DIOCESI DI PIACENZA-BOBBIO PROVINCIA DI PIACENZA PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE E LA VALORIZZAZIONE DELLA FUNZIONE SOCIALE ED EDUCATIVA DEGLI ORATORI E DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE PARROCCHIALI DELLA PROVINCIA DI PIACENZA 1
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA DIOCESI DI PIACENZA-BOBBIO E PROVINCIA DI PIACENZA PER LA PROMOZIONE E LA VALORIZZAZIONE DELLA FUNZIONE SOCIALE ED EDUCATIVA DEGLI ORATORI E DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE PARROCCHIALI DELLA PROVINCIA DI PIACENZA La Diocesi di Piacenza-Bobbio rappresentata dal Vescovo, Monsignor Giovanni Ambrosio nato a Santhià (VC) il 23 dicembre 1943 e residente per ragioni della carica in Piacenza, via Vescovado 9 e La Provincia di Piacenza rappresentato dal Presidente, prof. Massimo Trespidi nato a Castel San Giovanni (PC) il 12 luglio 1960 e residente per ragioni della carica in Piacenza, via Garibaldi 50 Premesso che: - la Provincia di Piacenza riconosce tra i principali obiettivi della propria azione amministrativa la promozione, il sostegno e la valorizzazione di strutture e centri socio-educativi per i minori e i giovani, finalizzati alla formazione ed alla crescita integrale della persona; - nell ambito di queste strutture socio-educative, particolare rilievo e importanza riveste l esperienza, ricca di tradizione, degli oratori e dei centri di aggregazione parrocchiali; - la Diocesi di Piacenza-Bobbio intende rivolgere in via prioritaria la sua attenzione all attività oratoriale e alle molteplici esperienze di aggregazione presenti e vive nelle parrocchie della Provincia di Piacenza, al fine di valorizzarne e svilupparne ulteriormente la funzione di riferimento morale, spirituale e sociale per tutta la comunità cittadina; - sulla scorta di quanto già avviene in altre realtà territoriali, la Diocesi di Piacenza-Bobbio ed la Provincia di Piacenza, unitamente all Associazione Oratori Piacentini, organismo che coordina gli oratori della diocesi di Piacenza-Bobbio, intendono addivenire ad una specifica intesa, in vista dell attivazione di una fattiva collaborazione tra Amministrazione e Parrocchie sui temi della crescita morale e civile, della prevenzione e del contrasto del disagio e della integrazione sociale dei ragazzi e dei giovani nella nostra realtà locale; 2
Richiamati: - la Convenzione O.N.U. sui Diritti dell infanzia, adottata in data 20 novembre 1989, ratificata dall Italia con legge n. 176 del 27 maggio 1991 con i relativi protocolli opzionali; - la Legge n. 285 del 28 maggio 1997, Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l infanzia e l adolescenza, la quale incentiva la realizzazione di azioni positive per la promozione dei diritti dell infanzia e dell adolescenza e di servizi educativi e ricreativi per il tempo libero, indicando che gli enti locali assicurano la partecipazione delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale nella definizione dei piani di intervento; - la Legge 08.11.2000, n.328, Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, la quale, all articolo 6, comma 3 stabilisce che i Comuni provvedono a promuovere risorse delle collettività locali tramite forme di collaborazione ed all articolo 19 individua il Piano di Zona quale strumento di programmazione, definizione degli obiettivi e delle priorità di intervento a livello territoriale; - la Legge 01.08.2003, n.206, Disposizioni per il riconoscimento della funzione sociale svolta dagli oratori e dagli enti che svolgono attività similari e per la valorizzazione del loro ruolo, ai sensi della quale (articolo 1) lo Stato riconosce e incentiva la funzione educativa e sociale svolta nella comunità locale, mediante le attività di oratorio o attività similari, dalle parrocchie e dagli enti ecclesiastici della Chiesa cattolica ; - la Legge Regionale 09.12.2002, n.34, Norme per la valorizzazione delle associazioni di promozione sociale, che riconosce il ruolo dell associazionismo come espressione di impegno sociale e di autogoverno della società civile e ne valorizza la funzione; - la Legge Regionale 12.03.2003, n.2, Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, in attuazione della Legge-quadro nazionale 328/2000; - le Linee programmatiche di mandato 2009-2014 della Provincia al capitolo Per la famiglia, i giovani e l infanzia ; 3
