PROGRAMMA CORSO ISTRUTTORE DI BASE (REGIONE MARCHE 2012)

Documenti analoghi
PROGRAMMA CORSO ISTRUTTORE DI BASE (REGIONE MARCHE 2013) (nota: evidenziati alcuni aggiornamenti rispetto al 2012)

CORSO ISTRUTTORE DI BASE

U.S.A.P. Unione Sindacale Allenatori di Pallacanestro. Riconosciuta dalla Federazione Italiana Pallacanestro con Delibera

PROGRAMMA CORSO ALLIEVO ALLENATORI (REGIONE MARCHE 2012) Gli aggiornamenti rispetto alla Guida al Corso della versione 2011 sono evidenziati in verde

Programma del Corso Allievo Allenatore. Modulo 1: Presentazione del Corso

PROGETTO DEL COMITATO REGIONALE MARCHE

CORSO ALLENATORE DI BASE

Collaborazioni offensive: blocchi singoli lontano dalla palla

CORSO ISTRUTTORI MINIBASKET 2010/2011 NORME DI REALIZZAZIONE. Primo anno di Corso

Modulo 2 1c1 Attacco lezione di Antonio Petillo

U.S.A.P. Unione Sindacale Allenatori di Pallacanestro. Riconosciuta dalla Federazione Italiana Pallacanestro con Delibera

MODULO 7 COSTRUZIONE DIFESA A ZONA FRONTE DISPARI: CARATTERISTICHE E COSTRUZIONE

Palleggio Passaggio Tagli. La corretta o meno spaziatura rende semplice o complessa una situazione. (Ettore Messina).

Costruzione di una difesa a zona

CORSO DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA QUALIFICA DI ALLENATORE DI SECONDO GRADO

COSTRUZIONE DI UNA ZONA PRESS COACH CESARE CIOCCA

1vs1 in movimento attacco. Formula: prendere vantaggio spazio/tempo individualmente

Federazione Italiana Rugby. L atto tattico nel gioco sullo spazio in attacco nella formazione Aggiornamento I livello 2009

Relazione e comunicazione Didattica. Il contropiede 1 contro 1 - attacco

1vs1 difesa. Formula: togliere lo spazio vantaggioso prima che lo stesso venga occupato dall attaccante.


FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO. Comitato Regionale Sicilia. Commissione Regionale Allenatori

P o s izio n a m e n to / m o vim e n to P a s s a g g i P a lle g g i B lo c c h i

Vicenza, 24 febbraio 2014

Giampiero Ticchi - La difesa a zona 2 1 2

La difesa COACH CESARE CIOCCA

COSTRUZIONE DI UNA DIFESA INDIVIDUALE

LA CONTINUITÀ DIFENSIVA:

INDIZIONE DEL CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE

Massimo Meneguzzo - Collaborazioni DIfensive: Blocchi lontano dalla palla.

Difesa a zona fronte dispari 3-2 e 1-3-1

Miglioramento di un giocatore interno all interno di un sistema d attacco per squadre giovanili

COLLABORAZIONI DIFENSIVE U14-U16

Programma del Corso Allenatore di Base MODULO 1: CONTROPIEDE

CORSO ALLIEVO ALLENATORE

Sviluppo tattico offensivo: La sovrapposizione

Attacco alla difesa individuale con l uso dei blocchi: gioco a termine e gioco libero

Attacco con uso dei blocchi lontano la palla

"PROGRESSIONI DIDATTICHE DIFENSIVE

"PROGRESSIONI DIDATTICHE OFFENSIVE

U.S.A.P. Unione Sindacale Allenatori di Pallacanestro. Riconosciuta dalla Federazione Italiana Pallacanestro con Delibera

S.S.D. CALCIO TUSCIA. Categ. Esordienti. Io la palla, i compagni e gli avversari in superioritá e in inferioritá numerica

PROGRAMMA DEL CORSO PER ALLENATORE DI SECONDO GRADO FIPAV

Miglioramento individuale nell ambito di un sistema di gioco di attacco Coach Claudio Barresi Venafro

MODULO 1 METODOLOGIA 1 La seduta di allenamento tecnico tattico

Federazione Italiana Giuoco Handball

Se il passaggio sarà invece sufficientemente profondo, allora il passatore dovrà andare sullo spigolo dal lato forte.

