SINTESI CENSIMENTO PROGETTI CCM FORMEZ. ATTIVITÀ FISICA

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SINTESI CENSIMENTO PROGETTI CCM FORMEZ. ATTIVITÀ FISICA a cura di Lucia De Noni e Paola Ciddio ULSS 20 - Verona Questo documento sintetizza i risultati dell interrogazione alla Banca dati CCM FORMEZ Guadagnare salute. Esperienze di prevenzione sul territorio con le parole chiave: Veneto + attività fisica. Si riportano di seguito le informazioni tratte dall analisi delle schede di progetto selezionate. Sono stati inseriti 30 progetti, su un totale di 43, attinenti al tema dell attività fisica; 1 progetto rappresenta l articolazione locale di un progetto diffuso sul territorio nazionale (UISP); 3 progetti sono diffusi su tutto il territorio regionale (attuati da 19 delle 21 ULSS del territorio; in tutti e tre i casi si tratta di progetti promossi dall ULSS 20 di Verona nell ambito del programma regionale); 13 progetti riguardano il territorio dell ULSS e quindi più comuni; 13 progetti coprono il territorio comunale (naturalmente, il peso di un comune di 250.000 abitanti come, ad esempio, quello di Verona è ben diverso da quello di comuni più piccoli). 7 progetti sono diretti prevalentemente a promuovere l attività fisica nei gruppi a rischio e si configurano, quindi, come attività di prevenzione secondaria e terziaria. 22 progetti si sono sviluppati nella cornice del Piano Triennale del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, cioè di un programma di sviluppo degli interventi di promozione strutturato e deliberato dalla Regione. Analogamente, altri interventi si sono sviluppati, come diremo più avanti, nell ambito dei Piani Triennali Regionali per il SIAN e per lo SPISAL. Il punto di forza dei progetti a valenza regionale e di alcuni progetti locali sta proprio nella loro collocazione nella cornice complessiva del miglioramento della qualità dei servizi sanitari, sia nei confronti dell utenza sia nell ambito più generale del riorientamento delle attività preventive verso le malattie cronico-degenerative. I progetti sono: 1 Diamoci una mossa: nuovi stili di vita attivi per bambini e famiglie 2 La Salute nel Movimento 3 Nutrilandia 5 4 Nutrilandia 5 Nutrilandia Adria 6 Life-styles 7 Isola in forma (attività fisica per vivere in salute)

8 Salute è benessere progetto vincitore 9 Cosa si perdono i sedentari?!!! 10 Promuovi la tua salute con un corso di ginnastica e non solo 11 La dieta e l attività come miglior compenso della malattia nel diabetico 12 Cammina Cammina 13 Raccogliamo Miglia verdi 14 Crescere con lo Sport 15 Più movimento più salute 16 Gruppi di cammino guidato 17 Più sani più in forma 18 Progetto Piedibus progetto vincitore 19 Promuovere il movimento per migliorare l autonomia nella broncopneumopatia cronica ostruttiva 20 Terza età in movimento 21 Progetto Salute a tavola 22 Progetto Merenda sana 23 Promozione dell attività fisica e lotta alla sedentarietà 24 Pedala che ti passa 25 Concorso Piccoli Cittadini per Grandi Strade Concorso per associazioni e istituzioni della Regione Veneto 26 Progetto di prevenzione cardiovascolare della Regione Veneto 27 Implementazione dell attività fisica nel paziente con diabete tipo due 28 Intervento di promozione della salute fisica nel Centro di Salute Mentale di Verona Sud 29 Progetto Wave (Walking and Aging in Verona) 30 La città che cammina Per quanto riguarda l interfattorialità, 9 progetti riguardano esclusivamente l attività fisica; 15 progetti abbinano alimentazione ed attività fisica; 5 progetti abbinano alimentazione, tabacco ed attività fisica; 1 progetto abbina alimentazione, alcol ed attività fisica. Una parte di questi progetti (il progetto vincitore Piedibus; il progetto Raccogliamo Miglia Verdi; il progetto Concorso Piccoli Cittadini per Grandi Strade; il progetto Isola in forma; il progetto Promozione dell attività fisica e lotta alla sedentarietà; ed infine, il progetto La città che cammina) prevede un intervento che punta anche alla modifica dei determinanti

ambientali della sedentarietà e, quindi, alle modifiche urbanistiche ed al miglioramento della sicurezza stradale. Si tratta perciò di progetti integrati che vanno ad arricchire le azioni già espressamente previste da Guadagnare Salute ed appartenenti all ambito Rendere facili le scelte salutari. La maggior parte dei progetti è strutturata nei piani di attività dei servizi e/o prevedono un attività di work in progress. La maggior parte degli interventi sono attuati secondo modalità intersettoriali, con una minor presenza degli enti locali per i progetti di prevenzione secondaria e terziaria, come del resto è logico aspettarsi. In questo contesto, anche i progetti formalmente promossi dai comuni (2) sono scaturiti da modalità di progettazione ad integrazione interistituzionale. La maggior parte degli interventi (22) è stata tuttavia promossa da aziende o strutture sanitarie (20 promossi dalle ULSS, in particolare dai Dipartimenti di Prevenzione o dai servizi del dipartimento stesso, soprattutto dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica; 2 da strutture cliniche); infine, 2 progetti sono stati promossi rispettivamente da associazioni e da strutture scolastiche. La maggior parte dei progetti prevede il coinvolgimento di associazioni, altri soggetti sociali o enti locali. Per quanto riguarda il target, 1 progetto si rivolge agli Studenti universitari, agli Altri professionisti del settore privato, alle Fasce deboli, ai Lavoratori, o Altro; 3 progetti hanno come target gli Operatori sanitari e Altri professionisti del settore pubblico; 4 progetti sono indirizzati ai Giovani dai 20 ai 24 anni, agli Alunni delle scuole superiori ed ai Diversamente abili; 5 progetti hanno come target i Bambini al di sotto dei 5 anni ed i Giovani dai 15 ai 19 anni; 6 sono i progetti che si rivolgono ai Giovani tra i 25 e i 44 anni e ai Volontari; 8 progetti si rivolgono agli Amministratori e politici; 9 progetti ai Bambini dai 5 ai 9 anni e agli Operatori sanitari; 10 progetti ai Bambini dai 10 ai 14 anni e agli Alunni delle scuole inferiori; 12 progetti agli Alunni delle scuole elementari e alla Popolazione in generale; 13 progetti a Genitori e famiglie, agli Operatori scolastici e agli Alunni ed ai Portatori di patologie; infine, 17 progetti hanno come target gli Adulti 45 64 anni e gli Anziani dai 65 anni in su.

