L editoriale di Fabrizio Premuti Presidente di Konsumer Sintesi e commento della relazione IVASS



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Il giornale del consumatore consapevole Notizie di rilievo: Numero 25 del 1 Luglio 2015 L editoriale L editoriale di Fabrizio Premuti Presidente di Konsumer Sintesi e commento della relazione IVASS Nell interno tra l altro: La truffa del falso incidente Green Network apre alla trasparenza 8 9 Intervista a Seisicuro 11 Ci si avvia verso l estate, il periodo dell anno in cui a tutti piacerebbe poter staccare la spina per godersi un periodo di riposo fisico e mentale. Purtroppo così non è ormai da troppi anni per la maggioranza dei cittadini italiani. Per la verità la stragrande maggioranza dei cittadini di riposo fisico ne ha d avanzo, la disoccupazione non accenna a diminuire, gli stessi dati Istat dicono che siamo ancora ben lontani da una vera inversione di tendenza. Questo certo non aiuta neanche il riposo mentale. Anche i pensionati, che un tempo potevano contare su risorse più che sufficienti oggi dividendo in mille rivoli quanto percepito, soprattutto in aiuti alla famiglia, hanno i loro bei pensieri. Quanti milioni di cittadini sono alle prese con l impossibilità di attendere con tranquillità alla propria quotidianità, con dignità. La crisi della quarta settimana che ora diventa della terza ed a volte della seconda settimana, con le bollette sempre più in ritardo nell adempiere al pagamento. Quanti giovani che dopo lunghi e faticosi percorsi universitari rinunciano alla propria professione adattandosi, quando possibile, a lavori occasionali. La pressione fiscale che non diminuisce e colpisce indistintamente tutti, ma con maggior ferocia lavoratori autonomi e commercianti distruggendo un tessuto imprenditoriale che era la ricchezza del nostro paese. Certo, se fossero tutti come la Fiat oggi avrebbero preso altre destinazioni fiscali, ma così non è, arranca- no, resistono e poi in troppi cadono portandosi dietro l immancabile esecuzione dell esattore fiscale e previdenziale. Forse servirà a poco scriverlo ancora, ma non è aumentando le tasse o circondandosi di cadaveri economici che questo paese potrà risollevarsi. Non con gli annunci. Purtroppo la maggioranza dei cittadini non è serena, proprio non ci riesce, alle promesse è davvero ora che seguano i fatti. ANAP e Konsumer uniti contro ACEA Nuovi arrivi in casa Konsumer Annullato il concorso per Professori universitari Telefonia, la furbata dei 28 giorni 15 17 17 18 Si è tenuta a Roma l annuale relazione dell IVASS, un faro per i Consumatori "Ho molto apprezzato la relazione del presidente dell'ivass, Salvatore Rossi dichiara Fabrizio Premuti, presidente di Konsumer che ha avuto piena continuità con quella dello scorso anno". "Avrei voluto solamente un approccio maggiormente critico nei confronti del DDL concorrenza, che sta completamente tralasciando l'aspetto della sostenibilità del sistema RCAuto". "Se mettiamo mano al sistema assicurativo, dal nostro punto di vista continua Premuti è fondamentale imbrigliare le tariffe. Perché è giusto e normale che le compagnie traggano un utile dalla loro attività, ma se dal ramo RCAuto ottengono un guadagno di 1,6 miliardi di euro, superiore al 10% della raccolta premi, siamo di fronte a un utile speculativo. E questo si può combattere solo con strumenti legislativi". "Interessanti infine gli sviluppi dell'evoluzione dell'ivass, che nelle parole del Presidente Rossi deve diventare un Ente di controllo critico, ma non punitivo; capace di utilizzare e sfruttare al meglio le opportunità delle nuove tecnologie. Konsumer Italia si dichiara da subito disponibile a offrire la massima collaborazione all'ivass per questo importante cammino futuro".

Approfondimento Speciale Breve Sintesi e Riflessioni di Fabrizio Premuti sul Rapporto Annuale sul lavoro 2014 di IVASS, presentato dal Presidente Salvatore Rossi il 23 giugno 2015 Se lo scorso anno rimasi molto impressionato, positivamente, per la relazione dell attività dell Istituto nel 2013, quest anno è arrivata puntuale la conferma di una relazione molto tecnica ma in una semplicità d espressione a cui il linguaggio assicurativo certo non ci ha abituati. I segnali di questa continuità non sono mai mancati nel corso dell anno, gli incontri a cui abbiamo sempre partecipato, i colloqui avuti, ci avevano già convinto che le cose si stavano facendo molto seriamente e con tanta professionalità. Una professionalità che voglio ricordare non è mai mancata nella Vigilanza assicurativa, ma che ora cambia passo con il cambiamento dell organizzazione interna. Ma veniamo alla relazione, di cui siamo già in attesa del seguito che verrà diffuso il 2 luglio prossimo all Assemblea dell ANIA, e che a questo punto aspettiamo con grande interesse.il Presidente Rossi giustamente parte dal gap che separa l Europa dall America rispetto al peso che hanno le banche e le assicurazioni sul PIL, se negli Stati Uniti i due settori hanno pressoché lo stesso peso, così non è nel vecchio Continente dove il rapporto a favore delle banche è di ben 4,5 volte superiore. l Italia rispetto alle altre democrazie Europee, poi, va ancora peggio. Certamente l innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale nel cambiamento dei sistemi, e di conseguenza del mercato, cambiamenti oggi particolarmente apprezzabili nel mondo finanziario e sulle banche. Queste con il variare del proprio core business, fino ad oggi basato sui tassi di interesse e sulle commissionirischia di collassare. Infatti, spiega il Presidente Rossi, nel credito alle famiglie e alle piccole imprese, le piattaforme digitali superano la normale capacità di ascolto diretto che fino ad ora era prerogativa di ascolto ed interpretativa riconosciuta agli sportelli bancari ed al loro personale, forti anche della conoscenza diretta del cliente. I servizi di pagamento sono sempre più appannaggio di tablets e smartphone implicando unallontanamento dallo sportello, cominciano a comparire i primi modelli di roboadvisor addirittura per gli investimenti e le operazioni strategiche. Per noi un quadro che implica uno sconvolgimento dell intero sistema bancario per come l abbiamo vissuto e conosciuto fino ad oggi. Uno scenario da mercato autoamministrato ed autoalimentato fino ad essere autoreferenziale, che sicuramente è scenario futuro, ma le cui basi si stanno saldamente ancorando a terra, ed in cui il rapporto umano, la stessa presenza fisica dell uomo è messa fortemente a rischio e questo, francamente, ci intimorisce. Ma se questo è lo scenario bancario che cosa sta succedendo in quello assicurativo? Anche in questo caso Il Presidente Rossi può dare un panorama nascente dall esperienza, dalla professionalità e dalla conoscenza dei sistemi che rende Ivass osservatore privilegiato. Si è, ovviamente accennato a Solvency 2, ormai mancano pochi mesi all entrata in vigore, ai 17 standard tecnici che la Commissione sta licenziando ed alle 702 linee guida. L Italia è tra i paesi che hanno già recepito la normativa, questo ha portato ad un lavoro di

