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Transcript:

Macroeconomia (A-E) Esercitazione 1 Gery Andrés Díaz Rubio geryandre.diazrubio@unibo.it Università di Bologna 14 Ottobre 2016

Informazioni generali Ricevimento sulle esercitazioni: Aula tutor, DSE, Palazzo Ercolani Orari: Venerdì 10:00 12:00 Per fissare un appuntamento: geryandre.diazrubio2@unibo.it Esercitazioni: Martedì 15:00 17:00, Aula A1 - Berti Pichat Informazioni: https://www.unibo.it/sitoweb/geryandre.diazrubio2 https://gerydiazeconomia.wordpress.com/ Macroeconomia A-E (SPOSI) 2

Programma Le esercitazioni si organizzeranno in 7 incontri della durata di 2 ore ciascuno Programma (in progress): 1. Contabilità Nazionale, Risparmio ed Investimento 2. Crescita 3

Struttura delle esercitazioni Breve ripasso delle lezioni Esercizi numerici, domande a risposta multipla, domande aperte 4

Materiale di studio Slides Libro P. Krugman, R. Wells, 2013 (KW) Quello indicato nel programma di esame (in progress) Contabilità nazionale: Lezioni 5-9 Risparmio ed Investimento: Lezioni 10-11 5

1. Contabilità Nazionale 6

Il PIL Il PIL è il valore dei beni e servizi finali prodotti con risorse interne da un sistema economico per l uso finale in un dato periodo di tempo 7

I tre modi per calcolare il PIL 8

I tre modi per calcolare il PIL 1) Dal lato della SPESA: spesa totale per l acquisto di beni e servizi finali prodotti dalle imprese nazionali in un certo anno; 2) Dal lato della PRODUZIONE: valore aggiunto di tutti i produttori 3) Dal lato del REDDITO: remunerazione dei fattori produttivi 9

Il PIL dal lato della spesa Il PIL è il valore dei beni e servizi finali prodotti in un sistema economico in un certo periodo di tempo; Il PIL quindi non include la spesa per beni e servizi intermedi; E non include la spesa per beni usati. Diverse categorie di spesa: PIL = C + I + G + (X-IM) 10

La Spesa Pubblica Precisazioni G è SPESA PUBBLICA, ci dice quanto lo Stato paga per acquistare beni e servizi ad esempio in G sono inclusi i salari degli insegnanti, dei militari, i computer delle amministrazioni pubbliche ecc In G, invece, non sono inclusi i TRASFERIMENTI PUBBLICI, T. Sono trasferimenti pubblici quei trasferimenti di fondi monetari da parte del governo agli individui a fronte dei quali non c è contropartita di beni o servizi (es. assegni familiari, pensioni ecc). 11

La spesa per Investimenti Privati Lordi - Precisazioni Sono considerati beni di investimento: 1. gli immobili residenziali di nuova costruzione acquistati dalle famiglie; 2. edifici, impianti e macchinari di nuova costruzione acquistati dalle imprese; 3. l aumento delle scorte di magazzino. Non rappresenta spesa per investimento l acquisto di attività finanziarie come azioni e obbligazioni (non rappresentano produzione o vendita di un bene finale) 12

Cosa esclude il PIL? Abbiamo visto che il PIL esclude i beni e servizi intermedi, i beni usati, l acquisto di azioni e obbligazioni. Il PIL esclude tutti i trasferimenti monetari a fronte dei quali non c è una contropartita di beni e servizi: sono esclusi i TRASFERIMENTI PUBBLICI, come assegni familiari e pensioni. L economia illegale ora è inclusa come stima (SEC 2010) mentre l economia informale NON è considerata nel calcolo del PIL E invece inclusa una STIMA dell economia sommersa 13

Il PIL: una misura inadeguata del benessere Il PIL misura solo le transazioni che passano per il mercato (non tiene conto del lavoro non pagato di cura della casa, dei bambini e degli anziani) Non misura la distribuzione e quindi l equità (PIL pro capite). Non tiene conto di importanti fattori socioeconomici come il tasso di mortalità infantile, il grado di alfabetizzazione ecc Non tiene conto dei costi dell inquinamento e del degrado ambientale. Non tiene conto del valore del tempo libero. Il PIL misura la performance produttiva di un paese, non il suo benessere. 14

