La direttiva fa salve, inoltre, le modalità con cui gli Stati membri organizzano i propri sistemi in materia di previdenza sociale.

Documenti analoghi
IL PIANO DI INVESTIMENTI PER L'EUROPA IL PIANO JUNCKER. Francesco Laera, Commissione Europea, Rappresentanza a Milano. 1 #InvestEU.

IL PIANO JUNCKER A DUE ANNI DALLA NASCITA

IL PIANO JUNCKER A DUE ANNI DALLA NASCITA

IL PIANO JUNCKER A DUE ANNI DALLA NASCITA

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 5 luglio 2017 (OR. en)

La Consob. Cosa fa la consob

Fondi europei per i liberi professionisti

D E L E G A Z I O N E D I B R U X E L L E S LA NUOVA STRATEGIA EUROPEA PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI

PROGRAMMA INTERREGIONALE EUROPE

Fondi e finanziamenti

FORMAZIONE EUROPEA E INTERNAZIONALE. La cooperazione amministrativa in Europa

CO.SME Programmazione

AGENZIE DI RATING E COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DELLE ASSOCIAZIONI DI

13922/15 cap/gl/s 1 DGG 1B

LA POLITICA COMUNE DELLA PESCA

L IMPORTANZA DI ESSERE EUROPA 28 STATI, UNA REALTÀ

GLI STRUMENTI DEL DIRITTO EUROPEO ED INTERNAZIONALE DI FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA: INQUADRAMENTO GENERALE E PROFILI DI CRITICITÀ

Politiche giovanili e Piani Locali Giovani

Scheda n. 1 PERCHÉ L UE HA BISOGNO DI UN PIANO DI INVESTIMENTI?

C U L T U R A F I N A N Z I A R I A B A I L I N S E L O S A I T I S A L V I M A U R I Z I O M A P E L L I. I T

EUROPA l nuovi Programmi Europei Periodo di Programmazione Pistoia 6 marzo 2014

PROGRAMMA. Due quesiti a scelta tra otto proposti dalla Commissione (due per ciascuna materia) tra le seguenti materie:

I s t i t u t o G r a n d i I n f r a s t r u t t u r e APPALTI &CONCESSIONI. Europa e Regioni

PROTOCOLLO D INTESA per la legalità ambientale. tra Unioncamere. Unione Italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura

Investimenti a favore della crescita e dell occupazione FESR Contesto programmatico

(Atti legislativi) DECISIONI

visto il trattato sul funzionamento dell'unione europea, in particolare l'articolo 209, paragrafo 1, e l'articolo 212, paragrafo 2,

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE

IL RATING DI LEGALITA

REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

Direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni ambientali, Energia

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 22/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 85

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione

Verso una Strategia nazionale per il Consumo e Produzione Sostenibili (SCP)

Il piano di investimenti per l'europa Bologna, 12 Maggio 2017

Convegno L EUROPA ABBRACCIA L AFRICA / 5

Fondi pensione e casse professionali: stato dell arte e prospettive

Programma di cooperazione territoriale europea Grecia Italia ETCP Greece-Italy Cooperazione transfrontaliera

SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA

Strategia di comunicazione Programmazione FSE

Area evoluzione della professione e estero. Maurizio Bufi Presidente ANASF

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITÀ

Associazione XBRL Italia

La struttura nazionale di coordinamento antifrode

Politica europea del turismo

COS E LA STRATEGIA UE 2020

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA. LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA

L'UE, la green economy e la circular economy

NOTIZIE DALL'EUROPA CUP Newsletter - Settembre 2016

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 30/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 61

Regione Lombardia e l Europa Quadro istituzionale e Trattato di Lisbona. Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

BANKPEDIA. Abstract. Nell ambito del processo di rafforzamento dell integrazione economica, finanziaria e fiscale dell Unione Europea,

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA

REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

POLITICHE ATTIVE DI SOSTEGNO AL SISTEMA REGIONALE DEI CONFIDI.

INDICE SOMMARIO COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA PARTE I DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI PARTE II ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA

Indice. pag. xiii. Presentazione della terza edizione, di Roberto Ruozi » 1» 1» 4

MATERA - 19 LUGLIO 2016

II.3 LA BANCA D ITALIA

L 84/42 Gazzetta ufficiale dell Unione europea

C.T.R.H. Centro Territoriale Risorse per l integrazione scolastica delle persone in situazione di Handicap REGOLAMENTO

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DOCUMENTO PROGRAMMATICO

a cura di Cristina Gariglio

I finanziamenti dell'unione Europea

GRUPPO TECNICO Finanza per la Crescita e Relazione Banca Impresa. Programma di attività per il biennio