rivisitazione di ampie parti del Codice delle Assicurazioni e della normativa di secondo livello, di competenza dell Istituto. Di particolare importanza è l avviso su cui il Presidente ha voluto dare risalto riguardante alcune questioni ancora aperte, 2 in particolare. La prima rispetto agli investimenti in titoli pubblici di debito degli Stati sovrani. La situazione di questi mesi non ha certo giovato alla stabilità di alcuni titoli di debito, anche se nell area Euro, EIO- PA ha approvato a maggioranza il principio che le singole imprese comincino a riflettere sulla non certezza dell onorabilità del credito, Ivass ritiene che in molti casi, taluni andamenti siano stati dettati più da un ritorno emozionale che da un vero pericolo di rottura dell Euro. L analisi fatta, ad oggi, in realtà dà perfettamente ragione all Istituto, forse la nostra emozionalità ci porta a considerare le cose in modo leggermente difforme, ma nella realtà dei fatti è l Istituto che ad oggi ha ragione. L altra di minor impatto diretto sui consumatori, ma non certo nullo, derivante dalla obbligazione di produrre un ulteriore bilancio che si affianca a quello normale contabile, ai fini della vigilanza. Certamente condividiamo il pensiero dell Istituto sull enorme aumento di complessità, non ultimo di spesa, che questi adeguamenti comportano. Senza, peraltro, determinare un effettivo immediato giovamento alla trasparenza e chiarezza dei dati di lettura sullo stato dell impresa. Una semplificazione è ipotizzata da Ivass e speriamo sia attuata. Ovviamente l ambito in cui queste decisioni si prendono è l Europa e, purtroppo, non il nostro Paese. Sull applicazione di Solvency 2 Ivass ci ricorda che la direttiva non si ferma davanti alle sole modifiche di carattere amministrativo e contabile, bensì implica forti cambiamenti nel governo aziendale ed organizzativo. La caratteristica dell impresa di assicurazione è chiamata a basare il proprio operato molto più sui profili di rischio insiti nell attività assicuratrice di quanto non abbiano fatto fino ad ora. Quindi si aprono momenti di transizione reale per le Imprese di assicurazione che certamente agganciate ai vecchi modelli, sia di amministrazione, sia di organizzazione, ne faranno risentire molto di più il peso sulle piccole/medie imprese, su cui non ultimo, anche i costi finiranno per incidere maggiormente.la consapevolezza di questo però, permette adivass di lanciare la ciambella di salvataggio proponendosi non più solo come controllore inflessibile ed eventualmente esecutore di una sentenza, bensì come partner con il quale lavorare insieme per raggiungere, con il minor trauma possibile, il traguardo. Malgrado tutto ciò le imprese italiane hanno raggiunto la raccolta premi di 150 miliardi nel 2014, ben più ampia della media europea, un aumento che si attesta tutto nel comparto vita, comparto che riesce ad assorbire anche le inevitabili perdite di raccolta del comparto danni che è invece in fase discendente. Certamente un campanello di allarme molto evidente per gli intermediari tradizionali a cui la maggior fonte di reddito è determinata proprio dai rami danni, con il pericolo di una desertificazione della presenza territoriale delle agenzie, sub agenzie e piccoli brokers, se si resterà legati al modello dell intermediazione del passato, con grave danno anche per i consumatori. Ancora per quanto riguarda il ramo vita non possiamo non sottolineare la gravità del fatto che si sia assistito al raddoppio della collocazione di prodotti amggior contenuto finanziario, in particolare le unitlinked, prodotti che da associazione consumatori dovremmo definire addirittura tossici estremizzando il pericolo che corre soprattutto un consumatore inconsapevole sottoscrivendoli.come dar torto al Presidente Rossi che sottolinea il fatto che questi prodotti tendono a porre il rischio a carico dell assicurato? Altra riflessione che ci si deve porre con molta attenzione e professionale criticità è il cronico status di sottoassicurazione che sconta l Italia nel ramo danni esclusa la RC auto, siamo solo all 1% del PIL Oltre alla ormai famosa attitudine dell italiano ad avvicinarsi con sospetto a prodotti assicurativi diversi dal cancro obbligatorio della rc auto, è andato aumentando anche il fenomeno del ritrarsi, da parte delle com-

pagnie italiane, da alcuni segmenti di rischio, come la RC medica, che certo influiscono significativamente nella raccolta premi. La riflessione dell Istituto ci trova ampiamente d accordo, sono rischi di rilevanza sociale, sono rischi per i quali serve una seria politica di incentivazione o presto faremo i conti con un aumento di insicurezza e con immotivati pellegrinaggi all estero per avere assistenza, ma quello che più mi preoccupa è l enorme aumento dei maldestri tentativi di cavalcare inesistesti malpractice mediche, questo sta portando il segmento della RC Medica a surrogare quello che in termini di rendite di posizione, per alcuni, si è perso nella RC auto. Anche dal punto di vista degli investimenti le compagnie hanno aumentato la loro quota portando il patrimonio investito a 630 miliardi di euro, un patrimonio che in parte va ridisegnato dal punto di vista dell impiego, avendo puntato molto nei titoli di stato, oggi con rendimenti molto ridotti.rispetto all impiego delle capacità patrimoniali,ivass torna ad indicare l opportunità di prodursi nel sostegno alle imprese attraverso il diretto finanziamento con emissione di mini bonds o prestiti cartolarizzati. Certamente un opportunità in più per le compagnie e per il mercato soprattutto in epoca di restrizioni dal punto di vista della concessione del credito. E significativo, ed anche molto tranquillizzante, sapere che l indice di solvibilità delle compagnie assicurative italiane è quasi il doppio rispetto alle regole vigenti e che fanno capo alla direttiva Solvency 1. Un importante segnale di stabilità se letto come dato medio, un margine che sfiora addirittura le 3 volte nel caso dei rami danni, mentre nel vita arrivano appena (si fa per dire) all 1,72%. Da consumatore vorrei sempre essere informato di quale compagnia mi consente di avere maggiore tranquillità nell affrontare un evento sfortunato futuro. Certo lo posso desumere dai bilanci in modo abbastanza agevole, ma i consumatori, di solito, non leggono le condizioni di polizza figuriamoci i bilanci. Tutto questo per dire che se appena il 3% delle imprese italiane sono nelle condizioni di aver bisogno di un aumento di capitale e non sapendo se il 3% è sulla raccolta premi totale o sul numero unitario delle imprese, un po di apprensione il dato lo da. Sono solo qualche centinaio di migliaio di utenti ad essere assicurati con imprese a capitalizzazione insufficiente o sono milioni di assicurati? Sicuramente ne parleremo con Ivass, con l Istituto i rapporti sono improntati alla massima trasparenza e quindi non dubitiamo delle risposte che sicuramente verranno. Il vita rappresenta il ramo che risente fortemente della crisi dei rendimenti finanziari dopo che per un periodo abbastanza lungo ci eravamo abituati a prodotti che garantivano almeno un rendimento minimo, solitamente il 2%, tutto questo oggi non è più così e l orientamento generale, ci fa notare Ivass, è quello di collocare prodotti al netto della garanzia, anzi, sottolinea la Relazione, di allontanarsi dalla missione e dalla natura di essere assicuratori creando certezze che derivano dal mutualizzare il rischio. Questa questione è posta come grande sfida che vede tutti, ma proprio tutti, Authority, imprese, consumatori, Governo, come players uniti nella ricerca di nuove opportunità che non privino la società di un servizio ad alto valore. Siamo assolutamente d accordo ed in linea con il pensiero dell Istituto. Oggi, molto più di ieri, dobbiamo farci carico di responsabilità di scelte e prospettive future, quindi intervenire con spirito di servizio e partecipazione, è quello che non l Istituto, ma la collettività si aspetta dai propri rappresentanti, soprattutto quando le finalità sono assicurative e previdenziali, cioè per dirla come l Istituto, quando si deve avere capacità di vedere in anticipo eventi futuri. Che il settore assicurativo oggi abbia diverse responsabilità da assumersi davanti al progressivo ritirarsi dello Stato sociale anche in tema previdenziale, è ormai di tutta evidenza, assicurare prestazioni future in campo previdenziale è una sfida che oggi è particolarmente impegnativa, ma è una sfida che, giustamente osserva l Istituto, può essere abbondantemente ben affrontata da un sistema

