Un imprenditore scientifico e le sue reti internazionali: Luigi Einaudi e la Fondazione Rockefeller.



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Un imprenditore scientifico e le sue reti internazionali: Luigi Einaudi e la Fondazione Rockefeller. Un collegio invisibile : i borsisti Rockefeller tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Ventesimo secolo I primi contatti tra la Fondazione Rockefeller e la ricerca italiana, nel settore delle scienze economico sociali, risalgono alla metà degli anni Venti e hanno come punto di riferimento Luigi Einaudi che fu l advisor della Fondazione per la selezione dei borsisti italiani, oltre che un referente di spicco per quanto riguarda i fellows stranieri che svolgevano ricerche in Italia 1. Nel 1926 Einaudi venne invitato negli Stati Uniti ed ebbe una serie di incontri con i responsabili della Rockefeller che stava mettendo a punto un programma di fellowships per l Europa. Inizialmente tale programma confluì nel Laura Spellmann Rockefeller Memorial, un istituzione parallela alla Fondazione che nella seconda metà degli anni Venti, sotto la guida di un lungimirante officer, Beardsley Ruml, ebbe un ruolo decisivo nel potenziare la ricerca economica e sociale, sia negli Stati Uniti, sia in Europa. Ciò avvenne mediante l attivazione di programmi che miravano a selezionare nel contesto europeo i centri e i gruppi di ricerca nei quali l attecchimento dell approccio empirico e l abbassamento della soglia di formalizzazione in modelli deduttivistici nelle scienze economiche e sociali sembrava più promettente. Il principio che orientava il programma di fellowships della Rockefeller era rafforzare l evoluzione istituzionale attraverso il ruolo di leadership di ricercatori capaci di making the pick higher, sfruttando la presenza di gruppi di studiosi non allineati rispetto ai modelli accademici dominanti ovvero la 1 Gli altri advisors europeo furono J. Huizinga, Ch. Rist, J. Macek, A.Fehilig. Di questi alcuni furono i mentori dei ricercatori italiani coi quali stabilirono rapporti di collaborazione duraturi, come nel caso di Fehling che sostenne con particolar einteresse le ricerche di Ezio Vanoni quando questi fu borsista Rockefeller in Germania. Tra i borsisti stranieri inviati in Italia e che entrarono in stretti contatto con Einaudi figurano nomi eccellenti come Oskar Morgenstern e Ragnar Frisch.

caratterizzazione pluralistica dei gruppi di ricerca. Il programma di fellowships non aveva dunque una valenza a se stante ma era commisurato alla configurazione istituzionale e delle politiche scientifche in ciascun contesto nazionale. L azione della Rockefeller fu particolarmente rivolta alla Francia dove, nel periodo tra le due guerre esisteva un sostanziale scarto tra l orientamento dei gruppi di ricerca che si valevano dell approccio sperimentale ed empirico per analizzare i problemi inerenti i cicli economici e la dinamica delle crisi strutturali (si pensi al ruolo di François Simiand, di Albert Aftalion e di Gaetan Pirou che animarono il lavoro degli economisti non conformisti della Faculté de Droit di Parigi 2 ) e i modelli formativi che privilegiavano l approccio deduttivista e il formalismo giuridico nell insegnamento dell economia politica. Una situazione non dissimile di monopolio teorico ed istituzionale caratterizzò il contesto italiano, dove a parte alcune eccezioni di rilievo, gli insegnamenti economico-politici non hanno mai acquisito una posizione dominante nelle Facoltà italiane di Economia e commercio, dominate invece, proprio per la loro origine, da una larga prevalenza di discipline aziendali e giurdiche 3. Tale situazione di monopolio contrastava sia con la caratterizzazione del pensiero economico italiano più accreditato in ambito internazionale, che si configurava come una realtà non dogmatica, variegata e plurale, e perciò non ascrivibile a forme di dottrinarismo 4, sia col persistere di tradizioni di eccellenza e di dissidenza istituzionale rispetto ai modelli accademici dominanti. La scelta di Einaudi come responsabile del programma di fellowships della fondazione americana, oltre che col prestigio intellettuale del personaggio e con la sua rete di relazioni con gli studiosi britannici, secondo una tradizone di bridging culturale e di modelli scientifici che attraversa il Ventesimo secolo 5, ha a che vedere anche con le eccezioni istituzionali di cui abbiamo parlato ed in particolare col 2 Su questo tema rimando al mio Le élites della competenza. Scienziati sociali, istituzioni e cultura della democrazia industriale in Francia (1880-1945), Bologna, il Mulino,1997 3 P.L.Porta, Tradizione ed innovazione negli studi economici nell Italia del Novecento in G.Garofalo e A. Graziani,La formazione degli economisti in Italia (1950-1975), Bologna, il Mulino, 2004, p. 87 4 Ivi, p. 81 5 E la tesi di E, Roy Weintraub, Why So Many Italian Economists? In Rivista di storia economica, Nuova serie, anno Xiii, agosato 1997, fascicolo 2,

ruolo non dogmatico e dichiaratamente transdisciplinare svolto dal Laboratorio di Economia politica istituito da Salvatore Cognetti de Martiis presso la Facoltà giuridica torinese, nel quale Einaudi si era formato e del quale avremo occasione di parlare più distesamente in seguito. Tale scelta fu anche dovuta alla percezione da parte degli officers americani che, al di là dei modelli di formazione di cui si è detto, il lavoro degli economisti italiani non era interamente ascrivibile al formalismo dottrinario. Einaudi, insieme a Pantaleoni, a Bresciani Turroni, a Fanno, faceva parte di quella schiera di economisti il cui lavoro non si limitava esclusivamente a prodiurre astratte speculazioni teoriche. 6 Il ruolo ufficiale di advisor del programma fu svolto da Einaudi fino al 1931 quando la Fondazione americana centralizzò il programma delle fellowships facendolo gestire direttamente, per quanto riguardava l Europa, dal proprio ufficio parigino e realizzando la fusione col Laura Spellman Memorial Fund. Tuttavia la funzione di consulenza di Einaudi, continuò anche in seguito, in modo meno formalizzato, nel corso degli anni Trenta e dopo la fine del secondo conflitto mondiale, attraverso reti di fiducia e di amicizia personale che si erano andate consolidando nel tempo, attraverso canali di collaborazione meno istituzionalizzati, più personali ma altrettanto decisivi per l attività della Fondazione in Italia ed in Europa 7. Tali rapporti furono nutriti da intensi scambi epistolari, di pubblicazioni e materiali di ricerca, in particolare in materia fiscale e di teoria dei redditi, tra Einaudi e uno dei responsabili della divisione di scienze sociali della fondazione, l economista John Van Sickle. Le premesse della continutà e della solidità fiduciaria di tale rapporto sono contenute 6 P.F Asso e L.Fiorito, Receptivness, knowledge and influence.the spreaqd of Italian economic thought in the United States (1890-1940) in P.F. Asso (ed.) From Economists to economists. The International Spread of Italian Economic Thought 1750-1950, Firenze, Polstampa, 2001,p.331 7 Nel luglio del 1955 Oskar Morgenstern scriveva al responsabile della Divisione di Scienze Sociali Norman S. Buchanan per raccomandargli di invitare negli Stati Uniti Luigi Einaudi allora ottantunenne eventualemte accompagnato da uno di suoi delfini prediletti. He may still advising your organisation- scriveva Morgenstern-I believe that without question he is the top European economist. I have seen him repeatedly since the war and have always been amazed at his tremendous learning There are many good economists who are his pupils and he might like to have one as an assistant with him. One of these may be Dr. Baffi of the Bank of Italy. I quite sincerely belive that Einaudi s visit here would be a

