Fisco & Contabilità N. 12. Mense e indennità ai dipendenti in bilancio. La guida pratica contabile Premessa

Documenti analoghi
Welfare aziendale: disciplina tributaria

Settore 1 Amministrazione Generale - Organizzazione e Metodo Servizio personale REGOLAMENTO SUI TICKET MENSA

COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI Provincia di Arezzo. Regolamento per la disciplina dei buoni pasto sostitutivi del servizio mensa

WELFARE AZIENDALE SEMINARIO UNIONE INDUSTRIALE TORINO

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

REGIME DEI MINIMI: VIETATO IL PRESTITO DI PERSONALE Risoluzione n. 275/E del 3 luglio 2008

Sviluppo d impresa e buona occupazione. LA CONCILIAZIONE LAVORO-FAMIGLIA SISTEMA DI GESTIONE, BUONE PRATICHE e RICONOSCIMENTI

Circolare N.133 del 12 ottobre DL 138/2011. Ecco cosa cambia per le cooperative

VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14)

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

* * * * * REGOLAMENTO COMUNALE PER L'EROGAZIONE DEI BUONI PASTO AL PERSONALE DIPENDENTE. CITTÀ DI AVIGLIANO (Provincia di Potenza)

Temi speciali di bilancio

AI GENTILI CLIENTI LORO SEDI. Brugnera, 4 febbraio Circolare Informativa n. 15/2016

DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA (Artt. 75 e 76 del D.P.R. 445/2000)

La tassazione dei dividendi percepiti da persone fisiche non nella veste di imprenditori dipende dai seguenti fattori:

Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) Il TFR: aspetti generali e modalità di calcolo della quota di competenza

Studio Commerciale - Tributario. Fabrizio Masciotti. Oggetto. Regime fiscale degli omaggi natalizi

RISOLUZIONE n.95/e. Roma,21 marzo 2002

CORSO BASE IL CALCOLO DELLE IMPOSTE NELLE SOCIETÀ DI CAPITALI

PER I CONTRIBUENTI MINIMI NON VALGONO LE NOVITÀ SULLE SPESE ALBERGHIERE E DI RISTORAZIONE

Studio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l

IMPOSTE CORRENTI E DIFFERITE

RISOLUZIONE N. 69/E QUESITO

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E DEI BUONI PASTO

Repubblica Italiana CITTÀ DI MAZARA DEL VALLO

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

LA VENDITA DI PRODOTTI E SERVIZI. o Vendita di beni o Rettifiche su vendite o Prestazioni di servizi

REDDITI DI LAVORO AUTONOMO

Paghe. I contratti di solidarietà in busta paga

Circolare informativa 4/2016. ( a cura di Sara Razzi)

Viale Regina Margherita n C.A.P Tel. n Codice Fiscale n DIREZIONE GENERALE LORO SEDI LORO SEDI

WELFARE AZIENDALE E NORMATIVA DI FAVORE

News per i Clienti dello studio

Progetto per la Gestione, lo Sviluppo e il Coordinamento dell Area Agricola

Cessione auto per i minimi

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

L IRAP. Relatore: dott. Francesco Barone

SOSTITUTI D IMPOSTA RITENUTA D ACCONTO SULLE PROVVIGIONI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi Varese

Assegni familiari. R.S.U. Siae Microelettronica

GUIDA PREVIDENZIALE. I contributi 1

contributi Inps Ivs commercianti anno 2010

NOTIZIARIO 2015 / 1 LEGGE DI STABILITA CERTIFICAZIONE UNICA 2015 NOTIZIARIO 2015/1 G E N N A I O LEGGE DI STABILITA PRINCIPALI NOVITA

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ALLEGATO 1 DURATA E ARTICOLAZIONE DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA A TEMPO PARZIALE

CIRCOLARE. Spettabili CLIENTI LORO SEDI. OGGETTO: Fatturazione nuovi adempimenti.

Informativa n. 61. La manovra Monti (DL n. 201) - Novità in materia di IRPEF e relative addizionali INDICE. del 13 dicembre 2011

Quale futuro per la previdenza complementare? Giorgio Valzolgher Direttore Generale Laborfonds TSM Trento

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici

REGIME FISCALE DELLE COOPERATIVE IN MATERIA DI IRES

La Legge di Stabilità 2016 ha previsto una misura per la promozione dell acquisto di abitazioni

Ammortizzatori sociali Il contratto di Solidarietà in Telecom

L INPS, con la Circolare n. 17 del 29 gennaio 2016, ha fornito per l anno le aliquote contributive

Decreto legislativo n. 276/03 artt

CERTIFICAZIONE UNICA2015

NOTA INFORMATIVA N. 5/2012. La manovra Monti Novità in materia di IRPEF e relative addizionali

Risoluzione n. 340/E. OGGETTO: Istanza di interpello. ALFA- Irap soggetti passivi- articoli 2 e 3 del D. Lgs del 12 dicembre 1997, n. 446.

