Rassegna Stampa. Lunedì 12 dicembre 2011



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Rassegna Stampa Lunedì 12 dicembre 2011 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Srl Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano Via Mameli, 11 Tel. 0243990431 Fax 0245409587 sifa@sifasrl.com

Rassegna del 12 dicembre 2011 SERIE A 12/12/11 Corriere Dello Sport 34 CANCELLIERI E QUEI COACH CHE RENDONO PIÙ BELLA LA SERIE A Andrea Barocci 3 12/12/11 Corriere Dello Sport-stadio 5 PER LA VIRTUS UN REBUS CDR 4 12/12/11 Qs 21 SIENA RESTA SOLA IN TESTA MILANO E BIELLA LA INSEGUONO 6 12/12/11 La Stampa 43 "FIDUCIA, NON SOLO TAGLI". BASKET, I SEGRETI DI BIELLA 7 12/12/11 La Stampa (biella) 65, 7 ANGELICO DA RECORD. SECONDO POSTO CON SETTE VITTORIE 9 12/12/11 Eco Di Biella 30 MILLERS, IL MATADOR CATALANO 11 12/12/11 Eco Di Biella 30 TRIBUNA VIP 12 12/12/11 Eco Di Biella 30 ANGELICO UN PASSO AVANTI 13 12/12/11 Eco Di Biella 32 SIENA RESTA PRIMA, VARESE SCONFITTA 14 12/12/11 Eco Di Biella 30 MA CON CHI CE L'AVEVA MATTEO SORAGNA? 16 12/12/11 Eco Di Biella 1, 29 ANGELICO REGINA PER UNA NOTTE: E' SECONDA TRA LE BIG 17 12/12/11 Eco Di Biella 30 ATRRIPALDI "VIVIAMO GIORNO PER GIORNO" FORNI: "CHE FELICITA'" 21 12/12/11 Eco Di Biella 30 POZ VERSIONE TV 22 12/12/11 Eco Di Biella 30 STUDENTE E GIOCATORE 23 12/12/11 Eco Di Biella 30 SCOOP! 24 12/12/11 Eco Di Biella 30 IL BENVENUTO 25 12/12/11 Il Domani (bologna) 13 VIRTUS, UN PASSO INDIETRO 26 12/12/11 Il Domani (bologna) 13 "UN FISCHIO PUÒ CAMBIARE LA STORIA DI UNA GARA" 27 12/12/11 Il Resto Del Carlino Bo 30 "VIRTUS, SENZA FONDAZIONE SI CHIUDE" 28 12/12/11 Il Quotidiano Calabria (vibo) 33 LA MONTEPASCHI C'È MA BIELLA E MILANO TENGONO IL PASSO 29

CANCELLIERI E QUEI COACH CHE RENDONO PIÙ'BELLA LA SERIE A Ai Andrea Barocci C he ci fa Massimo Cancellieri a due punti dai campioni d'italia e con le stesse vittorie degli Ali Star di Milano? Il bravo allenatore in una piccola squadra, Biella, capace di sentirsi e di essere grande grazie alla sua esemplare organizzazione societaria. Cancellieri però non è l'unico coach a che, pur senza nomi famosi nel roster. conti- nua rendere questo campionato sempre più incerto. Con lui Sacchetti, idolo di Sassari, e nonostante le sconfitte di ieri, Sacripanti a Caserta, Vitucci ad Avellino e Mazzon a Venezia. Proprio quest'ultime ha fatto tremare fine all'ultimo, con la sua neopromossa Reyer, una Armani sinceramente incomprensibile, "salvata" dal tiro mortifero di Fotsis nonostante abbia tentato il suicidio negli ultimi 2' con un serie scellerata di liberi falliti che ha paralizzato ogni espressione facciale del sue tecnico Scariola. Pag. 3

