Consigli utili per ottimizzare tempo e risorse per scrivere la tua tesi



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Consigli utili per ottimizzare tempo e risorse per scrivere la tua tesi Assegnazione Il primo passo è quello di riuscire a farsi assegnare la tesi, che non è sempre così facile! A parte gli eterni esitanti e titubanti, sono i problemi di sovraffollamento e di impegni del docente ecc. ecc. che spesso allungano i tempi di partenza. Il consiglio è quello di selezionare un elenco di materie che ti interessano particolarmente o in cui hai avuto i voti migliori (preferibilmente il massimo) e, all'interno di queste, prova a pensare quali argomenti vorresti approfondire. Generalmente i professori ascoltano le proposte degli studenti, e qualche volta sono ben felici di assecondarle (anche perchè così risparmiano la fatica di trovare il titolo). Che l'argomento piaccia o sia poco gradito l'inizio del lavoro è sempre lo stesso: la raccolta dei dati e la compilazione di una buona bibliografia. Qualsiasi ricerca che si rispetti, sia di matematica, di letteratura o di giurisprudenza, non può non considerare ciò che è stato detto in precedenza su quel determinato argomento; quindi è sempre necessario che lo studente raccolga il maggior numero di dati in merito, per approfondire le proprie conoscenze, apprendere le opinioni degli studiosi che l'hanno preceduto e formarsi infine una propria idea o tesi che dovrà poi esporre, dimostrare o confutare. Da dove partire? Sempre dagli stessi posti, ossia dagli schedari delle biblioteche, sia quelle universitarie, generali o dei singoli Istituti, sia le numerose biblioteche pubbliche presenti su tutto il territorio nazionale. Ed ovviamente dai numerosi siti Internet sia italiani che stranieri. Uno schema utile L'argomento ed il titolo Il titolo della tesi di laurea dovrebbe scaturire dalla nostra carriera universitaria, ripensando a quelle che tra le varie materie e tematiche ci hanno maggiormente stimolato o che rappresentano per noi dei ghiotti spunti professionali. L argomento della tesi deve essere qualcosa che ci appassiona e che incoraggia la nostra propensione culturale e lavorativa. E sufficiente avere una idea e da qui iniziare una ricerca bibliografica appropriata, non dimenticandosi di andare a vedere tra i nostri testi e appunti di studio. E il primo passo ed il più importante per ottimizzare le modalità di lavoro e per non rischiare di ritrovarsi a metà strada con una tesi che non ci appaga da nessun punto di vista. E' molto importante scegliere un argomento al quale si è appassionati perchè su questo si passano vari mesi a studiare e a scrivere e potrà essere il campo nel quale si lavorerà dopo la laurea. Gli obiettivi della tesi Una volta scelto l argomento è necessario darsi gli obiettivi che intendiamo raggiungere, ossia se intendiamo dimostrare o confutare una o più tesi scientifiche oggetto della nostra documentazione. Una Tesi è compilativa quando prevede la stesura di una rassegna storico critica relativa ad un argomento, una corrente di pensiero, un periodo storico, ecc. (generalmente più diffusa nelle facoltà

umanistiche) [si lavora su del materiale già esistente] Una Tesi è di ricerca (ovvero sperimentale) quando prende le mosse da studi o da letteratura esistente per analizzare autonomamente un proprio campo d'indagine (generalmente più diffusa nelle facoltà scientifiche) [E' una creazione quasi esclusivamente propria, si fa ricorso a interviste e ricerche per scrivere qualcosa che non è mai stato scritto]. Di solito con questa tipologia vengono assegnati un maggior numero di punti nel momento della discussione Il metodo e gli strumenti di ricerca Gli strumenti sono tanti: testi cartacei e multimediali, internet, riviste, indagini scientifiche; Il metodo di ricerca dipenderà sicuramente dal tipo di strumenti che utilizzerete. Sicuramente non potrete fare a meno di andare nelle Biblioteche e di consultare la Rete