COMUNE DI CALTANISSETTA A.R.O. DI CALTANISSETTA S.R.R. CALTANISSETTA PROVINCIA NORD Piano di Intervento ex art. 5, comma 2 ter, della L.R. Sicilia n. 09/2010 4. Analisi del Fabbisogno Infrastrutturale Progetti Preliminari 4.R.5 Prime disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza Caltanissetta, Il RUP Ing. S. Lanzafame Il Gruppo di Progettazione Geom. M. Gioè Geom. V. Ricotta Il Consulente Ing. G. Scontrino
INDICE PREMESSA... 3 1. DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2. REDAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO... 5 3. LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 8 Rev. 2 Pagina 2 di 13
PREMESSA Il Piano di Sicurezza e Coordinamento dovrà essere redatto in conformità a quanto previsto dall art. 100 del d.lgs. 81/2008 e s.m.i. I Piani di Sicurezza e Coordinamento sono documenti complementari al progetto esecutivo che prevedono l organizzazione delle lavorazioni atta a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. La loro redazione comporterà con riferimento alle varie tipologie di lavorazioni, l individuazione, l analisi e la valutazione e i rischi intrinseci al particolare procedimento di lavorazione. 1. DESCRIZIONE DELL OPERA I progetti preliminari per la realizzazione delle opere in oggetto e le linee guida dell intervento possono essere sintetizzate come di seguito. Trattasi di lavori di nuova realizzazione di sette isole ecologiche urbane, intese come punti di accentramento e di raccolta di prossimità a servizio delle utenze domestiche e non domestiche. I lavori riguarderanno la costituzione dei seguenti manufatti: Edificio Centro del Riciclo, presso il quale sarà garantito il ricovero degli addetti, l accoglienza degli utenti, la loro identificazione e pesatura del rifiuto conferito. Rev. 2 Pagina 3 di 13
Tettoie di protezione del percorso di conferimento dei rifiuti. impianto di illuminazione, di tlc, di videosorveglianza; allacci all impianto idrico e fognario, nonché all approvvigionamento energetico. Al fine della realizzazione dei nuovi centri, i lavori possono così sommariamente descriversi: Modellazione delle aree; Realizzazione manufatti di contenimento, prefabbricati e non; Edificio civile, anche prefabbricato, destinato a Centro del Riciclo; Tettoie di ricovero degli utenti; Sistema di smaltimento delle acque; Impianto di illuminazione; Sistemazione delle aree (pavimentazione, raccolta delle acque, recinzione e controllo accessi, etc.) Le fasi di realizzazione dovranno susseguirsi tenendo debitamente conto delle aree a disposizione per l accatastamento dei materiali di cantiere. Tutti i cantieri saranno accessibili dalle attuali vie di accesso. Rev. 2 Pagina 4 di 13
2. REDAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO I rispettivi Piani di Sicurezza e Coordinamento saranno costituiti da: - Relazione tecnica; - Individuazione delle fasi del procedimento attuativo; - Valutazione dei rischi in rapporto alla morfologia del sito; - Pianificazione e programmazione delle lavorazioni. Relazione tecnica La relazione tecnica contiene le coordinate e la descrizione dell intervento e tutte le notizie utili alla definizione dell esecuzione dell opera. Individuazione delle fasi del procedimento attuativo Il Piano di Sicurezza e Coordinamento dovrà contenere l individuazione delle fasi del procedimento attuativo mediante individuazioni delle caratteristiche delle attività lavorative con la specificazione di quelle critiche e la stima della durata delle lavorazioni. Valutazione dei rischi in rapporto alla morfologia del sito L analisi dei rischi legata alle fasi di lavoro che si prevede siano applicate in cantiere, costituisce un aspetto fondamentale del Piano, pertanto si procederà alla definizione delle necessarie azioni da intraprendere nelle lavorazioni. A tal fine, il Piano di Sicurezza e Coordinamento, prevederà in modo particolareggiato l organizzazione ed i sistemi propri della produzione ed esecuzione dell opera con le relative modalità Rev. 2 Pagina 5 di 13
