SCHEDA ANALITICO-DESCRITTIVA per le Architetture

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1 SCHEDA ANALITICO-DESCRITTIVA per le Architetture ADRIANA CHIRCO - PALERMO LGA LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA AMMINISTRATIVA Provincia: PALERMO Comune: PALERMO OGT OGGETTO abbazia cappella casa castello chiesa convento fattoria masseria monastero palazzo piazza X Villa con parco altro (specificare) Denominazione attuale: Complesso monumentale di Villa Pantelleria UBV UBICAZIONE Denominazione dello spazio viario dell affaccio principale: Vicolo Pantelleria, 10, Palermo UBVN Numero civico: 10 DTZ CRONOLOGIA Primi del XVIII sec.: Baglio circondato da mura e casino con giardino appartenuto a Carlo Catalano Anno: 1734: costruzione della villa aristocratica da parte di Francesco Requisenz e Del Carretto, principe di Pantelleria XX sec. seconda metà: urbanizzazione ed edificazione massiccia del parco, abbandono della villa aristocratica 2003: la villa ed il parco residuo sono sequestrati ed affidati al Comune di Palermo 2005: affidamento del parco per uso scuola di teatro restauri del tetto della villa AUT AUTORE Nome: il progetto di ampliamento e trasformazione è attribuibile allo stesso principe di Pantelleria con l ausilio, per alcuni dettagli, dell arch. Nicolò Palma ATB AMBITO CULTURALE (*) ATBD Denominazione ambito culturale: Edilizia villereccia settecentesca della Piana dei Colli (palermo) (*) Il presente campo si utilizza nei casi in cui l autore non sia precisabile. Esempi di ATDB: barocco napoletano, scuola toscana, ecc REN NOTIZIA STORICA Villa Pantelleria era una delle ville più grandi della Piana dei Colli, l estesa pianura a settentrione della città. Fu costruita nel 1734 da Francesco Requenses e del Carretto, Principe di Pantelleria su un vasto appezzamento di terreno della superficie di 16 salme, pari a circa 10 ettari, che comprendeva vigne, mandorli, giardino e casino con magazzino, cavallerizza e baglio circondato da muri e pozzo. Per la villa, il principe di Pantelleria, scelse il punto più elevato delle sue terre, sul dosso di una collinetta di roccia. La villa fu costruita sotto la guida dello stesso principe e con l intervento dell architetto Nicolò