[AMERICANO SOTTO I RIFLETTORI Jt DOPO BIELLA \ Segnali positivi dai bianconeri, nonostante la sconfitta: molte le attenuanti, maanchewn problema Per la Virtus un rebus CDR ChrisDoM^-Bobehsmmal^^ CDR. PIÙ'AGGRESSIVITÀ' Chris Douglas-Roberts, 24 anni, americano di Detroit: nessuna nostalgia per la Nba, ma la Virtus vorrebbe vederlo più aggressivo in campo (Ciamillo) di Claudio Limardi BOLOGNA - La buona notìzia è che la Virtus è andata veramente vicina a;biella nonostante: 1) i due americani di Biella abbiano segnato 42 punti e i due americani della Canadian Solar appena due; 2) le condizioni di forma dei nuovi siano ancora improponibili: Kris Lang è lento, Luca Vitali è confusionario, Dan Werner impalpabile ma tutti e tre sono in precampionato e avere pazienza è necessario; 3) qualche chiamata arbitrale ha lasciato perplessi soprattutto lo sfondamento a Peppe Poeta in un momento favorevole che avrebbe dovuto essere semplicemente canestro di Angelo Gigli: oltre a perdere i due punti, la Virtus si è trovata con il suo playmaker gravato di quattro falli; 4) Aubrey Coleman che aveva il 17% nel tiro da tre prima della gara ha segnato cinque triple tanto che la differenza di precisione dall'arco è stata individuata da coach Finelli come il primo motivo della sconfitta. I FANTASTICI CINQUE - Date le attenuanti è stata una sconfitta amara ma anche testimone del potenziale della squadra: i cinque giocatori che si stanno allenando dall'inizio sono tutti lievitati, la leadership di Peppe Poeta è evidente, Viktor Sanikidze che ha sulla coscienza un sottomano sciagurato tentato a due minuti dalla fine, ha piazzato la quarta doppia doppia consecutiva e ha preso il largo come miglior rimbalzìsta del torneo; Petteri Koponen deve essere più continuo anche nel corso della stessa gara ma nelle ultime due trasferte ha segnato 36 punti complessivi; Deividas Gailus è andato in doppia cifra in tre delle ultime quattro partite e forse l'unico appunto che si può muovere a Finelli è stato quello di non utilizzarlo nel quarto quarto a favore di Vitali e Douglas-Roberts. Angelo Gigli con 16 punti ha fatto il suo top dall'8 aprile 2009 quando ne segnò 17 contro Treviso vestendo la màglia di Roma. Stiamo parlando di due anni e mezzo. Insomma ci sono cinque giocatori in forma, nessuno dei quali è americano. I problemi sono qui. DOUGLAS-ROBERTS - E questo ci conduce al problema Douglas-Roberts perché è l'unico tra i giocatori del roster originale che non stia rendendo secondo le aspettative. E cifre alla mano ha giocato meglio le cinque gare iniziali (14 punti di media, quattro volte su cinque in doppia cifra, 57.9% da due) che nelle quattro successive quando invece doveva mostrare un livello di adattamento al campionato più marcato. Nelle ultime quattro gare ha segnato 6 punti di media, ha tirato con il 50% da due, ha fatto 1 /5 da tre ed è andato in doppia cifra solo contro Sassari. L'INFORTUNIO - Ovviamente, CDR ha una scusa pronta e validissima: a Biella ha giocato 16 minuti non previsti, perché la caviglia giratasi mercoledì l'aveva bloccato tre giorni. Insomma, il suo rendimento in Piemonte non conta. Il rendimento no, ma l'atteggiamento è sempre quello di un giocatore che procede con un filo di gas, mai troppo intenso o coinvolto nella squadra. La differenza con l'aggressività dei due americani di Biella, Pullen e Coleman, sabato è stata evidente. In Virtus si rendono conto che l'utilizzo di CDR è stato già una forzatura. Se non ci tenesse alla squadra, se gli fosse tornata voglia di Nba come a tutti gli americani, non avrebbe giocato. Ma una volta in campo è stato troppo morbido. Un bellissimo assist per Sanikidze nel primo tempo, un po' di difesa, ma nemmeno un tiro e una palla persa Pag. 4

bruttissima facendosi soffiare la sfera dopo una serie di incomprensibili palleggi funambolici a otto metri dal canestro. Ed è ciò che da domenica prossima, contro Venezia, gara cruciale per raggiungere le Final Eight nessuno vorrebbe più vedere. Perché la Virtus può aspettare Lang e Vitali, ma Douglas-Roberts no. RIPRODUZIONE RISERVATA Pag. 5

IITTI lo I " 1 C!r*3LO I l a in VGtta Be S 0 g a # 9 9? ^ i v o S 8 9! l i I S 3tS S t^ ^ l\#ì BI f3ì f^ihl S \m> %i «uws Tua* S 5 8 %Ì%H$ 8 B w la inseouono RISULTATI della decima giornata di andata del campionato di serie A di pallacanestro: Benetton Treviso-Acea Roma 93-79, Angelico Biella-Canadian Solai- Bologna 83-78, Bennet Cantù-Banca Tercas Teramo 84-76, Sidigas Avellino-Montepaschi Siena 77-83 dts, Banco Sardegna Sassari-Cimberio Varese 90-79, Scavolini Siviglia Pesaro-Fabi Shoes Montegranaro 68-71, Vanoli Braga Cremona-Pepsi Caserta 77-70, Umana Venezia-Emporio Armani Milano 66-72. Ha riposato: Casale Monferrato. sl#3uw *Sl Sri i^ Jft ìsì T10, 16 punti; Biella*, Milano 14; Cantù* 12; Avellino*, Bologna, Caserta, Venezia, Varese e Sassari 10; Pesaro, Roma* e Treviso 8; Cremona* e Montegranaro 6; Teramo* e Casale Monferrato 4. *.- una partita in più. 0 Varese ci prova ma si arena davanti ai Diener Pag. 6

