MAC 109) e delle vasche per il trattamento delle acque meteoriche); - le tipologie dei rifiuti che si vogliono trattare sono le seguenti: Rifiuti di carta, cartone e cartoncino, inclusi poliaccoppiati anche di imballaggi; essi ricadono al punto 1.1 dell Allegato 1 del D.M. 5/2/98 ed individuati con i seguenti codici CER: 150101 imballaggi in carta e cartone 200101 carta e cartone Movimentazione annua: 5.500 tonnellate. Stoccaggio in cortile a cielo aperto in cumuli e/o container e/o su pallets per un quantitativo massimo di 200 tonnellate; Operazioni di recupero previste: R13 (messa in riserva) ed R3 (riciclo/recupero delle sostanze organiche) mediante operazioni di selezione e/o cernita manuale, triturazione, pressatura) al fine di produzione di materie prime secondarie (ovvero rifiuti che cessano di essere tali) per l industria manifatturiera nel campo della produzione cartacea; Rifiuti di plastica; imballaggi usati in plastica compresi i contenitori per liquidi, con esclusione dei contenitori per fitofarmaci e per presidi medico-chirurgici; essi ricadono al punto 6.1 dell Allegato 1 del D.M. 5/2/98 ed individuati con i seguenti codici CER:: 150102 imballaggi in plastica Movimentazione annua: 250 tonnellate. Stoccaggio in cortile in capannone industriale in cumuli e/o container e/o su pallets per un quantitativo massimo di 5 tonnellate; Operazioni di recupero previste: R13 (messa in riserva) ed operazioni accessorie di selezione e/o cernita manuale, triturazione, pressatura; Scarti di legno e sughero, imballaggio di legno essi ricadono al punto 9.1 dell Allegato 1 del D.M. 5/2/98 ed individuati con i seguenti codici CER: 150103 imballaggi in legno Movimentazione annua: 250 tonnellate. Stoccaggio in cortile a cielo aperto in cataste e/o cassoni per un quantitativo massimo di 5 tonnellate Operazioni di recupero previste: R13 (messa in riserva) ed operazioni accessorie di selezione e/o cernita manuale e riparazione di pallets. Considerato che: Nel corso dell'istruttoria sono pervenute le seguenti note: - nota prot. n. 30316 del 12/07/2011 dell A.S.L. TO5; - nota prot. n. 70089 del 15/07/2011 dell ARPA Piemonte; Pagina 2 di 6

L'istruttoria tecnica condotta ha evidenziato, relativamente al progetto proposto, quanto di seguito elencato: 1. dal punto di vista amministrativo/autorizzativo: - l impresa, per esercitare secondo la proposta progettuale avanzata, dovrà essere iscritta al registro delle imprese che effettuano operazioni di recupero in procedura semplificata ai sensi dell art. 216 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i e del DM 05/02/1998 e s.m.i.; - ai fini dell esercizio dell attività così come da progetto è indispensabile che venga approvato il piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche ai sensi del Regolamento Regionale 20 febbraio 2006, n. 1/R; - ai sensi dell art. 5 del Regolamento del procedimento relativo alle comunicazioni di inizio attivita' per il recupero di rifiuti speciali non pericolosi, ai sensi dell'art. 33 del d. lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 (ora art. 216 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.), sono presupposti indispensabili all esercizio dell attività la costruzione dell'impianto e delle opere e infrastrutture connesse, ove richieste dal tipo di attività di recupero, che siano state ultimate e siano agibili; - l attività è ascrivibile all elenco delle industrie insalubri di prima classe secondo il DM 5/09/1994; 2. dal punto di vista della pianificazione territoriale: Vincoli - l area oggetto dell intervento non è gravata da alcun vincolo territoriale ed ambientale, Pianificazione Comunale dalla relazione tecnica si evince che l area oggetto dell intervento è classificata dal Piano Regolatore Generale Comunale quale Pn (1) - Produttiva, per l insediamento di attività industriali ed artigianali ; al fine dell esercizio dell impianto dovrà essere prodotto certificato di compatibilità urbanistica rilasciato da parte