11/12/2014 - Analisi della documentazione e dei dati. Prime valutazioni dell analisi e delle criticità

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Denominazione del Corso di Studio: Corso di Laurea in Economia e Commercio Classe: L-33 Sede: Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale Gruppo di Riesame: Prof. Domenico de Vincenzo (Coordinatore del CdS) Responsabile del Riesame Prof. Augusto Pianese (Docente del Cds) Prof. Domenico Vistocco (Docente del CdS) Dr.ssa Brunella Manzo (Operatore del management per la didattica) Sig. Giovanni Calcagni (Studente) Il Gruppo di Riesame si è riunito, per la discussione degli argomenti riportati nei quadri delle sezioni di questo Rapporto di Riesame, operando come segue: 11/12/2014 - Analisi della documentazione e dei dati. Prime valutazioni dell analisi e delle criticità 18/12/2014 - Discussione delle analisi relative alle schede A1, A2 e A3 9/01/2015 - Prima Stesura del Rapporto 14/1/2015 - Stesura del Rapporto definitivo Presentato e discusso in Commissione Didattica del Corso di Studio il giorno 15/1/2015 Sintesi dell esito della discussione con il Consiglio del Corso di Studio La Commissione didattica del CdS ha preso atto del Rapporto di riesame, ritenendolo opportunamente redatto. La Commissione ritiene che le criticità evidenziate nel rapporto siano state chiaramente messe in luce e le azioni correttive appaiono adeguate. Dopo breve discussione, la Commissione Didattica del CdS in Economia e Commercio approva all unanimità, seduta stante, il Rapporto di riesame

A1 - L INGRESSO, IL PERCORSO, L USCITA DAL CDS a - RISULTATI DELLE AZIONI CORRETTIVE ADOTTATE IN PRECEDENZA 1-a AZIONI CORRETTIVE GIÀ INTRAPRESE ED ESITI Obiettivi individuati nel Rapporto di Riesame precedente, stato di avanzamento ed esiti. Internazionalizzazione Sono stati organizzati una serie di incontri motivazionali per stimolare la partecipazione degli studenti al programma di scambio Erasmus. Nell'ambito di tali incontri, sono stati presentati dettagliatamente le varie sedi con cui sono attivi accordi per la mobilità internazionale e le relative opportunità di studio. Se si guarda alla percentuale degli studenti che hanno svolto esperienza all'estero, sembra che tali incontri stiano iniziando a dare frutto, se si pensa solo che si è passati da una percentuale di studenti pari ad 1,4% ad un valore di 6,40%. Il risultato raggiunto rimane comunque al di sotto della media nazionale, per cui si ritiene necessario procedere su questa linea di azione. Percorso e rendimento Anche per quanto riguarda le azioni volte a monitorare l'andamento delle carriere, il dato sembra incoraggiante. Ci si è infatti avvicinati al valore medio nazionale, che vede una durata pari 4,5 anni con un ritardo alla laurea pari ad 1,4 anni. I valori registrati per il 2013, pari rispettivamente a 4,7 e 1,4 anni, fanno registrare una diminuzione di entrambi gli indicatori, che nel 2012 risultavano pari a 5 ed 1,6 anni. Questi risultati, come nel caso dell'internazionalizzazione, rappresentano un incentivo a rafforzare questa azione anche per il futuro, al fine di avvicinarsi ulteriormente al valore nominale del corso di studi. Questo consentirebbe di abbassare il ritardo e a controllare anche i tassi di abbandono. Rimane ancora aperta l'azione volta ad incentivare iscrizioni al regime del part-time per gli studenti che presentano criticità nella carriera. Dal punto di vista degli studenti, questo ridurrebbe l'incidenza delle tasse di iscrizione e permetterebbe loro di organizzare, in sinergia con gli organi preposti, un percorso tarato sulle esigenze personali, che risultano cogenti nel caso di studenti lavoratori. b - ANALISI DELLA SITUAZIONE, COMMENTO AI DATI Dati inerenti gli studenti in ingresso al CDS Gli immatricolati nell a.a. 2013/14 si attestano a 127 studenti, sostanzialmente in linea con il dato dell a.a. precedente. Per dettagli sull andamento degli immatricolati nei precedenti anni accademici si rimanda all appendice. Dati inerenti gli abbandoni dal CDS L analisi dei dati relativi agli abbandoni, che per l'anno accademico 2013/14 si attestano a 39 unità, fa rilevare un peggioramento rispetto agli anni precedenti. Proprio relativamente agli abbandoni, risulta pertanto necessario insistere sulla politica di incentivazione alle iscrizioni part-time. Si