Le famiglie italiane: un quadro in continuo cambiamento

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Le famiglie italiane: un quadro in continuo cambiamento Giorgio Alleva Presidente dell Istituto nazionale di statistica

TRASFORMAZIONI IN 4 GENERAZIONI DI MADRI E FIGLIE PIRAMIDI DELLE ETÀ DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN ITALIA Anni 1926, 1952, 1976 e 2017. Valori percentuali Anno 1926 Anno 1976 SERVIZI ALLE FAMIGLIE LAVORO CONDIZIONI ECONOMICHE 1.5 1.0 0.5 0.0 0.5 1.0 1.5 Anno 1952 ASPETTI SOCIALI 1.5 1.0 0.5 0.0 0.5 1.0 1.5 Anno 2017 1.5 1.0 0.5 0.0 0.5 1.0 1.5 1.5 1.0 0.5 0.0 0.5 1.0 1.5

AUMENTANO GLI ANZIANI E SI ALLUNGA LA VITA MEDIA POPOLAZIONE ANZIANA Anni 2007 e 2017. Valori assoluti e percentuali DECESSI E VITA MEDIA Anni 2015 e 2016. Valori assoluti e percentuali 24% circa la quota di popolazione fra 0 e 24 anni, dimezzata rispetto al 1926

LA DINAMICA NATURALE FRENA LA CRESCITA DINAMICA NATURALE DELLA POPOLAZIONE Anni 1926-2015. Tassi per mille residenti e popolazione in migliaia 30 25 Tasso di natalità Tasso di mortalità 20 15 10 5 0 1926 1936 1946 1956 1966 1976 1986 1996 2006 1,27 Numero medio figli per le donne italiane 1,95 Numero medio figli per le donne straniere

IL CONTRIBUTO DELL IMMIGRAZIONE PIRAMIDI DELLE ETÀ DELLA POPOLAZIONE ITALIANA E STRANIERA RESIDENTE AL 1 GENNAIO 2017 Valori assoluti 2 1 0 1 2 5milioni i cittadini stranieri residenti in Italia, pari all 8,3% dei cittadini residenti 760mila i minori di cittadinanza straniera nati in Italia

LE TRASFORMAZIONI DELLE FAMIGLIE NEL TEMPO NUCLEI FAMILIARI PER TIPOLOGIA Media 2005/2006 e 2015/2016. Valori per 100 famiglie NUOVE FORME FAMILIARI Media 2005/2006 e 2015/2016. Valori per 100 famiglie MONOGENITORE 10,6 9,2 FAMIGLIE RICOSTITUITE 4,1 3,4 COPPIE SENZA FIGLI 21,4 22,1 COPPIE NON CONIUGATE 4,9 2,8 COPPIE CON FIGLI 35,7 41,9 MONOGENITORI 6,5 NON VEDOVI 4,3 2015/2016 2005/2016 PERSONE SOLE NON VEDOVE 14,4 19,5

LA PERMANENZA DEI GIOVANI ADULTI IN FAMIGLIA ETÀ MEDIANE ALLA FINE DEGLI STUDI E AL PRIMO LAVORO PER SESSO E GENERAZIONE Anno 2009. Stime delle funzioni di sopravvivenza 26 Fine degli studi Primo lavoro 24 23.1 23.9 22 20 18 21.0 19.4 18.2 21.4 16 14 12 10 12.1 11.1 <=1939 1940-49 1950-59 1960-69 1970-79 1980-89 Femmine <=1939 1940-49 1950-59 1960-69 1970-79 1980-89 Maschi 51,5% testotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestovvtestotestovvt estotestotestotestotestotestotestotestotestovtestotestotestotestotestotestotestotestot 37,0% estotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestot che nel 2016 vivono estovvtestotestovvtestotestotestotestotestot in famiglia i maschi di 25-34 anni che nel 2016 vivono in famiglia le femmine di 25-34 anni