nelle dichiarazioni degli executives americani al momento della fusione del Laura Spellmann Rockefelelr Memorial Fund con la Fondazione, da cui si evince, il carattere di eccezionalità del rapporto tra l economista torinese e gli officers americani, pur nella vastissima rete di relazioni intellettuali e scientfiche ad altissimo livello sulla quale la Rockefeller poteva contare in Europa: We are letting you know- scriveva a Einaudi Max Mason that the former arrangements under which we have beeen having the advantage of your service will be brought to a close at the end of the present calendar year. We hope, however, that this change in the administrative arrangements for the selection of fellows will not deprive us of the benefits of your counsel and advice in matters affecting the social sciences in your country May I add that we all view the change with mixed feelings. The Foundation is under a deep debt of gratitude to you for bringing to its attention a remarkably group of young scholars. The standards which you have maintained in the selection of your nominees have established a tradition which must be a great source of satisfaction to you as it has been to the Foundation 8 La continuità delle relazioni tra l economista e la Fondazione, fu certamente rafforzata dalla presenza del figlio di Einaudi, Mario, negli Stati Uniti prima come borsista della Fondazione americana (1928-29) poi come docente ad Harvard, alla Fordham ed infine a Cornell, dove negli anni Sessanta fu l artefice di un prestigioso programma sulle area studies finanziato dalla Fondazione Ford 9. Fu Mario negli anni wonderful thing, Lettera di O. Moergenstern a Norma S. Buchanan del 20 luglio 1955, RAC, RG 1.1, Series 751S, Box 749, Folder 2104 8 Lettera di M.Mason a L. Einaudi del 21 maggio 1931, p.2-3. Fondazione Luigi Einaudi, Torino, Fondo Luigi Einaudi, Fascicolo Max Mason 9 Laureatosi in Giurisprudenza con Gioele Solari nel 1927 con una tesi su Edmund Burke e l'indirizzo storico nelle scienze politiche, pubblicata nelle Memorie dell'istituto Giuridico della Regia Università di Torino nel 1930., prima di ottenmere la borsa dalla Rockefeller (1928-29), Mario Einaudi aveva trascorso un periodo di studi in Inghilterra, presso la London School of Economics. Concluso il periodo della fellowship americana che gli venne rinnovata per due anni, ottenne dalla Rockefeller un ulteriore finanziamento di 6000 dollari per completare la sua ricerca su Edmund Burke and the relation of English 18 th century philosophy to American consitutional evolution.. Nel 1932 coseguì la libera docenza in Storia delle dottrine politiche ed ottenne un incarico di Storia delle dottrine politiche presso l'università di Messina. Nel 1933 decise di espatriare negli Stati Uniti con la moglie, Manon Michels per non doversi iscrivere al PNF. Dal 1933 al 1937 fu instructor

difficili dell esilio di Einaudi in Svizzera, dal settembre del 1943 al dicembre del 1944, ad adoperarsi per convincere la Fondazione americana ad accordare un grant al padre perché potesse proseguire le sue ricerche, assicurandogli un sopravvivenza non solo materiale, ma soprattutto morale ed intellettuale che la precarietà delle sue condizioni di vita avrebbero seriamente compromesso. In tal modo la Fondazione americana derogò alla regola di non concedere grants individuali agli studiosi se non nell ambito di programmi già avviati dalla Fondazione stessa. L iniziativa di sostenere finanziariamente Einaudi, promossa dal presidente del Comité international pour le placement des intellectuels refugiès, William E. Rappard, dal quale Luigi Einaudi era stato invitato nel 1928 per tenere una serie di conferenze all Institut Universitaire des Hautes Etudes Internationales di Ginevra, venne direttamente dal responsabile della Divisione per le scienze sociali della Fondazione americana, Joseph Willits. Il 30 dicembre del 1943 Willits telegrafava a Rappard manifstandogli la sua inquietudine per le condizioni di vita dell economista e sollecitando quest ultimo a comunicargli un tema di ricerca sulla base del quale presso la Harvard University, nel 1937-38 lecturer presso la New School for Social Research di New York, ma come testimoniato dalla sua scheda personale alla Fondazione Rockefeller dovette rinunciare a fare parte della faculty per tmore of drastic action aginst his fathers and borthers, if he accepted a position at the New school : E noto infatti che la New School veniva considerata dal regime mussoliniano un luogo di concentrazione di rifugiati politici e di oppositori. Nel 1939 l Exectuive Committee della Fondazione Rockefeller stanziò un finanziamento di 4,450 dollari a sostegno del suo insegnanto presso la Fordham University di New York. Amico di don Luigi Sturzo, nel 1943-44 partecipò attivamente alla creazione della Luigi Sturzo Foundation for Sociological Studies di cui divenne vice presidente. Nello stesso periodo collaborò ai programmi di formazione di quadri dell'esercito statunitense destinati a operare in Italia. Entrando in rapporti con la Cornell University di Ithaca, che dal 1945 divenne la sua sede universitaria definitiva. Nell immediato dopoguerra fu consulente per i prestiti straordinari degli Alleati all'italia. Studioso prolifico pubblico numerose monografie tra cui Christian Democracy in Italy (1947), La rivoluzione di Roosevelt 1932-1952 (1959) e The early Rousseau (1967). Nei primi anni sessanta grazie ad un consitente finanziamento della Fondazione Ford (4 milioni di dollari) creò presso l'università di Cornell il Center for International Studies che diresse dal 1961 al 1968. Nel corso degli anni Sessanta tornò ad avere un ruolo di primo piano anche in italia dove nfu l artefice della creazione della Fondazione Luigi Einaudi e dove, col sostegno della Fondazione Rockefeller che stanziò 45,000 dollari, fu l artefice della creazione dell Istituo di scienze Politiche dell Università di Torino. Sulla creazione della Fondazione Luigi Einaudi si v. M.T. Silvestrini, La Fondazione Luigi Einaudi. Storia di una istituzione culturale, Torino, Fondazione Einaudi, 2002. Tra i numerosi studi dedicati ad Einaudi si v. anche S. Tarrow, Comparative theory ad political experience. Mario Einaudi and the liberal tradition, Ithaca and London, Cornell University, 1990 e M. L. Salavadori, Mario Einaudi studioso. Il cammino di un liberale riformatore, in I trent'anni della Fondazione Luigi Einaudi cit., pp. 71-87

