BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE



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BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2013

BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2013 Le cooperative sono un richiamo alla comunità internazionale del fatto che è possibile perseguire sia la redditività economica sia la responsabilità sociale. Ban Ki-Moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite

Il motto che sovrasti l insegna dalla Cassa Rurale non sia affari speculativi ma umana comprensione. (M. Marsili Libelli) 2

INDICE Presentazione pag 5 Introduzione pag 7 Perché la BCC è una banca differente pag 7 L identità pag 9 130 anni controcorrente pag 9 Le previsioni sbagliate pag 9 La Storia pag 11 Le principali tappe del Credito Cooperativo pag 11 La nostra storia pag 12 Territorio in cui opera il Credito Cooperativo pag 13 I numeri del Credito Cooperativo pag 14 L'assetto istituzionale e organizzativo pag 14 Le Cooperative nel mondo pag 15 La Strategia pag 17 I Valori del Credito Cooperativo pag 19 La Carta dei Valori pag 20 Dalla Carta dei Valori al Piano Strategico pag 23 La Carta della Coesione pag 24 La Carta della Finanza pag 26 Il Valore per i Soci pag 29 La missione delle BCC pag 29 I vantaggi per i Soci pag 31 Le attività per i Soci pag 32 Il Valore per i Clienti pag 37 Nuovi mezzi di comunicazione della nostra BCC pag 40 Il Valore per i Collaboratori pag 43 Il Valore per i Fornitori pag 47 Il Valore per l'ambiente pag 49 Il Valore per la Collettività e la Comunità Locale pag 51 Hanno beneficiato pag 53 Dalla parte dei bambini pag 54 Premio Scuolamica 2012 pag 55 Gli impegni di miglioramento pag 56 La Contabilità Sociale pag 57 La nostra Compagine Sociale pag 59 3

Si tratta, per mezzo della cooperazione, di rialzare il proletariato agricolo o industriale al grado di capitalista, di sorreggere le piccole imprese in faccia alle grandi, di trasformare dei modesti dispositori di capitali mobili in proprietari di capitali fissi.. Giuseppe Toniolo 4

PRESENTAZIONE Lettera ai portatori di interesse In un famoso discorso, Robert Kennedy descrisse il PIL come qualcosa che non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l intelligenza del nostro dibattere o l onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell equità nei rapporti tra di noi. Il PIL misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Allo stesso modo il bilancio di un azienda non riesce a descrivere appieno la sua attività, ed è proprio dall esigenza di integrare con informazioni non esclusivamente finanziarie la complessità del bilancio di esercizio che nasce il Bilancio Sociale. Il Bilancio Sociale approfondisce il significato del fare banca cooperativa, del radicamento nel territorio, dell appartenenza dalla comunità locale, della partnership con le sue tante espressioni. E un documento che non parla solamente agli addetti ai lavori, ma ai nostri interlocutori nella loro totalità, per valorizzare un patrimonio di informazioni qualitative e quantitative, per dare conto dei beni societari intangibili che non compaiono nello stato patrimoniale o nel conto economico, ma che, soprattutto per una BCC, rivestono un importanza fondamentale. Ci siamo impegnati anche quest anno ad arricchire la selezione degli indicatori mutualistici per misurare e quindi qualificare ancora di più le caratteristiche peculiari della nostra cooperativa di credito, nella logica della coerenza tra la nostra azione e la nostra identità. Un impegno che si basa su una convinzione: la forza della nostra Banca risiede in questi fattori. Il Presidente Moreno Capanni 5

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INTRODUZIONE Perché la BCC è una banca differente Le BCC sono le banche dei territori, sono l espressione del bank in Italy (possedute e governate da chi abita e opera nelle comunità locali). Hanno accresciuto la partecipazione ed il coinvolgimento dei soci (+ 14,8%) nel triennio 2009 2012. Hanno accresciuto l occupazione diretta ed indiretta (+2,1% solo quella diretta) nel triennio 2009 2012. Finanziano l economia reale e soprattutto i piccoli operatori economici le BCC erogano: - il 22,8% del totale dei crediti alle imprese artigiane, - il 18,3% di quelli alle imprese agricole, - il 17,4% di quelli alle piccole imprese, - il 12,8% di quelli al Terzo settore e al nonprofit (soprattutto cooperative sociali). Hanno mediamente una elevata patrimonializzazione (il Tier 1 ratio medio nazionale è pari al 14,3%). Non hanno derivati in portafoglio (peraltro non ammessi dalla normativa speciale per le BCC) se non quelli di copertura. La Banca di Credito Cooperativo, Cassa Rurale, Cassa Raiffeisen è una banca cooperativa mutualistica del territorio. È una banca focalizzata sull intermediazione tradizionale e sul finanziamento all economia reale. Le BCC-CR sono le uniche banche cooperative a carattere di mutualità prevalente. La disciplina che le regola contraddistingue le BCC-CR con riferimento ad alcuni principali aspetti societari e operativi ed è assai stringente: 7