"Fiducia, non solo tagli" Basket, i segreti di Biella Modello di programmazione contro la crisi: Angelico seconda ]1 a programmazione è rara nello sport di oggi. Più facile cam- biare, aggiustare, JKL ~JI rifarsi il look e ripartire. A Biella non la pensano così. Negli ultimi 20 anni tassello dopo tassello si è costruita una squadra che è cresciuta ed è ormai una realtà del basket italiano. Basti pensare che nel 1992 - quando Marco Atripaldi, oggi general manager e factotum della società, iniziò a lavorare nella pallacanestro a Biella - la squadra militava in C2. Poi, negli anni (e con l'acquisizione di un titolo di B2 da Garlasco), si è arrivati fino in cima. «È il nostro 11 Q anno di serie A, non siamo mai retrocessi e LA ti^eà DELLA SOCIETÀ Vietato esonerare i coach, caccia ai talenti sconosciuti e investimenti sul vivaio questo è un piccolo record, così come quello di non aver esonerato mai un allenatore», ha spiegato proprio Atripaldi. Ecco perché l'attuale classifica non può e non deve stupire. L'Angelico ha abituato a performance del genere, anche perché alla base c'è qualcosa di solido. «In tanti mi chiedono qual è il segreto. Non è scegliere i giocatori bravi, quanto piuttosto saperli mettere nelle condizioni di dare il meglio. Cercare di farli stare nella chimica giusta, dando loro fiducia». Perché vuoi per esigenze di budget, vuoi per scelte, difficilmente l'angelico rivoluziona la squadra. «A parte che non avremmo i soldi per cambiare giocatori, ma poi come politica vogliamo dare fiducia alla squadra che costruiamo in estate. Cambiamo solo se costretti. Perché un americano dopo 3 partite non può essere messo in discussione, altrimenti psicologicamente finisci per perderlo». E a Biella sono specialisti di stranieri di primo livello. Negli anni hanno visto passare giocatori come Jerebko (oggi nell'nba a Detroit) o Sefolosha (a Oklahoma) o califfi del calibro di Mike Batiste, perno del Panathinaikos. Oggi il fenomeno è Jacob Pullen, rookie che sta trascinando la squadra di Cancellieri. «Abbiamo pescato un jolly. Sapevamo che era bravo, ma non ci aspettavamo un impatto del genere». Dopo l'exploit della semifinale playoff di tre anni fa, Biella ha finito sempre per salvarsi all'ultima giornata, iniziando forte e finendo in flessione ma centrando l'obiettivo. Ecco perché quando gli si parla di sognare, Atripaldi fa il pompiere e spegne ogni entusiasmo. «Avendo una squadra di 7 giocatori siamo molto legati agli eventi. Abbiamo 14 punti, dobbiamo prima possibile arrivare a 24, quindi ci mancano 5 vittorie. Non mi voglio nascondere, ma la salvezza è l'obiettivo per sopravvivere, viste le nostre finanze». Il budget, appunto. Lo scorso settembre i soci della società hanno azzerato i debiti con le banche versando circa 1 milione di euro e in più hanno ricapitalizzato per permettere alla squadra di disputare questa stagione. Nonostante però i costi siano ridotti all'osso (1,9 milioni di euro lordi per squadra e staff, 3,3 complessivi), la crisi è forte e si sente. «C'è comunque un disavanzo tra costi e ricavi. I soldi per finire questa stagione ci sono, ma per il futuro? Tagliare ancora non è possibile, per questo noi vorremmo creare qualcosa di ancora più solido». Lavorando col settore giovanile «per il quale spendiamo ben il 10% del budget complessivo (circa 300 mila euro, ndr). Così da poterci creare una strada importante negli anni a venire. Oltre alla serie A abbiamo anche una nostra squadra juniores che disputa la C regionale». Una categoria sopra a quella della Biella '92. Quando si dice programmazione. Pag. 7

s \ Atripaldi, manager Saggezza sul mercato Ingaggiare delle star? No, meglio cercare di ottenere il massimo dai giocatori a disposizione Realismo I soldi per finire questa stagione ci sono ma poi? Per questo ci serve qualcosa di più solido \\C, i 1 >». i i Prossimo turno - 18/12/2011 Acea Rm-Sidgas Av; Benetton-Banco Sardegna Ss (17/12); Canadian Solar Bo-Umana Venezia; Cimberio Va-Angelico; Emporio Armani Mi-Fabi Montegranaro (17/12); Novi Casale Monferrato- Bennet Cantù; Pepsi Ce-Banca Tercas Te; Vanoli Cr-Scavolini Ps; Riposa: Mps Si Pag. 8