che rimangono le fonti primarie di informazione. A seconda del tipo di tesi (compilativa o scientifica) si ricorrerà poi ad interviste e/o ad esperimenti. Le fonti Man mano che si leggono e consultano i libri o che si visitano siti Web sull'argomento è bene cominciare da subito l opera di schedatura indicando per ogni testo autore, titolo, rivista, numero, data, luogo di pubblicazione, edizione, capitolo, pagine. Nel caso dei siti Web il consiglio è di salvare le pagine visitate in una cartella [se utilizzi Microsoft Explorer salva utilizza questo metodo: menù FILE > Salva con Nome > Nella casella in basso alla voce Tipo File: indica Archivio web, file unico (*.mht)" in questo modo avrai un file con tutte le immagini che potrai consultare e stampare quando vorrai]. ATTENZIONE: leggere e raccogliere moltissimo materiale produce un arricchimento delle conoscenze dell argomento della tesi che presto potrebbe ritorcersi contro di noi se non monitoriamo sistematicamente l esito delle varie letture. In altre parole, il rischio è quello di ampliare sempre di più il raggio d azione del nostro argomento, facendosi magari entusiasmare da ciò che via via andiamo apprendendo. Quindi stai attento a rimanere in tema. Le parole chiave in questo caso sono, invece, restringere, delimitare il campo di indagine per passare da un argomento generale ad un argomento preciso. La struttura L indice L Indice è solitamente una delle prime cose da fare, dopo aver delineato l argomento ed il titolo (anche provvisorio) della Tesi. La stesura dell indice ha una doppia funzionalità: chiarire sia allo scrivente che al relatore la struttura del lavoro da realizzare e permettere alle due parti di cominciare un dialogo costruttivo che si protrarrà fino alle fine del lavoro. Per questo motivo è informare tempestivamente il relatore ogni qual volta avvengono delle modifiche all Indice. Ricordiamo, infatti che, nel corso del lavoro, l indice avrà diverse occasioni di essere modificato sia dall autore che dal relatore e sovente, l Indice finale assomiglia poco o per niente alla prima stesura dello stesso. Quindi, non affezionatevi troppo ai documenti che create e siate estremamente flessibili. La bibliografia Una definizione: La Bibliografia è l elenco dei libri scritti intorno ad un argomento, un autore, o consultati per la compilazione di un opera. Sebbene questa si trova sempre in fondo alla Tesi ( o, volendo, alla fine di ogni capitolo) la

Bibliografia è sovente chiesta dal relatore insieme all Indice e, quindi, è anch essa una delle prime cose da fare. Anche in questo caso, le voci riportate nell elenco sono suscettibili di modifiche e revisioni, così che il lavoro finale si baserà su libri che via via riteniamo opportuni consultare per il buon esito del nostro lavoro. L introduzione L Introduzione deve descrivere nel modo più chiaro possibile il lavoro compiuto. Partendo dalle motivazioni che hanno spinto alla scelta dell argomento della tesi, l autore deve illustrare con chiarezza la tesi o le ipotesi che intende dimostrare e indicare gli obiettivi che si prefigge di raggiungere, presentare gli strumenti utilizzati e mostrare l organizzazione del lavoro in parti e capitoli. Tutti gli obiettivi e le ipotesi che qui vengono descritti saranno poi ripresi nelle Conclusioni della tesi, a dimostrazione che, quanto ci si prefiggeva (documentato e dimostrato nel corso dei vari capitoli) è stato raggiunto. La stesura dell introduzione, contrariamente a quanto potrebbe pensarsi, va fatta alla fine del lavoro di tesi, in considerazione del fatto che le ipotesi e gli obiettivi che ci siamo prefissati mutano nel corso del nostro lavoro. Solo quando saremo arrivati in fondo e la tesi avrà assunto i connotati che le spettano, sarà ben chiara la struttura del lavoro ed è in quel momento che potremo scrivere la nostra Introduzione. Capitoli e paragrafi Il corpo centrale della tesi deve essere suddiviso in parti, capitoli e paragrafi dotati