CREDITO COOPERATIVO VALDARNO FIORENTINO BANCA DI CASCIA 1. Compagine sociale: i soci devono risiedere, avere sede o operare con carattere di continuità nell ambito territoriale della banca; 2. Partecipazione al capitale sociale: un singolo socio non può possedere quote per un valore nominale superiore a 50 mila euro; 3. Diritto di voto democratico: è assegnato secondo la formula una testa un voto, che significa che ciascun socio può esprimere un solo voto indipendentemente dall entità della partecipazione al capitale sociale; 4. Vincoli all operatività con i soci: almeno il 50 per cento dell attività di impiego della banca deve essere realizzata a loro favore; 5. Limiti alla competenza territoriale e all operatività fuori zona: il 95 per cento dell attività di finanziamento deve svilupparsi obbligatoriamente nel territorio di competenza; 6. Impossibilità, per disposizioni di vigilanza, di sottoscrivere derivati speculativi (ammessi solo quelli di copertura) 7. Obbligo di destinazione degli utili e limiti alla distribuzione degli stessi: almeno il 70 per cento degli utili d esercizio deve essere destinato a riserva legale. In realtà le BCC destinano a riserva quasi il 98% dei propri utili, come dimostrato dalla indagine IC36-2009 dell AGCM, a vantaggio della possibilità di continuare a sostenere le PMI e per le future generazioni. 8. Distinzione tra politica e governo della banca: il nuovo statuto tipo voluto dalle BCC nel 2011 come esempio di auto-normazione e approvato dal direttorio della Banca d Italia prevede una impossibilità per soggetti aventi incarichi politici, anche limitati, di assumere il ruolo di amministratore di BCC- CR (art. 32 statuto tipo). Lo statuto, in anticipo rispetto alle normative europee, ha ridotto sensibilmente anche la possibilità di conflitti di interesse e dell agire di parti correlate, introducendo norme di contrasto decisamente severe. 9. Capacità di innovazione: le BCC, sempre con una propria autonoma iniziativa, hanno costituito il Fondo di Garanzia Istituzionale (FGI) (ai sensi delle previsioni in materia di schemi di garanzia istituzionale di cui all art. 80, paragrafo 8, della Direttiva 2006/48/CE) - il cui statuto è stato approvato dalla Banca d Italia nel dicembre 2011. L FGI fornisce un esclusiva forma di protezione alla clientela delle banche della Categoria. Aderendo all FGI queste ultime si sottopongono a maggior tutela dei loro soci e clienti a forme più incisive di controllo e di monitoraggio a vantaggio dei consumatori. Dal 2005 è inoltre operativo il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti (FGO), avviato dalle BCC per la prima volta in Europa: il suo obiettivo è tutelare ulteriormente i possessori di obbligazioni emesse dalle BCC-CR per un massimo di 100 mila euro a risparmiatore (in aggiunta alle tutele obbligatorie per legge a favore dei depositanti). Il sistema del Credito Cooperativo in 130 anni di storia non ha mai richiesto fondi pubblici o aiuti di stato per risolvere le rare crisi di singole BCC-CR. Esse, infatti, sono state superate con fondi messi a disposizione attraverso meccanismi di sistema come ad esempio il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. 8

BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2013 INTRODUZIONE L identità L identità della Banca di Credito Cooperativo si fonda dunque su tre caratteristiche fondamentali: la partecipazione democratica; la mutualità; la territorialità Partecipazione democratica - una testa un voto - limiti al possesso azionario (no concentrazione di capitale) Mutualità interna (obbligo di orientare l'attività prevalentemente a favore dei soci e a non perseguire fini di speculazione privata ); esterna (nella relazione con la comunità locale, cfr. art. 2 dello statuto tipo della BCC-CR); di sistema (cooperazione di categoria, che implica la piena valorizzazione del modello a rete ). Territorialità si esprime nella proprietà dell'impresa (i soci e gli amministratori di una BCC-CR debbono essere espressione del territorio di insediamento dell'azienda); nell'operatività (il risparmio raccolto viene erogato sotto forma di crediti nel territorio per finanziare lo sviluppo dell'economia reale). 130 anni "Controcorrente" Il Credito Cooperativo ha compiuto nel 2013 130 anni. E dimostra ancora la sua giovinezza e la sua vitalità. Le BCC nacquero con l obiettivo di riscattare le persone dalla piaga dell usura e della povertà. Cominciarono a farlo avvalendosi di uno strumento, che oltre un secolo dopo, si è rivelato molto popolare ed efficace: il microcredito. La loro nascita e la loro azione fu guardata con diffidenza e sufficienza dagli studiosi del tempo. E lungo tutta la loro storia, le BCC sono state banche controcorrente. Le previsioni sbagliate - Fine Ottocento Maffeo Pantaleoni, noto economista del tempo, definisce le Casse Rurali un assurdo economico ; - 1993 entra in vigore il Testo Unico Bancario: «le piccole banche spariranno dal mercato»; - 2000 con il mercato globalizzato «le piccole banche spariranno dal mercato»; - 2008 esplode la crisi finanziaria; - 2013 alcuni blasonati marchi sono scomparsi dal mercato le BCC ci sono ancora. 9

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LA STORIA Le principali tappe della storia ultracentenaria della cooperazione di credito sono: 1883 Nasce la prima Cassa Rurale a Loreggia, Padova, ad opera di Leone Wollemborg. 1890 Grazie alla operosità di un giovane sacerdote, don Luigi Cerutti, nasce a Gambarare, in provincia di Venezia, la prima Cassa Rurale Cattolica. 1891 L enciclica Rerum Novarum di papa Leone XIII, sollecitando i cattolici all azione sociale, a forme di tipo solidaristico per vincere la solitudine dei più poveri, diviene il manifesto dell ampio, diffuso movimento. 1909 Nasce a Brescia la Federazione Nazionale delle Casse Rurali cattoliche con fini di rappresentanza di tutte le associazioni aderenti, di tutela e difesa degli interessi e diritti comuni, di attivazione di reciproche relazioni d affari, di richiesta ai pubblici poteri di una legislazione che meglio risponda ai bisogni delle cooperative di credito, consumo, lavoro, produzione e assicurazione, la consulenza. 1937 Entra in vigore il Testo Unico delle Casse Rurali e Artigiane. 1950 Viene ricostituita, dopo la sospensione/soppressione del periodo fascista, la Federazione Italiana delle Casse Rurali e Artigiane. 1961 Comincia una attività di riorganizzazione e rilancio del movimento e dell operatività delle Casse. Si ricostituiscono le Federazioni locali e si ristrutturano quelle esistenti, conferendo loro funzioni di rappresentanza, tutela ed assistenza tecnica a livello regionale e interregionale delle Casse associate. 1963 Costituzione dell Istituto di Credito delle Casse Rurali e Artigiane (Iccrea). 1973 Nascono le Casse Centrali di Bolzano e Trento. 1978 Viene creato il Fondo Centrale di Garanzia, primo strumento di tutela dell industria bancaria italiana. Si tratta di un iniziativa volontaria delle Casse Rurali, non disposta da normative. 1993 Entra in vigore il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia. 1995 Inizia la propria attività la capogruppo di impresa, Iccrea Holding Spa, con funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo delle società partecipate. 1997 Al Fondo Centrale di Garanzia si sostituisce il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGD), strumento obbligatorio previsto dalle Direttive europee. 1999 Nell ambito del XII Convegno Nazionale di Riva del Garda si approva la definizione del sistema a rete e si pubblica la Carta dei Valori del Credito Cooperativo. 2003 La riforma del diritto societario riconosce e conferma alle BCC-CR la loro natura di cooperative a mutualità prevalente. 2004 Nasce il Fondo Garanzia degli Obbligazionisti (FGO), strumento volontario esclusivo delle Banche di Credito Cooperativo che tutela i portatori di obbligazioni clienti delle BCC-CR. 2005 nell ambito del XIII Convegno Nazionale tenutosi a Parma, si registra l approvazione del Progetto di qualificazione del sistema a rete delle BCC-CR che prevede la creazione di una forma di garanzia incrociata a protezione della clientela delle BCC-CR e l approvazione della Carta della Coesione. 11