operative. Il Piano di Sicurezza e Coordinamento riporterà una dettagliata analisi di tutti i settori lavorativi che si svolgeranno per la realizzazione dell opera nel suo complesso, con esame dei processi di costruzione (settori operativi) e di esecuzione (operativi elementari). A valle del processo d individuazione delle fasi lavorative, saranno evidenziati i rischi prevedibili e/o all impiego di sostanze pericolose e, quindi, le misure di prevenzione da adottare per il mantenimento delle condizioni di sicurezza in cantiere. L obiettivo della valutazione dei rischi, è di consentire al datore di lavoro di prendere tutti i provvedimenti necessari per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori, sulla base dell individuazione dei possibili rischi. Pianificazione e programmazione delle lavorazioni Verrà redatto il programma dei lavori (Diagramma di Gant) al fine di definire gli archi temporali di ciascuna fase di lavoro e, quindi, le contemporaneità tra le fasi in modo da individuare le necessarie azioni di coordinamento tenendo presente la possibilità che alcune fasi di lavoro possono essere svolte da imprese diverse. Si procederà inoltre alla valutazione dei seguenti Elementi Generali del Piano: 1. Modalità da seguire per la recinzione del cantiere; 2. Impianti elettrico, dell acqua, del gas. ; 3. Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; 4. Misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento negli scavi; 5. Misure generali di protezione contro il rischio di caduta dall alto; 6. Disposizioni relative alla consultazione dei rappresentanti per la sicurezza; Rev. 2 Pagina 6 di 13
7. Disposizioni per il coordinamento dei Piani Operativi con il Piano di sicurezza. A corredo del Piano di Sicurezza e Coordinamento si redigerà il Fascicolo con le Caratteristiche dell opera, eventualmente corredato dal Fascicolo della Manutenzione. Il Piano potrà anche contenere la Valutazione del Rumore, ovvero del Livello di esposizione personale al rumore di un lavoratore o di un gruppo di lavoratori omogenei (Lep) L ultima fase del Piano sarà costituita dalla Stima dei Costi della sicurezza, che vanno previsti per tutta la durata delle lavorazioni e sono costituti dai costi: a) degli apprestamenti previsti nel PSC; b) delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti; c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi; d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva; e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza; f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti; g) delle misure di coordinamento relative all uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. Rev. 2 Pagina 7 di 13
3. LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Nella stesura di tutti i piani e dei documenti della sicurezza, nonché nella gestione operativa di tutte le fasi di lavoro, dovranno essere osservate tutte le norme, direttive e circolari in materia vigenti all epoca, ed in particolare quelle contenuto nel seguente elenco non esaustivo: Legge 12/2/1955 n. 51 - Delega al potere esecutivo ad emanare norme generali e speciali in materia di prevenzione degli infortuni e di igiene del lavoro. D.P.R. 27/4/1955 n. 547 - Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. D.P.R. 7/1/1956 n. 164 - Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni. D.P.R. 19/3/1956 n. 302 - Norme prevenzione degli infortuni sul lavoro integrative di quelle generali emanate con D.P.R. 27/4/1955 n. 547. D.P.R. 19/3/1956 n. 303 - Norme generali per l'igiene del lavoro. D.P.R. 20/3/1956 n. 320 - Norme per la prevenzione degli infortuni e l'igiene del lavoro in sotterraneo. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 2/5/1957 n. 515 - Norme di prevenzione infortuni sul lavoro. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 3/7/1957 n. 518 - Definizione di alta e bassa tensione. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 12/3/1958 n. 526 - Norme di prevenzione infortuni e igiene del lavoro. Quesiti. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 9/6/1958 n. 530 - Scale fisse a pioli. D.M. 28/7/1958 - Presidi chirurgici e farmaceutici aziendali. D.M. 12/9/1958 - Istituzione del registro degli infortuni. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 29/9/1958 n. 534 - Registro infortuni. Rev. 2 Pagina 8 di 13
Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 9/10/1958 n. 535 - Norme di prevenzione infortuni e igiene del lavoro. Quesiti. D.M. 22/12/1958 - Luoghi di lavoro per i quali sono prescritte le particolari norme di cui agli articoli 329 e 331 del D.P.R. 27/4/1955 n. 547. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 3/2/1959 n. 537 - Registro infortuni. Quesiti. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 4/3/1959 n. 538 - Determinazione dei luoghi di lavoro dove esistono pericoli di esplosone e incendio. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 24/4/1959 n. 540 - Registro infortuni. D.P.R. 26/5/1959 n. 689 - Determinazione delle aziende e lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione incendi, al controllo del comando del corpo dei vigili del fuoco. D.M. 12/9/1959 - Attribuzione dei compiti e determinazione delle modalità e delle documentazioni relative all'esercizio delle verifiche e dei controlli previsti dalle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro. D.M. 9/8/1960 - Modalità per l'effettuazione delle prove di carico relative alla prima verifica delle gru. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 15/4/1961 n. 555 - Prevenzione infortuni. Protezione contro le scariche atmosferiche. Coordinamento dei compiti dei Comandi dei Vigili del Fuoco e degli Ispettorati del lavoro. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 17/8/1961 n. 559 - Prevenzione infortuni. Colorazione tubazioni, canalizzazioni e relative apparecchiature. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 1/7/1974 n. 224 - Norme di buona tecnica. D.M. 16/2/1982 - Modificazioni del Decreto Ministeriale 27/9/1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 24/2/1982 n. 24 - Ponteggi Rev. 2 Pagina 9 di 13
metallici realizzati con elementi componibili. D.P.R. 8/6/1982 n. 524 - Attuazione della direttiva 77/576/CEE per il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri in materia di segnaletica e di sicurezza sul posto di lavoro e della direttiva 79/640/CEE che modifica gli allegati alla direttiva suddetta. D.M. 28/11/1987 n. 588 - Attuazione delle direttive CEE n. 79/113, n. 81/1051, n. 85/405, n. 84/533, 85/406, n. 84/534, n. 84/535, n. 85/407, n. 84/536, 85/408, n. 84/537 e n. 85/409 relative al metodo di misura del rumore, nonché al livello sonoro o di potenza acustica di motocompressori, gru a torre, gruppi elettrogeni di saldatura, gruppi elettrogeni e martelli demolitori azionati a mano, utilizzati per compere lavori nei cantieri edili e di ingegneria civile. D.M. 28/11/1987 n. 59 - Attuazione della direttiva CEE 84/532, relativa alle attrezzature e macchine per cantieri edili. D.M. 28/11/1987 n. 586 - Attuazione della direttiva CEE n. 84/528 relativa agli apparecchi di sollevamento e di movimentazione e loro elementi costruttivi. D.M. 6/10/1988 n. 451 - Deroghe alla normativa in vigore relativamente ai ponteggi di servizio a piani di lavoro autosollevanti. D.P.C.M. 1/3/1991 - Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno. D.L. 19/9/1994 n. 626 - Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Legge 2/6/1995 n. 216 - Conversione in Legge con modificazioni e integrazioni, del Decreto Legge 3/4/1995, n. 101, concernente norme urgenti in materia di lavoro pubblici. D.M. 9/6/1995 - Disciplinare tecnico sulle prescrizioni relative ad indumenti e dispositivi autonomi per rendere visibili a distanza il personale impegnato su strada in condizioni di scarsa visibilità. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 7/8/1995 n. 102/95 - D.Lgs. 19/9/1994 n. 626 prime direttive per l'applicazione. Rev. 2 Pagina 10 di 13