L ESERCITAZIONE GLOBALE Aspetti metodologici ed esercitazioni pratiche

Programma di formazione in pallacanestro

UNO CONTRO UNO E COLLABORAZIONE A TRE

Allenamento dei principi tattici

MODULO 1: IL GIOCO DELLA PALLACANESTRO

CORSO ALLIEVO ALLENATORE

Il metodo usato è sempre globale, soprattutto all inizio, perché i ragazzi ancora non hanno la capacità e la forza per eseguire alcuni movimenti tecni

I Comitati FIPAV UMBRIA 1 e UMBRIA 2, indicono ed organizzano il corso per il conseguimento

I FONDAMENTALI SENZA PALLA TRAGUARDI DI COMPETENZA

LINEE GUIDA ATTIVITÁ DI BASE

Una nuova versione di pallamano

MARIO FLORIS: giocare insieme a pallacanestro dal punto di vista difensivo: principi semplici per un settore giovanile

Il calcio a 5 o futsal

CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE

CORSI DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO DIRETTORE DI ORGANIZZAZIONE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE GARE FUORISTRADA

fip.it natori. allenat ori.fip 1c1 Difesa Lezione del 11/07/2006 Istruttore: Antonio Petillo

PROGRAMMARE ED ALLENARE PER GIOCARE IN MANIERA EFFICACE. MA QUANDO?

SETTORE HORSEBALL. Iter formativo Tecnici Horseball SEF Italia

SETTORE SQUADRE NAZIONALI FEMMINILI. Programma. Tecnico

COSTRUZIONE DI UNA DIFESA A ZONA

FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO COMITATO PROVINCIALE AVELLINO

Le regole di gioco nella partita di minibasket: proposte e idee per la crescita del giocatore

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società Anno Accademico

1 CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER PREPARATORI FISICI DELLA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA BANDO DI AMMISSIONE

GIOCO D ATTACCO SENZA PALLA PER CATEGORIE GIOVANILI

PRIMA DEL RISULTATO. Tecnica, tattica e sviluppo di analisi critica 2 CONVEGNO SUL CALCIO GIOVANILE URBINO - 5 MAGGIO Prof.

Lega nazionale pallacanestro Uisp

La presente analisi è riferita al Corso di addestramento all uso dello spray al capsicum, rivolto al personale di Polizia Locale e realizzato nella

Costruzione del gioco dal basso. Principi di tattica individuale e collettiva.

4) ATTIVITÀ DI CALCIO A CINQUE

Commissione Regionale Umbria

SETTORE SQUADRE NAZIONALI. Progetto di Qualificazione Territoriale MOLISE

COMUNICATO MiniVolley n.3

Progetto per il sostegno dell educazione fisica e sportiva nella scuola primaria 28/11/2014

IL CONTROPIEDE SECONDARIO

CORSO ALLENATORI ABILITANTE

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE Corso di Rugby Lezione N 4

CORSO ALLIEVO ALLENATORE

G.V.A.C. GRUPPO VARESINO ALLENATORI DI CALCIO

IDEE E PRINCIPI PER ATTACCARE LA DIFESA A ZONA NEL SETTORE GIOVANILE

S.S.D. CALCIO TUSCIA

Lino Frattin - CLINIC CASTELFRANCO Idee per la costruzione di un attacco di squadra per settore giovanile.

1) TRASFERIMENTO DIFENSIVO - DIFESA DEL CONTROPIEDE 2) TRASFERIMENTO OFFENSIVO / LA CONTROFUGA 3) LA SUPERIORITA NUMERICA

PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE Corso per gli operatori delle autorità competenti (audit su OSA)

S.S.D. CALCIO TUSCIA

LICEO SCIENTIFICO STATALE "G.B.QUADRI" VICENZA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (Regolamento, art.5; O. M. 38 art.6) Anno scolastico

STRATEGIA DEL SETTORE GIOVANILE

Compiti tattici-tecnici,di fronte, dentro e oltre la difesa. I momenti Tattici - Tecnici da allenare