CREDITO COOPERATIVO VALDARNO FIORENTINO BANCA DI CASCIA 2008 Viene costituito il FGI, il Fondo di Garanzia Istituzionale. 2009 Il Credito Cooperativo viene citato nell enciclica Caritas in Veritate (n.65). 2011 Durate il XIV Congresso Nazionale di Roma viene data notizia dell approvazione da parte della Banca d Italia dello Statuto del FGI e viene pubblicato il 12 articolo della Carta dei Valori. Ne sono protagonisti i giovani. Nasce un percorso per realizzare una rete sistemica. La Nostra Storia 1902 Il 30 ottobre, con atto del Notaio Fabbrini, nei locali della canonica della Pieve di San Pietro a Cascia, un gruppo di pionieri rappresentativi di ogni ceto sociale e guidati da Don Lodovico Mazzini fondano la Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di S. Pietro a Cascia s.n.c. Si tratta della terza Cassa costituitasi nei territori delle provincie di Arezzo e Firenze dopo la Cassa di Cambiano a Castelfiorentino (1884 ed ancora oggi in attività) e la Cassa Rurale di Sant Agata di Mugello (1897, cessata nel 1950). 1903 Il 15 aprile si tiene la prima assemblea dei soci della Cassa Rurale con all ordine del giorno l elezione degli organi sociali. A fine anno erano iscritti 60 soci. 1907 Al costo di Lire 5.000 viene acquistato l immobile che sarà sede della Cassa Rurale sino al 1993, ora centro per la formazione del personale, sala riunioni del Consiglio di Amministrazione e biblioteca. 1925 Il 12 giugno muore il Presidente e fondatore Don Lodovico Mazzini. 1938 Il 28 febbraio l assemblea dei soci delibera una variazione dello statuto che autorizza la Cassa ad effettuare operatività bancaria anche se ancora non dotata di un vero e proprio sportello al pubblico. Viene assunto il nome, come voluto dal Testo Unico, di Cassa Rurale ed Artigiana di Cascia di Reggello Soc. Cooperativa a responsabilità illimitata. 1956 La Cassa Rurale ed Artigiana di Cascia di Reggello, società cooperativa a responsabilità illimitata è autorizzata ad operare nei limiti territoriali del Comune ove ha sede oltre ad uno o più Comuni limitrofi. È questo il primo approccio che porta la Cassa Rurale ad uscire dai confini del solo comune di Reggello ed iniziare ad espandersi verso il territorio del Valdarno Fiorentino. 196 4 Il 2 gennaio viene inaugurato il primo sportello al pubblico. 1971 Il 13 giugno viene assunta la nuova forma giuridica di Società Cooperativa a responsabilità limitata con il nome di Cassa Rurale ed Artigiana di Cascia di Reggello. 1991 Viene acquistato l immobile di Via Kennedy. 1993 Il 16 agosto viene inaugurata la nuova sede di Cascia in Via Kennedy 1. 1994 Il 27 febbraio presso il cinema Excelsior di Reggello alla presenza del notaio Andrea Salani e di 168 soci su un totale di 339 viene deliberata la variazione della denominazione sociale della Cassa che diventa ufficialmente Banca di Credito Cooperativo di Cascia di Reggello, come voluto dal TUB. 1996 Viene inaugurata la filiale di Figline Valdarno. 2002 Viene inaugurata la filiale di Rignano Sull Arno. 2002 Viene festeggiato il Centenario della BCC. 2009 Il 23 maggio nel corso dell'assemblea straordinaria dei soci, verbalizzata dal notaio Rita Abbate, è stata deliberata la variazione della ragione sociale della banca che passa da Banca di Credito Cooperativo di Cascia di Reggello a Credito Cooperativo Valdarno Fiorentino - Banca di Cascia. 2009 Viene inaugurata la filiale di Incisa in Val d Arno. 2009 A dicembre viene aperto un nuovo sportello ATM in località Matassino, nel comune di Figline Valdarno. 2012 Ricorrono i 110 anni della fondazione della Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di San Pietro a Cascia. Si tiene l'importante Convegno di Vallombrosa in data 1 ottobre dove viene lanciata concretamente l'idea del gruppo paritetico bancario cooperativo. 2013 Iniziano i lavori per l apertura di due nuovi ATM Intelligenti nelle località di Troghi, nel comune di Rignano Sull Arno, e di Donnini, nel comune di Reggello. 12