2. PIL reale e la produzione aggregata 15

PIL e Ricchezza Il PIL misura il flusso di reddito aggregato di un economia in un anno. Mentre una parte di tale reddito viene consumata, l altra parte (il risparmio) va ad alimentare lo stock di ricchezza. La ricchezza misura lo stock di beni materiali e immateriali che hanno valore di mercato e che durano nel tempo (ricchezza umana, ricchezza reale, ricchezza finanziari) 16

PIL Nominale e Reale Il PIL può essere valutato a prezzi correnti PIL nominale Oppure a prezzi costanti, ossia ai prezzi dell anno base PIL reale Il PIL nominale cresce al crescere delle quantità prodotte e al crescere dei prezzi Il PIL reale invece risponde solo alla crescita delle quantità prodotte 17

PIL Nominale e Reale Zoom 18

19 PIL Nominale e Reale: Italia Esempio da dati reali Italia 2005-2015 (Fonte: Istat) Lavorati Ipotesi: Dal 2016 i prezzi calano e la produzione aumenta Q tot P PIL nom PIL reale (2010) 2005 162.99 0.914 148.97 162.99 2006 166.26 0.931 154.85 166.26 2007 168.71 0.954 160.96 168.71 2008 166.94 0.978 163.22 166.94 2009 157.79 0.997 157.29 157.79 2010 160.45 1.000 160.45 160.45 2011 161.38 1.015 163.75 161.38 2012 156.83 1.029 161.33 156.83 2013 154.12 1.041 160.46 154.12 2014 154.26 1.050 162.04 154.26 2015 155.39 1.057 164.24 155.39 2016 156.00 1.050 163.80 156.00 2017 156.50 1.030 161.20 156.50 2018 157.00 1.000 157.00 157.00

20 PIL Nominale e Reale: Italia 175,00 170,00 Ipotesi: Prezzi iniziano a decrescere Prezzo uguale all anno base PIL nom = PIL reale 165,00 160,00 155,00 150,00 145,00 Anno base PIL nom = PIL reale PIL nom PIL reale (2010) 140,00 135,00 Dati reali 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

PIL Nominale e Reale: Italia Se i prezzi continuassero a crescere nel tempo, avremo un solo punto di intersezione fra PIL reale e PIL nominale (come nel caso italiano) Considerando i dati reali italiani, i prezzi salgono fino al 2015. Nella nostra ipotesi, i prezzi dal 2016 descrescono e tornano al livello del 2010 nel 2018, quindi i punti di incontro possono essere più di uno 21

22 PIL Nominale e Reale: Italia 175,00 170,00 165,00 160,00 155,00 150,00 145,00 140,00 135,00 PIL nom PIL reale (2010) 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 PIL nom PIL reale (2010) Rapporto 2005 148.97 162.99 0.914 2006 154.85 166.26 0.931 2007 160.96 168.71 0.954 2008 163.22 166.94 0.978 2009 157.29 157.79 0.997 2010 160.45 160.45 1.000 2011 163.75 161.38 1.015 2012 161.33 156.83 1.029 2013 160.46 154.12 1.041 2014 162.04 154.26 1.050 2015 164.24 155.39 1.057 2016 163.80 156.00 1.050 2017 161.20 156.50 1.030 2018 157.00 157.00 1.000

Deflatore Prima Anno di riferimento Dopo Prezzi sempre crescenti <1 PIL nom < PIL reale 1 PIL nom = PIL reale >1 PIL nom > PIL reale Prezzi sempre decrescenti >1 PIL nom > PIL reale 1 PIL nom = PIL reale <1 PIL nom < PIL reale 23