U.S.A.P. Unione Sindacale Allenatori di Pallacanestro

Progetto pilota F.I.G.C. - L.N.D. Divisione Calcio Femminile. Corso di formazione per allenatori e allenatrici di calcio femminile

CORSO PER ALLENATORI DI SECONDO GRADO TERZO LIVELLO GIOVANILE

CATEGORIA PULCINI III ANNO

Transcript:

PROGRAMMA CORSO ISTRUTTORE DI BASE (REGIONE MARCHE 2012) INTRODUZIONE 2012 La regione Marche ha già aderito al programma di Regionalizzazione della formazione. Le modifiche apportate sono state decise in accordo col Formatore Nazionale, dopo aver recepito anche i suggerimenti degli altri Formatori regionali, a seguito dell esperienza maturata nei corsi durante il primo anno di svolgimento del programma di regionalizzazione. GUIDA PER IL FORMATORE La guida serve come supporto al Formatore del Corso Istruttore di base, ed ha come principale obiettivo quello di uniformare tale percorso formativo su tutto il territorio regionale. MODULI Il Corso Istruttore di base prevede i seguenti moduli: Brevemente rivedere i moduli tecnici del Corso Allievo Allenatore Contropiede Progettare un piano di allenamento 1vs1 attacco senza palla Collaborazioni attacco 1vs1e collaborazioni nel 5vs5 1vs1 difesa senza palla Collaborazioni difesa Principi attacco zona Principi difesa zona Preparazione e gestione della gara Minibasket Regolamento (a cura del CIA) Inoltre ci saranno altre materie di carattere generale: metodologia dell insegnamento sportivo preparazione fisica area medica elementi giuridici Brevemente e schematicamente i moduli che competono all area tecnica: 1 di 14

modulo 1 ripasso delle materie svolte durante il Corso Allievo Allenatore. Minibasket: quale minibasket per il modello di giocatore autonomo e competente. modulo 2 Contropiede: Quando fare contropiede Fasi del contropiede (apertura, conduzione, conclusione) 2vs1 3vs2 3vs3 4vs3 (primo rimorchio) 4vs4 Secondo rimorchio Modulo 3 Progettare un piano di allenamento: Chiarezza pulizia Archiviazione Durata Palestra Obiettivo/i Fasi Progressione Scelta degli esercizi Modulo 4 1vs1 attacco senza palla: Situazione di vantaggio per se stesso e per i compagni Tipologie (faccia spalle ) Spazio Tempo ( mentre ) Fondamentali individuali (cambi di velocità, senso, direzione giri uso del perno arresti finte) Smarcamenti Tagli Allineamento Taglia fuori offensivo Step in 2 di 14

Modulo 5 Collaborazioni attacco: Prendere e mantenere un vantaggio con i compagni Riconoscere gli spazi Tempo ( mentre ) 1vs1 con e senza palla (penetra e scarico,tagli,triangoli e gioco con il post basso) Blocchi lontano dalla palla Blocchi sulla palla Modulo 6 1vs1 e collaborazioni nel 5vs5: Prendere e mantenere un vantaggio con i compagni Giocando 1vs1 con la palla Giocando 1vs1 senza palla Collaborazioni Spazi interni Spazi esterni Uso lato forte e lato debole Uso blocchi Schieramenti Modulo 7 1vs1 difesa senza palla: Rompere il timing attacco (togliere chiudere spazi vantaggiosi) Posizionamento (linee difensive, lato forte e lato debole,spostamenti anticipazioni) Tempo ( mentre ) Contenimento Pressante Faccia/Spalle al canestro Fondamentali (scivolamenti/anticipo,verso la palla,cambio di guardia, aiuto difensivo, taglia fuori finte) Comunicazione verbale 3 di 14

Modulo 8 Collaborazioni difesa: Come multiplo difesa 1vs1 Linee difensive (linea della palla, linea di passaggio e linea di penetrazione) Spazio/Tempo Finte di aiuto Aiuto e recupero Aiuto e cambio Aiuto e rotazioni Post basso Blocchi Comunicazione verbale Modulo 9 Principi attacco alla zona: Concetti come attacco uomo Uso del contropiede Posizionamento (no un difensore possa difendere su 2 attaccanti) Penetrazioni Tagli Triangoli Spazi interni/spazi esterni Uso delle finte Rimbalzi offensivi Modulo 10 Principi difesa zona: Togliere negare spazio vantaggioso individuale e di squadra Spazi interni Tempo Posizionamento (attaccante con palla, attaccante sul lato debole, aree di competenza) Difesa sui tagli Difesa sulle penetrazioni Aiuto e recupero Aiuto e cambio Rimbalzi difensivi Comunicazione verbale Schieramenti 4 di 14

