" Social bond UBI..." Ubi Banca punta sul social bond con Cesvi Obbligazioni a sostegno del progetto Cesvi per la sicurezza alimentare in Uganda da Ubi" Barbara Conti In Italia arriva il prestito obbligazionario solidale. Detto altrimenti, da chiamarsi Social bond UBI Comunità. È, infatti, proprio Ubi Banca ad emettere tale tipo di obbligazioni speciali, sia per caratteristiche che per finalità. Già una realtà nel 2012, lo sono diventate ancor più nel 2013. È una tipologia di intervento economico, sociale, solidale, di carattere anche internazionale, volto: all assistenza alle famiglie bisognose, agli anziani, alle persone affette da malattie e disabilità; alla realizzazione di opere infrastrutturali e di ammodernamento di edifici scolastici ed ospedali; al finanziamento di borse di studio universitarie ed a progetti di ricerca scientifica; al sostegno all avvio di attività imprenditoriali a carattere sociale. Nota importantissima riguardo a quest ultimo ambito d attività, indice di qualità alta delle iniziative che si vanno a finanziare e sostenere, è che esse lo saranno solamente alle seguenti condizioni: devono distinguersi per efficienza gestionale e impatto sociale prodotto, per stabilità di cash flow e per adeguato merito creditizio. Inoltre è previsto un notevole coinvolgimento delle realtà locali su cui si va ad agire. Si tratta di uno strumento teso a diventare un preponderante meccanismo economicofinanziario messo in moto per risollevare l economia e soccorrere le piccole e medie realtà nazionali e non solo. Il prestito di denaro a carattere solidale è una tendenza che si sta sempre più diffondendo in Italia, dove è in atto da tempo un processo di trasferimento di parti di welfare dalla gestione pubblica al terzo settore. Per una molteplice serie di motivi. Vediamone, di seguito, i vantaggi. Ribadiamo che si tratta di finanziamenti volti a supportare la realizzazione di progetti ad alto impatto sociale nonché i processi di crescita economica sostenibile e di innovazione sociale. Dunque, un tipo di traffico economico in grado di unire interessi pubblici di ordine generale e privati che tutelino le esigenze dei singoli. I Social Bond UBI Comunità, infatti, prevedono per il sottoscrittore un valido ritorno sull investimento effettuato. E gli enti beneficiari hanno mostrato un grande consenso nei confronti delle 1 / 5
iniziative di collocamento degli stessi, che sono risultati un mezzo potente soprattutto a livello locale e territoriale. L iniziativa ha immediati impatti positivi sul contesto socio-ambientale poiché le devoluzioni liberali (che oggi superano il milione di euro) e lo stanziamento di plafond (l importo complessivo limite, ndr) per finanziamenti a condizioni agevolate a favore del non profit (ad oggi pari a 17,552 milioni di euro) concorrono direttamente a supportare lo sviluppo dell economia del bene comune. Il terzo settore, infatti, nelle sue diverse componenti produttive, erogative e di advocacy a livello pubblicitario ha la capacità di generare coesione sociale e capitale sociale (reti sociali, fiducia, senso di appartenenza), contribuendo allo sviluppo economico e sociale del territorio. Questo processo sta comportando per le organizzazioni non profit un accresciuta opportunità di risorse finanziarie, diventa quindi di fondamentale importanza il coinvolgimento degli istituti di credito nel sostegno alle attività del non profit, un settore che, dunque, vede facilitato, dopo tanto tempo, l accesso al credito. Dati di sistema testimoniano, inoltre, che tali organizzazioni sono molto più affidabili delle imprese for profit quanto a capacità di restituzione dei prestiti. Vantaggi per il non profit, ma anche per istituzioni ecclesiastiche e religiose, con una piattaforma di servizi dedicati al sociale. E non solo. Anche per l intera generazione dei precari, soprattutto dopo che la piaga disoccupazione è dilagata nel nostro Paese in maniera esponenziale. I numeri relativi alla tenuta occupazionale (e quindi di mantenimento dei servizi erogati) dell imprenditoria sociale dimostrano quanto segue: nel periodo 2007-2011, mentre le imprese for profit accusavano un calo occupazionale del 2,3%, le organizzazioni di questo comparto hanno registrato un aumento del numero di lavoratori del 17,3%. Garantita la qualità, ma anche molta più trasparenza dei social bond rispetto alle classiche obbligazioni. Il prestito obbligazionario solidale può essere emesso sia dalle Banche del