24 PIL Nominale e Reale: Italia PIL nom PIL reale (2010) Deflatore Deflatore % Inflazione % 2005 148.97 162.99 0.914 91.40 2006 154.85 166.26 0.931 93.13 1.899 2007 160.96 168.71 0.954 95.40 2.435 2008 163.22 166.94 0.978 97.77 2.481 2009 157.29 157.79 0.997 99.68 1.958 2010 160.45 160.45 1.000 100.00 0.319 2011 163.75 161.38 1.015 101.47 1.468 2012 161.33 156.83 1.029 102.87 1.380 2013 160.46 154.12 1.041 104.12 1.212 2014 162.04 154.26 1.050 105.04 0.891 2015 164.24 155.39 1.057 105.70 0.625 2016 163.80 156.00 1.050 105.00-0.662 2017 161.20 156.50 1.030 103.00-1.905 2018 157.00 157.00 1.000 100.00-2.913

Paniere di mercato, Indice dei Prezzi, Inflazione Il PANIERE DI MERCATO è un insieme ipotetico di beni e servizi acquistati dal consumatore medio, opportunamente pesato in base all importanza di tali beni e servizi nei consumi della popolazione. Il PANIERE DI MERCATO permette di calcolare l indice dei prezzi al consumo Prezzo del paniere nell' anno t Prezzo del paniere nell' anno base x100 IPCper l' anno t 25

Paniere di Mercato, Indice dei Prezzi al Consumo e Inflazione Dall IPC al tasso di inflazione IPC anno2 IPC IPC anno1 anno1 x100 Tasso di inflazione 26

Deflatore del PIL e Inflazione Per un dato anno il deflatore del PIL è definito come: PIL NOMINALE PILREALE X100 Deflatore del Il deflatore a differenza dell IPC non si basa su un paniere fisso di beni e servizi, ma è relativo a tutti i beni e servizi prodotti. PIL 27

Deflatore del PIL e Inflazione E possibile calcolare il tasso di inflazione usando il deflatore del PIL come misura dei prezzi Deflatore Deflatore anno2 Deflatore anno1 anno1 x100 Tasso di inflazione basato sul deflatore 28

3. Risparmio ed Investimento 29

Il paradosso del Risparmio E necessario incoraggiare la spesa per consumo per stimolare l offerta e l occupazione. Se invece la società tenta di risparmiare di più, il risultato sarà una caduta del reddito e una riduzione dei risparmi (Ragnar Frisch, 1932) Lawrence Klein, 2006 30

Schema importante Y C S WE Ricchezza esistente (fino ad oggi) ΔWE Variazione nella ricchezza WE Ricchezza oggi Moneta Attività Finanziarie Altre Attività Circolare Depositi 31

Economia chiusa Reddito disponibile Y d = PIL + TR T Risparmio privato S privato = PIL + TR T C Risparmio pubblico S pubblico = T ( TR + G ) 32

Il Risparmio Pubblico S pubblico = T ( TR + G ) Si parla di SURPLUS/AVANZO DI BILANCIO quando il risparmio pubblico è positivo, ossia le entrate sono superiori alle uscite: T > ( TR + G ) Si parla di DEFICIT/DISAVANZO DI BILANCIO quando il risparmio pubblico è negativo: T < ( TR + G ) Ovviamente, si parla di PAREGGIO DI BILANCIO quando le entrate sono pari alle uscite (risparmio pubblico nullo): T = ( TR + G ) 33

Economia chiusa Il Risparmio nazionale, quindi è: S nazionale = S privato + S pubblico S nazionale = [PIL + TR T C] + [T (TR + G)] S nazionale = PIL + TR T C + T TR G S nazionale = PIL + TR T C + T TR G S nazionale = PIL C G 34

Economia chiusa Abbiamo trovato che S nazionale = PIL C G Ricordiamoci che in Economia chiusa vale: PIL = C + I + G Ma I = PIL C G 35

Economia chiusa Quindi S nazionale = I In economia chiusa il risparmio nazionale S nazionale è pari all investimento I 36

Economia aperta Afflusso netto di capitali in un Paese: NCI = IM X Se IM > X le uscite del Paese verso l estero (spese) sono maggiori delle sue entrate dall estero (reddito). Il Paese importa più beni e servizi di quanti riesca ad esportarne. Come è possibile? L estero presta questa differenza, ossia c è un afflusso netto di capitali nel Paese NCI>0. 37