ritiene infatti che l'offerta di un percorso tarato sulle esigenze degli studenti in difficoltà, spesso studenti lavoratori, possa consentire loro di affrontare con maggiore serenità il percorso di studi, permettendogli di organizzarsi al meglio e di guardare con fiducia alla possibilità di completare il percorso intrapreso. Per un analisi dettagliata dell evoluzione del fenomeno a partire dall a.a. 2004/05 si rimanda all appendice. Dati inerenti la durata del percorso, il rendimento e l'internalizzazione Per quanto attiene la durata della carriera, dai dati relativi ai laureati del 2013 (indagine Almalaurea), risulta una durata media degli studi di poco superiore al dato nazionale: 4,7 anni contro i 4,5 nazionali. Se si analizza la serie degli ultimi anni, continua la tendenza ad avvicinarsi al valore nominale del corso di studi. Proprio alla luce di tale trend, si ritiene importante proseguire nel monitoraggio puntuale degli studenti durante il loro percorso di studi. Per un analisi dettagliata si rimanda all appendice. In linea con tale tendenza risulta anche la percentuale di studenti che si laurea in corso, che attestandosi ad un valore pari al 28,10%, è un segnale di incoraggiamento riguardo alla bontà delle azioni correttive intraprese ed illustrate nel rapporto del riesame dello scorso anno. Rimane comunque alto il divario dei laureati in corso (pari a Cassino a poco meno del 30% ) rispetto al valore medio nazionale (pari a 39,20%). Un segnale positivo viene anche dalla percentuale di studenti che hanno svolto un periodo di studi all'estero: in questo caso il valore è pari al 6,40% a conferma della tendenza verso l'alto di tale percentuale. Non sembra invece rilevante il dato relativo al rendimento: qui si osserva un valore pari a 24,1 come rendimento medio alle prove di esame ed un punteggio pari a 94,4 come voto finale dell'esame di laurea. Su entrambi gli indicatori, il Corso di Studi oggetto di analisi mostra dei valori leggermente inferiori rispetto alla media nazionale. Si è già detto nel precedente riquadro che le azioni inerenti l'internazionalizzazione incoraggiano a proseguire sulla direzione di promuovere ulteriormente tali esperienze, lavorando in particolare sulla motivazione degli studenti. Si è raggiunta infatti una percentuale di studenti che hanno svolto un periodo all'estero pari a 6,40%, valore che ha permesso di abbassare il divario con il dato medio nazionale, rispetto al quale risulta ancora necessario insistere su questo percorso. Si rimanda all appendice 1 per un analisi più dettagliata dei dati presentati, con una comparazione dei valori registrati

dal nostro Ateneo con gli Atenei di taglia simile e/o geograficamente vicini. c AZIONI CORRETTIVE PROPOSTE Internazionalizzazione Tenuto conto dei buoni segnali derivanti dalle azioni intraprese per incentivare gli studenti ad una maggiore partecipazione ai programmi di scambio internazionale attivati, ci si propone di continuare con la calendarizzazione di una serie di incontri motivazionali. Ci si propone inoltre, utilizzando il sito web del Corso di Studi, di pubblicare un elenco con le varie sedi estero in cui è possibile trascorrere un periodo di studi, con i relativi corsi che è possibile seguire e vedersi riconosciuti in termini di crediti formativi. Percorso e rendimento Anche per quanto riguarda il monitoraggio delle carriere studenti si ritiene importante proseguire con un'analisi minuziosa per cercare di ridurre ulteriormente il divario tra la durata media degli studi e la durata nominale prevista. In particolare l'individuazione tempestiva di criticità può permettere di incidere sul valore aggregato finale. A tale scopo, come detto in precedenza, risulta importante continuare a motivare gli studenti in difficoltà, soprattutto gli studenti lavoratori, a valutare l'iscrizione al regime del part time. Abbandoni Dall'analisi dei dati, una forte criticità è legata alla situazione degli abbandoni. Il valore riportato, pari a 37 studenti, richiede una forte attenzione da parte degli organi di controllo al fine di riportare tale numero entro soglie accettabili. Ci si propone pertanto di convocare personalmente gli studenti che mostrano ritardi nel percorso di studi, onde organizzare per gli stessi un percorso di recupero che permetta di superare le evidenti difficoltà da loro mostrate. A