RELAZIONE TECNICA. progetto delle opere di urbanizzazione lottizzazione P.U.A. C2/032
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- Romina Borghi
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2 RELAZIONE TECNICA superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche Legge 9 gennaio 1989, n D.M. 14 giugno 1989, n D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503 Dgr n. 509 del 02 marzo 2010 progetto delle opere di urbanizzazione lottizzazione P.U.A. C2/032 PREMESSA E UBICAZIONE La presente relazione sul superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche attiene il progetto per l urbanizzazione dell area, assoggettata a Piano Urbanistico Attuativo, identificata nella tavola 5.04 del Piano degli Interventi adottato ed approvato dal Comune di Casale sul Sile come z.t.o. C2/032. L area, attualmente inedificata, è ubicata in Casale sul Sile - Vicolo Bonisiolo, e risulta definita dal lotto catastalmente individuato al foglio 24 - mappale n. 887 confina a nord con recinzione che delimita un lotto edificato, ad ovest con parco pubblico e lotto edificato, a sud con Vicolo Bonisiolo, ad est parte con terreno agricolo e parte edificato. Il progetto di urbanizzazione prevede la realizzazione di n 2 lotti per l edificazione di due edifici plurifamiliari esclusivamente ad uso residenziale.
3 DESTINAZIONE DEL P.I. Il piano urbanistico attuativo interessa un area, avente una superficie territoriale risultante dal P.I. sottozona C2.032, che comprende parti del territorio inedificate e destinate all espansione residenziale, previa realizzazione delle opere di urbanizzazione. Come meglio indicato nella tav. 02 di progetto allegata la superficie del comparto urbanistico risulta di mq DESCRIZIONE DEL PROGETTO L impianto progettuale rispetta in toto lo schema organizzativo delle infrastrutture indicato dallo strumento urbanistico per tale area e più precisamente: - l accesso alla lottizzazione avviene da vicolo Bonisiolo attraverso nuovi accessi carrai e pedonali da realizzare - la volumetria residenziale prevista, pari a 3'226,30 mc, viene suddivisa in un due lotti in cui si prevede la realizzazione di due edifici plurifamiliari con densità abitativa limitata. - l asse viario distributivo completo di parcheggi e marciapiedi è previsto nella direzione nord-sud del lotto - il verde è previsto principalmente nella zona centro-ovest del lotto, e sarà collegata tramite ponticello pedonale all adicente zona verde pubblico esistente - il parcheggio sono distributi lungo la nuova viabilità interna, sul lato est del lotto. IMPIANTI TECNOLOGICI Si prevede la realizzazione della rete delle acque meteoriche e quella delle acque nere, la rete per l energia elettrica, l impianto telefonico, l impianto idrico. L impianto di illuminazione previsto lungo la nuova viabilità resterà privato. Viene inoltre prevista la realizzazione di un isola ecologica a bordo della strada di lottizzazione. 2
4 INDICI EDILIZI ED URBANISTICI DI PROGETTO Superficie del P.U.A. (banca dati dimensionamento P.I.) mq Superficie topografica del lotto mq Superficie destinata a strada e viabilità mq 620 Superficie destinata a marciapiedi mq 614 Spazi per sosta e di parcheggio mq 196 Spazi destinati a verde mq 486 Area per l isola ecologica mq 13 Superficie fondiaria lotto1 mq Volume edificabile residenziale lotto1 mc 2162 Superficie fondiaria lotto2 mq 1418 Volume edificabile residenziale lotto2 mc 1064 Abitanti teoricamente insediabili nr. 22 ACCESSIBILITA DEGLI SPAZI ESTERNI Il progetto della lottizzazione è stato redatto sulla base delle indicazione del Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503 "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici", ed in particolare delle prescrizioni contenute nel Titolo II - aree edificabili, opere di urbanizzazione e opere di arredo urbano. Detto decreto dal punto di vista operativo si ricollega al D.M. 14 giugno 1989, n. 236, Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche. A maggior comprensione delle soluzioni progettuali e degli accorgimenti tecnici adottati per garantire il soddisfacimento delle prescrizioni della normativa vigente, quindi l accessibilità degli spazi esterni, si evidenzia quanto segue: Segnaletica (art. 2 del D.M. 236/89 art. 1 del D.P.R. 503/96) Saranno previsti tutti gli accorgimenti e le segnalazioni necessarie al fine di permettere l orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo 3
