COMUNE DI LEVANTO PROVINCIA DELLA SPEZIA

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ProgeTec s.n.c. COMUNE DI LEVANTO PROVINCIA DELLA SPEZIA OGGETTO: Progetto di variante al P.U.C. vigente per il recupero dell attuale mercato coperto e la realizzazione di un nuovo complesso immobiliare ad uso abitativo, commerciale e box-auto COMMITTENTE: Sig. DEL BENE Renato Sig. DEL BENE Giorgio Sig.ra DEL BENE Rita ELABORATO: Relazione tecnica di cui al D.M. 14.06.1989 n 236 Data emissione Febbraio 2012 Il progettista Ing. Marco Schiaffino Sede/Uffici: Via Fontevivo n 19/F 19125 La Spezia - Italia Telefono: 0187/510634 Fax: 0187/284048

ProgeTec s.n.c. Pag. 2 di 6 La presente relazione tecnica si accompagna al progetto di recupero dell attuale mercato coperto mediante la demolizione dell attuale volumetria e la realizzazione di un nuovo complesso immobiliare ad uso abitativo, commerciale e box-auto in variante al P.U.C. vigente. L intervento in progetto consiste nella completa demolizione della struttura esistente in favore di un nuovo edificio costituito da un piano interrato ad uso box-auto e parcheggio, un piano terra organizzato in spazi commerciali e tre piani a civile abitazione. Nello specifico l area è localizzata all interno del tessuto urbano del comune di Levanto nella zona posta alle spalle del borgo storico, presenta una superficie complessiva di circa 1.500 mq, ed è censito al N.C.E.U. al foglio 31 mappale 1366. L intervento consiste in: o Piano interrato ad uso box e posti auto Nella planimetria del piano interrato è stata individuata un area di superficie superiore a 200 m 2 da cedere all Amministrazione Comunale da destinarsi a parcheggi per gli appartamenti di E.R.P. e per i fondi commerciali e un area di proprietà del condominio suddiviso a box di circa 900 m 2. o Piano terra ad uso commerciale Il piano terra, da cedere al comune di Levanto, è stato organizzato con una distribuzione degli spazi tale da creare n 9 fondi commerciali di diversa metratura con proprio servizio igienico e in grado di ricollocare tutte le attività commerciali operanti ad oggi nel mercato coperto, un locale servizi igienici comune e i corridoi di accesso Superficie agibile (S.A.) piano terra: 476 m 2 o Piani primo, secondo e terzo a civile abitazione I piani primo, secondo e terzo saranno destinati a civile abitazione per un totale di n 20 appartamenti così suddivisi: n 8 appartamenti al piano primo, n 8 appartamenti al piano secondo, n 4 appartamenti al piano attico per una edificazione complessiva pari a 1400 m 2 di superficie agibile (come definita all art. 11 delle norme di attuazione del Piano Urbanistico Comunale) di cui n 3 unità immobiliari al primo piano per una S.A. pari a 171 mq da cedere al comune di Levanto per destinare ad Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) ai sensi della Legge Regionale n 38 del 2007. Si riportano di seguito le superfici agibili suddivise per piano: Superficie agibile (S.A.) piano primo: 540 m 2 Superficie agibile (S.A.) piano secondo: 540 m 2 Superficie agibile (S.A.) piano terzo: _320 m 2 Superficie agibile complessiva: 1400 m 2