convengono e stipulano il seguente accordo Articolo 1 Intenti del Protocollo d Intesa Il presente Protocollo d Intesa, stipulato tra la Diocesi di Piacenza-Bobbio e la Provincia di Piacenza, si pone l obiettivo di promuovere e sostenere l attività e le iniziative degli oratori e delle analoghe strutture attive ed operanti all interno delle Parrocchie della Provincia di Piacenza. Le Istituzioni firmatarie intendono, attraverso la stipulazione e l applicazione del Protocollo, valorizzare la complementarietà dei reciproci ruoli nella realizzazione di un sistema di servizi socio-educativi a beneficio delle giovani generazioni. La Provincia di Piacenza in particolare riconosce la funzione educativa e sociale svolta dall Ente Parrocchia tramite gli oratori e i centri di aggregazione giovanile, che costituiscono anche nella realtà piacentina alcuni tra i principali soggetti sociali ed educativi della comunità. Articolo 2 Operatività del Protocollo Con la presente intesa, le parti riconoscono la rilevanza della commissione costituita per la gestione dell intesa stessa. L adozione della presente intesa non esclude la stipulazione di ulteriori intese ed accordi su materie specifiche tra i soggetti firmatari. Sono altresì fatti salvi gli eventuali accordi stipulati fra gli interessati, al fine di definire problematiche specifiche e di attivare forme di reciproca collaborazione. La presente intesa non costituisce in alcun modo un vincolo di esclusività, ma resta aperta la possibilità delle parti di ideare, programmare e promuovere iniziative di aggregazione giovanile in autonomia e/o in accordo con altri soggetti. Articolo 3 Commissione Per una positiva e proficua gestione dell intesa, è costituita un apposita Commissione, di cui fanno parte: - il Presidente della Provincia di Piacenza; - il Dirigente del Settore Sistema scolastico e Servizi alla persona e alla comunità, o un suo delegato; - un rappresentante del Servizio per la Pastorale Giovanile della Diocesi di Piacenza-Bobbio; - un rappresentante dell associazione Oratori Piacentini Alle riunioni, in relazione alle tematiche affrontate, possono partecipare i Responsabili di uffici o servizi provinciali, od operatori oratoriali. La Commissione è organo con funzioni di indirizzo e di coordinamento sull attuazione del Protocollo: 4
- avvia coerentemente con le linee della presente intesa una stretta collaborazione tra i competenti Assessorati della Provincia ed il Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, l associazione Oratori Piacentini e dei Centri di aggregazione giovanili parrocchiali; - elabora ed approva le linee programmatiche e progettuali degli interventi di promozione e sostegno; - definisce annualmente le priorità e gli ambiti di intervento; - procede a definire una programmazione annuale; - seleziona i progetti presentati e definisce l entità dei contributi assegnati; - definisce ed attua modalità di verifica e valutazione degli interventi La Commissione si riunisce almeno due volte l anno e comunque, ogniqualvolta se ne ravvisi la necessità, su richiesta di una delle parti. La Provincia di Piacenza assicura lo svolgimento dei compiti di segreteria e di verbalizzazione delle riunioni della Commissione. Articolo 4 - Promozione e sostegno di progetti ed iniziative Le parti firmatarie la presente intesa concordano nel promuovere e sostenere progetti ed iniziative educative, formative, di prevenzione e di animazione rivolte a minori, giovani e famiglie, realizzati nell ambito degli oratori e dei Centri di aggregazione giovanile e mirati alla formazione e all accompagnamento della crescita integrale ed armonica della persona, al pieno sviluppo degli interessi culturali, sociali e ricreativi, nonché a promuovere i valori etici della solidarietà, dell integrazione sociale e dello sport come momento di aggregazione. Le parti riconoscono altresì la valenza dell oratorio e dei Centri di aggregazione giovanile parrocchiale quale luoghi di prevenzione primaria e di contrasto del disagio e della devianza, anche in collegamento con le istanze educative delle famiglie. Concordano inoltre sull importanza di sviluppare interventi, con modalità coordinate, a favore della formazione degli stessi animatori e operatori oratoriali. La Commissione di cui all articolo 3 opera sollecitando e favorendo le progettualità degli oratori e dei centri di aggregazione giovanile parrocchiali in riferimento agli obiettivi della presente intesa, anche nella prospettiva di un maggiore coordinamento degli interventi. Articolo 5 Opportunità di utilizzo delle reti di servizi locali Le parti firmatarie della presente intesa si impegnano a collaborare all individuazione in ambito territoriale di specifiche opportunità ed occasioni di utilizzo e di fruizione delle reti di servizi locali da parte degli oratori. Le modalità di accesso e coinvolgimento delle strutture sono definite dalla Commissione di cui all articolo 3. 5
Articolo 6 Informazione sulle attività svolte In sede di Commissione, le parti attivano modalità di reciproca informazione sulle azioni e gli interventi posti in essere da ciascuna di esse nel campo dell infanzia, dell adolescenza e delle politiche giovanili. Articolo 7 - Durata dell intesa Il presente Protocollo d Intesa decorre dalla data della sottoscrizione e ha la durata di tre anni. Al termine di tale periodo l Intesa sarà rinnovata di triennio in triennio, salvo disdetta da comunicarsi anche da una delle parti. Letto, confermato e sottoscritto. Per la Provincia di Piacenza Il Presidente Massimo Trepidi Per la Diocesi di Piacenza- Bobbio Il Vescovo S.E. Mons. Gianni Ambrosio 6