Progetto nazionale per l EDUCAZIONE al Patrimonio Le pietre e i cittadini a.s. 2016-17 SCHEDA ANALITICO-DESCRITTIVA per le Architetture Docente : Vaglio Danila Tel. 3476409742 E mail: dvaglio@live.it IISS QUINTO ENNIO Corso Roma, 100-73014 Gallipoli (LE) Tel. (centralino): 0833 266165 Fax 0833 266165 e-mail istituzionale: leis012001@istruzione.it LGA LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA AMMINISTRATIVA Provincia: LECCE Comune: GALLIPOLI OGT OGGETTO abbazia cappella casa X castello chiesa convento fattoria masseria monastero palazzo piazza villa altro (specificare) Denominazione attuale: CASTELLO ANGIOINO UBV UBICAZIONE Denominazione dello spazio viario dell affaccio principale: PONTE CITTA VECCHIA DTZ CRONOLOGIA Secolo: _TRA XI - XIII AUT AUTORE Nome FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI (?) REN NOTIZIA STORICA Il Castello di Gallipoli, circondato quasi completamente dal mare, si erge con la sua imponente mole all stremità orientale dell isola che ospita il borgo antico. Edificato, molto probabilmente, già dall XI sec. su preesistenti fortificazioni romane, fu ricostruito nel XIII sec. in epoca bizantina. Posto a guardia della città e del porto, un tempo crocevia di fiorenti commerci, presenta una pianta quadrangolare munita di tre torrioni circolari e di una torre poligonale. Tra il XV e XIV sec. sotto i domini degli Angioini e degli Aragonesi, il castello fu soggetto di sostanziali modifiche: venne isolato dal fossato su tutti i lati e, nel 1522, la necessità di rendere
efficiente il sistema di difesa divenuto obsoleto, portò alla realizzazione della cortina di levante, il Rivellino. Progettato dall architetto senese Francesco di Giorgio Martini, il quale lavorò per conto di Alfonso II di Napoli, si presenta staccato dal perimetro della fortezza ed isolata nelle acque. L accesso è consentito mediante un ponte levatoio in legno tutt ora esistente. La torre ospita ancora le originarie catapulte e i cannoni utilizzati per difendere la città. Nel Seicento, il ponte levatoio che collega il castello alla terraferma fu sostituito da una muratura. La forma della fortezza rimase invariata sino alla seconda metà dell Ottocento; fra il 1870 e il 1879 fu riempito il fossato e la facciata fu coperta con la costruzione del mercato ittico. Nelle varie epoche vi trovarono rifugio Corradino di Svevia, Filippo e Roberto d Angiò, la regina di Napoli Giovanna II e Ferdinando I. RENF PRE Fonte : Guida ai castelli pugliesi - La Provincia di Lecce- Congedo Editore PREESISTENZE Nel periodo in cui Gallipoli faceva parte delle floride colonie della Magna Grecia, nonché in successiva epoca romana, la città doveva possedere un sistema difensivo costituito da una rocca e da un bastionamento perimetrale. L'orografia del sito suggerisce la genesi di tali costruzioni. Infatti lo scoglio che accoglie l'agglomerato del primitivo insediamento è isolato nel mare. Esso, distante meno di trecento metri dalla terraferma, ha la forma di guscio di testuggine ed è molto basso a riva e più elevato al centro. L'urbe aveva, dunque, bisogno di muraglie perimetrali che sopraelevassero gli orli della costa per la difesa dalle tempeste marine e dagli sbarchi di eventuali invasori. Per questo fu necessario erigere un nucleo di fortificazioni ad est in difesa non solo dagli attacchi di terra, ma a protezione dell'antico porto, ora seno del Canneto. Le migrazioni elleniche in epoca protostorica, le vicende legate al conflitto romano -cartaginese, l'alleanza con Pirro ai danni di Roma, la vittoria finale di quest' ultima, le ondate dei barbari (Vandali e Goti) e la conseguente frequenza degli episodi bellici giustificano l'allestimento di misure a protezione di Gallipoli. Fu nel settimo secolo che la città divenne oggetto di una cospicua fortificazione,quando i Bizantini persero Brindisi, Taranto ed Otranto e si videro costretti a rifugiarsi e a difendersi proprio a Gallipoli. Il potere dei Bizantini nei secoli IX e X registrò momenti di affermazione e momenti di disfatta, ma in ogni periodo essi riuscirono ad assicurare la propria presenza a Gallipoli, ultimo baluardo per tale motivo munitissimo. Non è stata trovata, nelle fondamenta del castello, una parte riconoscibile come struttura originaria, tuttavia si pensa che nel torrione ennagonale fosse un tempo piazzato il caposaldo difensivo, costituito dalla rocca o da un quadrilatero romano.
Il castello prima del sec. XV Ad una semplice disamina si nota che il castello si erge a sud dell'imboccatura di un ponte seicentesco che unisce alla terraferma Gallipoli, ha pianta quadrilatera rinforzata da torrioni agli spigoli, dei quali uno ennagonale, e tre circolari. Si deduce, notando proprio l'insieme della costruzione, che il torrione ennagonale, possedendo proporzioni geometriche di base e volume quasi quadruple rispetto a ciascuna delle torri circolari, non poteva essere stato edificato insieme agli altri. La maggiore antichità del torrione ennagonale rispetto alle altre torri si evince inoltre dalla pendenza delle scarpate (1/8 contro 1/5). I nove lati del torrione ennagonale esposti all'esterno sono tutti disuguali tra loro, alcuni con forte differenze, mentre gli angoli della pianta ennagonale sono tutti identici tranne l'ultimo, che è più ottuso.