tale riguardo lo strumento del regime part-time può essere un'utile alternativa da proporre agli studenti al fine di allungare il loro percorso nominale di studi. A2 L ESPERIENZA DELLO STUDENTE a RISULTATI DELLE AZIONI CORRETTIVE ADOTTATE IN PRECEDENZA Le azioni correttive proposte nel precedente rapporto, relativamente alle postazioni informatiche, evidentemente non hanno sortito gli effetti desiderati. In realtà, come già espresso nel precedente rapporto, le postazioni informatiche non dipendono direttamente dal corso di laurea, che non è centro di spesa e dunque non agire in merito alla dotazione informatica. b - ANALISI DELLA SITUAZIONE, COMMENTO AI DATI E ALLE SEGNALAZIONI I questionari docenti e insegnamenti compilati dagli studenti al termine del corso nell'a.a. 2013-14, per il primo anno, vengono somministrati on-line, e non sotto forma cartacea, peraltro non a fine corso, ma compilati nel momento in cui lo studente si prenota per la prima volta all'esame in questione. Per questo motivo, riteniamo che i dati non sia perfettamente omogenei a quelli degli anni precedenti, vista la diversa modalità di rilevazione. I risultati, comunque, sono riferiti come negli anni precedenti ai soli studenti frequentanti (o che si dichiarano tali), pur se il questionario viene compilato anche dai non frequentanti (con l'ovvia esclusione di domande relative all'erogazione del corso). Nella sezione relativa ai singoli insegnamenti, piuttosto basso (anche se non insufficiente) è il punteggio medio relativo alle conoscenze preliminari (0,686, su una scala da 0 a 1). Ciò deriva probabilmente da una preparazione di base in ingresso non adeguata. I corsi che ottengono il peggior risultato, in realtà, sono quelli in cui in effetti non vi è affatto una base solida di partenza e sono del tutto nuovi per lo studente in ingresso (per es., è il caso di Statistica). La media delle risposte a tutte le altre domande è sempre superiore a 0,7 e, in alcuni casi, superiore a 0,8 con alcuni insegnamenti e docenti con valori prossimi a 1. Il carico didattico appare allo studente adeguatamente proporzionato ai crediti assegnati (media 0,707), anche un piccolo gruppo di insegnamenti va sotto il valore di 0,5 e il corso in fondo alla graduatoria supera di poco il valore di 0,3. Decisamente più alta è la media relativa all'adeguatezza del materiale didattico(media 0,738, tutti gli insegnamenti sono al di sopra del valore 0,5) e alla definizione chiara delle modalità di esame (0,780, anche in questo caso tutti valori significativi sono sopra lo 0,5). Passando alla valutazione dei docenti, l'orario delle lezioni sembra essere sostanzialmente rispettato (0,805) e tutti gli insegnamenti si posizionano sopra il valore 0,5. Alla domanda se il docente stimola/motiva l'interesse verso la disciplina, viene attribuito un valore medio di 0,741, solo un docente si posizione al di sotto del

valore 0,5 (0,474); simile il risultato della domanda relativa all'esposizione del docente (0,764), con un piccolo gruppo di docenti che si posiziona tra lo 0,5 e lo 0,6. Gli insegnamenti sembrano essere svolti coerentemente con quanto dichiarato sulla pagina web del corso di studio (0,782 con valore minimo di 0,611). Anche la reperibilità del docente non sembra essere percepita negativamente dagli studenti, poiché viene attribuito un punteggio medio di 0,798 (minimo 0,630). Gli studenti hanno attribuito una media di 0,774 risposte positive riguardo il grado di soddisfazione circa lo svolgimento dell'insegnamento. Qualche dubbio interpretativo pone la domanda relativa all'utilità delle attività didattiche integrative: tutti i docenti ricevono una valutazione peraltro generalmente positiva (media 0,793, minimo 0,556) ma si sa per certo che alcuni insegnamenti non hanno previsto attività integrative. Il questionario strutture pur con delle evidenti incongruenze derivanti dal fatto che, per corsi di laurea che utilizzano le stesse strutture, si hanno risultati diversi, anche in maniera sostanziale mette in risalto punti di forza e di debolezza del corso di laurea in Economia e commercio. Il corso di laurea risulta essere il primo come gradimento complessivo, rispetto a tutti gli altri corsi di laurea (triennali, magistrali e a ciclo unico) del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza (0,796). Tra gli spetti