LA STORIA BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2013 Territorio in cui opera il Credito Cooperativo Valdarno Fiorentino Banca di Cascia GREVE IN CHIANTI CAVRIGLIA BZ 47 BCC 194 sportelli 42 BCC 808 sportelli TN 43 BCC 322 sportelli 15 BCC 243 sportelli 9 BCC 233 sportelli 36 BCC 675 sportelli 21 BCC 436 sportelli 20 BCC 193 sportelli 29 BCC 348 sportelli 9 BCC 102 sportelli 30 BCC 343 sportelli 27 BCC 163 sportelli 19 BCC 137 sportelli 13 BCC 86 sportelli 25 BCC 171 sportelli 13

CREDITO COOPERATIVO VALDARNO FIORENTINO BANCA DI CASCIA I Numeri del Credito Cooperativo 385 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali. 4.454 sportelli pari al 14% degli sportelli bancari italiani. Presenza diretta in 2.710 Comuni ed in 101 Province, in pratica in tutta Italia. 1.173.668 soci (+3,4% nell ultimo anno). 37.000 dipendenti. Raccolta da clientela (comprensiva di obbligazioni): 192 miliardi di euro (+4,8% rispetto allo stesso periodo del 2012, contro -2,8% registrato in media nel sistema bancario). Impieghi: 136 miliardi di euro. La cifra sale a 150 miliardi comprendendo anche gli impieghi delle banche di secondo livello. Impieghi economici alle sole imprese: 88,8 miliardi di euro. La cifra sale a 98,6 miliardi di Euro comprendendo anche gli impieghi della banche di secondo livello. I crediti delle BCC-CR rappresentano il 22,8% del totale dei crediti alle imprese artigiane, il 17,7% del totale dei crediti alle famiglie produttrici, l 8,7% dei crediti alle famiglie consumatrici, l 8,9% delle società non finanziarie, il 12,8% del totale dei crediti alle Istituzioni senza scopo di lucro (Terzo Settore). L assetto istituzionale e organizzativo Il Credito Cooperativo è un sistema a rete, articolato attraverso strutture e realtà di rappresentanza e di servizio. In particolare, esso è: una rete di valori; una rete di strategie; una rete di cultura; una rete di comunicazione; una rete operativa; una rete nazionale ed internazionale: il Credito Cooperativo in Europa prende la forma di 4 mila banche, con 66 mila sportelli, ed una funzione rilevante nell ambito del sistema economico e finanziario continentale. La loro resilienza durante la crisi economica ha consentito loro di giocare un ruolo centrale nella ripresa economica. Le banche cooperative servono oltre 181 milioni di clienti, quasi ovunque piccole e medie imprese, comunità e famiglie. Rappresentano 50 milioni di soci. La quota media di mercato a livello europeo è del 20%. Federcasse è socia fondatrice (1970) dell EACB, l Associazione delle banche cooperative europee. Le Nazioni Unite hanno riconosciuto l'importante ruolo svolto dalle cooperative di tutto il mondo allo sviluppo economico e sociale dei paesi e delle comunità nelle quali operano. Per tale ragione hanno proclamato il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative, con lo slogan: Le cooperative costruiscono un mondo migliore. Il Credito Cooperativo fa parte e si riconosce nella Confcooperative e nel più generale movimento della cooperazione italiana. Nel gennaio 2011 è nata l Alleanza delle Cooperative italiane, che riunisce le tre principali centrali cooperative italiane (Agci, Confcooperative, Legacoop), con la finalità di: Costituire un unico organismo che ha la funzione di coordinare l azione di rappresentanza nei confronti del Governo, del Parlamento, delle istituzioni europee e delle parti sociali: sindacati dei lavoratori e associazioni datoriali. Alcuni numeri. La cooperazione, nel suo complesso, rappresenta una componente sempre più rilevante nel nostro Paese, con una presenza chiave nei settori centrali della nostra economia. È quanto si evince dal Primo Rapporto sulla Cooperazione in Italia, realizzato dal Censis per conto dell'alleanza delle Coopera- 14

BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2013 LA STORIA tive Italiane (luglio 2012), che rappresenta il 90% di questo universo di imprese, con più di 12 milioni di soci, un milione e 300.000 addetti ed un fatturato globale di circa 140 miliardi di euro. Dal 2007 al 2011 l occupazione creata dalle cooperative italiane è cresciuta dell 8% raggiungendo la quota di 1,4 milioni di occupati. Si tratta di un dato in totale controtendenza rispetto a quello che è il ben noto quadro della occupazione nazionale spiega il Censis - considerato che nello stesso arco di tempo il numero di addetti in forza presso le imprese è diminuito del 2,3%, mentre il mercato del lavoro ha subito una perdita di posti di lavoro pari all 1,2%. Con quasi 80.000 imprese e circa 1,4 milioni di lavoratori, il mondo della cooperazione in Italia contribuisce al 7,4% dell'occupazione complessivamente generata dal sistema delle imprese italiane. Le cooperative nel mondo Dai dati più recenti risulta che sono 1 miliardo i cooperatori nel mondo, tre volte gli azionisti delle società di capitali. 100 milioni le persone occupate, 5,4 milioni gli occupati in Europa, di questi, come detto, oltre 1,4 milioni in Italia. 15

16 La strategia del Credito Cooperativo di questi anni è riassumibile in due slogan: Buona banca, Buona cooperativa, Buona rete il primo; Identità e Coesione il secondo.