Ciò si spiega con il fatto che la parte esterna del torrione riveste un antecedente fortilizio altomedioevale (uno dei lati del quale è rimasto scoperto), costituito da un torrione con pareti verticali e con scarpate, eretto su base pentagona o esagona. La costruzione del torrione ennagonale può risalire alla fine del IX secolo, durante la ristrutturazione di Gallipoli a fini strategici compiuta dai Bizantini. Una prova indiretta della validità dell'impianto difensivo proviene dal fatto che la città resiste al successivo assedio da parte dei Normanni (1055-1056). Nel secolo XII i Normanni migliorano il sistema difensivo di Gallipoli, incoraggiando gli abitanti delle contrade a concentrarsi entro le mura; il porto riceve una cura particolare e viene potenziato. Il torrione viene, presumibilmente in tale periodo, rivestito e scarpato (come suggerisce un attento esame dello spessore del riempimento delle strutture a sacco sul lato nord). La lettura di atti notarili rogati tra la fine del XII secolo e gli inizi del XIII colloca il castello nei pressi delle case dell'esarca, con affaccio sul seno di ponente. Gli Angioini, tra i secoli XIII e XIV, ristrutturano ed ampliano il castello, a guardare le strutture murarie e a studiare le modalità delle caratteristiche costruttive. Il 1306 è l'anno in cui si inizia una vera e propria ricostruzione delle mura e del Castello, ma le nuove armi, come abbiamo già detto prima, rendono insoddisfacenti queste fortificazioni. A breve distanza dal lato interno del torrione, si cominciano ad edificare ed a stratificare corpi di fabbrica con funzioni prevalentemente residenziali, anche lungo i lati sud e ovest del cortile interno, nell'ambito di un perimetro difensivo già quadrilatero, con l'ingresso sulla cortina ovest, fiancheggiato da una torre forse circolare e servito da una corte d'armi. Il secolo XV non è documentato, ma è probabile che, nella breve parentesi del potere degli Orsini, il castello sia stato ristrutturato, con cortine alte e relativamente scarpate e con opere più specifiche, quali nuovi corpi di fabbrica sul lato occidentale del cortile e l'avancorpo fortificato antistante l'accesso. Nel 1463, alla morte di Giovanni Antonio Orsini, il castello è efficiente e planivolumetricamente già caratterizzato.
PNT PIANTA Schema: a sviluppo assiale radiale longitudinale X altro: QUADRANGOLARE Forma: a L a T a C a U a sviluppo assiale a ferro di cavallo circolare quadrata rettangolare esagonale X poligonale ad n. lati irregolare SV STRUTTURE VERTICALI Tipo di struttura: colonne X parete pilastri Materiali: acciaio calcare cemento armato ghisa granito laterizio terra cruda tufo legno di castagno legno di larice legno di rovere marmo cipollino marmo veronese pietra di Trani travertino pietra da taglio pietrisco X altro CARPARO SALENTINO SO STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO Genere: X solaio controsoffitto volta finta volta pseudovolta cupola finta cupola pseudocupola altro Forma : X a botte X a cupola a vela a padiglione a schifo emisferica carenata altro CP COPERTURE / MANTO DI COPERTURA Materiali: ardesia pietra X cemento Laterizio legno piombo rame altro DEC ELEMENTI DECORATIVI Collocazione: esterna X interna Tipo: X affresco lapide cornice cornicione nicchia nicchia con statua trabeazione stucchi fregio ghiera insegna fontana altro Materiali: bronzo ferro ghisa marmo cipollino pietra mattoni X muratura intonacata X intonaco X stucco ceramica legno altro
STC STATO DI CONSERVAZIONE X buono discreto mediocre cattivo rudere Indicazioni specifiche. Descrizione sintetica e testo libero (rischi di alterazione, situazione vincolistica con particolare riferimento al D. Lgs 42/04, proposte di tutela, ): Il castello è stato ristrutturato da poco e mostra tutto il suo fascino, esternamente è costituito da carparo salentino in ottime condizioni, l interno scarseggia un po per le varie vicissitudini, ma attraverso i suoi affreschi è reso bellissimo USA USO ATTUALE abitazione magazzino bottega officina laboratorio X location altro CDG CONDIZIONE GIURIDICA / PROPRIETA Stato X Ente locale Ente pubblico non territoriale Stato estero Privato Indicazione specifica: COMUNE DI GALLIPOLI MOTIVAZIONI DELLA SCELTA La scelta è motivata dal fatto che il Castello Angioino è una delle strutture più imponenti del panorama gallipolino e ci chiedevamo quale fosse la sua storia,quanto sia stato importante per Gallipoli. Il castello si presenta a difesa della città ed è molto suggestivo inoltre anche patrimonio comunale e premio Barocco nel 2015 _