Angelico da record Secondo posto con sette vittorie Stefano Zavagli APAGINA73 BASKET. DOPO IL SUCCESSO CON BOLOGNA NELL'ANTICIPO DELLA SERIE A Angelico, settima sinfonia Una partenza da record I rossoblu di coach Cancellieri mai così bene in avvio di stagione STEFANO ZAVAGLI BIELLA Giù le mani dall'abaco. L'Angelico lo scruta, si batte sul petto, si sente fin troppo ricca. L'avvio sprint scrive un nuovo record. Sette vittorie in dieci giornate a queste latitudini non s'erano mai viste. Biella vince e convince. Nemmeno nel 2009/2010, con l'andata chiusa al secondo posto, l'angelico era riuscita a far meglio: dopo dieci turni si fermò a quota sei hurrà. Perfino Gianmarco Pozzecco, nel veder Biella bloccare Bologna nell'anticipo (83-78 il finale) si è galvanizzato: «I giocatori sanno in campo quello che devono fare e lo fanno: sono in sette e quei sette sentono la fiducia dell'allenatore». Bravi, belli e fortunati. Biella viaggia leggera, senza pressioni, con la mente sgombra. E sulle ali dell'entusiasmo sopperisce al gap di talento che c'è tra lei e le altre. Che la panna stesse montando bene lo si era capito sin dal principio: Coleman e compagni hanno iniziato a vincere nei primi tornei di pre campionato e non si sono più fermati. Non c'è squadra, ad oggi in serie A, più in forma di Biella: Siena deve rimodellare gli equilibri dopo i ko di Kaukenas e Lavrinovic, Bologna ha Vitali e Lang da inserire, Milano vive il post Gallinari, Cantù pensa al mercato, Roma fatica a inserire i giocatori dell'est e così le altre. La genuina Biella, invece, con pochi soldi e scelte oculate sembra aver azzeccato davvero tutto. Anche se preferisce volare basso, pensa a incamerare punti per la corsa salvezza, memore delle ultime due stagioni iniziate bene e concluse in sofferenza. Passione, competenza, senso logico negli investimenti. Con pochi soldi si può comunque andare lontano. E' incredibile, con dei risultati del genere, l'avvenire sia in discussione: dato che per pareggiare il bilancio a oggi manca il 30% del budget. Una storia che non può e non deve finire: «Biella orgoglio nazionale», diceva lo striscione srotolato dai tifosi nel pre Biella-Bologna. Avanti di questo passo Pullen (ma anche Coleman) il prossimo an- Pag. 9

no saranno oggetto dei desideri di mezza Europa. Ma è la collettività a funzionare: tutti responsabilizzati, tutti attori protagonisti. Jurak e Soragna stanno vivendo una seconda gioventù, Chessa si rende utile, con questo rendimento Miralles confezionerà la sua miglior stagione da quando è professionista: «La nostra identità - dice lo spagnolo -, è la difesa. Tanto lavoro duro ci permette di attaccare tranquilli». Talvolta la panchina corta non è una mancanza, incrociando le dita che non si registrino infortuni. Il tutto con l'obiettivo di far crescere i giovani. Capitano Matteo Soragna (nella foto di Corrado Micheletti) sta vivendo una seconda giovinezza in maglia rossoblu Successi consecutìwì I rossoblu di coach Cancellieri stanno viaggianoa ritmi record Pag. 10

