Ambienti marini - circalitorale

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Ambienti marini - circalitorale MC n profondità, al di là dei limiti dell infralitorale, il piano circalitorale inizia normalmente con una fascia più o meno estesa di fondi detritici e detritico-fangosi pertinenti alle unità MC3 e MC2 rispettivamente. Tali sono ad esempio i rapporti di contiguità che si manifestano lungo la costiera triestina al largo dei prati a Cymodocea. Lungo le coste alluvionali della parte settentrionale del Golfo, dove all aumento della profondità si assiste ad un graduale passaggio dalle sabbie ai fanghi, il circalitorale presenta immediatamente la biocenosi dei fanghi terrigeni costieri (MC). Lungo queste stesse coste, in corrispondenza alle sabbie relitte che contrassegnano il tracciato delle Trezze, la biocenosi dei fondali detritici (MC3) assume una maggiore estensione embricandosi spesso con la biocenosi delle sabbie grossolane soggette a correnti di fondo (MC4) chiamata anche biocenosi delle Sabbie ad Anfiosso (Branchiostoma lanceolatum). n limitati areali, in prossimità dei prati a Cymodocea più esposti ad onde e/o correnti, questa unità è però presente anche lungo la costiera triestina tra Barcola e Sistiana. n un ambiente ad elevata variabilità ed accentuata sedimentazione come quello del Golfo di Trieste, al climax circalitorale, rappresentato dalla biocenosi coralligena (MC5), vengono lasciate poche opportunità di espressione. Ciononostante, anche se in modo larvato e meno appariscente che in bacini francamente mediterranei, questo, peraltro poco studiato proprio per questa condizione, è probabilmente più frequente di quanto non si pensi. sso si esprime ad esempio lungo le massicciate esterne delle dighe che chiudono la Baia di Muggia, probabilmente in piccole enclaves tra le strutture artificiali del Dosso di S. Croce sui cui substrati è stata a più riprese raccolta una sua specie caratteristica (Lumbrinereis coccinea) e, certamente in modo più evoluto, compare sugli affioramenti rocciosi delle Trezze. Vista la difficoltà che i sistemi di popolamenti infralitorali e circalitorali incontrano nella loro evoluzione verso i rispettivi climax, M2 (Prateria di Posidonia) e MC5 (Coralligeno), sarebbe opportuno che tali formazioni, ove presenti, venissero studiate e monitorate, quali sentinelle delle condizioni complessive delle acque marine regionali, dal potere descrittivo e predittivo enormemente superiore a quello delle pur numerose, talvolta ridondanti analisi chimiche e fisiche, quasi mai ricondotte ad indicazioni di sintesi capaci di indirizzare la programmazione territoriale. 89

MC Biocenosi dei fanghi terrigeni costieri Sistema Formazione MC MCM Ambienti marini-circalitorale Biocenosi di substrato mobile Sintassonomia VTC - Peres et Picard 964 = Natura 2000 Biotopes unis A4.34 - Biocenosi in fanghi costieri di origine terrestre = Stazione di riferimento Peliti prospicenti la baia di Muggia; peliti isontine e tilaventine. Regione biogeografica S P C G U D A Labidoplax digitata Laonice cirrata Maldane glebifex Nephtys hystricis Sternaspis scutata Virgularia mirabilis cologia l substrato è costituito da fanghi fluidi scarsamente detritici a Sternaspis, presso le foci, e da fanghi vischiosi a lenta sedimentazione, posti più al largo, a Virgularia. Variabilità Nelle parti più profonde del Golfo di Trieste (22-25m), soggette ad ipossie ed anossie vengono eliminate specie come Sternaspis scutata ed altre caratteristiche, mentre Maldane glebifex mantiene pressoché inalterate le sue popolazioni. Note n fase resiliente la biocenosi si arricchisce di specie opportuniste a larga ripartizione ecologica come Corbula gibba. Rapporti seriali MC2, MC3 Rapporti catenali MC2, M 90

MC Biocenosi dei fanghi terrigeni costieri VALOR COLOGCO-AMBNTAL Normative Tutela Biogeografia Rarità -cologico Totale stimato 0 0 0 5 Parametri del valore ecologico totale Maturità Naturalità Div.strutt. 4 4 2 3 floristico faunistico 0 VALOR COMPLSSVO 2 SNSBLTA' COLOGCO-AMBNTAL Resilienza Vulnerabilità 2 floristica faunistica 0 0 SNSBLTA' COMPLSSVA 9