5 per chiunque e in particolare per le persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. Fino ad un altezza minima di 2,10 m dal piano di calpestio, non ci saranno ostacoli di nessun genere, quali tabelle segnaletiche o elementi sporgenti dai fabbricati, che possono essere causa di infortunio ad una persona in movimento. Spazi pedonali e marciapiedi (artt. 4.2 e 8.2 del D.M. 236/89 - artt. 4 e 5 del D.P.R. 503/96 all. A Dgr 509 e s.m.i.) Negli spazi esterni e sino agli accessi degli edifici sarà previsto almeno un percorso in piano con caratteristiche tali da consentire la mobilità delle persone con ridotte o impedite capacità motorie, e che assicurerà loro l utilizzabilità diretta delle attrezzature dei parcheggi e dei servizi posti all esterno. I percorsi presenteranno un andamento quanto più possibile semplice e regolare in relazione alla principale direttrice di accesso e saranno privi di strozzature, arredi, ostacoli di qualsiasi natura che riducano la larghezza utile di passaggio di 0,90 m o che possano causare infortuni. La loro larghezza sarà di 1,50 m e garantirà, quindi, la mobilità nonché l inversione di marcia (possibilità minimo ogni 15 m di sviluppo lineare) ad una persona su sedia a ruote. La pendenza longitudinale prevista non supererà il 5% e la pendenza trasversale massima sarà dell 1%. Il dislivello tra il piano di percorso e il piano del terreno o delle zone carrabili ad esso adiacenti non supererà i 2,5 cm. Nelle parti dei percorsi pedonali adiacenti a zone non pavimentate (verde pubblico), sarà previsto un ciglio da realizzare con materiale atto ad assicurare l immediata percezione visiva nonché acustica se percorso con bastone. Le eventuali variazioni di livello dei percorsi saranno raccordate con lievi pendenze ovvero superate mediante rampe in presenza o meno di eventuali gradini ed evidenziate con variazioni cromatiche. In particolare, ogni qualvolta il percorso pedonale si raccorderà con il livello stradale, o sarà interrotto da un passo carrabile, saranno predisposte delle rampe di pendenza non superiore al 5% (per un dislivello massimo di 15 cm) e raccordate in maniera continua col piano carrabile, che consentiranno il passaggio di una sedia a ruote. Le 4
6 intersezioni tra percorsi pedonali e zone carrabili saranno opportunamente segnalate anche ai non vedenti. Pavimentazioni (artt e del DM 236/89) Le pavimentazioni saranno antisdrucciolo, quindi realizzate con materiali, i cui coefficienti d'attrito, misurati secondo il metodo della B.C.R.A. Rep.CEC. 6/81 saranno superiori al valore 0.40, per elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata. Gli elementi costituenti la pavimentazione presenteranno giunture inferiori a 5 mm, stilate con materiali durevoli, saranno piani con eventuali risalti di spessore non superiore a mm 2. Gli eventuali grigliati inseriti nella pavimentazione saranno realizzati con maglie non attraversabili da una sfera di 2 cm di diametro; i grigliati ad elementi paralleli saranno posti in opera con detti elementi ortogonali al verso di marcia. Attraversamenti pedonali (art. 6 del D.P.R. 503/96) Gli attraversamenti pedonali saranno illuminati nelle ore notturne o di scarsa visibilità e potranno essere differenziati dal fondo stradale mediante l applicazione di rugosità, al fine di segnalare la necessità di moderare la velocità. Rampe (artt e del D.M. 236/89 - art. 7 del D.P.R. 503/96) Le rampe, come i marciapiedi, avranno una larghezza di 1,50 m per consentire l incrocio di due persone su sedia a ruote. Per consentire ad una persona con impedite capacità motorie il superamento e la percorrenza di una rampa senza affaticamento, la pendenza non supererà l 8%. Parcheggi (artt e del D.M. 236/89 art. 10 del D.P.R. 503/96) Nelle aree di parcheggio è previsto (1 ogni 50) un posto auto di larghezza non inferiore a 3,20 m, riservato ai veicoli al servizio di persone disabili, e opportunamente segnalato. Tale posto auto sarà adiacente e complanare al percorso pedonale, eventualmente collegato tramite una rampa. 5
7 Preganziol, lì 20/06/2017 IL PROGETTISTA Arch. Davide Bortolato 6
8 RELAZIONE TECNICA superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche Legge 9 gennaio 1989, n D.M. 14 giugno 1989, n D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503 Dgr n. 509 del 02 marzo 2010 progetto delle opere di urbanizzazione lottizzazione P.U.A. C2/032 PREMESSA E UBICAZIONE La presente relazione sul superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche attiene il progetto per l urbanizzazione dell area, assoggettata a Piano Urbanistico Attuativo, identificata nella tavola 5.04 del Piano degli Interventi adottato ed approvato dal Comune di Casale sul Sile come z.t.o. C2/032. L area, attualmente inedificata, è ubicata in Casale sul Sile - Vicolo Bonisiolo, e risulta definita dal lotto catastalmente individuato al foglio 24 - mappale n. 887 confina a nord con recinzione che delimita un lotto edificato, ad ovest con parco pubblico e lotto edificato, a sud con Vicolo Bonisiolo, ad est parte con terreno agricolo e parte edificato. Il progetto di urbanizzazione prevede la realizzazione di n 2 lotti per l edificazione di due edifici plurifamiliari esclusivamente ad uso residenziale.