2 Palma per la progettazione dello scalone, oggi non più esistente, dei portale d accesso con i leoni e dei muri bassi detti "firriati". Per la costruzione del complesso vennero utilizzati gli edifici dell'antico baglio. Tutti i materiali di costruzione impiegati provenivano, oltre che dal luogo stesso della fabbrica, dalle cave delle zone vicine: pietra del Monte Gallo, per la cappella, pietra di Sferracavallo per la scala circolare, pietra dell'aspra e pietra dalla cava di Billiemi. L edificio principale, residenza del proprietario aristocratico, è posta lungo l asse d accesso alla villa dalla città, oggi difficilmente riconoscibile per via delle lottizzazioni moderne che hanno fatto scomparire l originario vialone d ingresso. La villa riprende uno schema tipico delle costruzioni del periodo nella Piana dei Colli. Il prospetto principale è diviso da lesene in cinque partiti, entro cui sono sette balconi con cornici rococò; al centro della balaustra di coronamento si trova un fregio in cui è raffigurato il busto del fondatore; al centro del corpo di fabbrica originariamente vi era un grande scalone a doppia rampa che conduceva al piano nobile. La costruzione della scala esterna, progettata da Nicolò Palma, fu iniziata nel 1737, ma fu demolita forse a causa dei danni provocati dal terremoto del 1751 o del successivo del 1823; nel 1833 la scala non esisteva più ed al suo posto fu costruito un portico neoclassico di ordine dorico, composto da 4 colonne rivestite a stucco lucido come se fosse marmo. Anche il portico è stato abbattuto perché pericolante intorno al 1920 e sostituito con un balcone. Dello scalone è visibile la traccia sul prospetto. La pianta della villa è attraversata nel senso della lunghezza da un muro di spina che la divide in due parti; al piano nobile il muro di spina divide la zona di rappresentanza, costituita dal salone centrale e da altri saloni, di cui uno è la camera di conversazione, dalla zona retrostante adibita a camere da letto. I saloni furono abbelliti da decorazioni, eseguite da Pietro Martorana, Vincenzo Salerno e Giovanni Trapani. Al piano terreno della costruzione si trovano i locali di servizio, la cucina, i magazzini e la cappella. Il collegamento del piano terreno col piano nobile oggi avviene mediante la scala interna, di ridotte dimensioni che in origine collegava la cucina col buffet del salone centrale. All'estremità del corpo di fabbrica si staccano simmetricamente due brevi ali coperte a terrazza, di cui la sinistra contiene la cappella; in tal modo il piano nobile si eleva al centro e si dilata lateralmente sulle terrazze. La cappella, formata da un ambiente rettangolare con volte lunettate, fu ampliata in epoca successiva alla costruzione e fu costruita anche una nuova scala segreta che dalla sagrestia portava alle camere della principessa Rosalia, vedova del principe di Pantelleria. Verso la fine del Settecento le terre che un tempo costituivano l'azienda agricola vennero date in gabella e la villa limitata alla sua "flora" diventò unicamente il luogo per la villeggiatura. Alla fine dell'ottocento venne acquistata dai Naselli Flores. Il cortile antistante la villa è delimitato lateralmente da due corpi bassi perpendicolari al corpo di fabbrica della villa stessa che formano il baglio. Lo spazio così definito era aperto verso i giardini che circondavano gli edifici. I giardini a loro volta erano racchiusi da bassi muri a secco, costruiti con grossi blocchi di tufo, che costituivano il cosiddetto "firriato" ossia il "girato" di muri su cui erano alcuni ingressi alla villa. Alle spalle della villa si trovava la flora, il giardino privato del principe, circondato dai firriati formanti sui quattro lati delle esedre trilobate. Negli ultimi decenni, a seguito dell espansione della città, è avvenuta una grande trasformazione del territorio; una nuova viabilità solca ora l antica Piana dei Colli annullando le vecchie e tortuose trazzere incassate tra i muri dei giardini di agrumi, in gran parte scomparsi come la maggior parte del parco di villa Pantelleria che è stato poco a poco lottizzato, mentre la casena è accerchiata da palazzi residenziali. Negli anni 60 é stato annullato, con decreto del presidente della Regione, il vincolo che un'apposita commissione aveva proposto per la salvaguardia delle ville settecentesche della Piana dei Colli. Negli anni 70 Claudio Lo Cascio prese in affitto villa Pantelleria e a sue spese la fece rivivere, trasformandola nel Centro Reinhardt, un luogo di incontri culturali, tra cui alcuni festival di musica jazz.