Modulo 11 Preparazione e gestione della gara: Disponibilità giocatori Disponibilità giocatori avversari Conoscenza dei giocatori Come prendono il vantaggio Come mantengono il vantaggio Come vogliamo giocare Scelte tecnico/tattiche Momento della stagione Dove gioco Programmazione settimanale allenamenti Riunione pre-gara (statistiche,scouting report, giochi video ect) GARA Chi controlla il ritmo Situazione dei falli Uso della panchina Uso del minuto di sospensione Statistiche Situazioni tattiche Aspetti mentali STRUTTURA DEL CORSO e MODALITA OPERATIVE La successione dei moduli tecnici di seguito riportata è indicativa; il Formatore può cambiare l ordine dei moduli come ritiene più funzionale per il buon andamento del Corso. Detti cambiamenti potranno essere evidenziati nella relazione finale quale proposta che il CRA valuterà nella predisposizione del piano regionale delle stagioni successive. E intenzione del CRA realizzare, in occasione dei corsi della prossima stagione, slide ed un video con tutti i moduli tecnici, da mettere a disposizione dei Formatori; in ogni caso il Formatore è libero di utilizzare slide e video che ha prodotto lui. Il responsabile organizzativo dovrà mettere a disposizione, l attrezzatura didattica ritenuta necessaria dal Formatore. Di seguito un piccolo elenco dell attrezzatura didattica minima, per uno svolgimento efficace delle lezioni teoriche e di quelle teorico-pratiche: 1. Palloni di gioco 2. Piccoli attrezzi per creare percorsi (coni,cinesini etc;) 3. Computer e videoproiettore 4. Lavagna con fogli e pennarelli 5. Fotocopie schede questionari 5 di 14

Indicazioni svolgimento Corso E una ipotesi di come si può sviluppare in maniera funzionale il Corso. 2012. E stato suggerito dal docente dei corsi del 2011 di spostare l interazione del docente sulla metodologia dell insegnamento durante il modulo di 1<1 piuttosto che nel modulo del contropiede. Gli orari sono indicativi; ma è ovvio che si devono rispettare il numero di ore previste. 1 GIORNO 08.30 09.00 Arrivo e sistemazione 09.00 10-15 Presentazione corso, staff, corsisti 10.15 12.15 Modulo 1(Corso Allievo Allenatore) 12.15 13.15 progettazione 13.15 14.30 Pranzo 14.30 16.30 MINIBASKET parte teorica e pratica 16.30 19.30 Attuazione 19.30 20.30 Discussione 2 GIORNO 08.30 08.45 Verifica argomenti chiarimenti 08.45 09-00 Introduzione Modulo 2 (contropiede) 09.00 09.30 Interazione 09.30 10.30 Progettazione 10.30 12.00 Attuazione 12.00 13.30 Metodologia dell allenamento 13.30 14.45 Pranzo 14.45 17.00 Attuazione 17.00 18.00 Proposta 18.15 18.30 Break 18.30 20.30 Metodologia dell insegnamento 6 di 14

3 GIORNO 08.30 08.45 Verifica argomenti chiarimenti 08.45 09-00 Introduzione Modulo 3 (progettare un piano di allenamento) 09.15 09.45 Interazione 09.45 10.45 Progettazione 10.45 12.45 Area medica 12.45 14.00 Pranzo 14.00 15.00 Discussione 15.00 17.00 Modulo 11 (Preparazione e gestione della gara) 17.00 17.15 Break 17.15 19.15 Elementi giuridici 19.15 20. 30 Verifica andamento Corso 4 GIORNO 08.30 08.45 Verifica argomenti chiarimenti 08.45 09.00 Introduzione Modulo 4 (1vs1 attacco senza palla) 09.00 09.30 Interazione 09.30 10.30 Progettazione 10.30 13.30 Attuazione 13.30 14.45 Pranzo 14.45 15.45 Proposta 15.45 17.45 Modulo 5 (collaborazioni in attacco) 17.45 18.00 Break 18.00 20.00 Modulo 6 (1vs1 e collaborazioni nel 5vs5) 7 di 14