ProgeTec s.n.c. Pag. 3 di 6 Il fabbricato in progetto in tema di superamento e eliminazione delle barriere architettoniche deve essere conforme a quanto previsto dalla Legge n. 13 del 9 gennaio 1989 cha all art.1 comma 2 rimanda alle prescrizioni contenute nel D.M. 14-06-1989 n 236; altresì il D.P.R. 24 luglio 1996 n 503 Regolamento recante norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici all art. 1 commi 2, 3, 4 e 6 fa riferimento al D.M. n 236 così come il Testo Unico dell'edilizia D.P.R. 380/2001 al capo III sezione I e II art. 77-82. Nel caso specifico è necessario verificare le prescrizioni tecniche per il superamento delle barriere architettoniche contenute nel D.M. 236/1989 sia per i piani ad uso abitativo di proprietà privata, sia per le superfici a piano terra e primo piano interrato da cedere al comune di Levanto. La norma individua all'art. 3 tre livelli di qualità dello spazio costruito: o l'accessibilità che esprime il livello più alto in quanto ne consente la totale fruizione nell'immediato; o la visitabilità rappresenta un livello di accessibilità limitato ad una parte più o meno estesa dell'edificio o delle unità immobiliari, che consente comunque ogni tipo di relazione fondamentale anche alla persona con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. o La adattabilità rappresenta un livello ridotto di qualità, potenzialmente suscettibile, per originaria previsione progettuale, di trasformazione in livello di accessibilità; l'adattabilità è, pertanto, un'accessibilità differita. In riferimento al fabbricato in progetto l'art. 3 punto 3.2 del Decreto Ministeriale n 236 prescrive di garantire l'accessibilità degli spazi esterni e delle parti comuni del fabbricato l adattabilità di ogni unità immobiliare. Spazi esterni e fondi commerciali a piano terra Il presente progetto prevede la sistemazione delle aree circostanti il fabbricato, da cedere al comune di Levanto, così come gli spazi commerciali al piano terra in modo da ricollocare tutte le attività commerciali operanti ad oggi nel mercato coperto. Nella progettazione del piano terra si è scelto di elevare la quota del piano di calpestio fino a quella della strada di acceso al retrostante piazzale parcheggio sul prospetto lato mare in modo da favorire il più possibile la visibilità dei nuovi fondi commerciali e migliorare il collegamento tra gli spazi commerciali e la via XXV aprile. L'accesso al fabbricato è garantito sia dalla via XXV aprile con un percorso in piano, raccordato ai marciapiedi esistenti con rampe di pendenza pari al 8%, sia dalla strada di acceso al retrostante piazzale parcheggio sul prospetto lato mare con un percorso in piano sia dal parcheggio stesso con piccole rampe per superare il minimo dislivello esistente.

ProgeTec s.n.c. Pag. 4 di 6 I percorsi presentano un andamento quanto più possibile rettilineo e regolare in relazione alle principali direttrici di accesso al fabbricato, non presentano strozzature, arredi, ostacoli di qualsiasi natura che riducano la larghezza utile di passaggio o che possano causare infortuni sia all'esterno che all'interno della galleria che attraversa il piano terra come illustrato nei grafici allegati. La larghezza dei percorsi consente la mobilità e in punti non eccessivamente distanti tra loro, anche l'inversione di marcia da parte di una persona su sedia a ruote come illustrato nei grafici allegati. Tutti i percorsi pedonali a piano terra sono in piano, presentano una larghezza minima sempre superiore a 90 cm e consentono l'inversione di marcia da parte di una persona su sedia a ruote mediante allargamenti del percorso fino a 150 x 150 cm. I percorsi si raccordano con il livello stradale mediante brevi rampe di pendenza non superiore al 15% per un dislivello massimo di 15 cm. Fino ad un'altezza minima di 2.10 m dal calpestio, non saranno posti ostacoli di nessun genere, quali tabelle segnaletiche o elementi sporgenti dai fabbricati, che possono essere causa di infortunio ad una persona in movimento. La pavimentazione utilizzata per i percorsi a piano terra sarà di tipo antisdrucciolevole come definita al punto 8.2.2 del D.M. n 236. Eventuali grigliati utilizzati nei calpestii dovranno avere maglie con vuoti tali da non costituire ostacolo o pericolo, rispetto a ruote, bastoni di sostegno, e simili. Gli strati di supporto della pavimentazione dovranno essere idonei a sopportare nel tempo la pavimentazione ed i sovraccarichi previsti nonché ad assicurare il bloccaggio duraturo degli elementi costituenti la pavimentazione stessa. Gli elementi costituenti una pavimentazione dovranno presentare giunture inferiori a 5 mm, stillate con materiali durevoli, essere piani con eventuali risalti di spessore non superiore a 2 mm. I grigliati eventualmente inseriti nella pavimentazione dovranno essere realizzati con maglie non attraversabili da una sfera di 2 cm di diametro. Sulla via XXV aprile in corrispondenza del percorso pedonale di accesso al fabbricato è stato predisposto un parcheggio autovetture al servizio di persone disabili di dimensioni tali da consentire il movimento del disabile nelle fasi di trasferimento, adeguatamente evidenziato con appositi segnali orizzontali e verticali. Nello spazio commerciale a piano terra è stato predisposto un servizio igienico per persone con impedita capacità motoria, realizzato considerando opportuni accorgimenti spaziali, in modo tale da garantire le manovre di una sedia a ruote necessarie per l'utilizzazione degli apparecchi sanitari riportate ai punti 8.0.2 e 8.1.6. In particolare, la distribuzione degli spazi e degli apparecchi sanitari è stata pensata in conformità alle prescrizioni del punto 8.1.6, come illustrato nell'elaborato grafico allegato, in modo da garantire:

ProgeTec s.n.c. Pag. 5 di 6 - lo spazio necessario per l'accostamento laterale della sedia a ruote alla tazza; - lo spazio necessario per l'accostamento frontale delle sedie a ruote al lavabo, che è del tipo a mensola; - la dotazione di opportuni corrimano e di un campanello di emergenza posto in prossimità della tazza. Autorimessa Il locale autorimessa è posto al primo piano interrato ed è collegato agli spazi esterni mediante una rampa carrabile e dall'interno del vano scala da un ascensore idoneo all'uso da parte di persone su sedia a ruote come illustrato negli elaborati grafici allegati alla presente relazione. Spazi comuni Il fabbricato per l'accesso ai piani primo, secondo e terzo destinati a residenziale e all'autorimessa al piano interrato è dotato di un vano scala, di un ascensore e di ampi spazi di distribuzione ai piani per l'accesso alle singole unità immobiliari. Il portoncino di accesso al fabbricato e le porte di ogni unità immobiliare presentano una larghezza minima pari a 80 cm e gli spazi antistanti e retrostanti la porta garantiscono le manovre di una sedia a ruote secondo quanto indicato al punto 8.1.1. I pavimenti delle parti comuni e di uso pubblico sono di norma orizzontali e complanari tra loro e non sdrucciolevoli. Le cassette per la posta saranno collocate ad una altezza non superiore a 140 cm in modo da permetterne un uso agevole anche a persone su sedia a ruote. Le scale presentano un andamento regolare ed omogeneo per tutto il loro sviluppo con una larghezza pari a 1,20 m, i gradini hanno stessa alzata e pedata e le rampe hanno lo stesso numero di gradini. I gradini sono caratterizzati da un corretto rapporto tra alzata e pedata (pedata minimo 30 cm): la somma tra il doppio dell'alzata e la pedata deve essere compresa tra 62/64 cm. Le scale sono dotate di parapetto atto a costituire difesa verso il vuoto e di corrimano di facile prendibilità e realizzati con materiale resistente e non tagliente. Tutti i corridoi o i percorsi ai diversi livelli sono in piano, presentano una larghezza minima sempre superiore a 100 cm e presentano allargamenti atti a consentire l'inversione di marcia da parte di una persona su sedia a ruote. Per servire i piani residenziali è previsto un ascensore con una cabina di dimensioni minime pari a 1.30 m di profondità e 0.95 m di larghezza tali da permettere l'uso da parte di una persona su sedia a ruote e dotato di porta con luce netta minima di 0.80 m sul lato corto.

ProgeTec s.n.c. Pag. 6 di 6 Il sistema di apertura delle porte è dotato di idoneo meccanismo (come cellula fotoelettrica, costole mobili) per l'arresto e l'inversione della chiusura in caso di ostruzione del vano porta. I tempi di apertura e chiusura delle porte assicurano un agevole e comodo accesso alla persona su sedia a ruote. Lo stazionamento della cabina ai piani di fermata avviene con porte chiuse. La bottoniera di comando interna ed esterna presenta il comando più alto ad un'altezza adeguata alla persona su sedia a ruote e un uso agevole da parte dei non vedenti. Nell' interno della cabina sono posti un citofono, un campanello d'allarme, un segnale luminoso che confermi l'avvenuta ricezione all'esterno della chiamata d'allarme e una luce di emergenza. Il ripiano di fermata, anteriormente alla porta della cabina presenta dimensioni minime pari a 1,5x1,5 m. L'arresto ai piani è segnalato da un allarme sonoro e luminoso per lo stato di allarme. Residenza Il punto 3.5 del D.M. n 236/1989 recita che ogni unità immobiliare, qualunque sia la sua destinazione, deve essere adattabile per tutte le parti e componenti per le quali non è già richiesta l'accessibilità e-o la visitabilità, fatte salve le deroghe consentite dal presente decreto. Gli appartamenti in progetto non presentano scale e sono posti al medesimo livello delle parti comuni del piano che risultano accessibili. L adattabilità dei nuovi appartamenti è possibile mediante l'esecuzione di piccole opere che non modificano né la struttura portante, né la rete degli impianti comuni e comportano costi contenuti. La presente progettazione ha considerato il posizionamento e il dimensionamento dei servizi e degli ambienti limitrofi, dei disimpegni e delle porte al fine di poter rendere tali ambienti accessibile ad una persona a ridotta capacità motoria.