positivi, contabilizziamo anche un primo posto come qualità della segreteria studenti (0,757). Valutazioni positive rispetto agli altri corsi di studio anche per quanto riguarda il carico di studio e l'orario delle lezioni. Quest'ultimo dato in contraddizione con la risposta relativa all'organizzazione complessiva del corso di laurea nella quale Economia e commercio risulta essere in quinta posizione, su otto corsi di studio valutati. Aule, biblioteche, laboratori e attrezzature per la didattica pongono Economia e commercio a metà classifica. Anche se è appena il caso di ricordare che tutte queste strutture sono in comune con gli altri corsi di studio del Dipartimento di Economia e Giursiprudenza. Resta comunque il fatto che tutte le valutazioni positive relative alle strutture si aggirano attorno al valore 0,3 (salvo i laboratori), cioè gli studenti hanno espresso solo il 40% delle risposte positive. Il rapporto Almalaurea sui laureati del corso di laurea, relativamente al giudizio sull'esperienza universitaria (punto 7 della rilevazione) sembra piuttosto soddisfacente nel suo complesso. Soddisfacente in quanto le percentuali sono elevate e superano in quasi tutte le voci le percentuali di risposte positive (decisamente sì e più si che no) registrate nei corsi di laurea della classe L33 delle altre Università italiane. Nella valutazione, abbiamo anche tenuto conto delle valutazioni espresse dai laureati dei corsi di laurea L33 degli altri Atenei laziali (per quanto riguarda l'università delle Tuscia abbiamo tenuto conto del corso di laurea L18, in quanto essa non offre la L33). I laureati complessivamente soddisfatti del corso di laurea sono pari al 95,9% del totale, date ben al di sopra di quello nazionale (87,2%), superiore anche alla media dell'ateneo e di tutti gli atenei laziali. C'è solo da notare con rammarico che la percentuale, nel 2012, era più alta (98,3%), ma risulta leggermente più elevata di quella del 2011. Altrettanto positivo è il grado di soddisfazione nei rapporti con i docenti (91,9% delle risposte positive), sufficientemente in linea con quello degli anni precedenti e decisamente più elevato di quello relativo alla media italiana (ben 10 punti inferiori rispetto a quello registrato nel nostro corso di laurea). Anche in questo caso, la percentuale risulta più elevata se confrontata con i corsi di laurea L33 degli altri atenei laziali e del grado di soddisfazione degli studenti dell'uniclam (90,1%). Unica preoccupazione in merito è la percentuale dei giudizi decisamente sì che è costantemente calata tra il 2011 (26,5%) e il 2013 (16,2%). Il 94,6% degli studenti del corso di laurea ritiene che il carico didattico sia sostenibile. Il dato risulta costantemente in crescita rispetto ai due anni precedenti. Peraltro, il 74,3% degli studenti si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso di laurea (anche questo dato è superiore alla percentuale italiana, 65%, dell'ateneo, 66,4%, e di tutti gli Atenei laziali). Resta da sottolineare comunque anche un 4% di studenti che hanno dichiarato che non si iscriverebbe nuovamente all'università, cresciuto rispetto alle due precedenti rilevazioni. Il dato è molto vicino a quello riferito all'italia (3%), ma meriterebbe un'attenzione particolare, in quanto potrebbe essere sintomatico di un disagio profondo riferibile o alla inadeguatezza dell'offerta formativa o alla sfiducia più generale nei confronti del sistema universitario, nella sua utilità per affrontare il mondo del lavoro con maggiore competitività. Altro dato preoccupante ci sembra quello relativo al 12,2% di studenti che si iscriverebbero nuovamente al cdl in Economia e commercio, ma in un altro Ateneo. Il dato, pur risultando sostanzialmente in linea con quello italiano (11,9%) e migliore di quello degli Atenei laziali (tranne che della Tuscia), non convince pienamente e deve far riflettere il corso di laurea sul perché di questo elevato