3 Nel 1990 la famiglia Caravello acquistò Parco Villa Pantelleria con l'intenzione di demolire la casena e i corpi bassi e costruire un complesso di palazzi. A seguito di indagini sulla loro attività, nel 1995 la villa fu sequestrata. Seguirono anni di incuria e di abbandono durante i quali la villa è stata saccheggiata e deturpata. Nel 2003 il complesso monumentale è stato confiscato e ceduto al Comune. RENF Fonte : CHIRCO A., Palermo la città ritrovata, itinerari fuori le mura, Dario Flaccovio editore, Palermo 2005 LANZA TOMASI G., Le ville di Palermo, Flaccovio, Palermo 1965 NASELLI FLORES G., Villa Pantelleria nella Piana dei Colli, Ila Palma, Palermo 1971 SOMMARIVA G., Bagli e ville di Palermo e dintorni, Dario Flaccovio editore, Palermo PRE PREU PREESISTENZE Ubicazione: Piana dei Colli - Palermo La Piana dei Colli si trova nell ampia zona a nord della città storica, detta dei Colli perché compresa tra Monte Pellegrino, Monte Gallo e Monti Billiemi che per la loro altezza limitata furono chiamati "Colli". La piana faceva parte del contado palermitano ed era costellata di bagli, agglomerati rurali, torri, mulini e trappeti edificati già nei secoli XVI e XVII. Nel 700 la zona fu scelta dall aristocrazia palermitana per la villeggiatura, grazie alla sua posizione e alle caratteristiche climatiche e di ventilazione, ma anche per favorire lo sfruttamento agricolo. Per iniziativa dei nobili furono costruite importanti ville nobiliari, a volte trasformando gli edifici agricoli esistenti, detti Bagli. Le proprietà erano circondate da muri, detti firrati, per impedire l'accesso agli intrusi, e distribuita da una viabilità con strade carrozzabili. I terreni furono trasformati in vere e proprie aziende agricole con produzioni varie; la presenza del signore era testimoniata dalla residenza padronale, degna dei nobili proprietari. La villa era quasi sempre a due piani e comprendeva al piano terra magazzini, le stanze per l amministrazione e per i servizi e la cucina; al primo piano, detto piano nobile, erano i locali per il padrone di casa e la sua famiglia con gli ambienti per gli ospiti ed i ricevimenti e le camere da letto, spesso decorate ed affrescate come i palazzi nobiliari di città. Non poteva mancare una piccola chiesetta o cappella che, vista la grande distanza dalla città, serviva alle necessità religiose dei proprietari ma anche dei contadini che vivevano nella proprietà. La villa era spesso circondata da un giardino fiorito, detto la flora, destinato esclusivamente al padrone ed alla sua famiglia. In queste grandi tenute furono incrementate le coltivazioni tipiche della campagna palermitane: sommacco, materia prima per la concia delle pelli, vigneti, olivi di varia qualità, mandorli domestici ed alberi di frutta varia; si scavarono numerosi pozzi per prendere l'acqua per irrigare. Il terreno acquistato nel 1734 da Francesco Requisenz e Del Carretto, principe di Pantelleria, era stato messo in vendita per bando pubblico dal Pretore di Palermo in danno di un certo Carlo Catalano. Su questi terreni gravavano censi a favore della Mensa Arcivescovile, del Tribunale del Santo Uffizio e del Convento di San Domenico; per il prezzo e le modalità di pagamento il principe concluse un ottimo affare. PNT PIANTA Schema: a sviluppo assiale radiale X longitudinale altro: Forma: a L a T a C a U a sviluppo assiale a ferro di cavallo circolare quadrata X rettangolare esagonale poligonale ad n. lati irregolare SV STRUTTURE VERTICALI Tipo di struttura: colonne X muratura portante pilastri

4 Materiali: acciaio X calcare cemento armato ghisa granito X laterizio terra cruda X tufo legno di castagno legno di larice legno di rovere marmo cipollino marmo veronese pietra di Trani travertino pietra da taglio pietrisco SO STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO Genere: X solaio X controsoffitto volta finta volta X pseudovolta cupola finta cupola pseudocupola Forma : a botte a cupola a vela X a padiglione a schifo emisferica carenata altro CP COPERTURE / MANTO DI COPERTURA Materiali: ardesia pietra cemento X Laterizio X legno piombo rame altro DEC ELEMENTI DECORATIVI Collocazione: X esterna X interna Tipo: X affresco lapide cornice X cornicione nicchia X nicchia con statua trabeazione stucchi fregio ghiera insegna fontana X altro: affreschi settecenteschi rococò nei saloni principali; decori rococò nella facciata principale fastigio col busto del proprietario sul fronte Materiali: bronzo ferro ghisa marmo cipollino pietra mattoni muratura intonacata X intonaco stucco ceramica legno altro STC STATO DI CONSERVAZIONE buono discreto X mediocre cattivo rudere Indicazioni specifiche. Descrizione sintetica e testo libero (rischi di alterazione, situazione vincolistica con particolare riferimento al D. Lgs 42/04, proposte di tutela, ): Villa Pantelleria e gli edifici di pertinenza sono vincolati come Netto storico dal PRG vigente. La villa è stata sottoposta al restauro della copertura per preservare gli ambienti interni che, al momento non sono ancora recuperati.

