2 MEDIAZIONE FAMILIARE SISTEMICO GLOBALE
3 MATRIMONI, SEPARAZIONI E DIVORZI. ANNI 2008 2010 2012 2014 2015 Matrimoni totali (valori assoluti) 246.613 217.700 207.138 189.765 194.377 Separazioni totali (valori assoluti) 84.165 88.191 88.288 89.303 91.706 Separazioni totali (per 1.000 matrimoni) 286,2 307,1 310,6 319,5 339,8 Separazioni con figli minori (%) 52,3 49,4 48,7 52,8 53,6 Divorzi (valori assoluti) 54.351 54.160 51.319 52.355 82.469 Divorzi totali (per 1.000 matrimoni) 178,8 181,7 173,5 180,1 297,3 Divorzi con figli minori (%) 37,4 33,1 33,1 32,6 40,5 Fonte ISTAT novembre 2016
4 MATRIMONI, SEPARAZIONI E DIVORZI. 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 2008 2010 2012 2014 2015 50.000 0 Matrimoni totali (valori assoluti) Separazioni totali (valori assoluti) Divorzi (valori assoluti) Fonte ISTAT novembre 2016
400,0 350,0 300,0 250,0 228,0 5 NUMERO MEDIO DI SEPARAZIONI E DI DIVORZI PER 1.000 MATRIMONI 307,1 296,9 286,2 272,6272,1 273,7 268,1 256,5 250,4 242,6 310,7 310,6 314,0 319,5 339,8 297,3 200,0 150,0 100,0 158,3 79,7 175,4 203,8 195,0 185,6 96,9 99,9 100,9104,2 114,9 178,8 180,8181,7 181,9 182,6 180,1 173,5 160,6 165,4 151,2 143,8 138,6 130,6 123,8 Separazioni Divorzi 50,0 Fonte ISTAT novembre 2016 0,0 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15
6 2005 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Figli minori affidati esclusivamente alla madre 80,7 9 8,5 8,8 7,7 8 8,9 Casa coniugale assegnata alla moglie 57,4 56,2 57,6 58,2 58,3 59,7 60 Separazioni con assegno ai figli corrisposto dal padre 95,4 93,6 95,7 95,8 92,6 94,1 94,1 Fonte ISTAT novembre 2016
7 DEFINIZIONE La mediazione familiare si occupa della riorganizzazione delle relazioni familiari, in special modo per quanto attiene all esercizio della cogenitorialità nella separazione e nel divorzio.
8 Offre un contesto strutturato in cui il mediatore può sostenere la comunicazione tra le parti ai fini della gestione del conflitto e a vantaggio della capacità di negoziare su tutti gli aspetti che riguardano la separazione.
9 Favorisce i genitori nella ricerca delle soluzioni più adatte alla specificità della loro situazione e dei loro problemi per tutti quegli aspetti che riguardano la relazione affettiva ed educativa dei figli. ()
10 PERCHE LA MEDIAZIONE FAMILIARE La diversità degli esseri umani, pur essendo una ricchezza, è anche una fonte di conflitti che vengono risolti o gestiti quotidianamente dalla maggioranza delle persone.
11 A volte, specialmente nei casi di separazione e divorzio, le idee e le emozioni connesse a certe dinamiche relazionali conflittuali, possono bloccare le risorse esistenti, creare un clima di belligeranza dove si cerca la vittoria sull altro attraverso figli, parenti, amici, avvocati o giudici. Purtroppo si finisce per perdere e gli sconfitti sono soprattutto i figli.
12 Durante l attività clinica con le famiglie, il dott. Boscolo e la sua équipe avevano notato che patologie personali e familiari che portavano ad un percorso terapeutico dipendevano da divorzi e separazioni. Inoltre le coppie alla fine del percorso di terapia a volte si separavano e rimanevano senza un aiuto specifico, erano lasciati a loro stessi, a gestire la loro vita e quella dei figli dopo la separazione.
13 - E un processo che permette ai genitori di guardare al loro futuro, di contenere gli aspetti più distruttivi che la fine della relazione porta con sé. - Ponendo al centro dell attenzione le condizioni di vita presente e futura dei figli, può trovare risposte più adeguate ai loro bisogni.
14 Jesse Bernard (sociologa) The future of marriage Per ogni coppia non c è un matrimonio, ma due QUELLO DI LUI QUELLO DI LEI Anche in presenza di un accordo degli (ex) coniugi sui fatti accaduti nella loro relazione, probabile che vengano attribuiti motivazioni diverse al proprio comportamento.