grado di insoddisfazione. Un'ipotesi potrebbe essere relativa al fatto che gli studenti trovano alcune difficoltà generali nella conduzione degli studi (non attribuibili al corso di laurea in sé o ai rapporti con i docenti, vista l'elevato grado di soddisfazione espresso e visto che solo il 2,7% dei laureati si iscriverebbe ad un altro corso dell'ateneo), riferibili probabilmente al contesto in cui il corso di laurea è inserito. Forse tale dato potrebbe essere riferito ai servizi offerti, quali le biblioteche (il grado di soddisfazione è elevato, 79,8%, ma inferiore alla media italiana), alle aule (75,7% di studenti soddisfatti, dato superiore a quello nazionale, ma inferiore rispetto ad almeno due delle altre quattro Università laziali statali), ma soprattutto alle postazioni informatiche che ottengono un basso grado di soddisfazione (67,6%), dato costantemente in calo negli ultimi anni, inferiore di quasi 18 punti rispetto allo stesso dato nazionale e inferiore a quello di tutti gli altri Atenei laziali. c AZIONI CORRETTIVE Monitorare gli insegnamenti problematici e convocare i docenti interessati, secondo quanto desunto dai questionari degli studenti e provare azioni correttive, relativamente alla sollecitazione di una maggiore attenzione nello svolgimento dei corsi. Il giudizio ancora negativo relativamente alle postazioni informatiche (ulteriormente peggiorato), insieme a quello delle aule deve spingere il corso di laurea a farsi portavoce di questo disagio presso le strutture direttive del Dipartimento di appartenenza e dell'ateneo, attraverso una richiesta di maggiore interesse circa la dotazione informatica e il decoro e la cura delle aule. Monitorare lo stato di soddisfazione, in relazione al rapporto con i docenti: il dado dei decisamente sì in calo deve essere riportato in crescita, attraverso una maggiore sensibilizzazione dei docenti a rispettare orari delle lezioni e di ricevimento, ad aggiornare costantemente la loro pagina web ufficiale, ad avere una ampia disponibilità nei confronti degli studenti. Per poter attenuare il senso di frustrazione degli studenti a fine carriera e per far sì che il percorso di studi sia sentito quale proficuo e utile nel mondo del lavoro, il Gruppo del riesame propone di consigliare ai docenti contenuti dei corsi più aderenti alle esigenze e alle richieste del mondo del lavoro; inoltre, pone l'accento sul monitoraggio del tirocinio formativo, che è un momento cruciale di interfaccia dello studente col mondo del lavoro, valutando, anche attraverso un apposito questionario già in fase di sperimentazione, se effettivamente vi è stato un buon grado di soddisfazione dello studente durante questa esperienza. A3 L ACCOMPAGNAMENTO AL MONDO DEL LAVORO Obiettivi e azioni intraprese: Nei precedenti rapporti, il gruppo di riesame aveva individuato i seguenti obiettivi e le corrispondenti azioni da intraprendere per migliorare le possibilità occupazionali dei laureati del CdS triennale L-33 (28): 1. incrementare la quota di studenti che nel corso degli studi avessero intrapreso il tirocinio curriculare presso aziende o professionisti del territorio, richiedendo un maggior impegno da parte del tutor anche allo scopo di migliorare la qualità di tali esperienze; 2. offrire allo studente ed al laureato, informazioni e incontri con imprese al fine di favorire esperienze formative/lavorative anche con l auspicio che l attività temporanea si potesse trasformare in una relazione stabile. Per tale obiettivo risulta determinante anche il supporto dell ufficio del job placement. Stato di avanzamento dell azione correttiva: Si ritiene opportuno proseguire con le azioni, già intraprese, che risultano in linea con le indicazioni della Commissione Paritetica, per la quale è necessario rinforzare e rendere soprattutto sistematiche tutte le reti di relazione con enti ed istituzioni ed implementare un sistema di monitoraggio dell ingresso nel mondo del lavoro. b - ANALISI DELLA SITUAZIONE, COMMENTO AI DATI E ALLE SEGNALAZIONI Il CdS in classe L 33 (28) dell ateneo UNICLAM nell anno 2013 ha avuto 74 laureati, di cui l 87.8%

