Rendiconto annuale al 30.12.2011



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Arti & Mestieri Fondo Pensione Aperto a contribuzione definita (iscritto al n. 63 dell Albo tenuto dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) Rendiconto annuale al 30.12.2011 Comparto Crescita 25+ Comparto Rivalutazione 10+ Comparto Incremento e garanzia 5+ Comparto Conservazione 3+ Comparto Garanzia 1+

SOGGETTO PROMOTORE DEL FONDO ANIMA SGR S.P.A. Capitale Sociale: Euro 23.793.000,00 interamente sottoscritto e versato. La SGR è soggetta all attività di direzione e coordinamento dell azionista unico Asset Management Holding S.p.A. Consiglio di Amministrazione Presidente: Vice Presidente: Amministratore Delegato e Direttore Generale: Consiglieri: Maurizio Biliotti Nicola Romito Marco Carreri Elio Canovi Francesco Minelli Paolo Maria Mottura Stefano Russo Giuseppe Zadra Collegio Sindacale Presidente: Sindaci effettivi: Tommaso Di Tanno Alessandro Grange Giacinto Sarubbi Sindaci Supplenti: Raffaele Bini Enrico Radice RESPONSABILE DEL FONDO Adriano Parrini ORGANISMO DI SORVEGLIANZA Alberto Bianchi Antonio Falcone SOCIETÀ DI REVISIONE Reconta Ernst & Young S.p.A. BANCA DEPOSITARIA BNP Paribas Securities Services SA - Succursale di Milano Rendiconto annuale al 31 dicembre 2011

Indice Relazione del Consiglio di Amministrazione pag. 6 Scenario macroeconomico Mercati finanziari Prospettive per il 2012 Comparto Crescita 25+ Comparto Rivalutazione 10+ Comparto Incremento e Garanzia 5+ Comparto Conservazione 3+ Comparto Garanzia 1+ Performance conseguite Nota integrativa pag. 18 Informazioni Generali Informazioni sullo Stato Patrimoniale Informazioni sul Conto Economico Rendiconto della fase di accumulo dei comparti Comparto Crescita 25+ pag. 26 Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale Informazioni sul Conto Economico Comparto Rivalutazione 10+ pag. 35 Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale Informazioni sul Conto Economico Comparto Incremento e Garanzia 5+ pag. 44 Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale Informazioni sul Conto Economico Comparto Conservazione 3+ pag. 53 Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale Informazioni sul Conto Economico Comparto Garanzia 1+ pag. 62 Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale Informazioni sul Conto Economico Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011

Sezione prima Relazione del Consiglio di Amministrazione Parte comune

Relazione del Consiglio di Amministrazione Scenario macroeconomico Nel corso del 2011 l economia mondiale ha registrato un rallentamento nel ritmo di crescita del PIL rispetto all anno precedente. Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale la crescita mondiale dovrebbe collocarsi attorno al 4%, in calo dal 5,1% del 2010 soprattutto per effetto della frenata delle economie avanzate a partire dai mesi estivi. Limitatamente alla Zona Euro il rallentamento in atto potrebbe tradursi in una lieve recessione tra la fine del 2011 e l inizio del prossimo anno. Dapprima ad imprimere un andamento discontinuo alla crescita nel corso del 2011 hanno contribuito fattori transitori, quali le conseguenze del terremoto in Giappone e il rialzo dei prezzi energetici, mentre successivamente hanno pesato maggiormente la diffusa e crescente incertezza circa la risoluzione degli squilibri finanziari e l intonazione meno espansiva (o in alcuni casi restrittiva) assunta dalle politiche fiscali. Per contro nei Paesi Emergenti l attività economica è rimasta sostenuta nella prima parte dell anno accusando successivamente una modesta decelerazione che ha comunque consentito alla crescita complessiva di rimanere su ritmi apprezzabili. L aumento dell indebitamento pubblico collegato alla crisi finanziaria degli scorsi anni ha peggiorato le traiettorie, peraltro già insostenibili, dei conti pubblici, determinando per la Zona Euro una vera e propria crisi del debito sovrano, alimentata anche dalle divisioni e dalle incertezze a livello di governance europea. Le tensioni sul debito sovrano partite dalla Grecia nella primavera del 2010 sono infatti tornate a riaffacciarsi prepotentemente all interno della Zona Euro nonostante a marzo i Capi di Stato e di governo dei paesi dell area abbiano deciso di ampliare la capacità di prestito dell European Financial Stability Facility e abbiano delineato le caratteristiche del futuro European Stability Mechanism, la cui entrata in vigore è stata anticipata di un anno, a luglio del 2012. L assenza di una governance unitaria, la perdurante incertezza circa le prospettive delle finanze pubbliche in alcuni Paesi dell area e le ripetute riduzioni del merito di credito hanno provocato un forte aumento dei premi per il rischio sul debito pubblico dei Paesi periferici colpendo prepotentemente l Italia a partire dall estate. Nonostante la sostanziale solidità del sistema bancario, i progressi compiuti nel controllo del deficit pubblico e il ridotto livello di indebitamento delle famiglie il nostro Paese è stato investito dalla crisi con particolare intensità per effetto sia dell elevato livello del debito pubblico sia delle deboli prospettive di crescita nel medio termine. Più in generale i differenziali di rendimento dei titoli di stato periferici rispetto a quelli tedeschi, percepiti come un porto sicuro per gli investitori, hanno raggiunto nuovi massimi dalla creazione della moneta unica. La lentezza nella predisposizione di procedure di gestione delle crisi ha infatti alimentato i dubbi degli operatori sull adeguatezza degli strumenti a disposizione delle autorità dell Area Euro. Unitamente al brusco ridimensionamento delle prospettive di crescita questo contesto ha determinato dai mesi estivi una marcata instabilità sui mercati finanziari, con ricadute negative anche sulla capacità di raccolta e sulle quotazioni borsistiche delle banche dei Paesi periferici della zona euro. Si è quindi assisitito ad un incremento della volatilità e ad una generalizzata fuga verso la qualità da parte degli investitori che ha alimentato la domanda di titoli di Stato degli Stati Uniti e della Germania, di beni e valute rifugio come l oro, il franco svizzero e in misura minore il dollaro. Per contro sono stati pesanti i ribassi sui mercati azionari e sulle obbligazioni societarie soprattutto del comparto bancario. Le attività finanziarie dei Paesi emergenti ne hanno risentito principalmente in termini di deflusso di capitali che hanno determinato importanti flessioni sui mercati azionari della regione. La discontinuità politica prodotta dal cambio di governo in alcuni Paesi dell Area Euro, fra cui l Italia, le nuove misure di auterità per ricondurre i conti pubblici verso una situazione di equilibrio e alcuni importanti interventi da parte della Banca Centrale Europea hanno infine consentito una stabilizzazione dei differenziali di rendimento dei titoli di Stato dei periferici sul finire del 2011. La Banca Centrale Europea, oltre a due tagli consecutivi del tasso di rifinanziamento sceso all 1%, ha annunciato una serie di misure, incisive e in parte inattese, a supporto del sistema bancario tra cui riveste particolare importanza l introduzione di due aste straordinarie per offrire liquidità illimitata agli istituti bancari su un orizzonte di 36 mesi. Le materie prime, dopo il rialzo della prima parte dell anno, hanno accusato un brusco ridimensionamento sulla scia dei timori di frenata della crescita complessiva. In particolare le quotazioni del petrolio, in aumento dall estate del 2010, sono ulteriormente salite in seguito alle rivolte nel Nord Africa e nel Medio Oriente raggiungendo un picco nel mese di aprile, prima di una successiva stabilizzazione su livelli inferiori. Nei Paesi avanzati l inflazione di fondo (al netto delle componenti più volatili) è rimasta relativamente contenuta e i rincari delle materie prime non si sono riflessi in misura significativa sulle aspettative di inflazione. Per contro nell ambito delle economie emergenti l andamento delle materie prime ha determinato un sensibile innalzamento dei prezzi al dettaglio fornendo infine segnali di stabilizzazione o di svolta dell inflazione nella parte finale del 2011. Le maggiori Banche Centrali hanno mantenuto i tassi ufficiali su livelli estremamente contenuti proseguendo, con la parziale eccezione della BCE, con l attuazione di forme di allentamento quantitativo (quantitative easing) principalmente sotto forma di acquisto di titoli di Stato a lungo termine. Per contro nelle economie emergenti le politiche monetarie sono state caratterizzate almeno inizialmente da un andamento complessivamente restrittivo dettato dall esigenza di frenare le spinte inflative. Successivamente a partire da metà del 2011 si è assistito anche per le economie emergenti ad una stabilizzazione o in alcuni casi anche ad un allentamento delle politiche monetarie a fronte di segnali di indebolimento della congiuntura. Mercati finanziari Il 2011 si chiude con risultati complessivamente favorevoli per le asset class del mondo obbligazionario, ma decisamente differenziati per tipologia di emittente e per area geografica. Le vicende che hanno interessato a più riprese la problematica 6 Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011