Gruppo UBI Banca sia dalla Capogruppo (in quest ultimo caso viene richiesta la quotazione dei titoli al MOT, il Mercato Telematico delle Obbligazioni). La quotazione al MOT delle obbligazioni solidali emesse dalla Capogruppo costituisce per i risparmiatori un importante elemento di trasparenza e di liquidabilità dell investimento. Il soggetto proponente (interno alla Banca) dovrà, infatti, fornire informazioni in ordine a: requisiti del soggetto beneficiario; caratteristiche dell iniziativa a cui sono destinate le somme raccolte; criteri ed elementi quali-quantitativi utilizzati per la selezione dell organizzazione e dell iniziativa collegata; organo (o struttura) che ha approvato l iniziativa; sussistenza di possibili conflitti di interesse con la banca. Si richiede poi una specifica dichiarazione d impegno da parte delle istituzioni beneficiarie a documentare, a progetto concluso, i risultati raggiunti. Non è un caso se, infatti, per strutturare i Social bond si è resa necessaria una modifica al Prospetto di base relativo ai programmi di offerta e quotazione di prestiti obbligazionari emessi dal Gruppo UBI Banca. Il nuovo Prospetto il primo del genere in Italia ad aver ottenuto la necessaria e specifica approvazione da parte della Consob contempla la possibilità di emettere prestiti obbligazionari a favore di organizzazioni non profit o altre istituzioni che comunque perseguano un interesse sociale senza scopo di lucro. Di seguito, qualche numero in merito per rendere conto dell effettiva entità degli stessi e con quale percentuale si è fatto ricorso ad essi. Da aprile 2012 ad oggi sono stati collocati dal Gruppo UBI Banca 18 Social Bond per un controvalore complessivo di oltre 200 milioni 2 / 5
di euro, che hanno reso possibile la devoluzione di contributi per oltre un milione di euro volti a sostenere iniziative di interesse sociale: ne hanno beneficiato istituzioni operanti nei settori dell assistenza e solidarietà (nove), delle infrastrutture e servizi di pubblica utilità (cinque), dell università e ricerca (due), dello sviluppo economico-territoriale (uno). Anche per il 2013 il Gruppo UBI Banca si vuole caratterizzare per il sostegno a progetti significativi e di elevato interesse sociale, come quello promosso dal Cesvi, commenta Rossella Leidi, Chief Business Officer di UBI Banca. Un operazione solidale (con lo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni previsto a sostegno del progetto Cesvi per la sicurezza alimentare in Uganda ndr) che contribuisce a sostenere una delle più importanti Onlus a livello nazionale attive nel campo della solidarietà e della lotta alla fame attraverso il superamento delle logiche di mera sussistenza, stimolando la crescita di un economia agricola locale. Sono convinta che, come già successo per tutte le emissioni di Social Bond del 2012, anche in questo caso l accoglienza della clientela sarà molto positiva. Leidi, poi, annuncia che, nel 2013, i feedback della clientela saranno raccolti e rielaborati attraverso 2 principali strumenti: l iniziativa di customer satisfaction Progetto Ascolto e le attività di stakeholder engagement organizzate nell ambito del processo di redazione del bilancio sociale. Nello specifico, UBI Comunità per Cesvi è uno dei più importanti progetti finanziati e sostenuti con le obbligazioni emesse da UBI Banca. Il prestito obbligazionario solidale annunciato avrà un ammontare complessivo di 20 milioni di euro. I proventi di tale emissione saranno in parte devoluti, a titolo di liberalità, al Cesvi, per sostenere un progetto di sicurezza alimentare in Uganda. Le obbligazioni di UBI Banca, hanno un taglio minimo di sottoscrizione pari a 1.000 euro, una durata di 3 anni, cedola semestrale, un tasso annuo lordo pari al 2% per il primo anno, 3% per il secondo e 4% per il terzo anno; potranno essere sottoscritte dal 25 febbraio al 29 marzo 2013, salvo chiusura anticipata o estensione del periodo di offerta. I proventi devoluti da UBI Banca verranno impiegati dal Cesvi per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni che vivono in Uganda centrale, afferma Giangi Milesi, presidente Cesvi. I molti anni di guerra - continua Milesi - hanno interrotto la produzione agricola e il sistema di autosufficienza alimentare delle famiglie che vivono nella zona. Il progetto, che coinvolgerà 23mila membri della comunità, cercherà di garantire la sicurezza alimentare e insieme incrementare il reddito delle famiglie, passando da un