Economia aperta Afflusso netto di capitali in un Paese: NCI = IM X Se X > IM le uscite del Paese verso l estero (spese) sono minori delle sue entrate dall estero (reddito). Il Paese esporta più beni e servizi di quanti ne importi. La differenza viene quindi data in prestito all estero, c è quindi un deflusso netto di capitali dal Paese NCI < 0. 38

Economia aperta PIL = C + I + G + X IM PIL C G + IM X = I S nazionale NCI S nazionale + NCI = I In economia aperta, l investimento è pari al risparmio nazionale + l afflusso netto di capitali dall estero 39

S nazionale + NCI = I Se S nazionale è minore di I, ossia la spesa per investimento è superiore al risparmio nazionale, allora la differenza è finanziata attraverso il risparmio estero. Il Paese è debitore verso l estero, ossia c è un afflusso di capitali dall estero NCI > 0. Se S nazionale è maggiore di I, il risparmio interno eccede gli investimenti interni, la differenza viene data a prestito all estero e il Paese è creditore verso l estero. C è un deflusso di capitali verso l estero NCI < 0. 40

Esercizi Contabilità Nazionale 41

1. In un dato anno, le esportazioni totali di un paese sono 50 mld, le importazioni sono 60 mld. A quanto ammontano le esportazioni nette? a) Xn = X + IM = 110 mld b) Xn = IM X = 10 mld c) Xn = X IM = 10 mld d) Xn = X IM = 110 mld Xn = X IM = 10 mld 42

2. Quale delle seguenti affermazioni è FALSA? a) Le marmellate preparate dalla nonna e consumate dai nipoti non sono incluse nel computo del PIL b) Gli assegni familiari rientrano nel PIL in quanto spesa pubblica c) Nella categoria di spesa dell Investimento privato lordo, sono inclusi anche gli investimenti residenziali dei cittadini d) L economia sommersa è stimata nel calcolo del PIL 43

Le marmellate preparate dalla nonna e consumate dai nipoti non sono incluse nel computo del PIL Questa affermazione è VERA. Il PIL può essere misurato dalla spesa complessiva per l acquisto dei beni e servizi finali prodotti dal sistema economico; i beni e servizi che i membri di un nucleo familiare forniscono gratuitamente l uno all altro, per definizione, non sono inclusi nel computo del PIL, in quanto sono transazioni che non passano per il mercato (componente informale dell economia). 44

Gli assegni familiari rientrano nel PIL in quanto spesa pubblica. Questa affermazione è FALSA: la spesa pubblica non include i trasferimenti ai cittadini, in quanto i trasferimenti riallocano un reddito esistente e non sono effettuati in cambio di beni e servizi. 45

Nella categoria di spesa dell Investimento Privato Lordo, sono inclusi anche gli investimenti residenziali dei cittadini Questa affermazione è VERA. L acquisto di nuovi immobili da parte dei cittadini rappresenta un investimento, in quanto potrebbero fornire un reddito nel caso vengano affittati. 46

L economia sommersa è stimata nel calcolo del PIL Questa affermazione è VERA: il PIL include una stima dell economia sommersa e dell economia illegale (SEC 2010), mentre esclude l economia informale. 47

3. Cosa è incluso nel calcolo del PIL? a) Le pensioni, che sono una componente della spesa pubblica G. b) Il motorino di seconda mano che ho acquistato quest anno. c) Il valore delle materie prime che sono state utilizzate per costruire la mia nuova macchina. d) L aumento delle scorte. 48

Le pensioni, che sono una componente della spesa pubblica G FALSO: la spesa pubblica non include i trasferimenti ai cittadini, in quanto i trasferimenti riallocano un reddito esistente e non sono effettuati in cambio di beni e servizi. 49

Il motorino di seconda mano che ho acquistato quest anno FALSO: le transazioni di seconda mano non danno origine a nessuna produzione, sia che il motorino sia stato prodotto quest anno, oppure in passato. 50

Il valore delle materie prime che sono state utilizzate per costruire la mia nuova macchina FALSO: il PIL è il valore dei beni e dei servizi FINALI prodotti in un economia. Ovviamente, il valore dei beni intermedi è compreso nel prezzo di mercato del bene finale che concorre a produrre. 51

L aumento delle scorte. VERO: La variazione delle scorte è inclusa nella spesa per investimento. 52