potesse avviare l istruttoria per il conferimento di un grant annuale, sotto gli auspici dell Institut diretto da Rappard. Nell aprile del 1944, dopo un periodo di trattative alquanto complesse, in cui si pensò anche ad un intervento dell OSS a sostegno di Einaudi 10, la Fondazione erogò la somma di 4200 Franchi svizzeri che gli permisero di portare a compimento progetti di ricerca e di studio già avviati in condizioni di assoluita precarietà. Taleprogetti riguardavano non solo i temi classi della ricerca einaudiana in materia fiscale e tributaria ma anche inerenti le politiche sociali; temi che verranno in seguito ripresi dopo la guerra nelle lezioni di poltica sociale che, come sottolinea Busino, tanta influenza ebbero sullo sviluppo ddl pensiero liberale nel secondo dopoguerra 11. Fu in questo periodo che Einaudi prese attivamente parte all attività di formazione dei campi universitari, creati dalle autorità svizzere per venire incontro alle esigenze degli studenti universitari italiani rifugiati in Svizzera, a cui oltre ad Einaudi aderirono altri intellettuali e futuri imprenditori della ricerca scientifica, come Gustavo Colonnetti. A questi si deve l iniziativa di creare, sempre col la fattiva collaborazion di Einaudi e di altri esuli di diversa estrazione politica, come Concetto Marchesi e Mario Donati, un Centro Studi per la Ricostruzione Italiana, con sede a Losanna che, a guerra finita, Colonnetti, divenuto presiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche cercò di trasformare, sfortunatamente senza troppo successo, in un centro studi destinato a promuovere la collaborazione italo- svizzera in campo scientifico e tecnico. Va ricordato che l esilio in Svizzera ebbe effetti particolarmente rilevanti non solo per l approfondimento del pensiero teorico di Eianudi ma per il consolidarsi delle sue relazioni intellettuali e politiche nell ambito del movimento federalista, come testimoniano i numerosi scritti su questo tema e la sua rete di 10 Because of OSS interest in the Danubian studies, Roger F. Evans accordingly ventured to ask Malcom Davis (hal OSS amd Half Carnegie Endowment) if OSS just might be interested in employing Einaudi in Switzerland on International Economic Policies of Italy between the Wars or on other strategic studies which Einaudi might be qualified to make for them R.A.C. RG.1.1 100S Einaudi, Box 100o1, Folder 914. Il riferimento all OSS compare anche nel documento finale di conferimento del grant in cui si sottolinea che questa soluzione venne lasciata cadere because such appointments are often slow in materializing Grant in aid to the Graduate Institute of International Studies Geneva Dr Luigi Einaudi Fondazione Luigi Einaudi Fondo Mario Einaudi 9 Marzo 1944

relazioni con Ernesto Rossi nutrita da una profonda e duratura stima reciproca. Occorre ricordare che le radici del pensiero federalista in Italia risalgono proprio agli scritti di Einaudi del 1918 in cui egli proponeva l unificazione dell Europa su basi federalisate e criticava con incisività la Società delle Nazioni 12. Questi articoli pubblicati originariamente dal Corriere della Sera, ebbero una forte influenza sul pensiero di Altiero Spinelli e soprattutto di Ernesto Rossi 13 che da Einaudi ricevette il consiglio di leggere i federalisti britannici e in particolare gli scritti di Lionel Robbins 14. Einaudi fu anche il punto di contatto tra Rossi e Rappard autore di un saggio che ebbe su di lui una forte influenza, Uniting Europ : the trend of international cooperation since the war. La Svizzera rappresentò, dunque, un luogo ad alta densità di circolazione delle idee federaliste che, pur con diverse varianti, si diffusero rapidamente oltre che nella comunità degli esuli sia nelle reti europee più vicine allattività delle fondazioni americane, sia quelle animate da i mprenditori di idee come Adriano Olivetti, sia quelle legate a gruppi confessionali particolarmente attivi nel sostenere le attività di libero pensiero e di progettazione di politiche sociali atte stimolare processi di democratizzazione, come l American Friends Service Committee. Per quanto riguarda Olivetti occorre ricordare la doppia componente della sua formazione protestante ed ebraica, una formazione dalla quale egli derivò una forte propensione all imprendtorialità civica e alla progettazione delle istituzioni come vettori di cultura democratica e pragmatico agire a sostegno dei processi di incivilimento nella società e nell operare economico. Questo orientamento pur nella diversità delle posizioni politiche e teoriche fu un vettore di avvicinamento tra Olivetti e Luigi Einaudi, negli anni dell esilio di entrambi in territorio elvetico, ben documentato da carteggi e da scambi di riflessioni sui grandi problemi 11 G. Busiino,Luigi Einaudi e la Svizzera in Annali della Fondazione Luigi Einaudi, vol V, \971, p.367 12 U. Morelli, Contro il mito dello Stato sovrano. Luigi Einaudi e l unità europea, Milan, Angeli, 1990 ; C. Cressati, L Europa necessaria. Il federalismo liberale di Luigi Einaudi, Torino, Giappichelli, 1992. 13 Su E Rossi (1897-1967) si v la tesi di dottorato di A. Braga, Un federalista giacobino. Ernesto Rossi negli anni di guerra fra Ventotene e l esilio svizzero (1939-1945). Per una biografia politica, thèse de doctorat en Histoire du fédéralisme et de l unité européenne, Pavia a.a. 1995-96 e inoltre G. Busino e S. Martinotti Dorigo (eds.), Luigi Einaudi-Ernesto Rossi. Carteggio (1925-1961), Torino, Einaudi, 1988 e C. Rognoni Vercelli, Europeismo e federalismo tra i fuoriusciti antifascisti (Svizzera 1943-1945) in Il Risorgimento, Anno LIII,n.1, 2001, pp.5-32