MC Biocenosi dei fanghi terrigeni costieri Rischio ecologico Alterazione degli equilibri idrodinamici Alterazione dello stato e della composizione chimica delle acque Alterazione dello stato e della composizione chimica del suolo missioni gassose effetto serra e aerosol di idrocarburi - Sigillazione e riduzione della copertura naturale del suolo - Danni diretti ed indiretti a flora e fauna locali mmissione di specie esotiche o geneticamente modificate - ncendio - Abbandono attività agro-silvo-pastorali - Alterazioni microclimatiche dell'ambiente ipogeo - nquinamento acustico - nquinamento luminoso - rilevanti Abra nitida Acanthocardia paucicostata unereis longissima Goniada maculata Labidoplax digitata Laonice cirrata Magelona alleni Maldane glebifex Nephtys hystricis Pectinaria belgica Petromyzon marinus (DH ) Poecilochaetus serpens Sternaspis scutata Thracia convexa Trachythyone tergestina Turritella communis Virgularia mirabilis Semelidae Cardiidae Nereididae Goniadidae Sinaptidae Spionidae Magelonidae Maldanidae Nephtyidae Pectinaridae Petromyzontidae Poecilochaetidae Sternapsidae Thraciidae Cucumaridae Turritellidae Virgulariidae 92

MC2 Biocenosi dei fondi detritici infangati Sistema Formazione MC MCM Ambienti marini-circalitorale Biocenosi di substrato mobile Sintassonomia D - Peres et Picard 964 = Natura 2000 Biotopes unis A4.28 - Biocenosi dei fondali detritici fangosi = Stazione di riferimento Zone ai margini delle peliti occupate dall' MC. Regione biogeografica S P C G U D A Aphrodita aculeata uclymene palermitana Ophyotrix quinquemaculata Pectinaria auricoma Tellina serrata cologia l biotopo è dato dai fanghi ricchi di detriti organogeni che fungono da transizione con fondi detritici o da sabbie costiere o residuali poste ai margini delle "Trezze". Variabilità l popolamento, spesso mal caratterizzato, si allarga o si contrae in funzione della carenza o dell' abbondanza di apporti continentali. Note ' oggetto di continue modificazioni in relazione a fattori edafici. La facies a Ophyotrix quinquemaculata segnala una condizione di equilibrio in condizioni di buona disponibilità di sospensioni organiche. Rapporti seriali MC, MC3 Rapporti catenali M 93

MC2 Biocenosi dei fondi detritici infangati VALOR COLOGCO-AMBNTAL Normative Tutela Biogeografia Rarità -cologico Totale stimato 0 0 2 5 Parametri del valore ecologico totale Maturità Naturalità Div.strutt. 4 4 2 3 floristico faunistico 0 0 VALOR COMPLSSVO SNSBLTA' COLOGCO-AMBNTAL Resilienza Vulnerabilità 2 2 floristica faunistica 0 0 SNSBLTA' COMPLSSVA 94

MC2 Biocenosi dei fondi detritici infangati Rischio ecologico Alterazione degli equilibri idrodinamici Alterazione dello stato e della composizione chimica delle acque Alterazione dello stato e della composizione chimica del suolo medio missioni gassose effetto serra e aerosol di idrocarburi - Sigillazione e riduzione della copertura naturale del suolo - Danni diretti ed indiretti a flora e fauna locali medio mmissione di specie esotiche o geneticamente modificate - ncendio - Abbandono attività agro-silvo-pastorali - Alterazioni microclimatiche dell'ambiente ipogeo - nquinamento acustico - nquinamento luminoso - rilevanti Aphrodita aculeata uclymene palermitana Ophyotrix quinquemaculata Pectinaria auricoma Tellina serrata Aphroditidae Maldanidae Ophiotricidae Pectinaridae Tellinidae 95

MC3 Biocenosi del detritico costiero Sistema Formazione MC MCM Ambienti marini-circalitorale Biocenosi di substrato mobile Sintassonomia DC - Peres et Picard 964 = Natura 2000 Biotopes unis A4.45 - Comunità su fondali costieri detritici = Stazione di riferimento Fondi sabbiosi a Melobesie libere tra le Trezze ed il limite delle acque territoriali. Regione biogeografica S P C G U D A Lithothamnion calcarerum Lithothamnion solutum Gibbula magus Ophiura albida Ophiura grubei Paguristes oculatus Pitar rudis Plagiocardium papillosum cologia l substrato a matrice prevalentemente sabbiosa, è ricco di detriti organogeni e di talli viventi e non viventi di Melobesie. Variabilità ' un'unità di popolamento molto stabile soggetta marginalmente all' attività di strascicanti. Note Nella sua migliore espressione è una delle biocenosi a maggiore diversità specifica. Rapporti seriali MC4, MC2, MC Rapporti catenali M, MC2, MC 96

