CUG. Esperienze a confronto 2 Workshop di scambio di buone prassi tra esperienze del territorio emiliano-romagnolo Bologna, 22 marzo 2013, Auditorium della Regione Emilia Romagna C.U.G. CONSIGLIERI DI FIDUCIA e CONSIGLIERA DI PARITA Sabrina Colombari AUSL di Bologna
CHI E IL CDF Figura deputata a prevenire, gestire, risolvere molestie, mobbing e discriminazioni ove esista un codice di condotta Ruolo in evoluzione Caratteristiche fondamentali del CdF: riservatezza terzietà autonomia di giudizio 2
COSA NON E E IL CDF un rappresentante dei lavoratori, un componente dei CUG, un R.L.S., uno psicoterapeuta, non è una professione in senso stretto
RELAZIONI tra CUG e CdF Il regolamento del CUG I differenti ambiti di intervento e responsabilità La necessaria cooperazione e interrelazione (Consigliera Nazionale di Parità) CUG CDF MACRO - azienda MESO - gruppi MICRO - individui Politiche Strategie Implementazione Feed back
CdF e Consigliera di Parità http://www.ausl.bologna.it/professionisti/consiglieri-di-fiducia Il Codice di Condotta: i CdF possono chiedere il parere di altri esperti; Il Regolamento dei CdF: Per aumentare l efficacia della propria attività i CdF attivano una rete di relazioni di varia natura informativa, collaborativa, negoziale - con diversi interlocutori interni ed esterni alle aziende.
PRIMI RISULTATI Anno 2012 30 accessi Accesso prevalentemente spontaneo Dominante il malessere causato da conflittualità interpersonale Soprattutto conflitti capo collaboratore Due casi di aggressione fisica Nessun caso di molestia sessuale.
ANNA Anna è infermiera, ha 50 anni. Il medico di reparto, Guido la offende davanti agli utenti: le dice che non capisce nulla. Allude anche a presunti comportamenti disonesti di Anna. Anna è umiliata ed esasperata; Si rivolge alla Consigliera di Parità: vuole le scuse da parte del medico e che cessi il suo comportamento irrispettoso. 7
ANNA La Consigliera interpella i CdF, ritenendo utile tentare l approccio interno; I CdF incontrano Anna, ascoltano la sua storia e le sue richieste; Poi incontrano Guido e raccontano i sentimenti e le richieste di Anna, il suo desiderio di recuperare una relazione collaborativa e proficua; Guido racconta la sua storia, ma è dispiaciuto e desidera scusarsi con Anna. Anna è soddisfatta. Follow up: dopo 6 mesi 8
RITA Rita, collaboratrice amministrativa, ha 45 anni. Si rivolge ai CdF perché il collega Paolo l ha aggredita fisicamente, buttandola a terra. Rita sta male, piange, ha paura Racconta che dopo uno scambio di battute ironiche Paolo ha improvvisamente perso la testa e le è saltato addosso, sbattendola a terra. Alcune colleghe presenti sono intervenute per fermarlo. Rita è andata al pronto soccorso e, poi, dai Carabinieri per la denuncia. 9
RITA Al terzo colloquio Rita riferisce che lei e Paolo sono coinvolti in un procedimento disciplinare (alterchi di particolare gravità con vie di fatto negli ambienti di lavoro); Rita rifiuta la proposta di tentare una mediazione tra lei e Paolo: vuole che lui venga spostato in altra sede; I CdF interpellano la Consigliera di Parità per una sua valutazione dei fatti e delle possibili azioni da intraprendere. La situazione non è risolta; Con il supporto della Consigliera si sono svolti colloqui con tutti gli attori; E stato allontanato l aggressore; 10
ALCUNE CONSIDERAZIONI Tempestività: interrompere l escalation del conflitto; Fragilità personale o contesto ed eventi? Valore dell ascolto: le parti hanno spesso bisogno di essere ascoltate nella loro sofferenza piuttosto che nella rivendicazione dei loro diritti (D. Bramanti) Risorse personali. La Consigliera di Parità come snodo della rete informale per: Aggiornamento e innovazione Confronto e supporto nella trattazione dei casi.
GRAZIE 12