C i r c o l a r i. Siri. E d i z i o n e I I d i M a r z o d a l 1 l u g l i o

OGGETTO: Professionista ed impostazione della fattura

DONNE E GIOVANI: LE FAQ DELL INPS SUGLI INCENTIVI

BENI AI SOCI. Dott. Francesco Barone

BONUS AI CLIENTI: casi pratici di note di credito

Conservazione digitale e dichiarazioni fiscali

COMUNE DI SENNORI (Provincia di Sassari) REGOLAMENTO ADDIZIONALE COMUNALE I.R.P.E.F.

Principali scadenze dal 16 al 31 ottobre 2012

Studio Bianchi & Tonelato

L AMMINISTRATORE IMMOBILIARE: professionista domani CONDOMINIO E FISCO

Accordo per il distacco temporaneo di lavoratore subordinato a tempo pieno ed indeterminato ai sensi dell art. 30 del D.Lgs.

Circolare N.56 del 15 Aprile 2014

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

Le procedure conciliative in materia di lavoro con l introduzione delle tutele crescenti. (Roberto Camera)

RISOLUZIONE N.143/E. Roma, 21 giugno 2007

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici

L ICI NELL AGRICOLTURA

Secondo la disposizione dell art. 8 comma 1, del d. lgs. 23/2011 l IMU sostituisce l Irpef e le relative addizionali regionali e comunali dovute in

IRAP 2016 : FOCUS SU ALCUNE DEDUZIONI UTILI PER LA DETERMINAZIONE DELLA BASE IMPONIBILE PER IL 2015

Circolare N.159 del 23 Ottobre 2013

Fisco e Tributi. Deducibilità dell Irap relativa al costo del lavoro. Istanze di rimborso per gli anni dal 2007 al Newsletter febbraio 2013

TRATTAMENTO FISCALE APPLICABILE AI PREMI CONTRIBUTI E COMPENSI CORRISPOSTI DALLA F.I.S.E. E DAGLI ALTRI OPERATORI DEGLI SPORT EQUESTRI

Relazioni Industriali

Capitolo 6 Esercizi svolti

OGGETTO: Nuovi minimi e ritenute d acconto

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (aggiornato al 31/03/2015)

Esercitazione n.1 Modulo di Ragioneria

REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE

Offerta prodotti IVA e IRAP

del 7 marzo 2012 Trattamento di fine mandato degli amministratori di società - Modalità di tassazione - Chiarimenti dell Agenzia delle Entrate INDICE

Direzione Centrale Pensioni. Roma, 25/06/2015

COMUNE DI TRECASTELLI

RISOLUZIONE N. 76/E. Roma, 4 marzo 2008

News per i Clienti dello studio

I VOUCHER Una grande opportunità per le imprese

RISOLUZIONE N. 254/E QUESITO

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

Indennità una tantum per i collaboratori coordinati e continuativi

DIRITTO ANNUALE 2016

Circolare N. 162 del 19 Novembre 2015

NOVITÀ SU CESSIONI E LEASING IMMOBILIARI

L IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO

Transcript:

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 12 25.03.2015 Mense e indennità ai dipendenti in bilancio Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Registrazioni contabili Nel quadro della disciplina del reddito di lavoro dipendente, la somministrazione di alimenti e bevande ai dipendenti, da parte dei datori di lavoro, ovvero l erogazione agli stessi di somme finalizzate all acquisto di pasti, prende in considerazione distinte ipotesi, e precisamente: a) gestione diretta di una mensa da parte del datore di lavoro; b) prestazione di servizi sostitutivi di mense aziendali (buoni pasto o ticket restaurant); c) utilizzo di mense interaziendali; d) fruizione di esercizi convenzionati, a ciascuna delle quali corrisponde un differente trattamento tributario. La rilevazione in bilancio di tali costi deve quindi essere distinta a seconda della modalità di acquisizione intrapresa dal datore di lavoro. Premessa Il servizio di somministrazione di alimenti ai dipendenti può essere realizzato con diverse modalità, anche affidandolo in appalto ad apposita società; in alcuni casi il datore di lavoro può anche, in mancanza del servizio, concedere un indennità sostitutiva. Il servizio di mensa aziendale e interaziendale non è assoggettato a imposizione per il dipendente, mentre le prestazioni sostitutive, come i buoni pasto, sono esclusi dalla base imponibile fino all importo complessivo giornaliero di 5,29. 1

