Il mercato del lavoro dal lato dell offerta nella provincia di Macerata Annalisa Franceschetti Ufficio studi Camera di Commercio di Macerata 1
Quadro della provincia di Macerata Situazione demografica L occupazione La disoccupazione (giovanile in particolare) Titoli di studio Consuntivo Excelsior 2002 JOBTEL il portale del lavoro (www.jobtel.it) 2
Struttura per età della popolazione ITALIA MACERATA Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Diff. 0-14 15,2% 13,6% 14,4% 13,6% 12,2% 12,9% -1,5 15-64 Potenziale di lavoro disponibile 69,5% 65,5% 67,4% 67,1% 62,7% 64,9% -2,5 Oltre 64 15,3% 21,0% 18,2% 19,3% 25,1% 22,3% +4 Fonte: Istat, Bilancio Demografico 2000 3
Una popolazione che invecchia La % di popolazione in età lavorativa nella provincia di Macerata è sensibilmente più bassa di quella italiana La % di popolazione al disotto dei 15 anni si allinea sui valori nazionali E quindi la % di popolazione oltre i 64 anni ad incidere negativamente sul potenziale di lavoro disponibile Infatti, la popolazione degli over 64 è di ben 4 punti percentuali superiore a quella nazionale La quota di potenziale di lavoro disponibile è leggermente inferiore a quella regionale 4
60 Previsioni popolazione Italia In milioni di residenti 1,6 Marche 50 40 10,6 (18,3%) 16,3 (28,6%) 17,8 (34,3%) 1,4 1,2 1 0,32 (21,8%) 0,46 (30,1%) 0,52 (35,6%) 30 20 (67,4%) 39 (59,8%) 34,1 (54,3%) 28,2 0,8 0,6 0,4 (65,3%) 0,96 (58,8%) 0,9 (53,4%) 0,78 10 0 8,3 6,6 5,9 (14,3%) (11,6%) (11,4%) 2001 2031 2051 0-14 15-64 oltre 64 Fonte: Previsioni popolazione, Istat 0,2 0 0,19 0,17 0,16 (12,9%) (11,1%) (11%) 2001 2031 2051 0-14 15-64 oltre 64 5
Una popolazione che invecchia Secondo le previsioni dell ISTAT, la popolazione italiana inizierà a diminuire a partire dal 2011 in maniera sempre più accentuata Nel corso dei prossimi 30 anni l Italia perderà poco meno di 2 milioni di abitanti e quasi 6 milioni nei prossimi 50 anni (da 57,8 del 2001 a 51,9 mln del 2051) Questa perdita sarà totalmente a scapito della popolazione più giovane (0.14) e soprattutto di quella in età lavorativa (15-64) Nei prossimi 30 anni la popolazione over 64 aumenterà del 54% (del 69% nei prossimi 50 anni) e sarà il 30% del totale (nel 2051 il 34%) Nelle Marche la popolazione diminuirà in maniera meno accentuata, ma la quota degli over 64 sarà maggiore di quella italiana Nella nostra regione si prospetta un futuro di scarsità di risorsa lavoro, situazione che se non affrontata con largo anticipo porterà ad una contrazione dell economia e della ricchezza 6
Indicatori demografici Potenziale di lavoro disponibile / pop. in età non lavorativa Ind. di ricambio (15-19)/ (60-64) Tasso generico di attività: Forza lavoro/ Popolazione Italia 2,1 0,87 40,8% Marche 1,9 0,75 42,3% Macerata 1,8 0,74 42,1% Mediamente in Italia ci sono 2 persone in età lavorativa che possono sostenere un anziano o un bambino A Macerata tale rapporto è inferiore a 2, quindi meno di due persone in età attiva devono sostenere ciascun non attivo Per ciascun individuo che lascia il mondo del lavoro c è meno di un giovane che può prendere il suo posto Forza lavoro Occupati In cerca di occupazione Fonte: Istat, Bilancio Demografico 2000, e Indagine Forza Lavoro 7
Una popolazione che invecchia I posti di lavoro lasciati liberi da chi esce dal mondo del lavoro non saranno tutti coperti dalle nuove generazioni, in particolare a Macerata dove l indice di ricambio è più basso di quello nazionale Se non si riuscirà a sopperire alla penuria di nuova forza lavoro, si arriverà ad un eccesso di domanda di lavoro da parte delle aziende che non potrà essere soddisfatta Ipotesi non non così irreale, dato che, come vedremo in seguito, la domanda delle imprese si concentra su operai specializzati e non, mentre l offerta copre principalmente le figure di medio e alto livello Andiamo, quindi, ad analizzare il mercato del lavoro locale per vedere se ci sono ancora spazi di movimento per allargare la forza lavoro, in particolare andiamo a valutare le tre componenti della forza lavoro: Gli occupati I disoccupati Coloro che sono in cerca della 1 occupazione 8
Tassi di occupazione 60 58,7 Italia M femminili e maschili 59,9 55 50 45 40 35 53 55,5 34,5 Macerata M Macerata F N.B.: Tasso di occupazione = occupati/popolazione da 15 anni in su (ISTAT) 34,6 57,4 39,9 30 25 28,6 32,3 Italia F 20 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Macerata F Italia F Macerata M Italia M Fonte: Elaborazione Unioncamere su dati Istat (Indagine Forza Lavoro) 9
Il gap tra femmine e maschi Il tasso di occupazione nazionale risulta ancora basso, specie se confrontato con quello europeo (più alto di circa 10 punti) Il tasso di occupazione maschile provinciale, nel decennio preso in considerazione, è cresciuto complessivamente di 7 punti, raggiungendo il 60% e superando il valore nazionale Il tasso maschile nazionale, invece, si è mantenuto grosso modo costante con una leggera decrescita fino al 98 ed una successiva leggera rimonta Il tasso di occupazione femminile, a Macerata, è cresciuto complessivamente di 5 punti, crescita che non è riuscita a ridurre il gap di genere (=20) A livello nazionale il gap tra maschi e femmine era di 30 punti nel 93 (con un tasso di occupazione del femminile 28,6%) nel 2002 risulta ridotto a 25 Il tasso di occupazione femminile a Macerata risulta di ben 7 punti più alto di quello nazionale 10