istituzionaliche si profilavano alla fine del secondo conflitto mondiale 15. Per quanto riguards il Service Committee, va detto che sotto l impulso dei Quaccheri, esso ebbe nell immediato Secondo dopoguerra, un ruolo di rilievo nel promuovere la crescita della cittadinanza civile nel Mezzogiorno, col sostegno della Fondazione Ford. Fu in territorio elvetico che Adriano Olivetti, che vi aveva trovato rifugio nel febbraio del 1944, incontrò non solo Einaudi, come si è detto, ma Silone, Reale, Rossi e Spinelli e alcuni di coloro che divennero in seguito i suoi più stretti collaboratori, come il giovane economista Giorgio Fuà. Questi, a sua volta, grazie alla collaborazione con Samuel Kuznets, anch egli rifugiato in Svizzera, entrò a far parte dei programmi di cooperazione internazionale nell ambito della ricerca economica sui temi della crescita, avviato dalla Fondazione Ford alla fine degli anni Cinquanta. Il trattamento privilegiato di cui potè godere Einaudi durante l esilio rappresenta indubbiamente una deroga alle modalità di intervento erogativo della Fondazione Rockefeller nel periodo tra le due guerre. Non è però un eccezione in termini assoluti, se considerato nel quadro complesso e per certi aspetti ambivalente delle poltiche di intervento delle Fondazione americana, durante il fascismo in Italia. Se tali poltiche furono, nelle loro linee ufficiali, improntate alla cautela, esse presentarono, oltre al nutrito programma di fellowships individuali 16, alcuni ambiti di intervento a livello istituzionale di significativo rilievo, a sostegno sia di istituzioni ufficialmente legate al governo mussoliniano, sia di istituzioni in odore di eresia intellettuale e poltica rispetto al regime. Uno dei finanziamenti più consistenti e significativi fu il sostegno materiale ed organizzativo fornito alla creazione dell Istituto Superiore di Sanità. 17 Tale scelta fu dettata dalla rilevante importanza che il settore della sanità pubblica 14 L. Robbins, The economic Causes of War, London, Jonathan Cape, 1939. 15 Si v. al proposito il saggio di D: Cadeddu 16 Uno degli officers della sede parigina della Rockefeller osservava che quanto più la politica di controllo di Mussolini sull Università si insapriva e rendeva praticamente impossibili le critiche ai programmi ufficiali del governo, tanto più si rendeva necessaria l intensificazione del programma di fellowships. It appearsscriveva Kittredge,nell agosto del 1936- improbable that in the near future research programs will be devedloped in Italy of the type the Foundation could support. It would still be useful, howevewr, to encourage Italian participation in any international cooperative undertakings thzat may be envisaged. Only in this way can the complete isolation of the Italian scholars be avoided, Tracy B. Kitterddge, Memorandum, The present status of Social Sciences Research in Italy, RAC, RG 1.1., Series 751S, Social Sciences in Italy, Folder 141, Box 1051, p.4.

rivestiva nelle politiche internazionali della Fondazione. Il secondo intervento, meno rilevante dal punto di vista finanziario, ma decisivo dal punto di vista delle strategie di comunicazione e di agglutinamento della comunità scientifca italian sul piano internazionale, fu rappresentato dal sostegno fornito alla direzione einaudiana della Riforma Sociale che, nei primi anni Trenta, era entrata in una crisi finanziaria di non poco rilievo e che era considerata dagli officers americani come un terreno particolarmente fertile non solo dal punto di vista della riflessione teorica, in ambito nazionale ed internazionale, ma anche come un vettore di crescita intelleturtale e di formazione di pensiero critico, per una comunità di giovan studiosi in grado di trattare in a critical and non-partisan way with social sciences. Tra il 1933 e il 1935, quando dovette sospendere le pubblicazioni on the familiar ground of nonconformity with governmental policies 18 - come rilevò, con un tocco di ironia, Mario Einaudi. la rivista ottenne dalla Fondazione diversi finanziamenti per un ammontare complessivo di 9000 dollari. Nella sua produzione gli officers americani vedevano realizzarsi il principio di continuità che aveva caratterizzato il laboratorio scientifico in cui Einaudi si era formato. Egli proveniva infatti- come si è accennato- da un ambiente di ricerca fortemente improntato all attraversamento e alla contaminazione delle discipline, il Laboratorio di economia politica fondato da Salvatore Cognetti de Martiis (1844-1901) il quale considerava l economia politica una scienza sociale e storica, in grado di integrare non solo diritto, sociologia e storia ma di fare propria anche la tecnologia e l ingegneria sociale. 19 Questo radicamento della rivista e delle sue reti intellettuali nella tradizione torinese costituì anche il terreno di affinità intellettuale e progettuale rispetto alla matrice della Fondazione Rockefeller le cui politiche di sostegno alle istituzioni e ai centri di documentazione scientifica, nel corso degli anni Venti, erano volte a promuovere una ricerca sociale ispirata al principio della visible hand of planning, cioè ad un modello di ricerca che doveva 17 Si v. al proposito 18 Lettera di M. Einaudi aj. Van Sickle del 14 dicembre 1935, Fondazione Luigi Einaudi, Fondo L. Einaudi, fasc. Van Sickle. 19 R. Faucci, Economia, sotria positivismo. Cognetti de Martiis e le origni del Laboratorio di Economia politica di Torino, in Società e Storia, n.69,1995, pp.599-618 e C. Pogliano, Cognetti de Maartiis. Le origini del laboratorio di economia politica, in Studi storici v.,xvii,1976,pp 139-168

