Linee essenziali del bilancio di previsione Marzo 2015

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Linee essenziali del bilancio di previsione 2015-2017 Marzo 2015

Tagli aggiuntivi di risorse statali ai Comuni nel 2015 rispetto al 2014 (milioni di euro) Legge stabilità 2013 100 Mancata compensazione IMU-TASI 625 DL 66/2014 563 Recupero mancato gettito statale IMU categoria D 171 IMU su terreni agricoli montani 350 Legge di stabilità 2015 1.200 TOTALE 3.009

La riduzione delle risorse statali I tagli del 2015 sono molto più consistenti di quelli, già elevati e cumulativi, degli anni passati. Ci sono ancora molte incertezze: non è nota la ripartizione dei tagli, né quella del FSC (Fondo di solidarietà comunale), di anno in anno soggetto a modifiche nei criteri, anche in corso d anno. IMU su terreni agricoli montani: non consentirà l incasso previsto (e quindi la copertura dei tagli già effettuati ai Comuni).

Un bilancio dinamico E aperto e va rafforzato il confronto col Governo per: la mancata erogazione di una somma (625 milioni nel 2014) per compensare i Comuni del tetto alla aliquota Tasi sulla prima abitazione (3,3 per mille, con detrazioni finanziate dall addizionale dello 0,8 per mille) confermato anche per il 2015 nella versione finale della legge di stabilità; il " pieno rimborso delle spese per uffici giudiziari, per l anno in corso e quelli pregressi, fino al completo trasferimento delle competenze allo Stato previsto dal 1 settembre 2015. Il bilancio andrà rivisto in corso d anno, auspicabilmente in senso positivo, ma nonostante le incertezze l Amministrazione ha deciso di avviare la discussione e l iter di bilancio 2015-2017 per approvarlo entro il 31 marzo. Siamo ancora molto lontani da un sistema di federalismo fiscale ordinato e razionale (che parta in primo luogo da una corretta e chiara ripartizione delle funzioni).

Riduzioni di entrate per il Comune di Bologna nel 2015 rispetto al 2014 (milioni di euro) Riduzioni imputabili a provvedimenti statali - Blocco aliquote Tasi e mancata compensazione da parte Stato, riduzione fondo di solidarietà e altri trasferimenti da stato - Effetto a regime del provvedimento Lupi sullo sconto (30%) per sanzioni violazione codice della strada 34,1 7,0 Riduzioni di entrate imputabili alla crisi (minori riscossioni IMU, imposta di pubblicità, cosap e fitti attivi su immobili ad uso non residenziale,.) 5,4 Altre riduzioni di entrata (dividendi, multe pregresse, minori "rimborsi",.) 7,9 TOTALE 54,4

La natura delle minori entrate: provvedimenti statali Riduzioni di entrata imputabili direttamente a provvedimenti statali: 41,1 milioni La riduzione delle entrate è molto più consistente di quella dello scorso anno; La riduzione delle entrate è imputabile per quasi l 80% a provvedimenti statali (- 41,1 milioni su 54,4); Solo quest anno la riduzione di risorse imputabile direttamente a provvedimenti statali è circa l 8% del bilancio corrente (la riduzione di entrate complessive quasi l 11%).

La natura delle minori entrate: altri fattori Riduzioni di entrata che possono essere ricondotte agli effetti della crisi sull andamento di alcuni tributi (IMU, imposta di pubblicità, Cosap,..), per un valore complessivo di circa 5,4 milioni (di cui 4 di minore IMU). Altre riduzioni di entrate (7,9 milioni): un po meno dividendi Hera (600.000 per vendita azioni nel 2014), minori incassi su multe pregresse (500.000) e una voce mista rimborsi vari e altre voci (nel complesso 6,8 milioni) che contiene poste diverse e a volte straordinarie e che si modifica quest anno anche a seguito di una diversa organizzazione di alcuni servizi (es. interventi per contrastare la non autosufficienza degli anziani).

Come si è raggiunto l equilibrio? In primo luogo riducendo la spesa, ma dopo i ripetuti contenimenti degli scorsi anni vi sono ben pochi margini per ridurre la spesa senza intaccare i servizi e/o la manutenzione della città. Da quando la Giunta si è insediata la spesa corrente si è ridotta del 6,5% in termini nominali (15% in termini reali). Impossibile un taglio di 54 milioni, è superiore al 10% di tutte le spese correnti! La Giunta ha valutato le scelte meno dolorose: Per ogni Settore esercizio di riduzione del -9% delle spese definite consumi specifici (pari a circa 1/5 del bilancio) effettivamente sostenute nel 2014. Discussione delle diverse opzioni e delle priorità Obiettivo: priorità ai servizi educativi e a quelli socio-assistenziali erogati attraverso i quartieri, nonché agli interventi nel campo della mobilità sostenibile (i tagli sono stati più contenuti).