del debito europeo, scandite dalle nuove difficoltà inerenti alla Grecia prima, e dal violento attacco speculativo all Italia a partire dal periodo estivo poi, hanno chiaramente impattato sui titoli di Stato dell Area Euro, come ben sintetizzato dalla performance complessiva contenuta al +1,8% dell indice JP Morgan Emu. Ovviamente la dispersione delle performance all interno dell Area è stata una discriminante fondamentale, e questo emerge in maniera netta se consideriamo che l indice del mercato governativo italiano mostra una robusta penalizzazione pari al -5,8%, mentre quello del mercato tedesco può vantare, in una logica di flight to quality, un apprezzamento di tutto rispetto quantificabile in un +9,8%. La stessa logica di ricerca della qualità in un contesto contraddistinto da elevata incertezza e volatilità spiega l ottimo risultato messo a segno anche dal mercato obbligazionario statunitense, che chiude l anno con una performance del +9,9% in dollari. Peraltro la buona rivalutazione del dollaro rispetto all euro intervenuta nel periodo consente all investitore europeo di capitalizzare una performance ancora più generosa dal reddito fisso americano una volta tradotta in euro (+13,6%). Per quello che riguarda invece i mercati obbligazionari a spread, i bond dei Paesi Emergenti hanno potuto sfruttare ancora una volta la ricerca di extra-rendimenti da parte degli investitori e, soprattutto, la marcata discesa dei tassi legati ai Treasury statunitensi, per mettere a segno una robusta performance del +9,2% in dollari (indice JPM Embi+), che diventa ancor più generosa quando trasformata in euro (+12,9%). Più contrastati invece i risultati del mondo delle obbligazioni corporate dove hanno pesato, in misura differenziata a seconda della tipologia dell asset class e dell area geografica, l accresciuta avversione al rischio degli investitori e, soprattutto, le difficoltà che hanno investito le società del comparto bancario. Si spiegano così le performance pari al +7,5% e +4,4% in dollari (+11,1% e +7,9% tradotte in euro) rispettivamente dei corporate investment grade e degli high yield statunitensi (calcolate sugli indici Merrill Lynch), e quelle decisamente meno brillanti delle analoghe asset class del mercato europeo (rispettivamente +2% e -2,2%). Le difficoltà legate ad una rapida risoluzione della crisi del debito in Europa e i crescenti rischi di un marcato rallentamento dell economia a livello internazionale hanno rappresentato le cause più evidenti delle deludenti performance mostrate nel corso del 2011 dai mercati azionari globali, così come ben fotografato dall indice MSCI World che ha archiviato il 2011 con una flessione del -7,6% in valuta locale (-4,5% in euro). Fatta eccezione per il mercato statunitense, dove la dinamica congiunturale e la credibilità della Fed hanno consentito agli indici Dow Jones e S&P 500 di chiudere l anno rispettivamente al +5,5% in valuta locale e invariato, gli altri mercati di riferimento accusano perdite sostanziali, ben rappresentate dal -17,3% in valuta locale del Nikkei 225 (-10% in euro) e dal -11,3% dell indice DJ Stoxx Europe 600. Anche per il mercato azionario, come per quello obbligazionario, la dispersione dei risultati in Europa è stata elevata, con mercati che hanno offerto una tenuta migliore (-5,6% è la discesa in valuta locale del Ftse 100) e altri più penalizzati dalla crisi. È questo il caso dei Paesi periferici, tra cui spicca la discesa del mercato italiano (in calo del -25,2%) in conseguenza della maggior presenza nell indice di titoli bancari/finanziari direttamente coinvolti nelle problematiche della crisi del debito. La discesa non ha risparmiato neppure i mercati dei Paesi Emergenti, per i quali la generalizzata avversione al rischio indotta da crisi e rallentamento dei Paesi avanzati si è aggiunta a problematiche di surriscaldamento dell economia, recrudescenza delle spinte inflazionistiche e politiche monetarie per buona parte dell anno restrittive per diverse economie emergenti. Questo spiega la correzione del -14,9% in valuta locale (-17,8% in euro) dell indice MSCI Emerging, dove pesano il forte calo di Cina (-20,4%), Taiwan (-20,3%) e Brasile (-15,6%). A livello globale gli unici settori che chiudono l anno con performance favorevoli sono l healthcare ed i consumi non ciclici (rispettivamente +7,6% e +6,3% in valuta locale), mentre accusano pesantemente le incertezze del contesto internazionale le materie prime (-20,7%), i finanziari (-20,6%) e gli industriali (-10,4%). Sul fronte cambi, infine, segnaliamo che le perduranti incertezze legate agli sviluppi della crisi del debito in Europa e prospettive di un più marcato indebolimento congiunturale si sono tradotte in una debolezza relativa dell euro nei confronti delle principali valute, come ben sintetizzato dal rapporto di cambio contro dollaro e yen (in calo rispettivamente del -3,2% e -7,4%). Prospettive per il 2012 Nel corso del 2012 sul fronte azionario ci attendiamo che la volatilità dei mercati rimanga alta. L andamento dei mercati sarà influenzato dalla capacità dei leader europei di realizzare le politiche di austerità fiscale, una maggiore unione fiscale a livello europeo e accordi di finanziamento congiunto dei debiti pubblici dei Paesi europei. Riteniamo che la soluzione dei problemi di debito dell area euro richiederà tempi non brevi e non avverrà attraverso un percorso lineare. Tuttavia, ci aspettiamo un ritorno alla crescita anche nel continente europeo, nella seconda parte dell anno. Pur in presenza di volatilità, i mercati obbligazionari, in particolare quelli dei Paesi non core, potranno trarre beneficio dal miglioramento dei conti pubblici e dagli sforzi in atto per generare crescita. Dall altra parte, la maggiore disponibilità delle Banche Centrali ad intervenire per la risoluzione dei problemi del sistema finanziario globale potrebbe consentire un ritorno di interesse verso le attività più rischiose. Le valutazioni dei mercati azionari, inoltre, dovrebbero fornire supporto alle quotazioni. Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011 7