IL PROGETTO AGRISVILUPPO A SUPPORTO DELLE FILIERE AGRICOLE ITALIANE

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Il quadro istituzionale (4)

I NUMERI DI RIFERIMENTO DEI CONFIDI ITALIANI

Lisbona: Consiglio europeo marzo 2000

Interventi a sostegno del comparto turistico: le novità del sistema agevolativo regionale

Profilo professionale 1: Esperto Senior nella strutturazione di database per l analisi dell azione dei confidi

Informativa al Pubblico Ai sensi delle disposizioni di vigilanza prudenziale sulle Banche

Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73

COSME. Regione Siciliana Bruxelles, 11/06/2014

Legge federale sulla ricerca

sulla valutazione del merito creditizio

ORIENTAMENTI SU TEST, VERIFICHE O ESERCIZI CHE POSSONO PORTARE A MISURE DI SOSTEGNO ABE/GL/2014/ settembre 2014

PON GAT Asse I Obiettivo Operativo I.4

LA RETE GIUDIZIARIA EUROPEA IN MATERIA CIVILE E COMMERCIALE

Agenzia per la coesione territoriale

PROTOCOLLO DI INTESA TRA L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI E L AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

LE AZIONI PER PROMUOVERE L EFFICIENZA ENERGETICA

RACCOMANDAZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO 1

Progetti europei nella Regione Marche per la tutela del mare e delle sue risorse. Il Progetto NEMO Programma MED

Programma di Cooperazione transnazionale Adriatico-Ionio (ADRION)

Europa 2020 Impegni e Sfide dei Governi

NEWSLETTER. anno 4 / newsletter 18/2017 Aggiornata al

(Atti non legislativi) REGOLAMENTI

2. Organizzazione e compiti del SEAE

Delibera della Giunta Regionale n. 39 del 02/02/2016

IL PIANO JUNCKER A DUE ANNI DALLA NASCITA

DECISIONE DELLA COMMISSIONE. del che istituisce un Comitato consultivo indipendente europeo per le finanze pubbliche

Lezione 11 Banche centrali e politica monetaria

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE in qualità di Presidente del Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio

Indice generale. A Le questioni in corso e le linee di indirizzo. Il contesto istituzionale ed economico. L attività di vigilanza e l enforcement

PILASTRI DELLA POLITICA

Transcript:

Analogamente, la presente direttiva fa salva la possibilità per le autorità pubbliche di decidere se, come e in che misura, desiderano espletare funzioni pubbliche autonomamente in conformità dell articolo 14 TFUE e del protocollo n. 26. La direttiva fa salve, inoltre, le modalità con cui gli Stati membri organizzano i propri sistemi in materia di previdenza sociale. I servizi non economici d interesse generale non rientrano nell ambito di applicazione della direttiva. L applicazione della direttiva è soggetta all articolo 346 TFUE 8. Si segnala, infine, che le tre direttive dovranno essere recepite negli ordinamenti nazionali entro il 18 aprile 2016. Per consultare le tre direttive, si rinvia al sito: http://eur-lex.europa.eu/legal-content/it/txt/?uri=oj:l:2014:094:toc 8 Le disposizioni dei trattati non ostano alle norme seguenti: a) Nessuno Stato membro è tenuto a fornire informazioni la cui divulgazione sia dallo stesso considerata contraria agli interessi essenziali della propria sicurezza; b) Ogni Stato membro può adottare le misure che ritenga necessarie alla tutela degli interessi essenziali della propria sicurezza e che si riferiscano alla produzione o al commercio di armi, munizioni e materiale bellico; tali misure non devono alterare le condizioni di concorrenza nel mercato interno per quanto riguarda i prodotti che non siano destinati a fini specificamente militari. 10