osservato dopo un anno. Le indagini condotte da ALMALAUREA sul profilo dei laureati, relativamente al campione rilevato per l anno 2013, rivelano che il 21.5% dei laureati dichiara di lavorare, rispetto al valore nazionale del 29.6%. Tali dati, ancorché al di sotto della media nazionale, subiscono, rispetto a quest ultima, una minore diminuzione se comparati a quelli dello scorso anno, rispettivamente del 23.4% contro il 33.6%. Inoltre, è comunque da sottolineare che: a) il 42,9% degli occupati UNICLAM ha iniziato il lavoro dopo la laurea contro il 34,2% nazionale; tali dati consolidano quando già registrato lo scorso anno ; b) il dato UNICLAM è poco inferiore a quello medio (pari al 25.8%) calcolato considerando solo gli Atenei di Campania e Lazio che aderiscono al consorzio ALMALAUREA (UNICLAM Napoli Federico II, Napoli Parthenope, Napoli Seconda Università, Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Salerno); c) il 67.7% dei laureati non lavora ed è iscritto ad un corso di laurea specialistica/magistrale. Questo dato, al di là di eventuali ragioni riferibili al ciclo economico negativo, indica che il CdS in Economia e Commercio è scelto dagli studenti principalmente per la sua solida formazione interdisciplinare con l intento di proseguire gli studi. Di tale 21.5%, il 6.2% dichiara di essere allo stesso tempo iscritto ad una laurea magistrale. Riguardo alla tipologia di attività, il 21,4% è occupato nell industria (contro l 10.5% a livello nazionale) e il 78,6% nei servizi (85.9% a livello nazionale), mentre non si registrano occupati nel settore dell agricoltura (che registra a livello nazionale l 1.3% di occupati). Il grado di soddisfazione per l attuale lavoro dei laureati UNICLAM è di poco inferiore a quello nazionale (5.6 contro 6.4), mentre, in riferimento ai salari netti, si registra un miglioramento rispetto allo scorso anno con valori che si collocano vicino ai valori medi nazionali sia rilevati senza distinzione di sesso che per ciascun sesso. In particolare il salario mensile medio netto degli uomini è di 817 euro contro gli 865 euro nazionale, differenza che risulta positiva per le donne, il cui salario medio mensile è pari a 670 euro contro i 636 euro nazionali; senza distinzione di sesso, i due valori sono rispettivamente 707 euro e 747 euro. Inoltre, il 14,3% dei laureati occupati UNICLAM dichiarano che la laurea conseguita è molto efficace nel lavoro svolto, valore poco inferiore a quello medio nazionale pari al 17%, e, sempre il 14.3% dichiara di usare in misura elevata le competenze acquisite nella laurea, in linea con il 15.4% della media nazionale. Circa la tipologia dell attività lavorativa, per i laureati UNICLAM rimane elevata la diffusione del part time (71.4% vs 54.5%). Invece, rispetto alla rilevazione dello scorso anno, risultano fortemente incrementate sia la percentuale di lavoratori autonomi che dal 9,1% del 2012 (8,2% nazionale) si porta all attuale 21,4% (vs 8,1%) sia quella dei lavoratori dipendenti con contratti a tempo indeterminato, 9,1% del 2012 (vs 17,4%) rispetto al 21,4% (vs 19,4%) del 2013. Riguardo ai laureati iscritti ad un anno dalla laurea ad un CdS specialistico (73.9% vs 72.8%), il 97.9% ha continuato nello stesso gruppo disciplinare, e di questi il 77.1% ha continuato gli studi presso UNICLAM (rispetto al 78.9% della media nazionale). Da notare che la quota di laureati che non lavora e non è iscritto ad una specialistica è 10.8%, inferiore a quella nazionale pari all 11.2%. Un ultimo dato riguarda l utilizzo dei tirocini curriculari (5 CFU), che nell anno accademico 2013/2014 sono stati svolti da 53 studenti contro i 40 del precedente anno. L incremento è probabilmente da imputare alla politica di incoraggiamento messa in atto dal CdS come uno degli interventi previsti tra gli obiettivi da intraprendere per migliorare le possibilità occupazionali dei laureati c AZIONI CORRETTIVE Nell intento di favorire l ingresso dei laureati nel mondo del lavoro il CdS ritiene valido proseguire l azione intrapresa lo scorso anno. Infatti, come evidenziato nel XVI Rapporto ALMALAUREA sulla condizione occupazionale dei laureati, la probabilità di occupazione dei laureati (di primo livello e magistrali) che hanno effettuato stage curriculari è superiore del 14% rispetto a quella di chi non vanta tale esperienza. Pertanto, seguendo anche il suggerimento della Commissione Paritetica, ci si propone di migliorare l informazione ricevuta dagli studenti del corso di studi sia sulle possibilità offerte dai diversi curricula della Laurea Magistrale, che sugli sbocchi diretti nel mondo del lavoro. A tale scopo, con il coinvolgimento degli uffici preposti, si auspica la creazione di una banca dati consultabile on line che possa favorire il contatto con il mondo del lavoro proponendo agli studenti le aziende disponibili e, prevedendo uno spazio dove, una volta effettuato il tirocinio, lo studente possa commentare l esperienza e inserire le proprie valutazioni.