PERSONAGGIO/ IL LUNGO ANGELICO CONVINCE. IN NBA I SUOI DIRITTI PASSANO AI BUCKS Non sempre una miscela di ingredienti eterogenea, sperimentale, magari con prodotti presi a risparmio, riesce a creare un grande piatto. Più probabile che il risultato finale sia qualcosa di soddisfacente ma imperfetto. Alcune volte, però, assaggiando, ci si accorge di aver creato una delizia per il palato. Biella ha scelto bene gli ingredienti principali: Coleman per averlo già provato, visto all'opera e convinto a restare contro una logica che lo avrebbe proiettato verso squadre di prima fascia. Poi Jacob Pullen, rookie strabiliante nei tempi e nei modi. Due ottimi elementi, ma insufficienti senza un supporto adeguato. Soragna sta dando tantissimo e molto più di quello che si poteva chiedergli, i tre lunghi europei hanno dato ragione alle scelte estive: Dragicevic tornato ai livelli di Belgrado e Albert Miralles nuovamente in Italia da grande protagonista. Senza contare un supportine cast di eccezione con Jurak perfetto nel ruolo di terzo lungo e Chessa che a forza di provarci sta arrivando ai livelli auspicati. Una perfetta alchimia, che non contempla ancora l'ingrediente segreto: Linos Chrysikopoulos si è visto poco, e potrebbe essere quell'aggiunta in più allo svoltar della stagione. Il catalano. Di centri europei come Miralles Biella non ne ha mai avuti. Ed ora se lo coccola. Per lui una stagione da rinascita (e per Biella una scommessa vinta, ndr), il volano verso una seconda parte di carriera che si preannuncia rosea, dopo tanta Spagna e un'inizio italiano tra Virtus Bologna e Rimini nel 2002/2003, per poi passare a Roseto e Cantù, due piazze che con Biella condividono una rivalità storica, giusto per gli incroci del destino, prima di tornare in Spagna, a Valencia e poi a San Sebastiàn. Nel 2004 la grande occasione: viene scelto al secondo giro del draft dai Toronto Raptors, ma i suoi diritti vengono ceduti a Miami in cambio di quelli di Pape Sow e della seconda scelta dell'anno successivo. In Nba Albert non giocherà mai, farà solo una summer league: «Noiosissima esperienza per un lungo: giochi tutte le partite correndo su e giù per il campo, nessuno ti passa la palla... Al massimo prendi qualche rimbalzo. Un'esperienza che a 29 anni credo non farei più». E probabilmente non sarà più chiamato a farla. Ma pur non avendo mai firmato un contratto, Albert, come molti cestisti scelti e "congelati", resterà legato alla Nba per tutta la carriera. E' storia di due giorni fa la cessione dei suoi diritti dai Celtics, che li acquisirono nella trade che coinvolse Antoine Walker nel 2005, ai Bucks per quelli di Keyon Dooling e una seconda scelta al prossimo draft. «L'ho saputo perchè dalla Spagna mi hanno chiamato diversi giornalisti - e sorride - anche se con la mia età la Nba non è certo più un'ambizione. Però è curioso rientrare ancora in questi scambi. Cosa farei se mi dovessero chiamare? Se non avessi squadra e contratto, chissà... Ma sto bene dove sono». In quel draft del 2004 la storia di Miralles si incrocia con quella di diversi giocatori passati poi per l'italia, da quella del poi "biellese" Ricky Minard a quella di Viktor Sanikidze, suo avversario sabato sera scorso. O Romain Sato. Nel parlargli si capisce che il capitolo americano è chiuso da un pezzo, pur restandone incuriosito: «Chiederò al mio agente se è stato informato, ma questi scambi avvengono a prescindere dalla tua volontà o conoscenza. Alla meglio, come successo, ne vieni informato a cose fatte». Il presente. «In settimana abbiamo parlato dell'approccio alla partita contro Bologna e coach Cancellieri ci aveva ribadito che doveva essere un match completo dall'inizio alla fine. Abbiamo giocato una grande gara contro una grande squadra perchè Bologna è una formazione in forma che era venuta qui per vincere. Il segreto? Siamo stati molto bravi in difésa e questa è la nostra identità perchè ci lavoriamo tanto in settimana per avere più fiducia in attacco». L'ultimo siparietto riguarda la schiacciata in contropiede con Pullen: «Jacob mi aveva detto all'orecchio che voleva passarmi la palla affinchè potessi schiacciare e nell'occasione giusta ne ho approfittato». Fabrizio Ceria RISULTO! 10 GIORNATA PROSSIMO TURNO a G. RIAKIFICA SKM-SMSE m RIPOSATO: CIÌSJLE JCr^JI^J^JP 1 Uffici AL'^rnv "'! iie King" Pag. 11

TRIBUNA VIP il presidente di La7 Saiwemini nel parterre Il biellese Severino Salvemini, 61 anni, presidente di Telecom Italia Media, proprietaria di La7, ha seguito la partita dai parterre anche nel giorno in cui la sua televisione ha debuttato ai Forum Pag. 12

LI PARTITA/ SCONFITTA BOLOGNA CON DIFESA E LUNGHI DI SPESSORE Angelico un passo avanti La Canadian Solar esce sconfitta per il quinto anno consecutivo dal parquet biellese dopo aver illuso nelle prime battute del match, certo è difficile vincere sul campo di una Biella così in forma regalando di fatto gli americani, con Lang ingiudicabile per quanto evanescente e Douglas Roberts in campo per onor di firma con un problema alla caviglia. Eroe del momento Jacob Pullen, simbolo del primato biellese \%t>che ha trovato come coprotagonsita un Coleman in grado di far male anche dalla lunga distanza. Biella difende bene con tutti gli uomini e trova nello spessore dei suoi lunghi quel qualcosa in più che in questo momento la mette davanti alle concorrenti. La Candian Solar si ferma dopo una striscia vincente, ma dopo una gara giocata non male, certo è mancato un leader in campo in grado di rispondere a Pullen nei momenti chiave del match. Fischi. Nemmeno il tempo di partire e la partita si scalda in campo e sulle tribune: in un amen la terna arbitrale manda in bonus l'angelico senza fischiare un fallo a Bologna. Cancellieri rimedia anche un fallo tecnico per proteste e la Canadian Solar capitalizza con Gailius provando la fuga sul 5-13. Time out Angelico, Chessa (nella foto) in campo al posto di Pullen e la guarda sassarese si presenta con la tripla che apre un controbreak di 16-0 a cavallo dei due quarti con Miralles sugli scudi sotto canestro. La zona perforata. Finelli corre ai ripari ordinando una difesa a zona che qualche effetto sortisce, anche se l'angelico trova due triple consecutive di Coleman che ridanno slancio ai padroni di casa (27-20). Poeta e Pullen entrano in partita, cercando anche la soluzione personale e all'intervallo l'angelico conduce 41-34. I due recitano da protagonisti anche dopo l'intervallo, ma per il playmaker bolognese arriva un quarto fallo in attacco che lo costringe a sedersi in panchina. L'epilogo. L'Angelico comincia l'ultimo quarto con un buon vantaggio e Cancellieri può permettersi di far riposare la sua stellina per sei minuti e mandarla in campo per un finale comunque tirato, in cui tre liberi di Koponen (fallo di Jurak sul tiro da tre) portano la Virtus sotto 76-73 a 35" dal termine. E' poi Soragna a chiudere dalla lunetta con la solita classe da campione di lungo corso. ga.p. Pag. 13

