Ministero dell Interno

Documenti analoghi
Ministero dell Interno

OGGETTO: Servizio antincendio portuale (SAP) e di ricerca e salvataggio marittimo (SAR). Organizzazione ed indicazioni operative - Informativa.

CRITERIO PER LA CLASSIFICAZIONE DEI PORTI PER LA SICUREZZA ANTINCENDI

PRIMO. DIR. MED. DIR. SUP. G.S. PRIMO DIR. G.S. DIRETTIVI DIR. SUP. MED. DIRETT. MED. DIRETT. G.S. SD ISP COMANDI PROVINCIALI

CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO

Introduzione. Sassari 11 Luglio Oggetto: Organizzazione del Distaccamento di Porto Torres. Egregio Comandante,

L ANDAMENTO DELL IMPORT-EXPORT

USMAF Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera

CONAPO. Prot. n. 073/16

UFFICIALE.U

Ministero della Difesa Direzione Generale per il Personale Militare I Reparto

DETERMINAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI

IL SOCCORSO ANTINCENDIO PORTUALE

Schema di decreto ministeriale recante la graduazione degli incarichi di funzioni dirigenziali del CNVVF

IL CAPO DELLA POLIZIA DIRETTORE GENERALE DELLA PUBBLICA SICUREZZA

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE S E D E

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI RSU SEDI CENTRALI RSU STRUTTURE PERIFERICHE

Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 301 del 27 dicembre Serie generale DELLA REPUBBLICA ITALIANA. Roma - Martedì, 27 dicembre 2016

MARINA DI CARRARA E LA COSTA

Ministero dei Trasporti e della Navigazione

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE UFFICI VACANTI

ATTIVITA SVOLTA DAL COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO REGGIO CALABRIA

GHOST TERZO MEETING CON GLI STAKEHOLDER Approcci e soluzioni per i rifiuti della pesca abbandonati in mare: esperienze a confronto

Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e Difesa Civile

Roma, A tutte le Direzioni Marittime LORO SEDI

passeggeri e misure di snellimento delle procedure e innovazione amministrativa per l adozione dei Piani Regolatori Portuali.

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

Protocollo d intesa per la gestione delle emergenze PER EMERGENZE DI TIPO a), AI SENSI DELL ART. 2 DELLA LEGGE 225/1992

La Guardia di Finanza nel contrasto alle frodi comunitarie

RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI SOCCORSO SPECIALE. Direzione Centrale per l Emergenza ed il Soccorso Tecnico

1. Sono istituiti i seguenti titoli per lo svolgimento di servizi di coperta e di macchina:

Il Diporto Nautico in Italia

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE AREA IV

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti

I NUOVI PROGRAMMI S.I.S.Te.M.A.

La logistica e lo stoccaggio in Italia: i depositi costieri

MINISTERO DELLA SALUTE

D E C R E T O Individuazione delle unità dirigenziali di livello non generale presso il Dipartimento per la giustizia minorile.

Tabelle di ripartizione della dotazione organica del personale non dirigenziale tra le strutture territoriali doganali

Ministero dei Trasporti e della Navigazione

COPERTINA Diporto nautico 2010.indd 1

Le vie del mare per la crescita dal Piano Strategico Portualità e Logistica alla Blue Economy. Prof. Rocco Giordano Roma, 21 luglio 2015

D.P.R. 23 dicembre 2002, n Regolamento recante individuazione degli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

INDICE PAG. 3 MANUTENZIONE 2.2 ESCLUSIONI PAG DESCRIZIONE DEL SERVIZIO PAG HELP DESK (ASSISTENZA DA

AGGIORNAMENTO. Le normative. dal 2008 al 2015

Ministero della Difesa Direzione Generale per il Personale Militare I Reparto

Capitolo 12 Comunicazione ed Informazione

Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Imperia

Ministero della Difesa Direzione Generale per il Personale Militare I Reparto

Ministero della Difesa Direzione Generale per il Personale Militare I Reparto

Il provvedimento in esame si compone di 14 articoli che si procede ad illustrare.