APPENDICE La seguente tabella riporta i dati relativi agli iscritti per coppie di anni accademici successivi (prima colonna), a partire dagli anni accademici 2004/05 2005/06 fino agli anni accademici 2012/13 2014/14, ultimo anno disponibile. La seconda colonna riporta il numero di abbandoni al secondo anno e la terza lo stesso indicatore espresso in termini di tasso di abbandono. Gli stessi dati sono rappresentati graficamente in figura 1. Anno accademico Iscritti I anno Abbandoni al II anno Tasso di abbandono a.a. 2004/05 2005/06 122 26 21% a.a. 2005/06 2006/07 122 29 24% a.a. 2006/07 2007/08 119 29 24% a.a. 2007/08 2008/09 167 49 29% a.a. 2009/08 2009/10 159 58 36% a.a. 2009/10 2010/11 199 55 28% a.a. 2010/11 2011/12 160 33 21% a.a. 2011/12 2012/13 133 27 20% a.a. 2012/13 2013/14 145 37 26% Figura 1: Andamento del numero di iscritti (pannello in alto), del numero di abbandoni al secondo anno (pannello centrale) e del tasso di abbandono (pannello inferiore) negli anni accademici dal 2004/05 al 2013/14

La seguente tabella riporta alcuni indicatori relativi all indagine sui laureati nell anno 2012 per la classe di laurea in Scienze Economiche (L-33, 28). I dati permettono un confronto tra il Corso di Studi in esame e quelli di taglia simile e/o geograficamente vicini aderenti al consorzio Almalaurea: ATENEO SIGLA Durata Ritardo alla Voto di Punteggio Laureati in Esperienza Laureati degli studi laurea (in anni) laurea agli esami corso all'estero Cagliari UNICA 63 5,4 2 97 25 23,80% 15,50% Cassino e del Lazio Meridionale UNICLAM 96 4,7 1,4 94,4 24,1 28,10% 6,40% Catania UNICT 97 5,9 2,4 96,7 25 6,20% 3,30% Chieti e Pescara UNICH 65 4,7 1,2 96,8 24,5 33,80% 4,80% Foggia UNIFG 42 5,2 1,7 99,4 24,9 26,20% 7,70% Genova UNIGE 63 4,3 1 96,2 24,8 42,90% 6,60% Insubria UNIINS 93 3,4 0,3 98 25,2 78,50% 11,80% Marche Politecnica UNIVPM 113 3,9 0,6 94,3 24 58,40% 1,80% Napoli Federico II UNINA 235 4,5 1,2 97,2 24,9 37,40% 4,60% Napoli Parthenope PARTHENOPE 107 4,7 1,3 95,6 24,4 22,40% 1,00% Seconda Università Napoli UNINA2 87 4,7 1,3 93,4 24,1 29,90% 4,90% Reggio Calabria Mediterranea UNIROMA 93 5,2 1,7 95,5 25,1 17,20% 5,60% Roma La Sapienza UNIROMA 110 5,4 2,1 93,7 24,5 27,30% 17,60% Roma Tor Vergata UNIROMA2 172 4,4 1,1 96,2 24,9 39,00% 19,50% Roma Tre UNIROMA3 153 5,8 2,4 93,6 24,7 26,80% 14,80% Salento UNISALENTO 77 4,5 1,1 98,7 25 31,20% 5,30% Salerno UNISA 158 5 1,6 93,5 24,5 24,70% 2,70% Trento UNITR 80 3,6 0,4 101 25,9 71,30% 39,70% Trieste UNITS 90 4,3 1 99,7 25,3 53,30% 14,00% ITALIA ITALIA 4357 4,5 1,2 95,3 24,5 39,20% 9,90% La figura 2 riporta gli indici riportati nella tabella precedente in forma grafica. La rappresentazione consente un immediato confronto tra il Corso di Studio in esame (barra evidenziata con bordo più scuro) e i corsi di studi degli Atenei comparabili in termini dimensionali e/o geografici. Il grafico presenta pannelli separati per i vari indicatori considerati. Gli atenei sono ordinati in senso decrescente per ciascun indicatore. La linea verticale rossa è posizionata in corrispondenza del valore medio nazionale: le barre a destra di tale linea rappresentano pertanto valori superiori al valore medio nazionale, mentre le barre a sinistra rappresentano valori inferiori alla media nazionale. Il colore delle