Tassi di disoccupazione femminili e maschili 18 16 14 12 10 8 6 4 2 Italia F 12,2 9,6 8,8 Macerata F 7,0 Italia M Macerata M 3,8 5,3 5,1 2,3 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Macerata F Italia F Macerata M Italia M Fonte: Elaborazione Unioncamere su dati Istat (Indagine Forza Lavoro) 11
Tassi di disoccupazione maschile e femminile Anche nella misurazione della disoccupazione ritroviamo notevoli differenze di genere: in particolare a livello nazionale con un tasso di disoccupazione femminile pari a 12,2%, ben 5 punti in più rispetto al valore maschile A Macerata il tasso di disoccupazione maschile si è mantenuto molto basso per tutto il decennio, fino ad arrivare al 2,3% del 2002, valore ben al disotto della soglia di piena occupazione individuata al 4% Il tasso di disoccupazione femminile maceratese si è sempre mantenuto molto al di sotto di quello nazionale, con un periodo di risalita nel periodo 96-99, ed una seguente rapida riduzione negli anni successivi, il minimo si attesta al 5,3% nel 2002 La differenza con il valore maschile si era accresciuta alla fine degli anni 90, per poi ridursi a 3 punti % nel 2002 12
37 32 27 22 17 Italia 15-24 Italia 25-29 Macerata 15-24 Tassi di disoccupazione giovanile 27,2 20,1 12 Macerata 25-29 7 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Macerata 15-24 Italia 15-24 Macerata 25-29 Italia 25-29 Fonte: Elaborazione Unioncamere su dati Istat (Indagine Forza Lavoro) 13
Tassi di disoccupazione giovanile Considerando che il tasso di disoccupazione nazionale è pari a 8,6% appare chiaro l enorme divario con la situazione delle nuove generazioni A fronte di una forza lavoro che non aumenta significativamente ed una popolazione in età pensionabile che lascia liberi più posti di quelli assorbibili dai giovani, questi ultimi hanno grosse difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro Le difficoltà sono sentite non solo dalle classi più giovani (15-24), ma anche dai 25-29enni che dovrebbero costituire la parte più dinamica della popolazione A Macerata i tassi di disoccupazione giovanili sono nettamente più bassi di quelli medi nazionali, ma anche nel nostro caso più che doppi rispetto ai valori globali A partire dal 1998, è iniziata una lenta discesa dei tasso di disoccupazione nazionale per entrambe le classi di età considerate Meno uniforme il trend di discesa a Macerata, che mostra complessivamente una diminuzione di circa 5 punti % in entrambe le classi di età 14
Domanda e offerta di titoli universitari nella provincia Da Excelsior 2002: 4.019 assunzioni pianificate dalle imprese della provincia di Macerata nel 2002 di queste 214 con titolo universitario (senza esperienza specifica per il 41,4% ), di cui: Neo-laureati residenti in provincia di Macerata (2002) - 87 in ingegneria - 29 gruppo tecnico-ingegneristico - 203 solo in economia - 118 solo in lettere e filosofia linguistico, - 73 solo in medicina e chirurgia - 97 gruppo economico, giuridico, sociale - 27 gruppo pedagogico, letterario, artistico - 58 gruppo medico e paramedico 15
Domanda e offerta di lavoro confronto a consuntivo La disoccupazione globale è bassa, ma con forte variabilità per sesso e per età Forte squilibrio tra offerta di qualifiche alte e domanda: le imprese locali richiedono in massima parte figure operative con grado di istruzione medio-basso Si andrà sempre più verso un eccesso di domanda di lavoro di tipo operativo da parte delle aziende: Già nel 2002 il 20% (sale al 27% nel 2003) delle assunzioni previste nella provincia riguarda personale extra-comunitario (39% nella meccanica) Il 48% delle assunzioni era considerato di difficile reperimento nel 2002 (il 57% nel 2003), con punte dell 87% nel legno e mobile nel 2003 Tale problema è molto sentito nella nostra provincia soprattutto a causa della mancanza della necessaria qualificazione (51%) e della ridotta presenza della figura (35%) 16
Domanda e offerta di lavoro confronto a consuntivo Cosa si sta facendo e si dovrà cercare di fare sempre di più: Coprire la domanda di lavoro in eccesso con lavoratori stranieri Incentivare l occupazione femminile Incentivare l entrata nelle fila della forza lavoro di categorie di persone che fino ad oggi hanno preferito non entrare nel mondo del lavoro Incentivare la permanenza di lavoro di chi arriva all età pensionabile Avvicinare sempre più il mondo dell istruzione a quello dell impresa Incentivare la ricerca e sviluppo per aumentare la produttività del lavoro e/o la profittabilità dell azienda Delocalizzazione / terziarizzazione della provincia 17
www.jobtel.it 18