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

Ministero della Salute Ufficio generale risorse, organizzazione e bilancio

Il progetto delle Aree Logistiche Integrate: una opportunità per il sistema logistico nazionale. Vittorio Marzano

I principali sistemi portuali italiani. Febbraio 2015

COMPARTO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI RILEVAZIONE DELEGHE 31 DICEMBRE 2002

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

COMPARTO SCUOLA RILEVAZIONE DELEGHE 31 DICEMBRE 2002

Ripartizione della dotazione organica del personale non dirigenziale dell Area dogane dell Agenzia

Ministero dell Interno DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

DURATA 586 ore (di cui 447 di teoria e 139 di pratica) DESTINATARI 15 di cui 11 disoccupati e 4 occupati

Curriculum Vitae SALVATORE GIUFFRÈ SALVATORE GIUFFRÈ.

Nuovi metodi per la pianificazione dell emergenza e la prevenzione incendi nei luoghi chiusi. Le gallerie ferroviarie in provincia di Perugia

CAPITANERIA DI PORTO DI BRINDISI ORDINANZA N. 6/2016

CAPITANERIA DI PORTO BARI

ORDINANZA N 56/2017. Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Ancona,

Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile

MINISTERO DELLA SALUTE

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL ENTE FORESTE DELLA SARDEGNA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

IL RUOLO DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO - GUARDIA COSTIERA NELLA GESTIONE DELLE EMERGENZE

Ministero dell Interno Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Comando Provinciale di Alessandria Ordine del Giorno n.17 del

I piani di emergenza:

Tassi di assenza e presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale

Fonte: Direzione Risorse Umane Dirigente Responsabile: Alessandra Zinno Data Aggiornamento: 1 gennaio 2014

Verbale di Deliberazione del Commissario straordinario con i poteri del Consiglio comunale. n. 28 dd

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI. DECRETO 6 settembre 2011

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO UFFICIALE(U)

Il Consiglio superiore della magistratura, nella seduta del 20 febbraio 2003,

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI. DECRETO 21 marzo N. 98

MODELLO D INTERVENTO B/6.4 Rischio antropico e residuo Incidenti navali EVENTO NON PREVEDIBILE

RIASSETTO FUNZIONALE-ORGANIZZATIVO DEL SETTORE TECNICO-LOGISTICO ROMA, 13 NOVEMBRE 2017

NUOVE ABILITAZIONI PER GLI ISCRITTI ALLA GENTE DI MARE

MINISTERO DELL'INTERNO SEDI DI COSTITUZIONE DELLE R.S.U. QUESTURE E UFFICI PERIFERICI DI P.S.

Ministero dell'interno

Ministero dell Interno

DIRIGEN TE DI 2 F CON INCARIC O DI 1 PROFESSI ONISTI LIV.2 PROFESSI ONISTI LIV.1 DIRIGENTE DI 1 F. DIRIGENTE DI 2 F. TOTALE

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE UFFICIO ISPETTORE GENERALE CAPO

I N D I C E SCENARIO STRATEGICO

Università degli Studi di Genova Facoltà di S.M.F.N. in collaborazione con Perform Master Universitario di II livello in Controllo e Monitoraggio

Rischi di cadute dall alto. alto. Problematiche ed esperienze dei Vigili del Fuoco

La Protezione Civile in Italia. Ing. Tiziana Arena Servizio Protezione Civile Provincia di Como

N. Quesito Possibilità di risposta Risposta esatta. - in apposite matricole - in appositi registri - in appositi ruoli

L applicazione della spending review in ambito aeroportuale: dalla Direzione Aeroportuale all Autorità Aeroportuale

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE

Criteri per la mobilità interna del personale operativo

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Capitaneria di Porto di Chioggia ORDINANZA N 07/2015