sano dove il controllore può certificare lo stato di solvenza e l esistenza di adeguate riserve tecniche per sostenerlo. Un ulteriore capitolo è stato dedicato alle garanzie per la perdita dell autosufficienza, le ormai famose LTC. La riflessione su questo punto è ovviamente legata ai dati demografici, al fatto che si vive più a lungo, ma questo non vuol dire che si viva sempre in piena autonomia, anzi, problemi legati alla non autosufficenza delle persone sono all ordine del giorno, la risposta pubblica certamente non è sufficiente a dare sicurezza per tutti ed anche il livello del servizio che viene prestato, si indebolisce anno dopo. L intervento del privato, anche se per noi non deve mai essere sostitutivo dell obbligo di assistenza del pubblico, può essere un buon paracadute per chi può permetterselo oggi. Se questo problema rientrasse nell area di contrattazione collettiva aziendale che permetterebbe alle Compagnie di affrontare anche le attuali criticità tariffarie basandosi su platee di utenza sempre maggiori, quindi, di fatto, mettendosi nelle condizioni di tariffare su basi demografiche sempre più ampie sarebbe possibile un contenimento dei costi. Certamente questo deve passare anche attraverso un sistema di alfabetizzazione assicurativa che sia in grado di uscire dai vecchi e desueti schemi della polizza = tassa, e rientrare su una assunzione di coscienza e conoscenza collettiva per la quale tutti devono assumersi le proprie responsabilità, compreso chi assolve funzioni di politiche pubbliche, e, perché no, passando anche attraverso una politica fiscale incentivante che ne aumenterebbe il grado di attrazione ed interesse. Anche la fiscalità deve tornare a giocare un ruolo centrale, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un costante aumento delle imposte anche su prodotti che hanno funzione sussidiaria a provvidenze pubbliche, se non con aumenti diretti con la diminuzione degli importi detraibili. Qui il ruolo che può giocare la fiscalità è davvero fondamentale ed oltretutto d esempio per le Imprese, siamo certi che l Istituto su questo potrà darci una mano ad indirizzare nel modo corretto le richieste a chi ha responsabilità di Governo. Già che ci troviamo a parlare di fiscalità vorremmo rilanciare su un punto per il quale si produce una profonda ingiustizia. Per una vecchia norma del 1961, nei casi in cui si debba restituire il premio o parte di esso ai consumatori, le compagnie assicurative devono restituire solo il valore della polizza, escluse le imposte. Le imposte hanno un peso sovente rilevante, visto che in alcuni casi rappresentano circa il 33% dell importo. Numeri alla mano, quindi, per una polizza auto dal costo medio di 500 euro, saranno rimborsati solo 350 euro. Una profonda ingiustizia che va avanti da 54 anni e che penalizza gli assicurati che usufruiscono di un rimborso per un servizio non erogato e nel pieno rispetto della norma, non commettendo alcun errore. Stranamente nella relazione non ha trovato spazio il richiamo alle coperture catastrofali, qui compresi gli eventi naturali di eccezionale intensità o dovuti al dissesto idrogeologico del nostro territorio. Certamente il richiamo generale alle tutele assicurative a garanzia della collettività nella relazione è costantemente presente, per questo particolare tema però ci sarebbe piaciuto che, come nel passato, si fosse sottolineata l importanza di ricorrere a questi strumenti di tutela del patrimonio e personali che faticano ancora ad avere una corretta collocazione nella scala dei valori degli italiani e delle Istituzioni che hanno scaricato da tempo sul privato le responsabilità di dover intervenire. Non è mistero per nessuno che personalmente sarei a favore di una obbligatorietà in questo senso, seppur cosciente delle difficoltà di tariffazione da un territorio all altro, delle difficoltà derivanti da un patrimonio immobiliare costellato di illegalità che hanno consentito di edificare fuori da ogni considerazione di sicurezza ambientale, in moltissimi casi senza neanche avere un progetto ingegneristicamente valido. Certamente non di minor impatto sono le opere pubbliche, anche in questi casi l intervento della corruzione, del malaffare ha determinato in innumerevoli casi opere edilizie di servizio che di fatto sono inutilizzabili sin dalla

loro inaugurazione. Poter tariffare, soprattutto in presenza di obbligatorietà non è certamente semplice. Però il problema resta aperto, i fatti, soprattutto alluvionali, che si son verificati in questi ultimi anni, stanno a dimostrare che anche qui l intervento pubblico fuori dall emergenza di una tenda o di un container, arriva tardi, insufficiente, spesso non equo. Assistere impotenti ai fatti dell Aquila, dove chi ne è uscito a testa alta è stato solo il Cineas, dovrebbe farci riflettere molto sulla necessità di un intervento privatistico in questi particolari eventi. E una garanzia che se fosse associata all acquisto di un immobile peserebbe lo 0,0000qualcosa rispetto al costo dell immobile e comunque parecchie decine di volte in meno di una polizza a garanzia del mutuo, l obbligatorietà consentirebbe una vigilanza molto più stretta esercitata da Ivass, una garanzia in più per il cittadino. Riteniamo che questa partita non si possa considerare chiusa fin quando non avremo un sistema di tutela effettivo su uno dei beni primari delle famiglie italiane. Una riflessione che resta aperta. Infine la Relazione si sofferma su quello che definisce il caso RC Auto. Che sia una situazione incancrenita quella della RC Auto credo sia un dato di fatto, che la RC Auto sia stata considerata per decenni uno dei migliori ammortizzatori sociali e anche, che sia uno dei motivi principali per i quali gli italiani vivono con estrema diffidenza il rapporto tra loro e gli assicuratori è indubbio.il dato incontrovertibile che da qualche tempo si sta ridimensionando il premio medio pagato dagli italiani. Ora il punto è che,nonostante la discesa dei prezzi, permangono in molte aree del paese tariffe troppo alte. Le imprese devono si guadagnare, ma il guadagno deve essere commisurato al valore sociale del prodotto, alla sua obbligatorietà, al fatto che sul versante del contenimento dei costi si è fatto davvero tanto e altrettanto ci si appresta a fare. Quando le cose vanno male, immediatamente le tariffe schizzano correttamente in alto per recuperare le perdite, ma quando le cose vanno bene non è più assolutamente digeribile che si possa guadagnare più del 10% su questo ramo assicurativo. 1,700 milioni di utile su una raccolta premi di poco più di 14 mld, personalmente lo ritengo scandaloso!! Continuo a pensare che se per le banche e le finanziarie si è stati così lungimiranti da avere un regolatore che indica un limite soglia per i tassi di interesse applicati al debito del cittadino, dovremmo essere altrettanto bravi da saper individuare una percentuale variabile dell utile conseguibile su un prodotto obbligatorio la cui finalità ha enormi ripercussioni sociali. Poi il raggiungimento di quella percentuale sarebbe demandato alla capacità dell impresa nell essere più o meno efficiente, di avere una offerta differenziata nelle garanzie prestate, di essere in grado di riavvicinare quel 10% di non assicurati che comunque pesano nel bilancio delle uscite, avendo, assicurati e non, la stessa frequenza sinistri, con la differenza che l essere non assicurato aumenta anche il fenomeno della pirateria. Il problema vero della RC Auto è da sempre la sostenibilità del sistema, avere un equilibrio costante che permetta alle imprese di fare utile, ma nel rispetto di una tariffa stabile e di basso impatto sul bilancio familiare. Quando nel 1996 ci ponemmo il problema del proliferare di tabelle risarcitorie il danno biologico, arrivammo allo studio della tabella unica nazionale. Convincemmo (quasi) tutti che non fosse sostenibile avere trattamenti risarcitori diversi solo per l appartenenza a distretti giudiziari diversi, ricordo ancora che i testi che producemmo nel 97, 99, 2000, furono la base reale della legge 57 del 5 marzo del 2001, quanto lavoro sia del sottoscritto, sia di Giampaolo Petri, della ricercatrice Antonella, dell aiutante Parlamentare dell On Mario Lettieri, primo firmatario e di tutti gli esperti, che ci aiutarono, per mettere a punto lo studio finale che porto a presentare in Parlamento il testo che era destinato a diventare Legge. Quello che convinse (quasi) tutti era la finalità di rendere sostenibile un sistema senza dover mortificare chi era nel