Comparto Crescita 25+ Il comparto ha realizzato nel 2011 una performance del -3,34% al netto dell imposizione fiscale e delle commissioni di gestione, mentre il benchmark ha avuto una performance del -1,68% al netto della sola imposizione fiscale. Il risultato del comparto è stato inferiore al parametro di riferimento. A parità di una sostanziale neutralità rispetto al benchmark, la sottoperformance è imputabile principalmente alla sottoesposizione in attività in valuta estera rispetto al parametro di riferimento e alla correzione dei corsi dei CCT generata dai rendimenti più elevati che ha dovuto offrire il debito pubblico italiano. L investimento del portafoglio azionario è stato realizzato con fondi di Anima Sgr. Il comparto è stato caratterizzato, per tutto l anno, da un asset allocation sostanzialmente in linea con il benchmark o leggermente sottopesata. Relativamente alle scelte di allocazione geografica della componente azionaria, nel corso dell anno sono state favorite l area europea (principalmente euro verso l extra-euro) rispetto a quella americana e giapponese. Per quanto concerne la duration della parte monetaria, si è mantenuta una posizione di sostanziale neutralità. L investimento è stato effettuato esclusivamente in Cct. Comparto Rivalutazione 10+ Il comparto ha realizzato nel 2011 una performance del -0,71% al netto dell imposizione fiscale e delle commissioni di gestione, mentre il benchmark ha avuto una performance del 1,74% al netto della sola imposizione fiscale. Il risultato del comparto, è stato inferiore al parametro di riferimento. La sottoperformance rispetto al proprio indice di riferimento è stata causata da una sovraesposizione rilevante al rischio Italia, ottenuta sia attraverso titoli di stato che tramite obbligazioni di emittenti corporate italiani. Tale sottoperformance è stata totalmente accumulata nella seconda parte dell anno, quando si è ampliato lo spread dei BTP rispetto ai paesi della Core Europe ed è aumentato il rendimento delle obbligazioni societarie. L investimento del portafoglio azionario è stato realizzato con fondi di Anima Sgr. Il comparto è stato caratterizzato, nel corso del 2011, da un peso della componente azionaria sostanzialmente in linea con il benchmark. Relativamente alla composizione geografica della parte azionaria, nel corso dell anno si sono favorite l area euro rispetto a quella extra-euro, posizione neutrale sull america e area pacifico. Per quanto concerne la componente obbligazionaria, il comparto ha avuto una duration decisamente inferiore rispetto al parametro di riferimento per tutto il pari ad un livello di esposizione al rischio di tasso del 65% circa di quello del benchmark (45 mesi contro i rispettivi 65 del benchmark). Gli investimenti in obbligazioni societarie e in obbligazioni in valuta estera sono stati effettuati tramite la sottoscrizione di quote di fondi obbligazionari Anima Sgr. La parte obbligazionaria governativa area euro è stata investita in singoli titoli di Stato, con rating sempre investment grade. Comparto Incremento e garanzia 5+ Il comparto ha realizzato nel 2011 una performance del -2,50% al netto dell imposizione fiscale e delle commissioni di gestione, mentre il benchmark ha avuto una performance del -1,24% al netto della sola imposizione fiscale. Il rendimento del TFR per l anno 2011 è stato del 3,45% al netto dell imposizione fiscale. Il risultato del comparto, è stato inferiore al parametro di riferimento. La sottoperformance rispetto al proprio indice di riferimento è stata causata da una sovraesposizione rilevante al rischio Italia, ottenuta sia attraverso titoli di stato che tramite obbligazioni di emittenti corporate italiani. Tale sottoperformance è stata totalmente accumulata nella seconda parte dell anno, quando si è ampliato lo spread dei BTP rispetto ai paesi della Core Europe ed è aumentato il rendimento delle obbligazioni societarie La percentuale azionaria è stata mantenuta intorno al 18% nel corso dell anno. La componente monetaria del portafoglio è stata investita principalmente in Cct e titoli di stato italiano a brevissimo termine, la parte obbligazionaria e quella azionaria sono state gestite attraverso l utilizzo di fondi di Anima Sgr. I fondi presenti in portafoglio alla fine dell anno sono Visconteo, Europa e Obiettivo Rendimento. Per quanto concerne la componente obbligazionaria, il comparto ha avuto una duration decisamente inferiore rispetto al parametro di riferimento per tutto il pari ad un livello di esposizione al rischio di tasso del 60% circa di quello del benchmark (16 mesi contro i rispettivi 28 del benchmark). Gli investimenti in obbligazioni societarie sono stati effettuati tramite la sottoscrizione di quote di fondi Anima Sgr. Comparto Conservazione 3+ Il comparto ha realizzato nel 2011 una performance dello 0,23% al netto dell imposizione fiscale e delle commissioni di gestione, mentre il benchmark ha avuto una performance del 2,96% al netto della sola imposizione fiscale. Il risultato conseguito dal comparto è stato positivo ma inferiore al benchmark a causa della sottoesposizione in attività in valuta estera rispetto al parametro di riferimento, da una sovraesposizione rilevante al rischio Italia, ottenuta attraverso titoli di stato. In particolare, la componente governativa del portafoglio è stata investita in Cct per circa il 30%. La parte restante è stata investita in Btp e Ctz. Tale sottoperformance è stata totalmente accumulata nella seconda parte dell anno, quando si è ampliato lo spread dei BTP 8 Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011