D.L. 19/3/1996 n. 242 - Modifiche ed integrazioni al D.Lgs. 19/9/1994, n. 626, recante attuazione di direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. D.L. 14/8/1996 n. 493 - Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro. D.Lgs 14/8/1996 n. 494 - Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei mobili. D.M. 5/12/1996 - Procedure standardizzate per gli adempimenti documentali ai sensi dell'articolo 4, comma 9, del decreto legislativo 19/9/1994, n. 626, modificato e integrato dal decreto legislativo 19/3/1996, n. 242. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 20/12/1996 n. 172 - Ulteriori indicazioni in ordine all'applicazione del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626, come modificato dal D.Lgs. 10/3/1996 n. 242. D.Lgs 2/1/1997 n. 10 - Attuazione delle direttive 93/68/CEE, 93/95/CEE e 93/58/CE relative ai dispositivi di protezione individuale. D.M. 16/1/1997 - Individuazione dei contenuti minimi della formazione dei lavoratori, dei rappresentanti per la sicurezza e dei datori di lavoro che possono svolgere direttamente i compiti propri del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. D.M. 17/1/1997 - Elenco di norme armonizzate concernente l'attuazione della direttiva 89/686/CEE relativa ai dispositivi di protezione individuale. Circolare 5/3/1997 n. 28 - Decreto Legislativo 19/9/1994, n. 626, e successive modifiche - Direttive applicative. Circolare 18/3/1997 n. 41/97 - D.Lgs. 14/8/1996 n. 494 concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili: prime direttive per l'applicazione. Circolare del Ministero del lavoro e della previdenza sociale 30/5/1997 n. 73 - Ulteriori chiarimenti interpretati dal D. Lgs. 494/96 e del D. Lgs. 626/94. Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 - Criteri generali di sicurezza antincendio e per la Rev. 2 Pagina 11 di 13
gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro. Circolare del Ministero del lavoro e previdenza sociale 15/3/1998 - Ulteriori chiarimenti interpretativi del D. Lgs. 494/96 e del D. Lgs. 626/94. D. Lgs. 15/11/1999 n. 528/99 - Modifiche e integrazioni al D.Lgs. 14 agosto 1996 n. 494 recante attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute nei cantieri temporanei mobili. Regolamento di attuazione Legge Merloni, n. 554 del 21/12/1999 - Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di Lavori Pubblici, ai sensi dell'articolo 3 della legge 11 febbraio 1994 n 109 e successive modificazioni e integrazioni. Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n. 145 del 19/04/2000 - Regolamento recante il capitolato generale di appalto dei lavori pubblici, ai sensi dell'art. 3, comma 5, della legge n. 109 del 11/02/1994, e sue successive modificazioni. Decreto del Presidente della Repubblica n. 462 del 22/10/2001 - Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi. Decreto Legislativo n 195 del 23/06/2003 - Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, per l'individuazione delle capacita' e dei requisiti professionali richiesti agli addetti ed ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione dei lavoratori, a norma dell'articolo 21 della legge 1 marzo 2002, n. 39. D.P.R. n 222 del 03/07/2003 - Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, in attuazione dell'articolo 31, comma 1, della legge 11 febbraio 1994, n. 109. Decreto Legislativo n 235 del 08/07/2003 - Attuazione della direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori. D.M. n 388 del 15/07/2003 - Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, Rev. 2 Pagina 12 di 13
in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni. Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14/07/2004, n. 848 - Certificazione di regolarità contributiva - art. 86, comma 10 del D.Lgs. 276/2003 - dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell'articolo 46 del D.P.R. 445/2000 - nota ANCE n 245/S.99/V del 30 giugno 2004. Decreto Legislativo n 187 del 19 agosto 2005 - Attuazione della direttiva 2002/44/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche D.Lgs. n 195 del 10.04.2006 - Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore). Legge 3 agosto 2007, n. 123 - Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia. DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Rev. 2 Pagina 13 di 13