diritto di avere un risarcimento, ma ponendo e basi per avere prevedibilità nei costi. Se a distanza di 14 anni da allora siamo ancora ad aspettare che sia promulgato il decreto che interviene sulle macroinvalidità,ed anche quello che ha messo in sicurezza le micro, tutto sommato è stato realizzato solo da poco in una forma accettabile. Comunque, giustamente, il Presidente Rossi si è soffermato sul DdL concorrenza all esame del Parlamento. Un disegno di legge che da una parte dimentica che le garanzie e le tariffe nella Rc Auto sono state liberalizzate nel 1995, quindi se davvero avessero voluto, le imprese assicurative avrebbero, e da tempo, praticato la cd tariffa Italia, scontando significativamente il costo per chi la scatola nera l avesse utilizzata, ritornando ad una mutualità più ampia e basata sull individuo piuttosto che sul territorio, solo per fare un esempio. Sul risarcimento in forma specifica gli utenti ancora non hanno ben capito come funzioni ed all occorrenza si trovano davanti ad un bivio senza saperne il perché. Io trovo quasi scandaloso che la scelta degli autoriparatori non sia stata messa mai in relazione alla qualità, trasparenza, professionalità e sicurezza della riparazione, che non può essere affidata ad un elenco di carrozzerie, soggettivamente scelte,e diciamolo pure scelte attraverso l accettazione di costi orari di mano d opera che nel migliore dei casi costringono il riparatore ad aumentare le ore di lavoro, nel peggiore a lavorare male o a rimetterci. Se la selezione non avviene su basi di standard qualitativi condivisi, che tengano conto di tutti i fattori insiti nella riparazione, difficilmente si riuscirà a contenere il costo medio ed ad aumentare la platea degli aderenti. Trovo altrettanto scandaloso che il sistema assicurativo non si sia mai posto il problema dei milioni di veicoli che dopo un sinistro restano non riparati perché danneggiati per responsabilità del proprietario, aumentando di fatto, il fattore insicurezza della circolazione.perché non si ipotizza un loro coinvolgimento nella segnalazione alle motorizzazioni affinché, dopo verifica tecnica, siano o fermate, o inviate alla riparazione le vetture ritenute insicure?anche le Compagnie devono iniziare a chiedere che i veicoli insicuri siano fermati o riparati a prescindere da chi paga, il primo risparmio è proprio l aumento della sicurezza della circolazione, ottenuto questo le frodi comincerebbero davvero a diminuire e la sicurezza della circolazione ad aumentare, diminuendo così i costi sociali. Nel contempo, anche grazie all enorme aumento di sicurezza per i danni alla persona dato dall utilizzo dell ecall, reso obbligatorio sui veicoli di nuova produzione, il ricorso alla scatola nera potrebbe ampliarsi ulteriormente, e dare quel risultato di sostenibilità del sistema che tutti ci auguriamo. Sorvolando sulle attività di controllo ed ispettiva dell Istituto, che sono state notevoli, quello che traspare è un giusto orgoglio di appartenenza, Dal Primo incontro fatto con l Istituto, appena costituito, nei saloni di Palazzo Cook, ad oggi ci separano appena 2 anni, eppure si ha l impressione di un Istituto in cui le professionalità stiano fiorendo e che siano sempre più vicine al consumatore, alle esigenze di un sistema assicurativo che sappia mantenere le proprie caratteristiche, mutuando da Banca d Italia alcune peculiarità, pur senza confondersi nei ruoli. Sono stato nel passato uno di quelli più ferocemente contrari a questo matrimonio, come spesso accade, i fatti possono darti torto o ragione, questo è il caso in cui ho avuto torto. L intervento di Ivass, solo per fare alcuni esempi, sulla questione che abbiamo sollevato in occasione delle polizze RC Auto concesse gratuitamente con l acquisto dei veicoli, il programma di educazione assicurativa, l indagine condotta sulle polizze contratte ad insaputa degli assicurati, l aiuto e consulenza che ci è stata data in occasione del lancio del sondaggio sui consumatori inerente proprio alle polizze fatte a loro insaputa, il continuo contatto e gli incontri che avvengono regolarmente tra consumatori ed Ivass, aprono nuovamente un orizzonte di collaborazione che permetterà a noi di crescere, forti della conoscenza e professionalità che ci viene data a supporto, agli assicurati di ave-

re, attraverso associazioni più preparate, una tutela capace e professionalizzata, al mercato l aumento della cultura assicurativa che ne potrà rendere ancora più diffusi i prodotti distribuiti. sanzionatore, a partner, rigorosamente rispettoso dell applicazione delle regole, ma con una maggiore attività di indirizzo, sostegno e sinergia diretta con le imprese. Le imprese dovranno cogliere le indicazioni conclusive del Presidente Rossi che sono state illuminanti, da controllore Fabrizio Premuti Presidente Konsumer Italia Spazio Consorelle Dal sito di Codici Una truffa che può accadere ovunque. Sono stati arrestati in mattinata per aver messo in scena una variazione della cosiddetta truffa dello specchietto, quella che il Codici, già qualche mese fa, aveva definito la truffa della fiancata strisciata per la quale numerosi automobilisti romani erano stati raggirati. Secondo le segnalazioni pervenute alla nostra associazione, la dinamica del finto incidente è la seguente: l automobilista sorpassa un auto che va a rilento, sente un rumore sordo come di un sasso che colpisce la vettura, dopodiché è costretto a fermarsi perché l altro automobilista, con gesti, lampeggiando i fari o suonando il clacson, lo intima a farlo. Una volta fermi, il truffatore dice di essere stato colpito dall altro in fase di sorpasso. Di fatti le auto risultano strisciate. A questo punto inizia la trattativa economica in quanto di compilare il modulo CID il truffatore proprio non ha alcuna intenzione. In molti casi questi afferma, infatti, che ha fretta perché ha un ammalato in auto da accompagnare in ospedale - un complice, ovviamente e ad essere sfruttati in questo gioco possono essere anche bambini di 8/10 anni e che preferirebbe essere risarcito in contanti. Se il truffato dice di non avere liquidi con sé, è anche disposto ad accompagnarlo al più vicino Bancomat per un prelievo. In genere questi soggetti si mostrano, infatti, gentili, mai agitati o nervosi, non assalgono l altro verbalmente che pure, stando alle loro parole, avrebbe procurato un danno alla loro auto. Come venga prodotta la strisciata sulla vettura dell automobilista truffato e da cosa sia prodotto il rumore sono elementi ancora da chiarire, spetta alle Forze dell Ordine farlo. Probabilmente il rumore è creato da una pallina da tennis lanciata contro l auto o dal truffatore che con la mano colpisce la portiera. La strisciata, invece, è prodotta o con carta vetrata o con un punteruolo, durante il sorpasso o in sosta, approfittando di un momento di distrazione dell automobilista. Le zone fino ad ora maggiormente battute da questi truffatori sono: Viadotto della Magliana, Viale Marconi, Tor di Quinto, Via di Boccea, Corso Italia ma potrebbero capitare ovunque. Occhi aperti, quindi, automobilisti commenta Ivano Giacomelli, segretario nazionale del Codici- i truffatori potrebbero essere di entrambi i sessi, italiani come stranieri. Se avete sentore di essere incappati in una truffa, vi consigliamo di prendere la targa dell altra auto, di non scendere dalla vostra e, se proprio dovete, di insistere con la compilazione del CID. Questa tipologia di truffa può accadere in qualsiasi ora e in qualsiasi luogo ma, per ovvi motivi, i truffatori agiscono prettamente di sera e in luoghi isolati. Visto che si possono rischiare anche rapine o aggressioni, il CODICI raccomanda la massima prudenza e, se avete dubbi, di allertare le Forze dell Ordine.