NUZIALITÀ E FECONDITÀ CURVE DI PRIMO-NUZIALITÀ FEMMINILE PER ETÀ Anni 2007 e 2017. Valori assoluti e percentuali CURVE DI FECONDITÀ PER ETÀ Anni 2015 e 2016. Valori assoluti e percentuali 50 100 45 40 35 2008 2016 90 80 70 - - - 1995 2016 2016IT 30 60 25 50 20 40 15 30 10 20 5 10 0 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50 52 54 56 58 60 0 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 41 43 45 47 49 34,8 l età matrimonio media al per primo i 31,8 maschi nel 2016 l età media al primo matrimonio per le femmine nel 2016

Percentuale sopravvieventi REALIZZAZIONI DI FECONDITÀ DELLE MADRI LA TRANSIZIONE VERSO IL SECONDO FIGLIO DELLE DONNE PRIMIPARE Intenzioni espresse nel 2005 e verificate nei 6 anni successivi 100 90 80 70 60 50 40 30 20 Intenzioni di fecondità negative Intenzioni di fecondità positive 10 0 0 12 24 36 48 60 72 Mesi Meno del 20% delle donne con un figlio, che non progettavano altre gravidanze, ha avuto un secondo figlio Poco più della metà delle donne che pianificava il secondo figlio ha realizzato il proprio progetto

MOTIVI PER NON AVERE PIU DI UN FIGLIO MOTIVO PRINCIPALE ADDOTTO DALLE DONNE DI 16-35 ANNI CON UN FIGLIO PER NON PROGETTARE LA NASCITA DI ALTRI FIGLI Anno 2005. Valori percentuali MOTIVI ECONOMICI 25,2 MOTIVI DI SALUTE 19,8 RAGGIUNTO NUMERO DI FIGLI DESIDERATO 16,0 PREOCCUPAZIONE/PESO ELEVATO GRAVIDANZA, PARTO, CRESCITA DEI FIGLI 12,7 MOTIVI DI LAVORO 7,7 MOTIVI DI ETÀ 1,9 ALTRO 16,7

Monocomponente In coppia senza figli Genitore Monocomponente In coppia senza figli Genitore Monocomponente In coppia senza figli Genitore FAMIGLIE E MERCATO DEL LAVORO TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE DONNE 25-49 ANNI PER TITOLO DI STUDIO, RUOLO IN FAMIGLIA E RIPARTIZIONE II trimestre 2017. Valori percentuali 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Totale Nord Centro Mezzogiorno Fino a licenza media Diploma Laurea e oltre Il livello di istruzione risulta determinante nell accesso delle donne al mercato del lavoro Per le donne con un elevato titolo di studio, il tasso di occupazione è superiore al 70% indipendentemente dal ruolo in famiglia

SPESA SOCIALE SPESA PER PRESTAZIONI SOCIALI DESTINATA ALLA FAMIGLIA Anno 2014. Valori percentuali sul Pil 4.0 3.5 3.0 2.5 Ue15 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0 2,4% è la quota di Pil in media destinata alla spesa sociale per le famiglie nell Ue a 15 1,6% è la quota di Pil destinata alla spesa sociale per le famiglie in Italia

SERVIZI PER L INFANZIA POSTI DISPONIBILI NEI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PUBBLICI PRIVATI PER LA PRIMA INFANZIA Anno scolastico 2013/2014. Per 100 bambini residenti di 0-2 anni e utenti degli asili nido comunali per 100 posti disponibili 40 35 30 25 20 15 10 5-100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 A titolarità pubblica A titolarità privata Utenti su posti disponibili (scala dx) 13.751 testotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestovvtestotestovvt estotestotestotestotestotestotestotestotestovtestotestotestotestotestotestotestotestot le unità che offrono circa i posti estotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestotestot servizi socio-educativi estovvtestotestovvtestotestotestotestotestot per l infanzia 370mila offerti nel complesso

SERVIZI PER GLI ANZIANI FAMIGLIE DI ANZIANI CHE SI AVVALGONO DI PERSONE A PAGAMENTO PER L ASSISTENZA DI UN ANZIANO O DI PERSONA CON DISABILITÀ PER AREA GEOGRAFICA Anno 2015. Valori percentuali su 100 famiglie ANZIANO SOLO 30.9 41.7 49.1 COPPIA SENZA FIGLI 13.8 17.8 20.7 ALTRE TIPOLOGIE DI FAMIGLIE 16.9 17.2 17.2 Italia Centro-Nord Mezzogiorno TOTALE 22.5 28.3 32.4 58,1% degli anziani con gravi difficoltà nelle attività di cura della persona avverte la necessità di ricevere aiuto o ulteriore supporto. Nel 28,3% dei casi soddisfano il bisogno di assistenza ricorrendo a servizi a pagamento