essere di elevato valore teorico, aperto a progetti trans-disicplinari e al tempo stesso empiricamente orientato alla collezione di dati. L affinità della visione einaudiana con questa matrice era radicata anche nella sua concettualizzazione del ruolo delle istituzioni di formazione accademica ed universitaria come appare con netta evidenza in un suo scritto, Scuola e libertà, che fa parte della raccolta Prediche inutili pubblicata nel secondo dopoguerra, in cui l economista, comparando il sistema dell istruzione superiore nei paesi di impronta napoleonica con quello vigente nei paesi anglosassoni, ritorna significativamente sul tema del pluralismo delle discipline cone tratto distintivo delle università americane e come fattore caratterizzante il principio di competitività indotto dal ruolo delle Fondazioni. Nei paesi di libertà accademica non esiste alcun regolamento generale- scrive Einaudi- con elenco fisso di discipline e non vi sono Consigli superiori che riconoscano la nascita di discipline nuove. Da noi il monopolio statale tutto adegua a se stesso Forse, invece che di monopolio di stato, sarebbe appropriato parlare di duopolio di stato e chiesa non competizione vera e propria tra enti i quali liberamente intendono ad istruiresecondo criteri propri, ma partecipazione ad un privilegio a cui si è dato valore pubblico le mutazioni..non sono deteminate da riforma nei metodi di insegnamenti, da necessità di tenere conto di nuove scoperte scientfiche bensì dal prevalere di correnti o di partiti politici 20 Tale consonanza con reti di eccellenza, che deliberatamente cercavano di sottrarsi alle ipoteche deil duopolio, isole senza arcipelago in un sistema a maglie chiuse, in cui il duopolio si nutriva di una fitta rete di relazioni personali e personalistiche tra universo laico ed universo ecclesiastco, offriva alla Fondazione Rockefeller l opportunità di avviare una strategia di fertilizzazione per attraversamento di territori altamente inospitali, soprattutto per quanto riguardava l ambito delle scienze sociali. Tale strategia ebbe effetti di lungo periodo non solo nella costruzione delle reti dei 20 L:Einaudi Prediche inutili, Torino,Einaudi, 1955, pp.49 e 55

fellows italiani della Fondazione americana ma anche nei processi di istituzionalizzazione delle scienze politiche e sociali nel secondo dopoguerra: Ciò emerse con particolare evidenza seppure in modo non esclusivo - nel contesto torinese, in cui, si andò delineando un vincolo ideale tra l universo pluridisciplinare di fine Ottocento, le isole sperimentali di creatività scientifca del periodo tra le due guerre e i processi di agglutinamento accademico e di institutional builidng degli anni Cinquanta e Sessanta. E interessante richiamare l attenzione del lettore su un documento dek 1945, redatto su richiesta della Fondazione Rockefeller, dall economista Albert O. Hirschmann a proposito della ricerca economica e social in Italia. Riferendo alla Fondazione di un progetto redatto da un gruppo di economisti che intendevano redigere una serie di monografie sui problemi della ricostruzione. sotto la guida di Bresciani-Turroni e con la collaborazione di eminenti studiosi appartenenti sia alla vecchia generazione come Jannaccone, sia generazione emergente, come Paolo Baffi e Luzzato-Fegiz, Hirshmann dava della ricerca economicae sociale in Italia un immagine molto lusinghiera. I think there is a lot of talent in Italy and may be more important a really framework for real advancement in the social sciences. As opposed to France where the study of Economics is a mere appendix of the Law Faculties, the Italian universities awards doctor degrees in economic, social and political sciences. The contact with Anglo- Saxon economic thought. was never entirely lost and there was never the childish resentment and hostility agaist Anglo-Saxon superiority in this field that has so handicapped both French and German economists. In addition, Italian social scientists really have to offer something at present they have done a lot of thinking about how to deflate the state s power toward both the local and federalist level. 21 A livello della community of inquiry torinese uno dei vettori di questa ideale legacy tra le vecchie e le nuove generazioni di scienziati sociali che avrebbe promosso il 21 Albert O. Hirshmann Lettera Joseph H. Willits del 3 febbraio 1945, RAC, RG1.1, series 751S, Box 749, Folder 2104.

processo di istituzionalizzazione della ricerca nelle scienze economico sociale secondo il modello che abbiamo tratteggiato, fu Giole Solari 22 (1872-1952). Formatosi, come Einaudi ed altri illustri studiosi di scienze economiche e sociali - Pasquale Jannaccone, Achille Loria, Roberto Michels, Gaetano Mosca - nel Laboratorio di economia politica di Cognetti de Martiis. Docente di Filosofia del diritto e dal 1924 anche di Storia delle dottrine politiche 23, Solari ebbe un ruolo significativo anche se meno diretto di quello di Einaudi - di cui era quasi coetaneo - nella creazione delle reti della Rockefeller in Italia, poiché fu soprattutto tra i suoi allievi che vennero scelti i fellows della Fondazione, i quali poi, a loro volta, dettero vita ad un processo di istituzionalizzazione di innovativi temi di ricerca nell ambito della rinascita della cultura e dell insegnamento delle scienze politiche ed economico-sociali nel secondo dopoguerra. Tale rinascita trovò, significativamente, un centro di attrazione e di cordinamento delle ricerche nell istituto che, dopo la fine del secondo conflitto mondiale, venne intitolato a Giole Solari. E importante ricordare che l ambiente accademico di riferimento di Solari e dei suoi allievi nel periodo tra le due guerre era stata la Facoltà di Giurisprudenza, in cui il gruppo dei solariani agì da vettore dell incontro tra vari orientamenti disciplinari niente affatto formalistici ed anzi aperti alle scienze umane 24, in particolare attraverso la filosofia del diritto, discplina nella quale si laureò Alessandro Passerin d Emtreves, uno degli allievi prediletti di Solari, autore di una tesi sul pensiero politico di Hegel, pubblicata nel 1924, per iniziativa di Piero Gobetti. Prematuramente scomparso, quest ultimo fu l ispiratore del pensiero etico e politico di un intera generazione di studiosi e di uomini d azione, orientati alla costruzione di un umanesimo civile, riflessivamente impegnato nell agire istituzionale, al quale aderirono non solo gli umanisti e gli 22 Su Gioele Solari si v. Gioele Solari 1872-1952. Testimonianze e bibliografia nel centenario della nascita, Torino, Accademia delle Scienze, 1972, con contributi di Norberto Bobbio, Luigi Firpo, Giuseppe Grosso, Augusto Guzzo, Luigi Pareyson, Alessandro Passerin d'entrèves, Pietro Piovani, Renato Treves; AA. VV., Gioele Solari nella cultura del suo tempo, F. Angeli, Milano 1985,M.G. Losano, Un secolo di filosofia del diritto a Torino: 1872-1972, in Teoria politica, XV (1999), nn. 2/3, pp. 471-484. 23 Per una più dettagliata trattazione del tema, cfr. A. D'ORSI, Guida cit., pp. 162 sg. 24 Nel suo saggio Il discepolo e il maestro in La vita degli studi. Carteggio Gioele Solari Norberto Bobbio 1931-1952, Milano, Franco Angeli 2000, p. 23, il curatore A.D Orsi scrive E significativo che si formino

