GRIDO D ALLARME DELLE PERIFERIE del VII e VIII Municipio



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GRIDO D ALLARME DELLE PERIFERIE del VII e VIII Municipio Premessa È nostra intenzione parlare soprattutto delle PERIFERIE dei Municipi di periferia, i nostri municipi hanno dei quartieri periferici fatiscenti o dimenticati da tutti. MUNICIPIO VII POPOLAZIONE RESIDENTE 126.359 circa ICIPIO VII SUPERFICIE DEL TERRITORIO 109,3 kmq Quartieri: Centocelle, Alessandrino, La Rustica, Tor Tre Teste, Casetta Mistica. Zone - piccole parti: Prenestino, Tor Sapienza, Torre Spaccata, Tuscolano, Tor Cervara, Collatino, Don Bosco. MUNICIPIO VIII POPOLAZIONE RESIDENTE 203.262 circa UNICIPIO VII SUPERFICIE DEL TERRITORIO 113,4 kmq Quartieri: Tor Bella Monaca, Torre Angela, Torre Maura, Giardinetti, Tor Vergata, Borghesiana, Lunghezza, S. Vittorino (Agro Romano), Ponte di Nona, Villaggio Prenestino, Castelverde di Lunghezza, Corcolle. Zone - piccole parti: Torre Spaccata, Acqua Vergine, Don Bosco, Torrenova, Torre Gaia. I Municipi VII e VIII sono omogenei per tessuto sociale e per territorio, presentano uniformità per problemi sociali (forse l VIII ne ha qualcuno di più) e sono entrambi municipi periferici con carenze di infrastrutture in genere, che accentuano il disagio generale. Sono Municipi che più di altri hanno necessità di una maggiore attenzione da parte degli Enti preposti al Governo del territorio ed erogatori di servizi, perché proprio qui si riscontra una distribuzione dei servizi diseguale fra i cittadini che vivono in diversi quartieri. Esistono attenzioni maggiori per i quartieri così detti centrali nell ambito del territorio municipale (vedi: Centocelle per uno e Tor Bella Monaca per l altro) dove è più facile trovare e sentire la presenza delle Amministrazioni, mentre altri quartieri ed aree, distanti dal centro municipale, sono troppo spesso dimenticati, dove le Istituzioni e servizi non si vedono o arrivano raramente. Proprio in questi territori si percepisce il disagio maggiore e si respira un aria di illegalità diffusa, per l altissima presenza di irregolari e di rom, di prostituzione, per i furti e le rapine, per il commercio clandestino. Inoltre, la popolazione, fortunatamente invecchia e non solo nei nostri municipi. Ma non sempre però questo è indice di MIGLIOR QUALITÀ DELLA VITA come invece dovrebbe essere. L allungamento della vita, non è per tutti un fattore positivo, molto spesso è il contrario e molti precipitano in situazioni drammatiche, senza via di uscita. Molti anziani vivono più a lungo ma non vivono bene, perché le condizioni del disagio sociale sono in crescita sia per l aumento della solitudine che della povertà, causata spesso e non solo, da un sistema fiscale iniquo, che sempre più penalizza i pensionati. Vedono le loro pensioni ferme da anni (o con piccolissimi recuperi economici, sempre al di sotto dell inflazione programmata per non parlare di quella reale) perdendo anno dopo anno il potere d acquisto; per non parlare dell avvenuto cambio lira/euro che ha contribuito non poco alla corrosione dei redditi, si capisce il continuo aumento del numero delle persone in difficoltà. È evidente allora che sempre più anziani e sempre più persone hanno e avranno bisogno del sostegno dei servizi sociali e purtroppo dei servizi sanitari. Dalla tabella seguente, emerge inoltre, un dato che evidenzia le disparità dei finanziamenti erogati da parte del Comune di Roma ai vari Municipi, ed appare inconcepibile che ci siano così tali differenze tra un municipio ed un altro. Tutto ciò crea i presupposti per il quale molti cittadini si sentano di serie B, mentre altri sono trattati da serie A, finendo così per colpire inevitabilmente i cittadini più svantaggiati. 1