Art. 4. (Qualifica di allievo ufficiale di navigazione del diporto)

3^ CAMPAGNA NAZIONALE DI TUTELA AMBIENTALE - ANNO

Transcript:

Roma, Prot. n. SIGG. DIRETTORI CENTRALI SEDE SIGG. DIRETTORI REGIONALI VV.F. LORO SEDI SIGG. COMANDANTI PROVINCIALI VV.F. (tramite Direzioni Regionali) e, per conoscenza,: AL SIG. CAPO DIPARTIMENTO SEDE Oggetto : Servizio antincendio portuale (SAP) e di ricerca e salvataggio marittimo (SAR). Organizzazione ed indicazioni operative. Il progetto per il riordino delle Strutture centrali e territoriali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in materia di servizio antincendio portuale ha definito delle linee di indirizzo che con la presente disposizione trovano una compiuta attuazione. PREMESSA Il progetto di cui sopra sull argomento riporta l aggiornamento del servizio antincendio portuale nei porti (24) ove attualmente detto servizio è prescritto in base alla vigente normativa, sarà effettuato attraverso una revisione strutturale delle modalità di espletamento con il progressivo abbandono, senza sostituzione, delle unità navali di grandi dimensioni e con l attuazione di strategie di contrasto fondate sulla disponibilità di squadre operative addestrate ed equipaggiate per interventi su navi nonché su strutture ed infrastrutture portuali. La flotta navale VF sarà quindi costituita da unità di rapido intervento di limitate dimensioni abilitate alla navigazione in acque territoriali e aventi caratteristiche prestazionali idonee per supportare l azione di contrasto di emergenze ragionevolmente ipotizzabili. 1

Per eventuali emergenze che dovessero verificarsi in acque internazionali, ovvero territoriali ma tali da richiedere un dispiegamento di risorse superiore a quello ordinariamente garantito, sarà previsto, previa definizione di accordi con la competente Autorità Marittima, l imbarco di una o più squadre di intervento con le relative attrezzature su unità navali rese appositamente disponibili in base a pianificazioni di dettaglio sviluppate in ambito locale. La concreta e progressiva attuazione della suddetta strategia terrà conto dei processi di riqualificazione e mobilità del personale e nel transitorio il servizio portuale sarà assicurato attraverso: la conferma della scelta tattica tesa ad aggregare all equipaggio di condotta, disponibile presso ogni sede portuale, una squadra di intervento (standard operativo 5 unità) per interventi di soccorso a bordo nave ed in ambito portuale; tale squadra è ordinariamente orientata anche agli interventi di soccorso in un ambito urbano contiguo all area portuale. la revisione della classificazione delle sedi portuali in ragione di oggettivi indicatori di rischio (traffici merci pericolose e passeggeri) e la conseguente verifica di coerenza della distribuzione delle risorse strumentali la conseguente revisione della dotazione organica delle sedi portuali presso cui è assicurata la presenza di un numero di specialisti sufficiente a garantire, nei quattro turni, la composizione dell equipaggio per la condotta delle unità navali VF nell ambito delle acque territoriali (entro le 20 miglia); l implementazione delle attività di training del personale incaricato di far parte delle squadre per interventi di soccorso a bordo nave ed in ambito portuale. Tale attività sarà progressivamente estesa anche al personale che presta servizio presso Comandi nel cui territorio di competenza sono presenti porti ove, pur non essendo presente un servizio antincendio svolto con risorse umane e strumentali dedicate VF, è comunque esistente, in ragione dei traffici merci e passeggeri, un profilo di rischio severo; la definizione di accordi per l eventuale imbarco di una o più squadre di intervento, che opereranno in modo conforme alle specifiche attuali, su unità navali rese disponibili dalla locale Autorità Marittima per lo svolgimento di operazioni di lotta antincendi, ovvero di soccorso tecnico di altro genere, qualora l emergenza abbia a verificarsi in acque internazionali ovvero anche nelle acque territoriali, limitatamente ai casi di improvvisa indisponibilità di unità navali VVF 2