Tale importo è stato aumentato dalla legge di Stabilità 2015 a 7,00, nel caso in cui i buoni siano emessi in forma elettronica, con effetto dal 1.07.2015. I buoni pasto sono utilizzati durante la giornata lavorativa, anche se domenicale o festiva, esclusivamente dai prestatori di lavoro subordinato, a tempo pieno o parziale, anche qualora l orario di lavoro non preveda una pausa per il pasto, nonché dai soggetti che hanno instaurato un rapporto di collaborazione anche non subordinato. Inoltre, il buono pasto non costituisce erogazione in natura poiché, ai sensi dell art. 51, c. 2 TUIR, il limite di esclusione fino a 5,29 deve essere verificato rispetto al valore nominale; pertanto, il valore nominale eccedente 5,29 non è assorbibile dalla franchigia di esenzione prevista dall art. 51, c. 3 TUIR, pari a 258,23, esclusivamente per i compensi in natura. Al riguardo si ricorda che articolo 51, comma 2, lettera c) del TUIR, come modificato dall articolo 1, comma 16 della Legge di Stabilità stabilisce che: 2. Non concorrono a formare il reddito: (...) c) le somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro, nonché quelle in mense organizzate direttamente dal datore di lavoro o gestite da terzi, o, fino all importo complessivo giornaliero di euro 5,29, aumentato a euro 7 nel caso in cui le stesse siano rese in forma elettronica, le prestazioni e le indennità sostitutive corrisposte agli addetti ai cantieri edili, ad altre strutture lavorative a carattere temporaneo o ad unità produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristorazione;. Il Legislatore fiscale, da parte sua, si limita a disciplinare l incidenza o meno delle spese sostenute dall azienda per i pasti dei dipendenti sul reddito imponibile di questi ultimi, senza imporre alcun limite alla libertà di scelta, da parte dell azienda, tra le diverse opzioni disponibili. Datore di lavoro Il datore di lavoro può, dunque, scegliere liberamente tra le modalità di somministrazione dei pasti ai dipendenti previste dalla legge e può anche prevedere più sistemi contemporaneamente. Così, ad esempio, può istituire: il servizio di mensa per una categoria di dipendenti; il sistema dei ticket restaurant per un altra categoria; provvedere all erogazione di una indennità sostitutiva per un altra ancora; 2

il servizio di mensa e nello stesso tempo corrispondere un indennità sostitutiva o i ticket restaurant ai dipendenti che per esigenze di servizio non possono usufruire del servizio mensa. In generale, l applicazione del trattamento fiscale (e previdenziale) agevolato alle prestazioni di vitto è subordinata al riconoscimento delle stesse alla generalità dei dipendenti o intere categorie omogenee di essi. A conferma di quanto evidenziato nella Circolare n. 326/1997, il Ministero delle Finanze, nella Circolare n. 188/1998, ribadisce che: l espressione categorie di dipendenti non va intesa soltanto con riferimento alle categorie previste nel codice civile (dirigenti, quadri, impiegati, operai) o alle ulteriori classificazioni individuate dalla contrattazione (tutti i lavoratori di un certo livello o con una certa qualifica), bensì, in generale, a tutti i dipendenti di un certo tipo. La categoria omogenea, pertanto, può individuarsi anche all interno della singola azienda (ad esempio, tutti i dipendenti dello stabilimento, tutti gli operai del turno di notte o, ancora, tutti i lavoratori con una certa anzianità di servizio). Il riconoscimento della prestazione in oggetto ad una categoria omogenea ha come obiettivo quello di impedire in senso teorico che siano concesse erogazioni ad personam in esenzione totale o parziale da imposte. Caratteristiche distintive Nel caso in cui il datore di lavoro non possa o non voglia provvedere ad istituire un servizio di mensa aziendale, può, comunque, garantire la somministrazione del pasto ai dipendenti avvalendosi dei cosiddetti buoni pasto o ticket restaurant. Si tratta di documenti di legittimazione, anche in forma elettronica, che attribuiscono al possessore il diritto ad ottenere dagli esercizi convenzionati la somministrazione di alimenti e bevande e la cessione di prodotti gastronomici pronti per il consumo. Solitamente, il valore del buono o ticket corrisponde al prezzo del pasto convenzionato e nel caso il prezzo ecceda il valore del buono, il dipendente provvede in proprio a corrispondere la differenza. Come anticipato in precedenza, ai fini fiscali (e previdenziali), il valore del buono è esente: se cartaceo, fino a euro 5,29 al giorno; se elettronico, fino a euro 5,29 fino al 30 giugno 2015 e fino a euro 7,00 dal 1 luglio 2015. 3