Proposta della Giunta: una visione macro Come si sono recuperati i 54,4 milioni di minori entrate: Minori uscite (23 milioni): Riduzione di consumi specifici e altre spese (12,7 milioni); Minori accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità (10,3 milioni); Maggiori entrate (31,4): Entrate varie, non tributarie: 15,8 milioni; Entrate tributarie: 15,6 milioni.

Proposta della Giunta: minori uscite Minori uscite di bilancio: Riduzione di spese per 12,7 milioni. La Giunta ha ritenuto che ulteriori tagli, oltre a questo importo, fossero insostenibili e andassero a intaccare in modo non accettabile i servizi e/o la manutenzione della città, con effetti negativi sia sull equità e il benessere dei cittadini, sia sull occupazione (riduzione degli appalti). La spesa di personale arresta il suo calo (30 milioni negli ultimi anni) anche a seguito delle decisioni di assunzione e stabilizzazione dei contratti di lavoro, soprattutto nei servizi educativi e nella Polizia Municipale. Riduzione al 55% dell accantonamento al FCDE (Fondo crediti di dubbia e difficile esigibilità), con minori uscite per 10,3 milioni, consentito dalla legge di stabilità proprio per dare flessibilità ai Comuni e consentire loro di fare i bilanci. Ma occorre il rientro in corso d anno. Nel 2015 l eventuale avanzo libero di amministrazione e/o altre entrate andranno prioritariamente destinate a ricostituire il fondo.

Proposta della Giunta: entrate non tributarie Maggiori entrate di bilancio diverse dalle entrate tributarie (15,8 milioni): 6,2 milioni di entrate da processi di valorizzazione immobili pubblici, su cui il Comune è sempre stato molto attento e proattivo (entrata straordinaria); 3 milioni di sanzioni per violazione codice della strada a seguito dell installazione di nuovi varchi (compensa in parte la riduzione di 7 milioni dovuta allo sconto del 30%); 3 milioni in più (rispetto a quanto già previsto nel bilancio tendenziale) da azioni di contrasto all evasione (dal 2011 i maggiori incassi a questo titolo sono stati pari a oltre 92 milioni di euro); 1 milione in più dalla revisione delle tariffe per la sosta, per i permessi di accesso alla zona ZTL e per i diritti di istruttoria per le occupazioni di suolo pubblico (OSP), finalizzati soprattutto a ridurre i tagli nel settore della mobilità sostenibile; 2,6 milioni di altre entrate (tra cui 1,6 di maggiori rimborsi per uffici giudiziari).

Proposta della Giunta: entrate tributarie Maggiori entrate tributarie (15,6 milioni): 6,5 milioni di addizionale Irpef (aumento da 0,7 a 0,8), con conferma dell esenzione fino a12.000 euro, che consente a oltre 94.000 contribuenti bolognesi di non pagare l addizionale (inoltre sui redditi più bassi soggetti all addizionale comunale, l aumento si compensa con una riduzione per le fasce di reddito più basse prevista per l addizionale regionale a partire dal 2015); 6 milioni di IMU per l aumento dell aliquota sugli immobili locati a canone concordato e nel caso di alcuni comodati tra parenti di primo grado che fino ad ora hanno goduto della riduzione di tre punti dell aliquota (che passerebbe così dal 7,6 al 10,6 per mille, come per gli altri immobili). Massimo impegno della Giunta a reperire le risorse per contenere questo aumento in corso d anno! 3,1 milioni di aumento della Tari (+3%) imputabile anche all aumento dei costi riconosciuti da una normativa regionale al gestore del trattamento dei rifiuti indifferenziati.

Effetti su famiglie e imprese Nel complesso le maggiori entrate tributarie ammontano a 15,6 milioni (12,5 senza la Tari), dunque meno dei 17 milioni previsti solo per la TASI nel bilancio 2015 approvato dal Consiglio con il bilancio pluriennale 2014-2016 a giugno 2014); Per la famiglia mediana bolognese, affittuaria o proprietaria di prima abitazione l aumento dell Irpef e della Tari inciderà per meno di 3 euro al mese. Per la famiglia media l aumento sarà invece inferiore ai 4 euro al mese; L aumento della pressione fiscale risulta più equo di quello che vi sarebbe stato con l aumento già deliberato dal Consiglio di 1 punto della Tasi (a parità di detrazioni); Le famiglie beneficeranno, anche quest anno, dell invarianza delle tariffe per i servizi educativi e socio-assistenziali, con impegno ad applicare appena possibile il nuovo Isee, con obiettivi di miglioramento dell equità e non di aumento generalizzato del carico tariffario complessivo; Per le imprese aumenta solo la Tari; Per valutare gli effetti complessivi occorre tenere conto anche delle misure espansive nella legge di stabilità, come la riduzione Irap o il bonus di 80 euro, finanziate anche con i tagli ai Comuni.