il mantenimento in esercizio delle unità navali (n 1 = 45) che offrono adeguate garanzie di affidabilità e la conseguente alienazione delle unità navali vetuste (n 2 = 20) a gestione antieconomica e non strettamente necessarie per la copertura del servizio. Le seguenti tabelle 1.1 e 1.2 descrivono la nuova configurazione del servizio antincendio portuale: Tabella 1.1 Distaccamento PORTO Categoria Nuova Dotazione Organica Unità Navali VVF Grande GENOVA P2+P1 52 1 2 NAPOLI P2 28 1 1 TRIESTE P2 28 1 1 TARANTO P2 28 1 1 REGGIO CALABRIA (GIOIA TAURO) P2 28 1 1 CAGLIARI P2 28 1 1 LIVORNO P2 28 1 1 VENEZIA P2 28 1 1 MESSINA P2 28 1 1 SIRACUSA (AUGUSTA) P2 28 1 1 ROMA (CIVITAVECCHIA) P2 28 1 1 SASSARI (PORTO TORRES) P1 24 0 2 LA SPEZIA P1 24 0 2 RAVENNA P1 24 0 2 SAVONA P1 24 0 2 ANCONA P1 24 0 2 BRINDISI P1 24 0 2 BARI P1 24 0 2 PALERMO P1 24 0 2 CATANIA P1 24 0 2 MESSINA (MILAZZO) P1 24 0 1 LATINA (GAETA) P1 24 0 1 TRAPANI P1 24 0 1 VIBO VALENTIA P1 24 0 1 Piccola 3

SASSARI (OLBIA) 0 0 0 Totali 644 11 34 Funzionari referenti (IA) 24 Tabella 1.2 COMANDO SEDE TIPO VIG CS CR TOT 1 ANCONA Ancona Porto P1 12 8 4 24 2 BARI Bari Porto P1 12 8 4 24 3 BRINDISI Brindisi Porto P1 12 8 4 24 4 CAGLIARI Cagliari Porto P2 16 8 4 28 5 CATANIA Catania Porto P1 12 8 4 24 6 GENOVA GE (Gadda e Multedo) Porto P1+P2 32 16 4 52 7 LA SPEZIA La Spezia Porto P1 12 8 4 24 8 LATINA Gaeta Porto P1 12 8 4 24 9 LIVORNO Livorno Porto P2 16 8 4 28 10 MESSINA Milazzo P1 12 8 4 24 11 MESSINA Messina P2 16 8 4 28 12 NAPOLI Napoli Porto P2 16 8 4 28 13 PALERMO Palermo Porto P1 12 8 4 24 14 RAVENNA Ravenna Porto P1 12 8 4 24 15 REGGIO CALABRIA Gioia Tauro Porto P2 16 8 4 28 16 ROMA Civitavecchia Porto P2 16 8 4 28 17 SASSARI Porto Torres P1 12 8 4 24 18 SAVONA Savona Porto P1 12 8 4 24 19 SIRACUSA Augusta Porto P2 16 8 4 28 20 TARANTO Taranto Porto P2 16 8 4 28 21 TRAPANI Trapani Porto P1 12 8 4 24 22 TRIESTE Trieste Porto P2 16 8 4 28 23 VENEZIA Venezia Porto P2 16 8 4 28 24 VIBO VALENTIA Vibo Porto P1 12 8 4 24 SASSARI Olbia Porto P0 0 0 0 0 TOTALI 348 200 96 644 4