TRASFERIMENTI DAL CAMPIDOGLIO AI MUNICIPI - Anno 2004 - _ 106 milioni N. Abitanti per Municipio _ per ogni residente 1 Municipio III 56.272 _ 85,30 2 Municipio XVIII 135.160 _ 62,89 3 Municipio XVII 73.896 _ 60,90 4 Municipio IX 131.210 _ 56,40 5 Municipio I 121.751 _ 54,21 6 Municipio VI 131.375 _ 43,33 7 Municipio X 180.873 _ 39,25 8 Municipio VIII (*) 203.262 _ 39,21 9 Municipio XX 148.195 _ 37,18 10 Municipio II 123.883 _ 34,72 11 Municipio XI 138.569 _ 33,20 12 Municipio XVI 145.228 _ 31,67 13 Municipio XV 153.473 _ 28,02 14 Municipio XIX 180.268 _ 24,41 15 Municipio IV (**) 202.716 _ 23,19 16 Municipio V 184.658 _ 20,40 17 Municipio VII 126.359 _ ( ) 1,00 18 Municipio XII 166.753 _ ( ) 1,00 19 Municipio XIII (**) 200.785 _ ( ) 1,00 (*) Municipio in espansione - Realizzazione di nuovi insediamenti abitativi (Ponte di Nona - Lunghezza - Lunghezzina) per oltre 30.000 abitanti. (**) Municipi in forte espansione sono previsti nuovi insediamenti abitativi. ( ) Importo non rintracciabile, ma sicuramente in linea con altri Municipi. Fonte: Il Tempo e siti internet del Comune di Roma Istat Censimento. Un altro elemento che può aiutare a far funzionare meglio i Municipi è quello delle risorse umane impegnate al servizio dei cittadini. Dalla tabella che segue si evidenzia ancora una volta la differenza di trattamento tra i vari Municipi, con alcuni, che pur avendo una popolazione oltre ogni limite e ancora oggi sono in espansione per ulteriori insediamenti considerevoli hanno una percentuale molto più bassa di personale rispetto ad altri, fino ad arrivare al raddoppio della percentuale tra il primo e l ultimo della tabella. 2

NUMERO DI DIPENDENTI CHE LAVORANO NEI MUNICIPI - Anno 2006-11.551 + 150 a tempo determinato N. Abitanti al 31/12/2003 dipendenti in servizio % 1 Municipio VI 131.375 833 0,63 2 Municipio VII 126.359 677 0,54 3 Municipio XVII 73.896 359 0,49 4 Municipio IX 131.210 646 0,49 5 Municipio V 184.658 883 0,48 6 Municipio X 180.873 793 0,44 7 Municipio XI 138.569 604 0,44 8 Municipio XIII (**) 200.785 891 0,44 9 Municipio III 56.272 243 0,43 10 Municipio XVIII 135.160 566 0,42 11 Municipio I 121.751 453 0,37 12 Municipio XV 153.473 554 0,36 13 Municipio XII 166.753 596 0,36 14 Municipio XVI 145.228 510 0,35 15 Municipio XIX 180.268 627 0,35 16 Municipio XX 148.195 503 0,34 17 Municipio IV (**) 202.716 697 0,34 18 Municipio II 123.883 409 0,33 19 Municipio VIII (*) 203.262 657 0,32 (*) Municipio in espansione - Realizzazione di nuovi insediamenti abitativi (Ponte di Nona - Lunghezza - Lunghezzina) per oltre 30.000 abitanti. (**) Municipio in forte espansione sono previsti nuovi insediamenti abitativi Fonte: Il Tempo e siti internet del Comune di Roma Istat Censimento. Ci auguriamo di sbagliare, ma se ciò fosse vero, vorremmo sapere come si intende rimediare a tali differenze. Queste anomalie evidenziate dalle tabelle sopra riportate devono essere rivisitate in tempi brevi, per mettere i cittadini nelle stesse condizioni di fronte ai servizi che vengono erogati dai Municipi, evitando così a quei cittadini più sfortunati lunghe code per ottenere anche un banale certificato, - come più volte segnalato anche dalla stampa romana in questo ultimo periodo - o ancor 3

più grave, mesi o addirittura un anno di attesa per essere assistiti dai servizi sociali. Situazione assurda questa, per un paese che si ritiene civile! Un assurdo politico-amministrativo è anche quello che i Municipi a Roma abbiano una popolazione e un estensione del territorio più grandi di molte città d importanza nazionale, tipo: Padova (204.870 abitanti), Vicenza (107.223 ab.), Parma (163.457 ab.), Modena (175.502 ab.), Ferrara (130.992 ab.), ecc. con Sindaci che hanno poteri, personalità e capacità diverse. Siamo certi che sia arrivato il momento di ripensare e ridisegnare i confini e i poteri dei Municipi, premiando le professionalità se vogliamo un buon governo del territorio. SOCIALITÀ CITTADINA E SERVIZI ESSENZIALI DI VIVIBILITÀ Per Socialità Cittadina intendiamo tutto ciò che attiene alla vita giornaliera