agricoltura di sussistenza a un agricoltura orientata al mercato. Abbiamo raccolto l opinione in merito di un esperto, il prof. Paolo Venturi dell Università di Bologna, che commenta subito: Vedendo ed analizzando sul sito di Ubi Banca l elenco di tutte le emissioni di obbligazioni effettuate, mi sembra ormai che questa nuova generazione di obbligazioni sociali sia un esperienza positiva che possa contaminare altre banche e ridefinire in parte la mission di molti istituti di credito, orientandoli sempre più verso le imprese sociali. Quale la principale novità introdotta dai social bond? Sono un innovazione dal punto di vista finanziario, una delle poche innovazioni in Italia in tale ambito. Una banca raccoglie fondi dal mercato dei richiedenti (famiglie, imprese) e li destina sotto due forme: una di tipo filantropico e l altra di impiego verso il sociale. È un modo che dà la 3 / 5
possibilità alle famiglie, al mercato ed a tutti i risparmiatori di poter dare valore a questo investimento, orientando in un caso la donazione, nell altro l investimento, a favore del sociale. È un innovazione nel settore finanziario poiché si tratta di fare raccolta ad alto valore sociale. Un confronto tra la realtà italiana e quella europea e mondiale? Il social bond di Ubi vuole allinearsi alla famiglia dei più evoluti social impact bonds, che sono nati in America da un paio anni: gli enti pubblici, tramite investimenti in ambito sociale, li correlano e li legano al rendimento sulla base dell esito per quanto riguarda l impatto sociale riscontrato. Noi non abbiamo i social impact bonds perché non abbiamo attivato un sistema di valutazione dell impatto sociale per misurare la redditività degli stessi; la realtà italiana non è matura tanto quanto quelle inglese ed americana. Un esempio pratico: in Inghilterra gli impact bonds si legano alla capacità di misurare la recidiva in ambito carcerario. Sono davvero un mezzo utile per aiutare l economia a livello sia nazionale che globale in un momento di crisi come quello che sta vivendo attualmente l Italia e non solo? Oppure sono soprattutto un nuovo modo di attrarre investitori, puntando sull aspetto umano? Non sono uno strumento così impattante sull economia, però possono cambiare il modo di fare finanza: tanto più i risparmiatori preferiranno tale strumento, tanto più le banche devolveranno finanziamenti nel sociale. Essi, ripeto, sono di due tipi: 1) una prima tipologia con cui si raccoglie un quantitativo di denaro dai risparmiatori, e se ne destina una parte al sociale, per una buona causa come l Uganda. È un modo diverso di fare financial trading. 2) Con l altro, a mio avviso più buono, si devolvono le cifre raccolte a iniziative di scopo sociale, tipo cooperative sociali, diventando così un volano per un nuovo sviluppo in ambito sociale; è uno strumento strategico, per le difficoltà di accesso al credito che ci sono attualmente in Italia, sia simbolicamente che dal punto di vista dell impatto. I risvolti concreti dei social bond riportati al quotidiano della gente: può essere ipotizzata una partita di giro per le banche che avranno in questo modo, soprattutto con la diminuzione dei tassi d interesse per tali iniziative, un notevole ritorno economico con un consistente aumento dei prestiti alle società non profit? Qual è la sua opinione in merito al progetto relativo all Uganda di Ubi Banca? È un social bond che appartiene alla prima famiglia dei bond che abbiamo analizzato in precedenza: la banca devolve un contributo pari allo 0,50, fino a un massimo di 180.000 euro, a una giusta causa; è un modo di fare financial trading: per il risparmiatore è un modo per investire i propri finanziamenti, garantisce però anche la cooperazione e lo sviluppo nei territori; nello specifico si tratta di promuovere lo sviluppo dell Uganda. C è, così, una triplice win-win (è un espressione inglese che indica la presenza di soli vincitori in una data situazione. Per estensione si considera win-win una qualsiasi cosa che non scontenti o danneggi alcuno dei soggetti coinvolti ndr). Win-win per la banca che fa raccolta fondi; win-win per gli utenti beneficiari, che sono destinatari della cifra di fondi raccolta (dell Uganda nel caso di Ubi Banca) e di risorse che possano garantire il loro sviluppo; win-win per l organizzazione no-profit che riceve finanziamenti. 4 / 5
Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) News > Italia > Economia - Martedì 05 Marzo 2013, 17:00 5 / 5