Konsumer Italia scende in strada per le Vacanze coi fiocchi 2015 ed aderisce al progetto annuale del Centro Antartide Konsumer Italia aderisce alla campagna di sensibilizzazione Vacanze coi fiocchi 2015, per la promozione della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile nel periodo estivo: I mesi da maggio a settembre sono quelli che registrano il maggior numero di morti sulle strade, una media di 12 al giorno sottolineano gli organizzatori Agosto è il mese in cui si muore di più. La campagna, ideata e coordinata dal Centro Antartide e insignita con la concessione dell'alto Patronato della Presidenza della Repubblica, nasce nel 2000 ed è giunta quest'anno alla sedicesima edizione. «Siamo convinti dell assoluta necessità di partecipare dichiara il presidente di Konsumer Italia Fabrizio Premuti perché è fondamentale sensibilizzare i cittadini sul tema della sicurezza stradale. La SITEB Associazione dei costruttori e manutentori delle strade evidenzia che nel 2013, in Italia, si sono verificati 181mila incidenti stradali con ben 3.385 morti (sui complessivi 26mila dei Paesi UE, che ci assegnano un triste primato, n.d.r.), con costi sociali per il nostro Paese stimabili in circa 26miliardi di euro. A maggior ragione, è giusto partecipare soprattutto quest anno che la campagna sarà dedicata alla sicurezza dei bambini». Infatti, Vacanze coi fiocchi 2015 è rivolta alla sicurezza dei più piccoli, sia in auto che sulla strada, in sinergia con la campagna SAVE KIDS LIVES promossa per l anno 2015 dalle Nazioni Unite. Verranno coinvolti 600 soggetti a livello nazionale tra istituzioni, associazioni, società autostradali, aziende sanitarie, radio e televisioni; saranno utilizzati depliant, libretti e manifesti multilingue con l'immagine di Snoopy, testi di Piero Angela e altri testimonial, consigli per viaggiare in sicurezza e vignette dei maggiori disegnatori italiani, oltre a 15 mila spot trasmessi da più di 15 radio, per ricordare che oltre la metà degli incidenti stradali è causata dal comportamento di chi guida: mancato rispetto della precedenza o del semaforo, guida distratta, velocità eccessiva, mancato rispetto delle distanze di sicurezza. La campagna culmina con la distribuzione ai caselli autostradali dei libretti e degli adesivi in occasione del primo grande esodo estivo del 25 luglio 2015. Oltre al sito www.vacanzecoifiocchi.it, la campagna vive anche sui social network e su un'app dedicata al fine di raccogliere informazioni e contributi audio/video che seguiranno il turista per tutta la durata della vacanza, con consigli giornalieri ripresi poi dai social. Andrea Scandurra Energia, Green Network apre alla trasparenza o scorso marzo, Konsumer Italia denunciava la pratica commerciale scorretta messa in campo da un agenzia che, per stipulare contratti di vendita di energia e gas per conto della Green Network, mandava a bussare per le case i propri addetti sotto le mentite spoglie di tecnici dell AEEG - Autorità per l Energia Elettrica e il Gas. Dopo poche settimane la Green Network ci ha fatto sapere di aver interrotto il rapporto di procacciamento d affari con l agenzia di vendita responsabile delle condotte commerciali illegittime denunciate nell articolo (il nostro comunicato, n.d.r.), e da qualche giorno ha attivato un importante servizio che offre la possibilità agli utenti di segnalare sul loro sito telefonate o contratti indesiderati a Segnalalo a Green Network. «Ecco il segnale che ci si aspetta da un azienda che alle parole vuol far seguire i fatti commenta con soddisfazione il presidente di Konsumer Fabrizio Premuti Nel recente passato abbiamo avuto modo di ricevere richieste di intervento da consumatori che si son trovati improvvisamente (ed a loro insaputa) legati contrattualmente a questa azienda. Le verifiche poste in essere dalla Green Network confermarono la buona fede delle segnalazioni e diedero corso alla rescissione dell'accordo commerciale con la società che aveva prodotto tali contratti. Oggi siamo contenti di apprendere che è la stessa Green Network a chiedere ai consumatori, aprendo una linea dedicata, di ricevere le segnalazioni inerenti a commercializzazioni selvagge del proprio marchio». Hai subìto a tua insaputa l attivazione di un contratto luce o gas non richiesto o mai sottoscritto con Green Network? Per sospendere la fornitura di energia elettrica o gas annuncia l azienda puoi: scrivere un e-mail a supporto@greennetwork.it; inviare una raccomandata all'azienda; cliccare sulla voce "SEGNALALO A GREEN NETWORK" presente sul sito internet dell'azienda. Usando le stesse procedure si possono segnalare telefonate indesiderate da parte di operatori riconducibili a Green Network Luce & Gas. In questo modo, Green Network Luce & Gas migliora la qualità del suo servizio e si oppone alle pratiche commerciali scorrette. Autoreferenzialità? «Non lo sappiamo prosegue Premuti ma l'intento è buono e da eccellenza di mercato; sono tutti segnali che lasciano ben sperare». Konsumer, intanto, rilancia la sfida: «Facciamo partecipare alle verifiche anche le associazioni dei consumatori, affinché l'intero processo sia nella massima trasparenza e fruibilità per il consumatore finale. Nel frattempo, ci auguriamo che anche Acea, Enel, Eni, e compagnia cantando, diano corso a processi di trasparenza di questo tipo».

Meno Utili Per le Utility Grazie all accordo tra Konsumer Italia ed Infodrive, nasce la carta Okay per il servizio di soccorso stradale. La prima carta assistenza che prevede, in caso di criticità tra l impresa ed il consumatore, di poter aderire ad una proceduta di conciliazione paritetica a costo zero, che eviti le lungaggini burocratiche e giudiziarie. Quindi senza alcun supporto a pagamento il Consumatore può rivolgersi all associazione che darà assistenza e supporto con un proprio conciliatore, l intera procedura si deve completare entro i 15 giorni. La carta, che può essere scelta direttamente dal consumatore, comprende anche la quota di iscrizione a Konsumer Italia ed oltre ai normali servizi di assistenza all automobilista comprende anche tutti i servizi dell associazione consumatori, il tutto ad un costo particolarmente vantaggioso. Firmato l accordo tra Konsumer Italia ed Infodrive Nasce carta Okay Maggior servizio per l automobilista

La storia Intervista a Seisicuro.it Siamo giunti alla seconda puntata delle nostre interviste ai comparatori online. Dopo aver parlato con l Ad di Facile.it Mario Giacobbe, infatti, oggi è la volta di 6sicuro: per rispondere alle domande di Konsumer è intervenuto Edoardo Loewenthal, Amministratore delegato e Presidente di 6sicuro SpA. Anche Seisicuro ha assunto precisi impegni con l AGCM in merito alle informazioni ed alla trasparenza nei confronti dei Consumatori. Si segue la logica che ha portato Konsumer a fare un accordo con Comparameglio.it. Edoardo Loewenthal, Presidente di Seisicuro.it Quali sono i cambiamenti previsti? Tutti le modifiche concordate sono già in essere. Molte erano state implementate a Gennaio 2015 in risposta alle richieste dell IVASS che ci sono pervenute a novembre 2014 e che in gran parte coincidevano con quanto richiesto da AGCM. Le due diverse Autorità si sono espresse in maniera molto simile su argomenti analoghi ed hanno riconosciuto il valore dei comparatori come strumento di stimolo per la concorrenza, trasparenza e risparmio per il consumatore. Abbiamo reso più evidenti messaggi già presenti sul sito, ripetendoli più volte e modificandone la posizione in punti strategici. Ad esempio, ora è più semplice recuperare le compagnie nostre partner e le commissioni percepite per ogni contratto. Ci teniamo a precisare che tali commissioni non influenzano il prezzo finale dell utente. Quali le motivazioni che vi hanno portato a proporre tali iniziative? Offriamo un servizio gratuito di comparazione dal 2000, abbiamo da 4 anni un blog molto seguito che offre informazioni sul mondo del risparmio, è nel DNA di 6sicuro quello di offrire informazioni utili e puntuali agli utenti. Quindi abbiamo risposto positivamente alle obiezioni sollevate e risposto prontamente. Ci teniamo a precisare che molte modifiche erano già programmate ed è per questo che sono state implementate in tempi rapidi. Credete che l indagine di IVASS e le denunce degli intermediari e delle Associazioni dei Consumatori abbiano contribuito a favorire questa scelta? Il comparatore è uno strumento che naturalmente porta trasparenza al mercato, caratteristica, questa, riconosciuta dalla stessa IVASS e AGCM nei due documenti citati. Ogni suggerimento per migliorare le informazioni e la fruizione del nostro comparatore è stato e sarà ben accetto, ci permette di migliorare ancora di più il servizio gratuito offerto ai consumatori e di rendere sempre più forte la loro fiducia nei nostri confronti. L intervento del regolatore a seguito di denunce ed esposti dovrebbe appartenere ad una vecchia visione del confronto tra consumatori ed imprese, non credete che sia forse il caso di aprire tavoli di collaborazione e confronto? 6sicuro è un broker e come tale agisce su mandato del consumatore, a differenza dell agente assicurativo che invece rappresenta la compagnia. Siamo sempre stati e continueremo ad essere disponibili ad ogni tipo di confronto (è la nostra mission d altronde) ed a raccogliere indicazioni e suggerimenti per migliorare la fruibilità dei servizi offerti e renderli più chiari possibili. Un tale mutamento di strategia può essere letto come l apertura di una nuova fase nei rapporti tra intermediari web, consumatori, ed intermediari tradizionali? Non è stata mutata nessuna strategia. 6sicuro è convinta da sempre che sia possibile una sinergia tra intermediari Web e tradizionali, come è avvenuto in altri settori, pensiamo al mondo bancario.