5 GIORNO 08.45 09.00 Verifica argomenti chiarimenti 09.00 09.15 Introduzione Modulo 7 (1vs1 difesa senza palla) 09.15 10.15 Progettazione 10.15 13.15 Attuazione 13.15 14.30 Pranzo 14.30 16.30 Modulo 8 (collaborazioni in difesa) 16.30 18.30 Regolamento 18.3 0 18.45 break 18.45 20.45 Modulo 9 (principi di attacco alla zona) 6 GIORNO 08.30 09.00 Verifica argomenti chiarimenti 09.00 13-00 Preparazione fisica 13.00 14.30 Pranzo 14.30 16.30 Modulo 10 (principi di difesa a zona) 16.30 16.45 Break 16.45 20.45 Preparazione fisica 7 GIORNO 09.00 09.15 Assegnazione argomenti 09.15 10.15 Progettazione 10.15-12.30 Attuazione 12.30 13.30 Chiusura Corso 8 di 14

E importante all inizio dei lavori quotidiani, che il Formatore dedichi 10-15 minuti alla verifica o ad eventuali chiarimenti in merito al lavoro svolto il giorno precedente. Più o meno a metà Corso che può coincidere alla fine del 3 giorno, è utile che il Formatore faccia una breve discussione con i corsisti sull andamento generale del Corso, verificando eventuali problematiche di carattere didattico, o logistico o di altra natura che sono sorte; inoltre se lo ritiene opportuno, può sottoporre ai corsisti anche un mini questionario. L obiettivo è sempre quello di avere più elementi, spunti e riscontri utili, per poter svolgere al meglio il Corso. Costruzione dei gruppi I gruppi dovranno essere costruiti in modo equilibrato, per avere un giusto mix fra le diverse personalità e le competenze acquisite precedentemente. Per fare questo il formatore dovrà prendere visione delle schede anagrafiche dei corsisti in modo da averne una preconoscenza e cogliere elementi utili durante la presentazione. Gli elementi concreti di cui tenere conto possono essere: provenienza tipologia delle categorie allenate (maschile, femminile, giovanili, senior) Lezioni Il Modulo 11 ( preparazione e gestione della gara) è una lezione teorica, i Moduli 5 ( collaborazioni in attacco ) - 6 (1vs1 e collaborazioni nel 5vs5) 8 (collaborazioni in difesa) 9 ( principi di attacco alla zona) 10 (principi di difesa a zona) sono lezioni teorico pratiche ed infine i Moduli 1 (argomenti tecnici Corso Allievo Allenatore) -2 ( contropiede) - 3 (progettare il piano d allenamento) 4 (1vs1attacco senza palla) -7 (1vs1 difesa senza palla) sono lezioni interattive. Lezione teorica: (minimo 2 ore) Viene fatta in aula,con il supporto di slide (il CNA regionale mette a disposizione del Formatore degli slide). Lezione teorico-pratica: (minimo 2 ore) Tre fasi principali: 1. Presentazione modulo (uso video) 2. Sequenza didattica 3. Discussione e conclusione Lezione interattiva: E uguale a quella della versione 2010. L obiettivo è quello di portare i corsisti a partecipare attivamente alla costruzione delle proprie competenze, cioè vuole essere l inizio della formazione di un proprio modello di allenatore. Fasi della lezione interattiva: 1. Introduzione 2. Interazione 3. Progettazione 4. Attuazione 5. Proposta 6. Conclusioni 9 di 14