dei cittadini e che possa renderla migliore. Siamo certi di aver coniato il giusto termine che meglio esprime il concetto della QUALITÀ DELLA VITA e per questo elenchiamo i servizi prioritari ed essenziali che non possono mancare nei quartieri, anche se di periferia. Partendo proprio dalla casa e dal lavoro, che sono i beni primari per eccellenza; proseguendo poi con: ospedali e strutture sanitarie; farmacie; strade, illuminazione e marciapiedi; posto di polizia; trasporto pubblico efficiente; scuole di ogni grado; strutture socializzanti e per il tempo libero; luoghi di culto; verde pubblico; uffici postali e per finire attività commerciali ed artigianali. In alcune zone dell VIII Municipio, vedi Villaggio Prenestino e dintorni, sembra di essere ancora negli anni sessanta, dove mancano alcune importanti strutture, vi sono strade senza marciapiedi e conseguentemente senza la canalizzazione delle acque piovane così che quando piove o subito dopo, finiscono in uno stato pressoché impraticabile. (Basta fare una passeggiata in via Fosso dell Osa e per non parlare di Via Collatina, solo per citarne alcune). Se passiamo invece alle zone di nuova costruzione, dove tutto dovrebbe essere pianificato in anticipo, si riscontrano cose inconcepibili. È mai possibile secondo voi, che i nostri esimi Amministratori possano far nascere, nel deserto più totale, nuovi insediamenti urbani, per oltre 30.000 persone senza che prima si sia realizzata la minima parte di ciò che abbiamo appena elencato? La Socialità Cittadina è migliorare la qualità della vita, è decoro urbano, è educazione civica, è modello di buona prassi amministrativa, è rinsaldare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Vogliamo portare un esempio emblematico di cosa accade nelle periferie più estreme. Sì, vogliamo parlare del nuovo quartiere che sta nascendo (da alcuni anni ormai) nell VIII Municipio a Ponte di Nona. Qualcuno potrebbe risponderci che le strade sono state realizzate; solo quelle interne al quartiere, grazie alla legge e alle convenzioni che obbligano i costruttori a realizzarle, altrimenti non avremmo neanche quelle. Le strade esterne d accesso al quartiere, che servono per raggiungere i posti di lavoro e che competono al Comune di Roma non sono state realizzate, sono rimaste quelle di oltre 50 anni fa, tutto ciò finisce per alimentare il disagio di quei cittadini che tutti i giorni si recano al lavoro o portano i bimbi a scuola presso altri quartieri. In questo nuovo quartiere sono stati realizzati e ultimati alcuni plessi scolastici sempre dai costruttori pronti per l uso, ma alcuni di questi sono ancora chiusi, perché i nostri Amministratori non hanno esperito per tempo tutte le procedure burocratiche. Le famiglie sono disperate perché non sanno dove poter lasciare custoditi i propri figli (oltre 100 bambini sono in attesa per la sola scuola materna). I più fortunati, coinvolgono i nonni (siamo alle solite) questi poveri nonni, sempre più sfruttati ; e le famiglie che non hanno questa possibilità, come faranno? Ma i disagi non finiscono qui! Verifichiamo insieme a quali altri disagi sono esposti i cittadini, e soprattutto gli anziani residenti in questo nuovo quartiere: - scuole: abbiamo già detto sopra in che stato si trovano. - ospedali e strutture sanitarie: nulla, siamo matti a chiedere una sia pur piccola struttura? Mentre, nel vicino quartiere di Lunghezza c è un ambulatorio del 1920 che dimostra tutti gli anni che ha. - posto di polizia: fantascienza. - mezzi pubblici: solamente uno in servizio, (in teoria, con una frequenza di 20 minuti, mai rispettata) che copre una parte del quartiere (40% della popolazione) per le altre famiglie, (il 4