9 DESTINAZIONE DEL P.I. Il piano urbanistico attuativo interessa un area, avente una superficie territoriale risultante dal P.I. sottozona C2.032, che comprende parti del territorio inedificate e destinate all espansione residenziale, previa realizzazione delle opere di urbanizzazione. Come meglio indicato nella tav. 02 di progetto allegata la superficie del comparto urbanistico risulta di mq DESCRIZIONE DEL PROGETTO L impianto progettuale rispetta in toto lo schema organizzativo delle infrastrutture indicato dallo strumento urbanistico per tale area e più precisamente: - l accesso alla lottizzazione avviene da vicolo Bonisiolo attraverso nuovi accessi carrai e pedonali da realizzare - la volumetria residenziale prevista, pari a 3'226,30 mc, viene suddivisa in un due lotti in cui si prevede la realizzazione di due edifici plurifamiliari con densità abitativa limitata. - l asse viario distributivo completo di parcheggi e marciapiedi è previsto nella direzione nord-sud del lotto - il verde è previsto principalmente nella zona centro-ovest del lotto, e sarà collegata tramite ponticello pedonale all adicente zona verde pubblico esistente - il parcheggio sono distributi lungo la nuova viabilità interna, sul lato est del lotto. IMPIANTI TECNOLOGICI Si prevede la realizzazione della rete delle acque meteoriche e quella delle acque nere, la rete per l energia elettrica, l impianto telefonico, l impianto idrico. L impianto di illuminazione previsto lungo la nuova viabilità resterà privato. Viene inoltre prevista la realizzazione di un isola ecologica a bordo della strada di lottizzazione. 2
10 INDICI EDILIZI ED URBANISTICI DI PROGETTO Superficie del P.U.A. (banca dati dimensionamento P.I.) mq Superficie topografica del lotto mq Superficie destinata a strada e viabilità mq 620 Superficie destinata a marciapiedi mq 614 Spazi per sosta e di parcheggio mq 196 Spazi destinati a verde mq 486 Area per l isola ecologica mq 13 Superficie fondiaria lotto1 mq Volume edificabile residenziale lotto1 mc 2162 Superficie fondiaria lotto2 mq 1418 Volume edificabile residenziale lotto2 mc 1064 Abitanti teoricamente insediabili nr. 22 ACCESSIBILITA DEGLI SPAZI ESTERNI Il progetto della lottizzazione è stato redatto sulla base delle indicazione del Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503 "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici", ed in particolare delle prescrizioni contenute nel Titolo II - aree edificabili, opere di urbanizzazione e opere di arredo urbano. Detto decreto dal punto di vista operativo si ricollega al D.M. 14 giugno 1989, n. 236, Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche. A maggior comprensione delle soluzioni progettuali e degli accorgimenti tecnici adottati per garantire il soddisfacimento delle prescrizioni della normativa vigente, quindi l accessibilità degli spazi esterni, si evidenzia quanto segue: Segnaletica (art. 2 del D.M. 236/89 art. 1 del D.P.R. 503/96) Saranno previsti tutti gli accorgimenti e le segnalazioni necessarie al fine di permettere l orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo 3