di numeri progressivi per facilitare i rinvii interni ed esterni al testo e corredato di titoli in grassetto di tipo descrittivo/informativo. In questa fase di redazione è bene compiere una verifica approfondita delle informazioni raccolte e della loro credibilità, confrontando tutte le fonti a disposizione. Nel caso in cui si trovino elementi in contrasto con le asserzioni riportate nella tesi, si possono fornire argomentazioni efficaci ai propri enunciati, motivandone la scelta. Quando,invece, si riportino anche opinioni personali, giudizi, critiche, è bene esprimerli nel modo più impersonale possibile, piuttosto che in prima persona, utilizzando formule del tipo "Si deduce che", piuttosto che "Io credo che". Le conclusioni Sono l ultimo capitolo della tesi e rappresentano la summa del lavoro svolto. Con le Conclusioni il lavoro ha termine e tutte le ipotesi e gli obiettivi che ci si era prefissi nell Introduzione, devono qui trovare compimento. E il momento della verifica in cui tutte le argomentazioni e le informazioni riportate nel corso dei vari capitoli trovano il giusto posto in un discorso organico, chiaro e scientifico. Le conclusioni devono riportare i risultati più importanti emersi e prospettare eventuali possibili sviluppi della ricerca. Questo capitolo sarà tanto ben riuscito quanto riuscirà ad armonizzarsi con l Introduzione, presentandosi quindi come risposta alle domande o agli obiettivi ivi sollevati. Le note Le note sono dei rinvii alle fonti di cui si riportano le informazioni. Tutte le affermazioni fatte sulle tesi devono essere puntualmente documentate tramite le note che rimandano alla fonte da cui si è appresa l informazione; di solito i riferimenti delle note vengono riportati nel piè di pagina o alla fine di ciascun capitolo o alla fine della tesi.

Le citazioni Capita spesso nel corso della documentazione di riportare per esteso, le parti di testo di altri autori. In questo caso è bene adottare alcuni accorgimenti. Il testo riportato può essere formattato in corsivo e tra virgolette; le parti citate devono risultare separate dal testo dello scrivente inserendo delle spaziature sopra e sotto. Se vuoi approfondire l'argomento consulta: "La citazione bibliografica della risorse elettroniche remote" Lo stile Non ci sono stili predefiniti per scrivere la tesi di laurea ma piuttosto possiamo indubbiamente dire che lo stile deve essere consono all argomento prescelto. Esistono tanti argomenti e discipline e ognuna di queste necessita di uno stile redazionale diverso. Ad ogni modo è bene: Utilizzare frasi brevi, semplici e chiare. Utilizzare sovente il condizionale perché non siamo sempre sicuri di quanto affermiamo Non utilizzare mai i superlativi Moderare l uso di aggettivi e avverbi Non utilizzare frasi di collegamento tra paragrafi o capitoli ( come si è detto nel capitolo o cercheremo di delineare in questo paragrafo ) Fare un buon uso dei sottotitoli Scrivere le parole straniere non in vigore sul vocabolario italiano in corsivo e al singolare (evitare le s finali per parole come test(s), sport(s), ecc.) Essere sintetici nell esposizione (una tesi lunga non è affatto migliore di una tesi breve) Fare uso di strumenti multimediali per l esposizione in sede di laurea (PowerPoint e altri software simili) In merito alla stesura dell'intero lavoro va ricordato che non ci sono numeri standard di cartelle, anche se una tesi di laurea che si rispetti deve essere di almeno 100 cartelle a interlinea due con non meno di 22 righe a pagina, escluse naturalmente la bibliografia e gli allegati. Norme AIA per l'impaginazione/formattazione (Associazione Italiana di Anglistica) Comporre pagine di circa 23/25 righe (calcolate su una pagina priva di note a piè pagina) Utilizzare un carattere di 12 punti se si impiega Times New Roman (o un altro carattere di impatto grafico equivalente) Il foglio deve avere margini di circa 3 cm. ca. su ogni lato. Se si vuole mantenere centrato il testo una volta che il tutto sarà rilegato si può tener conto sul lato sinistro di circa 1cm. di spazio che andrà perso per la rilegatura Utilizzare un'interlinea doppia nel testo normale ma singola per le citazioni di più di due righe o 4/5 versi. Maggiori approfondimenti sul sito dell'università degli studi di Parma