Con la presente circolare si confermano i contenuti del progetto di riordino, definendo in tal modo l organizzazione del servizio e se ne fissano le modalità operative. Si precisa che l attuale eccesso di organico sarà gradualmente assorbito mediante il collocamento in quiescenza del personale e/o la cessazione dalla qualifica per sopravvenute esigenze ivi compresa l eventuale rinuncia al brevetto di specialista nautico con il rientro nei quadri del personale non specialista. L eventuale carenza di organico che si dovesse generare in qualche distaccamento a seguito di processo di mobilità volontaria sarà ricoperta con l espletamento di una procedura di qualificazione di nuovo personale solo per quelle sedi con carenza di organico. Si ribadisce la necessità di accorpare nelle sedi portuali l'organico di condotta con la squadra di intervento anche ai fini di effettuare gli interventi di soccorso in un ambito urbano contiguo all area portuale. A tale fine occorre precisare che il personale specialista nautico, strettamente necessario alla composizione dell equipaggio di condotta, non può essere distolto da tale mansione a meno di situazioni emergenziali di grande rilevanza Per quanto riguarda i mezzi navali di cui alla precedente tabella è già in essere, peraltro quasi concluso, un processo di ridistribuzione delle unità navali già in dotazione con il conseguente fuori uso di quelle più obsolete il cui mantenimento in servizio risulta assolutamente antieconomico. QUADRO NORMATIVO Il quadro normativo di riferimento attribuisce al Corpo Nazionale l effettuazione dei servizi di soccorso pubblico e di contrasto agli incendi nei porti e nei relativi ambiti/pertinenze (SAP), sia a terra che a bordo delle navi e dei galleggianti, fatte salve le funzioni di coordinamento generale dell emergenza che fanno capo al Corpo delle Capitanerie di Porto. I principali riferimenti delle attività di contrasto agli incendi: - Quadro normativo principale: L. 13 maggio 1940-XVIII, n. 690 e D.L.vo 139/06 art. 26, commi 5 e 6; Direttiva del Capo Dipartimento della Protezione Civile del 2 maggio 2006 - Linee di indirizzo: insieme dei Decreti e Circolari Ministeriali, discendenti dal quadro 5

normativo principale, volte a disciplinare ed omogeneizzare l organizzazione generale del dispositivo di soccorso VV.F. sul territorio nazionale - Pianificazioni locali SAP, costituite dalle Monografie antincendio portuali, redatte con il fondamentale contributo dei Comandi VV.F. ed emanate con apposite ordinanze dalle locali Capitanerie di Porto. Dette Monografie, contestualizzate alla realtà territoriale, sintetizzano l insieme delle risorse disponibili, descrivono il modello organizzativo-gestionale e rappresentano il riferimento procedurale del sistema multiagenzia di risposta in caso di eventi con rilascio di energia (incendi/esplosioni) che interessino gli ambiti portuali e le relative pertinenze. Nel caso sinistri verificatisi in mare aperto (fuori dei porti e loro dipendenze), la norma attribuisce al Corpo delle Capitanerie di Porto il coordinamento generale delle operazioni di ricerca e salvataggio della vita umana in mare Search And Rescue (SAR), da condurre attraverso il concorso dei vari soggetti, pubblici e privati, operanti. Il Corpo Nazionale concorre a tali attività nell ambito della operabilità consentita/ammessa dalle caratteristiche e dai limiti operativi delle risorse strumentali e professionali di cui dispone, sulla base dei seguenti riferimenti normativi: - Quadro normativo principale: L. 3 aprile 1989, n. 147, D.P.R. 28 settembre 1994, n. 662, DM (Marina Mercantile) 1 giugno 1978, "Piano S.A.R. Marittimo Nazionale" (approvato in data 25.11.1996 dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione e smi); Direttiva del Capo Dipartimento della Protezione Civile del 2 maggio 2006; - Linee di indirizzo: Nota D.C.E.S.T. n 1250/4168 del 24/03/2003 che, in caso di intervento SAR marittimo, conferma il livello tattico delle azioni VV.F., integrate nel sistema dei soccorsi coordinato a livello strategico dalla competente Autorità Marittima. - Pianificazioni locali SAR: costituite dai Piani Locali SAR, redatte anche con il contributo dei Comandi VVF ed emanate con apposite ordinanze dalle locali Capitanerie di Porto. 6