Introduzione: E la fase di presentazione del modulo, che deve essere breve ma chiara. E utile in questa fase l utilizzo di un breve video. Interazione: E un momento formativo molto importante; il Formatore deve coinvolgere, i corsisti nell individuare i punti principali del modulo trattato. Il coinvolgimento deve essere in qualche modo controllato, per non rischiare che questa fase sia molto lunga. Il Formatore inoltre nel fare le domande, deve essere in grado di non soffocare la creatività dei corsisti, ma al contrario di esaltarla; anche a discapito del fatto che magari non vengono trattati con completezza alcuni dei contenuti del modulo. Un importante elemento per la buon riuscita di questa fase, sono le domande che il Formatore propone, che devono stimolare i corsisti al confronto. Progettazione: I gruppi devono elaborare una sequenza didattica inerente l argomento del modulo (almeno 2 3 esercizi a testa), il tutto con la supervisione del Formatore, dell assistente Formatore e dove previsto del docente dell area generale. Attuazione: Ogni componente del gruppo, presenta praticamente una parte della sequenza elaborata scelta dal Formatore, utilizzando gli altri corsisti come dimostratori. A tal proposito è bene che i corsisti siano consapevoli che è necessario presentarsi al corso in sufficiente forma fisica, in quanto dovranno svolgere diverse ore di pratica sportiva sul campo. Proposta: Il Formatore presenta una sequenza didattica utilizzando i corsisti come dimostratori. Conclusioni: E la sintesi di tutto quello che si è detto e fatto nell analisi del Modulo. DOCENTI Le lezioni dell area tecnica devono essere tenute di norma dal Formatore. Egli potrà altresì valutare come coinvolgere in tale compito l assistente Formatore, soprattutto se anch egli è un Formatore, al fine di permettere la crescita dello stesso. Ciò potrà essere utile anche in presenza del Formatore Nazionale alla lezione. Le lezioni sul regolamento saranno tenute da un istruttore CIA Le lezioni di medicina saranno tenute dal medico del Comitato Regionale La lezione di elementi giuridici sarà tenuta da persone competenti individuate dal Comitato Regionale Le lezioni della preparazione fisica saranno tenute da un preparatore fisico territoriale Le lezioni della metodologia dell insegnamento sportivo saranno tenute da un Docente della Scuola dello Sport. Le lezioni sul minibasket saranno tenute da un formatore minibasket territoriale 10 di 14

I docenti dell area generale relativa alla Metodologia dell insegnamento ed alla Preparazione Fisica presenziano a tutte le fasi della lezione interagendo con il Formatore, in particolar modo nella fase di interazione, in quella di progettazione ed in quella di attuazione. Ciò fornirà elementi da sviluppare negli interventi previsti dove saranno ulteriormente approfonditi i contenuti della propria area. Quindi diventa necessario che, il Formatore prima dell inizio del Corso, si mette in contatto con il Docente della Scuola dello Sport e con il Preparatore Fisico designati, per poter rendere ancora più efficaci i momenti di interazione. Supervisione del Formatore Nazionale Durante lo svolgimento del corso è prevista la presenza, anche saltuaria, di un formatore nazionale che avrà il compito di supervisionare le attività relative e di operare a supporto del formatore. In particolare saranno seguite: l organizzazione didattica (adeguatezza delle strutture e dei supporti didattici, rispetto dei tempi di lavoro, partecipazione dei corsisti alle attività pratiche, etc.) la congruenza dei contenuti delle aree tecnica e generale rispetto alle linee guida il clima generale in cui si svolge il corso Tale intervento deve ritenersi come un supporto all azione del formatore fornendo quelle indicazioni e suggerimenti che lo aiutino a svolgere al meglio il proprio compito. RELAZIONI sui MODULI e QUADERNO TECNICO E bene tener presente, in particolar modo da parte dei corsisti, che la produzione delle relazioni sui vari moduli è parte integrante del corso. L elaborazione delle relazioni ha quale scopo quello di creare un ulteriore opportunità di riflessione e confronto, ma anche maggiore attenzione a tutte le lezioni. Tale attività dovrà essere svolta oltre il normale programma del corso ed essere il risultato di un lavoro di gruppo. Ogni gruppo dovrà elaborare la propria relazione per ogni modulo o parte di esso, come deciso anche giornalmente dal Formatore, con l indicazione di: > definizione dell argomento e dei relativi aspetti emersi nella fase di interazione > proposta del formatore con relativi diagrammi > descrizione degli interventi dell area generale. Sarà compito dell assistente Formatore (solo nel caso anch egli sia un Formatore, altrimenti del Formatore) correggere e selezionare le relazioni che verranno inserite nel quaderno tecnico del corso. Il quaderno tecnico dovrà essere inviato al Presidente CRA e al Formatore Nazionale, che provvederanno ad inviarlo al CNA. L elaborato dovrà essere predisposto con strumenti informatici e presentato in formato pdf contenere i seguenti elementi: copertina con sede e data del corso e logo del CNA indice elenco formatori e docenti calendario delle lezioni elenco corsisti 11 di 14