Da 30 a 110 Come si calcola il voto di Laurea Il voto di laurea è espresso in centodecimi. Il laureando si presenta a sostenere l esame di Laurea con un voto di base espresso dalla media aritmetica dei voti divisa per 30 (trentesimi) e moltiplicata per 110 (centodecimi). A questo valore deve aggiungersi il punteggio che la commissione di laurea assegna alla tesi dopo la sua discussione. La valutazione della tesi e della sua discussione varia molto da Università ad Università e da facoltà a facoltà ed è inoltre legata al tipo di impegno che lo studente ha messo nella realizzazione della tesi, dove si suppone che per fare delle tesi sperimentali ci voglia più impegno che nel fare tesi compilative. In alcune facoltà ci sono delle fasce di voto massimo che dipendono dal voto di partenza al momento della discussione. Il voto finale si ottiene sommando il punteggio della tesi alla media espressa in centodecimi. Esempio: A = Media dei voti di tutti gli esami sostenuti: 28,5 (somma di tutti i voti ottenuti diviso il numero degli esami sostenuti) B = Punteggio di partenza alla tesi: 104,5 (ottenuto dividendo "A" per 30 e moltiplicandolo per 110) C = Punti della Tesi: 6 (è il voto che la commissione vi assegna giudicando la bontà della vostra tesi, la qualità della vostra carriera scolastica ed ovviamente la vostra bravura nell'esporre la tesi nel giorno della discussione) D = Voto di Laurea: 110 (la commissione arrotonda sempre il risultato e può decidere se assegnare o meno la lode). (28,5/30*110) + 6 = 110 La ricerca bibliografica La ricerca bibliografica è un elemento importante che normalmente precede la composizione della tesi. Il più delle volte per ottenere una buona bibliografia è necessario passare le proprie giornate nei polverosi schedari delle maggiori biblioteche, o nelle cantine dei più avanzati centri di ricerca e poi selezionare tra una mole notevole di titoli quelli che più attengono all'argomento del lavoro che si sta preparando. Negli ultimi tempi gli studenti hanno iniziato a cercare direttamente su Internet autori e titoli, velocizzando molto i tempi e risparmiando energie. Che cosa possiamo aspettarci di trovare dalla Rete? Mai un media ha rivoluzionato così tanto i modi di lavorare delle persone! Con Internet puoi fare la tua Bibliografia direttamente e comodamente dalla poltrona di casa tua accedendo ai Cataloghi, alle Informazioni ed ai Sevizi delle più importanti biblioteche italiane. Un click di mouse e sei subito nel catalogo giusto: ICCU Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche http://www.iccu.sbn.it/bipolsbn.html Virtual Library Il mondo delle biblioteche e dei libri http://www.cilea.it/virtual_library/

AIB Associazione Italiana Biblioteche, con l'elenco delle biblioteche online ed offline in tutto il mondo. http://www.aib.it Liber Liber Associazione culturale senza fini di lucro. I testi sono scaricabili immediatamente. http://www.liberliber.it/home/index.htm Biblioteche italiane Elenco delle biblioteche italiane realizzato dal Politecnico di Torino http://wwwbiblio.polito.it/it/documentazione/biblioit.html Cosa è un OPAC? L'acronimo OPAC sta per ONLINE PUBLIC ACCESS CATALOG. Si tratta di cataloghi che raccolgono ed archiviano i titoli e i dati dei materiali presenti presso tantissime biblioteche in tutto il Mondo secondo un criterio di schedatura standard che permette di effettuare ricerche in diverse modalità (per autore, argomento, titolo, localizzazione, ecc.). Gli OPAC contengono l'equivalente dei cartoncini compilati a mano o a macchina presso le biblioteche tradizionali. Insomma i siti giusti dove partire per la propria bibliografia.