LA STRATEGIA DEL CREDITO COOPERATIVO Buona banca controllo dei rischi, efficienza, efficacia, reputazione. Buona cooperativa effettività dello scambio mutualistico, partecipazione, protagonismo, iniziativa e controllo democratico dei Soci, relazione con la comunità. Buona rete Efficienza, economie di scala, diversificazione, circolarità delle informazioni, sussidiarietà. Entrambi possono essere ricompresi e in qualche modo ulteriormente rilanciati dall obiettivo della cooperazione totale. Totale, ovvero piena, globale, a tutti i livelli. La cooperazione totale, infatti, ha un accezione sul piano strategico e organizzativo, e può fare riferimento sia alle iniziative di rafforzamento delle garanzie offerte dal sistema BCC-CR attraverso il costituendo Fondo di Garanzia Istituzionale, che al potenziamento delle sinergie interne, soprattutto sul piano imprenditoriale; ha un incidenza sul piano gestionale, e comporta, da un lato, l ulteriore diffusione di criteri di gestione dei collaboratori volti alla promozione della partecipazione, del coinvolgimento, della motivazione e, dall altro, il potenziamento di una formazione che valorizzi la nostra distintiva cultura d impresa; ha un accezione operativa, nella logica dell attuazione e attualizzazione degli obiettivi contenuti nell articolo 2 del nostro statuto, e dunque, ad esempio, nella realizzazione di quel miglioramento delle condizioni dei soci e delle comunità locali in esso prescritto; ha una declinazione sul piano della comunicazione, e si traduce nel rafforzamento di iniziative volte ad accreditare il sistema BCC nella sua interezza. Passaggio qualificante, in particolare, è l attuazione del progetto di costituzione del Fondo di Garanzia Istituzionale, che genererà numerosi vantaggi: vantaggi di mercato (in primo luogo un migliore accesso ai mercati finanziari per le singole banche in termini di costo della raccolta, potendo contare su rating più favorevoli. E questo vantaggio potrà essere traslato sulla clientela); vantaggi di reputazione (derivanti dalla maggiore solidità); vantaggi regolamentari (la possibilità di utilizzare criteri di vigilanza prudenziali più favorevoli, ovvero la ponderazione zero dei crediti all interno dei gruppi orizzontali cooperativi, a determinate precise condizioni, come previsto dalla Direttiva sui requisiti di capitale). La strategia di sviluppo prospettata evidenzia dunque vantaggi sia per la banca sia per i suoi clienti. Se la prima sarà di fatto ancora più stabile e ancora più solida, dunque più competitiva, i soci e i clienti godranno di un beneficio in termini di miglioramento della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi loro destinati. 17

18 La Carta dei Valori è il patto che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali. Definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della banca nei confronti del suo pubblico: soci, clienti, collaboratori.

I VALORI DEL CREDITO COOPERATIVO I valori nei quali il Credito Cooperativo si riconosce sono delineati: nell articolo 2 dello Statuto; nella Carta dei Valori; nella Carta della Coesione; nella Carta della Finanza libera, forte e democratica. L articolo 2 del nuovo Statuto tipo (2011) della BCC-CR afferma: Nell esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi dell'insegnamento sociale cristiano e ai principi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci, nonché la partecipazione degli stessi alla vita sociale. 19

CREDITO COOPERATIVO VALDARNO FIORENTINO BANCA DI CASCIA La Carta dei Valori del Credito Cooperativo 1. Primato e centralità della persona Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori per valorizzarlo stabilmente. 2. L impegno L impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e fabbricare fiducia. Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. 3. Autonomia L autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel sistema del Credito Cooperativo. 4. Promozione della partecipazione Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa. Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità. 5. Cooperazione Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti. 6. Utilità, servizio e benefici Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo. Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell efficienza organizzativa, nonché condizione indispensabile per l autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa. Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve in misura almeno pari a quella indicata dalla legge e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci. Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell interesse delle generazioni future. 20

BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2013 I VALORI DEL CREDITO COOPERATIVO I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa. 7. Promozione dello sviluppo locale Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un attività imprenditoriale a responsabilità sociale, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell economia civile. 8. Formazione permanente Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. 9. Soci I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l altruismo. 10. Amministratori Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. 11. Dipendenti I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. Riva del Garda, dicembre 1999 12. Giovani Il Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo percorso di innovazione. Attraverso un confronto costante, si impegna a collaborare con loro, sostenendoli nella diffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di credito. Roma, dicembre 2011 21

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DALLA CARTA DEI VALORI AL PIANO STRATEGICO Carta dei Valori Art. 1. Primato e centralità della persona Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori per valorizzarlo stabilmente. Art. 4. Promozione della partecipazione Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa. Art. 2 dello Statuto Sociale Nell esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi dell insegnamento sociale cristiano e ai principi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci. Obiettivi Strategici - Nel prossimo triennio proseguirà lo sviluppo dei soci nei comuni strategici della Banca con particolare riguardo ai comuni ove più recentemente la Banca ha aperto una filiale. - La cooperazione a cui da sempre si orienta l azione della nostra Banca sarà sempre più indispensabile per realizzare un identità territoriale e fa parte della nostra mission il compito di sviluppare la cultura sociale come imprenditoriale. - Sarà nostro impegno di cercare di diffondere una nuova cultura imprenditoriale che tenga conto delle rilevanti sfide del mercato, compito che non si presenta di facile attuazione considerato che se da un lato il distretto è caratterizzato da piccole imprese con un forte radicamento, dall altro le stesse imprese hanno dimostrato nel tempo uno scarso senso della cooperazione e dell appartenenza territoriale. Sono confermate tutte le iniziative della Banca a favore dei soci e volte alla riqualificazione della figura del socio, in particolare: - incontri periodici di presentazione ai neo soci, in particolare quelli di giovane età, dei valori, della mission, delle strutture e del funzionamento del Credito Cooperativo Valdarno Fiorentino; - consolidamento dell house organ 110 anni insieme, a cui si aggiungeranno, periodicamente, le comunicazioni indirizzate ai soci attraverso nuovi canali di comunicazione, come la newsletter o la pagina Facebook; - sviluppo, con ulteriori servizi e agevolazioni, della tessera socio ; - organizzazione di viaggi e gite dedicate di taglio culturale; - convenzioni e facilitazioni per i figli dei soci; - borse di studio per i figli più meritevoli dei soci; - linee di credito (Prestito Soci) dedicate ed esclusive nella tempistica e nelle condizioni e linee di credito (Prestito Giovani Coppie) con pricing notevolmente ridotti per i soci; - incontri periodici tra i soci delle varie filiali, nell ottica di sensibilizzare la partecipazione dei soci creando contestualmente un circolo virtuoso attraverso cui ogni socio possa rappresentare il primo testimone della importanza, per i clienti della Banca, di farne parte in maniera più profonda e consapevole attraverso la sottoscrizione delle quote sociali. 23

