Randagismo ricadute economiche e di salute Enrico Loretti SIMeVeP Az.USL 10 Firenze
Un problema per tutti, ma diverso: per incidenza per percezione
Lombardia Trentino alto adige 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% tasso cani proprietà/ popolazione tasso cani randagi presunto / popolazione Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia Anno 2006 fonte MinSal Valle d'aosta Piemonte
20 anni di controllo Randagismo intoscana Cani Catturati Cani Restituiti Cani Deceduti Cani Adottati Anno 1987 3515 1403 (40%) Anno 1997 3804 2154 (56%) Anno 2007 6149 3336 (54%) 1343 159 253 1992 Nella generale pochezza di dati: sensazione di insuccesso. Carenza di strategia Carenza di comunicazione Carenza di risorse
281:Richiesta (occasione)adeguamenti Ai Comuni Alle Associazioni di Volontariato Ai Servizi di Med.Vet.Pubblica Ai cittadini strutture, procedure, risorse, crescita culturale
Randagismo: tra rischio reale e potenziale Rischio sanitario Rischio incidenti Rischio aggressioni Rischio predazione
Controllo randagismo: i determinanti Motivazioni sanitarie Motivazione pubblica sicurezza Motivazioni di tutela animali
La domanda converge su un sistema complesso Servizio accalappiacani/recupero/ambulanza Canile Sanitario/municipale/prima accoglienza Attività controllo/restituzione/cura Canile Rifugio Attività custodia/adozione/cura
La Legge 281 e S.P.V. Compiti di Legge: Sterilizzazione Sorveglianza su colonie Vigilanza su strutture Anagrafe Canina Educazione Sanitaria e aggiornamento Legge Regionale su tutta l attivitl attività connessa, con varie differenze tra Regioni anche confinanti
Esegesi del combinato disposto ( L.281/91-L.L.R.R. ) ASL: Anagrafe, Educazione Sanitaria sterilizzazione, vigilanza,pronto soccorso,interventi profilassi nei canili, (Attività aggiuntive: in convenzione) Comune: Canile Sanitario, Canile Rifugio, Censimento gatti, Servizio Accalappiacani, assistenza zooiatrica.(cessione attività in convenzione) Volontariato: Gestione canile rifugio, Gestione Attività sotto Colonie Feline, Gestione adozioni controllo veterinario,
N PRESUNTO CANI RANDAGI (441.125 TOTALI IN ITALIA) Sardegna; 22.000 Sicilia; 68.000 Liguria; 3.861 Emilia Romagna; 8.052 Toscana; 2.211 Umbria; 23.000 Marche; 2.042 Lazio; 60.000 Abruzzo; 19.300 Calabria; 65.000 Molise; 14.500 Basilicata; 9.450 Campania; 70.003 Puglia; 70.671
149.424 nei canili 272.698.800 anno Il modello organizzativo influenza l efficienza del sistema Visti i costi: valutazione della domanda futura Necessità di evoluzione dei servizi, sussidiarietà Necessità di coordinamento
450,0 400,0 350,0 300,0 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 0,0 31 80 30 34 n medio di cani per canile (sanitari+rifugio) 387 227 223 158 135 132 148 77 87 93 102 81 95 253 131 135 131 Sicilia Sardegna Italia Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Totale canili 1144 Lombardia Trentino alto adige Veneto Valle d'aosta Piemonte
Determinanti del modello: Presenza strutture Disponibilità risorse umane Clima tra enti/volontariato Finanziamento: a) da convenzione b) da compartecipazione
Determinanti nuovi: Età media dei cani nei canili Maggiore attenzione alla qualità della prestazione Spostamento in avanti dei limiti etici Caso cani pericolosi Caso Leishmaniosi Compatibilità con le risorse disponibili, tecniche, strutturali, economiche
L efficacia della risposta nasce da: Professionalità Etica Appropriatezza Chiarezza di ruolo, sussidiarietà, Capacità/possibilità di presidio Risorse Governo spesa Accreditamento
rieducazione Le molteplici attività cattura recupero soccorso trasporto custodia primo soccorso assistenza terapia affidamento
Il nuovo DPCM sui LEA (23 aprile 2008)
Allegato1 DPCM LEA
SPV: dove orientare lo sforzo Raccolta dati/elaborazione/ valutazione Definizione/ condivisione procedure Definizione profili professionali/ livelli responsabilità Definizione profili tariffari/prestazionali Definizione profili accreditamento
SPV e attività controllo randagismo: il bivio FUNZIONE OPERATIVA APPROPRIATEZZA COMPATIBILITA FUNZIONE REGOLATIVA
Grazie enrico.loretti@asf.toscana.it