5 USA USO ATTUALE abitazione magazzino bottega officina laboratorio location X altro: La villa al momento non ha alcuna utilizzazione (in attesa di restauro definitivo); Nel 2005 il Parco Villa Pantelleria è stato affidato all'associazione Culturale "Il Teatro per la libertà" diretta dal maestro Lollo Franco per l'organizzazione e la realizzazione di attività teatrali, progetti, eventi, rassegne e manifestazioni legale all'arte, alla cultura, alla legalità e al sociale. Nell area verde sono stati realizzati sei spazi teatrali, Teatro Malvina Franco, Spazio Muro Firriato, Putia d'arte Malvina Franco (sede della Scuola di Teatro), Il Teatrino dei Bambini, Il Gran Teatro, Il Teatro della Piana dei Colli e l Oasi di Malvina. CDG CONDIZIONE GIURIDICA / PROPRIETA Stato X Ente locale Ente pubblico non territoriale Stato estero Privato Indicazione specifica: Comune di Palermo PARCO ORI DESTINAZIONE ORIGINARIA parco pubblico X parco privato giardino all italiana giardino all inglese X corredo di una villa corredo di un palazzo terreno di caccia X frutteto ad uso di una villa X uliveto e vigneto ATT USO ATTUALE DESTINAZIONE (attuale) parco pubblico parco archeologico X parco / giardino privato orto botanico parco divertimenti X parzialmente incolto X altro: Piloni d ingresso, vasca DESTINAZIONE (ipotesi) X parco pubblico SUPERFICIE (in ettari) La tenuta reale aveva inizialmente un estensione di 3 h MORFOLOGIA DEL TERRENO X in gran parte pianeggiante PLA IMPIANTO PLANIMETRICO E FISIONOMIA DEL GIARDINO/PARCO FORMA DEL PERIMETRO X irregolare CONFIGURAZIONE: X naturalistico X utilizzato per colture specifiche, aveva una distribuzione legata all uso agricolo. Attualmente sono presenti diversi esemplari di Olmo, Carrubo, Leccio, Oleandro

6 Mandorlo, Viburno, Ligustro, Alloro, Ulivo, ed un esemplare di Araucaria e di Palma della California DEC IMPIANTO PLANIMETRICO E FISIONOMIA DEL GIARDINO/PARCO ELEMENTI DECORATIVI labirinti teatri di verzura pergolati X altro: STRUTTURE ARCHITETTONICHE ED OGGETTI STORICO-ARTISTICI X Edifici ad uso agricolo, bagli e fattorie, e ville suburbane databili dal XVII al XIX secolo recinti per animali X recinzioni Firriato : muro a secco X impianti idrici X impianti irrigui X cancelli e portali d ingresso Indicazioni specifiche. Descrizione sintetica e testo libero (rischi di alterazione, situazione vincolistica con particolare riferimento al D. Lgs 42/04, proposte di tutela, ): Il giardino ed il giardino firriato pertinenza di villa Pantelleria sono vincolati come Verde storico dal PRG vigente Z.T.O. CM COMPILAZIONE Data: Nome compilatore: Adriana Chirco Sezione di appartenenza: Palermo MOTIVAZIONI DELLA SCELTA La struttura, parzialmente integra, rappresenta un esempio alto dell edilizia a ville che nel 700 punteggiava la campagna palermitana. Seppure in un contesto territoriale molto diverso da quello originario, in cui la nuova edilizia anni 70 ha fagocitato buona parte dei giardini e dei terreni circostanti, e malgrado l incuria e il saccheggio abbiano fatto perdere l antico splendore, la villa ed il complesso monumentale costituito dal parco residuale, sono ancora perfettamente recuperabili ad una fruizione pubblica. SI ALLEGANO N 7 IMMAGINI IN FORMATO DIGITALE (300 dpi o circa 1 Mb) Luogo e data Palermo 30 gennaio 2017

7 La villa alla fine degli anni 70 La villa padronale oggi

8 La villa padronale: dettagli del prospetto

9 La villa padronale, affreschi interni

10 Piloni degli ingressi alla tenuta Da restituire all indirizzo di posta elettronica