4. Il PIL è una misura imperfetta del benessere economico perché non tiene conto ad esempio: a) Della spesa per servizi b) Del valore del tempo libero c) Della spesa destinata alla sanità pubblica d) Della variazione delle scorte delle imprese 53

4. Il PIL è una misura imperfetta del benessere economico perché non tiene conto ad esempio: a) Della spesa per servizi calcolata in C b) Del valore del tempo libero ESATTO c) Della spesa destinata alla sanità pubblica calcolata in G d) Della variazione delle scorte delle imprese calcolata in I 54

5. Quale delle seguenti è una variabile stock? a) Il risparmio b) L investimento c) La spesa pubblica d)nessuna delle precedenti risposte 55

Ricordiamo che Flusso Fondo Fondi e Flussi La quantità di acqua in una vasca è un fondo: è una quantità misurata in un dato momento del tempo. La quantità di acqua gettata dal rubinetto è un flusso: è una quantità misurata per unità di tempo. Macroconomics, G. Mankiw (2003) 56

5. Quale delle seguenti variabili è una variabile stock? a) Il risparmio ERRATO: il risparmio, pari alla differenza tra reddito disponibile e consumo è una variabile flusso b) L investimento ERRATO: l investimento, pari alla spesa sostenuta per l acquisto di beni strumentali e immobili residenziali più l accumulazione di scorte, è una variabile flusso 57

5. Quale delle seguenti variabili è una variabile stock? c) La spesa pubblica ERRATO: la spesa pubblica, pari al consumo e all investimento della pubblica amministrazione, è una variabile flusso d) Nessuna delle precedenti risposte ESATTO. Il patrimonio di un individuo è un esempio di variabile STOCK, oppure lo stock di capitale fisico delle imprese 58

59 6. ESERCIZIO 3 PAGINA 173 KW: Pane SpA Formaggio Srl Pizza Snc Costo dei fattori ( ) 0 0 50(pane) 35 (formaggio) Salari ( ) 25 30 75 Valore dalla produzione ( ) 50 35 200 A Pizzania tre imprese producono ciascuna un bene diverso: pane, formaggio e pizza. Le imprese produttrici di pane e formaggio producono tutti i fattori necessari per la produzione di questi due beni; la pizzeria usa il pane e il formaggio prodotto dalle altre due imprese per fare le pizze. Le tre imprese impiegano lavoro nella produzione, e la differenza tra il valore delle vendite e il costo del lavoro e degli altri fattori di produzione è pari al profitto delle imprese.

Pane SpA Formaggio Srl Pizza Snc Costo dei fattori ( ) 0 0 50(pane) 35 (formaggio) Salari ( ) 25 30 75 Valore dalla produzione ( ) 50 35 200 (a) Calcolate il PIL come il valore aggiunto della produzione. Dobbiamo sommare il valore aggiunto di ciascuna impresa. PIL = Valore aggiunto di Pane SpA + Valore aggiunto di Formaggio Srl + Valore aggiunto di Pizza Snc. PIL = (50-0 ) +(35-0 )+(200-50 - 35 )= = 50 + 35 + 115 = 200 60

Pane SpA Formaggio Srl Pizza Snc Costo dei fattori ( ) 0 0 50(pane) 35 (formaggio) Salari ( ) 25 30 75 Valore dalla produzione ( ) 50 35 200 (b) Calcolate il PIL come la spesa totale di beni e servizi finali. Visto che pane e formaggio sono beni intermedi, la spesa totale per l acquisto di beni e servizi finali include solo la spesa per la pizza: 200. 61

Pane SpA Formaggio Srl Pizza Snc Costo dei fattori ( ) 0 0 50(pane) 35 (formaggio) Salari ( ) 25 30 75 Valore dalla produzione ( ) 50 35 200 (c) Calcolate il PIL come il reddito totale dei fattori. Il reddito dei fattori in questo esercizio è pari a salari+profitti, dove i profitti = valore delle vendite - (costo del lavoro + costo degli altri fattori di produzione) Reddito dei fattori di Pane SpA= 25 + (50-25 - 0 ) = 50 Reddito dei fattori di Formaggio Srl= 30 + (35-30 - 0 ) = 35 Reddito dei fattori di Pizza Snc= 75 +(200-75 -50-35) = 115 Reddito totale dei fattori = 50 + 35 + 115 = 200