del Comune di Poirino che attesti la compatibilità dell impianto con lo strumento urbanistico comunale vigente; 3. dal punto di vista progettuale e tecnico i rifiuti di cui alla tipologia 1.1 sottoposti alle operazioni di recupero devono essere rispondenti alle specifiche delle norme UNI EN 643; occorre specificare se la verifica è solamente d tipo visivo o se sono previste analisi; la planimetria non chiarisce l esatto posizionamento dei macchinari all esterno del capannone: occorre indicare l ubicazione del trituratore e se i macchinari saranno coperti od esposti alle intemperie; occorre definire la posizione nei confronti del Certificato di Prevenzione Incendi di competenza dei Vigili del Fuoco; 4. dal punto di vista ambientale Gestione reflui ed acque meteoriche gli unici reflui che si originano dall impianto sono reflui di origine domestica recapitanti in pubblica fognatura da autorizzare ai sensi del D. Lgs 152/2006 e s.m.i. e della LR 13/90 e s.m.i.; Pagina 3 di 6

considerandosi le superfici esterne scolanti ai sensi del regolamento regionale 1/R del 2006, dovrà essere previsto un sistema di trattamento delle acque meteoriche di prima pioggia preliminarmente alla loro immissione in fognatura così come espressamente indicato dal regolamento regionale citato; la SMAT s.p.a. dovrà approvare il piano di gestione delle acque meteoriche e di lavaggio ai sensi del Regolamento Regionale 20 febbraio 2006, n. 1/R e s.m.i. Regolamento regionale recante: Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne (Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)"; Emissioni in atmosfera le attività di pressatura e triturazione di potrebbero dare origine ad emissioni diffuse di polveri e materiali leggeri; si ritiene pertanto che l impresa debba prendere atto della necessità di dotare i macchinari di carter volti a contenere le emissioni polverulente, analogamente a quanto attuato in impianti similari; si suggerisce di prevedere in fase progettuale anche la predisposizione di un sistema di aspirazione atto a captare gli effluenti derivanti dai macchinari e di valutare altresì la necessità di installare un filtro a tessuto, correttamente dimensionato in base alle caratteristiche dell impianto, al fine di limitare l emissione di polveri in atmosfera; Rumore è stata presentata una valutazione previsionale di impatto acustico ai sensi della D.G.R. n. 9-11616 del 02/02/2004 dalla quale non sono emerse particolari criticità in merito; si ritiene comunque che debba essere prevista una campagna di misurazione del rumore raggiunte le condizioni di regime dell impianto in modo da verificare l attendibilità delle simulazioni condotte e, nel caso di eventuali criticità, individuare le modalità per una loro completa risoluzione. Ritenuto che: non sono in generale emersi elementi tali da far ritenere che l intervento in progetto possa aggravare, da un punto di vista ambientale, la situazione esistente e futura dell'area in esame; le ricadute ambientali determinate dal progetto in argomento possano essere adeguatamente risolte con specifiche prescrizioni, vincolanti ai fini del rilascio delle autorizzazioni e della realizzazione dell intervento; di poter escludere, pertanto, il progetto in esame, ai sensi dell'art. 10 comma 3 L.R. n. 40 del 14/12/1998 e s.m.i, dalla fase di valutazione di impatto ambientale, subordinatamente alle seguenti condizioni: Prescrizioni relative ad adeguamenti progettuali ed approfondimenti ambientali, la cui ottemperanza deve essere verificata nell ambito dei successivi iter autorizzativi: produrre certificato di compatibilità urbanistica rilasciato da parte del Comune di Poirino che attesti la compatibilità dell impianto con lo strumento urbanistico comunale vigente; specifiche se la verifica delle norme UNI EN 643 è solamente d tipo visivo o se sono previste analisi; indicare l ubicazione del trituratore e chiarire se i macchinari saranno coperti od esposti alle intemperie; Pagina 4 di 6