rispetto ai paesi della Core Europe Attualmente è presente in portafoglio un solo fondo di Anima Sgr, Pianeta, sul quale sono concentrate le scelte di investimento per le emissioni in valuta estera. Comparto Garanzia 1+ Il comparto ha realizzato nel 2011 una performance del -015% al netto dell imposizione fiscale e delle commissioni di gestione, mentre il benchmark ha avuto una performance dell 1,32% al netto della sola imposizione fiscale. Si ricorda che il comparto, garantisce almeno la restituzione del totale dei contributi netti versati, ridotto da eventuali riscatti parziali e anticipazioni (al verificarsi degli eventi previsti dal Regolamento e dalla Nota Informativa). Il comparto, pur preservando il valore della quota per l anno 2011, ha avuto una performance inferiore al parametro di riferimento. La sottoperformance rispetto al proprio indice di riferimento è stata causata da una sovraesposizione rilevante al rischio Italia, ottenuta esclusivamente attraverso titoli di stato. Tale sottoperformance è stata totalmente accumulata nella seconda parte dell anno, quando si è ampliato lo spread dei BTP rispetto ai paesi della Core Europe Il rischio di tasso del fondo è stato mantenuto su livelli molto contenuti (4-5 mesi) per cercare di minimizzare la volatilità della performance. Tuttavia le forti oscillazioni che hanno caratterizzato anche i titoli di Stato hanno consentito il raggiungimento solo parziale di questo obiettivo. L investimento è stato effettuato esclusivamente in titoli di Stato italiani, con scadenze quasi sempre entro i tre anni. Il rating del portafoglio è stato investment grade. L investimento ha privilegiato emissioni denominate in euro, dato il carattere estremamente conservativo del comparto. La componente governativa è stata investita per circa il 35% in Cct, la restante parte del portafoglio è stata investita in Btp a breve scadenza e Ctz entro i 24 mesi. Performance conseguite I valori delle quote dei diversi comparti per l anno 2011 sono stati i seguenti: Anno 2011 Crescita 25+ Rivalutazione 10+ Incremento e Garanzia 5+ Conservazione 3+ Garanzia 1+ A A A A A 31 gennaio 10,874 11,082 12,472 12,671 10,998 11,037 13,335 13,471 12,438 12,478 28 febbraio 11,019 11,235 12,561 12,767 11,043 11,083 13,338 13,476 12,448 12,488 31 marzo 10,764 10,981 12,373 12,581 11,009 11,050 13,356 13,497 12,512 12,554 29 aprile 10,801 11,024 12,364 12,578 11,070 11,112 13,330 13,474 12,504 12,547 31 maggio 10,812 11,042 12,448 12,669 11,056 11,098 13,366 13,514 12,502 12,545 30 giugno 10,638 10,870 12,344 12,568 11,007 11,050 13,327 13,477 12,480 12,524 29 luglio 10,477 10,711 12,265 12,494 10,834 10,877 13,225 13,377 12,330 12,375 31 agosto 9,908 10,134 12,049 12,279 10,665 10,707 13,301 13,456 12,394 12,440 30 settembre 9,842 10,072 12,038 12,274 10,564 10,607 13,287 13,446 12,311 12,358 31 ottobre 10,238 10,483 12,192 12,437 10,687 10,732 13,207 13,367 12,286 12,333 30 novembre 10,233 10,483 12,068 12,315 10,447 10,492 12,958 13,118 12,040 12,087 30 dicembre 10,520 10,782 12,445 12,706 10,647 10,693 13,328 13,496 12,342 12,391 Le performance nette sono state calcolate al netto degli oneri fiscali e delle commissioni di gestione del periodo. Le performance lorde sono state calcolate al lordo degli oneri per la commissione di gestione. Le variazioni benchmark sono state calcolate al netto dei soli oneri fiscali. Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011 9

Performance a confronto 1 anno 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni Descrizione Crescita 25+ Rivalutazione 10+ Incremento e Garanzia 5+ Conservazione 3+ Garanzia 1+ Performance netta -3,34-0,71-2,50 0,23-0,15 Performance lorda -1,80 0,67-1,85 1,12 0,44 Variazione benchmark -1,65 1,75-1,16 3,08 1,47 Performance netta 7,71 6,31-0,67 0,80-1,41 Performance lorda 11,00 9,19 0,63 1,65-0,85 Variazione benchmark 12,17 11,75 0,64 6,08 2,15 Performance netta 29,65 20,21 8,92 3,00 0,29 Performance lorda 35,37 24,88 11,07 4,79 1,46 Variazione benchmark 35,69 24,72 8,43 7,16 3,42 Performance netta -2,52 8,00 4,70 7,59 3,86 Performance lorda 3,30 13,57 7,45 10,42 5,69 Variazione benchmark -2,69 12,34 1,94 14,04 7,66 Performance netta -4,60 7,80 6,37 9,91 6,89 Performance lorda 2,56 14,74 9,78 13,83 9,44 Variazione benchmark -3,14 12,61 5,69 17,14 11,50 Le performance nette sono state calcolate al netto degli oneri fiscali e delle commissioni di gestione del periodo. Le performance lorde sono state calcolate al lordo degli oneri per la commissione di gestione. Le variazioni benchmark sono state calcolate al netto dei soli oneri fiscali. Performance a confronto - classe A 1 anno 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni Descrizione Crescita 25+ Rivalutazione 10+ Incremento e Garanzia 5+ Conservazione 3+ Garanzia 1+ Performance netta -2,73-0,18-2,43 0,51-0,06 Performance lorda -1,87 0,61-1,85 1,10 0,43 Variazione benchmark -1,65 1,75-1,16 3,08 1,47 Performance netta 9,05 7,46-0,50 1,34-1,25 Performance lorda 9,99 8,27 0,06 1,90-0,78 Variazione benchmark 12,17 11,75 0,64 6,08 2,15 Performance netta 31,81 21,94 9,19 3,82 0,54 Performance lorda 34,04 23,79 10,42 5,01 1,52 Variazione benchmark 35,69 24,72 8,43 7,16 3,42 Performance netta -0,45 9,97 5,08 8,72 4,20 Performance lorda 2,19 12,53 6,86 10,62 5,74 Variazione benchmark -2,69 12,34 1,94 14,04 7,66 Performance netta -2,22 10,06 6,83 11,30 7,32 Performance lorda 2,02 14,51 9,53 14,22 9,58 Variazione benchmark -3,14 12,61 5,69 17,14 11,50 Le performance indicate sono calcolate sull intero periodo di riferimento e non annualizzate. Per offrire un idea più immediata di quella che è stata la dinamica del valore quota, confrontata con quella del relativo benchmark, si propone di seguito un diagramma per ciascun comparto di investimento, tenendo presente che gli indicatori di rischio descrivono: volatilità del fondo: esprime la misura della variabilità del rendimento della quota rispetto al valore medio del rendimento stesso; volatilità del benchmark: esprime la misura della variabilità del rendimento del benchmark rispetto al valore medio del rendimento stesso; tracking error: esprime la misura della volatilità della differenza tra il valore del rendimento della quota e il corrispondente valore del rendimento del benchmark; var mensile (95%): esprime in termini percentuali il rischio di massima perdita mensile a cui è esposto il portafoglio di ciascun comparto del Fondo in condizioni normali di mercato e definito un determinato livello di confidenza. 10 Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011