MC3 Biocenosi del detritico costiero VALOR COLOGCO-AMBNTAL Normative Tutela Biogeografia Rarità -cologico Totale stimato 0 0 2 5 Parametri del valore ecologico totale Maturità Naturalità Div.strutt. 5 4 3 3 floristico faunistico 0 VALOR COMPLSSVO 2 SNSBLTA' COLOGCO-AMBNTAL Resilienza Vulnerabilità 2 2 floristica faunistica 0 0 SNSBLTA' COMPLSSVA 97

MC3 Biocenosi del detritico costiero Rischio ecologico Alterazione degli equilibri idrodinamici Alterazione dello stato e della composizione chimica delle acque Alterazione dello stato e della composizione chimica del suolo alto alto missioni gassose effetto serra e aerosol di idrocarburi - Sigillazione e riduzione della copertura naturale del suolo - Danni diretti ed indiretti a flora e fauna locali mmissione di specie esotiche o geneticamente modificate - ncendio - Abbandono attività agro-silvo-pastorali - Alterazioni microclimatiche dell'ambiente ipogeo - nquinamento acustico - nquinamento luminoso - rilevanti Lithophyllum frondosum Lithophyllum racemosum Lithothamnion calcarerum Lithothamnion solutum Corallinaceae Corallinaceae Corallinaceae Corallinaceae Abra prismatica Anapagurus laevis Gibbula magus Laetmonice hystrix Laevicardium oblungum Limea loscombei Modiolula phaseolina Ophiura albida Ophiura grubei Ophiura ophiura Paguristes oculatus Pecten jacobeus Pitar rudis Plagiocardium papillosum Psammobia fervensis Suberites domuncula Semelidae Paguridae Trochidae Aphroditidae Cardiidae Limidae Mytilidae Ophiolepidae Ophiolepidae Ophiolepidae Paguridae Pectinidae Veneridae Cardiide Psamobiidae Suberitidae 98

MC4 Biocenosi delle sabbie grossolane e delle ghiaie fini sotto l influenza delle correnti di fondo Sistema Formazione MC MCM Ambienti marini-circalitorale Biocenosi di substrato mobile Sintassonomia SGCF - Peres et Picard 964 = Natura 2000 Biotopes unis A4.32 - Comunità di Branchiostoma lanceolatum e molluschi bivalvi Veneroida in sabbie grossolane circalitorali miste a conchiglie > Stazione di riferimento Sabbie di piattaforma ricche di detriti organogeni provenienti dalle "Trezze". Regione biogeografica S P C G U D A Armandia polyophthalma Branchiostoma lanceolatum Donax variegatus Glycera gigantea cologia Lungo il percorso delle "Trezze" la presenza di Branchiostoma è sempre associata a contenuti di sabbie maggiori o uguali al 95%. l substrato di MC4 è perciò sempre sabbioso e ricco di tritume conchigliare. Variabilità La biocenosi non si presenta mai in molto estesi e si embrica spesso con il Detritico Costiero e con zolle di rizomi di Posidonia lungo il percorso delle "Trezze". Note Presenta una fauna piuttosto rada, ma molto diversificata. Rapporti seriali M2, MC3 Rapporti catenali M, M2, M4, M5 99

MC4 Biocenosi delle sabbie grossolane e delle ghiaie fini sotto l influenza delle correnti di fondo VALOR COLOGCO-AMBNTAL Normative Tutela Biogeografia Rarità -cologico Totale stimato 0 0 2 5 Parametri del valore ecologico totale Maturità Naturalità Div.strutt. 4 5 3 3 floristico faunistico 0 0 VALOR COMPLSSVO SNSBLTA' COLOGCO-AMBNTAL Resilienza Vulnerabilità 2 2 floristica faunistica 0 0 SNSBLTA' COMPLSSVA 00

MC4 Biocenosi delle sabbie grossolane e delle ghiaie fini sotto l influenza delle correnti di fondo Rischio ecologico Alterazione degli equilibri idrodinamici Alterazione dello stato e della composizione chimica delle acque Alterazione dello stato e della composizione chimica del suolo medio medio missioni gassose effetto serra e aerosol di idrocarburi - Sigillazione e riduzione della copertura naturale del suolo - Danni diretti ed indiretti a flora e fauna locali mmissione di specie esotiche o geneticamente modificate - ncendio - Abbandono attività agro-silvo-pastorali - Alterazioni microclimatiche dell'ambiente ipogeo - nquinamento acustico - nquinamento luminoso - rilevanti Anapagurus breviaculeatus Armandia polyophthalma Astropecten auranciacus Branchiostoma lanceolatum Dentalium vulgare Donax variegatus Dosinia exoleta Glycera gigantea Glycera lapidum Glycymeris glycymeris Paphia rhomboides Sphaerechinus granularis Tellina crassa Paguridae Opheliidae Astropectinidae Branchiostomidae Dentaliidae Donacidae Veneridae Glyceridae Glyceridae Glycimeridae Veneridae Toxopneustidae Tellinidae 0