restante 60%) tutti a piedi e zitti! Aspettate tempi migliori cari cittadini e ripassate quando ci saranno più soldi. - farmacia: nulla, deserto assoluto, eppure il Comune gestisce con la Farmacap le farmacie comunali. Ci sarà bisogno di grandi strategie industriali e commerciali per programmare di aprirne una nel nuovo quartiere? Mettetevi per una volta nei panni di un pensionato solo e senza macchina. P er arrivare ad una farmacia ha due possibilità: o prende l autobus (unico mezzo il 314) e tra andata e ritorno ci vogliono 2 ore (arrivando a Lunghezza) o è costretto a farsi 3 km a piedi su st rade senza m arciapiedi e illuminazione. È normale tutto questo secondo voi? - strutture socializzanti e per il tempo libero: una biblioteca regionale, realizzata principalmente per creare lavoro ad ex detenuti. - luoghi di culto: una piccola chiesetta. - verde pubblico attrezzato: un parco (realizzato sempre dai costruttori) ma senza giochi per bambini, per questi c è tempo sono piccoli e non protestano. - ufficio postale: nulla (si chiede che almeno il servizio della consegna della posta sia normale, in attesa di tempi migliori). - attività commerciali: alcuni. Ma qui si apre il grande capitolo del Megacentrocommerciale di Lunghezza. Per i nostri Amministratori è la soluzione di tutti i problemi. Peccato che quest attività ne aprirà uno più grande di problema; quale? la viabilità, da e per il Megacentrocommerciale. Finiamo questa passeggiata in questo nuovo quartiere e lasciamo a voi immaginare come, tutte quelle persone che vivono sole e senza mezzo proprio: gli anziani, le persone più fragili, quelle diversamente abili, possano vivere una vita quotidiana normale in un quartiere così. Questo è solo un piccolo esempio di cattiva vivibilità del nuovo insediamento presente nella nostra amata città di Roma, e stiamo parlando della capitale d Italia! Questa fotografia è la fotocopia dei vecchi quartieri, presenti nelle periferie, nati negli anni sessanta, e ancora oggi sono rimasti così. Non sottovalutate mai, cari Amministratori, le lamentele espresse dai cittadini. Nel quartiere Ponte di Nona ce ne sono molte di lamentele, la protesta aumenta di giorno in giorno (Parigi insegna) vedere foto allegato A. Un buon politico alla Petroselli per intenderci, non avrebbe mai fatto l errore di sottovalutare i problemi dei più disagiati, arrivando persino a dare la vita per alleviare le difficoltà di tutti i suoi cittadini. A V oi non chi ediamo la vi ta, ma sol uzi oni ai problemi, in tempi ragionevoli. Non tutto va male a Roma, abbiamo avuto difficoltà, ma siamo riusciti a trovare finalmente un primato E CHE PRIMATO! Siamo al primo posto tra le 14 capitali europee per numero di morti e feriti sulle strade (dati del 2004). Si pensi che ogni giorno a Roma, per ogni 1000 abitanti si contano 8,37 morti o feriti, mentre a Parigi solo 0,40. In particolare, il primato spetta, purtroppo, al quadrante di Roma sud-est. Il nostro territorio ha, infatti il più alto numero di morti e feriti, principalmente sulle seguenti strade: Viale Palmiro Togliatti, al 1 posto, seguono Via Prenestina, Via Casilina, Via Tiburtina e Via Tuscolana. Si è aggiunto un altro primato, proprio in questi giorni, la notizia è apparsa sul Corsera del 7 dicembre, nel periodo che va dal 25 agosto al 5 dicembre i nostri quartieri: Casilina, Borghesiana, Prenestino, Alessandrino e Quarticciolo, sono quelli maggiormente colpiti per numero di rapine. È tutto dire. La sicurezza dei cittadini è in buone mani; sì, in quelle di Dio, per chi ci crede, e noi siamo tra questi. Ci sarà un motivo del perché le nostre periferie hanno questi tristi primati? A l p r i m o d e i no s t r i p r i m a t i i s o l e r t i A m m i n i s t r a t o r i, s t a n n o ag g i u n g e n d o i n al c u n e s t r a d e i c o s ì d e t t i : C o r r i d o i de l l a m o b i l i t à, c h e si st a n n o r e a l i z z a n d o i n V i a l e P a l m i r o T o g l i a t t i o s o n o i n p r o c i n t o d i r e a l i z z a z i o n e i n Vi a l e A. C i a m a r r a. T a l i o p e r e, ol t r e ad 5