Comparto Crescita 25+ Andamento del valore della quota del Comparto e del benchmark per l anno 2011 105,00 100,00 95,00 90,00 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 Comparto Crescita 25+ Comparto Crescita 25+ Classe A Benchmark I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri Rendimento ultimo anno medio annuo composto 3 anni 5 anni Comparto Crescita 25+ -3,34% 9,04% -0,94% Comparto Crescita 25+ Classe A -2,73% 9,64% -0,45% Benchmark -1,65% 10,71% -0,64% I dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull aderente. Il rendimento del Comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso, che invece non sono contabilizzati nell andamento del benchmark, e degli oneri fiscali. Il benchmark è riportato al netto degli oneri fiscali vigenti. In riferimento ai rischi assunti durante l esercizio 2011 si riporta di seguito una sintesi degli indicatori più significativi. Comparto Crescita 25+ Comparto Crescita 25+ Classe A Dati del fondo Indicatori di rischio Dati del fondo Indicatori di rischio Volatilità del fondo 8,44% Volatilità del fondo 8,45% Volatilità del Benchmark 8,66% Volatilità del Benchmark 8,66% Tracking error 1,87% Tracking error 1,87% Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011 11

Comparto Rivalutazione 10+ Andamento del valore della quota del Comparto e del benchmark per l anno 2011 102,00 100,00 98,00 96,00 94,00 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 Comparto Rivalutazione 10+ Comparto Rivalutazione 10+ Classe A Benchmark I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri Rendimento ultimo anno medio annuo composto 3 anni 5 anni Comparto Rivalutazione 10+ -0,71% 6,33% 1,51% Comparto Rivalutazione 10+ Classe A -0,18% 6,84% 1,93% Benchmark 1,75% 7,64% 2,40% I dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull aderente. Il rendimento del Comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso, che invece non sono contabilizzati nell andamento del benchmark, e degli oneri fiscali. Il benchmark è riportato al netto degli oneri fiscali vigenti. In riferimento ai rischi assunti durante l esercizio 2011 si riporta di seguito una sintesi degli indicatori più significativi. Comparto Rivalutazione 10+ Comparto Rivalutazione 10+ Classe A Dati del fondo Indicatori di rischio Dati del fondo Indicatori di rischio Volatilità del fondo 4,68% Volatilità del fondo 4,69% Volatilità del Benchmark 4,88% Volatilità del Benchmark 4,88% Tracking error 1,76% Tracking error 1,76% 12 Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011

Comparto Incremento e garanzia 5+ Andamento del valore della quota del Comparto e del benchmark per l anno 2011 104,00 102,00 100,00 98,00 96,00 94,00 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 Comparto Incremento e garanzia 5+ Comparto Incremento e garanzia 5+ Classe A Benchmark TFR I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri Rendimento ultimo anno medio annuo composto 3 anni 5 anni Comparto Incremento e garanzia 5+ -2,50% 2,89% 1,24% Comparto Incremento e garanzia 5+ Classe A -2,43% 2,97% 1,33% Benchmark -1,16% 2,73% 1,11% TFR 3,45% 2,68% 2,76% I dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull aderente. Il rendimento del Comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso, che invece non sono contabilizzati nell andamento del benchmark, e degli oneri fiscali. Il benchmark è riportato al netto degli oneri fiscali vigenti. Il tasso di rivalutazione del TFR è riportato al netto degli oneri fiscali vigenti In riferimento ai rischi assunti durante l esercizio 2011 si riporta di seguito una sintesi degli indicatori più significativi. Comparto Incremento e garanzia 5+ Comparto Incremento e garanzia 5+ Classe A Dati del fondo Indicatori di rischio Dati del fondo Indicatori di rischio Volatilità del fondo 4,26% Volatilità del fondo 4,26% Volatilità del Benchmark 3,53% Volatilità del Benchmark 3,53% Tracking error 1,39% Tracking error 1,39% Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011 13

Comparto Conservazione 3+ Andamento del valore della quota del Comparto e del benchmark per l anno 2011 104,00 102,00 100,00 98,00 96,00 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 Comparto Conservazione 3+ Comparto Conservazione 3+ Classe A Benchmark I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri Rendimento ultimo anno medio annuo composto 3 anni 5 anni Comparto Conservazione 3+ 0,23% 0,99% 1,91% Comparto Conservazione 3+ Classe A 0,51% 1,26% 2,16% Benchmark 3,08% 2,33% 3,21% I dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull aderente. Il rendimento del Comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso, che invece non sono contabilizzati nell andamento del benchmark, e degli oneri fiscali. Il benchmark è riportato al netto degli oneri fiscali vigenti. In riferimento ai rischi assunti durante l esercizio 2011 si riporta di seguito una sintesi degli indicatori più significativi. Comparto Conservazione 3+ Comparto Conservazione 3+ Classe A Dati del fondo Indicatori di rischio Dati del fondo Indicatori di rischio Volatilità del fondo 3,81% Volatilità del fondo 3,81% Volatilità del Benchmark 2,32% Volatilità del Benchmark 2,32% Tracking error 3,16% Tracking error 3,16% 14 Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011