L eventuale eccedenza rispetto ai limiti di esenzione sopra indicati risulta imponibile ai fini fiscali e previdenziali. CARATTERISTICHE - BUONI PASTO DOCUMENTI, EMES IN FORMA CARTACEA O ELETTRONICA, CHE DAN AL POSSESSORE IL DIRITTO DI OTTENERE, DAGLI ESERCIZI CONVENZIONATI CON LA SOCIETÀ DI EMISONE DEI BUONI STES, LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE E LA CESONE DI PRODOTTI DI GASTROMIA PRONTI PER IL CONSUMO, ESCLUDENDO OGNI PRESTAZIONE IN DENARO CARATTERISTICHE non sono cedibili; non sono commercializzabili; non sono cumulabili; non sono convertibili in denaro. Sono equiparabili a compensi in denaro (Risoluzione n. 26/E del 29 marzo 2010) e non in natura. Trattamento fiscale Dal punto di vista fiscale il trattamento previsto per ciascuno dei servizi sopraindicati può essere riassunto nelle tabelle sottostanti. Imposte e Gestione diretta della Tipologie contributi mensa Mense interaziendali IVA Aliquota 4% 4% Detraibilità Deducibilit à per IMPOSTE l azienda SUI Imponibilit REDDITI à per il dipendente CONTRIBUTI PREVIDENZIALI 4

Imposte e contributi IVA Tipologie Esercizi Buoni pasto (Sostitutivi convenzionati della mensa) Aliquota 4% 4% Detraibilità Deducibilità per l azienda IMPOSTE SUI Imponibilità REDDITI per il dipendente CONTRIBUTI PREVIDENZIALI Oltre 5,29 Per ogni giornata di lavoro. L importo è pari a 7,00 (dal 1.07.2015) nel caso di buoni in formato elettronico) Oltre 5,29 Per ogni giornata di lavoro. L importo è pari a 7,00 (dal 1.07.2015) nel caso di buoni in formato elettronico) Registrazioni contabili Per quanto riguarda la rilevazione in bilancio vediamo con una serie di casi pratici le registrazioni contabili da effettuare. Acquisto dei servizi di mensa e riaddebito ai dipendenti DIVER FORNITORI P D 7 MENSA AZIENDALE C/ACQUISTI E B 14 Fattura n. 201 del 3.06 mensa maggio. 1.000,00 40,00 1.040,00 CREDITI V/DIPENDENTI PER RIADDEBITO SERVIZIO MENSA P C II 5 MENSA AZIENDALE C/RICAVI E A 5 520,00 Addebito in busta paga mensa maggio. 5

DEBITI V/DIPENDENTI PER RETRIBUZIONI P D 14 CREDITI V/DIPENDENTI PER RIADDEBITO SERVIZIO MENSA P C II 5 520,00 Saldo servizio mensa addebitato dipendenti. MENSA AZIENDALE IVA A DEBITO DA 20,00 C/RICAVI E A 5 SCORPORO CORRISPETTIVI P D 12 Scorporo IVA debito da scorporo corrispettivi mensa maggio. Acquisto pasti dipendenti mediante esercizio convenzionato DIVER FORNITORE 1.040,00 SPESE PASTI DIPENDENTI E RISTORANTE ALFA P 1.0000,00 B 7 D 7 40,00 Fattura n. 101 del 31.05 pasti dipendenti ristorante Alfa. Pasti dipendenti in ristoranti non convenzionati ANTICIPAZIONE FONDO CASSA CONTANTI P C 50,00 SPESE P C II 5 IV 3 Anticipo dipendente Rossi per pasto. DIVER SPESE PASTI DIPENDENTI E B 7 FORNITORE RISTORANTE BETA P D 7 Pasto dipendente Rossi - fattura n. 30 del 3.05. 20,00 2,00 22,00 FORNITORE RISTORANTE ANTICIPAZIONE 22,00 BETA P D 7 FONDO SPESE P C II 5 6

Saldo fattura n. 30 del 3.05. CASSA CONTANTI P C IV 3 ANTICIPAZIONE FONDO SPESE P C II 5 28,00 Restituzione anticipo dipendente Rossi. Acquisto buoni pasto per dipendenti DIVER FORNITORE BUONI BUONI PASTO DIPENDENTI E B 7 PASTO P D 7 1.000,00 40,00 Acquisto buoni pasto dipendenti - fattura n. 30 del 28.04. 1.040,00 - Riproduzione riservata - 7