a g g r a v a r e ul t e r i o r m e n t e q u e s t e st r a d e g i à a d a l t o r i s c h i o i n c i d e n t i p e r g l i au t o m o b i l i s t i e i p e d o n i, s o n o an c h e un o s p e r p e r o d i s o l d i. Sono infrastrutture in fase di realizzazione (contro il parere dei Municipi e dei cittadini), che fanno parte del pacchetto di opere insensate, realizzate nella nostra città e che danneggiano anziché risolvere la viabilità e la mobilità cittadina. Per sopperire alle necessità forse era sufficiente creare il corridoio della mobilità per i mezzi pubblici, nello spartitraffico centrale, come, peraltro, è sempre stato ribadito in tutti questi anni, dall amministrazione Petroselli in poi. Tutti questi soldi, viste le esigue risorse comunali, potevano essere spesi meglio, tanto per fare alcuni esempi: rifacimento manto stradale di Via di Torrenova, di Via del Torraccio di Torrenova (dove mancano anche i marciapiedi), di Via Collatina (anche l illuminazione) e di Via Ponte di Nona (pericolosissima, dove manca tutto) nell VIII Municipio; mentre nel VII Municipio parliamo, solo per citarne alcune, di Via della Rustica e di Via della Bella Villa. Ora a tutto questo ci potete vedere anche il rovescio della medaglia, ma una ultima considerazione sorge spontanea: il nostro Sindaco chiede e pretende, giustamente, il rispetto delle regole, delle leggi e il pagamento di quanto spettante: TASSE LOCALI e NETTEZZA URBANA (per altro in aumento) ICI (in calo, vanificato però dagli altri aumenti) pretende comportamenti civili, per esempio: tenere pulita la città e il decoro della stessa, soprattutto (così il popolo mormora) per fare bella figura con i turisti. Questi obblighi vanno rispettati applicati, ma non ci sono forse degli obblighi anche per i nostri Amministratori (Sindaco, Assessori comunali, Presidenti di Municipi, ecc.) nei confronti di noi cittadini? Noi riteniamo di si. Perché Voi non rispettate i nostri diritti, cari Amministratori? e non vi impegnate a realizzare tutto quello di cui noi abbiamo bisogno? SERVIZI SOCIALI Nel nostro territorio in questi anni sono stati attivati alcuni servizi a sostegno delle persone più fragili, con grandi difficoltà per la mancata o scarsa disponibilità dei vertici della ASL RM/B alcuni dirigenti erano impegnati, come si è potuto leggere sui giornali in questi ultimi mesi, in faccende estranee al miglior funzionamento dei servizi per i cittadini. Siamo riusciti, insieme all e amministrazioni dei municipi ad individuare si tuazioni che andavano assolutamente affrontate, questi importanti servizi che i cittadini in questo per iodo hanno ricevut o, risultano esser e indi spensabili per vivere con dignità una vita spesso cost ellata da gr avi di sagi. Riteniamo che l impegno profuso dalla nostra organizzazione sindacale FNP-CISL (Leghe: Centocelle, Tor Tre Teste e Torre Angela) a tutela degli interessi degli anziani residenti nei nostri territori, non può e non deve essere vanificato; la pressante richiesta da parte dei cittadini per i motivi citati in premessa, ci induce a MANTENERE, MIGLIORARE e perché no, se possibile, INCREMENTARE questi tipi di servizi, viste le categorie delle persone che ne usufruiscono. ASSISTENZA SANITARIA Vorremmo uscire da una situazione che si è protratta per tutta la passata legislatura nella Regione Lazio. I vecchi Amministratori regionali facevano sistematicamente orecchie da mercante nei nostri confronti. Siamo stati lasciati metodicamente fuori da tutte le discussioni istituzionali dai Politici che hanno governato sino al 2005 e, ancora più grave, è che nel frattempo (ci risulta che qualcuno sia indagato) i vecchi Dirigenti della ASL RM/B senza essere disturbati, razzolavano male e sperperavano i fondi creando un forte disavanzo nella nostra Asl. Non vorremmo che gli ignari cittadini della ASL RM/B siano costretti a pagare per le colpe di questi pseudo dirigenti e per gli ammanchi, in fase di accertamento, nei bilanci della struttura RM/B. Sono cambiati i vertici nella struttura RM/B ma non ci sembra di aver notato grandi differenze, siamo ancora fuori della porta e aspettiamo fiduciosi che le strutture sindacali vengano ricevute ed ascoltate come previsto dai protocolli sottoscritti dai nostri vertici regionali e territoriali. Abbiamo incontrato, più di un anno fa, una sola volta il Direttore generale della ASL RM/B, all inaugurazione del Centro diurno Alzheimer di Via degli Elci a Centocelle (unico nel suo genere 6