legenda esposizione dei moduli sia dell area tecnica che dell area generale con descrizione grafica degli esercizi bibliografia ASSENZE Il Corso Istruttore di base, non prevede assenze da parte dei corsisti. Tuttavia il Formatore, in accordo col Direttore del corso, può concedere di norma al massimo 6 ore (possibilmente non nella stessa giornata) di assenza per IMPREVISTI motivi familiari, di salute o simili; dovranno essere tempestivamente informati il Presidente CRA o il Formatore Nazionale. Gli argomenti trattati nel periodo di assenza dovranno essere recuperati dal corsista con la disponibilità del Formatore o dell assistente, nonché degli altri corsisti del proprio gruppo, in periodo extra-corso (fine giornata, pausa pranzo, etc.), in modo che il corsista sia in grado di presentare e dimostrare col tirocinio le relazioni del proprio gruppo anche per tali argomenti. CHIUSURA CORSO Al termine del corso il Formatore deve presentare il questionario di autovalutazione e quello di valutazione del Corso, che i corsisti devono compilare, anche in forma anonima, e restituire. Infine il Formatore avrà con ogni singolo corsista un breve colloquio, per fornire una valutazione formativa sulle capacità e conoscenze dimostrate, al fine di consigliare il percorso formativo successivo più adeguato al corsista. Tale valutazione formativa dovrà essere riportata su documento cartaceo e messo a disposizione del Formatore Nazionale, nonché della Commissione d esame qualora richiesta. RELAZIONE del FORMATORE Al termine del Corso il Formatore dovrà redigere una relazione con indicazioni di: o Andamento generale del Corso o Logistica o Livello dei partecipanti o Difficoltà incontrate e come sono state risolte o Suggerimenti La Relazione deve essere inviata al Presidente del CRA e al Formatore Nazionale, che provvederanno a trasmetterla al CNA. 12 di 14

FORMAZIONE POST-CORSO Si ritiene utile creare opportunità di formazione specifica nel periodo successivo al corso, oltre il normale programma di aggiornamento obbligatorio (PAO) previsto dal CNA. E previsto l obbligo a partecipare ad un programma formativo, indicato dal CNA di Roma, della durata di almeno due anni. Solo dopo aver partecipato a tutte le attività previste nel percorso formativo, l istruttore di base potrà sostenere l esame per istruttore giovanile e mantenere l abilitazione ad allenare i campionati giovanili d eccellenza. CONCLUSIONI L Istruttore di base è abilitato al tesseramento gare quale capo allenatore nei campionati senior regionali, nelle squadre di settore giovanile e come assistente allenatore anche in campionati nazionali. Inoltre avrà l abilitazione temporanea per due anni per i campionati giovanili d eccellenza. Potendo svolgere tutte queste mansioni deve necessariamente avere molte competenze fra le quali anche quelle tecnico-tattiche. Il compito principale dei Formatori è quello di far acquisire nel modo più efficace possibile le competenze tecnico tattiche. Quello che è scritto nella guida al Formatore è una semplice traccia che può essere di supporto e di aiuto per conseguire questo risultato. La vera differenza è come il Formatore affronta il suo ruolo nello svolgimento del Corso; se avrà entusiasmo lo avranno anche i corsisti, se sarà chiaro, preparato, disponibile e si sarà assunto le responsabilità del suo ruolo, avrà senza dubbio fatto un buon Corso. 13 di 14

VALUTAZIONE ISTRUTTORE DI BASE PIANO REGIONALIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE sono previsti due diversi protocolli di esame: istruttore di base per allievi allenatori con tessera dal 2011 in poi allenatore di base per allievi allenatori con tessera precedente il 2011. 14 di 14