Comparto Garanzia 1+ Andamento del valore della quota del Comparto e del benchmark per l anno 2011 102,00 101,00 100,00 99,00 98,00 97,00 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 Comparto Garanzia 1+ Comparto Garanzia 1+ Classe A Benchmark I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri Rendimento ultimo anno medio annuo composto 3 anni 5 anni Comparto Garanzia 1+ -0,15% 0,10% 1,34% Comparto Garanzia 1+ Classe A -0,06% 0,18% 1,42% Benchmark 1,47% 1,13% 2,20% I dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull aderente. Il rendimento del Comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso, che invece non sono contabilizzati nell andamento del benchmark, e degli oneri fiscali. Il benchmark è riportato al netto degli oneri fiscali vigenti. In riferimento ai rischi assunti durante l esercizio 2011 si riporta di seguito una sintesi degli indicatori più significativi. Comparto Garanzia 1+ Comparto Garanzia 1+ Classe A Dati del fondo Indicatori di rischio Dati del fondo Indicatori di rischio Volatilità del fondo 3,80% Volatilità del fondo 3,79% Volatilità del Benchmark 1,08% Volatilità del Benchmark 1,08% Tracking error 2,86% Tracking error 2,86% Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011 15

Sezione seconda Relazione del Consiglio di Amministrazione Parte specifica

Nota integrativa Informazioni Generali Premessa Il presente rendiconto, redatto in osservanza al principio di chiarezza, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e l andamento dell esercizio del Fondo ed è composto, in osservanza alle direttive impartite dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, dai seguenti documenti: 1) Stato Patrimoniale 2) Conto Economico 3) Nota integrativa. Caratteristiche strutturali Arti & Mestieri - Fondo Pensione Aperto è stato istituito da Anima Sgr S.p.A. con delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 gennaio 1999, previa autorizzazione alla costituzione ed approvazione del Regolamento del Fondo da parte della Commissione di Vigilanza sui fondi pensione con provvedimento del 17 novembre 1998. Arti & Mestieri Fondo Pensione Aperto è iscritto al n. 63 nell Albo dei Fondi Pensione tenuto presso la Commissione di Vigilanza sui fondi pensione. Scopo del Fondo è quello di realizzare una forma di previdenza per l erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema obbligatorio pubblico secondo criteri di corrispettività e mediante una gestione finanziaria a capitalizzazione dei contributi versati dagli aderenti al Fondo. Il Fondo è articolato in cinque comparti di investimento che si differenziano tra loro per le differenti politiche di gestione adottate, così come di seguito riportate: Comparto Crescita 25+: Comparto azionario che persegue l obiettivo di ottenere, in un orizzonte temporale di lungo termine (indicativamente non inferiore a 10 anni), una rivalutazione reale del capitale, coerente con un profilo di rischio medio-alto. Le risorse sono investite in misura prevalente in titoli di capitale, con la facoltà di dedicare a tali impieghi fino al 100% dell attivo netto del Comparto. Il benchmark prescelto è per la componente azionaria l indice MSCI Developed Markets World (in euro) per l 80% e per la parte obbligazionaria l indice MTS BOT lordo per il 20%. Comparto Rivalutazione 10+: Comparto bilanciato che persegue l obiettivo di ottenere in un orizzonte temporale di medio-lungo termine (indicativamente di almeno 5 anni), una rivalutazione del capitale, coerente con un profilo di rischio medio. Le risorse sono impiegate sia in titoli di debito che in titoli di capitale. L investimento della disponibilità del comparto in Titoli di capitale non potrà comunque eccedere il 50% dell attivo netto. Il benchmark prescelto è per la componente azionaria l indice MSCI Developed Markets World (in euro) per il 40%; per la parte obbligazionaria l indice JP Morgan EMU per il 30%, l indice JP Morgan Global (in euro) per il 20% e l indice MTS BOT lordo per il 10%. Comparto Incremento e garanzia 5+: Comparto bilanciato obbligazionario. Lo stile di gestione è caratterizzato da una elevata dinamicità dell asset allocation, realizzata sotto un attenta analisi del rischio. In particolare, la gestione è orientata prevalentemente ad investimenti in obbligazioni governative dell Area Euro con merito creditizio elevato investment grade, cui si aggiungono, a seconda delle condizioni di mercato, delle valutazioni del gestore ed entro i limiti definiti, posizioni in strumenti finanziari quotati più rischiosi L investimento della disponibilità del Comparto in titoli di Capitale non potrà comunque eccedere il 40% dell attivo netto. Il benchmark prescelto è per la parte obbligazionaria l indice MTS BOT lordo per il 50%, l indice JP Morgan EMU per il 20% e l indice Merrill Lynch EMU Corporate Large Cap per il 10%; per la componente azionaria l indice MSCI EMU per il 20%. La politica di investimento del comparto, volta a conseguire dei rendimenti paragonabili a quelli del TFR, rende necessaria l introduzione di un parametro di riferimento diverso dal benchmark per l indicazione del comportamento degli investimenti del Comparto stesso; il parametro di riferimento a tal fine utilizzato risulta essere il VaR (Value at Risk), uno degli indicatori assoluti di rischiosità maggiormente utilizzati nell ambito dell industria finanziaria. In relazione alla politica di investimento del comparto, la misura di rischio ex-ante, che permette di monitorare in modo continuativo la rischiosità del portafoglio, è la seguente: Misura di rischio Valore VaR ex-ante, orizzonte temporale 1 anno, intervallo di confidenza 95% -1,00% In generale, la strategia di investimento, associata alla politica di controllo del rischio appena descritta, tenderà ad aumentare il peso delle attività rischiose in portafoglio nelle fasi di rialzo dei mercati di riferimento e ad abbassarlo, fino ad azzerarlo, nelle fasi di ribasso, con il vincolo statistico di cercare di proteggere il capitale investito nell arco dell anno solare (portfolio insurance). 18 Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011