E allo stesso tempo, gli impegni di Facile.it e 6sicuro potranno essere presi a modello da altri comparatori online per avviare un processo di responsabilizzazione e di trasparenza dell intera categoria di intermediari? Per noi sarebbe auspicabile. La mission di 6sicuro è informare gli utenti e permettergli di cogliere in maniera consapevole le opportunità offerte dal mercato. Vorremmo che questo pensiero etico fosse condiviso da tutti, sia online che offline. GARANZIE ACCESSORIE ALLA RC AUTO Tra gli impegni presi, c è il passaggio ad una procedura che permetterà di eliminare dai preventivi online ogni eventuale abbinamento forzato di garanzie accessorie alla RC Auto. In che modo? La procedura tecnica scelta per rispettare questo impegno è già online da gennaio 2015: in fase di preventivo è stata ulteriormente arricchita la possibilità di scelta e personalizzazione da parte del consumatore. Perché finora al consumatore non è stato consentito di scegliere se selezionare, ad esempio con un click, le coperture aggiuntive di cui ha bisogno? La possibilità di scelta delle coperture aggiuntive è sempre stata presente. In alcuni casi proponevamo pacchetti di garanzie accessorie (che erano comunque, successivamente, deselezionabili), ora invece proponiamo, di base, solo RC, arricchibile dal cliente. I RAPPORTI CON LE ALTRE CATEGORIE Konsumer ritiene che la figura dell intermediario tradizionale sia ancora quella più vicina al bisogno di servizio ed assistenza del consumatore, ma che la multicanalità può rappresentare un vero e proprio assist all instaurazione di nuove e più moderne sinergie tra intermediari. Quali sono i vostri rapporti con gli intermediari tradizionali? Può esistere una sorta di collaborazione tra linea distributiva tradizionale e quella comparativa? Il comparatore dovrebbe essere inteso come una risorsa, un alleato e non come un competitor da annientare; purtroppo ora è questa l impostazione. Il nostro ruolo, come avviene in altri settori, è quello di informare gli utenti e permettergli una scelta più semplice e consapevole e questo ruolo è stato evidenziato sia da IVASS che da AGCM. In cosa 6sicuro si differenzia rispetto agli altri siti di comparazione? Ormai da anni abbiamo instaurato una proficua conversazione online con i consumatori grazie al blog aziendale. Non parliamo solo di assicurazioni, negli anni abbiamo esteso il campo di discussione ed informazione a tutto il mondo del consumo e del risparmio. Inoltre ci teniamo a precisare che siamo l unico comparatore che ha creato un sistema di feedback che raccoglie i pareri dei clienti che hanno acquistato ed utilizzato per almeno un anno una polizza: questo permette di confrontare le compagnie assicurative in base alle loro capacità di gestione delle pratiche e della comunicazione con i propri clienti. In tal modo è possibile tagliare i costi, tenendo in alta considerazione la qualità del servizio offerto. Che tipo di relazioni avete con i consumatori e con le Associazioni che li rappresentano? Attualmente, le relazioni con i consumatori e i loro rappresentanti sono ottime, e confidiamo di rafforzarle ulteriormente nel prossimo futuro. Quanto siete allineati al Codice del Consumo ed ai criteri di riservatezza dei dati personali, e della privacy in genere? Siamo perfettamente allineati con quanto richiesto dal Garante della Privacy e dalle normative di settore. L indagine di IVASS evidenziava anche come la comparazione effettuata da questi siti fosse basata sul prezzo, lasciando in secondo piano caratteristiche dei prodotti in termini di massimali, franchigie, rivalse ed esclusioni, di fatto al contenuto contrattuale. Come modificherete le modalità e i criteri di comparazione attualmente utilizzate dal motore di ricerca di 6sicuro? Le informazioni caratteristiche di ogni singola proposta (massimali, franchigie, scoperti, etc) erano già presenti e da gennaio 2015 il sito risponde pienamente alla richieste di IVASS. Ora ad esempio è possibile ordinare le offerte non solo per prezzo, ma anche per il massimale della garanzia RC Auto oppure per il punteggio di qualità ottenuto da ogni singola compagnia in base ai feedback dei clienti (esclusiva 6sicuro).

Ritenete che le esperienze delle Associazioni dei Consumatori possano contribuire a definire criteri più trasparenti e vicini alle esigenze dei cittadini? I principi di trasparenza alla base del nostro lavoro sono regolamentati chiaramente dall IVASS, ma è certo che l apporto dei consumatori e loro associazioni ci offre un punto di vista ulteriore per migliorare costantemente le caratteristiche della nostra offerta. Per sviluppare quelle stesse esperienze, estendendole anche a settori diversi rispetto alla Rc Auto, ma comunque soggetti a pratiche di comparazione (energia, telefonia, ecc ecc), sono immaginabili sinergie ed accordi con le Associazioni dei Consumatori per migliorare la qualità del servizio offerto e tutelare le istanze del cittadino-consumatore? Un consumatore informato è un consumatore libero, ha la possibilità di cogliere le offerte proposte dal mercato in maniera consapevole e idonea alle sue esigenze. Pertanto, come detto, ogni suggerimento pervenuto da singoli e associazioni che punti a migliorare il prodotto finale è di sicuro supporto per le nostre attività. La nuova strada imboccata da 6sicuro si colloca nell ottica del consumo etico rivolto ai reali bisogni del consumatore. In che modo si possono indirizzare i consumatori verso un consumo etico e verso imprese oneste, anche ricordando che il prezzo non è certamente l indicatore unico del prodotto migliore? 6sicuro è regolamentato dall IVASS come tutte le compagnie assicurative con cui collabora, questo di per sé è una garanzia di affidabilità e onestà. Il comparatore, come detto più volte, ha una funzione etica in quanto aiuta il consumatore a reperire informazioni utili per eseguire in maniera consapevole scelte importanti, come quella della copertura assicurativa. La certificazione di qualità, garantita da soggetti terzi quali le Università, potrebbe rappresentare un passaggio importante in favore della trasparenza di sistemi, procedure e finalità contrattuali? Certamente, è indubbio il valore di soggetti terzi. Infatti 6sicuro oltre alla regolamentazione dell IVASS che di per sé ci garantisce il rispetto di alti standard qualitativi, ha aderito al consorzio Netcomm ed ha implementato il servizio di feedback Feedaty per la ricezione di commenti sui servizi offerti. Prevedete ulteriori iniziative nel prossimo futuro per conquistare ancor di più la fiducia dei consumatori? Certamente, lo facciamo da 15 anni e certo non vogliamo fermarci ora. Anzi la tecnologia ci offre la possibilità di migliorare costantemente i servizi offerti e ben vengano suggerimenti in merito, questo rafforza sempre più la nostra posizione sul mercato. È gratificante poter offrire un servizio gratuito che concorre ad una generale riduzione dei prezzi a beneficio dei consumatori, per effetto del maggior confronto competitivo tra compagnie assicurative. Andrea Scandura ufficio.stampa@konsumer.it Continua la campagna tesseramento di Konsumer Italia associata all acquisto della rivista il Test. Mandateci una vostra foto, soli o in gruppo, o un selfie in cui sia evidente anche la coperrtina dè Il Test. L iscrizione online a Konsumer Italia vi costerà un solo euro.