7. ESERCIZIO 4 PAGINA 173 KW: Pane SpA Formaggio Srl Pizza Snc Costo dei fattori ( ) 0 0 50(pane) 35 (formaggio) Salari ( ) 25 30 75 Valore dalla produzione ( ) 100 60 200 A Pizzania 2, Pane SpA e Formaggio Srl producono e vendono formaggio sia alla pizzeria come fattore di produzione di pizze, sia ai consumatori come beni finali 63

Pane SpA Formaggio Srl Pizza Snc Costo dei fattori ( ) 0 0 50(pane) 35 (formaggio) Salari ( ) 25 30 75 Valore dalla produzione ( ) 100 60 200 (a) Calcolate il PIL come il valore aggiunto della produzione. Dobbiamo sommare il valore aggiunto di ciascuna impresa. PIL = Valore aggiunto di Pane SpA + Valore aggiunto di Formaggio Srl + Valore aggiunto di Pizza Snc. PIL = (100-0 ) + (60-0 ) + (200-50 - 35 ) = 100 + 60 + 115 = 275 64

Pane SpA Formaggio Srl Pizza Snc Costo dei fattori ( ) 0 0 50(pane) 35 (formaggio) Salari ( ) 25 30 75 Valore dalla produzione ( ) 100 60 200 (b) Calcolate il PIL come la spesa totale di beni e servizi finali. Dobbiamo sommare il valore di pane, formaggio e pizza venduti come bene finale. Pane SpA vende pane come bene finale per 100-50 = 50 Formaggio Srl vende formaggio come bene finale per 60-35 = 25. Pizza Snc vende tutto quello che produce come bene finale. Spesa totale di beni finali = 50 + 25 + 200 = 275 65

Pane SpA Formaggio Srl Pizza Snc Costo dei fattori ( ) 0 0 50(pane) 35 (formaggio) Salari ( ) 25 30 75 Valore dalla produzione ( ) 100 60 200 (c) Calcolate il PIL come il reddito totale dei fattori. Reddito dei fattori di Pane SpA = 25 + (100-25 - 0 ) = 100 Reddito dei fattori di Formaggio Srl = 30 + (60-30 - 0 ) = 60 Reddito dei fattori di Pizza Snc = 75 + (200-75 - 50-35 ) = 115 Reddito totale dei fattori = 100 + 60 + 115 = 275 66

8. ESERCIZIO 5 PAGINA 174 KW: Quali delle seguenti transazioni non sono incluse nel PIL italiano? (a) La FIAT costruisce un nuovo impianto di assemblaggio in Calabria: Inclusa: rappresenta una spesa per Investimento (b) La Meridiana vende uno dei suoi aeromobili alla Aeroflot. Esclusa: perché l aeromobile è un bene usato, e in quanto tale era già stato conteggiato nel PIL dell anno di produzione. (c) Una casa vinicola pugliese produce una bottiglia di Copertino e la vende a un cliente britannico. Inclusa: rientra nelle esportazioni. 67

8. ESERCIZIO 5 PAGINA 174 KW: Quali delle seguenti transazioni non sono incluse nel PIL italiano? (d) Un italiano acquista una bottiglia di profumo francese: Esclusa: Questa spesa rappresenta un consumo e in quanto tale aggiunta al PIL, ma, essendo un profumo importato, viene anche sottratta dal PIL come importazione. L acquisto di un profumo francese quindi non ha effetto sul PIL italiano. (e) Una casa editrice manda in stampa un numero eccessivo di copie di un nuovo titolo; il libro non vende quanto dovrebbe, quindi l editore aggiunge i libri in eccesso alle sue scorte. Inclusa: è una variazione delle scorte che è inclusa nella spesa per investimento. 68