barre indica il verso di lettura dell indicatore: barre di colore verde (rosso) indicano un valore osservato migliore (peggiore) della media nazionale. La lunghezza delle barre rappresenta la variazione percentuale rispetto alla media nazionale (valore leggibile sull asse delle ascisse) per i seguenti indicatori: durata agli studi, ritardo alla laurea, voto di laurea e punteggio agli esami. Nel caso dei due indicatori già espressi su scala percentuale (laureati in corso ed esperienza all estero) la lunghezza delle barre è calcolata facendo la differenza con il corrispondente valore medio nazionale. Per tutti gli indicatori, i valori numerici accanto a ciascuna barra riportano invece il valore dell indice considerato, ovvero i valori della tabella precedente.

Figura 2: confronto CdS della classe di laurea in Scienze Economiche (L-33, 28) per Atenei comparabili all Ateneo di Cassino e del Lazio Meridionale, in termini dimensionali e/o geografici. I vari pannelli rappresentano gli indicatori considerati nel confronto. La linea rossa verticale è posizionata in corrispondenza del valore medio nazionale. Per quanto riguarda gli indicatori Durata degli studi e Ritardo alla laurea, il Corso di Studi si mostra competitivo con gli analoghi corsi degli Atenei comparabili in termini dimensionali e/o geografici, facendo rilevare valori superiori alla media nazionale. Per quanto riguarda gli altri indicatori, pur se i valori risultano inferiori alla media nazionale, la differenza da quest'ultima risulta trascurabile.

La seguente tabella riporta invece la serie storica osservata sugli stessi indicatori dai laureati a partire dall anno 2005. La figura 3 riporta l andamento del numero di laureati nel periodo considerato. Dalla rappresentazione grafica risulta una tendenza positiva rispetto a tale indicatore. ANNO Laureati Durata degli Ritardo alla Punteggio agli Laureati in Esperienza Voto di laurea studi laurea (in anni) esami corso all'estero 2013 96 4,7 1,4 94,4 24,1 6,40% 2012 75 5,0 1,6 96,0 24,6 25,3% 1,4% 2011 55 5,1 1,7 97,5 24,9 29,1% 4,2% 2010 66 5,1 1,7 97,2 24,8 19,7% 1,7% 2009 66 5,1 1,7 98,8 25,0 19,7% 1,8% 2008 53 5,2 1,8 100,2 25,3 18,9% 2,1% 2007 67 4,7 1,3 101,8 25,6 37,3% 6,7% 2006 74 4,4 1,0 103,6 26,1 28,4% 7,5% 2005 40 5,1 1,8 102,7 25,9 32,5% 2,9% Figura 3: Andamento del n. di laureati per il CdS della classe di laurea in Scienze Economiche (L-33, 28) dell Ateneo di Cassino e del Lazio Meridionale, a partire dall anno 2005. La successiva figura 4 riporta l andamento degli altri indicatori considerati. La rappresentazione grafica consente di apprezzare immediatamente la tendenza positiva dei due indici relativi alla durata del percorso di studi (durata degli studi e ritardo alla laurea) e dell'esperienza all'estero. L analisi dell andamento del voto alla laurea e del punteggio medio conseguito agli esami di profitto mostra una tendenza decrescente per entrambi gli indici. Su entrambi gli indici i valori osservati sono comunque allineati con i valori medi nazionali (come risulta anche dalla figura 2).

Figura 4: Andamento dei principali indicatori considerati dall indagine Almalaurea per il CdS della classe di laurea in Scienze Economiche (L-33, 28) dell Ateneo di Cassino e del Lazio Meridionale, a partire dall anno 2005.