Marito si chiude in se stesso Moglie brontola Marito non prende decisioni perché ritiene che la moglie sia una prevaricatrice. 15 MARITO (legge il suo comportamento come reazione al comportamento della moglie) 2,3,4 4,5,6 1 3 5 7 Moglie e una decisionista perché ritiene che il marito sia una persona passiva Tratto da: Watzlawick Pragmatica della comunicazione umana 4 6 2 MOGLIE (vede se stessa soltanto nell atto di reagire al comportamento del marito) 1,2,3 3,4,5 5,6,7)
16 SEPARAZIONE E DIVORZIO: I CICLI EMOTIVI DEL LUTTO IL PARTNER CHE HA POSTO FINE ALLA RELAZIONE IL PARTNER CHE E STATO LASCIATO si sente triste si sente triste si sente in colpa si sente responsabile si sente rifiutato spera prova amore prova amore si sente in collera si sente in collera sente di essere dalla parte della ragione Tratto da: Emery - Il divorzio rinegoziare le relazioni familiari sente ferito - soffre
IL PARTNER CHE HA POSTO FINE ALLA RELAZIONE si sente dalla parte della ragione è arrabbiato 17 IL PARTNER CHE E STATO LASCIATO è offeso è arrabbiato si sente rifiutato si sente in colpa si sente triste si sente responsabile prova amore per il partner si sente dalla parte della ragione è arrabbiato si sente in colpa si sente triste Tratto da: Emery - Il divorzio rinegoziare le relazioni familiari si sente triste spera prova amore per il partner è offeso è arrabbiato si sente rifiutato si sente triste
18 GUIDA DI AUTOVALUTAZIONE DELLO STRESS E DEGLI EVENTI DI VITA Lo stress dovuto all adattamento ai cambiamenti (nel corso di un anno) Morte del coniuge o di un figlio 100 Divorzio 73 Separazione degli sposi (in un matrimonio) o rottura Periodo di prigione o d internamento 63 Morte di un parente prossimo (padre, madre, sorella) Lesioni corporali o malattia grave o incidente (personale) 65 63 53 Tratto da: Ancelin Schutzenberger - Uscire dal lutto. Superare la propria tristezza e imparare di nuovo a vivere
I bisogni dei bambini (Francoise Dolto) Continuità della vita fisica (che include l abitazione) Continuità della vita affettiva (entrambi i genitori) Continuità della vita sociale (il quartiere, la scuola) Bisogno di essere informati della separazione e dei suoi motivi Bisogno di essere tenuti fuori dal conflitto coniugale 19
Bisogno di avere accesso alle due linee genitoriali Bisogno di essere liberi di amare e salvaguardare il contatto con entrambi i genitori Bisogno che i genitori siano in grado di collaborare tenendo presente i loro figli Bisogno di essere rassicurati che i due genitori continueranno ad occuparsi di loro Bisogno di esprimere le proprie emozioni direttamente piuttosto che indirettamente 20
21 Diritti fondamentali dei bambini (dichiarazione ONU) Uguaglianza, affetto, educazione, soccorso, tutela, pace, dignità, identità, sicurezza, cure speciali.
Questi diritti sono definiti generali e valevoli sul piano mondiale ma alcuni sono contestualizzabili all ambito socio culturale e collegabili al benessere psicofisico: tutela, protezione, benessere psicologico riconoscimento di identità come bambino con bisogni propri, differenziata da quelli degli adulti sicurezza di base di avere una casa e dei punti di riferimento stabili della storia personale (mamma e papà, nonni) comprensione, ascolto, affetto, amore gratuito pace nelle relazioni in contrasto al conflitto conoscenza, cioè saper dare nome alle cose e poter cogliere il senso di ciò che sta accadendo 22
Effetti di un conflitto protratto nel tempo sui figli confusione, ansietà, paura regressione aggressività tristezza e dolore sensi di colpa conflitti di lealtà diminuzione della stima di sé possibile aumento di sintomi somatici fobie, opposizione cambiamenti nei comportamenti sociali e scolari 23
24 IL GENOGRAMMA Linea della coniugalità Linea della genitorialità
25 COSA TRATTA LA MEDIAZIONE FAMILIARE 4 aree principali di negoziazione: la co-genitorialità la divisione dei beni il mantenimento dei figli il mantenimento del coniuge
26 co-genitorialità comunicazione della separazione tempo della mamma e del papà rapporto con nuovo partner rapporto con nonni e parenti
divisione dei beni elenco entrate/uscite e altri beni, entrate da interessi bancari, azioni, ecc. mobili e oggetti debiti e mutui 27 mantenimento figli abitazione, spese varie: scuola, spese mediche, vacanze, vestiario, divertimenti, altro come viaggi, lezioni, sport)
28 mantenimento ex coniuge diritti secondo condizione obiettiva entrate/uscite sua durata
29 Fasi della Mediazione Premediazione ( 1-3 incontri) Negoziazione ( 3-10 incontri) Conclusione ( 1-2 incontri)
Ruolo del mediatore 30 L intervento del Mediatore, professionista imparziale, è finalizzato a liberare le risorse individuali che permettono alla coppia di gestire autonomamente il conflitto, di esercitare le proprie responsabilità genitoriali e di operare delle scelte che corrispondono ai bisogni di ciascuno in un clima di collaborazione. E importante per il mediatore aver chiari i limiti del suo operato evitando di sconfinare nel territorio dello psicoterapeuta o dell avvocato.
