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Presentazione del Consiglio regionale Capitolo 2 CONTESTO DI RIFERIMENTO 1. REGIONE E CONSIGLIO REGIONALE NELLA COSTITUZIONE L'articolo 114 della Costituzione italiana stabilisce che la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regione e dallo Stato. L'articolo 117 della Costituzione attribuisce la potestà legislativa unicamente allo Stato ed alla Regione. Allo Stato è riservata la legislazione esclusiva in determinate materie, raggruppate in 17 classi (dalla politica estera ai beni culturali). La legislazione concorrente (lo Stato fissa i principi fondamentali, la Regione legifera nel dettaglio) è prevista per ulteriori 21 materie (dai rapporti internazionali delle Regioni al credito fondiario e agrario). Alla Regione è riconosciuta la potestà legislativa esclusiva in ogni altra materia non citata dal medesimo articolo 117. La Regione ha quindi potestà legislativa concorrente su molte e importanti materie e, con le modifiche costituzionali introdotte dalla legge n. 3 del 2001, acquisisce anche potestà legislativa esclusiva. L'articolo 121 della Costituzione individua nel Consiglio regionale, nella Giunta e nel Presidente della Giunta gli organi della Regione, stabilendo che la potestà legislativa della Regione è esercitata dal Consiglio, al quale spetta, tra l'altro, anche l'approvazione dello Statuto, nel quale è determinata la forma del governo regionale ed i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento dell'ente. 2. ASSEMBLEA LEGISLATIVA E RAPPRESENTATIVA Il Consiglio è dunque un'assemblea legislativa eletta ogni cinque anni a suffragio universale e diretto da tutti i cittadini italiani residenti nel territorio regionale. In quanto tale l'assemblea è rappresentativa dell'intera comunità regionale. Il primo Consiglio regionale del Veneto è stato eletto il 7 giugno del 1970 (prima legislatura regionale). Revisione 3 Data 5 febbraio 2010 Pagina 1 di 8

3. FORMA DI GOVERNO REGIONALE A seguito delle modifiche costituzionali introdotte dalla legge n. 1 del 1999 e fino a diversa disposizione del nuovo Statuto, il Consiglio regionale non elegge più tra i suoi componenti il Presidente ed i membri della Giunta, essendo scelto direttamente il primo dagli elettori e nominati i secondi dal Presidente stesso. In termini di comparazione istituzionale si può quindi dire che, mentre fino al 2000 il Consiglio regionale era paragonabile ad un landtag (parlamento regionale/provinciale) tedesco o austriaco, dal 2000 si avvicina di più, per competenze e rapporti con l'esecutivo regionale, all'assemblea legislativa degli stati Usa. 4. CONSIGLIO REGIONALE COME ISTITUZIONE COMPLESSA Ogni consiglio regionale costituisce una istituzione complessa, composta da vari organi: assemblea, presidente, ufficio di presidenza,, gruppi, etc. Presidente e ufficio di presidenza sono previsti dalla Costituzione (art. 122) ed eletti tra i componenti dell'assemblea. Gli altri organi sono previsti dallo Statuto e disciplinati dal Regolamento con il quale il Consiglio determina autonomamente la propria organizzazione ed il proprio funzionamento. Le sono minori collegi rispetto all'assemblea e sono istituite per la migliore organizzazione dei lavori. Esse sono composte da consiglieri designati dai gruppi e nominati dal presidente e provvedono ad istruire le proposte di legge e di altri provvedimenti prima che essi siano sottoposti all'esame dell'assemblea. I gruppi sono organizzazioni stabili di consiglieri eletti nella stessa lista o comunque professanti lo stesso orientamento politico. Pur svolgendo importanti funzioni organizzative nell'ambito del funzionamento del Consiglio regionale, è consolidata, anche dal punto di vista giurisprudenziale, la qualificazione dei gruppi come organi del Consiglio sotto il profilo delle loro funzioni strettamente, ma come associazioni private di fatto per gli ulteriori rapporti da essi instaurati con il proprio personale ed in generale all'esterno del Consiglio. E' importante evidenziare che i gruppi vengono meno con il cessare della legislatura e ricostituiti ex novo con l'inizio della legislatura successiva sulla base degli esiti del voto. Revisione 3 Data 5 febbraio 2010 Pagina 2 di 8

5. IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE Il Consiglio regionale ha un funzionamento ciclico della durata di cinque anni, corrispondente alla durata ordinaria della legislatura. Infatti, ogni cinque anni sono rieletti i consiglieri e sono ricostituiti ex novo gli organi. Tale processo è rappresentato nella figura A. L'attività istituzionale del Consiglio regionale è rappresentata dalla figura B. Per comprendere le modalità dell'assistenza e la tipologia dei servigi forniti al Consiglio dall'organizzazione, è altresì importante rappresentare il processo legislativo, proprio del Consiglio regionale in quanto assemblea legislativa regionale. Si tratta del processo, rappresentato nella figura C, che, a partire dalle esigenze della comunità regionale porta via via alla formulazione della proposta di legge, al suo esame ed infine alla approvazione della legge regionale. 6. LE TENDENZE EVOLUTIVE DELL'ORGANIZZAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE Il Consiglio regionale, alla pari di analoghe istituzioni parlamentari, è dotato di un apparato tecnico-burocratico, costituito da un corpo permanente di funzionari e personale vario destinato a fornire all'assemblea nel suo complesso l'assistenza necessaria al compimento delle attività ad essa spettanti. In definitiva, l'organizzazione a supporto dell'assemblea legislativa può considerarsi una sorta di agenzia di servizi finalizzati ad assicurare il funzionamento del Consiglio regionale. L'organizzazione del Consiglio è diretta dall'ufficio di presidenza e fa capo dal punto di vista tecnico-burocratico al Segretario generale, affiancato da un segretario regionale, entrambi nominati direttamente dall'assemblea. Nella forma di governo che ha caratterizzato le Regioni dal 1970 al 2000, con il Presidente della Giunta e la Giunta stessa eletti nel seno dell'assemblea che approvava contestualmente il documento programmatico di governo, al Consiglio regionale era sufficiente un apparato burocratico semplice che si limitava a fornire dati ed a registrare atti, così da garantire il supporto materiale e l'assistenza tecnica all'attività tipicamente parlamentare, essendo demandata alle strutture della Giunta l'attività più complessa di progettazione, implementazione e verifica delle leggi e delle politiche. Con l'inizio della settima legislatura, il Consiglio regionale del Veneto si è trovato ad affrontare - alla pari degli altri consigli regionali - una fase di transizione determinata direttamente dalla riforma costituzionale che ha modificato la forma di governo regionale. Tali modifiche costituzionali hanno delineato una nuova forma di governo regionale che ha accentuato la separazione dei ruoli e delle funzioni dell'assemblea legislativa e rappresentativa da quelli dell'esecutivo. L'improvvisa rarefazione dei flussi informativi provenienti dall'esecutivo regionale ha reso acuta l'esigenza dei consigli e dei consiglieri regionali di disporre di proprie autonome fonti di informazione e documentazione, sulla base delle quali poter autonomamente decidere sia nella fase di indirizzo delle politiche che in quella di controllo dell'effettiva attuazione delle stesse da parte dell'esecutivo. Revisione 3 Data 5 febbraio 2010 Pagina 3 di 8