scienziati sociali in senso stretto, ma anche imprenditori a tutto tondo come Adriano Olivetti che, nel secondo dopoguerra fu uno degli interlocutori privilegiati delle grandi fondazioni americane. Per quanto riguarda i solariani va detto che Alessandro Passerin d Entreves fu uno dei più brillanti fellows della primo gruppo di borsisti italiani della Rockefeller che gli rinnovò la borsa per tre anni, permettendogli di realizzare molteplici esperienze formative, negli Stati Uniti, in Germania e in Inghilterra, dove nel 1946, con l appoggio di Einaudi, ottenne la prestigiosa cattedra di studi italiani ad Oxford 25. Durante il periodo della fellowship 26 Passerin d Entreves intrattenne una fitta corrispondenza con Luigi Einaudi - di cui restano abbondanti tracce negli archivi della Fondazione che porta il suo nome - a testimonianza del ruolo di guida intellettuale svolto dall economista per un nutrito numero di fellows 27, non solo nel suo ambito di studi ma in tutto lo spettro delle sciense sociali e politiche. I borsisti non solo poterono valersi dei suoi consigli ma anche del supporto diretto ed indiretto della sua biblioteca, un cantiere di dialogo attraverso i campi del sapere in continua e dinamica gestazione 28. Nel primo gruppo di fellows, nel corso del periodo tra le due guerre, oltre a D Entreves (1926-28) e a Mario Einaudi (1927-29), figurano nomi di studiosi che avranno un ruolo di rilievo, nel secondo dopoguerra nella crescita delle istituzioni economiche e della loro cultura organizzativa, al di fuori dell area di attrazione dei partiti politici, come Angelo a Giurisprudenza anche uomini che si danno alla letteratura, all editoria, all organizzazione culturale, al cinema, alla musica, al teatro, tutti votati alla carriera di intellettuali 25 Su Alessandro Passerin d Entreves si v. P. Polito, Profilo di Alessandro Passerin d'entrèves, in A. Passerin D Entreves, Saggi di storia del pensiero politico. Dal Medioevo alla società contemporanea, a cura di Gian Mario Bravo, Franco Angeli, Milano 1992, pp. 21-25 e G. M. Bravo, Alessandro Passerin d'entrèves (1902-1985), in Una eredità intellettuale. Maestri e allievi della Facoltà di Scienze Politiche di Torino, a cura di G. M. Bravo e L. Sciolla, Passigli, Firenze 1997, pp. 53-72 26 Il rapporto di stima e di collaborazione tra Einaudi e Passerin d Entreves si consolida nel secondo dopoguerra come rivela una lettera di einaudi a d Entreves del gennaio 1947 in cui l illustre statista lo invita a partecipar al suo posto al convegno del British Libera International Council in cui è auspica la presenza di un italiano il quale appartenga genericamente all tradizione del liberalismo, senza però essere membro effettivo del partito liberale Fondazione Luigi Einaudi Fondo Luigi Einaudi, Fasc.Alessandro Passerin d Entreves 27 La corrispondenza di Luigi Einaudi con Jon van Sickle rivela che Einaudi si interessava direttamente anche della salute dei borsisti come dimostra il caso di Breglia che fu colpito da una malattia piuttosto seria durante il soggiorno americano tale da comprometterne la continutà Fondazione Luigi Einaudi, Fondo Luigi Einaudi Fascicolo John Vamn Siclke 28 Sul ruolo della biblioteca nel percorso intelletuale e nella biografia di L. Einaudi si v. ); L. Einaudi, Viaggio tra i miei libri, in La Riforma Sociale, XLII, vol. XLVI, n. 2, marzo-aprile 1935, pp. 227-243

Martinenghi (1927-28), Pietro Rota-Sperti (1927-28), Ezio Vanoni (1928-30), Renzo Fubini (1929-30), Alberto Breglia (1929-30), Antonello Gerbi (1929-30), Giovanni Demaria (1930-31) Carlo Pagni (1931-32), Volrico Travaglini (1934-35), Francesco Vito (1933-35), Marcello Boldrini (1934-35). Di questi borsisti la maggior parte, a conclusione della fellowship, rientrò in Italia per proseguire o intraprendere la carriera accademica, per assumere - come nel caso di Martinenghi incarichi di rilievo alla Confindcustria ovvero per collaborare con istituzioni internazionali- come nel caso di Rota Sperti che fece parte del gruppo di ricerca della B.I:T. di Ginevra per lo studio della dinamica dei salari negli Stati Uniti finanziato da Edward Filene (mecenate ed imprenditore americano, creatore della famosa catena di grandi magazzini che porta il suo nome e finanziatore dellinternational management Institue di Ginevra). Altri borsisti ed in particolare i quelli più impegnati nell antifascismo, mostrarono l intenzione di restare permanentemente negli Stati Uniti il che sin dal 1928 suscitò la reazione degli officers americani i quali proposero ad Einaudi di far firmare ai futuri fellows a statement of intention on the part of the fellow to return to his country after finishing his fellowship to take an active part in the development of his subject in his country 29. Einaudi si mostrò sempre particolarmente attento a fare sì che i borsisti rispettassero le indicazioni della Fondazione come rivela la corrispondenza con Pietro Rota Sperti, intenzionato a bruciare le tappe della auspicata carriera nell ambito della finanza o della consulenza industriale e a dare un immediata ricaduta pratico-professionale alla fellowship ricevuta dalla Fondazione, assumendo un incarico di consulenza presso un istituto finanziario. Di fronte alle pressanti richieste di contatti del giovane borsista, Einaudi gli ricordava che la fellowship andava impiegata esclusivamente per arricchire la propria formazione teorica e che se un fellow, alla scadenza del biennio non è in grado di fare una pubblicazione sull argomento da lui scelto la borsa avrebbe mancato il suo scopo, e ciò sarebbe 29 Lettera di E. Day a L. Einaudi del 20 novembre 1928, Fondazione Luigi Einaudi Fondo L.Einaudi, Fasc. Edmund Day

