Un passaggio transdermico di molecole: novità in Tricologia. Relatore: Prof.re Tricomi Alessandro

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Transcript:

Un nuovo metodo per il passaggio transdermico di molecole: novità in Tricologia Relatore: Prof.re Tricomi Alessandro

CONSIDERAZIONI SULLE CARATTERISTICHE ELETTRICHE DEI TESSUTI BIOLOGICI Il corpo umano può essere considerato, da un punto di vista sperimentale, un dielettrico, la cui impedenza diminuisce con l aumentare della frequenza

LA CUTE La barriera principale al passaggio transdermico èrappresentatadallostratocorneodellapelle, (10-15 micrometridispessore) constituitodadiversistratidicellule non attraversabili che si presentano moltoappiattite(corneociti) privedinucleo, riempitedacheratinaed imbevutediunamatriceextracellulare. Gli interspazi tra corneociti sono riempiti con diversi strati lipidici la cui strutturaèsimile ad unastrutturaa mattoni. Questa barriera è interrotta da dotti ghiandolari e follicoli piliferi.

COME AGISCE QUESTA NUOVA METODICA? Agisce in maniera selettiva, veicolando i principi attivi attraverso il tessuto corneo e gli spazi tissutali sottostanti, fino al bersaglio, nel nostro caso il bulbo pilifero, con precisione di traiettoria e di punto di arrivo, senza interferenze con altriorgani, lasciando la cute integra.

LA TECNICA La tecnica di stimolazione elettrica cutanea, abbinata ad una tecnica t di sollecitazione elettrica molecolare, consente il trasferimento di ogni sostanza,fino ai recettori cellulari specifici. Le molecole sollecitate elettricamente dal segnale di trattamento o vengono rese polari diventando sensibili al trascinamento della forza elettrica, senza alcuna modifica strutturale (es. forma, peso, folding, etc..) o elettronica (ad es. distribuzioni di carica e scissione ionica). Gli attivi vengono così trasportati dal flusso di corrente e veicolati fino a raggiungere re i recettori specifici delle cellule dei tessuti sede del danno. Grazie a questa metodica, i principi attivi, raggiungono il target cellulare nella loro forma nascente! conservando cioè tutte le loro caratteristiche biologiche: di informazione, di nutrimento, di sostegno alle funzioni vitali. Utilizza diverse tecniche di analisi e modellizzazione dei tessuti biologici che, abbinate tra di loro, consentono di riconoscere i diversi tessuti interessati all area area di trattamento. Il trattamento viene così personalizzato con segnali elettrici di ampiezza, forma, frequenza ed impulso, variabili da caso a caso in un range di compatibilità.

Defluvium Androgenetico femminile MATERIALI E METODI Minoxidil 2% Lozione 2 ml Progesterone 1,5 mg 1ml Troxerutina Diosmina Cistina,, Cisteina, Cheratina Idrolizzata Vitamine anti-ossidanti: Acido Folico,, Acido Ascorbico Vitamina E Alopecia Androgenetica(A.G.A A.G.A.).) Minoxidil 2% Lozione 2 ml Progesterone 1,5 mg 1ml Finasteride capsule da 1 mg Troxerutina Diosmina Cistina,, Cisteina, Cheratina Idrolizzata Acido Folico,, Acido Ascorbico, Vitamina E N SEDUTE: 20 con cadenza bisettimanale

Effluvium In Telogen MATERIALI E METODI Bentelan 1,5 mg 1 ml Troxerutina Diosmina Aminoacidi: Cistina, Cisteina,, Cheratina Idrolizzata Vitamine anti-ossidanti: Acido Folico,, Acido Ascorbico, Maltodestrine,, Vitamina E Sostanze revulsivanti: Metilnicotinato N SEDUTE: 20 con cadenza bisettimanale

DefluviumAndrogeneticoFemminile III stadio di Ludwig PRIMA DELLA TERAPIA DOPO LA TERAPIA

DefluviumAndrogeneticoFemminile di I Stadio di Ludwig PRIMA DELLA TERAPIA DOPO LA TERAPIA

Alopecia Androgenetica Ovarica tipica del periodo della post-menopausa PRIMA DELLA TERAPIA DOPO LA TERAPIA

Defluvium Androgenetico Femminile I stadio di Ludwig PRIMA DELLA TERAPIA DOPO LA TERAPIA

Alopecia AndrogeneticaII stadio di Hamilton mod. Norwood PRIMA DELLA TERAPIA DOPO LA TERAPIA

Alopecia Androgenetica II stadio di Hamilton mod. Norwood PRIMA DELLA TERAPIA DOPO LA TERAPIA

Effluvium in Telogen PRIMA DELLA TERAPIA DOPO LA TERAPIA

CONCLUSIONI In definitiva è chiaro che noi abbiamo ottenuto questi risultati perché abbiamo utilizzato questa NUOVA TECNICA che agisce in maniera selettiva, veicolando i principi attivi, attraverso il tessuto corneo, c e gli spazi tissutali fino al bersaglio. Nel nostro caso il bulbo pilifero, cioè la sede del focolaio di lesione, con precisione di traiettoria e di punto di arrivo, senza interferenze con altri organi, lasciando la cute integra.

CONCLUSIONI I vantaggi della TECNICA : Minore quantità di principio attivo necessario Maggiore concentrazione locale di principio attivo Certezza che il principio attivo arrivi nel sito d azioned Maggior rapiditàd azione azione = minor tempo nel raggiungimento del risultato terapeutico Maggiore durata dell azione farmacologica dei principi attivi Assoluta assenza di controindicazioni Assoluta assenza di effetti collaterali

Grazie per l attenzionel