MC5 Biocenosi del coralligeno Sistema Formazione MC MCD Ambienti marini-circalitorale Biocenosi di substrato duro Sintassonomia C - Peres et Picard 964 = Natura 2000 Biotopes unis A3.6A - Comunità coralline poco esposte ad onde, correnti o maree > Stazione di riferimento "Trezze" e "Beach rock" sparsi nelle sabbie di piattaforma (residuali). Regione biogeografica S P C G U D A Mesophyllum lichenoides Udotea petiolata Lumbrinereis coccinea Monotheca posidoniae Thetya aurantium cologia L' tende a costituirsi su tutti i substrati duri artificiali primari o secondari (soltanto secondari nel Golfo di Trieste) sotto i 5m, al riparo da apporti sedimentari. Variabilità La biocenosi che caratterizza i substrati idonei non raggiunge la maturità nel Golfo di Trieste a causa delle variazioni di temperatura, salinità ed eccessiva sedimentazione. Note Dato il valore ambientalistico di tali formazioni, le zone in cui l' si realizza più compiutamente dovrebbero essere studiate e poste sotto tutela: propongono ricchezza, diversità e colori simili a quelli delle barriere coralline. Rapporti seriali MC3 Rapporti catenali MC3 02

MC5 Biocenosi del coralligeno VALOR COLOGCO-AMBNTAL Normative Tutela Biogeografia Rarità -cologico Totale stimato 0 3 2 5 Parametri del valore ecologico totale Maturità Naturalità Div.strutt. 5 4 3 4 floristico faunistico 0 0 VALOR COMPLSSVO 2 SNSBLTA' COLOGCO-AMBNTAL Resilienza Vulnerabilità 3 4 2 floristica faunistica 0 0 SNSBLTA' COMPLSSVA 2 03

MC5 Biocenosi del coralligeno Rischio ecologico Alterazione degli equilibri idrodinamici Alterazione dello stato e della composizione chimica delle acque Alterazione dello stato e della composizione chimica del suolo medio missioni gassose effetto serra e aerosol di idrocarburi - Sigillazione e riduzione della copertura naturale del suolo - Danni diretti ed indiretti a flora e fauna locali medio mmissione di specie esotiche o geneticamente modificate - ncendio - Abbandono attività agro-silvo-pastorali - Alterazioni microclimatiche dell'ambiente ipogeo - nquinamento acustico - nquinamento luminoso - rilevanti Halimenia tuna Udotea petiolata Rhodophyceae Udoteaceae Lumbrinereis coccinea Lumbrineridae 04

BBLOGRAFA D RFRMNTO Ambiente marino circalitorale MC ALFF F., DLLA STA G., GORUP F., LANDR P., ORL G., 995. Fattori climatici ed edafici dei popolamenti bentonici dell'adriatico Settentrionale e del Golfo di Trieste. Atti Conv. "voluzione dello stato trofico in Adriatico: analisi degli interventi attuati e future linee di intervento": 8-99, 28-29 settembre 995, Marina di Ravenna. ALFF F., GORUP F., ORL G., ZUCCARLLO V., 996. Analysis of macrobenthic community structure in three areas of the Gulf of Trieste. Annales 9: 39-44. ALFF F., ORL G., VO., DL PRO D., 987-988. Popolamenti bentonici e fenomeni di anossia nel Golfo di Trieste (Alto Adriatico): dati. Nova Thalassia 9: 65-23. BRZZ G., ALFF F., GORUP F., LANDR P., ORL G., 995. Modifications in Benthos under mussel cultures in the Gulf of Trieste (North Adriatic Sea). Annales 7: 7-26. CSCHA C., ORL G., TRLAN R., D GORGO., ZAMBON R., 2002. Osservazioni sulle comunità bentoniche del Dosso di S.ta Croce (Golfo di Trieste, Adriatico Settentrionale). Biol. Mar. Medit. 9(): 80-90. ORL G., FONDA UMAN S., ALFF F., 993. possie e anossie di fondali marini. L'Alto Adriatico e il Golfo di Trieste. Reg. Auton. Friuli-Venezia Giulia, pp.04. ORL G., MAROCCO R., VO., DL PRO D., DLLA STA G., 987. Sedimenti e biocenosi bentoniche tra la foce del Po ed il Golfo di Trieste. Bull. col., t. 8, 2: 229-24. ORL G., MNNA B., 969. popolamenti bentonici di alcuni tipi di fondo mobile del Golfo di Trieste. Pubbl. Staz. Zool. Napoli 37(suppl. 2): 26-276. 05