imbarazzante tanto per lei, quanto per coloro che dovranno venire in seguito negli Stati Uniti L essere stato in grado in questi due anni di scrivere una buona monografia bancaria, sarà sempre un titolo anche per la carriera pratica 30 In una lettera precedente Einaudi aveva raccomandato a Rota Speri, il quale aveva anticipato ai responsabili della Fondazioni la sua intenzione di stabilirsi in Germania a conclusione del periodo della fellowship, di non esporre con troppa insistenza le sue intenzioni future agli officers americani perché potrebbero nascerne preoccupazioni ingiustificate con danno di altri giovani, rispetto ai quali, come ella sa entra in vigore la disposizione che richioede un impegno morale di ritornare in patria ed ivi seguire la prorpria carriera, ed io reputo che questo impegno di carattere morale sia per l avvenire da conservarsi nel modo più scrupoloso, ed ogni mia cura è rivolta a scegliere solo giovani i quali abbiano la ferma intenzione di utilizzare in patria le esperienze usufruite durante il periodo della borsa all estero. 31 Tra i borsisti italiani vi furono tuttavia alcune deroghe a questa prescrizione, di cui la più significativa, sotto il profilo delle relazioni scientifiche e politiche tra l Italia e gli Stati Uniti, riguarda Max Ascoli, il cui ruolo fu particolarmente rilevante nel periodo successivo all emanazione delle leggi razziali per il sostegno che egli fornì ai rifugiati italiani, sia nell ambito della New School for Social Research di cui fu una delle figure più eminenti 32, sia nell ambito delle politiche di salvataggio avviate dalla Fondazione Rockefeller. La visiblità e l incisività delle reti che Ascoli fu in grado di attivare, attraverso la sua attività di opinionista crebbe notevolmente nel secondo dopoguerra quando esercitò il ruolo di organizzatore di gruppi di pressione 30 Lettera di L: Einaudi a P.Rota Sperti del 16 aprile 1928, Fondazione Luigi Einaudi. Fondo L.Einausi, Fasc.. Rota Sperti 31 Lettera di L.Einaudi a P. Rota Sperti del 25 aprile 1929, Fondazione Luigi Einaudi, Fondo L.Einaudi, Fsc. Rota Sperti 32 Si v: R.Tosiello,

nell ambito dei movimenti legati al Partito d Azione. Va detto, comunque, che tra i borsisti italiani Ascoli fu forse quello più lontano dalla rete di relazioni einaudiana che aveva come principale obiettivo l innovazione in Italia delle istituzioni economiche e la professionalizzazione del lavoro che in esse veniva svolto, attraverso la valorizzazione della ricerca scientifica.. I reports di Einaudi alla Fondazione sull attività dei borsisti rivelano un immagine piuttosto inedita dell economista la cui inconografia più classica nell ambito della storiografia economica tende a fare emrgere più il paradigma etico e dottrinario che il ruolodi imprenditore scientifico. 33 Nell esercitare il ruolo di consulente della Fondazione eamericana, Einaudi appare senza dubbio meno preoccupato dell affermazione di una scuola di pensiero che del consolidamento e della legittimazione di una professionalizzazione del lavoro degli economisti in grado di integrare formazione scientifica e capacità di prendere decisioni, approfondimento teorico ed articolazione di tale approfondimento nel mondo delle istituzioni economiche delle relazioni industriali e dell impresa a livello nazionale ed internazionale. Si legga in particolare quanto Einaudi scrive all Assistant Director of the Social Sciences, John V. Van Sickle,: The Rockefeller plan has a great chance of being fruitful not only in the academic field, but also in the intermediate territory midway science and business, to the effect of permeating business and administration also with a scientific background and with a knowledge of foreign problems and methods. 34 Lo stesso tipo di valutazioni venivano avanzate da Einaudi quando gli venne richiesto di evidenziare i percorsi e le carriere dei borsisti. In una letter a Van Sickle del 1933 Einaudi sottolineava: Of course, the University career comes first. Men, who interest themselves more in current problems, find in public or semi-public bodies suitable occupations: 33 R. Faucci, Cultura economica italiana tra le due guerre in G. Beccattini, Il pensiero economico: temi, problemi e scuole,torino,utet, 1990, pp.283-231 34 Rockefeller Foundation Archive Center (in seguito RAC) Pocantico Hills, New York,RG: 2, Series:751 E, Box:177, Folder Lettera di l. Einaudi a John V. Van Sickle, September 24, 1932, p. 1

Among these bosies the following are specailly worth mentioning: the central Statistical office in Rome the Provincial Economic Council which are the old Chambers of Commerce the big corporative Confederation of industry, trade and banking. They publish well informed journals and bulletins. Reports, statistics and journals issues by these bodies are in fact the chief source of information for scientific researches. Frequently members of their staff can devote themselves, with the aid of such materials they have at their disposal, to independent research and achieve a standing in the scientific wolrd. The majority of Italian members of the International Statistical Institute come out of these bodies. I may add the research office of the great Banks. The office of the Banca Commerciale Italian is directed by signor Gerbi, a former Rockefeller Fellow The scope of the research departments of the above described bodies is the discovery and statement of facts. Facts can be utilised aftewards by other men to further special economic and political interest. Meanwhile this is a field open to young men with an independent scientific turn of mind. 35 Già in precedenza Einaudi aveva espresso agli officers della Fondazione la sua convinzione che le borse Rockefeller dovessero avere un impatto più ampio di quello di favorire le carriere accademiche dei giovani fellows, rilevando con grande ammirazione il principio di flessibilità, l indipendenza dai corto-circuiti accademici, dalle reti di personal acquaintance che ne regolava i meccanismi di selezione : The Rockefeller Fellowship plan - scriveva Einaudi - has a great chance of being fruitful not only in the academic field but also in this intermediate territory midway science and business, to the effect of permeating business and administration also with a scientific background and with a knowledge of foreing problems and methods In the Rockefeller flexible plan mistakes may sometimes occur, but the selection is free from written words and these cannot therefore be made the easy 35 Lettera di L. Einaudi a J. Van Sickle del 16 aprile 1933 Rockefeller Archive Center RG 1.1, 750 S Einaudi, 1931, 1933-36, Box 8, Folder 93

screen to exempt from the personal acquaintance with candidates and behind which to conceal the personal responsibility of those making the selection 36 La tensione creativa tra le teorie e i fatti, tra la scienza economica e la sua applicazione professionale al mondo degli affari e della finanza, rappresentava un carattere originario del pensiero einaudiano più volte evidenziato anche nel dibattito con gli storici, in particolare quelli francesi delle rivista le Annales" che lo avevano garbatamente tacciato di economicismo. Einaudi si era difeso mettendo in risalto sul piano del dibattito storiografico gli stessi principi di dinamica tensione tra sensibilità per la concretezza nell analisi teorica e riflessività nell attività pratica degli economisti 37 che egli aveva enunciato con sintetica incisività nel messaggio inviato all officer americano. In poche e scarne righe egli sintetizzava uno degli obiettivi strategici di più profonda e persistente portata che costituirono la piattaforma delle reti di collaborazione tra la Fondazione americana e gli imprenditori scientifici italiani, i quali animarono il tentativo di costruire e di disseminare nel nostro paese una progettualità istituzionale basata sulle riforme ed affidata all emergere di un elite dirigente formata in centri di eccellenza aperti allo scambio internazionale. Secondo Einaudi questi centri non si trovavano tanto all interno delle Università as they were in the past because of their complete dependance on the gevernment ma piuttosto nella mbito di istituzioni private o semi-pubbliche were government control is necessarly limited. 38 La distinzione tra classe eletta e classe dirigente è un tema ricorrente nella riflessione di Einaudi che la teorizza viene con particolare incisività in un saggio del 1936 dedicato a Frederic Le Play. Distinguendo il punto di vista di Pareto il quale chiama a far parte della classe eletta di governo tutti coloro i quali sono riusciti ad entrare nel ceto governante e il punto di vista di Le Play, per il quale nulla è più ripugnante di questa mescolanza, Einaudi si schiera decisamente con 36 L.Einaudi, Lettera del 24 settembre 1932 a J. Van Sickle, RAC, RG 1.1, Series 751 S, Einaudi, Box 177, Folder 618. 37 L.Einaudi Lo strumento economico nelll interpretazione della storia in Rivista di storia economica, 1936,a.I, nn1-4, pp. 154-158.