A.A.A. Consumatori cercano istituto di credito per reciproco affare. Distorsioni della legge Fornero Quello che, in questa sede, intendiamo porre in evidenza è la situazione che grava pesantemente su molti dei consumatori associati a Konsumer Italia e che, comunque, riguarda la gran parte dei dipendenti pubblici che vengono collocati a riposo, in una situazione di crisi e pesante indisponibilità economiche delle famiglie, soprattutto riferita a situazioni in cui i genitori vengono chiamati a sostenere i propri figli sia per le normali esigenze di sostentamento, matrimonio, studio, sia per l acquisto di beni durevoli come una abitazione. Ci riferiamo alle ben note procedure che, a partire dalla Riforma Fornero, impediscono alla maggior parte dei dipendenti pubblici collocati a riposo di poter fruire del trattamento di fine servizio nei sei mesi susseguenti alla loro quiescenza lavorativa; essi, infatti, nella normalità dei casi vedono differita la possibilità di utilizzare in tutto o in parte la liquidazione per 1/2 anni, fino a raggiungere una dilatazione di 4/5 anni per gran parte di coloro che sono stati o saranno anticipatamente posti a riposo a seguito della spending review. Quella che appare come una vera e propria distorsione della disponibilità finanziaria dell avente diritto, deriva da una interpretazione letterale dell art. 2, comma 11 della relativa legge 135/2012, consente di calcolare il differimento previsto dalla Riforma Fornero, non dal momento in cui i lavoratori sono stati costretti a lasciare il servizio, bensì da quello successivo in cui avrebbero maturato il diritto alla quiescenza, con le decorrenze previste dalla predetta Riforma. Ciò che più ci preme evidenziare è il fatto che tale nefasto sistema, che comprime pesantemente la capacità di spesa di migliaia di famiglie ogni anno che, a loro volta, vanno ad aggiungersi a tutte quelle che fino ad oggi hanno dovuto fare i conti con questo assurdo sistema che premia, differendo nel tempo la spesa, esclusivamente lo Stato, non possa, al momento, essere considerato un valido mezzo di garanzia creditizia, rispetto al mondo bancario e finanziario. Infatti si tratta di un credito nei confronti dello Stato nascente da una obbligazione assunta contrattualmente con il lavoratore, su somme la cui proprietà è certa così come certo è il debitorie ed anche certo il fatto che tali somme saranno pagate. E stato per noi sorprendente verificare che, nonostante gli innumerevoli sforzi profusi dalla nostra Associazione, non si sia riusciti a reperire nemmeno un Istituto interessato ad attivare una iniziativa tendente a rendere il credito garanzia utile ad una anticipazione di liquidità verso quegli aventi diritto fossero nelle condizioni di dover affrontare spese di carattere straordinario o di supporto al nucleo familiare per le quali le scelte obbligate in assenza di liquidità sarebbero quelle o dell indebitamento o della rinuncia. Quei pochi Istituti che hanno dato almeno la disponibilità a discuterne, non hanno inteso aderire alle nostre richieste, ritenendolo un prodotto non conveniente da commercializzare pur in presenza della garanzia massima di solvibilità data dal fatto che il debitore fosse lo Stato, ma nella sostanza dei fatti questa operazione di liquidità in cambio di una cessione di credito certo, non trova alcuna forma di interesse da parte degli Istituti di credito che ben potrebbero, invece, in un periodo di particolare crisi della concessione del credito, ma anche nella certezza del rientro di un debito contratto da privato, fornire anticipazioni di liquidità attraverso il più comune strumento, come prima richiamato, della cessione del credito; strumento, peraltro, espressamente previsto e consentito dalla normativa INPS. la materiale erogazione di tali somme potrebbe costituire uno stress poco sopportabile dalle attuali disponibilità di cassa dello Stato, lo riteniamo inaccettabile per la moltitudine dei consumatori interessati da tale problematica. Che non si riesca a pervenire ad un accordo con il mondo creditizio, al fine di anticipare liquidità attraverso la cessione del credito derivante da TFS o attraverso altro idoneo strumento ritenuto utile allo scopo, ovviamente a tassi accessibili; consentirebbe un automatico e consistente aumento della capacità di spesa di una moltitudine di cittadini, generando in modo virtuoso una maggiore circolazione di liquidità, consistente in alcune centinaia di milioni di euro. Riteniamo che le segnalazioni e le proteste ricevute da consumatori che affrontano questa criticità derivino materialmente da uno stato di prostrazione psicologica dovuta all indisponibilità di un proprio diritto acquisito consistente in somme medio elevate rese indisponibili da una riforma del sistema pensionistico ritenuto a sua volta già dannoso per il lavoratore che, in quanto consumatore di età più avanzata, si trova ad avere senza avere, dovendo comunque rispondere alle sollecitazioni di aiuto che derivano nell ambito familiare da congiunti spesso in difficolta da mancata o parziale occupazione, o da una riduzione del tenore di vita derivante dalla diminuzione delle proprie capacità di spesa dovute alle sempre maggiori differenze dagli stipendi alle pensioni, se non addirittura dal dover affrontare la quotidianità senza poter nell immediatezza del posizionamento a riposo, dell erogazione della pensione. Tutti stati, comunque, in cui il credito vantato, ma indisponibile, sarebbe ammortizzatore certo della nuova situazione. Riteniamo quindi significativo che l associazione di adoperi nel fare una ricerca a tutto campo ed in tutti gli Istituti che gestiscono il credito, affinchè si possa pervenire ad un accordo duretto, finalizzato alla creazione di uno specifico strumento operativo che consenta la contemporanea soddisfazione di tutti gli interessi in gioco: quello degli utenti, che beneficerebbero di una immediata liquidità e quello degli Istituti di credito, che verrebbero adeguatamente remunerati per la concessione di liquidità, caratterizzati da un rientro assolutamente certo, poichè il rapporto creditorio non verrebbe ad essere vantato nei confronti dei singoli utenti, bensì nei confronti dell INPS, originario debitore della somma anticipata. Centro Studi Konsumer Italia Avv Mario Allegrezza E ben comprensibile che in un momento di estrema difficoltà come questo che stiamo attraversando, procedere ad una riduzione dei tempi previsti per

Konsumer e Anap contro ACEA: Basta soprusi ai danni di consumatori inermi Fatture di conguaglio spropositate, mancate letture dei contatori, distacchi delle utenze ingiustificati, reclami dei cittadini non considerati. Sono questi i motivi principali di un rapporto che va via via sempre più deteriorandosi tra ACEA ed i consumatori. Konsumer Italia ed ANAP (l associazione degli amministratori di condominio) scendono in campouniti contro il malcostume di ACEA di trattare i propri clienti alla stregua di numeri, anziché di cittadini (legati all azienda anche da contratti pluridecennali). «Siamo veramente stanchi di vedere consumatori trattati come vassalli tuona Fabrizio Premuti, presidente di Konsumer Italia da chiimpone la propria arroganza basandola sul fatto che distribuisce servizi essenziali. ANAP e Konsumer Italia, se ACEA non darà risposte decisive sul servizio, si dimostreranno ossi assai duri da digerire». Sul piede di guerra anche Paolo Caprasecca, presidente nazionale ANAP: «Il quadro delineato è aggravato anche dal fatto che dal punto di vista legislativo, le regole non vengono rispettate dai fornitori, dai morosi e dalle istituzioni e non si prevedono delle particolari misure di impatto per uscire da questa situazione che sembra logorare sempre più non solo gli abitanti dei condomini ma anche l'amministratore PROFESSIONI- STA». La morosità in condominio sta diventando un problema enorme in Italia, tanto che nelle grandi città i condomini in ritardo nei pagamenti sono ormai il 30 % del totale. «In alcune zone del Paese, ormai, a causa delle inadempienze, sono a rischio anche i servizi primari denuncia ANAP, Associazione Nazionale Amministratori Professionisti. A Roma il 20% dei proprietari d'appartamento non pagano le rate inviate dall'amministratore e la percentuale è salita in 6 mesi del 20%, facendo salire ad una media di 8 mesi il ritardo accumulato. Il debito medio ammonta a circa 800 euro l'anno, ed ACEA, a partecipazione comunale, non vuole incontrare la categoria per le risoluzioni del caso. ENIGAS E FORNITORI CHE EROGANO I SERVIZI PRI- MARI DISTACCANO I CON- DOMINI, incuranti dell'art. 63 disp. attuative c.c.., mentre per il recupero crediti al Giudice di Pace, i tempi sono di due anni circa ed un anno e mezzo al tribunale ordinario Gli Amministratori Professionisti, ormai sono rassegnati: chiudono i bilanci con ammanchi, con buona pace dei fornitori che non vedono saldate le fatture di servizi già effettuati, e, non riescono ad ottenere incontri orientati alla tutela di Amministratori, abitanti, cittadini! Gli amministratori sono costretti a lavorare in equilibrio con i fornitori che lamentano pagamenti a 90, 120 addirittura 180 giorni, ed al tempo stesso si trovano incolpevolmente coinvolti in discussioni con gli stessi che spesso ricattano la sospensione delle forniture dei servizi. Tutto questo, oltre ad essere inaccettabile, comporta grandi perdite di tempo e di energie da parte degli stessi amministratori che spesso devo svolgere attività di persuasione e mediazione nei confronti dei fornitori, da una parte, e combattere i morosi, che aizzano i più leali che pagano puntualmente, alla revoca dello stesso. Le difficoltà maggiori si riscontrano nei riguardi delle forniture di acqua, gas ed energia elettrica per le quali le società erogatrici applicano la sospensione del servizio in caso di mancato pagamento delle fatture». Che si tratti di gestione dell acqua o dell energia, di mercato libero o tutelato, le problematiche si ripresentano sempre con le stesse caratteristiche e modalità. Le fatture di conguaglio spropositate (tantissimi as-

