CHE COS E L EUTANASIA?



Documenti analoghi
RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA

Riflessioni etiche e medico legali sulla tematica del fine vita

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

CIVILTA E MEDICINA: IL TESTAMENTO BIOLOGICO Aspetti bioetici, sociali e morali

SONDAGGIO sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (D.A.T. - "testamento biologico")

PROPOSTA DI DELIBERA

INFORMATO: PROFILI DI RESPONSABILITA' DEI SANITARI

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Medscape Ethics Report 2014, Parte 1: Vita, morte e dolore pubblicato il 16 dicembre 2014 traduzione e sintesi a cura di Matteo Mainardi

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS. "Riconoscimento degli animali nella Costituzione"

MOZIONE : INTRODUZIONE TESTAMENTO BIOLOGICO AD ANCONA

Info: Susanna Pietra Ufficio stampa chiesa valdese di piazza Cavour

ABORTO. SPONTANEO: Provocato per cause naturali senza intervento umano né consenso della volontà. N.B. Non c è responsabilità morale.

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTI SANITARI

Teorie Etiche - Kant

I primi casi sulla volontà del paziente. Da notare: Paziente = libero cittadino Il diritto a sé stessi la precisazione however skilfull and eminent

INDICE. Prefazione... v Introduzione Parte prima BIOETICA GENERALE

STUDI SU MATERIALE GENETICO

Consenso Informato e Privacy

Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento

SINTESI SUL DOCUMENTO TESTAMENTO BIOLOGICO

La Convenzione sui diritti dell infanzia

L attuale situazione normativa in Italia

LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO

Come fare una scelta?

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?

La ricerca su cellule staminali embrionali è eticamente inaccettabile

PROPORZIONALITÀ DELLE CURE

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria

Donazione e trapianto di organi in Irlanda

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus

LA PRIVACY NELLE SCUOLE. Che cos è. E importante comprendere, innanzitutto, che la tutela della privacy equivale al

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

Riflessioni etiche e professionali. Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano

ETICA DEL DOLORE E DELLA VITA

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

DICHIARAZIONI ANTECIPATE DI VOLONTA NEI TRATTAMENTI SANITARI. Nella Regione Friuli Venezia Giulia POSSIBILI RISPOSTE E MODALITA OPERATIVE

Bioetica nella fase terminale della vita

Maria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone

MGF problematiche giuridiche

IO NE PARLO. DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi

DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi

LE NUOVE QUESTIONI SUL RIPARTO DELL ONERE DELLA PROVA

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza

CONVENZIONE SULLA LIBERTÀ SINDACALE E LA PROTEZIONE DEL DIRITTO SINDACALE,

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro?

Successione e Pratiche Testamentarie

Università per Stranieri di Siena Livello A1

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO

- Oggetto: sulla possibilità per i magistrati di chiedere anticipazioni sul trattamento di fine servizio.

Un lascito alla Fondazione Salesi

ASSISTENZA SOCIALE PER LE DONNE MALTRATTATE

Circolare n.9 / 2010 del 13 ottobre 2010 CONTROLLO SUL LAVORO E PRIVACY: LE ULTIME NOVITA

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA

Simposio LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA Gruppo di studio SIGG. Dichiarazioni anticipate di trattamento R. Pegoraro

Premesse Il diritto all informazione, alla libera espressione delle opinioni e alla critica è un diritto umano fondamentale.

di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme

FATTI ILLECITI. Responsabilità da fatto illecito. (art c.c.)

