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1. INTRODUZIONE 1.1 L acido retinoico e i retinoidi L acido tutto-trans-retinoico (atra) e tutti i retinoidi, sono un importante classe di composti presenti nell organismo in gran parte in forma esterificata, dove esercitano una miriade di complesse funzioni. Essi regolano importanti funzioni fisiologiche particolarmente nel cervello e nel sistema riproduttivo, nella regolazione dell organogenesi, nella crescita, nel differenziamento e morte cellulare (de Urquiza et al., 2000; Krezel et al., 1998; Kastner et al., 1996; Massaro et al., 2000; Dupè et al., 1999; Altucci et al., 2001). Subiscono facilmente ossidazione o isomerizzazione divenendo prodotti alterati, specialmente in presenza di sostanze ossidanti, luce ed alte temperature (see Barua & Furr, 1998). Derivano tutti dal loro precursore la vitamina A (retinolo) che viene assunta con la dieta, in particolare da alimenti come il burro, il latte, le uova e l olio di fegato di merluzzo, o biosintetizzata dai suoi precursori di origine vegetale: il β-carotene e la luteina, presenti rispettivamente in misura abbondante nelle carote ed in alcuni ortaggi. 4

Essa si presenta nelle sue tre diverse forme: alcolica (retinolo), aldeidica (retinaldeide) ed acida (acido retinoico) (Figura 1). Figura 1. I maggiori componenti della famiglia dei retinoidi. Dopo uptake ad opera delle cellule della mucosa intestinale, il retinolo viene infatti esterificato e il retinil estere formatosi passa nel flusso sanguigno associato alle VLDL (very low density lipoprotein), da cui viene in seguito rilasciato per essere immagazzinato nel fegato. In seguito alla rimozione attraverso il clivaggio del retinil estere, il retinolo viene ossidato a retinale e quindi ad acido tutto-trans-retinoico ( see Altucci & Gronemeyer, 2001) (Figura 2). 5

Figura 2. Struttura dell acido tutto-trans-retinoico. E interessante notare che solo una piccola porzione (0.2-5%) del retinolo presente nel plasma o nei tessuti viene convertito in atra, il principale attivatore dei recettori per l acido retinoico. Altri metaboliti con funzione di molecola segnale sono gli acidi 9-cis-retinoico e 13-cisretinoico. Quest ultimo ha un attività inferiore rispetto agli altri due ( see Altucci & Gronemeyer, 2001). I segnali trasduzionali mediati dagli acidi retinoici sono la conseguenza dell interazione e attivazione di specifici recettori nel nucleo cellulare. Questi appartengono alla famiglia dei recettori per gli ormoni tiroidei/steroidei/vitamina D: RAR (Retinoic Acid Receptor) che vengono principalmente attivati dall atra ma anche dall isomero acido 9-cis-retinoico, ed i recettori RXR (Retinoid X Receptor) attivati invece solo dall isomero acido 9-cis-retinoico (Chambon, 1996). I complessi ligando-recettore formatisi legano specifiche sequenze di DNA, dove controllano la trascrizione genica. Espressioni aberranti di questi 6

recettori nucleari si sono riscontrati in tessuti neoplastici umani di tipo maligno (Sun & Lotan, 2002; Lin & Evans, 2000; Berg et al., 1999). Come precedentemente detto, l atra è essenziale nella regolazione dell embriogenesi. Una bassa concentrazione di vitamina A causa malformazioni, mentre se la concentrazione è elevata si hanno effetti teratogeni. Questo supporta l idea che l atra sia un agente importante per la morfogenesi. Alcuni esperimenti mostrano che quasi tutte le malformazioni congenite causate da deficienza di vitamina A sono dovute alla assenza delle funzioni di RAR e RXR. Quindi una dose subteratogenica di atra può prevenire alcuni difetti congeniti, indicandone una notevole importanza in gravidanza. Inoltre, sono numerosi gli studi che si sono indirizzati sul ruolo dei retinoidi come molecole antiossidanti in patologie cardiovascolari e come agenti chemioprotettivi nella genesi del cancro (Slaga, 1995). La potenza antiossidante della vitamina A e del β-carotene può spazzare i radicali liberi prodotti dall ossigeno e proteggere da eventi cancerogeni (Willet & Machon, 1984; Burton & Ingold, 1984). Crescenti evidenze sperimentali mettono comunque in mostra la natura dualistica dei retinoidi, che possono, insieme alle caratteristiche fisiologiche già evidenziate, essere anche molecole pro-ossidanti, capaci di condurre fino al danno cellulare ossidativo e alla carcinogenesi ( Dal- Pizzol et al., 2000; Palozza et al., 2001). 7

1.2 Funzione delle cellule del Leydig Come è noto i testicoli svolgono due funzioni, una endocrina, caratterizzata dalla secrezione di androgeni, e l altra esocrina, caratterizzata dalla produzione di spermatozoi. Queste due funzioni sono peraltro collegate tra loro, essendo da tempo dimostrato che la spermatogenesi è androgeno-dipendente. All interno del testicolo esistono due compartimenti strutturalmente diversi che rivestono funzioni fisiologiche differenti: tubuli seminiferi, tessuto interstiziale. I tubuli seminiferi contengono esclusivamente le cellule del Sertoli e le cellule germinali, e sono responsabili della spermatogenesi. Disposte negli interstizi tra i tubuli seminiferi si trovano, invece, numerose cellule grandi, poliedriche e ricche di granuli lipidici: le cellule del Leydig (Figura 3). 8

Figura 3. Struttura dei tubuli seminiferi. La zona bianca fra l uno e l altro è il tessuto interstiziale, nel quale si vedono le cellule del Leydig. Le cellule del Leydig o cellule interstiziali del testicolo presiedono alla produzione e alla secrezione degli androgeni, in particolare del testosterone, la cui azione è determinante sia per la differenziazione, per lo sviluppo e per la funzione degli organi sessuali maschili, sia per il manifestarsi dei caratteri sessuali. Le cellule del Leydig sono cellule grandi, poliedriche e ricche di numerose goccioline lipidiche. Al microscopio ottico, appaiono poligonali ed hanno un diametro compreso tra 10 e 25 µm; esse costituiscono il 20% circa del peso del testicolo e sono localizzate in prossimità dei capillari. La stretta associazione anatomica delle cellule del Leydig e dei vasi sanguigni interstiziali permette il rapido scambio tra materiali di questa popolazione cellulare e la circolazione sistemica. 9