sociati ci hanno portato fatture a conguaglio cha vanno più anni dal pagamento; avvia i distacchi malgrado ci da 1.000/2.000 euro a salire fino a 7.000, ma anche oltre), ad esempio, nascono dal fatto che ACEA non rileva di distacco e riallaccio anche se non dovuti. «Con ACEA siano contestazioni aperte in corso; addebita pure i costi i dati reali per periodi lunghissimi, continuando ad inviare fatture di acconto in barba alle regole previste assume nei confronti degli utenti consumatori una posi- è una contestazione continua incalza la Masciari dall Autorità che stabilisce letture almeno annuali dei zione quasi dittatoriale: si pensi che se ACEA non risponde entro 30 giorni ad un reclamo presentato allo contatori.ciò si verifica non solo sugli utenti privati, ma anche sulle aziende e sui condomini dove richieste immotivate, anche superiori a 30mila euro sono arrivate, è più valido, è scaduto, a meno che il diretto interessato sportello dal consumatore, quel reclamo non è ritenuto evidente che in questo caso i conguagli diventano ancora più onerosi e difficili da gestire. Inoltre, anche se si ralmente di tutto ciò il consumatore non sa nulla, quin- non lo rinnovi inviando una raccomandata A/R. Natu- fornisce l autolettura, spesso ACEA non ne tiene conto come invece dovrebbe: «Abbiamo gestito conguagli testata è passata nel frattempo ad un agenzia di recupedi ritiene il reclamo ancora aperto mentre la fattura con- relativi a 2 come a 9 anni per mancate letture ci spiega ro crediti. La regola è che se il reclamo c è, questi è valido e aperto fino a chiusura tramite risposta scritta». Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer e chiaramente il danno è sempre e solo del consumatore In conclusione, invitiamo ACEA a trattare con più rispetto i propri clienti, partendo magari con il mettere a che si vede recapitare fatture esorbitanti, magari consegnate anche dopo la data di scadenza; bisogna pure sperare che gli venga concessa almeno una rateizzazione disposizione un indirizzo di posta certificata e un fax per le comunicazioni, compreso l invio delle contestazioni, che attualmente è possibile comunicare solo tra- congrua, nonostante sia esplicitamente prevista questa agevolazione con delibera dell Autorità. Preciso mite raccomandata A/R. Konsumer Italia ed ANAP sono che passati 15 giorni dalla data di scadenza presente in qui a vigilare e reagire insieme: basta soprusi ai danni fattura, la rateizzazione non viene più concessa neanche dei consumatori inermi. su importi elevati. Questa è la realtà, a parte quello che viene detto». Konsumer Italia ANAP - Associazione Nazionale Amministratori Il consumatore soggiace a questo stato di cose e molte volte non sa esattamente come contrapporsi a tale posizione dominante del suo fornitore di servizi comunque essenziali quali acqua, luce e gas. Konsumer Italia, con il sostegno di ANAP, sta avviando contestazioni contro conguagli che oltretutto contengono troppe volte calcoli errati sui consumi: quando si riferiscono a periodi superiori a cinque anni, parte di essi (si deve sapere!) non va pagata, in quanto prescritta (come stabilito dal Codice Civile all art. 2948). Inoltre l AEEG prevede (in base alla Delibera 229/01 dell AEEG e successive modifiche), proprio per evitare conguagli onerosi per il consumatore finale, che in caso di mancata lettura di un gruppo di misura, l esercente corrisponda al cliente, nella bolletta successiva, un indennizzo automatico pari a 25 euro e che il valore dell indennizzo sia raddoppiato per ogni mancata lettura consecutiva. Nella pratica ACEA, ma per questo aspetto anche gli altri fornitori, non rispetta assolutamente tale assunto. Sul fronte distacchi, sembra che ACEA si muova secondo regole proprie: procede a distacchi delle utenze per morosità nonostante tutte le fatture siano state saldate, ma ACEA non le ha contabilizzate anche a distanza di

Benvenute.. Alberta, Luisa, Claudia. Alberta Ferraroni, avvocato tributarista è la rappresentante di Konsumer Italia per la Provincia di Piacenza. Determinata, tagliente, diretta ma anche eclettica ed estremamente simpatica. Claudia Favale, laureata in giurisprudenza, si definisce spirito creativo ed un po ribelle. Ama lo sport e viaggiare, adora la sua gatta Phoebe. Sarà uno dei volti di Konsumer TV. C.favale@konsumer.it Luisa Boi, opera da tempo nel sociale ed ha grande predisposizione all organizzazione. Franca, aperta e buona ascoltatrice, dirige le sedi di Konsumer Italia di Za- Alessandra Schofield Alessandra Schofield entra a far parte del nostro ufficio stampa Apprezzatissima giornalista, specializzata nel settore assicurativo, inizia una collaborazione con Konsumer Italia. Iniziare la nuova sfida dello scrivere avendo sempre presente l interesse del consumatore e la sua tutela, non sarà per Alessandra cosa difficile, infatti il suo lavoro è sempre stato improntato all oggetività dei fatti, conoscere a menadito il settore assicurativo ci porterà una chiave di lettura delle notizie che sicuramente ci mancava. La conoscenza tra il Presidente Premuti ed Alessandra risale ormai ad oltre 15 anni fa, dice di lei acume e pacatezza da sempre contraddistinguono lo stile di Alessandra, averla in squadra ci porta al centro di un settore dove districarsi è abilità di pochi. Ci auguriamo di rappresentare anche noi una opportunità per lei. Concorso Universitario per professori 12/A1 Diritto Privato 2012 Avevamo ragione noi. Finalmente un segnale inequivocabile dal MIUR: ANNULLATO!!! Anche se con molto ritardo, quello che era emerso dalle carte contenute nel plico recapitatoci anonimamente presso la sede nazionale oltre un anno fa, che determinò da parte nostra sia il deposito di un esposto alla Procura della Repubblica, sia l immediata informativa inviata al Ministro, prende forma e corpo con l annullamento parziale del concorso ed il rinnovo della valutazione dei candidati allora ritenuti non idonei. Anche se la giustizia penale è in cammino e non si è ancora espressa con una sentenza, appare del tutto evidente che quanto denunciato in forma anonima avesse un fondamento. Quello che stupisce è la lentezza con cui si è espresso il MIUR, una lentezza che ha, di fatto, obbligato un grande numero di candidati respinti a presentarsi davanti al TAR per vedersi riconosciuti i propri diritti, uno spreco di risorse economiche e psicologiche che potevano essere risparmiate a tanti bravi professori respinti non certo per demerito. notizia Come per tutte le malefatte italiane abbiamo bisogno sempre di anni per accorgercene, quando queste sono così palesi, ci sfiora l idea della preordinazione. La scuola e l istruzione, malgrado l attuale situazione, devono restare i capisaldi più che fermi per una buona Società futura. Noi, come associazione consumatori, faremo bene a mettere il naso sempre più spesso anche nei concorsi pubblici, la meritocrazia deve prevalere su qualsiasi altro metro di giudizio. Il Presidente di Konsumer Italia, Fabrizio Premuti, appreso dell annullamento ha così commentato la

Telefonia AECI denuncia TELEFONIA: ARRIVA LA FURBATA PER FAR PAGARE UNA MENSALITA' IN PIU' AI CONSU- MATORI. Roma - 06 luglio 2015 - Le compagnie telefoniche hanno deciso un cambiamento che farà discutere, proprio mentre gli italiani sono in ferie. Dal prossimo 2 agosto, i canoni sui servizi di telefonia si pagheranno ogni 28 giorni e non più ogni 30. In pratica è come se fosse una tredicesima, come spiega ironicamente Repubblica. Le offerte ricaricabili di Tim, Wind e Vodafone quindi non andranno più pagate una volta al mese, bensì ogni quattro settimane. Con un rincaro dell'8 per cento in più. Le novità sono retroattive: scattano anche sulle tariffe vecchie, non solo quelle che saranno sottoscritte a partire dal 2 agosto. Gli avvisi agli utenti Tim via sms sono già partiti. L'unica a non applicare le nuove formule quadri-settimanali è 3Italia. Per "compensare", Tim ha pensato di offrire ai propri clienti qualcosa di più rispetto a quelle che erano le vecchie opzioni su base mensile (e regalando per tre mesi telefonate gratis la domenica), mentre Wind e Vodafone sono passate dalla formula mensile a quella quadri-settimanale in assoluta parità di costo. La nostra Associazione di Consumatori chiede che ci sia informazione ai consumatori che devono esser resi edotti in maniera preventiva. A.E.C.I. chiede soprattutto l'intervento della autorità di controllo (ANTITRUST e AGCOM) al fine di tutelare i diritti degli utenti e dei consumatori. Con noi dalla stessa parte per fare informazione Konsumer Italia, sede legale in Roma, via Vincenzo Cesati, 148. Sede Operativa, Via di Vigna Fabbri, 5. info@konsumer.it - www.konsumer.it