quest ultimo ed annota che una classe la quale conduce la società alla rovina, alla disorganizzazione ed alla decadenza può essere dirigente, non è un elite. 39 Si tratta di una visione largamente condivisa dai dirigenti della Fondazione americana. Si pensi al famoso saggio di Raymond B. Fosdick, Wanted an Aristote, in cui il Presidente della Fondazione auspicava l emergere di un èlite di uomini d azione riflessivamente orientata a produrre la prosperità della nazione e dei popoli dell umanità, attraverso un utilizzazione riflessiva e responsabile delle tecnologie e l esercizio di un adeguata conoscenza non solo delle macchine, ma anche dell uomo, dei suoi bisogni e delle sue aspirazioni. Tale visione legava in una sorta di collegio invisibile, reso tangibile dalle politiche di grant-making, i circuit riders americani e gli imprenditori scientifci italiani, in una progettualità che favoriva innazitutto il consolidarsi di problematiche e di comunità di ricerca a carattere interscientifico. Potremmo sostenere che questi collegi invisibili dell eccellenza scientifica agirono, attraverso le discipline, come aree di soccorso rispetto alle carenze intellettuali ed organizzative delle istituzioni pubbliche, universitarie e di ricerca. Si tratta di un aspetto che è rilevabile anche nei singoli perccrsi dei fellows alcuni dei quali svilupparono una carriera al di fuori del circuito accademico, mentre altri pur entrando a pieno titolo in tale circuito maturarono iniziative autonome di articolazione di una matrice potenzialmente innovativa che la recente storiografia ha denominato la tripla elica, avviando iniziative istituzionali che miravano a mettere in relazione, impresa, università e istituti di ricerca privati. Del primo gruppo di riferimento che comprende i fellows che svolsero la loro carriera fuori dalle istituzioni universitarie, fa parte Antonello Gerbi il quale, sotto la guida illuminata di Raffaele Mattioli, - che lo aveva spinto a candidarsi per la borsa 38 Lettera di J.Van Sickle a Edmund E. Day dell11 aprile 1933, RAC, RG 1.!, Series 710s, Fonlder 93, Einaudi, Luigi (Economics), 1931,1933-1936. 39 L. Einaudi, Il pecato originale e la teoria della classe eletta in Federico e Play in Rivista di storia economica, a.i,,n.2,1936, ristampato in L. Einaudi, Saggi bibliografi e storici interno alle dotrine economiche Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1953, p.318.

Rockefeller e a scegliere l Inghilterra per compiere il suo percorso formativo 40 - fu posto alla guida dell'ufficio studi della Comit. A partire dal 1932 Gerbi si dedicò ad attivare un circuito di cooperazione tra i capi degli uffici studi bancari o economisti di banca (Banking Economists) 41, favorendo così una strategia di articolazione tra formazione scientfica ed applicazione ai processi di decisione, in una direzione affine a quella auspicata da Einaudi quando aveva tracciato le linee che avrebbero favorito la professionalizzazione dei giovani economisti di cui le borse Rockefeller erano un fattore trianante. Significativamente fu proprio in questi anni di forte intensificazione del programma di fellowships per l Italia (TABELLA) che, col sostegno della fondazione Bonaldo Stringher, presero avvio, presso la Banca d Italia e, più precisamente, nell ambito dell attività del Servizio Studi creato nel 1936 per iniziativa del governatore Azzolini, le erogazioni di borse di studio rivolte a potenziare le ricerche nell ambito delle discipline bancarie ed economiche. L intento era quello di favorire i soggiorni all estero dei borsisti, con particolare riferimento al Regno Unito e seppure in misura più contenuta almeno sino alla metà degli anni Cinquanta agli Stati Uniti. Significativamente fu a partire dal secondo dopoguerra che si delineò un crescente approccio collaborativo nei confronti della Fondazione Rockefeller con la quale si consolidarono reti di interconoscenza che permisero ad alcuni borsisti Stringher di ottenere anche una borsa Rockefeller, soprattutto quando le loro ricerche si svolgevano presso istituizioni di ricerca statunitensi di grande prestigio come la Cowles Commission (Ciro Tognetti) il Fondo Monetario Internazionale (Capodieci). Borsisti Stringher furono tra gli altri Paolo Baffi, Ciro Tognetti, Agostino De Vita, Giuseppe Di Nardi, Ernesto Cianci, Antonio Pesenti, Francesco Borlandi, Lucio Izzo, Giuseppe Pagani, Angelo Pogliani, Giuseppe 40 Gli officers della Fondazione dimostrarono una certa riluttanza a concedere a Gerbi la possbilità di dividere il suo soggiorno tra Stati Uniti ed Inghilterra Lettera di John van Sickle a L. Einaudi del 22 luglio 1930 Fondazione Luigi Einaudi Fondao L: Einaudi Fasc. van Sickle. 41 In F.Pino, Note sulle origini degli Uffici studi cit., pp. 83-84. Sulle solide amicizie individuali costruite tra un oceano e l'altro, specie tra i rappresentanti della Berliner Handelsgesellschaft (Arzet), della Midland Bank (Crick), della Svenska Handelsbanken (Norberg) e della First National City Bank (Roberts), gli stessi dai quali sarebbe venuta la proposta di organizzare incontri regolari avvalendosi del convinto sostengo dei vertici della Midland, nelle persone del suo presidente, il famoso Reginald McKenna, e dell'amministratore delegato, Frederick Hyde insiste S.Gerbi, Raffaele Mattioli e il filosofo domato, pp. 163-64.