CREDITO COOPERATIVO VALDARNO FIORENTINO BANCA DI CASCIA La Carta della Coesione del Credito Cooperativo La Carta della Coesione inserisce la BCC nel sistema del Credito Cooperativo, traducendo i principi della Carta dei Valori in un contesto di rete. 1. Principio di autonomia L autonomia della singola Banca di Credito Cooperativo-Cassa Rurale è uno dei principi fondamentali del Movimento del Credito Cooperativo. L autonomia si esprime in modo pieno e fecondo se si sviluppa nell ambito del sistema del Credito Cooperativo. 1 Tutti i soggetti del sistema propongono e gestiscono le proprie iniziative nel rispetto dell autonomia della singola cooperativa. L autonomia della singola BCC- CR deve essere compatibile con la stabilità della stessa e con l interesse generale. Le BCC-CR custodiscono la propria indipendenza giuridica e la propria sostanziale autonomia imprenditoriale impegnandosi in una gestione sana, prudente e coerente con la propria missione. Esse sono accomunate da una forte omogeneità statutaria e culturale. Il sistema considera un valore prezioso l esistenza del numero più ampio possibile di BCC-CR e ne assicura lo sviluppo nel segno della stabilità, della coerenza e della competitività. 2. Principio di cooperazione La cooperazione tra banche cooperative mutualistiche mediante le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l autonomia e la stabilità e migliorare la loro capacità di servizio ai soci e ai clienti. Il sistema del Credito Cooperativo costituisce un fattore competitivo indispensabile per le BCC-CR e consente di ottenere e mantenere un posizionamento istituzionale, concorrenziale e reputazionale altrimenti irraggiungibili. 3. Principio di mutualità La mutualità di sistema è condizione per realizzare al meglio le forme di mutualità interna (con e verso i soci) ed esterna (con e verso il territorio) previste dalla normativa bancaria e dallo Statuto della BCC-CR. Lo sviluppo di rapporti collaborativi tra le BCC-CR è finalizzato al perseguimento di vantaggi bancari e non-bancari a favore della base sociale, della clientela finale e del territorio*. (* Art. 45 della Costituzione Italiana e art. 2 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo). 4. Principio di solidarietà La solidarietà all interno delle BCC-CR e fra le BCC-CR è un principio irrinunciabile del Movimento. Contribuire a creare le condizioni migliori per la nascita, l operatività e lo sviluppo durevole delle BCC- CR rappresenta un valore prioritario e costituisce interesse primario di ciascuna BCC-CR e dell intero sistema del quale essa fa parte. La solidarietà si esprime anche attraverso la condivisione di principi e idee, l elaborazione e la partecipazione a progetti e iniziative comuni, l aiuto vicendevole nei casi di necessità. 5. Principio di legame col territorio La BCC-CR nasce, vive e si sviluppa nel territorio. Di esso è espressione e al suo servizio si dedica completamente, in modo indiretto (favorendo i soci e gli appartenenti alla comunità locale nelle operazioni di banca) e in modo diretto (favorendo la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio) 2. ---- 1 Art. 3 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo 2 Art. 34 del Testo Unico Bancario e art. 2 dello Statuto tipo delle BCC-CR del 2005. 24

BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2013 LA CARTA DELLA COESIONE 6. Principio di unità L unità del sistema rappresenta un bene irrinunciabile per ciascuna BCC-CR. La convinta adesione delle BCC-CR alle Federazioni Locali e di queste alla Federazione Italiana va perseguita costantemente, pur nel rispetto della volontarietà delle scelte. 7. Principio di democrazia Il principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della singola BCC-CR sia le relazioni tra le BCC- CR all interno delle strutture di natura associativa consortile che nel tempo esse si sono date e si danno. 8. Principio di sussidiarietà Il sistema del Credito Cooperativo si fonda sul principio di sussidiarietà e si presenta come un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte ma tra loro complementari 3. 9. Principio di efficienza Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. 10. Principio di trasparenza e reciprocità Le iniziative e le relazioni all interno del sistema del Credito Cooperativo sono improntate al principio di trasparenza e di reciprocità. Trasparenza significa stabilire relazioni ispirate alla chiarezza e favorire l accessibilità e la circolazione delle informazioni a tutti i livelli. Reciprocità significa che ciascuna componente si impegna, concordemente alle altre, a contribuire alle attività comuni, nella consapevolezza della responsabilità congiunta e nella prospettiva di un mutuo beneficio. Parma, dicembre 2005 ---- 3 Definizione di sistema a rete varata in occasione del 12 Convegno Nazionale del Credito Cooperativo, Riva del Garda 1999. 25