Modello UE Dichiarazione dei diritti per indiziati e imputati in procedimenti penali

Regolamento di attuazione degli articoli 20, comma 2, e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196,

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE

L ASSISTENZA LEGALE AL LAVORATORE E IL RUOLO DELL ANMIL

Giampaolo Azzoni. Dolore inutile e danno ingiusto

I ritmi di vita imposti dalla società moderna talvolta non permettono di dedicare alle persone che si amano tutto il tempo e le attenzioni dovute.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA IX LEGISLATURA

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n

Dalla comunicazione alla Famiglia al prelievo in sala operatoria. Annarosa Saviozzi

FORUM ETICO ANNO 2004

Traduzione a cura di Sara DʼAttoma ****

Codice Progetto COLUM/1

Gabriella Saitta: Formare professionisti ed artisti nutrendo l anima con energia positiva

COMUNE DI BONITO Provincia di Avellino

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno)

PERCORSI PER LE SCUOLE PROPOSTA NUOVI PERCORSI PER BAMBINI

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

Introduzione. L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in. tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi

la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer

LA RETE ONCOLOGICA LAZIALE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE

FORUM ETICO ANNO 2004

Linee guida sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro nella legislazione europea

IL COLORE DI UN DONO In Tutta colpa dell amore. Dr. Eufrasio Girardi Coordinatore donazione e trapianti A.u.s.l. 3 - Regione Toscana

REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE RELATIVE AI TRATTAMENTI SANITARI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

Associazione C rescere

I Diritti dell'uomo secondo la Costituzione italiana di Laura e Ilaria della 3 D

2. Il trat (Indicare le modalità del trattamento: manuale / informatizzato / altro.) FAC-SIMILE

Cittadinanza e Costituzione

INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300

LA RESPONSABILITA CIVILE E PENALE DEL SOCCORRITORE VOLONTARIO

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

Ombudsman delle banche svizzere

Transcript:

CHE COS E L EUTANASIA? Che cosa si intende per eutanasia? Il termine eutanasia deriva dal greco: eu=buono, e thanatos=morte. Interpretato letteralmente quindi, esso significa: buona morte. Nel significato corrente, il termine si è evoluto fino a designare l atto con cui si aiuta a concludere la vita di un altra persona, affetta da un male incurabile, allo scopo di evitarle inutili sofferenze. L eutanasia, quindi, costituisce una forma di suicidio assistito praticabile consensualmente, su persone che, pur desiderandolo, non siano più in grado di suicidarsi da sole. Già ai tempi di Platone esisteva la così detta "eugenia", la soppressione di persone portatrici di handicap, al fine di purificare la stirpe, e tale pratica sembra fosse realmente seguita nel mondo Greco, nell antica Sparta. Agli inizi dell era moderna il medico e filosofo inglese Francesco Bacone scriveva ancora che era altamente desiderabile che i medici imparassero "l arte di aiu- 4

tare gli agonizzanti a uscire da questo mondo con più dolcezza e serenità". Ma successivamente nella Germania nazista vi fu anche chi teorizzò e praticò la selezione sistematica degli individui deboli, al fine di realizzare un folle progetto di selezione razziale. Tuttavia, quello che è specifico della nostra epoca è il profondo mutamento che le condizioni del morire hanno subito a causa del progresso della medicina. Oggi la medicina è in grado di controllare le funzioni dei più importanti organi vitali e quindi di tenere in vita un malato per periodi molto lunghi. La sopravvivenza può dunque sospingersi fino al punto in cui si può ragionevolmente affermare che non stiamo più prolungando la vita, ma stiamo solo procrastinando inutilmente la morte. E tuttavia, questa stessa medicina che può dare la dolce morte ha ancora davanti a sé la sfida di dover sconfiggere numerose malattie, come il cancro e l Aids. Di fronte al problema etico dell eutanasia, troviamo quindi una cultura scientifica che, dal punto di vista tecniche di cui dispone, appare talora ricca di potenzialità e di speranze, talaltra ancora troppo impotente. Da questa drammatica contraddizione nasce il dibattito etico sull eutanasia. Negli ultimi anni il problema sollevato dall eutanasia ha ricevuto un grande interesse mediatico, ed è tuttora oggetto di vivaci discussioni, sia da parte dei soggetti politici e religiosi che nell ambito del mondo scientifico. Infatti, i progressi raggiunti ormai dalle tecnologie mediche, pur non riuscendo ancora a curare tutte le malattie conosciute, consentono tuttavia di prolungare artificialmente la vita delle persone che ne siano affette. Il problema è che, posticipando il momento della morte naturale, spesso l uso di queste tecniche sortisce l effetto di procurare solo nuove sofferenze ai malati, anche quando essi non hanno più alcuna speranza di guarigione. Di fronte a questa prospettiva, da un punto di vista laico ci si è chiesti se, in tali circostanze, non sia invece doveroso aiutare il malato a concludere dignitosamente la propria esistenza, risparmiandogli perciò inutili sofferenze. Questo è dunque lo scopo dell eutanasia. Tuttavia, concretamente, cioè a seconda della condizione clinica del paziente e della volontà del medico, essa può venire praticata in due forme: a) Eutanasia passiva: essa presuppone la continuità della terapia del dolore, e contemporaneamente nella sospensione di tutte le terapie e degli strumenti che servono a mantenere in vita artificialmente un malato terminale, in modo da non impedire o da favorire un più rapido sopraggiungimento della morte naturale. b) Eutanasia attiva: che invece si verifica quando vengono compiuti atti medici (somministrazione di farmaci) preordinati a procurare la morte, in tutti i casi in cui la semplice sospensione delle terapie non sarebbe in sé sufficiente a determinarla. 5

