SCHEDA ANALITICO-DESCRITTIVA per le Architetture

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1 Progetto nazionale per l EDUCAZIONE al Patrimonio Le pietre e i cittadini a.s SCHEDA ANALITICO-DESCRITTIVA per le Architetture Docente : Vaglio Danila Tel E mail: dvaglio@live.it IISS QUINTO ENNIO Corso Roma, Gallipoli (LE) Tel. (centralino): Fax istituzionale: leis012001@istruzione.it LGA LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA AMMINISTRATIVA Provincia: Lecce Comune: Gallipoli OGT X OGGETTO abbazia cappella casa castello chiesa convento fattoria masseria monastero palazzo piazza villa altro (frantoio) Denominazione attuale: Frantoio oleario ipogeo del Palazzo Granafei UBV UBICAZIONE Denominazione dello spazio viario dell affaccio principale: via Antonietta De Pace UBVN Numero civico: 87 DTZ CRONOLOGIA Frazione di secolo: XV sc. ATB AMBITO CULTURALE (*) ATBD Denominazione ambito culturale: Rinascimento (*) Il presente campo si utilizza nei casi in cui l autore non sia precisabile. Esempi di ATDB: barocco napoletano, scuola toscana, ecc REN NOTIZIA STORICA (testo libero): PERIODO STORICO : Lo sposalizio tra Gallipoli e gli ulivi affonda le proprie radici in un tempo molto lontano La prima varietà di ulivo era propria delle regioni siriane, ma è stato grazie ai Greci che questa essenziale pianta iniziò ad essere coltivata. Loro avevano grande esperienza nelle tecniche di coltivazione. Tra il VII-VIII sc a.c. la coltura dell ulivo si diffuse anche nella regione salentina attraverso i navigatori Fenici. Le

2 superfici interessate alla coltivazione furono soggette ad una notevole espansione già a partire dall età Augustea. Nel periodo Romano iniziavano già ad affermarsi le due varietà di olive tipicamente salentine: la cellina e la saracena. Un ulteriore sviluppo vi fu anche durante il periodo bizantino e normanno. In questo modo si verificò un incremento dei traffici commerciali che consentì la crescita di alcune città portuali, tra cui Gallipoli. La città bella infatti intorno agli inizi del 600 venne riconosciuta come maggior piazza commerciale europea in materia di olio, arrivando addirittura a stabilirne il prezzo. Al contrario di quanto si può pensare l olio non veniva utilizzato come alimento ma principalmente come unguento e cosmesi. L uliveto nel 700 occupava estensioni notevoli grazie alla politica economica di Giovanni di Borbone, futuro re di Spagna. Tra il vi erano circa 35 Trappeti riconosciuti, tra i quali il Frantoio oleario ipogeo del palazzo dei Granafei. Il frantoio oleario ipogeo è ubicato a Gallipoli in via Antonietta de Pace 87, ed è stato costruito intorno al XV sc. I frantoi erano detti ipogei perché erano scavati nella roccia calcarea e inoltre la lavorazione delle olive doveva avvenire a temperature costanti, comprese tra i 18-20,dal momento che l olio solidifica a 6. STRUTTURA : Entrando nel frantoio ciò che risalta agli occhi è la grande pietra molare che è appoggiata su una piattaforma circolare di calcare duro. Questa struttura svolgeva un'operazione fondamentale, quella della spremitura. Essa è posta nella sala principale,ricoperta da una volta a botte, che è scavata nella roccia. All'interno vi sono una vasca con le macine, utilizzata per la lavorazione delle olive, e due recipienti: uno che serve per tenere le olive raccolte, chiamato sciave ; e un altro recipiente in pietra in cui si lascia riposare il composto delle olive pestate detto fisculi. Intorno al nucleo centrale si articolano una serie di piccoli vani comprendenti stanze dedicate a diverse funzioni: al riposo degli operai, agli attrezzi, al riposo degli animali e alla conservazione dell'olio. Questi ambienti sono privi di luce diretta, vi sono infatti solo uno, o due fori praticati al centro della volta nel vano principale. Il lavoro dei trappeti per la molinatura delle olive era assai lungo, infatti gli operai erano presenti almeno 6 mesi all'anno: dalla fine di Ottobre sino a dopo Pasqua. CICLO DI LAVORAZIONE: Il ciclo di lavorazione delle olive nei frantoi iniziava attraverso le "sciave" (aperture nella roccia che collegavano la strada al frantoio), utilizzate dai contadini per prevenire ed evitare i furti delle olive, che arrivavano poi direttamente nel frantoio. Venivano poi battute nella vasca di macinazione per circa sei tomoli per una prima macinatura e schiacciamento. La pasta risultante veniva depositata sui "fisculi" di giunco, messi sotto i tronchi che potevano essere messi sia alla "calabrese" che alla "genovese" per una prima spremitura, processo ripetuto per un massimo di tre volte. L'olio prodotto veniva riposto nei pozzetti di decantazione per farlo riposare, veniva successivamente raccolto dalla "sciuanna" e depositato in altri recipienti per essere infine venduto. Il residuo si depositava in altre vasche per essere disperso nelle fenditure naturali della roccia. La terminologia utilizzata nell'indicare alcuni strumenti è marinara, poiché molti operai essendo stagionali, svolgevano il mestiere di marinai durante il periodo estivo. PRE PREU PREESISTENZE Ubicazione: X Individuazione: X

3 PNT PIANTA Schema: a sviluppo assiale radiale X longitudinale altro: Forma: a L a T a C a U a sviluppo assiale a ferro di cavallo circolare quadrata X rettangolare esagonale poligonale ad n. lati irregolare SV STRUTTURE VERTICALI Tipo di struttura: colonne X parete pilastri Materiali: acciaio calcare cemento armato ghisa granito laterizio terra cruda tufo legno di castagno legno di larice legno di rovere marmo cipollino marmo veronese pietra di Trani travertino pietra da taglio pietrisco X altro roccia SO STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO Genere: solaio controsoffitto x volta finta volta pseudovolta cupola finta cupola pseudocupola altro Forma : x a botte a cupola a vela a padiglione a schifo emisferica carenata altro CP COPERTURE / MANTO DI COPERTURA Materiali: X ardesia pietra cemento Laterizio legno piombo rame altro DEC ELEMENTI DECORATIVI Collocazione: X esterna interna Tipo: X affresco lapide cornice cornicione nicchia nicchia con statua trabeazione stucchi fregio ghiera insegna fontana altro Materiali:X bronzo ferro ghisa marmo cipollino pietra mattoni muratura intonacata intonaco stucco ceramica legno altro

4 STC STATO DI CONSERVAZIONE X buono discreto mediocre cattivo rudere USA USO ATTUALE abitazione magazzino bottega officina laboratorio location X altro museo CDG CONDIZIONE GIURIDICA / PROPRIETA Stato Ente locale Ente pubblico non territoriale Stato estero x Privato Indicazione specifica:

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