Slena resta prima, Varese sconfitta SISSARI-fARESE 8Ì-7S (27-21, 51-45, 72-66) SASSARI: Metreveli 3, Binetti ne, Samoggia ne, Hosley 15, Devecchi ne, DienerT. 21, Sacchetti 2, Plisnic 7, Diener D. 26, Vanuzzo 8, Hunter8. Ali.: Sacchetti. VARESE: Bertogio ne, Hurtt 11, Garri 5, Diawara 20, Talts ne, Rannikko 13, Demartini ne, Fajardo 9, Kangur 19, Reati ne, Stipcevic 2, Ganeto. Ali.: Recalcati. ARBITRI: Facchini, Barni, Terreni. NOTE: Tiri da due: Sassari 30/47, Varese 22/42. Tiri da tre: Sassari 8/19, Varese 9/24. Totale tiri: Sassari 38/66 Varese 31/66. Tiri liberi Sassari 6/13 Varese 8/9. Rimbalzi: Sassari 31 -Varese 37. Usciti per falli: nessuno Spettatori: 4087 Incasso: 64.010 (compresi abbonati). SASSARI Trascinata dai cugini Diener e da Hosley in giornata di grazia la Dinamo si sbarazza del Varese (90-79 il risultatofinale)e si allontana dalla zona calda della classifica. Al Pala Serradimigni si parte con un minuto di raccoglimento in memoria di Brent Darby, playmaker americano, tre anni fa a Sassari in Legadue, recentemente scomparso. Varese parte bene e mette paura ai sassaresi in avvio con Diawara che manda Varese a +5 (2-7). Sassari si riporta sotto e prova la fuga con la tripla di Travis Diener e con i punti di Hosley. La gara rimane in equlibrio e all'intervallo lungo Sassari è avanti 51-45. Stipcevic è un muro difensivo, ma i cugini Travis (21 punti) e Drake (26 punti) Diener hanno una marcia in più. A 2'30" dallafinela fuga decisiva di Sassari: il sigillo vittoria è di Travis Diener (80-74). A ELLI10-SIE1A 77-83 ite (23-18, 39-38, 55-55, 72-72) SIDIGAS AVELLINO: Green 4, Gaddefors 8, Ferrara 1, Spinelli 6, Lauwers 5, Golemac 18, Slay 10, Johnson 17, Dean 8, Soloperto. Ali. Vitucci. Montepaschi SIENA: Zizis 6, Andersen 13, Rakocevic 26, Carraretto 3, Ress 3, Michelori 2, Stonerook8, Aradori 11, Moss 11. Ali. Pianigiani. ARBITRI: Sahin, Pozzana, Capurra. NOTE: Tiri da due punti: Avellino 20/36, Siena 18/41 Tiri da tre punti: Avellino 8/27; Siena 9/27. Tiri liberi: Avellino 13/17; Siena 20/24. Rimbalzi: Avellino 43, Siena 35. Usciti per 5 falli Gaddefors, Lauwers, Golemac, Johnson. Spettatori 2.900 per un incasso di 34.200 euro. PESARO-KM 18-71 (12-15, 24-34, 47-51) SCAVOLINI SIVIGLIA: White 16, Cavaliero 3, Hickman 15, Cusin 18, Flamini, Hackett, Lydeka, Jones 16. Non entrati: Traini, Alibegovic e Tortù. Allenatore: Dalmonte. FABISHOES MONTEGRANARO: Karl 14, Zoroski 8, Antonutti, Di Bella 2, Mazzola 2, McNeal 18, Brunner 16, Ivanov 11. Non entrati: Piunti, Perini, Nicevic, Kirksay. Allenatore: Valli. ARBITRI: Lamonica, Quacci, Biggi. NOTE: Osservato l'di silenzio per la scomparsa di Brent Darby, giocatore americano. Tiri da tre punti: Pesaro 4/17, Montegranaro 6/23. Tiri da due punti: Pesaro 21/40, Montegranaro 18/45. Tiri liberi: Pesaro 14/18, Montegranaro 17/26. Rimbalzi: Pesaro 36, Montegranaro 44. Usciti per 5 falli: Karl al 3813", Jones al 38'54". Spettatori 5.071, incasso 46.231 euro. CllTU'-TERIlO 84-7i (20-18; 39-26;62-46) CANTO': Micov 9, Ortner 8, Markoishvili 11, Leunen 9, Marconato 16, Mazzarino 6, Abass ne, Diviach ne, Shermadini 6, Cinciarini 8, Bolzonella 0, Basile 11 Allenatore: Andrea Trinchieri TERAMO: Ricci 0, B.Brown 12, Di Giuseppe ne, Amoroso 3, Cerella 0, D.Brown 34, Fultz 8, Lulli ne, Green 9, Borisov 7, Polonara 3. Allenatore: Alessandro Ramagli ARBITRI: Mattioli, Ramilli, Aronne NOTE: Tiri liberi: Cantù 6/6; Teramo 5/7; tiri da due: Cantù 24/44; Teramo 19/37; tiri da tre: CantùlO /17; Teramo 11/28; Rimbalzi: Cantù 31 ; Teramo 30. Usciti per 5 falli: nessuno. CiElOlA-ClSERII77-70 (19-22, 41-34, 52-56) CREMONA: Lighty 18, Cinciarini, Lottici ne, Antonelli, Tabu 9, D'Ercole, Perkovic 4, Milic 16, Mazic ne, Belloni ne, Kakiouzis 14, Roderick16. Ali. Caja. CASERTA: Rose 6, Maresca 2, Righetti 11, Marzaioli, Collins 14, Smith 15, Stipanovic 2, Cefarelli ne, Di Monaco ne, Doornekamp 9, Fletcher 11, parrino ne. Ali. Sacripanti. ARBITRI: Sabetta, Duranti e Vicino. Pag. 14