I DUBBI ETICI E IL PUNTO DI VISTA RELIGIOSO E comprensibile che un tema così delicato alimenti continuamente molteplici dubbi etici. Più in particolare, quando si parla di interferire con mezzi scientifici sulla vita umana, le autorità religiose sono generalmente caute e spesso ostili. Vediamo di spiegare le loro ragioni: Da un punto di vista religioso, e in particolar modo dal punto di vista della religione cattolica, la vita è un dono di Dio. L uomo pertanto, non potrebbe disporre della propria vita, né di quella altrui, nel senso che, se essa è un dono divino, solo a Dio spetta scegliere se, quando e come farla cessare. Ma è appunto sul se sul quando e sul come che si apre la polemica con il punto di vista laico. Le religioni, e non solo quella cattolica, aggiungono anzi che la stessa sofferenza non sia inutile. Essa, toccando la persona nel corpo, 6

rappresenta infatti un occasione per purificare lo spirito in attesa del trapasso. Ha quindi una funzione catartica (o purificatrice). Pertanto, ogni atto umano inteso a porre fine alla vita, è doppiamente ingiusto e condannabile, in primo luogo perché, disponendo della vita, che è dono di Dio, esso contrasta la sua volontà, e la sua autorità, arrivando anzi a metterne in discussione l esistenza; in secondo luogo perché, interrompendo la purificazione procurata dal dolore, interferisce col disegno divino di redenzione delle anime. In sintesi, mentre dal punto di vista religioso si tende a difendere a tutti i costi la vita, e quindi a dare un senso alla morte, dal punto di vista laico si tende a difendere a tutti i costi la qualità della vita, anche a costo di procurare la morte. In concreto, però, sempre dal punto di vista religioso si tende a ritenere che il dolore, oltre a costituire una forma di purificazione per chi che ne è affetto, costituisca anche una prova per coloro che lo assistono. E comprensibile che, tanto i medici, quanto i prossimi congiunti di un paziente, tendano a fare, anche nel rispetto dei propri valori religiosi, tutto quanto è possibile per lenire le sofferenze dei malati terminali. Pertanto, di massima, ferma restando l opinione circa il valore spirituale della sofferenza fisica, la Chiesa cattolica e le altre religioni non si oppongono tuttavia alla ricerca e alla somministrazione di cure palliative idonee a migliorare la qualità della vita del paziente in agonia, fino ad evitare che egli precipiti in una disperazione tale da fargli desiderare o invocare la morte. 7