La Società di Gestione, relativamente a questo comparto di investimento, garantisce all aderente o agli eredi, al verificarsi degli eventi di cui all art. 7, c. 5, punto C) del Regolamento del Fondo, il diritto alla corresponsione di un importo minimo garantito a prescindere dai risultati di gestione. L importo minimo garantito è pari alla somma dei contributi netti versati al Comparto, inclusi gli eventuali importi derivanti da trasferimenti da altro Comparto o da altra forma pensionistica e i versamenti effettuati per il reintegro delle anticipazioni percepite, ridotto da eventuali riscatti parziali e anticipazioni. A questo Comparto sono destinati i flussi di TFR maturando conferiti tacitamente per gli aderenti su base collettiva. Comparto Conservazione 3+: comparto obbligazionario che investe esclusivamente in strumenti finanziari e quote di OICR di natura monetaria e obbligazionaria principalmente denominati in Euro. Il benchmark prescelto è l indice MTS BOT lordo per l 80% e l indice JP Morgan Global (in euro) per il 20%. Comparto Garanzia 1+: comparto monetario che investe esclusivamente in strumenti finanziari e quote di OICR di natura monetaria e obbligazionaria denominati in Euro. Il benchmark prescelto è l indice MTS BOT lordo. La Società di Gestione, relativamente a questo comparto di investimento, garantisce all aderente o agli eredi, al verificarsi degli eventi di cui all art. 7, c. 5, punto E) del Regolamento del Fondo, il diritto alla corresponsione di un importo minimo garantito a prescindere dai risultati di gestione. L importo minimo garantito è pari alla somma dei contributi netti versati al Comparto, inclusi gli eventuali importi derivanti da trasferimenti da altro Comparto o da altra forma pensionistica e i versamenti effettuati per il reintegro delle anticipazioni percepite, ridotto da eventuali riscatti parziali e anticipazioni. La gestione del patrimonio dei comparti di investimento è effettuata direttamente da Anima SGR S.p.A., società istitutrice del Fondo Pensione stesso. La Banca Depositaria è Bnp Paribas Securities Services cui è affidata la custodia del patrimonio del Fondo Pensione. Il collocamento del Fondo, sulla base di apposita convenzione, viene effettuato tramite gli sportelli e/o promotori finanziari dei seguenti soggetti: Banca Popolare di Milano S.c.a r.l.; Banca di Legnano S.p.A.; Cassa di Risparmio di Alessandria S.p.A.; Cassa di Risparmio di Asti S.p.A.; Banca Akros S.p.A., sede legale in Milano; Bene Banca - Credito Cooperativo di Bene Vagienna; Banca del Piemonte S.p.A., Banca di Credito Popolare - Torre del Greco S.c.p.a.r.l.; Banca Popolare di Mantova S.p.A.; Alpenbank A.G.; Alto Adige Banca S.p.A.; Banca Centro Emilia - Credito Cooperativo; Banca Centropadana Credito Cooperativo; Banca Cras - Credito Cooperativo; Banca Cremonese Credito Cooperativo S.c.a r.l.; Banca della Costa d Argento - Credito Cooperativo di Capalbio S.c.a r.l.; Banca di Capranica e Bassano Romano Credito Cooperativo S.c.a r.l.; Banca del Chianti Fiorentino e Monteriggioni; Banca di Credito Cooperativo dell Alto Reno S.C.; Banca di Credito Cooperativo della Contea di Modica; Banca di Credito Cooperativo di Creta - Credito Cooperativo Piacentino S.c.a r.l.; Banca di Credito Cooperativo di Manzano S.c.a r.l.; Banca di Credito Cooperativo di Ronciglione S.c.a r.l.; Banca di Imola S.p.A.; Banca Euromobiliare S.p.A.; Banca Ifigest S.p.A.; Banca Interregionale S.p.A.; Banca Network Investimenti S.p.A.; Banca Passadore & C. S.p.A.; Banca Popolare di Puglia e Basilicata S.c.a r.l.; Banco di Desio e della Brianza S.p.A.; Banco Desio Lazio S.p.A.; Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011 19

Banco Desio Toscana S.p.A.; Banco Desio Veneto S.p.A.; Banco Emiliano Romagnolo S.p.A.; Barclays Bank Plc, sede legale in Milano; Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A.; Cassa di Risparmio di Saluzzo S.p.A; Ceresio SIM S.p.A.; Cofin SIM S.p.A.; Consultinvest Investimenti SIM S.p.A.; Copernico SIM S.p.A.; Credito Cooperativo Fiorentino S.c.a r.l.; Credito di Romagna S.p.A.; Credito Trevigiano - Banca di Credito Cooperativo S.c.a r.l.; Credito Cooperativo Valdarno Fiorentino Banca di Cascia S.c.a r.l.; Eticredito - Banca Etica Adriatica S.p.A.; Finanza & Futuro Banca S.p.A.; Finecobank S.p.A.; Genesi ULN SIM S.p.A.; Hypo Tirol Bank Ag; Independent Private Bankers S.I.M. S.p.A.; Banca Ipibi Financial Advisory S.p.A.; IW Bank S.p.A.; Karntner Sparkasse Ag Succursale in Italia; Natixis S.A.; Nuovi Investimenti SIM S.p.A.; Previra Invest SIM S.p.A.; Sol&Fin SIM S.p.A.; Unicredit S.p.A.; Unica SIM S.p.A.; Valori & Finanza Investimenti SIM S.p.A.; Monte dei Paschi di Siena S.p.A.; Banca della Provincia di Macerata S.p.A.. Anima SGR S.p.A. ha stipulato un apposita convenzione con la compagnia di assicurazione Fondiaria Sai S.p.A., per l assicurazione delle prestazioni pensionistiche complementari in forma di rendita vitalizia. La convenzione per l assicurazione delle prestazioni pensionistiche complementari in forma di rendita ha per oggetto l assicurazione di rendita vitalizia immediata rivalutabile sulla testa degli aderenti al Fondo che, avendo maturato i requisiti di accesso alle prestazioni pensionistiche complementari previste dal Regolamento, siano inseriti in assicurazione su indicazione del Fondo stesso. Il Fondo può richiedere, in relazione al singolo assicurato l erogazione di una delle seguenti rendite vitalizie: a) una rendita vitalizia immediata: erogabile finché l assicurato è in vita; b) rendita certa 5 anni: erogabile finché l assicurato è in vita, ovvero fino al quinto anniversario della decorrenza della posizione individuale se si verifica il decesso dell assicurato prima di tale anniversario. c) rendita certa 10 anni: erogabile finché l assicurato è in vita, ovvero fino al decimo anniversario della decorrenza della posizione individuale se si verifica il decesso dell assicurato prima di tale anniversario. d) una rendita reversibile: rendita annua erogabile finché l assicurato e la persona preventivamente designata nella scheda di polizza quale secondo assicurato sono entrambi in vita e, successivamente al decesso dell assicurato, nelle percentuali di reversibilità finché l assicurato superstite è in vita; e) una rendita controassicurata: detta rendita è erogabile finché l assicurato è in vita e, al suo decesso, il pagamento di un capitale pari alla differenza - se positiva - tra i seguenti importi: - premio versato per la posizione individuale, moltiplicato per il rapporto fra la rata di rendita in vigore per l anno in corso e quella iniziale: - la rata di rendita in vigore moltiplicata per il numero delle rate già scadute; f) una rendita LTC: detta rendita, erogabile finché l assicurato è in vita con raddoppio in caso di perdita di autosufficienza. Il Fondo prevede inoltre, tramite apposita convenzione stipulata con la compagnia di assicurazione Bipiemme Vita S.p.A., una prestazione assicurativa accessoria in caso di morte dell assicurato. 20 Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011