9. Economia chiusa a due beni: Completa la seguente tabella Anno 0 Tasso di crescita PIL nom Deflatore Implicito in t=1 Q P Valore R 7 = R 8 % R 14 Bene A 100 10 R 1 Bene B 200 20 R 2 PIL reale in t=0, base in t=0 PIL nom R 3 R 9 = R 10? Anno 1 PIL reale in t=1, base in t=0 Q P Valore R 11 Bene A 105 15 R 4 Bene B 210 25 R 5 Tasso di crescita PIL reale PIL nom R 6 R 12 = R 13 % 69

9. Completa la seguente tabella: Valore dei beni e PIL nominale (Quantità del bene A) x (Prezzo Bene A) Anno 0 Q P Valore Bene A 100 10 1000 Bene B 200 20 4000 PIL nom 5000 R 1 R 2 R 3 (Quantità del bene B) x (Prezzo Bene B) (Valore bene A) + (Valore bene B) Nell'anno 0 Nell'anno 0 Nell'anno 0 70

9. Completa la seguente tabella: Valore dei beni e PIL nominale (Quantità del bene A) x (Prezzo Bene A) Anno 1 Q P Valore Bene A 105 15 1575 Bene B 210 25 5250 PIL nom 6825 R 4 R 5 R 6 (Quantità del bene B) x (Prezzo Bene B) (Valore bene A) + (Valore bene B) Nell'anno 1 Nell'anno 1 Nell'anno 1 71

9. Completa la seguente tabella: Tasso di crescita del PIL nominale Anno 0 Q P Valore Bene A 100 10 1000 Tasso di crescita PIL nom 0.37 = 37 % Bene B 200 20 4000 PIL nom 5000 Anno 1 Q P Valore Bene A 105 15 1575 R 7 = ( 6825-5000 ) / 5000 R8 = 0.37 x 100 Bene B 210 25 5250 PIL nom 6825 72

9. Completa la seguente tabella: Anno 0 Q P Valore Bene A 100 10 1000 PIL reale Bene B 200 20 4000 PIL nom 5000 PIL reale in t=0, base in t=0 5000 = PIL nominale in t=0 Anno 1 Q P Valore Bene A 105 15 1575 Bene B 210 25 5250 PIL nom 6825 R9 = ( 100 x 10 ) + ( 200 x 20) R10 = PIL nominale in t=0 73

9. Completa la seguente tabella: Anno 0 PIL reale Q P Valore Bene A 100 10 1000 R11 = ( 105 x 10 ) + ( 210 x 20) Bene B 200 20 4000 PIL nom 5000 Anno 1 Q P Valore PIL reale in t=1, base in t=0 5250 Bene A 105 15 1575 Bene B 210 25 5250 PIL nom 6825 74

9. Completa la seguente tabella: Tasso di crescita del PIL reale PIL reale in t=0, base in t=0 5000 = PIL nominale in t=0 PIL reale in t=1, base in t=0 5250 Tasso di crescita PIL reale 0.05 = 5 % R11 = ( 5250 5000) / 5000 75

9. Completa la seguente tabella: Deflatore PIL nominale in t=1 6825 PIL reale in t=1, base in t=0 5250 Deflatore Implicito in t=1 1.3 R14 = 6825 / 5250 76

9. Economia chiusa a due beni: Completa la seguente tabella Anno 0 Tasso di crescita PIL nom Deflatore Implicito in t=1 Q P Valore 0.37 = 37 % 1.3 Bene A 100 10 1000 Bene B 200 20 4000 PIL reale in t=0, base in t=0 PIL nom 5000 5000 = PIL nominale in t=0 Anno 1 PIL reale in t=1, base in t=0 Q P Valore 5250 Bene A 105 15 1575 Bene B 210 25 5250 Tasso di crescita PIL reale PIL nom 6825 0.05 = 5 % 77

Esercizi Risparmio ed Investimento 78

10. In caso di deficit di bilancio, in un economia chiusa a) Il risparmio nazionale è superiore alla spesa per investimenti. b) Il risparmio privato è uguale alla spesa per investimenti. c) Il risparmio nazionale è uguale alla spesa per investimenti. d) Il risparmio pubblico è pari al risparmio privato. 79

10. In caso di deficit di bilancio, in un economia chiusa In economia chiusa è sempre vero che I = S nazionale Siccome S nazionale = S privato + S pubblico, se S pubblico è negativo (deficit di bilancio), S privato sarà maggiore di S nazionale 80