La Comunicazione sul finanziamento a lungo termine dell Unione europea Per fare un uso migliore dei fondi pubblici e massimizzare l'impatto degli investimenti produttivi sulla crescita e sulla creazione di posti di lavoro è necessario creare sinergie e agevolare l'accesso ai finanziamenti per il rinnovo delle infrastrutture fondamentali. Sia i bilanci nazionali e dell'ue, sia le banche di promozione e le agenzie di credito alle esportazioni sono chiamate a svolgere un ruolo chiave Per aiutare le PMI a ottenere le risorse necessarie per investire e svilupparsi è necessario inoltre promuovere una cartolarizzazione di qualità per facilitare l'accesso al finanziamento sui mercati dei capitali. Partendo da questi presupposti, la Commissione europea ha adottato in data 27/3/2014 una Comunicazione 9 all interno della quale traccia un pacchetto di misure serie di misure specifiche che l'unione europea è suscettibile di adottare per promuovere il finanziamento a lungo termine. Più nel dettaglio, la Comunicazione dell Esecutivo UE 10 enuclea 6 azioni prioritarie da intraprendere per stimolare nuove modalità di finanziamento e ridurre la dipendenza delle PMI dalle banche. Due di queste azioni (una proposta di revisione delle norme sui fondi pensionistici aziendali e professionali e una Comunicazione sul crowdfunding) sono state presentate simultaneamente alla Comunicazione. Nello specifico, le 6 azioni prioritarie mirano a: 1. Mobilitare fonti private di finanziamento a lungo termine: tra le azioni previste vi sono la finalizzazione dei dettagli del quadro prudenziale per banche e imprese di assicurazione che sostengono i finanziamenti a lungo termine all'economia reale, una maggiore mobilitazione di risparmi pensionistici personali e la valutazione delle modalità per incoraggiare maggiori flussi transfrontalieri di risparmio e i meriti di eventuali conti di risparmio UE. In tale contesto, s inserisce proposta di revisione delle norme sui fondi pensionistici aziendali e professionali 11 (revisione della direttiva 2003/41/CE relativa alle attività e alla vigilanza degli enti pensionistici aziendali o professionali (direttiva IORP) a sostegno dell'ulteriore sviluppo di un importante tipo d investitore a lungo termine nell'unione europea - COM (2014) 167 del 27/3/2014. La proposta si prefigge tre obiettivi principali: - Garantire a coloro i quali aderiscono ad uno schema pensionistico un adeguata protezione contro i rischi; - Cogliere appieno i benefici del mercato unico delle pensioni aziendali o professionali eliminando gli ostacoli alla fornitura transfrontaliera di servizi; - Rafforzare la capacità dei fondi pensionistici aziendali o professionali di investire in attività finanziarie con un profilo economico a lungo termine e quindi sostenere il finanziamento della crescita nell'economia reale. 9 COM (2014) 168 del 27/3/2014. 10 La Comunicazione si basa sulle indicazioni pervenute dalla consultazione lanciata dal Libro verde sul finanziamento a lungo termine dell'economia europea pubblicato nel marzo 2013 - COM (2013) 150 del 25/3/2013 - nonché e sulle discussioni avvenute in vari consessi internazionali, come il G20 e l'ocse. 11 http://ec.europa.eu/internal_market/pensions/docs/directive/140327_proposal_fr.pdf#maincontentsec1 http://ec.europa.eu/internal_market/pensions/docs/directive/140327_proposal-annexes_fr.pdf#maincontentsec1 11

2. Migliorare l uso dei finanziamenti pubblici: favorire le attività delle banche nazionali di promozione (istituzioni finanziarie create dai governi, che forniscono finanziamenti a scopo di sviluppo economico) e promuovere una migliore collaborazione tra sistemi di credito all'esportazione nazionali esistenti (istituzioni che fungono da intermediari tra i governi nazionali e gli esportatori per concedere finanziamento delle esportazioni). Entrambi i tipi d istituzioni svolgono un ruolo importante per il finanziamento a lungo termine. 3. Sviluppare i mercati dei capitali europei: facilitare l'accesso delle PMI ai mercati del capitale e a fondi comuni d investimento più ampi creando un mercato secondario liquido e trasparente per le obbligazioni societarie, rivitalizzando i mercati della cartolarizzazione - tenendo in debito conto i rischi e il carattere eterogeneo di tali prodotti - e migliorando le condizioni esistenti a livello di UE per obbligazioni garantite e collocamento privato. 4. 4. Migliorare l'accesso delle PMI ai finanziamenti: tra le azioni indicate nella Comunicazione, vi sono il miglioramento delle informazioni in materia di credito alle PMI, il riavvio del dialogo tra banche e PMI e la valutazione delle migliori pratiche per aiutare le PMI ad accedere ai mercati dei capitali. La sensibilizzazione e l'informazione sui progetti sono tra gli elementi chiave delle azioni prospettate nella Comunicazione sul crowdfunding 12 - COM (2014) 172 del 27/3/2014 - che propone di: - Promuovere le migliori pratiche del settore, aumentare la consapevolezza e facilitare lo sviluppo di un marchio di qualità; - Seguire da vicino lo sviluppo dei mercati di crowdfunding e dei quadri giuridici nazionali; - Valutare su base regolare la necessità di ulteriori azioni a livello di UE, compresa l'azione legislativa. Lo scopo è individuare le questioni che dovranno essere affrontate per sostenere la crescita del finanziamento collettivo. 5. Attirare finanziamenti privati per le infrastrutture per realizzare gli obiettivi di Europa 2020: aumentare la disponibilità d informazioni sui progetti d investimento in infrastrutture e migliorare le statistiche sul credito per quanto riguarda i prestiti per infrastrutture. 6. Migliorare il quadro complessivo del finanziamento sostenibile: migliorare il sistema di corporate governance per il finanziamento a lungo termine, ad esempio per quanto riguarda la partecipazione dell'azionariato (la proposta di revisione della direttiva sui diritti degli azionisti dovrebbe essere adottata a breve), l'azionariato dei dipendenti, l'informativa sul governo societario e le questioni di carattere ambientale, sociale e di governance. 12 http://ec.europa.eu/internal_market/finances/docs/crowdfunding/140327-communication_fr.pdf#140327 12