NOTE: Tiri da 2: Cremona 17/37, Caserta 18/37; tiri da 3: Cremona 11/23, Caserta 6/20; tiri liberi: Cremona 10/20, Caserta 16/18. Rimbalzi: Cremona 34, Caserta 37. Falli: Cremona 24, Caserta 23. Usciti per 5 falli: nessuno. Spettatori: 3.200. TREVISO-ROMA S3-7S (24-15; 47-28; 64-47) BENETTON TREVISO: Adrien 7, Mekel, Becirovic 15, Ivanov, Bulleri 6, De Nicolao 7, Thomas 11, Sandri 2, Cuccarolo 7, Gentile 18, Gaspardo, Moldoveanu 20, Wojciechowski. Ali.: Djordjevic. ACEA ROMA: Marchetti, Tonolli 4, Mordente 1, Crosariol 5, Datarne 11, Dedovic 12, Dasic 9, Gordic 5, Maestranzi, Gorrieri n.e., Tucker 21, Slokar 11. Ali.: Lardo. ARBITRI: Paternicò, Filippini e Weidmann. NOTE: tiri da 3 Treviso 12/19, Roma 7/20; tiri liberi Treviso 25/34; Roma 12/20. Rimbalzi Treviso 26, Roma 26. Falli Treviso 20; Roma 28. Pag. 15

COI CHI CE L'A EWA MATTEO SORAG1A? Mancano pochi istanti, il punteggio è ancora in bilico, Soragna subisce fallo ma prima di andare in lunetta scambia qualche "battuta" con il tawolo dei giornalisti: un battibecco che sembra una polemica. Alla line è lo stesso capitano a spiegarlo: «Scherzato con il Poz, scrivetelo, non worreì che sì pensasse a qualcosa dì astioso». Pag. 16

* +lt5i -*X - ' lilà?.j» M *K^ *»*Ji :S*\'< -». Angelico regina per una è seconda tra le big La cavalcata dell'incredibile Angelico continua per la felicità dei propri tifosi in festa (la Cura Bariera, nella foto Sarei] che guardano tutti dall'alto del secondo posto in classifica delia Serie A di basket, dietro Siena che ieri ha vinto al supplementare ad Avellino, e a pari merito con Milano, davanti a Cantù, quarta. Sabato nell'anticipo la vittoria con la Virtus Bologna (33-78) ha confermato il talento di Puiien e le qualità di un gruppo solido. Pag. 17