dotare i macchinari di carter volti a contenere le emissioni polverulente, analogamente a quanto attuato in impianti similari; si suggerisce di prevedere in fase progettuale anche la predisposizione di un sistema di aspirazione atto a captare gli effluenti derivanti dai macchinari e di valutare altresì la necessità di installare un filtro a tessuto, correttamente dimensionato in base alle caratteristiche dell impianto, al fine di limitare l emissione di polveri in atmosfera; occorre definire la posizione nei confronti del Certificato di Prevenzione Incendi di competenza dei Vigili del Fuoco; Prescrizioni per la realizzazione/gestione dell opera il progetto definitivo dovrà essere realizzato conformemente alla documentazione progettuale presentata, ivi incluse le misure di mitigazione e compensazione previste, fatto salvo quanto esplicitamente previsto dalle prescrizioni inserite nel presente provvedimento; qualsiasi modifica sostanziale a tali previsioni dovrà essere sottoposta al riesame del Servizio Valutazione di Impatto Ambientale della Provincia di Torino; si ribadisce il divieto di effettuare lavorazioni o depositi in area esterna al fabbricato in modo da evitare la dispersione nell ambiente di materiale leggero; adottare ogni misura di carattere tecnico/gestionale appropriata ad evitare il verificarsi di situazioni di contaminazione delle matrici ambientali e degli operatori interessati; tutte le prescrizioni e condizioni cui il soggetto titolare dovrà attenersi nell esercizio dell attività di gestione, verranno individuate nell ambito dei successivi iter autorizzativi; Prescrizioni per il monitoraggio in fase di esercizio prevedere una campagna di misurazione del rumore raggiunte le condizioni di regime dell impianto in modo da verificare l attendibilità delle simulazioni finora condotte e, nel caso di eventuali criticità, individuare le modalità per una loro completa risoluzione; Adempimenti all ARPA Piemonte, Dipartimento di Torino, deve essere comunicato l inizio ed il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell opera ai sensi dell art. 8 della L.R. 40/98; il Direttore dei lavori deve trasmettere, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, all ARPA Piemonte, Dipartimento di Torino una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all attuazione di tutte le misure prescritte, incluse nella documentazione presentata, e integrate da quelle contenute nella presente Determinazione; Visti: i pareri giunti e depositati agli atti; la L.R. 40/98 e smi Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione; Il D.Lgs 03/04/2006 n. 152 Norme in materia ambientale ; Visti gli articoli 41 e 44 dello Statuto; Pagina 5 di 6

Atteso che la competenza all'adozione del presente provvedimento spetta al Dirigente ai sensi dell'articolo 107 del T.U. delle leggi sull'ordinamento degli enti locali approvato con D.Lgs. n. 267 del 18/8/2000 e dell'art. 35 dello Statuto Provinciale. DETERMINA per le motivazioni espresse in premessa, che si intendono interamente richiamate nel presente dispositivo: 1. di escludere, per quanto di propria competenza, ai sensi dell'art. 10, c. 3 della L.R. 40/98, il progetto di Trasferimento di attività di recupero di recupero rifiuti non pericolosi presentato dal Società Scelzi s.r.l. con sede legale in Grugliasco (TO), Strada del Portone n. 301, Partita IVA 01255900019, dalla fase di valutazione (art. 12 della L.R. 40/98 e smi), subordinatamente alle condizioni espresse in premessa che dovranno essere opportunamente verificati nell'ambito del successivo iter di approvazione del progetto; Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l Ufficio di deposito progetti della Provincia. Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, nel termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza. Il presente provvedimento, non comportando spese, non assume rilevanza contabile. Data: 04/08/2011 La Dirigente del Servizio dott.ssa Paola Molina (f.to in originale) Pagina 6 di 6