Pur non essendo specificato nella progettazione la distinzione tra destinatari intermedi e finali - come si vede dalla tabella qui sotto riportata - sono definiti i ruoli e le responsabilità dei soggetti sociali ed individuali, compresi quelli classificabili come destinatari intermedi (genitori ed insegnanti per il target giovanile, operatori sanitari, ecc. ecc.). PROGETTO TARGET 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 TOT. meno di 5 anni 1 1 1 1 1 5 5-9 anni 1 1 1 1 1 1 1 1 1 9 10-14 anni 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 10 15-19 anni 1 1 1 1 1 5 20-24 anni 1 1 1 1 4 Giovani 25-44 anni 1 1 1 1 1 1 6 Adulti 45-64 anni 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 17 Anziani 65 e più 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 17 Genitori e famiglie 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 13 Operatori scolastici e Alunni (Insegnan 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 13 Alunni delle scuole elementari 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 12 Alunni delle scuole inferiori 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 10 Alunni delle scuole superiori 1 1 1 1 4 Studenti universitari 1 1 Operatori sanitari (medici, psicologi, infe 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 9 Operatori socio-assistenziali (ass. soc 0 1 1 1 3 Altri professionisti del settore pubblic 0 1 1 1 3 Altri professionisti del settore privato 0 1 1 Fasce deboli (senza fissa dimora, disocc 0 1 1 Lavoratori 1 1 Volontari 1 1 1 1 1 1 6 Amministratori e politici 1 1 1 1 1 1 1 1 8 Diversamente abili (persone disabili, po 0 1 1 1 1 4 Popolazione generale 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 12 Portatori di patologie 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 13 Altro 1 1 5 1 19 5 20 4 10 4 9 1 5 2 2 7 5 2 5 3 2 3 8 9 20 4 9 7 4 4 4 5 La maggior parte dei progetti ha trovato partnership a livello sociale e si è consolidata nel territorio e appare quindi sostenibile anche dal punto di vista economico. Peraltro, questo aspetto non compare esplicitamente dalla scheda. Per quanto riguarda gli obiettivi, vengono di fatto individuati obiettivi generali ed obiettivi specifici, anche se non sempre in modo esplicito. Le azioni sono in genere individuate con maggior precisione e sono coerenti con gli obiettivi specifici. Le parole chiave ricorrenti sono: modifiche dei comportamenti; modifiche del contesto sociale ed urbano; collaborazione; formazione degli operatori sanitari; collaborazione con la scuola; educazione; trasporti; comunicazione; medici di medicina generale; ambiente; sostenibilità.

La fase della valutazione intesa sia come valutazione di processo che di risultati resta un aspetto da implementare. In effetti, il problema della valutazione non è stato sufficientemente irrobustito nel corso degli anni. A questo proposito, mi sembra opportuno ricordare che, al momento della nascita del progetto, questo aspetto non fosse ritenuto così importante. Risulta ancora oggi molto difficile riuscire ad avere i risultati e comprendere l impatto di queste iniziative, anche per quelle vincitrici dei premi Formez. Ad esempio, è difficile ottenere in modo sistematico i dati relativi al numero dei bambini che hanno realmente modificato i propri comportamenti, le modifiche intervenute in ambito ambientale e sociale, ecc. ecc. Viceversa, è stato piuttosto importante lo sforzo comunicativo, anche se gli interventi di comunicazione risultano a volte generici e non dimensionati sui singoli target. Del resto, i costi della comunicazione sono così elevati da fare supporre che i risultati siano legati anche alla artigianalità degli interventi. La mappa locale che emerge dalla banca dati Formez rispecchia il quadro delle iniziative attivate sul territorio in collaborazione con le aziende sanitarie, ossia quell insieme di iniziative caratterizzate da un esplicito obiettivo di salute. Al tempo stesso, non sono state notificate altre iniziative di promozione dell attività fisica e sportiva non presidiate dalle strutture sanitarie ma con aspetti di forte integrazione con gli obiettivi delle aziende sanitarie. Questo fatto rappresenta una criticità, capace di far sentire tutto il suo peso nel momento in cui ci si accinga ad implementare le attività di promozione dell attività fisica. Del resto, la mancanza di coordinamento tra le varie iniziative non rappresenta esclusivamente un disguido tecnico legato alla progettazione, quanto piuttosto sembra essere il frutto di una difficoltà a condividere i processi, i risultati, i meriti, la visibilità. In definitiva, sembra esserci una difficoltà di costruire una rete capace di valorizzare ogni singolo componente. Altre incongruenze si sono rilevate in merito all indicazione dei tempi dei progetti. Alcuni progetti sono stati indicati come conclusi anche se questo si riferiva solo alla prima fase del progetto. Questo comporta la sottovalutazione di progetti complessi e prolungati nel tempo con azioni a vario livello.