Per scrivere leggi ammissibili ed applicabili, ma anche piani e programmi efficaci servono oggi alle assemblee legislative e rappresentative anche le competenze tecniche per capire le problematiche e disegnare le politiche pubbliche (cosa fare e come fare nel tal settore, per risolvere il tale problema). Competenze, queste ultime, un tempo largamente accessibili presso le strutture dell'esecutivo regionale e integrate dalle conoscenze provenienti dalla rete degli amministratori locali legati ai partiti politici e quindi ai gruppi. Oggi queste competenze sono giudicate indispensabili anche presso - ed alle dirette dipendenze - dell'organo legislativo, al fine di rendere effettivi controlli e bilanciamenti che ridiano equilibrio al governo regionale. Ciò significa l'accrescimento, accanto alle tradizionali strutture dedicate alla certificazione degli atti ed alla gestione di beni e strutture materiali, di strutture in grado di offrire consulenza, informazione e documentazione non solo giuridica, ma anche tecnica, finanziaria, economica ed amministrativa nelle diverse materie nelle quali il Consiglio esercita la potestà legislativa concorrente ed esclusiva attribuitagli dalla Costituzione. 7. I PRINCIPALI SERVIZI FORNITI DALL'ORGANIZZAZIONE AL CONSIGLIO REGIONALE Senza scendere nei dettagli è possibile sintetizzare e raggruppare in cinque principali ambiti i servizi forniti dall'organizzazione a supporto delle attività dell'assemblea legislativa regionale: 1) servizi di supporto amministrativo e logistico ai consiglieri ed agli organi: gestione indennità, gestione sedi e servizi connessi; 2) servizi di assistenza di tipo procedurale alla costituzione e modifica degli organi, allo svolgimento dei lavori dell assemblea e delle (redazione e conservazione degli atti, certificazione dei procedimenti e dei testi approvati); 3) servizi di assistenza e consulenza al processo di formazione della volontà del Consiglio (pareri e documentazione giuridica, finanziaria, statistica, socio-economica; attività di drafting); 4) servizi di supporto all'attività ispettiva, di controllo e valutazione delle modalità di attuazione delle leggi, dei piani e dei programmi (compresa la verifica delle rendicontazioni spettanti all'esecutivo, agli enti ed alle agenzie regionali); 5) servizi di comunicazione e informazione dell'attività politico-istituzionale del Consiglio regionale. La figura D rappresenta sinteticamente l'attività dell'organizzazione del Consiglio regionale, evidenziando gli input e gli output, nonché le principali norme che regolano il funzionamento delle strutture Revisione 3 Data 5 febbraio 2010 Pagina 4 di 8

FIGURA A Convalida consiglieri elezioni Proclamazione consiglieri Prima seduta Consiglio Elezione Giunta elezioni Elezione Ufficio Presidenza Costituzione Gruppi Nomina rappresentanti Gruppi in Costituzione Elezione Presidenze Commissioni Dimissioni/ surroghe consiglieri dinamiche politiche Modificazioni Gruppi Cambiamento rappresentanti Gruppi in Modifica composizione Attività istituzionale degli organi rinnovo organi metà legislatura Nomina rappresentanti Gruppi in Rinnovo composizione Elezione Presidenze Commissioni NODO: TITOLO: IL CICLO DI VITA DELLA LEGISLATURA REGIONALE N.: Revisione 3 Data 5 febbraio 2010 Pagina 5 di 8

FIGURA B Costituzione, norme statali ed europee Statuto regionale e norme regionali Regolamento SOCIETA VENETA Giunta regionale interessi - bisogni - valori proposte dati - informazioni Attività istituzionale del Consiglio regionale: rappresentare - regolare. regolazione controllo indirizzo politico Giunta regionale politiche SOCIETA VENETA Servizi di assistenza consulenza e supporto delle strutture Strutture dei Gruppi NODO: TITOLO: L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE N.: A00 Revisione 3 Data 5 febbraio 2010 Pagina 6 di 8

FIGURA C regole della politica Statuto Regolamento interessi - bisogni - valori SOCIETA VENETA proposte dati - informazioni ascolto informazione analisi e valutazione necessità elaborazione proposta di legge presentazione proposta di legge A assegnazione a commissione referente istruttoria - esame della commissione parere della commissione per l'aula esame in aula (emendamenti) approvazione deliberazione legislativa trasmissione deliberazione legislativa per promulga e pubblicazione Legge regionale B Assistenza e consulenza Assistenza procedurale Comunicazione e informazione NODO: TITOLO: ASSEIL MBLEA PROCESSO LEGISLATIVA LEGISLATIVO REGIONALE N.: A00 Revisione 3 Data 5 febbraio 2010 Pagina 7 di 8

FIGURA D Norme comunitarie statali regionali Statuto regionale Regolamento del Consiglio Norme del Sistema Gestione Qualità esigenze istituzionali del Consiglio e dei consiglieri beni e servizi Assistenza, consulenza e supporto al funzionamento e alle attività istituzionali del Consiglio regionale del Veneto prodotti servizi strutture NODO: 0 TITOLO: SERVIZI PER L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE N.: A-0 Revisione 3 Data 5 febbraio 2010 Pagina 8 di 8