Anche detti piani sono contestualizzati alla realtà territoriale, sintetizzano l insieme delle risorse disponibili, descrivono il modello organizzativo-gestionale e rappresentano il riferimento procedurale del sistema multiagenzia di risposta in caso di operazioni SAR. MODALITA DI INTERVENTO La tipologia degli interventi che può vedere coinvolto il Corpo in ambito marittimo si riassume in due grandi classi: 1. intervento antincendio in ambito portuale (SAP); 2. intervento di ricerca, soccorso e salvataggio marittimo Search And Rescue (SAR) e antincendio in mare aperto. Servizio Antincendio Portuale: La tipologia di intervento che ricadono in questa casistica è già ampiamente regolamentato in virtù delle pianificazioni locali costituite dalle Monografie antincendio portuali. Si ritiene quindi non dovere innovare nulla confermando tute le indicazioni normative che sull argomento esistono. Intervento SAR e antincendio in mare aperto. Per questa tipologia di intervento si ritiene necessario definire tre possibili scenari. La valutazione della operabilità del dispositivo di risposta VF e la definizione dello scenario compete al Funzionario che opera nell ambito del Centro di Gestione dell Emergenza (CGE) istituito dalla Capitaneria di porto anche in virtù delle convenzioni stilate con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto. In linea di massima la possibilità di utilizzo del natante VF è legata a: condizioni meteo marine, distanza dalla costa e composizione dell equipaggio in funzione del tipo di natante. In merito alla distanza della costa si può osservare che nel caso di chiamata a concorso ad operazioni di ricerca e salvataggio della vita umana in mare (SAR) e di soccorso tecnico urgente antincendio che si debbano svolgere fuori dal porto, si possono configurare due possibilità in funzione della posizione dell unità navale da soccorrere al momento della chiamata (se nota): 7

A. entro le 20 NM; B. oltre le 20 NM. Nel caso A, l intervento delle Squadre VV.F. potrà avvenire mediante l impiego di: mezzo navale VVF con eventuale uso congiunto del mezzo aereo VV.F.; mezzo navale di terzi con eventuale uso congiunto del mezzo aereo VV.F.; mezzo aereo di altre amministrazioni. Nel caso B, l intervento delle Squadre VV.F. potrà avvenire solamente mediante l impiego di : mezzo navale di terzi con eventuale uso congiunto del mezzo aereo VV.F.; mezzo aereo di altre amministrazioni. L effettuazione dell intervento è preceduta da una fase di analisi e pianificazione effettuata in ambito CGE. In particolare, nel caso di utilizzo di natanti terzi dovrà essere valutata la possibilità di salire a bordo del natante con attrezzature in dotazione a quest'ultimo ovvero con mezzi aerei (VV.F. o di terzi). Al fine di fornire indicazioni operative costituisce allegato alla presente circolare Il Sistema di gestione operativa per gli incidenti in ambito marittimo. Questo sistema di gestione si articola in linee guida di indirizzo generale e metodiche operative - piano di intervento della locale struttura vigili del fuoco e contiene indirizzi strategici di risposta. Altro allegato alla presente circolare è costituito dalle Istruzioni Operative che specificano e descrivono le modalità tattiche di esecuzione delle operazioni di intervento nei tre scenari sopra individuati. La Direzione Centrale per l Emergenza e il Soccorso Tecnico procederà, di concerto con la Direzione Centrale per la Formazione, all implementazione delle attività di training del personale 8

incaricato di far parte delle squadre per interventi di soccorso a bordo nave ed in ambito portuale, in modo coerente con quanto previsto nel progetto di riordino nonché al completamento della formazione del personale addetto alla condotta delle unità VVF. IL CAPO DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO (GIOMI) 9