e di competenza del VII Municipio) in quell occasione il Direttore generale aveva preso l impegno di convocarci non appena avesse concluso il giro di ricognizione delle strutture. Stiamo ancora aspettando. Ci sono molte cose che andrebbero affrontate alla prima occasione, partendo proprio dai servizi erogati, al loro incremento e alla loro integrazione con l area sociale; passando alle strutture sanitarie presenti e non idonee, per finire a quelle mancanti sul territorio, in alcuni casi in fase di progettazione o di costruzione. Riscontriamo una forte carenza di servizi per gli anziani e le persone fragili, per essere presi in carico dal servizio CAD passano mesi (anche 12), chi pone domande si sente rispondere che mancano i fondi; la lettera inviata da una coppia di anziani del VII Municipio ad un giornale romano - allegato B - è solo una delle tante segnalazioni di richiesta di aiuto che gli anziani gridano con disperazione. Per non parlare dell impossibilità di incrementare i servizi nei poliambulatori esistenti, causa carenza di personale, strutture e strumenti tecnici fatiscenti. Inoltre, vorremmo veder realizzate delle strutture, dei servizi di PRIMO SOCCORSO e di PREVENZIONE SANITARIA, che consentirebbero un risparmio economico notevole delle risorse destinate per l assistenza ospedaliera, viste anche le riduzioni dei posti letto che si stanno attuando negli ospedali romani proprio in questi giorni. Maggiori saranno gli investimenti socio-sanitari sul territorio e minore sarà il numero di cittadini che ricorrono alle prestazioni ospedaliere, meno sperpero di denaro, maggiore il risparmio che potrà essere impiegato per i servizi del territorio, in un circuito virtuoso positivo. Conclusioni Ci auguriamo una forte presa di posizione dell Amministrazione Capitolina, del Sindaco di Roma e degli Assessori comunali, dei Presidenti di Municipio e degli Assessori municipali, affinché ci sia un modo più appropriato nel governare le estreme periferie. Noi vogliamo una giusta concertazione per ottenere più fatti e più rispetto per i cittadini, partendo proprio da quelli più fragili. Alle nostre strutture sindacali chiediamo di adoperarsi affinché si concordi con la Regione Lazio, un protocollo d intesa che preveda, a pieno titolo, la partecipazione dei rappresentanti dei pensionati (Spi, Fnp e Uilp) al Tavolo della Conferenza Sanitaria Locale (in rappresentanza di ogni Distretto sanitario) consentendo, così, una maggiore partecipazione che permetterebbe di rappresentare al meglio le esigenze dei nostri associati e nel contempo verificare la quantità nonché la qualità e l integrazione dei servizi socio-sanitari erogati sul territorio. Un confronto sereno e proficuo è ciò che serve per poter dire ai nostri iscritti in futuro, che l impegno paga e con la perseveranza si possono ottenere miglioramenti individuali e collettivi che consentono poi, di vivere serenamente anche nelle PERIFERIE dei Municipi di periferia (in cui sia stato realizzato realmente l elemento fondamentale e cioè la SOCIALITÀ CITTADINA), una MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA. Documento elaborato dalle Segreterie delle Leghe CENTOCELLE - TORRE ANGELA - TOR TRE TESTE Fonte dati: Ricerca del 1998 delle OO.SS. CGIL CISL UIL, Il Messaggero, Corsera, E-Polis, il Tempo e siti internet del Comune di Roma Istat Censimento. 7