CONDIZIONI ECONOMICHE: CONSUMI FAMIGLIE CHE HANNO CERCATO DI LIMITARE LA SPESA PER ALCUNI BENI E SERVIZI E QUINTO DI SPESA EQUIVALENTE. Anni 2013 e 2016. Differenze percentuali -20-18 -16-14 -12-10 -8-6 -4-2 0 Alimentari Abbigliamento Visite mediche Primo quinto Secondo quinto Terzo quinto Quarto quinto Ultimo quinto In tutti i quinti di reddito diminuisce la quota di famiglie che provano a contenere la spesa Sono le famiglie dell ultimo quinto, le più benestanti, quelle che presentano un maggiore miglioramento

CONDIZIONI ECONOMICHE: POVERTÀ INCIDENZA DI POVERTÀ ASSOLUTA PER NUMERO DI FIGLI MINORI Anni 2005-2016. Valori percentuali FAMIGLIE IN POVERTÀ ASSOLUTA PER CITTADINANZA Anno 2016. Valori percentuali 30 25 20 SOLI STRANIERI 25.7 15 10 MISTE 27.4 5 SOLI ITALIANI 4.4 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 tre o più figli minori due figli minori un figlio minore 26,8% sono le famiglie con tre o più figli minori che nel 2016 si trovano in condizioni di povertà assoluta 34,6% l incidenza della povertà assoluta tra le famiglie di soli stranieri con minori

CONDIZIONI ECONOMICHE: POLITICHE FISCALI RISCHIO DI POVERTÀ PRIMA E DOPO L INTERVENTO PUBBLICO, PER TIPOLOGIE FAMILIARI Anno 2016. Valori percentuali di individui a rischio COPPIE SENZA FIGLI (lei 65 anni o più) 9.9 85.5 SINGOLI (età 65 anni o più) 17.1 89.4 COPPIE SENZA FIGLI (lei 35-64 anni) 12.0 31.5 MONOGENITORI CON FIGLI TUTTI ADULTI 17.9 29.4 COPPIE CON FIGLI TUTTI ADULTI 12.8 19.0 SINGOLI (età 35-64 anni) 18.8 21.4 MONOGENITORI CON ALMENO UN FIGLIO MINORE COPPIE SENZA FIGLI (lei meno di 34 anni) 13.3 8.5 37.4 32.9 Dopo l intervento pubblico Prima dell intervento pubblico COPPIE CON ALMENO UN FIGLIO MINORE 21.5 15.5 SINGOLI (età meno di 34 anni) 19.9 30.8 0.0 50.0 100.0 l azione pubblica riduce il rischio di povertà delle famiglie anziane, mentre aumenta il rischio di povertà per i giovani senza figli e per le famiglie con figli minori

CONDIZIONI ECONOMICHE: POLITICHE FISCALI FAMIGLIE CON FIGLI CHE RICEVONO ASSEGNI AL NUCLEO FAMILIARE PER QUINTI DI REDDITO Anno 2014. Valori percentuali per 100 famiglie con le stesse caratteristiche 50.2 49.1 36.0 39.8 39.4 21.8 Primo Secondo Terzo Quarto Quinto ITALIA 22,8% delle famiglie percepisce assegni (familiari o al nucleo familiare) delle famiglie con figli percepisce 39,4% assegni familiari

I GRUPPI SOCIALI NEL RAPPORTO ANNUALE 2017 * * Dati in migliaia

CONCLUSIONI Necessarie politiche volte a rafforzare la famiglia che aiutino gli individui nelle diverse tappe della vita e riducano le disuguaglianze Misure che incentivino l autonomia dei giovani e agevolino la realizzazione dei loro progetti Sostegno alle famiglie per una maggiore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro Non solo aiuti economici, ma anche politiche che promuovano l inclusione sociale