LO SCONTRO POLITICO SULL EUTANASIA Ma in concreto, qual è la posizione assunta dall opinione pubblica e dalla classe politica sul tema? E come queste posizioni si riflettono sulle soluzioni legislative? Sia l opinione pubblica che la classe politica sono divise sul tema dell eutanasia. La parte più sensibile ai valori religiosi è ovviamente contraria, ma quella che assume il punto di vista laico, proprio attraverso la difesa della buona morte, cerca di far prevalere, all interno dell ordinamento di uno Stato laico, il valore giuridico della dignità della vita. In ogni Stato quindi, il legislatore deve trovare una ragionevole mediazione tra queste opposte sensibilità. Le soluzioni adottate nei vari ordinamenti sono tuttavia diverse, perché nell opinione pubblica dei vari Paesi l influenza dei valori laici e dei principi religiosi sull opinione pubblica può essere differente. 8

Così, su un problema che in realtà riguarda l umanità intera, da caso a caso, i cittadini dei singoli Stati beneficiano, in concreto, di uno statuto giuridico molto diverso. a) Negli Stati Uniti la destra religiosa si è sempre opposta alla legittimazione dell eutanasia; chiamata a decidere sulla questione dopo numerosi e controversi casi, la Corte Suprema Federale ha sancito il diritto di ciascuno Stato di legiferare autonomamente in materia: finora, però, solo l Oregon ha deciso per la legalità dell eutanasia. b) In Olanda invece, dopo un travagliato dibattivo l eutanasia è legale dal 2002 c) Nel resto d Europa la dottrina penalistica è concorde nel ritenere che sia sempre illecita l eutanasia attiva, benché consensuale, mentre tende a giustificare l eutanasia passiva, quando vi sia il consenso del paziente. In sostanza, la migliore soluzione giuridica che si è finora trovata al problema è quella di evitare l accanimento terapeutico, garantendo al tempo stesso l obiezione di coscienza a quei medici che, per le loro convinzioni religiose, si rifiutino di assumersi la responsabilità di interrompere le terapie. In Italia, da un punto di vista privatistico, a norma dell art. 5 cod. civ. sono vietati gli atti di disposizione del proprio corpo quando cagionino una diminuzione permanente dell integrità fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge, all ordine pubblico o al buon costume. Il codice civile del 1942, quindi, senza vietare in maniera assoluta gli atti di disposizione del proprio corpo, fa tuttavia rinvio alla legislazione speciale per determinare, concretamente, e in quali casi, essi siano ammissibili. Il limite della loro ammissibilità deve tuttavia confrontarsi con i valori introdotti dalla Costituzione repubblicana nel 1948, valori rispetto ai quali centrale è la dignità della vita e il rispetto della libertà di coscienza. Per il diritto penale l eutanasia rappresenta ancora i reati di omicidio volontario (articolo 575 c.p.) o di omicidio del consenziente nel caso si riesca a dimostrare il consenso del malato; le pene, previste dall articolo 579 del codice penale, vanno dai sei ai quindici anni di reclusione. Anche il suicidio assistito è considerato un reato, ai sensi dell articolo 580 del codice penale, mentre, fatta salva l obiezione di coscienza che può essere sollevata dal singolo medico, devono ritenersi giuridicamente leciti sia la pratica dei trattamenti medico-palliativi finalizzati al mero lenimento del dolore, sia il rifiuto di sottoporre il paziente a forme di accanimento terapeutico.infatti, l art. 32 Cost., nel sancire un diritto alla salute, precisa che sono vietati i trattamenti sanitari obbligatori, e questo divieto si è spesso inteso come un diritto individuale a non curarsi, cioè a lasciarsi morire, o quantomeno a sottrarsi a forme di accanimento terapeutico. Il tutto, però, deve aver luogo nel 9

rispetto della volontà del paziente (consenso informato), e, se questi non è più in grado di esprimersi scientemente, nel rispetto della volontà dei prossimi congiunti. E però da dire che, civilisticamente, ciascun soggetto può altresì formulare un testamento biologico, fornendo ai medici indicazioni sui trattamenti a cui desidera essere sottoposto nel caso si trovi privo di coscienza, in situazioni di irreversibile infermità. 10