Contesto La crisi economica e finanziaria ha inciso negativamente sulla capacità del settore finanziario di convogliare finanziamenti verso l'economia reale, in particolare per quanto riguarda gli investimenti a lungo termine. L'Europa ha sempre fatto ampio affidamento sulle banche per finanziare l'economia reale: due terzi dei finanziamenti provengono, infatti, dalle banche, rispetto ad un terzo negli Stati Uniti. Se le banche riducono il proprio livello di leva finanziaria, praticando il cosiddetto deleveraging, la disponibilità di finanziamenti diminuisce per tutti i settori dell'economia: ad esempio, meno di un terzo delle PMI olandesi e greche e solo circa la metà delle PMI italiane e spagnole hanno ottenuto per intero i crediti che avevano richiesto nel 2013. In tal senso appare evidente la necessità di intervenire per ripristinare condizioni favorevoli per gli investimenti e la crescita sostenibile: questo significa tra l'altro trovare nuovi modi per indirizzare fondi verso gli investimenti a lungo termine. Per consultare il testo della Comunicazione UE, si rinvia al sito: http://ec.europa.eu/internal_market/finances/docs/financing-growth/long-term/140327- communication_en.pdf Per maggiori approfondimenti sull argomento, si rinvia al sito: http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/barnier/headlines/news/2014/03/20140327_fr.htm 13

Il programma europeo per i consumatori 2014/2020 Con una dotazione complessiva di quasi 200 milioni di, il programma europeo per i consumatori 2014/2020 13 ha preso ufficialmente il via il 20/3/2014 con la pubblicazione nella GUUE del suo regolamento istitutivo. Il nuovo programme si prefigge un duplice obiettivo: da un lato, offrire maggiore sicurezza migliorando i controlli sui prodotti con una sorveglianza dei mercati estesa a tutta l Unione, e, dall altro, rafforzare la tutela dei diritti dei consumatori attraverso una migliore informazione e educazione. Più nel dettaglio, il programma concentra i propri interventi lungo i seguenti quattro assi: 1. Sicurezza L asse riguarda il rafforzamento e il miglioramento della sicurezza dei prodotti mediante un efficace sorveglianza del mercato in tutta l UE. Il conseguimento di tale obiettivo sarà misurato sulla base dell attività e dell efficacia del sistema di allerta rapida per i prodotti di consumo pericolosi (RAPEX). Le azioni Consulenza scientifica e analisi dei rischi in relazione alla salute e alla sicurezza dei consumatori in merito ai prodotti non alimentari e ai servizi, compreso il sostegno per i compiti attribuiti ai comitati scientifici indipendenti istituiti con la decisione 2008/721/CE della Commissione; Coordinamento della sorveglianza del mercato e delle attività di tutela in materia di sicurezza dei prodotti con riferimento alla direttiva 2001/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio) e iniziative volte a migliorare la sicurezza dei servizi ai consumatori; Gestione e ulteriore sviluppo di basi di dati sui prodotti cosmetici; 2. Informazione e educazione dei consumatori/sostegno alle organizzazioni dei consumatori L asse mira al miglioramento dell educazione e dell informazione dei consumatori circa i loro diritti, nonché alla promozione d interventi a sostegno delle organizzazioni dei consumatori - con particolare attenzione alle esigenze specifiche dei consumatori più vulnerabili. Le azioni Costituzione di prove e miglioramento della loro accessibilità per l elaborazione delle politiche in settori d interesse per i consumatori, per la definizione di una regolamentazione ben concepita e mirata, e per l individuazione di eventuali anomalie nel funzionamento del mercato o di un evoluzione delle esigenze dei consumatori che forniscono una base per lo sviluppo della politica dei consumatori, per l individuazione dei settori più problematici per i consumatori e per l integrazione degli interessi dei consumatori nelle altre politiche UE; 13 Regolamento (UE) n. 254/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, relativo a un programma pluriennale per la tutela dei consumatori per il periodo 2014-2020 e che abroga la decisione n. 1926/2006/CE - GUUE L 84 del 20 marzo 2014. 14