L adesione alla suddetta prestazione è facoltativa e può essere espressa all atto dell adesione al Fondo o successivamente mediante sottoscrizione di apposito modulo. Criteri di valutazione Al fine di ottenere una rappresentazione veritiera e corretta dei risultati di bilancio, sono stati adottati, per le voci specificate, i seguenti principi generali di valutazione: Strumenti finanziari quotati: sono valutati sulla base delle quotazioni del giorno di chiusura dell esercizio. Il criterio di individuazione delle quotazioni di riferimento utilizzate nelle valutazioni è per i titoli quotati, sia nel mercato regolamentato italiano, sia nei mercati regolamentati esteri, la rilevazione giornaliera dei prezzi di chiusura determinati dalle rispettive Borse valori e comunicati per via telematica dai Provider Telekurs e Bloomberg; tali valori sono poi confrontati con quelli in possesso di Banca depositaria; Strumenti finanziari non quotati: sono valutati sulla base dell andamento dei rispettivi mercati secondo il loro presumibile valore di realizzo. Per eventuali titoli in posizione si prendono prezzi indicativi da info-provider specializzati; Organismi di investimento collettivo del risparmio (O.I.C.R.): sono valutati sulla base del valore della quota attribuito dai relativi gestori nel giorno di chiusura dell esercizio, e comunicati per via telematica dai Provider Telekurs e Bloomberg; tali valori sono poi confrontati con quelli in possesso della Banca depositaria; Disponibilità liquide: sono indicate al loro valore nominale; Attività e passività in valuta: sono valutate al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell esercizio; Operazioni a termine: sono valutate al tasso di cambio a termine alla data di scadenza dell operazione; Ratei e Risconti: le voci accolgono i componenti di costi e ricavi secondo la competenza economica e temporale; Crediti/Debiti d Imposta: i crediti/debiti d imposta sono rilevati al loro valore nominale corrispondente al valore da riportare a nuovo o da liquidare all Erario; Passività della Gestione Previdenziale: sono iscritte al loro valore nominale in base alle disposizioni regolamentari; Contributi da ricevere e Conti d Ordine: i contributi dovuti dagli aderenti vengono registrati tra le entrate, in espressa deroga al principio della competenza, solo una volta che siano stati effettivamente incassati; conseguentemente, sia l attivo netto disponibile per le prestazioni sia le posizioni individuali vengono incrementate solo a seguito dell incasso dei contributi. Pertanto, i contributi dovuti, ma non ancora incassati, sono evidenziati nei conti d ordine. Oneri di Gestione: sono rilevati in base al criterio della competenza economica in accordo con le disposizioni del Regolamento del Fondo Pensione Aperto; Imposta Sostitutiva: rappresenta l onere fiscale a carico dell esercizio calcolata in base alle disposizioni fiscali vigenti applicabili ai fondi pensione. Si precisa che non sono state necessarie deroghe ai criteri di valutazione ordinariamente seguiti. Il rendiconto è redatto privilegiando la rappresentazione della sostanza sulla forma. Al fine di fornire una più immediata percezione della composizione degli investimenti, per le operazioni di compravendita di strumenti finanziari le voci del rendiconto sono redatte prendendo a riferimento il momento della contrattazione e non quello del regolamento. Conseguentemente le voci del rendiconto relative agli investimenti in strumenti finanziari sono redatte includendovi le operazioni negoziate ma non ancora regolate, utilizzando quale contropartita le voci residuali Altre attività/passività della gestione finanziaria. Gli oneri ed i proventi sono stati imputati nel rispetto del principio della competenza economica e temporale, indipendentemente dalla data dell incasso e del pagamento. Costi complessivi a carico del Fondo Ai sensi dell art. 17, comma 1, del D. Lgs. n. 252/2005, il Fondo è soggetto ad imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura dell 11%, che si applica sul risultato netto maturato in ciascun periodo d imposta. Tale imposta viene calcolata mensilmente. Secondo quanto previsto dall art. 8 del Regolamento, a carico del Fondo sono state poste le commissioni di gestione a favore di Anima Sgr S.p.A. secondo le aliquote previste per ciascuno dei cinque comparti di investimento, addebitate in base al principio della competenza e prelevate dalle disponibilità liquide l ultimo giorno lavorativo del trimestre solare. In caso di adesioni su base collettiva e di convenzionamenti con associazioni di lavoratori autonomi o liberi professionisti, tali importi devono intendersi come percentuali massime applicabili. Sono inoltre a carico del comparto, per quanto di competenza le spese legali e giudiziarie sostenute nell esclusivo interesse del Fondo nonché il contributo di vigilanza dovuto annualmente alla COVIP, ai sensi di legge; sono altresì a carico del Comparto le spese relative alla remunerazione e allo svolgimento dell incarico del Responsabile e dell Organismo di sorveglianza. In aggiunta a quanto sopra, sono a carico di ogni comparto l imposta di bollo per la tenuta dei conti correnti e dei conti di deposito dei titoli, aperti presso la Banca e gli oneri di negoziazione derivanti dall attività di impiego delle risorse del Fondo Criteri di riparto dei costi comuni I costi comuni sono stati ripartiti secondo i seguenti criteri: i costi per i quali è stato individuato in modo certo il comparto di pertinenza, sono stati imputati a questi ultimi per l intero importo; i costi comuni a più comparti, invece, secondo principi di equità (percentuale di incidenza dell Attivo Netto destinato alle Prestazioni di ciascun comparto sul totale degli attivi netti di tutti i comparti). Rendiconto annuale al 30 dicembre 2011 21