BASKET SERIE A/ ^ANGELICO BATTE ANCHE BOLOGNA E PER UNA NOTTE GUIDA LA CLASSIFICA I M m M m m m tifosi sognino, ma noi no» COACH CANCELLIERI Siena scricchiola, E LA DIRIGENZA ma alla fine ALL'UNISONO: sconfigge «DOBBIAMO IMPARARE DALLANNO SCORSO» salvezza: solo dopo averla raggiunta si potrà Avellino che gioca nuovamente un supplementare perdente dopo quello di una setsogna ripetere l'errore dell'anno scorso: «Non pensare (eventualmente) in grande. Non bitimana fa al Forum.. che avessimo cambiato obiettivo in corsa - L'Angelico batte meritatamente la Virtus spiega Massimo Cancellieri - ma non eravamo stati abbastanza chiari. Quest'anno Bologna (83-78) in anticipo sabato pomeriggio e per una notte si laurea regina d'italia. dobbiamo imparare dalle esperienze passate e I tanti falli commessi da Avellino a cui si puntare dritti verso la quota salvezza. I tifosi somma la verve di una Montepaschi tutt'altro hanno tutto il diritto di sognare. Noi no». Però che felice di scalzarsi dalla vetta, fanno ridimensionare le velleità biellesi: ieri sera «Abbiamo gestito il ritmo partita come solo le la sua Angelico matura di gara in gara: Biella torna al secondo posto in compagnia di grandi squadre sanno fare. Ma non mi illudo Milano, vincente a Treviso con Venezia. che sarà sempre così. Lo abbiamo fatto con L'ambiente rossoblu gioisce, la squadra si Bologna, magari non lo faremo la prossima conferma solida in difesa, con i lunghi protagonisti decisivi e silenziosi, ma tutti frenano 5'40" sul 5-13 ho detto alla squadra di volta. Quando ho chiamato time out dopo l'euforia richiamando alla prudenza, a partire muovere di più la palla in attacco, per fare da coach Cancellieri. entrare in ritmo tutti. L'azione dopo c'è stata la tripla di Chessa dopo un'azione corale. E da Testa bassa e pedalare. Almeno fino a lì abbiamo iniziato a giocare». auota 24. Questa è l'asticella della zona ^ ^3K?P>il^ 'wwm~! Pag. 18

SORAGNA/ «RESTIAMO CON I PIEDI PER TERRA» «;.<.* ' *,'<!.. ^ & l ^ l l» *v (t A " S Sembrano le immagini di un film a lieto fine. Con immagini da riavvolgere per soffermarsi sui momenti più significativi di Angelico - Bologna. E per i tifosi e gli appassionati, c'è molto materiale: la classe e la micidiale visione di gioco di Pullen, Aubrey Coleman che si "inventa" un 5/8 da tre, la freddezza di capitan Soragna, l'uomo giusto, che dalla lunetta è un "mostro" di precisione, unita a grande esperienza. Il capitano, grinta da vendere. Gliela leggi negli occhi la voglia di vincere durante tutta la partita, esplosa in una grande gioia al termine del match: «La nostra - commenta la guardia rossoblu - non è stata una partenza brillante, ma superiore alle volte precedenti ed infatti, tolti i primi cinque minuti, siamo sempre stati avanti. Il nostro è stato un lavoro di costanza, dove abbiamo contrastato il pick and roll di Bologna, subendo però parecchio i loro rimbalzi in attacco: i nostri avversari sono atletici e per avere la meglio su di loro devi essere in grado di muoverti prima». La prima della classe. Stare a braccetto con le grandi del campionato, nell'olimpo degli dei, è un sogno che non pare essere vero, eppure i 14 punti conquistati testimoniano la forza di questo gruppo. «Abbiamo vinto - continua Soragna - una partita molto importante e difficile e quindi dobbiamo goderci questo momento, ma ricordiamoci che questa posizione di classifica non ci compete». Il capitano è molto prudente e non vuole ritrovarsi nella situazione degli ultimi anni: «E' già successo nelle stagioni passate di partire bene e poi di trovarci in grosse difficoltà più avanti e noi non vogliamo più correre questi rischi. L'anno scorso gli spettatori erano entusiasti per il nostro gioco, ma sappiamo che cosa è successo, quindi dobbiamo continuare ad essere concreti ed a non mollare mai». Coleman il tiratore. E' sempre Soragna che racconta gli allenamenti della guardia americana durante la settimana: «In questi giorni Aubrey era concentrato sul tiro da fuori, si è allenato molto per questo ed ha trovato varie soluzioni in tal senso. Lui è un atleta fuori dal comune». Manca poco alla fine dell'incontro e Soragna si volta verso Gianmarco Pozzecco seduto a bordo campo (per il commento televisivo di Pag. 19

basket sul match, né) ed i & come spiega ri capi- è m ^ ^ tano: toni sembrano arrabbiati nei «Ho passato degli anni scherzo con lui>>_ suoi confronti. Ma è tutto un meravigliosi - conclude la # Mar(a C(J( a Luchjna guardia - in nazionale con il UTTIA VARESE ITrinkerPonzoneorgan "" " ìenica 18 con e fermata alla -arisio. Costo 25 euro t -a Vecchia Guardia org per Casale di venerdì"" 20.30. La partenza è Biella, Il costo è di 26 Le prenotazioni vanno al bar del vecchio palabiella. Vista la disponibilità ridotta di... di prenotare il biglietto anche in caso Pag. 20