11 per chiunque e in particolare per le persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. Fino ad un altezza minima di 2,10 m dal piano di calpestio, non ci saranno ostacoli di nessun genere, quali tabelle segnaletiche o elementi sporgenti dai fabbricati, che possono essere causa di infortunio ad una persona in movimento. Spazi pedonali e marciapiedi (artt. 4.2 e 8.2 del D.M. 236/89 - artt. 4 e 5 del D.P.R. 503/96 all. A Dgr 509 e s.m.i.) Negli spazi esterni e sino agli accessi degli edifici sarà previsto almeno un percorso in piano con caratteristiche tali da consentire la mobilità delle persone con ridotte o impedite capacità motorie, e che assicurerà loro l utilizzabilità diretta delle attrezzature dei parcheggi e dei servizi posti all esterno. I percorsi presenteranno un andamento quanto più possibile semplice e regolare in relazione alla principale direttrice di accesso e saranno privi di strozzature, arredi, ostacoli di qualsiasi natura che riducano la larghezza utile di passaggio di 0,90 m o che possano causare infortuni. La loro larghezza sarà di 1,50 m e garantirà, quindi, la mobilità nonché l inversione di marcia (possibilità minimo ogni 15 m di sviluppo lineare) ad una persona su sedia a ruote. La pendenza longitudinale prevista non supererà il 5% e la pendenza trasversale massima sarà dell 1%. Il dislivello tra il piano di percorso e il piano del terreno o delle zone carrabili ad esso adiacenti non supererà i 2,5 cm. Nelle parti dei percorsi pedonali adiacenti a zone non pavimentate (verde pubblico), sarà previsto un ciglio da realizzare con materiale atto ad assicurare l immediata percezione visiva nonché acustica se percorso con bastone. Le eventuali variazioni di livello dei percorsi saranno raccordate con lievi pendenze ovvero superate mediante rampe in presenza o meno di eventuali gradini ed evidenziate con variazioni cromatiche. In particolare, ogni qualvolta il percorso pedonale si raccorderà con il livello stradale, o sarà interrotto da un passo carrabile, saranno predisposte delle rampe di pendenza non superiore al 5% (per un dislivello massimo di 15 cm) e raccordate in maniera continua col piano carrabile, che consentiranno il passaggio di una sedia a ruote. Le 4
12 intersezioni tra percorsi pedonali e zone carrabili saranno opportunamente segnalate anche ai non vedenti. Pavimentazioni (artt e del DM 236/89) Le pavimentazioni saranno antisdrucciolo, quindi realizzate con materiali, i cui coefficienti d'attrito, misurati secondo il metodo della B.C.R.A. Rep.CEC. 6/81 saranno superiori al valore 0.40, per elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata. Gli elementi costituenti la pavimentazione presenteranno giunture inferiori a 5 mm, stilate con materiali durevoli, saranno piani con eventuali risalti di spessore non superiore a mm 2. Gli eventuali grigliati inseriti nella pavimentazione saranno realizzati con maglie non attraversabili da una sfera di 2 cm di diametro; i grigliati ad elementi paralleli saranno posti in opera con detti elementi ortogonali al verso di marcia. Attraversamenti pedonali (art. 6 del D.P.R. 503/96) Gli attraversamenti pedonali saranno illuminati nelle ore notturne o di scarsa visibilità e potranno essere differenziati dal fondo stradale mediante l applicazione di rugosità, al fine di segnalare la necessità di moderare la velocità. Rampe (artt e del D.M. 236/89 - art. 7 del D.P.R. 503/96) Le rampe, come i marciapiedi, avranno una larghezza di 1,50 m per consentire l incrocio di due persone su sedia a ruote. Per consentire ad una persona con impedite capacità motorie il superamento e la percorrenza di una rampa senza affaticamento, la pendenza non supererà l 8%. Parcheggi (artt e del D.M. 236/89 art. 10 del D.P.R. 503/96) Nelle aree di parcheggio è previsto (1 ogni 50) un posto auto di larghezza non inferiore a 3,20 m, riservato ai veicoli al servizio di persone disabili, e opportunamente segnalato. Tale posto auto sarà adiacente e complanare al percorso pedonale, eventualmente collegato tramite una rampa. 5
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