Casi tipo di effetti sulle famiglie La famiglia mediana bolognese: vive in un appartamento di 70 metri quadrati ha un reddito imponibile di 25.914 euro. Incremento annuo Irpef 26 euro Incremento annuo Tari 6 euro TOT 32 euro annui La famiglia media bolognese: vive in un appartamento di 80 metri quadrati e ha un reddito imponibile di 36.410 euro. Incremento annuo Irpef 36 euro Incremento annuo Tari 7 euro TOT 43 euro annui

Interventi per riequilibrare il budget 2015 (al netto delle spese con entrate finalizzate e imposta di soggiorno) Minori uscite 12,7 10,3 Maggiori entrate Riduzione netta consumi specifici e altre spese Riduzione degli stanziamenti previsti per FCDE Entrata straordinaria relativa alla valorizzazione 6,2 immobili demaniali Recupero evasione 3 Incremento sanzioni per installazione di nuovi varchi 3 Tariffe sosta, permessi ZTL, OSP 1 Entrate tributarie: - Addizionale Irpef (da 0,7 a 0,8) - Canoni concordati e comodati (da 7,6 a 10,6 per mille) - Tari (+3%) 6,0 3,1 Altro (Uffici giudiziari, rimborso tari scuole ) 2,6 TOTALE 23 31,4 6,5

Altre decisioni e impegni della Giunta (1) Aumento dell imposta di soggiorno (dal 1 febbraio) con un aumento previsto di 1 milione (da 3,2 a 4,2 milioni di euro) da destinare prevalentemente a interventi per la cura e la riqualificazione della città e del suo patrimonio (incontri con categorie interessate); Impegno a reperire risorse anche tramite un rafforzamento degli sforzi di alienazione del patrimonio mobiliare e immobiliare del Comune (entro il 31 marzo sarà presentato dal Sindaco un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in base ai criteri e a quanto previsto dalla legge di stabilità); Impegno a reperire altre fonti di finanziamento, soprattutto per gli investimenti, dai privati e dall Unione europea (Fondi strutturali 2014-2020, Programmi PON-POR).

Altre decisioni e impegni della Giunta (2) Impegno in sede Anci e nazionale per avere una riduzione dei tagli, soprattutto per gli enti virtuosi (con i conti in ordine) che offrono servizi elevati, spesso in supplenza dello stato; Impegno ad affrontare con il Governo in carica tre principali problemi: Pieno e definitivo riconoscimento dei rimborsi correnti e pregressi per gli uffici giudiziari (si tratta per il Comune di circa 40 milioni); Ripresa, con tempi definiti, del processo di statalizzazione delle scuole dell infanzia comunali e/o riconoscimento al Comune di Bologna di una quota straordinaria di finanziamento corrispondente alla funzione di supplenza esercitata dal Comune; Riconoscimento da parte dello Stato per le spese sostenute dal Comune per l accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

Il bilancio pluriennale 2015-2017 Le prospettive di incertezza che condizionano pesantemente il Bilancio 2015 si accentuano ulteriormente quando si tratta di formulare previsioni relative agli esercizi 2016 e 2017. In particolare a livello nazionale rimane aperto il dibattito relativo alla Local Tax, che potrebbe provocare già dal 2016 significativi mutamenti negli assetti della finanza locale. Tenuto conto di questa incertezza le previsioni attualmente contenute nel bilancio pluriennale 2015-2017 ipotizzano sul versante delle uscite un ulteriore, lieve contenimento della spesa complessiva del Comune di Bologna. Sul versante delle entrate vengono invece confermate tutte le attuali aliquote delle principali imposte (addizionale IRPEF, IMU e TARI) e prosegue l impegno di mandato a mantenere invariato il gettito complessivo delle tariffe di tutti i servizi alla persona. Al momento attuale l unica eccezione è rappresentata dall aliquota della TASI sulla prima abitazione, che nel bilancio pluriennale sale dal 3,3 al 4,3 per mille nel 2016 e nel 2017 (con un maggiore gettito previsto di 17 milioni di euro annui).

Il bilancio pluriennale 2015-2017 Nei documenti di programmazione strategica si afferma con chiarezza che tale aumento viene previsto solo a scopo cautelativo. L impegno dell Amministrazione è quello di operare nel corso del 2015 per adottare tutte le misure che consentano di non ricorrere a questo aumento della TASI in sede di predisposizione del bilancio pluriennale 2016-2018. Fra queste misure assume rilievo preponderante l obiettivo di individuare nel corso del 2015 ulteriori risorse per circa 11,3 milioni di euro, finalizzate a riportare gli accantonamenti dei Fondi crediti di dubbia esigibilità al 100%. Conseguire questo obiettivo nel 2015 consentirà infatti, nel rispetto della normativa vigente, di costituire anche nel 2016 i principali Fondi crediti di dubbia esigibilità nella misura del 55%. Questo minore accantonamento consentirebbe in sede di definizione del Bilancio poliennale 2016-2018 di ridurre le esigenze di spesa di oltre 17 milioni di euro, evitando così l aumento dell aliquota TASI richiamato in precedenza.