31 facilita la comunicazione, evidenziando le positivita di entrambi cerca il giusto equilibrio a posizioni contrastanti lavora sul presente per aprire nuove possibilita future da positivita alle differenze ascolta le due posizioni legittima le posizioni di ognuno
32 e facilitatore di nuovi scenari genitoriali condivisi assiste i clienti nella negoziazione per raggiungere gli accordi che vanno bene ad entrambi favorisce l acquisizione di modalita diverse per affrontare i conflitti presenti e futuri facilita la continuita della genitorialità
33 Setting Luogo neutrale accogliente al di fuori di centri sanitari o tribunale, arredato possibilmente con tavolo rotondo e sedie. Il mediatore accoglie le posizioni di entrambi i genitori Orienta il cliente (costo, durata 10/12 incontri di un ora e mezza ciascuno) Stabilisce le regole si lavora a bocce ferme (tregua, i genitori dicono ai loro avvocati che hanno iniziato una mediazione, prescrive la non violenza e la sospensione iter giudiziario)
34 Rapporto Avvocati/ Mediatori Il lavoro di mediazione si effettua in collaborazione con gli avvocati, l avvocato è il garante dei diritti, il mediatore è il garante degli affetti e delle emozioni. Durante il percorso di Mediazione il mediatore può avvalersi della consulenza dell avvocato/avvocati che sarà presente al colloquio. Al termine del percorso gli avvocati verificano gli accordi del ricorso di separazione.
Le parole chiave della Mediazione Familiare Sistemico globale 35 Sistema e relazioni Circolarità Feedback Curiosità Ascolto attivo Connotazione positiva Contesto
36 SISTEMA - RELAZIONI Il Sistema E un insieme di entità connesse tra di loro tramite reciproche RELAZIONI Qualsiasi modificazione di una delle parti del SISTEMA provoca modificazioni in tutte le altre parti e quindi nel sistema stesso
37 CIRCOLARITA Linearità Circolarità La causa produce un effetto e ogni causa può diventare effetto A B A B
38 FEEDBACK risposta ad un comportamento verbale o non verbale
39 CURIOSITA - ASCOLTO ATTIVO Attenzione a ciò che il cliente comunica Mettersi in una posizione di curiosità e ascolto attivo significa non smettere di domandarsi Sono sicuro che sia davvero e solo così? A cosa non ho pensato? Quale domanda non ho ancora fatto? Cosa non ho visto?
CONNOTAZIONE POSITIVA Cerchiamo risorse piuttosto che mancanze 40
CONTESTO La cornice entro la quale i comportamenti verbali e non verbali acquistano un significato 41
42 QUALI DOMANDE?
QUALI DOMANDE? Ad esempio 43 In che contesto si manifesta il sintomo? Cosa accade quando il sintomo è presente? Perché ora e perché questo sintomo? Quando è cominciato? Quando è peggiore? In quali momenti il sintomo non si presenta o si presenta meno?
44 QUALI DOMANDE? Ad esempio Qual è la sua/vostra spiegazione del sintomo? Come è arrivata a farsi/siete arrivati a farvi questa opinione? Chi reagisce e come in relazione al sintomo? In che modo il problema di XXX influisce su di voi? Chi si trova nelle vicinanze quando il sintomo si manifesta? Chi può farlo migliorare o peggiorare?
45 QUALI DOMANDE? Ad esempio In che modo e con chi ne ha/avete parlato? Che tipo di risposte ha/avete ricevuto? Immaginiamo che non fosse venuto/foste venuti a consultarci, come gestirebbe/gestireste questo problema? A quando risale l ultima volta che secondo lei/voi, i vostri figli vi hanno visti felici insieme?..