CREDITO COOPERATIVO VALDARNO FIORENTINO BANCA DI CASCIA La Carta della Finanza libera, forte e democratica 1. Responsabile Lavoriamo per una finanza responsabile, gestita e orientata al bene comune. Attenta a dove investe il risparmio. Governata da persone in grado di interpretare i valori nelle decisioni ed essere di esempio. 2. Sociale Lavoriamo per una finanza attenta ai bisogni delle famiglie, delle imprese, degli enti nonprofit, delle Amministrazioni locali. Capace di guardare oltre se stessa e di dare un senso alle proprie scelte. La finanza che vogliamo è una finanza di comunità, personalizzata e personalizzante. Se fa crescere le comunità, i territori e le economie locali, la finanza diventa essa stessa attrice di sviluppo. 3. Educante Lavoriamo per una finanza che renda capaci di gestire il denaro con discernimento e consapevolezza, nelle diverse fasi della vita. Che accompagni con giusti consigli i processi di risparmio, indebitamento, investimento, spesa, protezione dai rischi, previdenza. Che educhi a guadagnare e a gestire il denaro nel rispetto della legalità e del bene comune. 4. Plurale Lavoriamo per una finanza plurale, nella quale abbiano cittadinanza e uguali opportunità soggetti diversi per dimensione, forma giuridica, obiettivi d impresa. La diversità è ricchezza, consente di essere complemento rispetto alle esigenze delle persone. Garantisce migliore stabilità e una maggiore, effettiva concorrenza a beneficio del mercato stesso e dei clienti. 5. Inclusiva Lavoriamo per una finanza inclusiva, capace di promuovere e abilitare, di integrare persone, famiglie e imprese nei circuiti economici, civili e partecipativi. 6. Comprensibile Lavoriamo per una finanza che non abiti i templi, ma le piazze. Che parli il linguaggio comune delle persone. Che sia trasparente e comprensibile, ponendo la propria competenza al servizio delle esigenze di chi ha di fronte, sinteticamente e con chiarezza. 7. Utile Lavoriamo per una finanza non autoreferenziale, ma al servizio. Non padrona, ma ancella. Non fine ultimo, ma strumento. Per consentire alle persone di raggiungere i propri obiettivi di crescita individuale e collettiva di affrancarsi da destini apparentemente segnati, di mettere a fattor comune le proprie capacità di esperienze. 8. Incentivante Lavoriamo per una finanza capace di riconoscere il merito, di valutarlo e di dargli fiducia. Anche oltre i numeri, le procedure standard, gli automatismi. In grado di innescare processi virtuosi di sviluppo e di generare emulazione positiva. 26

BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2013 LA CARTA DELLA FINANZA 9. Efficiente Lavoriamo per una finanza che si impegni a migliorare la propria offerta ed i propri processi di lavoro con il fine di garantire sempre maggiore convenienza ai propri clienti. Che sia in grado di accompagnare e sostenere progetti di vita, sfide imprenditoriali e processi di crescita complessi. 10. Partecipata Lavoriamo per una finanza nella quale un numero diffuso di persone abbia potere di parola, di intervento, di decisione. Che sia espressione di democrazia economica. Nel rispetto della più elementare esigenza degli individui: quella di immaginare il futuro e di contribuire fattivamente a realizzarlo. Roma, 10 dicembre 2011 27

... Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori per valorizzarlo stabilmente (art. 1). L impegno del Credito Cooperativo si concentra in particolare nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti (art. 2). I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale (art. 9). dalla Carta dei Valori del Credito Cooperativo 28

IL VALORE PER I SOCI La missione delle BCC-CR Essere intermediarie della fiducia dei soci e delle comunità locali, lavorare per la promozione del benessere e dello sviluppo complessivo assicurando un servizio finanziario conveniente e personalizzato e favorendo la partecipazione e la coesione. I soci sono il primo patrimonio del Credito Cooperativo Valdarno Fiorentino - Banca di Cascia. Essi sono allo stesso tempo i proprietari dell azienda (chiamati ad eleggere gli amministratori) gli amministratori (che ne stabiliscono l'indirizzo strategico-gestionale) i primi clienti, dunque colonna dell operatività nonché il miglior biglietto da visita della Banca, i testimoni dell impresa. Consapevole dell importanza di sviluppare questo patrimonio, e dunque la partecipazione della comunità locale nella nostra impresa nonché il radicamento di questa nel territorio, la nostra banca ha adottato una strategia ed una politica di incentivazione all apertura e alla crescita della compagine sociale. In forza di tutto questo la compagine sociale è aumentata costantemente negli ultimi anni passando dai 1.102 soci del 2005 ai 2.198 soci del 2013 registrando quindi un incremento del 99,46%. Largo merito di questo risultato è da attribuirsi all azione di sviluppo dei soci stessi che continuano a diffondere positivamente l immagine della nostra Banca sul territorio. Anno Numero soci Aumento 2005 1102 0 2006 1250 13,43% 2007 1421 13,68% 2008 1581 11,26% 2009 1742 10,18% 2010 1854 6,43% 2011 1957 5,56% 2012 2048 4,65% 2013 2198 7,32% 29

CREDITO COOPERATIVO VALDARNO FIORENTINO BANCA DI CASCIA Ripartizione Soci per Comune Comune N. soci % Bagno a Ripoli 5 0,23% Castelfranco di Sopra 22 1,00% Cavriglia 12 0,55% Figline Valdarno 306 13,92% Greve in Chianti 5 0,23% Incisa in Val d'arno 189 8,60% Pelago 2 0,09% Pian di Sco' 113 5,14% Pontassieve 19 0,86% Reggello 1.151 52,37% Rignano sull'arno 269 12,24% San Giovanni Valdarno 17 0,77% Altri comuni 88 4,00% 2.198 100,00% Ripartizione Soci per filiale Filiale N. soci % Reggello 1.073 48,82% Figline Valdarno 503 22,88% Rignano sull'arno 389 17,70% Incisa in Val d'arno 233 10,60% 2.198 100,00% Ripartizione Soci per sesso ed età età maschi femm. TOT. % fino ai 30 anni 159 159 318 14,47% fino ai 40 anni 129 94 223 10,15% fino ai 50 anni 201 149 350 15,92% fino ai 60 anni 218 143 361 16,42% oltre i 60 anni 447 274 721 32,80% 1.154 819 1.973 89,76% persone giuridiche 225 10% 2.198 100,00% Il capitale sociale Il capitale sociale ammontava al 31.12.2013 al 4.806.840,06 con un aumento del 8,31% rispetto all anno precedente. Le azioni sottoscritte erano in totale 81.279 del valore di 59,14 l una. Le politiche di incentivazione adottate dalla Banca hanno accresciuto il numero delle quote sottoscritte da ciascun socio ed hanno portato in pochi anni all aumento del valore del capitale sociale negli ultimi 10 anni da 967.508 ad 4.806.840,06. 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 967.508 1.197.895 1.562.316 2.271.605 2.725.237 3.188.524 3.764.999 4.236.678 4.331.646 4.437.797 4.806.840 2003 2004 2005 2006 2007 2008 967.508 1.197.895 1.562.316 2.271.605 2.725.237 3.188.524 3.764.999 4.236.678 4.331.646 4.437.797 4.806.840 2009 2010 2011 2012 2013 30

BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2013 IL VALORE PER I SOCI I VANTAGGI PER I SOCI Sconto del 50% sulle spese di istruttoria mutui e finanziamenti. Finanziamento per le giovani coppie a tasso agevolato. Sconto del 50% sulle spese di incasso rata. Spese per operazione e di tenuta conto corrente particolari. Possibilità di sottoscrizione di ulteriori azioni del capitale sociale della BCC. Sconto del 50% sulle commissioni d ingresso sui Piani di Investimento Capitale Aureo Gestioni SGR (Fondi Comuni). Finanziamento per studenti universitari di euro 1.200 a tasso zero. Sconto cooperazione su tutte le polizze Assimoco e BCC Assicurazioni (RC auto, rami elementari, settore salute). Possibilità di rateizzazione mensile a tasso zero per polizze RC auto stipulate presso le filiali della Banca. Sconto del 15% sull acquisto dei libri scolastici presso le librerie convenzionate. Sconto del 10% per acquisti presso l erboristeria La Bottega della Salute di Reggello. Sconto del 10% per acquisti presso il Centro Estetico Diamoci delle Arie - Vaggio. Condizioni e tempi agevolati di delibera per il Credito al Consumo. Finanziamenti agevolati per il Risparmio Energetico. Borse di Studio - Premio Scuolamica per gli studenti più meritevoli. Abbonamento e biglietti ridotti alla Stagione Concertistica ed alla Stagione di Prosa del Teatro Garibaldi di Figline Valdarno. Abbonamento e biglietti ridotti alla Stagione di prosa del Teatro Excelsior di Reggello. Spettacolo annuale gratuito riservato ai soci. Viaggi culturali e gite sociali a prezzi particolari con rateizzazione franco interessi e spese Incontri conviviali. Concorso a Premi Sull Onda della Fortuna. Premio Fedeltà. Progetto Adozione (finanziamento al tasso dell 1%) per spese relative ad adozioni di figli. Progetto Bambino. Condizioni agevolate per il risparmio dei più piccoli. Presso l Agenzia di Viaggi Florence Journeys a Rignano sull Arno Sconti fino al 10%. Centro Ippico Blu (presso CTE Loc. Torri-Rignano sull Arno) Sconto del 10% per passeggiate a cavallo e corsi di equitazione. Piccolo Lago per la pesca sportiva (con accesso adeguato ai diversamente abili) presso CTE Loc. Torri-Rignano sull Arno Sconto del 10%. Cooperativa Sociale CTE, Bottega dei prodotti biologici: Loc. Torri-Rignano sull Arno Sconto del 10%. Agenzia Vittoria Assicurazioni - Rignano sull Arno, convenzione per i Soci BCC e i loro familiari. RCA: Sconto 15% tutti i settori - ARD: Sconto 30% - RE: Sconto 20%. Per i soli soci (esclusi i familiari) possibilità di pagamento frazionato in 6 rate bimestrali. Sconto fino al 20% sulle polizze assicurative MILANO ASS. Ag. di Reggello e del 10% su quelle RAS Ag. di Figline Valdarno. Rosalba Fiori di Incisa Sconto del 10% su acquisti per cerimonie (matrimoni, battesimi). Parrucchiera Antonella di Incisa Sconto del 5% su tutti i servizi. Chianti Valdarno di Bassilichi Alessandro, di Incisa, Sconto del 5% su i servizi. Initram Impresa Italia srl Sconto del 10% su impianti di fitodepurazione. Tecn. Informatico Andrea Rezzesi Sconto del 20% su interventi di assistenza tecnico informatica. Christine Deann Ballard convenzione corsi di inglese individuali e per aziende (riferimento filiale di Rignano sull Arno). Delfino Residenze Casa di Riposo Villa Poggio Adorno, San Donato in Fronzano: riduzione del 10% sul costo della quota sociale della retta giornaliera. Studio Odontoiatrico Lorenzini di Rignano sull Arno: visita gratuita per adulti e bambini; seduta di igiene professionale al prezzo scontato di 30. sconto particolare su tutte le prestazioni odontoiatriche ai Soci BCC. Hotel Piaz a Pera di Fassa, prezzi vantaggiosi riservati ai Soci BCC. Studio Educazione fisica Tra corpo e mente di Reggello, Sconto del 15% sui servizi di ginnastica medico-correttiva. Factory Outlet (Bipack srl) di Reggello, Sconto del 10% sui prezzi outlet di cosmetici, profumi, ecc. Estetica Le Sette Bellezze di Incisa, Sconto del 20% su trattamenti viso. ASD Energia, proposte di benessere Sconto del 10% per la pratica di attività sportive e del 20% sulle sedute di beauty box. Studio Architetto Doriano Dori servizio di consulenza tecnica gratuita finalizzato al risparmio energetico e riqualificazione dell'abitazione. Estetica BL Air Dressing, Sconto del 5% sulla piega. Estetica Arte Capelli di Incisa, Sconto del 5% su extension. Poliambulatorio Risana di Incisa, Loc. Burchio, Sconto del 5% sulle prestazioni odontoiatriche e varie agevolazioni su tutte le prestazioni specialistiche. Palestra Olympian's Gym di Figline Valdarno, Sconto del 10% su abbonamenti trimestrali, semestrali, annuali. Universitas Mercatorum, Sconto del 35% sulla tassa di iscrizione per i vari corsi di laurea. Cribari Film (www.cribarifilm.com) Sconto del 20% sul costo del corso di regia. 31