10. In caso di deficit di bilancio, in un economia chiusa a) Il risparmio nazionale è superiore alla spesa per investimenti. b) Il risparmio privato è uguale alla spesa per investimenti. c) Il risparmio nazionale è uguale alla spesa per investimenti. d) Il risparmio pubblico è pari al risparmio privato. Risposta c. : in economia chiusa, il risparmio nazionale è sempre pari alla spesa per investimenti. In caso di deficit di bilancio, quindi, il risparmio privato è superiore alla spesa per investimenti. 81

11. In un economia chiusa, se il governo genera un avanzo di bilancio: a) L afflusso netto di capitale è inferiore al risparmio privato. b) La spesa per investimento è superiore al risparmio privato. c) Il gettito fiscale T è inferiore al totale della spesa pubblica G e della spesa per trasferimenti TR. d) La spesa pubblica per l acquisto di beni e servizi è superiore alla spesa per i trasferimenti pubblici. 82

11. In un economia chiusa, se il governo genera un avanzo di bilancio: a) L afflusso netto di capitale è inferiore al risparmio privato. Errato: In un economia chiusa, per definizione, non c è un afflusso netto di capitale dall estero. 83

11. In un economia chiusa, se il governo genera un avanzo di bilancio: b) La spesa per investimento è superiore al risparmio privato. Corretto: in un economia chiusa, la spesa per investimento è pari alla somma del risparmio privato e del risparmio pubblico (avanzo di bilancio) S nazionale = S privato + S pubblico Quindi, un avanzo di bilancio contribuisce ad incrementare la spesa per investimento, che risulterà maggiore rispetto al rispamrio privato. 84

11. In un economia chiusa, se il governo genera un avanzo di bilancio: c) Il gettito fiscale T è inferiore al totale della spesa pubblica G e della spesa per trasferimenti TR. Errato: Se il governo genera un avanzo di bilancio, significa che il risparmio pubblico è positivo. S pubblico = T ( TR + G ) S pubblico > 0 T > (TR + G) 85

11. In un economia chiusa, se il governo genera un avanzo di bilancio: d) La spesa pubblica G per l acquisto di beni e servizi è superiore alla spesa per i trasferimenti pubblici TR. Errato: la presenza di un avanzo di bilancio ( T > TR + G) non ci permette di dire nulla circa la grandezza relativa della spesa pubblica per l acquisto di beni e servizi e della spesa per i trasferimenti pubblici. 86

12. In un economia aperta, l afflusso netto di capitale è positivo se: a) L investimento è superiore al risparmio nazionale. b) Le importazioni sono maggiori delle esportazioni. c) Sia la risposta a) che la risposta b) sono vere. d) Né la risposta a), né la risposta b) sono vere. 87

12. In un economia aperta, l afflusso netto di capitale è positivo se: a) L investimento è superiore al risparmio nazionale. Ricordiamo che in un economia aperta: I = S nazionale + NCI ossia, la spesa per investimento = risparmio nazionale + afflusso netto di capitale NCI = I S nazionale Se NCI > 0 I S nazionale > 0 I > S nazionale La risposta a) è vera. 88

12. In un economia aperta, l afflusso netto di capitale è positivo se: b) Le importazioni sono maggiori delle esportazioni. Ricordiamo che NCI = IM X ossia, l afflusso netto di capitale in un pese è pari alla differenza tra le importazioni e le esportazioni Se NCI > 0 IM>X La risposta b) è vera. 89

12. In un economia aperta, l afflusso netto di capitale è positivo se: a) L investimento è superiore al risparmio nazionale. b) Le importazioni sono maggiori delle esportazioni. c) Sia la risposta a) che la risposta b) sono vere. d) Né la risposta a), né la risposta b) sono vere. 90

Grazie della vostra attenzione Prossima esercitazione: Martedì 18 Ottobre, Aula A1, Berti Pichat, ore 15:00 17:00 Prossimo ricevimento: Venerdì 21 Ottobre, Aula tutor, DSE, Ercolani, ore 10:00 12:00 Indirizzo e-mail: geryandre.diazrubio2@unibo.it 91